Australian Open: qualità e sostenza, Sinner batte Khachanov in tre set nonostante una giornata modesta al servizio. Nei quarti Rublev (con le statistiche complete della partita)
La differenza tra gli ottimi giocatori e i campioni è l’abilità nel giocare al massimo i punti importanti, il saper tenere duro quando le cose non vanno al meglio riuscendo a trovare la via per resistere e quindi cambiare passo con qualche pennellata d’autore, quella che distrugge moralmente il “momento” del rivale. Così si spiega la vittoria di Jannik Sinner negli ottavi di finale degli Australian Open contro Karen Khachanov, 6-4 7-5 6-3 lo score dopo 2 ore e 34 minuti di tennis consistente, in grande spinta da parte di entrambi, e con molti scambi spettacolari. Un match duro, lottato, sofferto, soprattutto in un durissimo secondo set, per colpa di una giornata davvero modesta dell’altoatesino al servizio (nei primi due set è stato sotto il 50% di prime palle in campo). Qua è venuta fuori la classe e forza di Sinner: ha tenuto in fasi difficili, sotto la pressione di un Khachanov mai domo e molto ben centrato nella spinta dalla riga di fondo, riuscendo a spostare il russo, a cambiare ritmo, a portare lo scambio su di una combinazione di angolo, anticipo e intensità che alla lunga ha stroncato la resistenza dell’avversario. Questa vittoria conferma pienamente lo scatto di qualità fatto da Sinner negli ultimi mesi. La sensazione è che questo tipo di partita, così dura fisicamente e giocata per due set senza il supporto del servizio, fino alla scorsa estate Jan l’avrebbe probabilmente persa.
Era sulla carta il primo match difficile del torneo per l”azzurro, e così è stato. In passato Jannik e Karen hanno giocato vere e proprie battaglie, con tiebreak e lotta feroce, visto che alla fine i due hanno un tennis discretamente simile, basato su progressione dalla riga di fondo con grande potenza e intensità. La differenza Sinner l’ha scavata con un dato lampante: ha trasformato 5 delle 8 palle break ottenute, Khachanov 1 su 10. Bravo Jannik a giocare quasi alla perfezione tutte le fasi complicate, a tenere bene nel secondo set dopo aver subito l’unico break in un momento in cui aveva perso misura e fiducia, infastidito non poco da una prima palla letteralmente scomparsa (1 su 9 punti). Qua la partita poteva complicarsi terribilmente, perché Karen era nel suo “prime”, sempre più aggressivo in risposta, con i piedi non lontani dalla riga fondo, prontissimo a scaricare la potenza dei suoi drive. Sinner è stato granitico. Il servizio non va? Ok, si passa al piano B: precisione e intensità. Si è aggrappato alle sue certezze, quel rovescio che viaggia con la precisione ritmica di un metronomo, disegnando traiettorie cross talmente veloci e strette in grande anticipo da costringere il russo a spostarsi dalla sua zona di comfort e tirare palle a grande rischio. Jannik ha elevato la qualità col diritto, ha risposto con continuità senza sbagliare quasi mai, costringendo il rivale a lavorare “duro” su ogni punto di servizio. Un lavoro ai fianchi, da pugile navigato, in attesa di piazzare l’uppercut improvviso per mettere l’avversario al tappeto. Non un vero “vincere sporco”, perché da fondo campo, in costruzione e progressione, Jannik ha disputato una partita ottima; ma riuscire a battere un tennista forte, soprattutto negli Slam, come Khachanov senza l’aiuto del servizio e farlo in tre set, è la conferma della quota di grandezza raggiunta da Sinner.
Jannik ha dato sul campo risposte importanti sul piano della tenuta mentale, fisica, e tecnica. Ha giocato con qualità dalla riga di fondo, senza innervosirsi e costruendo il punto palla dopo palla, visto che per due set la prima di servizio proprio non voleva saperne di prendere ritmo (probabilmente l’attaccava troppo in alto, visto che finivano sempre out in lunghezza); ha risposto piuttosto bene, non per strappare il punto diretto ma per trovare una posizione di vantaggio; ha terminato le due ore e mezza di gioco pimpante sul piano fisico, ancora molto veloce in campo, pronto ad avventarsi sulla palla, segno inequivocabile di ottima condizione atletica e tenuta nonostante la durezza della partita, ricca di bracci di ferro e rincorse che ti stroncano fiato e gambe. Affrontare questo tipo di difficoltà e trovare sotto pressione la chiave per risolverle è un segnale molto positivo, è l’evidenza che Jannik c’è, è pronto alla pugna, a resistere e scattare via nonostante la fatica.
Sinner ha pienamente convinto sul piano tecnico nella gestione dell’angolo, ad alto ritmo, da entrambi i lati. Contro un avversario tanto potente ma non così rapido nel rientrare dopo un allungo difensivo, saper aprire il campo e dominare gli angoli è decisivo. Jannik è stato bravissimo nel giocare due colpi cross e poi cambiare col lungo linea. Per la rapidità d’esecuzione e difficoltà, ha commesso davvero pochi errori e soprattutto messo enorme pressione sul russo. Sinner ha chiuso il match con uno straordinario 90% di punti vinti a rete, 26 su 29, la maggior parte tocchi di volo piuttosto semplici perché costruiti in modo impeccabile. Produrre 46 vincenti e solo 34 errori con questa durezza di gioco e intensità, rende bene l’idea dell’eccellente prestazione di Jannik, ancor più con quei due set iniziali davvero modesti alla battuta.
Vincere un match duro risolvendo problemi (e farlo ancora in tre set!) è il miglior viatico per proseguire da protagonista uno Slam. Ti conferma che stai bene, che hai velocità di pensiero e capacità di reazione. Ti conferma che sei pronto ad affrontare sfide ancora più difficili. È la conferma che Jannik Sinner c’è. È la conferma che chi ambisce a vincere quest’Australian Open dovrà fare i conti con lui.
Marco Mazzoni
La cronaca
Il match scatta con Khachanov al servizio. Il game si complica, da 40-0 il russo lo porta a casa ai vantaggi, mentre il primissimo turno di battuta di Sinner fila via liscio. Karen è in difficoltà sull’1 pari: sparacchia malamente all’uscita dal servizio, sulla risposta profonda di Jannik. Due errori che mettono pressione… Il russo prova ad attacca col diritto pesante, ma non molto profondo e il passante cross di Sinner, pur giocato da molto lontano, è vincente. 0-40. Clamorosa l’accelerazione di diritto lungo linea che lascia immobile Khachanov, BREAK a zero, 2-1. Un allungo che fa scattare la bagarre. Sinner incide col lungo linea, Khachanov è pericoloso sulle seconde di servizio, anche lui risponde bene, potente e aggressivo. Si procura due palle break nel game, Jannik annulla la prima con un Ace e la successiva con una prima al centro. L’azzurro pizzica il diritto del rivale nei momenti chiave, colpo molto potente ma non rapido dell’eseguirlo vista la sua ampia apertura. 3-1 Sinner, contro un ottimo Khachanov, ora entrato bene in partita. Tira un vento a folate che non aiuta la precisione nei colpi. Karen inizia ad avanzare verso la rete, appena Jannik gli propone una palla un filo più corta entra subito a tutta, non vuol finire a rincorrere sballottato dalla pressione di Sinner, e anche col servizio il moscovita è più incisivo. Il set avanza sui turni di battuta, tennis molto consistente in spinta da parte di entrambi, più veloce quello dell’italiano come tempi di gioco. Sinner si porta sul 5-3 forte della sua spinta e di un diritto scintillante, ma finora la prima di servizio latita (48% di prime in campo). Da 0-30 sotto Karen lascia correre il braccio, servizio ed accelerazione potentissima, resta in scia sul 4-5. Senza prima palla, è complicato il game per chiudere di Sinner. Khachanov spinge, trova profondità e si porta 0-30. Un errore col diritto in scambio costa a Jannik il 15-40. Bel ritmo sulla prima chance, poi finalmente entra un bel servizio esterno, si salva Sinner, ma arriva una terza PB per un errore col diritto sotto la pressione del rivale. Regala Khachanov, gli scappa un rovescio in spinta. Non un bel Jannik in questa fase. Per fortuna ritrova la battuta e la musica cambia, con un servizio vincente al centro Jannik chiude 6-4. 50 minuti, bravo a cancellare le 5 palle break concesse e comandare nonostante il 49% di primi servizi in campo, contro il 78% del rivale, più falloso col diritto negli scambi.
Sinner scatta benissimo in risposta nel secondo set. Copre il campo rapidissimo, anticipa i colpi e chiude nell’angolo avversario con traiettorie strette. Eccezionale il diritto cross che lo porta 0-30, miglior colpo dell’incontro. Khachanov subisce questo forcing come un “uppercut”, sotto pressione esagera nell’attacco e tocca malamente una volée alta non facile, 0-40. Sinner versione “black mamba, alza il muro e porta il rivale a giocare in posizione scomode, ne forza l’errore per il BREAK, 1-0 e subito avanti. Vagnozzi consiglia a Sinner di “attaccare la palla col servizio”, forse la lascia cadere un po’ troppo e questo spiega il pessimo rendimento del servizio finora. Pure un doppio fallo a complicare le cose, si ritrova 0-30 Jan. Non facile reggere la potenza di Khachanov senza l’aiuto della battuta, due palle break da salvare sul 15-40. Rischia una brutta smorzata, che muore a metà rete. Contro Break, 1 pari. 1 prima di servizio su 5 punti, così è dura contro uno che spinge così tanto come il moscovita. Primo sorpasso Khachanov, 2-1. Sinner affronta il primo vero momento difficile del torneo. Sembra aver perso fiducia, è titubante nel chiudere lo scambio e sbaglia. Di nuovo sotto 15-40. Karen non trova di due cm una risposta che sarebbe stata vincente. Che regalo Karen… un rovescio banale out è un cadeaux graditissimo… Impone un gran ritmo Jannik, 2 pari. Si soffre. Senza l’aiuto del servizio, Jannik è costretto a cercare angoli molto aperti per portare il rivale lontano dalla posizione preferita di sparo, e tenere ritmi altissimi. Un tennis molto rischioso, ma che esegue bene in questa fase centrale del set. Sinner è di nuovo in difficoltà servendo sul 3-4. Un doppio fallo nel game, e qualche incertezza gli costa il 30-40. Quel che servizio che latita così tanto torna a far capolino proprio sulla palla break, un botta al T precisa. Trova un magnifico Ace esterno per cancellare la seconda palla break del game, poi un altro. Come cambia la vita quando la battuta va… 4 pari. Il livello di gioco è altissimo come ritmi e intensità, i due scambiano tirandosi “mazzate” continue, entrambi molto bravi nella spinta. Sul 5 pari, ai vantaggi, Jannik è bravo a sfondare in avanzamento, si procura una palla break. FANTASTICO!!! Sinner comanda nello scambio, alza la parabola e poi accelera, e spostato a destra da un cross del rivale trova dal corridoio un’accelerazione di diritto lungo linea micidiale, che fa saltare in piedi il pubblico. un BREAK ottenuto nella fase più dura del set. Chirurgico l’azzurro: 3 palle break, 3 break (1 su 10 il russo). Ci prova a tutta Karen, meglio di così non può giocare, ma la difesa e reazione dell’azzurro è perfetta, come la palla corta che sorprende il rivale. Con un Ace chiude con un game perfetto, 7-5. Duro, durissimo Jannik in un parziale tutt’altro che facile, intenso, dove ha dovuto lavorare “sporco” di fisico e di tenuta, contro un Khachanov molto buono.
Il terzo set inizia con un punto incredibile di Khachanov, un lob sulla riga colpendo la palla sotto le gambe in recupero, e gli vale anche lo 0-30 in risposta. Sinner non si scompone, impone un ritmo infernale e chiude in avanzamento dopo aver costretto l’avversario ad accorciare. Quattro punti di fila per l’1 pari. Buon momento per Sinner, forte anche del vantaggio di due set. Indovina un gran passante, 0-30 e poi 30-40. Stavolta Jannik non sfrutta la palla break, ottimo il servizio del russo (2-1). La buona notizia per l’azzurro è l’aver ritrovato il servizio, 7 prime palle in campo su 10 giocati nel set. Karen commette qualche errore in più, paga la fatica di ore di tennis molto intenso e i due set ceduti. Sinner invece gioca più sciolto, indovina anche una “smorza” di diritto che sfiora il nastro e atterra beffarda in campo. Con un’accelerazione vincente di rovescio dal centro, un angolo irreale tanto è stretto e veloce, Jannik strappa un’altra palla break sul 30-40. Se la gioca bene il russo, pizzica la riga col rovescio lungo linea, resta al comando col servizio (3-2). Sul 3 pari Sinner tira fuori gli effetti speciali: prima un gran diritto cross, poi arriva come un fulmine sulla smorzata e tocca la palla con un controllo del corpo e del colpo da maestro. 0-30. Con un passante di rovescio l’azzurro punisce una volée mal giocata del russo, 15-40, ancora palle break per Jannik. Peccato per l’affondo in rete sulla prima chance, dopo un’ottima costruzione; OK la seconda, lento Karen nel fare spazio alla palla uscendo dal servizio, il suo diritto vola largo. BREAK Sinner, il fatidico settimo game spezza l’equilibrio, Jan è avanti due set, 4-3 e servizio, un paio di step away dalla W. Vola sul campo l’azzurro, non lascia il tempo dal rivale di reagire, eccellente anche la velocità in campo dopo due ore e mezza di lotta serrata. A zero lo score segna 5-3, break consolidato. Ormai Jan comanda, con colpi sciolti domina il campo e strappa il primo Match Point sul 30-40. Nemmeno Michelangelo disegnava così bene il campo, diagonale di rovescio e via diritto in anticipo dall’altra parte. Game Set Match! Grande vittoria, salendo di livello dopo un inizio non facilissimo per colpa di un servizio assente per due set. Vincere con questa sostanza, contro un avversario tosto e mai domo, e trovando la soluzione ai problemi avuti nell’incontro, è davvero una gran vittoria. Attende Rublev o De Minaur, sarà sicuramente favorito. E Djokovic è lì all’orizzonte, un po’ meno lontano…
(4) J. Sinner vs (15) K. Khachanov
### Service Statistics
| Statistic | J. Sinner 🇮🇹 | K. Khachanov 🇷🇺 |
|——————————|—————-|——————|
| Aces | 8 | 7 |
| Double Faults | 3 | 0 |
| 1st Serve In | 54% (52/97) | 67% (61/91) |
| Win 1st Serve | 79% (41/52) | 66% (40/61) |
| Win 2nd Serve | 58% (26/45) | 47% (14/30) |
| Fastest Serve (km/h) | 210 | 206 |
| 1st Serve Average (km/h) | 192 | 194 |
| 2nd Serve Average (km/h) | 165 | 159 |
### Winners & Errors
| Statistic | J. Sinner 🇮🇹 | K. Khachanov 🇷🇺 |
|—————————–|—————-|——————|
| Winners | 46 | 27 |
| Return Winners | 0 | 1 |
| Unforced Errors | 34 | 29 |
| Return Unforced Errors | 0 | 3 |
### Points Won
| Statistic | J. Sinner 🇮🇹 | K. Khachanov 🇷🇺 |
|————————–|—————-|——————|
| Break Points Won | 63% (5/8) | 10% (1/10) |
| Net Points Won | 90% (26/29) | 61% (14/23) |
| Receiving Points Won | 41% | 28% |
| Total Points Won | 104 | 84 |
### Serve and Return
| Statistic | J. Sinner 🇮🇹 | K. Khachanov 🇷🇺 |
|————————–|—————-|——————|
| Service Points Played | 52 | 61 |
| Service Points Won | 41 | 40 |
| Return Points Played | 61 | 52 |
| Return Points In Play | 42 | 32 |
| Return Points Won | 21 | 11 |
### Rally
| Statistic | J. Sinner 🇮🇹 | K. Khachanov 🇷🇺 |
|———————-|—————-|——————|
| GroundStroke Winners | 12 | 9 |
| Volley Shots | 5 | 2 |
| Approach Shots | 2 | 0 |
| Passing Shots | 4 | 1 |
| Lob Shots | 0 | 1 |
| Overhead Shots | 1 | 1 |
| Drop Shots | 2 | 0 |
TAG: Australian Open 2024, Jannik Sinner, Karen Khachanov, Marco Mazzoni
Enzo finche parli di tennis sei libero di fare voli pindarici, sono per la libertà di espressione. Sul vino per cortesia evita di esprimerti,in Sicilia ci sono anche vini decenti ma fermati li per cortesia
@ Marcorava (#3900836)
Io l’ho vista su Discovery+, proverò allora a selezionare l’audio in italiano, grazie!
Perché gli uomini hanno più potenza delle donne e se si trovano quel genere di palla o la smashanno anche da fondo campo o vanno con lo schiaffo al volo
Devi aver selezionato l’audio originale, che di solito è in inglese, ma effettivamente nella partita di oggi era muto (io ascoltata così, direi perfetto).
Capite niente. Chiama così Pete Sampras con cui dialoga spesso di tennis e a cui l’americano chiedeva consigli sul finire della carriera.
Non sapete niente.
@ Cassandra (#3900643)
Il commento c’era…mi sa che non hai alzato il volume…
@ vittorio carlito (#3900364)
Il Corvo è superato, adesso in Sicilia c’è di meglio. Sul pesce ti consiglio una bottiglia di Grillo, un vitigno autocnono di grande qualità, un bianco veramente raffinato, delizia per il palato. Se vuoi il rosso, vai sul Nerello Mascalese. I migliori vini italiani sono di gran lunga quelli siciliani enzo
@ Sporadico (#3900716)
Le volpi se non corrono di solito finiscono in pellicceria.
@ Cassandra (#3900643)
Meglio, molto meglio, i commentatori no nli posso sopportare, specie la donna, parla sempre, sempre, non smettemai. I vecchi commentatori, erano soliti parlare dopo il games, negli intervalli, mai durante, questi non smettono mai; penso che i rumori del campo siano più che sufficienti. enzo
Io l’ho visto su Eurosport, con regolare doppio commento.
Oppure ha sbagliato… fornitore… 🙂
Beh, questo mi pare scontato, altrimenti che vecchi volponi sarebbero? Ma debbono essere vecchietti che sanno ancora correre, altrimenti l’essere volpi non gli basterà. Io confido molto nel fatto che Jannik è dotato di grande capacità aerobica, in questo favorito dalla sua eccezionale struttura fisica (non me ne voglia zio Enzo). Inoltre è giovane ed è quello che pare fino a ora aver speso meno. In un eventuale quinto set della finale, saranno cavoli amari per tutti.
OT:
Scusate, ragazzi, Mi spiegate perché nel Cube di Eurosport non parlano minimamente di Jannik?? E non lo hanno intervistato come hanno fatto con gli altri???
@ Cassandra (#3900643)
Io lo sentivo…
Beh, c’è del vero in quel che dici. Parlare in generale di livello mediocre a proposito dei primi 20 giocatori del mondo (la crema della crema) è forse un po’ eccessivo. Di sicuro c’è che, in generale, è più incerta una partita tra un top 50 e un top 150 che tra un top 20 e i primi 4 del mondo. La cosa deve far riflettere, soprattutto i fideisti del ranking.
Un appunto su Eurosport: mi sembra assurdo che un ottavo di finale slam con un italiano venga trasmesso muto, senza commentatori
Oggi la differenza l’ha fatta la resistenza fisica e non c’entra tanto se atleticamente Sinner sia più robusto o no,per andare in fondo negli slam e vincere contro avversari forti bisogna saper gestire le energie dalla prima partita,un paio d’anni fa sarebbe uscito agli ottavi o quarti perché spendeva troppo nelle partite precedenti tant’è che se si andava al quinto in partite da 4/5 ore ne usciva quasi sempre sconfitto,a parte Alcaraz che ha beneficiato di un allenamento con Gasquet e un ritiro al terzo turno Sinner è quello che ha speso di meno,Khachanov ad esempio stava già con 4 ore in più di fatica rispetto a lui e nel terzo si sono fatte sentire,Sinner invece era fresco come il primo game e poteva andare avanti per altre e due/tre ore,adesso c’è Rublev che 5/6 ore in più di Sinner le ha ed ha anche meno tempo di recuperare perciò Sinner è favorito con lui non solo per i precedenti ma anche perché se si dovesse andare anche questa in lotta il primo a pagarla sarebbe Rublev
Chi vivra´vedra´forse ho scritto male . Ma se Sinner vince i primi 2 set . questa volta non gli servira´l ´andare in bagno . Grazie per i pollici in giu´. I tifosi del Serbo sono gia´nervosi
Grande Jannik giustamente alle 6 sapeva che ci saremmo alzati tutti e ci ha fatto soffrire, ma si vede che lo ha fatto apposta a giocare ad handicap, così per divertirsi…. Per la serie: “Vediamo se riesco a vincere senza prima di servizio?”
Da non rifare soprattutto in semifinale e finale….
Praticamente quasi tutti i top player risiedono a Montecarlo, da sempre.
E se cambiassimo disco?
è chiaro che Sinner di adesso è uno dei pretendenti alla vittoria finale ma bisogna vedere fisicamente chi avrà più resistenza e lucidità. Notare che i vecchi volponi hanno più esperienza e mestiere. Auguri Jannik.
Sono quasi sicuro che questo Pietro se l’è sognato 😆
Enzo, si scherza, però forse hai sbagliato pagina o sito o sport.
Vedi tu 😛
Beh, almeno riconosci che è un campione.
È già una cosa.
Io personalmente speravo che vincesse il russo in funzione dell’intero torneo,può vincere con entrambi ma De Minaur in uno slam ti ammazza per la partita successiva,è uno che si appoggia alla palla,corre ma ti fa correre anche a te e non molla nessuno game anche sotto 5-0,Rublev ha una palla che scusate il gioco di parole mette in palla Sinner in più Sinner ha 2 cose fondamentali che ha introdotto che Rublev non lo ha fatto,le variazioni e il gioco a rete,per non parlare della forza mentale,Sinner ha conquistato un set che vedeva favorito khachanov mentre Rublev ha perso 1 set dove era favorito su un De Minaur ansioso e falloso quando doveva chiudere e un altro ancora più grave perché era in grande difficoltà fisica a metà del terzo
È un troll, non c’è altra spiegazione
Hai ragione, i quarti si giocano martedì e mercoledì, e le semifinali venerdì
Nonostante io sia tutto per Jannik, debbo osservare che quello che scrivi sia da troller …
Tenuta fisica eccezionale…se è questo vincerà in carrozza il prossimo turno,tennis a parte..
Sapete quando e’ evidente che il livello generale e’ davvero basso? quando la distanza tra i primi 4/5 e gli altri top 20 e’ abnorme.
Mandarino e’ n17 nel ranking live. E si e’ beccato due bagel. 3 giochi in 3 set ha rimediato.
Khachanov e’ n18 e ha perso in 3 set da un Jannik non nelle sue giornate migliori al servizio.
Parliamo comunque di due giocatori, mandarino e kachanov cui venivano gia date pochissime speranze dai bookie… 1,01 era la quota di Nole su Mandarino. E 1,09 quella di Jannik sul russo.
E parliamo del n17 e n18, non dei n97 e n98
significa che al momento tolti 4/5 che spiccano, il livello generale e’mediocre
Questo e’ Rublev, a volte spegne il cervello e si incasina da solo. Non mi aspettavo questa resilienza mentale dopo aver perso il terzo set in quel modo. Ma non e’ la prima volta che riacchiappa per i capelli delle partite quasi perse,vedi Rune, Fokina, S. Wild e ora De Minaur. Ora per Jannik pare una passeggiata in teoria
Per avere un quarto di finale semplice era ovviamente meglio il peso leggero australiano, invece per lo spettacolo meglio Rublev, tra i due saranno botte da orbi anche se Jannik penso che la vincerà nuovamente 3-0 o 3-1 max.
Perché non sono 4a categoria…
Canguri legnati
E l’angelo vince sul demone!
Peccato per DeMinaur, però almeno con Rublev avremo una partita tosta, cosa che probabilmente sarebbe mancata tra l’australiano e Sinner.
@ frafra (#3900438)
Ne hanno più d’uno in comune, Berrettini, Musetti…Biaggi, Capirossi…
ma non scrivete queste cazzate.
non ha alcuna speranza ?? uno che ha vinto 24 slam ??
dai un po’ di realismo,
nole è ancora oggi il favorito.
poi può succedere di tutto ma scrivere che non ha speranze di battere sinner è una castroneria pazzesca.
Non so se vincerà Rublev o De Minaur ma Sinner si starà sfregando le mani perché i due si stanno ammazzando
Il più importante sportivo italiano è stato Valentino Rossi, seguito da Pantani e Tomba
È vero! È così scontato…
@ MM (#3900457)
Un giornalista che non fa errori di ortografia… però!
Io, invece. da insegnante di lettere, voglio fare i miei più vivi complimenti a Marco Mazzoni. Il quale, oltre alla grande competenza tecnica, scrive in un italiano chiaro, corretto, efficace e scorrevole. E questo in tempi in cui mi capita di leggere di tutto: errori di sintassi, frasi contorte e incomprensibili e perfino “orrori” d’ortografia. Ancora complimenti, Marco!
Correzione per correzione: “ça va sans dire.”
…Abbiamo notato tutti che Jannik dovrebbe migliorare le prime di servizio.
E le magliette che sta usando qui in Australia, no?
Il demone si è sgonfiato…? Canguretti muti
Peccato tu non segua il motociclismo
il principato di Monaco e l’Italia hanno un campione
Sinner non ci regala mai un brivido, mai un patema d’animo.
Che barba, che noia!
(scherzo ne’)
Io credo invece che giochi martedì e, in caso la semifinale venerdì, assieme all’altra semifinale, stesso giorno, ovviamente
Djokovic non ha alcuna speranza di battere Sinner. Le ha preso le misure . Perdera anche se va in bagno dopo il secondo set perso a zero
E già, hai ragione. Anche se ormai ca va sans dir (spero di averlo scritto correttamente)
Hai concluso con “… anche contro i top players”, invece avresti dovuto scrivere “… anche contro i suoi colleghi top players”, perchè Jannik è già un top player.
Non mi spiego perché a qs livelli nel maschile in generale su una palla debole non siano capaci di fare in difesa una palla alta e lunga per guadagnare campo!!???
RUBLEV spreca tanti punti non chiudendo facilmente a rete!! Che tattica suicida!