Shapovalov cerca il rilancio affidandosi a un coach di grande esperienza
Da un po’ di tempo si sono perse le tracce di Denis Shapovalov. Il talentoso mancino canadese ha vissuto un 2023 assai complicato, non solo per il suo rendimento storicamente altalenante, al limite dello schizofrenico, ma anche per seri problemi a un ginocchio che hanno aggravato la sua condizione, forzandolo a un lungo stop dopo Wimbledon per rimettersi a posto e provare un rilancio nella stagione appena iniziata. Con un tennis esplosivo e a tutto rischio come il suo, dove la spinta delle gambe è fondamentale a sostenerne gli sforzi, non essere al 100% è un handicap davvero importante. Dopo una fugace apparizione “down under”, con l’esordio ad Auckland (battuto da Ofner) e agli Australian Open (estromesso al primo turno dall’astro nascente del tennis ceco Mensik), “Shapo” è in tabellone all’ATP 250 di Montpellier, dove esordirà contro il francese Gaston nel programma pomeridiano. Il collega spagnolo Fernando Murciego ha pubblicato una foto molto interessante, nella quale si vede Denis chiacchierare con il nuovo coach, Javier Piles. L’allenatore spagnolo è un grandissimo professionista: ha accompagnato tutta la carriera di David Ferrer, portandolo nell’elite del tennis mondiale, e successivamente ha passato dei periodi anche con Bautista Agut e Milos Raonic.
Ancora è da capire se Piles viaggerà tutto l’anno con Shapovalov, o se in certe fasi della stagione sarà ancora Matt Daly ad assisterlo, come è capitato nella trasferta australiana.
VUELVE JAVIER PILES 🇪🇸
🎾 El hombre que guió la carrera casi al completo de David Ferrer comenzó a trabajar con Denis Shapovalov.
📍Hicieron juntos la pretemporada en Dubai, aunque al AO24 viajó con Matt Daly. El español se estrena esta semana en el ATP 250 de Montpellier. pic.twitter.com/XYtFYUNa8k
— Fernando Murciego (@fermurciego) January 29, 2024
È un connubio assai curioso, per alcuni motivi. Nessuno discute il talento, i colpi, il genio e l’esplosività del canadese, ma in tutta la sua carriera è stato assai restio ad affidarsi ad un allenatore “importante”, di grande esperienza e carisma, preferendo restare ancorato ai consigli della madre, che l’ha fatto diventare giocatore seguendolo fin dai primi passi, ed affiancandole alcuni ottimi professionisti ma senza un curriculum del livello – e con i risultati – di un Piles.
Piles è un coach “tosto”, uno che punta moltissimo all’aspetto fisico del gioco, alla tattica, alla gestione in campo della prestazione e delle emozioni. Non è un caso che Ferrer, il suo storico giocatore, sia riuscito ad ottenere risultati straordinari in rapporto ai suoi mezzi tecnici, massimizzando ogni aspetto con grandissima intensità e testa. È esattamente quel che da anni consigliamo a Denis di fare: troncare col passato e affidarsi ad un allenatore che riesca a domare quell’istinto troppo invadente che gli consente di inventare giocate da highlights ma nessuna consistenza e continuità, sia come colpi che per l’aspetto mentale. Piles potrebbe essere la persona giusta, almeno come profilo, e chissà che a 25 anni Shapovalov non voglia finalmente provare a svoltare e far fruttare il suo talento. È bene tuttavia restare assai cauti, poiché la storia del canadese insegna che la stabilità e la progettualità sono state finora solo un miraggio… Oltretutto resta da vedere se il rapporto andrà bene anche dal punto di vista di Piles: Ferrer in passato ha raccontato molte volte come il suo coach da lui esigeva moltissimo, dando altrettanto per impegno e lavoro. Vedremo se il rapporto tra i due durerà e che impatto avrà nel tennis di Denis.
Marco Mazzoni
TAG: Denis Shapovalov, Javier Piles
@ tinapica (#3913887)
Ben detto!
Shapo è il mio preferito tra gli extra italiani, spero davvero che si riprenda e soprattutto metta la testa a fare bene.
Oggi ha disputato un ottimo incontro con Gaston, il primo punto della partita è stato strepitoso ed è la fotografia del grandissimo talento che è.
Ha comunque fatto tanti erroracci (e Gaston non ha certo impressionato) ma spero che la vittoria gli dia fiducia, ne ha davvero bisogno.
Domani contro bublik è potenzialmente un incontro imperdibile
Ha raccolto ha raccolto… Fuori dal campo tantissimo mi dice un amico.
Ferrer poveraccio si vuol anche male. Uno intelligente tennisticamente come lui, dopo aver avuto l’esperienza travagliata con zverev(che mi sembra sia difficile da allenare visto che solo suo babbo regge l’urto),si va a infilare con shapovalov, l’apice della stupidità tennistica
Shapo,genio e sregolatezza…,forse ancora in tempo per fare quello step sopratutto mentale che serve per arrivare ai piani alti dell’elitè del tennis …ma la vedo dura…
Per certi versi mi ricorda un certo francese anche lui mancino di un talento immenso, a tratti forse più di Mc Enroe,…Henry Leconte…che non ha raccolto quanto poteva…
Se impara a stare in campo, a costruirsi il punto e non giocare solo d’istinto, è un talento mostruoso. Non è troppo tardi. Ci vuole la vera volontà di cambiare. Sinner docet.
Le potenzialità per arrivare al numero 1 del ranking c’erano, peccato che la testa non fosse d’accordo. E il cambio di allenatore ovviamente non servirà a nulla
Se è a posto fisicamente, può arrivare dove vuole…non avrà mai il livello del vertice, ma subito dietro ci può stare…sempre che sti coach riesca a farlo stabilizzare negli appoggi.
Tornerà nei primi 20/30 non di più…purtroppo xke io lo adoro
Ma quando sei un furbetto del cartellino, o un furbetto del reddito di cittadinanza la vedo dura…nel tennis come in qualunque sport le partite si vincono in palestra o sui campi di allenamento..si vincono con l’attenta gestione della propria mente e del proprio corpo vedi Diokovic..si vincono con la stima il rispetto e e la collaborazione con il proprio staff e il proprio allenatore editoriale Sinner..che c’entra Shapovalov con tutto ciò? Il bello è che lo ha detto lui che il tennis non è una priorità ovvero che in fondo è solo un gioco…per carità lo capisco, verso i 25 anni alcuni compagni si erano stufati di giocare con me perchè ero poco “agonistico” e mi compiacevo del bel colpo più che di vincere…
Io temevo chiedesse a Rod Laver.
Quando urla, così come Djokovic, sembra proprio “L’urlo” di Munch.
Frittelle e crostoli.
si aprono le scommesse…
fin quando resisterà Javier?
colomba o panettone?
Dai Sciupo!
Sei la sola speranza che il bel gioco possa prevalere nel tennis odierno.
Oltre che la sola possibilità per il rovescio ad una mano (e non sto dimenticando Musetti: semplicemente il livello necessario per primeggiare ai massimi livelli potenzialmente Musetti non ce l’ha, Sciupovalov sì).
Dipende solo da te: l’età è ancora giovane ma già esperta, il fisico ancora integro, resta da aggiustare la testa.
Che non è poca cosa, anzi è quella più difficile, ma si può fare. Voglio farmi ancora del male ed illudermi una volta di più che tu ci riesca.
Dai Sciupo, dai!
A 25 anni ha già avuto problemi seri al ginocchio, se tutto vero, difficile che possa fare exploit particolari, ginocchia e schiena troppo importanti nel tennis ad altissimi livelli e infatti ad esempio:
“Il tennis parte tutto dalla schiena”, André Agassi, living tennis legend
“Il tennis procede tutto sulle ginocchia”, Roger Federer, living tennis legend
Pensavo, anche alla luce delle dichiarazioni fatte, che ingaggiasse Santopadre.
peccato.
Shapo può cambiare tutti i tecnici che vuole, ma se non scatta quella molla al sacrificio, all’allenamento fatto bene, rischia di rimanere un incompiuto, per quanto a volte splendido