Shevchenko “saluta” e diventa cittadino kazako (e in Russia non la prendono bene)
“Saluti a tutti, volevo solo farvi sapere che rappresenterò il Kazakistan a partire dalla prossima settimana. Ne sono orgoglioso e non vedo l’ora di scendere in campo e creare momenti memorabili per me e per il Paese”. Questo il messaggio social di Alexander Shevchenko, attraverso cui il 23enne nato a Rostov sul Don, in Russia, annuncia di aver cambiato cittadinanza.
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Shevchenko, attualmente n.59 nel ranking ATP, lo scorso anno ha vissuto una stagione di grande crescita, partendo dal 154 in classifica e terminando il 2023 alla posizione n.63, grazie ad ottimi risultati come la vittoria al Challenger di Tenerife, la finale al forte Challenger di Phoenix e poi a quello di Madrid, fino all’ingresso in pianta stabile nei tornei ATP, dove ha raggiunto i quarti a Basilea e la finale a Metz nell’ultimo evento giocato nell’anno. Poi si è anche sposato con la collega Anastasia Potapova, formando una sorta di super-coppia tennistica sul tour.
Sembra che ragione principale che l’ha spinto al cambio di nazionalità sia stata la propria posizione contraria alla guerra in Ucraina, e le sanzioni che stanno sopportando gli atleti russi. Una circostanza attenuante per Shevchenko per ottenere la cittadinanza kazaka è stato il fatto di vivere a Vienna da diverso tempo, e fuori dalla Russia da molti anni.
Il suo annuncio tuttavia non è passato affatto inosservato in Russia, provocando molte reazioni avverse da parte dei supporter russi che hanno inondato di commenti il suo video social bollandolo come “traditore”; trapela anche che pure i dirigenti sportivi a Mosca non siano stati affatto felici di questa sua mossa. Campionat, uno dei maggiori organi di stampa russo per il tennis, non riporta nemmeno una riga sul cambio di nazionalità di Shevchenko, pur essendo fino a ieri il sesto giocatore russo nella classifica mondiale.
La notizia tuttavia non è affatto sorprendente. Sono sempre più i tennisti ed atleti russi a cercare una via di fuga dal proprio paese, e molti vedono proprio il Kazakistan come grande opportunità, dato che è relativamente facile per loro ottenere un passaporto kazako, con l’aggiunta che ad Astana e dintorni c’è fame di risultati sportivi per dare lustro alla nazione. Il vicepresidente della Federazione tennistica kazaka, Yuriy Polsky, di recente aveva dichiarato in un’intervista: “L’anno scorso abbiamo ricevuto più di cento richieste.” Shevchenko è stato certamente uno di questi, con esito positivo. Ricordiamo tra gli altri anche Sasha Bublik, tennista nato e formatosi in Russia, poi diventato Kazako nel 2016.
Marco Mazzoni
TAG: Alexander Shevchenko, Kazakistan
In effetti un vizio molto diffuso del giornalismo nostrano (non so se sia vero anche per quello di altri Paesi) è quello del mancato controllo delle fonti, primo dovere di ogni giornalista che spesso, per ragioni di tempo o altro, si riduce a scopiazzare articoli altrui senza compiere alcuna autonoma verifica.
In tal modo, dunque, se il primo articolo risulta riportare una notizia falsa e questa viene semplicemente riprodotta e amplificata da altre testate, il rischio di essere tempestati da una notizia non vera è enorme.
Ragion per cui sarebbe sempre meglio adottare un atteggiamento critico nei casi un cui, come in questo, la verità della notizia non venga presentata come il frutto di una autonoma ricerca ma come il prodotto di una semplice illazione (“sembra che …”) che, in quanto tale, non dovrebbe avere diritto di cittadinanza (mi scuso per il gioco di parole) in un articolo giornalistico, soprattutto quando si attribuiscono ad individui pensieri o intenzioni tutte da dimostrare.
@ Taigo (#3914984)
Sono abbastanza d’ accordo con te ma qui penso che il problema sia giornalistico: come si fa a dire che la causa è la partecipazione della Russia all invasione in Ucraina? Sugli altri siti – esteri e nazionali- tutti fanno riferimento ai mega vantaggi economici che la federazione kazaka ti offre. Nessun riferimento alle sue idee sulla guerra. Quindi o o autore dell’ articolo sa qualcosa che noi nn sappiamo (forse ha delle dritte, spifferi dall’ entourage) oppure è una sua dedizione priva di ogni verità.
P.S. un articolo in inglese che ho trovato, Era la edili traduzione di questo che stiamo commentando. Pubblicato su Italy Press, autore Marco Mazzoni.
Un tennista ucraino Aleksandr Nedovyesov dal 2014 è diventato kazako ,anzi con doppia nazionalità, dopo che la Russia ha occupato la Crimea
I kazhaki comprano da anni ✅Russi,ucraini e mi ricordo anche una bulgara …non mi piace !!!Sinner Kazakistan…poi vediamo….
Guerra o non guerra , la scelta del giocatore è esclusivamente economica! Cambio di casacca , sicuramente ben retribuito mia idea, ma i precedenti lo dicono …
@ fugitive (#3914911)
@ Roberto (#3914826)
Il primo problema, che vi riguarda da più vicino, è capire se quello che vi viene propinato come “notizia” sia vero ed eventualmente in quale misura. A meno che a voi non interessi sapere se quella che avete nel panino è cioccolata o qualcos’altro. L’unico dato certo in quest’articolo è che il ragazzo ha cambiato nazionalità (lo ha reso pubblico lui stesso) e che da oggi rappresenterà un altro Paese. Peraltro, se fosse stato mosso da motivazioni ideali quale migliore occasione di questa per manifestare la sua contrarietà alla guerra.
La qualità dell’informazione è un diritto, non una concessione.
Sul fatto che il ragazzo abbia fatto comunque bene a rinunciare alla cittadinanza russa (immagino che via abbia rinunciato, anche se non si dice) per acquistare quella di un Paese di cui si ignorano gli elementi di collegamento (nonni kazazi? ci ha vissuto e per quanto? la moglie credo sia russ anche lei quinfdi la escludiamo) non mi sembra una affermazione molto intelligente per svariati motivi.
Primo: non tutti i russi condividono questa assurda guerra, quindi è stupido fare di ogni erba un fascio.
Secondo: argomentando al contrario i vari Medvedev, Rublev, Khachanov sarebbero dei guerrafondai o al più degli ebeti per il fatto di non combiare cittadinanza.
Terzo: se cambio Paese in base ai soldi che mi danno non sono un’idealista ma un mercenario.
In ultimo… se Jannik cambiasse di punto in banco cittadinanza, lasciando quella italiana per quella austriaca, come reagirebbe la maggior parte della gente? A giudicare dallo shit storm avviato dalla Gazzetta per il solo fatto che a settembre aveva rinunciato alla Davis direi male. Ragione per cui noi non sappiamo se quelle presunte offese che il ragazzo avrebbe ricevuto (uso il condizionale visto che di certezze ce ne sono poche) siano state fatte da supporters della guerra (in tal caso doppiamente idioti) o da più “mansueti” leoni da tastiera, una specie assai diffusa anche in Italia.
sicuramente da russo non lo poteva fare.. ne ha almeno 4 davanti..
semplicemente vuole giocare le olimpiadi.
E’ la loro vita, il loro mestiere, c’è il libero arbitrio, cosa ne sapete? Forse pensate che i Russi siano tutti allineati al novello Hitler? Chi può scappa, sia per salvaguardare interessi economici, sia per questioni ideologiche, ma sono questioni loro. I commenti sull’opportunità spesso celano invidia e miserevolezza di poveracci che vorrebbero ma non hanno potuto.
In ogni caso dimostra zero attaccamento a questo stato in guerra.
Perciò, lodevole.
Vai Shevchenko!
Ha fatto bene qualunque sia la sua motivazione.
Parole sante
Ma dove ? E’ la realtà. Non s’è inventato proprio nulla.
Capirai … come dire Milano e Napoli, no ? Sono a 50 km l’una dall’altra !!!
Chi può se può lo fa, ma l’operaio della fabbrichetta di paese, non può, quindi volere o volare è una grande ingiustizia che crea differenze tra persone. Oltretutto rendendo i ricchi già più ricchi e facendo pesare ai poveri sempre più tasse quindi sempre più poveri.
Detto questo.
Rocco Piatti e Leonardo Ljubicic ( se non sbaglio il nome ) hanno papà italiano il primo e croato il secondo ma … giocano come monegaschi.
Ma sarebbe da ridere se diventassero fortissimi ( basta vedere cosa ha creato Riccardo Piatti a livello tennisti … ) e vincessero la Coppa Davis con il principato di Monaco. Magari in finale contro Andorra contro i figli di Carlos Costa e Alberto Berasategui. Ci sarebbe da ridere veramente.
semplice : le strutture a disposizione ad Astana te lo dicono a te che sono di alto livello. Secondo me non reggono il confronto nemmeno per idea con quella di Piatti a Bordighera, o dell’Accademia Casal Sanchez che ha filiali dappertutto, ed altre internazionali di ben più alto spessore. Dimmi quali giocatori hanno ottenuto ‘sti grandi successi a livello massimo internazionale, supportati dalle strutture ad Astana.
Goloubev, ad esempio, è passato kazako da russo, ma non si è mai allontanato dalla sua base d’allenamento in Italia, dal suo coach italiano, non è che è andato ad allenarsi ad Astana. Ma quando mai.
E poi le strutture di Astana sarebbero meglio di strutture russe ?
Ma sai l’importanza dello sport in Russia ? Ma vogliamo scherzare proprio.
OK, è vero che poi i russi forti si allenano fuori dalla Russia, pure Safin si allenava in Spagna, ed idem Rublev e Medvedev mi sembra in Francia.
Ma in Russia sono messi benissimo.
E’ evidente che Shevchenko rimanga ad allenarsi con il suo team a Vienna ed in giro per i tornei del mondo, ma quando mai si sposta ad Astana ? Voglio vederlo io.
e’ successo come succede da 20-30 anni a questa parte.
Propaganda politica kazaka con mezzo di comunicazione lo sport ed i successi sportivi. Pure l’Astana che va negli ottavi di Champions League.
E guarda che il Kazakistan in Coppa Davis ha pure raggiunto dei bei traguardi, con mezza squadra di Coppa Davis russa passata kazaka.
I gioatori vengono convinti a furia di soldi, quali supporti con strututre che non ci sono in Russia. Ma fa un po’ ridere come cosa.
…
Cosa è successo ? Molti russi hanno origini kazake anche perchè prima con l’URSS ci sono state molte immigrazioni di massa da una parte all’altra dell’ex URSS.
E’ come se oggi si dividesse l’Italia.
Al Nord la Padania, al Sud le Tre Sicilie.
Bene, in Coppa Davis se un potentissimo Presidente o Sovrano delle Tre Sicilie volesse prendere giocatori dalla Padania, troverebbe ” padani ” con nonni provenienti dal Sud ma molto facilmente.
Perchè ? Perchè con l’unità d’Italia ci sono stati molti abitandi del meridione che sono saliti nel triangolo industriale del Nord D’Italia per lavoro ed altro.
Ci sarebbero lombardi che passerebbero da Padani a Trisiciliani.
Facile facile.
Ecco cosa succede in Kazakistan. Non me lo invento io, è storia.
C’era anche l’ucraino Medvedev che aveva come tifoso Shevchenko.
Oggi è tutto il contrario. Medvedev è russo. Shevchenko kasako e non si capisce più niente !
Vergognosi no, però paradossali e senza senso si. Ma non è la prima volta. Infatti, vengono coperti d’oro dalla Presidenza del Kazakistan.
Ah no ? Non per soldi ? ah ah ah ! Bella questa !
Prova ad informarti un po’ sulla politica kazaka …
I soldi del Presidente Kazako sono tanti, fidati.
Quale guerra ? Kukushkin, Shukin e Golubev sono diventati kazaki e di guerra nemmeno l’ombra.
C’entra la guerra in Ucraina ? Non direi proprio.
In passato il Kakakistan ha portato via mezza nazionale russa di Coppa Davis. Diventanto addirittura anche pià forte !
Perchè ? Semplicemente perchè in passato ci sono state immigrazioni di massa tra Russia e Kazakistan ai tempi anche dell’URSS/CCCP/USSR.
Quindi una marea di russi hanno nonni ed origini kazake.
MA abbiamo pure il ” nostro ” Andrey Golubev che vissuto e cresciuto tennisticamente a Bra in Italia, di origini russe, è andato a giocare per il Kazakistan, ed alla fineci ha pure eliminato !!!
In un match dall’arbitraggio comunque scandaloso.
Ok, altri sono Kukushkin, Yuri Schukin, mi sembra pure Goloubev ma forse sbaglio, ed altri ancora.
E perchè ? Propaganda poilitica presidenziale kazaka … 20 anni fa mica c’era la guerra !
Pure l’Astana polisportiva il PRESIDENZIAL CLUB. Il Club del Presidente del Kazakistan.
Quindi poi si arriva anche a cose non corrette ne sportive.
Ecco perchè ormai parlare di nazioni e nazionali nello sport fa ridere.
Vinciamo i mondiali con Camoranesi argentino e pure gli europei con brasiliani ed argentini !
Retegui a tutti !
beh, è chiaro che se l’ha fatto per la guerra, non lo dice sicuramente ! i soldi sono una buonissima scusa.
Comunque ho notato che sui forum sportivi c’è una tendenza esasperate a vivere le questioni politico sociali con questo spirito militante, non solo da chi gestisce, ma dagli utenti più attivi.
Sembra ci sia proprio una capacità di capire la complessità della realtà, sono tutti piccoli soldatini che hanno trovato lo sport per esprimere il loro bisogno di appartenenza.
Non puoi fare un ragionamento complesso con gente così
Bravo Scheva!Finalmente qualcuno che abbia il coraggio di opporsi con i fatti alla protervia russa.
In effetti già é strano che atleti tussi continuino a giocare nei tornei internazionali senza neanche aver dato discordanza con gli aggressori fascisti russi.
Il giocare senza bandiera per me non è sufficiente ( tanto più che LT continui colpevolmente a metterla)
Fossi in lui per un pò starei attento a cosa gli danno da mangiare
Vedo che almeno in questa occasione hai avuto il buon senso di non argomentare,perché ogni volta che lo fai vengono fuori dei deliri sconclusionati,come l’altra volta in cui si parlava di conflitto israelo-palestinese o di quella volta nella pagina degli ITF in cui ti copristi di ridicolo.
Non ti tratterò oltre, sei un poveraccio che bisogna lasciare sfogare.
cvd il noto troll ci è arrivato!
no, sveglia te, non hai apito che il noto troll Mauro sta cominciando un discorso per andare a colpire altri?
Il nostro numero uno d italia residente a Montecarlo e con tutti i soldi che ha certo non ha bisogno di fare tutto questo,la nostra numero uno d Italia pare che non abbia la residenza in Italia ne in Francia però sembra allenarsi in Toscana,ci sono troppi furbetti che evadono le tasse e da evadere non avrebbero proprio nulla perché hanno tantissimi soldi….
ma va, va.Commento squalliduccio.
È tutto vostro onore
A dirla tutta,vive a Bratislava(Slovacchia),ma si allena da quando era bambino a Vienna.
Conoscendo Mazzoni, che mi pare uno con inclinazioni politiche molto ben definite, la guerra in Ucraina ce l’avrà infilata in questo articolo tirandola per i capelli.
Sono diversi i giocatori russi di tennis che hanno scelto di rappresentare il kazakistan invece della terra natia e sono scelte motivate quasi sempre da interessi economici. C’era anche un articolo
proprio qui su LT.it che spiegava come in quella nazione il tennis fosse stato promosso a sport nazionale e del fiume di soldi che si è riversato su di esso.
Per un tennista professionista avere la cittadinanza russa comporta, con l’aria che tira oggi nel mondo, solo svantaggi; non sorprende che molti pensino sia meglio cambiarla.
In realtà le persone fisiche di nazionalità non francese che prendono la residenza (vera e non fittizia) a Montecarlo (perché di questo parliamo…tanto per cambiare) le imposte sul reddito non le pagano proprio, per cui non hanno bisogno di evadere alcunché. Saranno invece assoggettati alle altre tasse e imposte monegasche loro eventualmente applicabili.
Detto questo, la tesi – un po’ talebana per la verità – secondo cui tutti i cittadini italiani, che del tutto legittimamente hanno fissato la propria residenza a Montecarlo (potendolo fare… beati loro), dovrebbero invece andare a vivere a Milano per il gusto di pagare le tasse in Italia, abbonandosi magari al Corriere o alla Gazzetta, è semplicemente una Cazzullata.
@ Seo (#3914370)
Ahahahah… certo tu avresti rifiutato casa e 200000€ all’anno? Poi lontano dall amorevole PUTTIN…
@ Markux (#3914383)
Ha fatto bene!! Perché i soldi non fanno girare il mondo??
Sicuramente una notizia interessante il cambio di cittadinanza del ragazzo, ma sulle reali motivazioni vorrei saperne di più (il “sembra che…” mi sembra vago e mi lascia un po’ perplesso).
Di certo, prima di lui altri tennisti russi (Bublik nel 2016, Rybakina nel 2018, Putintseva nel 2012) hanno fatto il cambio di casacca per ragioni meramente economiche, visto che il Governo kazako assicurava loro quel sostegno finanziario che evidentemente la federazione russa non garantiva loro.
Nel caso di specie, poi, si tratta di un ragazzo di 23 anni, che dall’età di nove risiede a Vienna. Nel 2022, comunque, viene convocato un po’ a sorpresa dal team Russia per la ATP cup da n. 328 del ranking in quanto… compagno di videogiochi di Medvedev.
Detto questo, al contrario di quanto accaduto con Rublev (eclatante la scritta “No War, Please” sulla telecamera dopo la semifinale a Dubai del febbraio 2022), che però – nonostante la sua chiara posizione contro la guerra – non ha per questo cambiato cittadinanza, non mi erano note prese di posizione del giovane Shevchenko contro la guerra.
Incuriosito ho provato a vedere se si trovino online più chiare indicazioni sulle reali motivazioni di questa scelta e se queste siano effettivamente legate alla guerra. Nulla. Al contrario, da media tedeschi (www.tennisnet.com) sembrerebbe potersi evincere che le motivazioni abbiano anche in questo caso natura economica (“Die Gründe für den Wechsel für den Spieler aus Rostow am Don liegen auf der Hand. Aufgrund seines budgetstarken „Sport-Washings“ kann der kasachische Tennis-Verband diesen Spieler:innen ein individuell angepasstes Trainings-Umfeld im Tennis-Komplex in der Hauptstadt Astana bieten, das sie im eigenen Geburtsland so nicht vorfinden würden“).
In pratica gli verrebbero messe a disposizione per la preparazione mezzi e strutture di cui in Russia non potrebbe mai disporre.
Ecco allora che mi domando – e confesso di ignorarlo (magari lo ha scritto lui sui social, che non frequento) – quali siano le fonti da cui si apprendono che le motivazioni del cambio di cittadinanza abbiano carattere diverso da queste.. non propriamente ideali e di natura prettamente economica.
Risiede a Vienna, infatti l’Austria è da decenni un paradiso fiscale, sveglia Bamba!
Credo che a questo punto sarà più facile ottenere anche lei la cittadinanza Kazaka
Potapova seguirà a ruota.
Shevchenko è il Classico orfano della Madre Russia, consolato dai Petrodollari Kazaki. Che malinconia.
Questi cambi ….all’ex russo…soldi
Cambi di nazionalità vergognosi! Poi, da russo e Kazakistan…sicuramente non senza soldi
bravo sheva, vecchio cuore rossonero!
A Los Angeles 2028 il Kazakistan vincerà il medagliere!
Scelta che si può capire,non fatta per soldi come stanno facendo la maggior parte dei giocatori nel circuito nel prendere la residenza in paesi dove si evade le tasse,ma rimangono cittadini del loro paese,non avendo rispetto dei piccoli lavoratori che purtroppo le tasse le pagano e anche care.
E la moglie?
Pare che la campagna acquisti sui tennisti russi interessi sempre più a tanti…
Presto verranno battuti all’asta da Sotheby’s!!!
CHE TRISTEZZA!!!
da oggi lo seguiro’ con piu’ ammirazione…..