Australian Open: Cobolli lotta, ma De Minaur lo supera in tre set
Flavio Cobolli saluta l’Australian Open 2024 cedendo al terzo turno contro il favorito di casa Alex De Minaur. Il 21enne romano, mai così avanti in un torneo dello Slam, è autore di una prestazione positiva, coraggiosa e di grande intensità contro un top10 nel “prime” della sua carriera e in casa, ma proprio su coraggio, intensità e velocità De Minaur gli è stato superiore, costruendo un tennis che palla dopo palla ha sfiancato la pur ottima difesa e resistenza dell’azzurro. Il 6-3 6-3 6-1 conclusivo è persino bugiardo, poiché nei primi due set e all’avvio del terzo c’è stata lotta vera, con moltissimi game lunghi, sofferti, e molte chance per l’azzurro di ottenere break (ha avuto otto palle break complessive, sfruttandone solo una). Purtroppo “Demon” è un vero diavolo in campo, non molla mai, ci crede sempre e cavalca i suoi errori per mancanza di sensibilità con ancor più vigore e intensità, spingendo a tutta e prendendosi grandi rischi che alla fine gli hanno portato i punti decisivi. Purtroppo l’australiano è forse il peggior rivale possibile per Flavio, poiché giocano schemi simili ma l’australiano fa tutto un po’ meglio, con maggior velocità e vigore, oltre che esperienza.
Nella partita di Cobolli è piaciuto moltissimo l’atteggiamento con cui è sceso in campo: non per far la comparsa, già con la pancia piena per il miglior piazzamento in un Slam, ma per giocarsela con le sue armi, convinto di poter fare partita pari. Un’attitudine che gli ha consentito anche di farla partita pari, assolutamente nei primi due set, dove è stato bravo a servire discretamente e mettere in grossa difficoltà la risposta dell’australiano – forse il suo miglior colpo in assoluto – con un “kick” da sinistra talmente vivace e preciso da disarmare gli anticipi del rivale. Ha spinto discretamente da fondo Flavio, ha lavorato bene la palla e ha attaccato anche con coraggio. L’enorme crescita fisica e al servizio compiuta nella scorsa stagione è stata evidente in questo splendido torneo, e anche oggi.
Le difficoltà tecniche proposte da De Minaur erano difficile da risolvere per Cobolli. L’aussie ti attacca continuamente, copre il campo probabilmente come nessun altro sul tour, arriva sempre bene sulla palla e ti rimanda colpi veloci appoggiandosi sulla tua velocità, quindi devi essere super reattivo e pronto a una decisione rapida, perché l’altro ti ruba il tempo e lo spazio nel campo. Cobolli è stato spesso spalle al muro, costretto a tirare un colpo a bassa percentuale per non perdere campo o il punto, e c’è riuscito anche piuttosto bene in molti frangenti. De Minaur spesso pecca di precisione col diritto, a volte pure esagera negli attacchi, e la solidità di Cobolli gli permesso di restare lì, a contatto, a lottare. Ha lottato tanto nei suoi turni di servizio, ha dovuto chiedere tantissimo Flavio alla sua prima palla e pure alla seconda, poiché la risposta di Alex è sempre aggressiva, in anticipo. Questa partita, seppur con una sconfitta, è una bellissima “prova” per Cobolli, gli ha fatto capire il livello dei migliori, dove deve migliorare ma anche che il suo tennis è cresciuto a dismisura e gli può consentire di giocarsela senza timori.
Per mettere maggiormente in difficoltà De Minaur, Cobolli avrebbe dovuto ricavare più punti dal servizio (ha chiuso con 4 Ace e due doppi falli, il 57% di prime palle in campo vincendo il 59% dei punti) e soprattutto avrebbe dovuto caricare di più il diritto trovando profondità, per allontanare Alex dalla riga di fondo. Infatti quando l’australiano è costretto a spingere da più dietro il suo anticipo è disarmato e non ha la potenza nel braccio per ritrovare una posizione migliore da cui attaccare, finendo per rischiare troppo e sbagliare. Flavio ha fatto un salto di qualità anche dal punto di vista fisico, lo si è visto bene oggi da come ha retto scambi lunghi e si è preso di forza alcuni punti davvero difficili. Ha tutte le possibilità per costruire un tennis ancor più potente e continuo, questa buona partita e l’intero torneo deve essere un trampolino di lancio per un 2024 da vivere da protagonista.
Marco Mazzoni
La cronaca
De Minaur inizia la partita al servizio e mette subito in moto il “turbo”, la sua straordinaria velocità di piedi e di copertura del campo. Arriva sempre bene sulla palla, in anticipo, impatta e attacca. Non è facile tenerlo fermo, ti aggredisce subito, per questo è fondamentale che Cobolli serva bene, per non finire immediatamente in difesa sulle risposte dell’australiano. Non facile per Flavio coordinarsi bene dopo la battuta per provare a colpire una palla aggressiva e spostare il rivale. Bravo nel quarto game a giocare solido sul 15-30 e vincere un bel game, comandando. 2 pari. Il romano ha notevolmente aumentato la potenza dei suoi colpi nel 2023, rafforzandosi fisicamente, la sua palla viaggia assai di più e in campo di vede, e il “kick” col servizio è molto insidioso tanto salta alto. De Minaur non concede niente nei suoi turni di servizio, dove si scambia davvero poco. Il terzo turno di battuta è fatale all’azzurro. Alex gioca rapidissimo, dritto per dritto con massimo anticipo, ruba tempo a Flavio per imbastire una contromossa e col lungo linea è molto preciso. 0-30 e 30-40, ma il primo break dell’incontro arriva ai vantaggi alla terza palla break, bravo l’australiano ad anticipare ogni colpo, spostare nello scambio l’azzurro e attaccare, forzando in rete un passante non facile. 4-2 De Minaur. Cobolli cerca la reazione, indovina uno splendido rovescio lungo linea che lo porta 0-30. Alex sul 30 pari sbaglia un tocco di volo, ma annulla la chance del contro break con un bel servizio. Poche prime palle in campo per l’australiano, concede un’altra palla break con un errore banale di diritto (resta il colpo meno sicuro, anche se migliorato). Con una bella difesa l’azzurro trova una riga che sorprende De Minaur, aveva fatto la palla lunga. Contro Break, 4-3. De Minaur intuisce che Cobolli c’è, ci crede, per questo alza l’asticella, intensifica i suoi affondi e la loro profondità. Si procura due nuove palle break sul 15-40 e si prende il break alla seconda, comandando uno scambio a grande velocità, che palla dopo palla stronca la pur ottima resistenza di Flavio. 5-3. Chiude 6-3 l’australiano, trovando nel game anche i primi due Ace del match. Un buon Cobolli, ma l’intensità del top 10 è superiore e alla fine ha scavato la differenza tra i due.
C’è lotta all’avvio del secondo set. De Minaur è impreciso, concede e salva due palle break nel suo primo turno di battuta, quindi in risposta si prende grandi rischi e vola 0-40. Bravo Cobolli a scendere a rete e toccare bene di volo, 15-40, e poi attacca con un diritto pesante, 30-40. Salva anche la terza Flavio, bel servizio esterno. Un doppio fallo (nastro beffardo) condanna Cobolli alla quarta PB del game, esce di poco una bordata di diritto di Alex, sarebbe stata vincente. “Demon” non molla, vuole assolutamente il break e nonostante una strenua resistenza di Cobolli, se lo prende alla nona (!) chance, stavolta il servizio esterno e arrotato è un po’ meno carico, Alex riesce ad anticipare la risposta e poi chiudere con un bel diritto cross vincente. 22 punti nel game, che manda il “canguro” avanti 2-1 e servizio. Rifiata un secondo De Minaur, scivola 0-30 ma rimette in moto il rovescio lungo linea e con quattro punti di fila consolida il gap sul 3-1. Risponde bene Flavio sul 3-2, vola 15-40 ma sulle palle break è attentissimo De Minaur, come sulla terza chance (eccellente attacco). Resta avanti 4-2 l’australiano, bravo Cobolli a spingere tanto, metterci fisico e testa, ma non è riuscito a trovare un’ottima risposta da sinistra nelle tre PB. L’azzurro annulla una palla del doppio break col servizio esterno, tanti problemi per l’aussie su quella direttrice, resta aggrappato al set. Fioccano le palle break, De Minaur ne concede un’altra ma è sempre molto sicuro servendo da sinistra e potendo attaccare dall’angolo sinistro, mentre fa più fatica quando deve spingere da destra perché il suo diritto è meno sicuro cercando la diagonale da destra. Duro il set, e duro ADM, fa il pugno dopo aver portato lo score 5-3. Cobolli concede il secondo break, e il set, nel nono game: super aggressivo in risposta Alex, è in rete la volée del romano sul 15-40. Un 6-3 più duro di quel che indica lo score, con game lottati e tanta intensità, esattamente dove “Demon” sguazza, ma notevole anche la tenuta del 21enne italiano.
Il terzo set è complicato per Cobolli. Serve sull’1-0 De Minaur, è un gran duro, intenso, che si complica maledettamente dal 40-15. Una gran risposta dell’australiano, poi un doppio fallo. Ai vantaggi si lotta, ma De Minaur ha preso il tempo di gioco con risponde davvero profonde, senza la prima palla l’azzurro è spalle al muro. De Minaur si prende un break sfruttando un errore col rovescio lungo linea di Flavio, cercava di uscire dallo scambio, sul suo volto è palese la fatica di quasi due ore di tennis molto intenso. De Minaur a zero consolida il vantaggio volando 3-0. È lo strappo decisivo, il 24enne di Sydney veleggia sicuro verso il successo. Cobolli continua a spingere, ma senza quell’energia mostrata per quasi due ore, la sua palla corre un filo di meno, soprattutto è meno carica di spin ed è più facile per l’avversario entrare in anticipo e scaricare grandi accelerazioni. Come sull’attacco col rovescio ai vantaggi che gli vale il secondo break del set alla seconda chance. Serve sul 5-1 “Demon” e chiude senza patemi, volando negli ottavi di finale. Un successo meritato per l’aussie, da Cobolli esce dal campo con la certezza di aver raggiunto un livello di gioco che gli permette di reggere questi palcoscenici e tornei. Quest’Australian Open gli porta non solo un grande scatto nel ranking, ma la consapevolezza di valere il grande tennis. Ora sta a lui consolidare questo tennis così “sostanzioso” in un 2024 che è iniziato davvero bene per lui.
(10) A. de Minaur vs (Q) F. Cobolli
### Service Statistics
| Statistic | A. de Minaur 🇦🇺 | F. Cobolli 🇮🇹 |
|——————————|——————|—————-|
| Aces | 4 | 4 |
| Double Faults | 0 | 2 |
| 1st Serve In | 52% (44/85) | 57% (56/99) |
| Win 1st Serve | 75% (33/44) | 59% (33/56) |
| Win 2nd Serve | 61% (25/41) | 42% (18/43) |
| Fastest Serve (km/h) | 208 | 206 |
| 1st Serve Average (km/h) | 188 | 178 |
| 2nd Serve Average (km/h) | 147 | 160 |
### Winners & Errors
| Statistic | A. de Minaur 🇦🇺 | F. Cobolli 🇮🇹 |
|—————————–|——————|—————-|
| Winners | 26 | 23 |
| Return Winners | 1 | 4 |
| Unforced Errors | 26 | 32 |
| Return Unforced Errors | 6 | 6 |
### Points Won
| Statistic | A. de Minaur 🇦🇺 | F. Cobolli 🇮🇹 |
|————————–|——————|—————-|
| Break Points Won | 30% (6/20) | 13% (1/8) |
| Net Points Won | 81% (26/32) | 57% (12/21) |
| Receiving Points Won | 46% | 32% |
| Total Points Won | 106 | 78 |
### Serve and Return
| Statistic | A. de Minaur 🇦🇺 | F. Cobolli 🇮🇹 |
|————————–|——————|—————-|
| Service Points Played | 44 | 56 |
| Service Points Won | 33 | 33 |
| Return Points Played | 56 | 44 |
| Return Points In Play | 41 | 26 |
| Return Points Won | 23 | 11 |
### Rally
| Statistic | A. de Minaur 🇦🇺 | F. Cobolli 🇮🇹 |
|———————-|——————|—————-|
| GroundStroke Winners | 7 | 8 |
| Volley Shots | 2 | 1 |
| Approach Shots | 2 | 0 |
| Passing Shots | 1 | 0 |
| Lob Shots | 0 | 3 |
| Overhead Shots | 0 | 0 |
| Drop Shots | 0 | 0 |
TAG: Alex De Minaur, Australian Open 2024, Flavio Cobolli
Allora, io bevo birra Corona, quindi poco alcolica e voglio metterla giù un po’ meno dura dello zio. Il tennis italiano NON è solo Sinner. Sinner è la stella che lo illumina ma dietro di lui ci sono tennisti fortissimi, magari non in grado di vincere un slam, ma capaci comunque di battere chiunque e di restare solidi nel circuito ai più alti livelli (Musetti e Sonego). Poi abbiamo un Arnaldi, non proprio un lattante (credo sia dell’anno di Sinner) ma che comunque è autorevolmente in top 50 e, pertanto, tra i grandi c’è già e potrebbe crescere. Berrettini è un campione, di sicuro è difficile dire se rientrerà. In ogni caso mi pare evidente come il tennis italiano non sia solo Sinner. Poi, per carità, dopo questi AO siamo tutti super gasati per Cobolli arrivato ai sedicesimi dopo aver battuto un top 20. Ma, nel contempo, lo scontro con De Minaur ne ha evidenziato quelli che sono i suoi grossi limiti. In ogni caso il tennis italiano è ben rappresentato anche da lui e da tutti gli altri che gli sono dietro, ognuno al proprio livello. Il tennis italiano non è solo Sinner, specie se guardiamo ciò che è stato dal dopo Panatta a oggi.
Amico mio, lo sprovveduto a me pari tu. Alla per me fatidica soglia dei 23 anni, il ragionier Medvedev e il geometra Berrettini, pur non avendo ancora raggiunto il loro apice di carriera, già erano rispettivamente n.5 e n. 8 del mondo… insomma, non esattamente dei promettenti volenterosi alla ricerca della loro prima top 100…
Mannarino non è uno sconosciuto che a 35 anni improvvisamente si è ritrovato top 20. A 21 anni era già n.80, ha fatto una vita ad alti livelli più o meno in top 50, decina più decina meno. Quindi non è un “tardone”, è, semmai, un giocatore longevo, come ce ne sono molti ai più alti livelli, Nole in primis. In ogni caso il discorso che fa zio Enzo, e che in buona parte condivido, è il seguente e non deve essere frainteso: ovvio che possono esserci casi di giocatori che esplodono in età non più giovanissima (diciamo dopo i 22/23 anni), ci mancherebbe pure! A 22/23 anni sei nella pienezza del vigore fisico e, in tal senso, non sei certamente menomato rispetto a un 18enne. Ma il discorso è un altro: se tu sei un talento destinato a sfondare, nella maggior parte dei casi (maggior parte ho detto, non totalità) esci fuori ai più alti livelli entro i 22/23 anni, vincendo i tuoi primi slam o comunque arrivando fino in fondo nei più prestigiosi tornei del circuito. C’è poco da fare! Andate a vedere i più grandi campioni della storia, e poi ditemi quanti di loro e 23 anni ancora non avevano vinto un cazzo. Lo stesso Panatta, che pure non è stato un esempio di precocità, a 24 anni vinse Roma e Parigi uno appresso all’altro! Altro discorso è la longevità: il tennis, come quasi tutti gli sport di resistenza e non di forza esplosiva, vanta tantissimi esempi di giocatori longevi, ma questo non contrasta con il fatto che il talento, se c’è, ti fa sbocciare da giovanissimo. Insomma, cerchiamo di non confondere la longevità (che nel tennis è frequente) dal talento svelatosi tardi (che è possibile ma improbabile).
Beh, zio Enzo stavolta tutti i torti non li ha…
@ sergiot (#3898786)
Lo so, ma forse qualcuno non l’ha ancora recepito. Vedrai che correggeranno.
@ il capitano (#3898558)
Ma i punti qualificazione sono 30
Con tutto il rispetto del mondo, Borroni era un talento cristallino con un fisico molto fragile che gli ha impedito di allenarsi e di fare il professionista. Qui abbiamo un giocatore molto volenteroso che per fortuna sua ha ottime capacità fisiche ( purtroppo per lui un talento meno cristallino rispetto al buon Corrado) e che potrà fare una lunga e onorevole carriera professionistica. Saluti
Non capisco, in base a quale convinzione, pensate che i nostri 22-23enni possano diventare campioni. Mi sono piaciuti molto Zeppieri e Cobolli, ma non ho mai creduto che potessero superare il terzo turno. Ognuno ha i suoi limiti! Berrettini è uscito fuori tardi? Boh! I suoi limiti di gioco sono sempre stati evidenti, scarso nel rovescio nella tenuta atletica, lento negli spostamenti. Però è innegabile che è un buon giocatore. Anche Cecchinato è arrivato (per caso) nei primi 20, ma non era il suo posto naturale. Godiamoci le belle partite che ogni tanto i nostri ragazzi ci regalano, lasciate perdere classifiche e ipotetici e irraggiungibili traguardi, vi divertirete di più enzo
Questo exploit di Cobolli mi ricorda tanto quello ad opera di Borroni al Foro Italico di qualche decennio fa, ne ripercorrerà le tappe?
Berretta é “esploso” tardi, il paragone con Medvedev mi pare tuttavia indecoroso come vittorie ed anche come durata di carriera…. temo per the Hammer
@ zedarioz (#3898450)
Senza volerlo mi dai ragione! Ti sei accorto anche tu che tennisti bravi come Fritz e Paul, non hanno le credenziali per vincere uno Slam, con gravi difficoltà a raggiungere le fasi finali. Figurati i nostri che sono loro inferiori, salvo Sinner, s’intende. State tranquilli, come al solito i fatti mi daranno ragione, com’è sempre stato. Vi racconto di di un tormento. Guardavo la partita di Zeppieri. Dentro di me scatta qualcosa, una voce mi dice: Zeppieri non può vincere. E’ troppo inferiore negli scambi con Norrie. Accidenti a te, gli rispondo, cercando di ricacciarla indietro. Possibile che il mio subconscio, istinto o naso, mi debbano condizionare. Purtroppo è andata in quel modo. enzo
Bravo Cobolli, così come lo è stato Zeppieri: a prescindere dai risultati e dalla diversa caratura degli avversari, hanno dimostrato entrambi solidità mentale e carattere (qualità delle quali un altro noto connazionale è alquanto carente) e indubbie qualità tennistiche, ovviamente da affinare: se consideriamo che questa per loro è una vera e propria prima volta a livelli così alti, non è ardito aspettarsi una rapida ascesa nel ranking, almeno ai livelli di Arnaldi… quanto al discorso sull’età di uno sprovveduto commentatore, rammento che anche giocatori come Medvedev o Berrettini sono esplosi non esattamente pischelli
siamo passati dal Barbera al Vinegar?
Sono i 25 punti di qualificazione, uno li ha già conteggiati, l’altro no.
Forse perché una è la classifica live e l’altra è quella ufficiale, che calcola il punteggio una volta alla settimana?
Qualcuno mi può spiegare perché su livetennis Cobolli è 76esimo con 733 punti e su ATPlive è 80esimo con 708?
Quale è giusto?
A differenza dell’utente che segue il tennis femminile, Enzo è un troll che si diverte a scrivere le sue strampalate teorie per bisogno di attenzione.
La differenza di posizioni in classifica fra l’australiano e Cobolli si è vista tutta, tecnicamente mal posizionato in campo e anche lui l’ennesimo che gioca male i punti che contano.
Spero si metta nelle mani di un buon preparatore e ci faccia vivere partite esaltanti in futuro..il potenziale c’è.
in questo momento sono in fase discendente entrambi…ma Tsitsi ha fatto belle cose fino ad un anno fa esatto mentre Rune sembrava essere su quella strada salvo poi incartarsi dalla metà dell’anno scorso
C’è un fenomeno che ha le tue stesse teorie nel femminile e che da un paio d’anni è stato pesantemente smentito dai fatti. La mia teoria è guardare le partite e scrivere giudizi solo dopo un tot di verifiche, si evita di scrivere cretinate e si risparmia agli altri di doverle leggerle.
@ Carlos Primero (#3898321)
Non si può sentire che Cobolli ha perso perchè ha tirato i remi in barca. Ha giocato al 100%, carico a molla. Però esistono gli avversari e oggi De Minaur è un paio di livelli sopra Cobolli.
Questa puttanata la scrivi perchè Cobolli alle sue prime partite di un certo livello, ha perso con un top 10? Vedremo se Cobolli, Arnaldi, Sonego, non vinceranno nulla a livello ATP 250. Se vinceranno (Sonego in realtà ha già vinto alcuni tornei), scriverai che non capisci una mazza di tennis? Per gli slam, grazie al piffero che abbiamo solo Sinner (in assenza di Berrettini che al momento è meglio non considerare). La Germania quanti ne ha? La Francia? Gli Usa (non dirmi che Fritz e Paul sono in corsa per la vittoria finale)? La spagna oltre Alcaraz? Solo una nazione ha due top 10, di cui uno non ha ancora mai fatto semifinale slam (e speriamo non la faccia neanche stavolta) ….
Enzino… enzino…
Con Rublev avremo la prova del 9. Rublev lo batti solo se sei fortissimo. E’ un metronomo, perde con quelli più forti (i 4 che ha davanti in classifica + Tsitsipas e Zverev se sono in forma + forse Rune) e batte tutti gli altri. Finora de Mianur con quelli forti ha sempre pagato il deficit di potenza, ma adesso è all’apice della carriera e in grande fiducia.
Oggi possiamo dire con certezza che Cobolli è’ maturo abbastanza per arrivare almeno in TOP 30. Ha maggiore consapevolezza, maggior qualità al servizio e ha sviluppato una maggior attitudine a prevedere la direzione del colpo dell’avversario. Questo gli consentirà di vincere molte partite con avversari meno mobili e fantasiosi di De Minuar.
Ha la soddisfazione di aver vinto 5 partite di uno Slam e aver raggiunto la 75esima posizione. Ha pochi punti da scartare visto il pessimo inizio di stagione del 2023.
Forza Flavio
De Minaur è troppo solido e completo per Cobolli, che merita un 8 in pagella per questo AO. Se continua con questa crescita, sulla terra battuta possiamo aspettarci cose molto interessanti. Sul veloce c’è ancora tantissimo da lavorare. Ma può ambire ad avvicinare la top 50 quest’anno, che non era così scontato un anno fa.
E questa e’ una dura verità.
Legnata’s time… CHE LEGNATINA COBOLLI
@ ENZO LA BARBERA (#3898298)
Ah sì mi ricordo che per qualcuno di voi anche Sinner fino allo scorso giugno era un “fallito”
Mannarino è tutt’altro che un mestierante,è un giocatore di puro talento…
Ti consiglio (se ne avrai la possibilità),di andare a vederlo giocare dal vivo e non potrai che apprezzare le sue traiettorie e come scorre la palla dal suo piatto corde!!!
Tra l’altro terzo turno in uno slam dove la superficie non è la sua preferita e dove ha fatto miglioramenti incredibili da pensare solo pochi mesi fa.
Ora ancora tornei sul cemento e double sunshine dove possiamo aspettarci qualcosa, ma non meraviglie, poi inizia la stagione su terra e penso che la sopra possa ulteriormente crescere, sia come esperienze che come classifica.
E’ una teoria anche di qualcun altro, se arrivi a 22 anni senza aver vinto nulla il tempo è scaduto 🙂
Poi magari ci sarebbe da andare a dirlo a Zeppieri che ne ha quasi 23 ed è in grande crescita, oppure a Cecchinato che a 26 ha fatto la sua stagione migliore, oppure a Mannarino come hai rimarcato.
Ci sono i fenomeni di precocità come ci sono sempre stati, ma attualmente la maggior parte degli atleti raggiunge la maturità intorno ai 25 anni e se sanno gestirsi bene possono fare ottime cose fin dopo i 30.
Se, invece, gestisci male rischi di fare meraviglie solo una stagione e tornare nell’anonimato (relativo, parliamo comunque dei primi 200 al mondo) in breve tempo.
Dillo a Shelton che Mannarino è un semplice mestierante.
Io direi i primi 6, fino a Zverev, Tsitsi e specie Rune sono tutt’altro che inattaccabili.
Si certo, però spiegalo a Mannarino!
Buongiorno, sono rouscito di nuovo a loggarmi.
Peccato per la sconfitta ma DeMinaur è di un altro livello.
Praticamente gli stessi game di Arnaldi,i ragazzi cresceranno ma biagonananche capire che nonntutti possono diventare dei top.
Australain Open più che positivo per Cobolli.
Complimenti.
Credo che Cobolli fosse anche mentalmente scarico, questa era la sua sesta partita in Australia e le altre 5 le ha giocate benissimo, al di sopra delle attese (forse anche sue).
De Minaur è più forte e giocava in casa. Normale che Flavio abbia tirato un po’ i remi in barca.
Penso che questo risultato sarà interpretato da Flavio come stimolo per migliorare ulteriormente.
La nostra pattuglia si sta (logicamente) riducendo ma, per un Cobolli che parte c’è un Cinà che arriva. Se non sbaglio debutterà questa notte.
@ Viri (#3898293)
La qualità totale di raggiunge con un team completo e una preparazione lunga il giusto. Chiaro che il frettoloso e l’ improvvisatore povero è meno candidato ad esprimerla!
Quasi lo stesso risultato che con Arnaldi, con la differenza che quest’ultimo da n37 ( in live ) ha molto deluso, mentre Cobolli per la sua caratura, si e’ difeso piu che bene.
Comunque e’ incredibile che Mandarino a 35 anni suonati abbia realizzato il suo best ranking ( e’ n18 adesso e scalerebbe un’altra posizione in caso di vittoria oggi con shelton- mentre scrivo sono al quinto – ).
Il fatto che un buon mestierante come Mandarino stia ottenendo proprio adesso, a 35 anni,i migliori risultati della sua carriera, la dice anche lunga sulla differenza di qualita’ tra l’atp di adesso e quella di qualche anno fa.
Amici, c’è poco da fare, il tennis italiano si deve accontentare della “Mosca Bianca”. Oltre a Sinner, speranze di vincere un torneo da 250 a salire, o magari arrivare in finale, praticamente zero! L’ho scritto più volte, se arrivi a 22-23 e non hai vinto niente d’importante, sarai uno dei tanti. enzo
Il tema non è solo quanto un tennista è forte ma anche quanto costantemente lo è.
Quello che dici a mio parere è corretto ma vale per gli slam: in cui vincono ed arrivano in fondo sempre gli stessi perchè si preparano per essere al massimo in quei tornei.
Se già vai sui tornei di categoria 1000 il discorso cambia: Hurkacz, Coric, Carreno Busta, Fritz, Norrie negli ultimi 2/3 anni hanno vinto i Masters ed altri come Dimitrov, De Minaur, Struff, Davidovich hanno fatto finali pure essendo un livello sotto gli inattaccabili, che i reputo essere praticamente l’attuale top8 del ranking
Bravo Cobolli, bello da vedere sia per il gioco (che certamente avrà bisogno di miglioraramenti) che per attitudine. Se qualcuno gli avesse prospettato prima dell’Australia che sarebbe arrivato ad un terzo turno di uno slam cento firme avrebbe messo. Adesso la classifica si fa interessante a da qui in avanti, restando umile e centrato, può solo migliorare. Bravo Flavio!
5 km/h? Le statistiche della partita a Toronto e a Malaga dicono che la palla di Sinner viaggia in media 20 km/h più veloce ed ha un ritmo che alla lunga anche uno come De Minaur che si appoggia ai colpi violenti dell’avversario ne esce distrutto
L’ impressione è che alcuni tennisti siano arrivati ad una sorta di qualità totale che li pone come inattaccabili verso avversari validi ma carenti in qualche aspetto. Ormai una sorpresa vera deve avere esperienza anche di sconfitte come Klein che ha cominciato a tirare vincenti dalla nullità che sembrava. Ma anche lui ha mostrato piccole crepe nel finale. I tennisti molto avanti sono ormai quasi inattaccabili da parte dei solo molto buoni.
Dopo il pelo e contropelo che ji fece il Rosso in Davis, sto DeMinaur sembra che si sia “svegliato” da quella flemma agonistica che spesso lo rendeva la vittima sacrificale….x me ora comincia ad essere un vero pretendente al Titolo a casa sua, una mina vagante x tutti
Demon fa tutto benissimo quanto Sinner ma lo fa a 5km/h più lentamente e a 10 cm più lontano dalla riga.
E questo per il momento fa tutta la differenza fra loro. (Sì per me non ha mezza speranza col nostro).