Zverev doma Alcaraz in quattro set, sfida Medvedev in semifinale all’Australian Open (sintesi video della partita)
La gioia trasforma l’urlo liberatorio di Alexander Zverev in un sorriso smagliante, quello di chi ha giocato un tennis magnifico, uno dei migliori in carriera, e poi se l’è vista davvero brutta, con un Alcaraz tornato molto pericoloso… L’aveva praticamente vinta, anzi dominata, e quindi il tedesco ha rischiato fortemente di perderla non chiudendo il match servendo sul 5-3 del terzo set. Sono bastati un paio di scambi meno incisivi, senza la prima di servizio, e Carlos s’è fatto trovare pronto, a riaprire un match in cui era stato dominato senza appello. Vince il tiebreak Alcaraz con 7 super punti e rimette tutto in discussione, ma alla fine Zverev strappa un break decisivo sul 4 pari del quarto set e stavolta chiude, a braccia alzate. Sasha trionfa 6-1 6-3 6-7(2) 6-4, volando per la seconda volta in carriera in semifinale agli Australian Open dove lo attende un nuovo capitolo della “dura” rivalità contro il collega e ben poco amico Daniil Medvedev.
Durissimo oggi è stato Sasha, una macchina da tennis quasi perfetta, un vero “panzer” per come è entrato forte nel match e non ha mollato di un centimetro, mai un momento di pausa, sbandamento o incertezza fino al momento di chiudere l’incontro nel terzo set. Era stato praticamente perfetto, sostenuto da un servizio monumentale che gli aveva consentito di vincere con buon agio tutti i suoi turni di servizio – aveva concesso solo due palle break fino al 5-3 del terzo! – e quindi giocare libero da tensione in risposta. La combinazione servizio e rovescio era formidabile, dopo una prima di battuta potente davvero rapido nel fare un passo in avanti e scaricare dei cross devastanti, che Alcaraz non riusciva a controbattere. Ottimi anche i cambi col lungo linea, e nemmeno col diritto ha sofferto molto. Zverev fluido, preciso, potente, in comando. Una partenza razzo e un servizio talmente efficace da mandare totalmente in tilt Alcaraz, dominato totalmente fino a quel fatidico 5-3 del terzo set. Lì Carlos è stato bravo a crederci, a rispondere e non regalare più niente, mettendo ulteriore pressione al tedesco, che ha avvertito il peso del momento, è stato incerto e meno offensivo, subendo un break che ha riaperto il match. Al tiebreak scatta bene Zverev, 2-0, ma qua entra in scena il Carlos Alcaraz Show: 7 punti di fila, uno più potente e bello del precedente, con Zverev annichilito. La partita va al quarto, break e contro break all’avvio, quindi c’è lotta. Leggermente più stanco il tedesco, meno perfetto al servizio; più vivace e finalmente centrato e paziente Alcaraz. La partita si spacca sul 4-3 Alcaraz: Zverev vince un turno di battuta durissimo, intenso, con alcuni big point. Sembra più stanco, ma moralmente è pronto a dare la zampata in risposta, prendersi il break che chiude la partita.
Davvero applausi a Zverev, che ha giocato un tennis fantastico e che se fosse riuscito a chiuderla sul quel “maledetto” 5-3 del terzo, beh, avrebbe disputato una partita impeccabile, una delle migliori in carriera. Del resto fino a quel momento serviva in campo il 90% di prime, e forte di una battuta eccezionale aveva braccio sciolto e tempo per colpire con potenza, senza crollare indietro, senza attendere troppo, senza tremare. È stato bravo a reggere il contraccolpo del set perduto essendo stato due volte a due punti dalla vittoria, e restare focalizzato contro un Alcaraz tornato sciolto, meno falloso e incisivo.
Gli ho di Zverev-Alcaraz
Già, Alcaraz… La sua modestissima prestazione fino a quel 5-3 si spiega per la forza del rivale, davvero in grandissimo spolvero, ma anche per la sua difficoltà nel girare le partite quando le cose non vanno come sperato, quando non ha il comando del gioco, quando è falloso ed è costretto a ringhiare e rincorrere. Ancora Carlos non è in grado di giocare “sporco”, di reggere mentalmente e restare in scia aspettando tempi migliori. Alcaraz sembrava un toro che vede rosso, senza alcun controllo. Nervoso, falloso, affrettava i tempi di gioco perché non li controllava, ma così era facile preda di troppi errori e scelte tattiche errate, finendo per fare esattamente il gioco del rivale. Forzava appena possibile, sperando di ribaltare l’inerzia a suo favore, invece di riguadagnare campo, spostare all’indietro Zverev e così aprirsi il campo per l’affondo. Zero pazienza, pochissima lucidità, in preda ad una furia autodistruttiva. In questo, Sinner è maturato moltissimo, Alcaraz sembra aver fatto addirittura qualche passo indietro. È una sconfitta amara per lui, che lo costringerà a ripensare all’approccio alla partita ma soprattutto alla gestione delle emozioni in campo e della tattica. Appena si è sciolto è tornato a colpire alla grande e fare punti clamorosi. Ma non puoi regalare due set e mezzo a un rivale così forte.
Il mondo del tennis e quello italico in particolare è totalmente focalizzato sulla super sfida Sinner – Djokovic. Ma occhio a Zverev, il livello di gioco prodotto nei quarti dal tedesco è difficile da contrastare per tutti…
Marco Mazzoni
La cronaca
Zverev scatta benissimo dai blocchi, Alcaraz è contratto. Il servizio e rovescio del tedesco filano via che è un piacere, sicuri e potenti, mentre lo spagnolo cede malamente il suo turno di servizio con un doppio fallo in apertura e tre errori. Con un parziale di 12 punti 2, lo score segna già 3-0 Zverev. Si butta avanti Carlos, come per scuotersi ed entrare in partita. Rischia, ma la tattica aggressiva funziona nonostante il servizio non entri in ritmo. Lo spagnolo spinge forte sul diritto di Sasha, cercando di farlo correre verso destra, dove è meno sicuro. Vince un game Alcaraz, ma Zverev è terribilmente sicuro, la prima di servizio è perfetta, i suoi colpi potenti e aggressivi. Sente bene la palla il tedesco, trova impatti notevoli e Alcaraz è nervoso, forse non si aspettava uno Zverev così incisivo. Sasha dal centro del campo colpisce alcuni rovesci regali, nemmeno le rincorse di Alcaraz servono a qualcosa. Ha fretta Carlos, fa fatica da fondo e attacca, ma nel sesto game un approccio di diritto corto è punito dal passante di diritto di Zverev, che ha la palla del doppio break. Male Carlos, comanda col diritto ma ne spara uno a mezza rete, in totale confusione. 5-1 e poi 6-1 Zverev, chiuso col secondo Ace del set. Un parziale perfetto per il tedesco, in totale controllo del campo e dei tempi di gioco. Male, in tilt, Alcaraz, con 11 errori e solo 55% di prime in campo.
Alcaraz entra meglio nel secondo set, crescono le prime palle in campo, è più pronto a scaricare la potenza del diritto, e questo allontana Zverev dalla riga di fondo. Nel terzo game fa il pugno dopo un gran vincente col diritto, una delle sue accelerazioni fulminanti dopo il servizio che non ti lasciano scampo e che nel primo set erano totalmente assenti. Carlos cerca l’allungo nel sesto game, strappa due palle break con ottimi colpi (15-40) ma Zverev si difende forzando gli errori del rivale, che spreca le chance. Il settimo game, sul 3 pari, è durissimo. Carlos serve, ma torna a forzare i tempi di gioco, mentre Zverev continua a spingere con terribile potenza e sicurezza. Strappa una palla break ai vantaggi e il break arriva! Sbaglia col rovescio, sotto pressione del rivale, ma continuando a non trovare il giusto ritmo, tanta fretta, tante indecisioni. Il break manda avanti Zverev 4-3 e servizio, con un game solidissimo vola 5-3 e stappa un secondo break nel nono game, con due errori di rovescio. Grande pressione di Zverev sul lato sinistro del rivale, ma il rovescio di Carlos oggi non è nella sua giornata migliore. Ma niente davvero funziona nel tennis dello spagnolo, incerto, nervoso, con poco aiuto del servizio e 10 errori, il doppio del rivale, quasi perfetto con un incredibile 90% di prime palle in campo. Quando il servizio lo sostiene così bene, Zverev gioca libero, sicuro e vincente.
Il match non cambia nel terzo set. Zverev serve come un treno e in risposta spinge, non regala niente, continua a mettere pressione al rivale, sempre più furibondo nella sua disperata ricerca di vincenti, di tenere in mano l’iniziativa senza riuscirci. Dopo un discreto primo turno di battuta, Carlos va in tilt nuovamente sul 2-1. Scivola sotto 0-30 e 15-40, recupera con il servizio, ma ai vantaggi sbaglia troppo, non ha la pazienza per tenere lo scambio ad alta velocità e provare a spostare Zverev, e strappando i colpi sbaglia per primo. Abituato a fare la differenza con un paio di colpi, la resistenza di Zverev lo manda in confusione. Affronta una terza palla break, Zverev è bravo a farlo giocare sul rovescio, palle angolate e veloci, tanto che Alcaraz cerca di uscire con un’accelerazione cross troppo difficile. La palla è larga, è BREAK, 3-1 e servizio Zverev, in totale controllo del match. Più laborioso il quinto game per Sasha, cerca una disperata reazione Carlos, ma alla fine, ai vantaggi, lo porta ancora a casa il tedesco, volando avanti 4-1. Il pubblico cerca di scuotere Alcaraz, non si aspettava una partita così dominata da Zverev. Trova un paio di belle giocate il murciano, resta aggrappato alla partita sul 2-4, ma non è più in controllo di niente, tutto è nelle mani di Zverev, a due passi dalla semifinale. Serve per chiudere sul 5-3 Zverev, ed avverte la tensione. Scivola sotto 0-30, bravo qua Alcaraz a colpire con potenza ma non regalare. Nel momento del bisogno, ecco il servizio, il colpo che l’ha portato a dominare l’incontro. Due grandi battute per il 30 pari. Sembra ripreso, invece ecco l’impensabile. Sbaglia di volo Sasha, un tocco non facile ma nemmeno impossibile, errore che gli costa una palla del contro break. È bravo Alcaraz a rispondere bene, buttarsi avanti e chiudere di volo. Il miglior game del suo match, giocato sull’orlo del burrone, ma un po’ passivo il tedesco sul 30 pari. Serve sul 4-5, e il suo tennis torna frenetico, ma riesce a impattare sul 5 pari con un passante non difficile. Sorride, per la prima volta nel match, è stato due volte a due punti dalla sconfitta. Il match si decide al tiebreak. Inizia male Alcaraz, sceglie una smorzata difficilissima, senza senso visto che in questa fase il rivale più titubante. Alza il muro il tedesco, 2-0. Carlos si prende due punti in risposta con due passanti, a punire gli attacchi poco profondi del tedesco. Si gira 4-2 Alcaraz, ora vola sul campo, ha altro piglio ed energia positiva. Vince altri due grandi punti, domina! 7 punti di fila, l’ultimo una perentoria accelerazione di rovescio. Set Alcaraz, 7 punti a 2.
Inizia male Alcaraz nel quarto set, torna a commettere errori e regala un break in apertura che rimette Zverev al comando. Ma la bagarre continua, ora è Carlos a rispondere sempre e Zverev a sbagliare. Pesante sulla volée in rete che gli costa l’immediato contro break. Per la prima volta nel match c’è equilibrio, la lotta si è accesa con Alcaraz finalmente sicuro al servizio, meno falloso e pronto a quelle giocate spettacolari che l’hanno già reso un’icona dello sport. Meno sciolto con le gambe il tedesco, sicuramente pesa il finale di terzo set, dove ha sfiorato la vittoria, ma regge bene nei suoi turni di battuta. Grande spettacolo nell’ottavo game, Zverev si fa rimontare da 40-0; ai vantaggi vince uno scambio rocambolesco, che però gli costa molta fatica per i continui scatti. Ancor più bello il diritto che gli vale il 4 pari, formidabile anche la difesa di Carlos. Paga la fatica la game precedente l’iberico, crolla 15-40 con due errori in spinta, mentre scattano le tre ore di gioco. Attacca corto Alcaraz, è ottimo il passante di rovescio lungo linea del tedesco, gli vale un break che inchioda lo score sul 5-4. Ha una seconda chance per servire per il match, dopo il 5-3 del terzo set. Ride amarissimo Alcaraz sull’errore di rovescio, dopo aver rimesso due smash di Zverev, che lo condanna a difendere un Match Point. Il servizio di Sasha è una sentenza, una bordata che esce dal campo. Grande Zverev, per come ha reagito all’avvio del quarto set, quando il mondo gli era praticamente crollato addosso e il rivale era tornato pimpante e molto aggressivo. Adesso Medvedev, nuovo capitolo della loro dura rivalità, per sognare la seconda finale Slam in carriera.
(6) A. Zverev vs (2) C. Alcaraz
TAG: Alexander Zverev, Australian Open 2024, Carlos Alcaraz, Marco Mazzoni
Visto il match per intero. Che dire? Zverev è rinato come la fenice riprendendosi il tempo perduto e ricordando a tutti che lui c’è. Non possiamo dire che Alcaraz abbia giocato male, ma credo che in qualche modo inizialmente lo abbia un pò sottovalutato, mia sensazione. Come forse molti di noi non lo pensavamo più a questi livelli e invece ha spaccato. Medvedev sta studiando…
ma devi anche considerare che i crampi gli possono essere venuti perché la partita è stata particolarmente dura.
peraltro, c’è anche il quarto di montecarlo 2022.
io non darei per scontata la superiorità di jannik.
quando batterà zverev (la vittoria di tanti anni fa è veramente l’unico precedente che non conta), possiamo esserne certi.
secondo me zverev merita di stare nei primi 5
Cpme detto in telecronaca Alcaraz non vince certi match se non gioca bene. Oggi dopo aver raddrizzato il match si è fatto breakkare con uno stupido giochino sottorete, ricadendo nelle incertezze dei primi due set e mezzo.
Pecca di esperienza, sicuramente maturerá ma alcuni l’avevano visto già come un campione fatto e finito invece ne ha ancora di strada.Oggi tanti errori che per me sono indice di un giocatore che intanto non ha pazienza e spera di sfondare anche quando non è in giornata, e inoltre che davanti aveva un giocatore per nulla attendista, che variava colpi sia in parabola che in direzione, molto più saggio e maturo. Emblematico lo scambio dove, dopo un incredibile lob in recupero, pretende di chiudere con la smorzata con l’avversario fuori equilibrio e posizione.
Son ragazzi…
Se la maglietta di Sinner è brutta, la canottiera supertrash di Alcaraz è veramente inguardabile al limite dell’insulto per il glorioso impianto di Melbourne.
Aldilà di ciò, Alcaraz grandissimo tecnicamente ed atleticamente, un pollo (per questi livelli) tatticamente
Ma basta con questo precedente..Sinner ha giocato con i crampi e ha, solo di forza mentale, portato al quinto il tedesco…oggi Alcaraz ha buttato un quarto set con Zverev cotto che con un gran cuore è rimasto in partita e lo ha giustamente punito..
Sarebbe bastato che Jannik si giocasse meglio quel punto, essendo matchpoint al servizio il destino dipendeva soprattutto da lui, ma il suo servizio all’epoca non era ancora affidabile come lo è oggi nei punti decisivi. Comunque inutile piangere sul latte versato, evidentemente non era ancora il momento. Avesse vinto quell’edizione degli Us Open(cosa non scontata anche qualora avesse convertito quel mp, ma certamente fattibile) tra l’altro senza Djokovic, un Nadal poco integro e un Medvedev che ancora si portava dietro le scorie della sciagurata rimonta subita nella finale di Melbourne, sarebbe stato un modo per bruciare le tappe in questo suo percorso di crescita che adesso è arrivato quasi a compimento(seppur può ancora migliorare in diversi aspetti). Adesso è cominciato il momento di raccogliere i grandi traguardi sempre Djokovic permettendo, quindi inutile guardarsi indietro all’interno di un percorso passato attraverso alcune delusioni assolutamente formative in questo processo.
Non c’era perchè vuole fare il fenomeno e ride quando fa in punto spettacolare..poi non è che Zverev ha fatto 40 ace ma Alcaraz doveva semplicemente concentrarsi sul suo turno di servizio come fanno tutti quando giocano con i big server
Il vero problema è solo uno e si chiama Djokovic
@ Ronnie (#3904674)
I miei figli hanno il doppio cognome, ma abbiamo “barato” nei primi anni 2000: non essendo noi sposati li ha riconosciuti solo la madre, successivamente ho fatto riconoscimento di paternità e abbiamo aggiunto il mio cognome. Comunque in Spagna poi porti avanti solo il cognome paterno quando poi hai figli. Voglio vedere i miei sposarsi con un altro doppio cognome e dare ai figli TUTTI e 4 i cognomi…
Grazie Zverev
Venerdi potrò tifare Sinner senza il “però” di fare un favore allo spagnolo.
Infatti prima del torneo preferivo un tabellone con Sinner dalla parte dello spagnolo.
È andata bene lo stesso.
Grazie Zverev, forza Sinner
E io ci butto la mia ex suocera, Nole con Jannik non passa!
@ Vecchiogiovi (#3904669)
è pur vero che il nuovo sinner non l’abbiamo ancora visto contro zverev. La sconfitta agli ultimi us open avvenne anche in condizioni particolari, da lì non si sono più incontrati, e prima di quello l’ultimo precedente risaliva a montecarlo 2022, quando jannik non era nemmeno l’ombra di ciò che è ora
@ walden (#3904624)
Oggi non c’era scrivi nel tuo commento, ma perché alle finals c’era?…ha preso un secco 6-2 6-3 da djokovic, a cui va aggiunta la sconfitta di Cincinnati, agli USO c’era? Batosta in semifinale da Medvedev e ora l’uscita da AO, no a mio avviso c’è una involuzione in corso. Bisogna vedere se e’ definitiva o no.
@ Giampi (#3904678)
preoccupa anche l’intervista post-partita, dove sostiene che zverev con questo livello possa battere nole, dando per scontato che nole batta sinner e non riconoscendo di aver commesso tanti errori avendo agevolato il compito di zverev. Considerando anche le sue interviste pre-torneo, dove praticamente si vedeva già in finale con nole, credo che il buon carlos stia sviluppando un ossessione per il serbo, partita probabilmente dalla finale persa a cincinnati, e che abbia bisogno di tornare un po’ coi piedi per terra, perché ad oggi sul cemento non vale i primi 3 del mondo secondo me
No, ma hanno campanelli più lunghi sui citofoni.
…inizio quarto set con uno Zverev cotto ha giocato e perso un game assurdo al servizio..quando manca Ferrero si vede il risultato….
Certo, ma non i 50 Slam che qualcuno profetizzava…..
Zverev prima dell infortunio era n 2 quindi niente di nuovo,e probabile che possa anke vincere il torneo…ma jammik dai primi 3 non esce, semmai scenderà uno degli altri 3….
X Carlone e KOKO
Anche in Italia – a seguito di una pronuncia della Corte Costituzionale del 2022 che ha dichiarato illegittima l’attribuzione del solo cognome paterno ai neonati – chi nasce assume automaticamente il doppio cognome a meno che uno dei genitori non sia contrario.
Ma salvo poche eccezioni i genitori finora hanno scelto di attribuire ai neonati il solo cognome paterno
La verità sta nel mezzo…Zverev con percentuali bulgare ma Alcaraz ha perso 7 turni di servizio per la sua sciagurata partita…come i bambini quando non ci sono i genitori o come agli all star game nella nba…invece era una finale dei playoff…veramente presuntuoso..inizio qua
Se mi mostri dove ho scritto che è finito ti seguo. Qui, tempo fa, si parlava del nuovo Messia con 50 Slam in Bacheca…. .
Io la penso come il grande Rino.
Il computer è bravo a far di conto ma non conosce il tennis. I testa a testa contano più dei punti in classifica: Alcaraz era sotto Zverev più di quanto non dicessero i precedenti, perché due vittorie dello spagnolo non potevano fare testo. Zverev fatica a vincere con Medvedev, Sinner ha cominciato da poco a vincere con Medvedev e Djoko, mentre è ancora molto in negativo con Zverev, mentre con Alcaraz se la gioca.
Ergo, meglio al momento evitare Zverev, quindi Djoko, inevitabile, speriamo poi il russo.
ok ma Carlitos mica è diventato un brocco ora.
Con i giovani occorre pazienza …. il futuro quasi certamente vedrà jannik e Carlitos spesso nei Top Mondiali … vinceranno tanto ma perderanno pure tanti tornei.
Tra 5 anni avremo le idee più chiari su che tipo di carriera andranno a fare .
quanta saggezza nelle Tue parole!!!
credo che molti che commentano qui arrivino dal calcio e siano abituare a tirare sentenze definitive una domenica si e l’altra pure.
Purtroppo è la conseguenza di un certo tipo di spettacolarizzazione, dire, in maniera spregiativa, una carriera allla Agassi, vuol dire non aver capito niente del tennis…
ok ma Carlitos mica è diventato un brocco ora.
Con i giovani occorre pazienza …. il futuro quasi certamente vedrà jannik e Carlitos spesso nei Top Mondiali … vinceranno tanto ma perderanno pure tanti tornei.
Tra 5 anni avremo le idee più chiari su che tipo di carriera andranno a fare .
Io lo dico adesso….sinner Djokovic è la finale anticipata anche per una questione fisica.gli altri due sono distrutti da questi match e rischiano di distruggersi Ancor di più in semifinale.
È arrivato il momento di sognare….
@ tinapica (#3904570)
Quindi Carlos è il vincitore morale del torneo??????
io sono sempre convinto che senza il coaching libero, quel quarto di finale a us open contro sinner, carlitos non l’avrebbe vinto
@ zedarioz (#3904585)
Quasi tutti…io no. Il tedesco e’ avanti negli scontri diretti e’ un giocatore a tutto tondo, che il palleggio lo sostiene eccome e anche per molte ore. Fisicamente e’ un mostro. Considerando anche che e’ diabetico.
@ Koko (#3904589)
no, prendono i primi due cognomi dei genitori che guarda caso sono i cognomi dei due nonni maschi …… 😉
io ci metterei anche zverev, non tanto per la partita di oggi ma il precedente tra jannik e il tedesco a US Open 2023.
@ Tony_65 (#3904616)
forse tutti quelli che lo osannavano lo facevano senza avere una visione complessiva di cos’è il tennis (alias non capiscono una ceppa di tennis) ma lo facevano sull’onda di un voler che fosse così: Lui per loro era il Divino e basta doveva essere così con Lui che avrebbe vinto tutti i tornei per il prossimo ventennio
Una spiegazione che mi è stata data, anni fa, da uno spagnolo, è un’usanza che nasce dalle classi nobiliari per indicare il doppio casato, ma che si è diffusa anche nel resto della popolazione per ragioni pratiche di identificazione, essendo che in Spagna, soprattutto in Castiglia, hanno una varietà di cognomi più ristretta che da noi in Italia e quindi i casi di omonimia e confusione sono molto più frequenti
Non ho capito se questo risultato è frutto di uno zverev sugli scudi o di un alcaraz sotto tono.
Probabilmente la verità sta nel mezzo, con uno zverer sontuoso, soprattutto alla battuta, che non ha permesso ad alcaraz di entrare in partita.
quando alcaraz è riuscito a tornare a galla per il rotto della cuffie, era chiamato a fare i restanti due set perfetti ma perfetto non è stato ed è incorso in due passaggi a vuoto, di cui l’ha recuperato l’altro era ormai troppo tardi.
un grandissimo zverev cmq
Moltissimi si soffermano su Alcaraz, ma forse sottovalutano Zverev che, quando si infortunò con Nadal in quel nefasto per lui RG, stava giocando alla pari con Rafa e stava vivendo la sua migliore stagione. Post infortunio ha fatto ovviamente fatica a tornare ai suoi livelli migliori, ma ora può tranquillamente competere con i primi quattro, a maggior ragione se serve l’85% di prime palle (numero impressionante) come ha fatto oggi
come mai il sito non è listato a lutto per la sconfitta del vostro sublime e sommo Carlos?
se sinner non vince dopodomani si ritroveranno a wimbledon e ny e alle finals, tralascio il rg per i noti problemi di allergia che ha in quel periodo
Agassi ha avuto miglior carriera da “vecchio”. 3 slam sotto i 25 anni, poi un buco nel periodo di matrimonio con Brooke Satta (pardon, Shields), poi 5 slam fra i 29 e i 33 con record di numero uno piú vecchio del mondo prima di Federer e Djokovic
Converrà tifare Jannik, che giocherà per primo in un match dove nulla è scontato. Dovesse farcela metteremo tutte le nostre energie su questo quesito, fermo restando che, a mio personalissimo avviso, ognuno di questi quattro ha le carte in regola per arrivare fino in fondo. Poi, ovviamente, possiamo avere le nostre preferenze. Ma per scaramanzia preferisco non dire nulla al riguardo.
Nei giorni mi ero espresso più volte sulla sensazione, che, come ebbi a dire, non nasceva di nulla di razionale, del fatto che Alcaraz non sarebbe arrivato alla finale. Confermata.
Detto questo, ed analizzando con più freddezza la partita, faccio notare che Zverev, nell’incontro con Berrettini a Wimbledom ebbe percentuali nettamente migliori di oggi: 81% di prime, 82 % di punti con la prima, 65 % con la seconda, 34 vincenti, 23 errori. Però la perse in tre sets.
Ogni partita fa storia a se, ma ho usato questo apparente paradosso per dimostrare che ad un giocatore, che ha come principale arma il servizio (e credo che su questo, al netto dei miglioramneti, questa resti la caratteristica principale di Zverev) può essere sconfitto o da chi ha un servizio ancora migliore, o da chi ha una risposta veramente superiore. Berrettini, almeno in quella circostanza, ha superato Zverev proprio con la solidità del suo servizio. Alcaraz, almeno oggi, è mancato proprio su questi due aspetti. Quindi grandi meriti al tedesco, ma sicuramnete enormi demeriti dello spagnolo, che pure si è trovato, grazie alla debolezza mentale di Zverev (che è uno dei suoi principali difetti) a poter riaprire una partita che sembrava persa. Ma oggi non c’era.
Scusate non si era detto che Carlitos sicuramente faceva il GRANDE SLAM quest’anno!?
L’ho detto non da oggi, secondo me gli avversari di Alcaraz gli hanno preso le misure, sanno come farlo giocare: oggi Zverev evitava di mandargli sempre le bordate vicino alle linee, gli variava il gioco, una palla profonde ed una più lenta o più corta evitando di fargli prendere il ritmo forsennato da fondo campo sul quale risulterebbe quasi imbattibile. Non è solo un problema fisico se Alcaraz ora perde molti più incontri rispetto al recente passato, se trova avversari forti non è più quel giocatore che sembrava quasi imbattibile.
E’ esattamente la stessa considerazione, parola più parola meno, che ha fatto Jim Courier in telecronaca.
@ sasuzzo (#3904601)
@ sasuzzo (#3904601)
I@ sasuzzo (#3904601)
probabilmente hai ragione sul fatto che abbia già ampiamente raggiunto il massimo. Ma ha ancora più armi del Peccatore
Solo che forse il tennis non è per lui l’unica cosa che conta
Una carriera alla Agassi, adirittura…
Un disastro, proprio.
Becker, peggio ancora.
Mi sento proprio vecchio, seguivo il tennis già ai tempi in cui Becker era un fenomeno, Agassi pure…
Adesso se non vinci 20-25 slam sei un fallito, uno che ha buttato la carriera nel cesso.
io invece non pronostico ma posso dirti tranquillamente che lunedi 29 gennaio qualunque cosa accada prima Nole darà 100 settimane tonde tonde al numero due…non sai chi è il numero due? un aiutino? è svizzero ….
Guarda, si fanno figure di palta pazzesche nel pronosticare una partita dopo 3 set (oggi qui tutti davano Zverev spacciato anche avanti 2-1, proprio senza nessuna speranza) figurati come sia possibile stabilire quanto vincerà Alcaraz in carriera.
Che brutto Alcaraz, altrochè esaltare una comunque buona prestazione di Zverev. Lo spagnolo non ha la testa e la convinzione di Sinner, sembra involuto, con meno armi rispetto al nostro. Ha anche meno margini sia fisicamente che tecnicamente.
Djokovic rimane n.1 anche se perde in semifinale: semplicemente immenso
vero, partita notevole di zverev, ma alcaraz versione mr hyde oggi, inguardabile, dritti facili sparacchiati a rete, insicurezza nei colpi, rassegnazione anche nei gesti;
l’apice raggiunto così in fretta sembra abbia spento la “rabbia” di vincere, il fuoco dentro, e senza quello la “classe” (indubbia) non basta. Zverev ha servito bene si, con ottime percentuali, ma lo scambio è sempre partito (solo 7 ace), è nello scambio che ha perso, con una marea di errori non forzati, ma veramente “non forzati” e veramente una marea, non pura statistica, poi ogni tanto qualche bagliore, ma occasionale. Mi dà l’idea di un ragazzo (ha 20 anni….) che è già arrivato dove voleva e che ora gli fa fatica sacrificarsi per spingersi oltre.
classica gufatina fedalina
@ artadian (#3904571)
Concordo pienamente
Per Jannik, che prima deve battere Nole
@ Onurb (#3904591)
Boiate volevo dire
@ Sudtyrol (#3904536)
Mi fanno morire dal ridere i giudizi così perentori,affrettati come i tuoi ,basati solo sul momento, sulla addesso….cioè un fenomeno assoluto come alcaraz è già finito…..basta stop….non ha neanche 21 anni ed è finito…io non sono x niente un suo tifoso, anzi ….ma Bonate simili mi fanno veramente ridere,per non piangere
Energie sprecate, probabilmente giocherà prima Sinner, quindi conviene gustarsi la supersfida. Nel caso dell’impresa sportiva che tutti ci auguriamo, sicuramente meglio Daniil che ormai il rosso ha imparato a gestire. Sarebbe comunque una finale durissima perchè si prevede un dispendio psico-fisico assurdo nella partita con nole.
Ma perchè gli Spagnoli hanno il doppio nome? C’è una legge per evitare il Patriarcato?
@ roby.mortilla@gmail.com (#3904534)
Il problema di Zverev non sono i picchi prestativi ma la costanza. Oggi ha sciorinato una prestazione eccelsa come quella di ieri di Djokovic, il punto è che di Nole sai che a distanza di 2 giorni sarà perfettamente in grado di replicare quel livello, mentre di un Zverev vedendo la sua cronistoria esistono molti più dubbi. Se si esprimesse sempre a questi livelli è chiaro che sarebbe un candidato al numero 1 del ranking, ma purtroppo per lui a questo match vs Alcaraz ci sono anche quelli con Klein o Norrie a fare da contraltare. Comunque sicuramente al netto di questo discorso nel 2024 siamo e saremo destinati a vedere una versione del tedesco più competitiva di quella dello scorso anno, del resto il periodo di convalescenza dall’infortunio alla caviglia del match contro Nadal se lo è messo definitivamente alle spalle, e qui le prime impressioni positive già si erano viste nella seconda metà del 2023.
Strano, qua sul sito tutti davano per spacciato Zverev dopo aver perso il terzo set. Alcaraz troppo pasticcione oggi per vincere contro uno Zverev così scintillante. Zverev più o meno è a livello dei primi 4, per cui se lo incontrano ma non giocano al loro meglio, ci perdono.
Aspettando la maturazione di Rune, per ora questi 5 sono di un altro livello rispetto a tutti.
Zverev senza problemi fisici è un fior di avversario per chiunque… Forse tranne che per Nole
Se mio nonno avesse avuto i cingoli… Ora ero un carrarmato
🙂 🙂
@ tinapica (#3904570)
Sono tutti bravi di giocare al meglio per un set e basta.
Io vorrei riflettere su Alcaraz senza Ferrero nel box.
Alcaraz si affida spesso ai consigli di Ferrero per affrontare le difficoltà in campo.
Molte vole è sembrato quasi telecomandato dal grande allenatore, spesso per riuscire a venire a capo di alcune situazioni in campo
La mancanza di Ferrero si è mostrata particolarmente evidente quando, incontrando per la prima volta un avversario di alto livello come Zverev, Alcaraz ha avuto difficoltà durante tutti i momenti critici della partita, e specialmente dopo il break decisivo di Zverev.
Alcaraz è apparso smarrito e senza tattiche efficaci contro gli attacchi di Zverev.
AlcarazGarfia pur nella sconfitta piuttosto netta ha lasciato vedere che giocando al suo meglio avrebbe prevalso.
Ma, vivaddio, a 20 anni si può anche svalvolare! E lui oggi ha svalvolato parecchio.
Comunque, anche se in alcuni istanti ha persa la pazienza, è piacevole e rasserenante vedere un simile giocatore talentuoso saper perdere col sorriso.
È perché lui si diverte proprio a giocare a tennis, ed io, grazie a lui, anche.
Perché è stato un bell’incontro: per merito di ambedue nel finale, per solo merito di Zverev per la prima ora e mezza abbondante.
Alcaraz per essere superiore agli altri (e nemmeno a tutti) deve essere al top fisicamente.
Dove per top si intende l’intensità fisica che ha avuto lo scorso anno a Wimbledon (ed anche a Parigi, se non fosse stato per Djokovic).
Ha una buona continuità nel corso dell’anno, ma lo vedremo dominatore al massimo in determinati momenti dell’anno. Con ogni probabilità il picco sarà fra Parigi e Wimbledon.
Se non avrà problemi fisici.
Non è poco.
Ma non penso sarà in grado di essere dominante come i Top3 nelle loro migliori stagioni.
Butta via!
Solo? Tipo numero 1, 4 Slam ( Courier oppure 8 Agassi), svariati Mater 1000, 3 o 4 finals, olimpiadi, coppa davis?
Solo questo?
Il compagno di scritture Enzo La Barbera ci dichiara un’età per cui dovrebbe aver potuto vedere, in diretta, il m° Manzi, che io ho potuto vedere solo in repertori d’archivio, nel suo programma “non è mai troppo tardi”.
Immagino Miscia Zverev al posto del m° Manzi che finalmente esclama la stessa affermazione, pensando a quanti anni ha dovuto impiegare per insegnare al suo fratellone minore come si gioca al volo e sotto rete.
Il dritto invece non so chi abbia potuto perfezionarlo a Sascia Zverev: chiunque sia, ha fatto un ottimo lavoro.
Sembra che la pausa dovuta al grave infortunio patito al Roland Garros abbia finalmente dato al RussAlemanno il tempo e la tranquillità per mettere a posto nel suo gioco quei tanti tasselli mancanti.
Compresa la battuta. Cioè: che Zverev fosse un battitore seriale era chiaro, ma, se c’erano tre certezze nel gioco contemporaneo, quelle erano che Sciupovalov, Camila Giorgi e lui medesimo prima o poi, nell’arco di un incontro, avrebbero infilato filotti di doppi falli. Oggi solo uno!
Insomma: chi se lo aspettava uno Zverev così? Io, lo ammetto, no, di certo.
Non è mai troppo tardi, per imparare a vincer divertendo!
Ben trovato Sascia Zverev, adesso posso anche smettere di scrivere che sia Miscia “lo Zverev bravo”.
Speriamo in quello che dici, soprattutto per Sinner ma a volte le apparenze ingannano, perciò attenzione sempre
@ Kleenex (#3904548)
il problema per lui è che spende sempre troppe energie contro giocatori inferiori nei primi turni. Dei 4 semifinalisti è quello che ha giocato più di tutti, alla lunga rischia di pagarla
Errare è umano ma persevarare è diabolico!!
Hai gufato Carlitos che bisogno c’è di fare la stessa cosa al Ns Jannik????
😀 😀 😀 😀
Il problema è se lo pensava lui! Ok essere sicuri di se stessi ma le vittorie dovrebbero rendere più accorti.
Si certo ma qui, qualcuno, parlava di 50 Slam……
Che UOMO (cit. Mauro)
La sconfitta di Alcaraz (che adesso tutti danno già per finito dimenticandosi che ha già vinto Wimbledon ed è stato N1 al mondo a 19 anni, e non per caso), da un piccolo vantaggio al nostro Sinner.
Djokovic infatti così è certo di rimanere al N1 per almeno un paio di mesi ancora.
Per Sinner e basta…..
@ Sudtyrol (#3904536)
Bè una carriera come quei due è una signora carriera.
@ Jannik the Goat (#3904522)
Se si vedono le Finals prese a se stanti senza classifica finale di fine anno come un torneo di epilogo a livello pro Sinner è il vice-campione mondiale pro ATP. Non è sicuramente un passante ormai.
Il Commodore 16 ha sbagliato anche questa.
Lo avevo scritto due giorni fa (messaggio simpaticamente censurato dalla redazione), che Zverev quest’anno vince uno Slam e questa potrebbe essere l’occasione buona.
Zverev ha giocato una grande partita, non solo al servizio (85% di prime è una cosa allucinante), ma anche nello scambio. Ha meritato alla grande
Grandissimo Sasha!
Ma davvero qualcuno pensava che Carlito potesse passare indenne, prima da Sascha e poi da Daniil?
Mi lancio in una scommessa e ci punto sopra mia suocera:
Se Sinner non vince dopodomani Nole fa suo il Grande Slam.
Dopo che ha vinto, in maniera aliena, Wimbledon, in quella finale assurda per colpi e spettacolo, detronizzando il serbo, è come se si fosse spento lo spagnolo, toppando ogni grande evento successivo….qualcosa mi dice che per Sinner, l’unico rivale per accedere al numero 1 al Mondo, sia solo il Djoko….oggi con il Rosso possono competere Nole e forse Medvedev, per il resto li asfalta tutti
@ Sudtyrol (#3904536)
Vero!
Che Mega legnata per il truzzo iberico …
Mauro a chi l’ha visto…
Nole sempre PIÙ MITICO
Alcaraz ormai ex fenomeno. Buon giocatore ma non fenomeno. Credo stia iniziando a pagare la fine dell’effetto sorpresa (come a suo tempo Becker e Agassi) e qualche centimetro in altezza. Se non si dà una regolata farà una carriera come i due sopracitati o, al massimo, come Courier.
Uno Zverev impressionante. Non diamo troppe colpe ad Alcaraz. Ho letto molti sorpresi. Io personalmente no. Resto umile, ma era mesi che ero sicuro che sarebbe tornato tra i grandi. E ora è ufficiale: Zverev is back. E contro quel servizio saranno amari per tutti. Aggiungo che se Jannik dovesse raggiungere la finale, preferisco Medvedev
Non so se sia vero ma mi è parso di sentire che Alcaraz in alcune interviste si vedesse già in finale contro Djokovic ignorando ogni altro rivale: se la cosa è vera la sconfitta è iniziata dalla testa. Nessun campione può anticipare nulla tantomeno Alcaraz!
Cioè… allora,
il Campione resta al #1 ! 🙂
Meritatissima vittoria di Alexander, lo spagnolo somiglia sempre di più ad un narciso, che si specchia nelle proprie giocate ad effetto. Nei primi due set ha fatto veramente un gran casino. In confusione.
Il tennis non è solo classe e istinto, non a caso il più vincente giocatore della storia ha basato buona parte di quel suo rinomato palmares sulle letture tattiche. Ad Alcaraz mancano sia letture che una solidità mentale in grado di minimizzare questi passaggi a vuoto. Ha detto bene Barbara Rossi in telecronaca, Alcaraz a differenza dei veri mostri sacri di questo sport non è capace di vincere quel tipo di partite dove non riesce a sovrastare il proprio avversario sul piano del gioco, ribadisco che qui l’anomalia è stata la vittoria con Djokovic in finale a Wimbledon comunque su altra superficie, classica eccezione che conferma la regola. Il fatto di essere un talento fuori scala gli ha consentito di ottenere già grandi successi in modo così precoce ma onestamente non so quanti margini di miglioramento abbia in faretra, visto che i suoi limiti di cui sopra richiedono doti innate esattamente come la capacità di accarezzare la pallina. Alcaraz vincerà ancora tantissimo ma non sarà mai un dominatore come lo sono stati i big three. Sotto questo aspetto oggi più che mai non farei a cambio col nostro Sinner che pur dotato di meno classe e varazioni ha sicuramente un tennis più solido e schematico da fondocampo ma soprattutto sembra più vincente nell’indole con margini di miglioramento a livello tecnico ancora da esplorare. Ma già oggi il nostro anche nella combinazione servizio-risposta ha decisamente messo la freccia sull’iberico. Onestamente un campanello d’allarme sull’Alcaraz che abbiamo visto oggi ci doveva essere anche dopo il match con Sonego, dove nonostante una superiorità schiacciante fu costretto a chiuderla solo al tie break del quarto set. Ma giusto sottolineare anche la grande prova di Zverev, ha giocato un match di grande qualità sulle orme di quello con Sinner agli ultimi Us Open ma anche della semifinale con Nadal al RG 2022 prima dell’infortunio. Diciamo che anche in giornate cosi ispirate palesa i soliti limiti nel chiudere i match, però almeno stavolta dopo aver perso in quel modo il terzo set ha saputo subito reagire e gliene va dato atto. Quando il tedesco è ispirato giocando meno passivo con un diritto più centrato diventa uno spauracchio per chiunque, il problema è che simili partite le sfodera una volta ogni 20 giocate se va bene. Comunque a questo punto sfida di semifinale molto incerta con Medvedev, il tedesco sembra più in palla ma ultimamente soffre parecchio il matchup col russo. Sicuramente indipendentemente da chi la spunterà sarà sfavorito poi in finale indipendentemente da chi la spunterà nell’altra. Djokovic e Sinner su questa superficie al momento sembrano appartenere ad una dimensione superiore rispetto al resto della concorrenza come dimostra il percorso di questi AO ma anche il finale della scorsa stagione.
Zverev in condizioni fisiche strepitose, dopo 2 match al quinto vinti al super tiè break, giocare un quarto set come quello di oggi.. bravo davvero.. poi gran partita comunque, Alcaraz rimandato, in effetti parecchio in difficoltà e acerbo tatticamente, forse la mancanza di Ferrero si è fatta sentire, in ogni caso sconfitta meritata
E io che avevo pronosticato alcaraz vincitore del torneo….sino contentissimo di essermi sbagliato….chi vince la semifinale djoko sinner vince il torneo…io credo che lo vinca sinner….mi sbilancio
Ora per chi converrà fare il tifo tra Saha e Danil?
non ho visto la partita ma se Zverev serve con il 90% di prima è dura per chiunque.
per quanto riguarda carlos adesso viene il difficile: tutti lo aspettano al varco con i fucili spianati e lui sempre adesso accusare la grande corsa degli ultimi due anni.
Che poi rimane pur sempre il numero due del mondo.
FE NO ME NO.
Urka la Peppa. Zverev in grandissimo spolvero!!