Australian Open, cinque domande a una settimana dal via
L’edizione 2024 degli Australian Open scatterà tra una settimana, per la prima volta di domenica, come Roland Garros, primo Slam ad intraprendere l’avvio anticipato con grande successo. Un giorno in più di grande tennis nel paese a maggior passione tennistica al mondo. L’“Happy Slam”, tutto è bello, colorato, divertente, un po’ più leggero rispetto agli altri major, ma quando le partite scatteranno, si farà davvero sul serio e di voglia di scherzare ce ne sarà pochissima. È lo Slam di “casa-Djokovic”, Nole è campione in carica e tiranneggia da anni sulla Rod Laver Arena, dove non perde dal 2018, quando fu sorpreso dallo sfortunatissimo Chung, primo campione NextGen poi di fatto pensionato da una sequela incredibile di infortuni.
L’Australian Open è un torneo particolare. Arriva davvero presto, probabilmente fin troppo, con i big meno rodati del solito e con molti outsider pronti a spiccare il volo e sorprendere. A una settimana dall’avvio, ci poniamo cinque domande, per scaldare l’avvicinamento a un torneo estremamente affascinante, che seguiremo come sempre palla dopo palla.
1 – Come starà Djokovic?
Goran Ivanisevic ha affermato “sarà pronto”, ma come si presenterà il n.1 al primo match del torneo? Il problema al polso destro sembra discretamente serio. Su Twitter alcuni colleghi hanno postato foto di allenamenti interrotti da Novak con ripetute sessioni di fisioterapia sulla panchina, ghiaccio e smorfie non esattamente rassicuranti. E pure nel suo ultimo match giocato in United Cup, perso contro De Minaur, è arrivato il medical time out. Lui in press conference ha tagliato corto, pochissimi dettagli e applausi a “Demon”. Forse l’unica nota positiva è che abbia scelto di restare in campo e terminare la partita, se davvero fosse stato malissimo, con gli AO alle porte, avrebbe probabilmente lasciato il campo (anche se la maglia della Serbia per “Nole” è uno stimolo fortissimo a non mollare mai). Novak è l’indiscusso favorito, se vuoi sperare di vincere gli Australian Open devi battere il più forte nel suo torneo. Vederlo in campo nel primo match e valutarne le condizioni sarà decisivo per lui, e per tutti gli altri in gara.
2 – Sinner non ha giocato alcun match ufficiale, scelta corretta?
Non è inusuale presentarsi al via degli Australian Open senza aver disputato alcun incontro, visto che lo Slam di Melbourne arriva dopo sole due settimane di tour. Jannik Sinner è attesissimo, in Italia e non solo. Il suo finale di 2023 è stato strabiliante, probabilmente decisivo nell’incetta di premi ATP di fine anno, incluso il prestigiosissimo Fans’ Favorite, che sempre più lo rende personaggio globale. Come si presenterà Jannik? Avrà bisogno di smaltire un filo di ruggine viste le 7 settimane di inattività? Oppure riuscirà a superare di slancio i primi turni? Sinner ha dimostrato un livello di gioco spaziale, ma le condizioni down under saranno molto diverse. Giocherà l’esibizione di Kooyong, ma sarà sufficiente per trovare ritmo e buone sensazioni? Jannik non deve temere nessuno, ma forse sarebbe bene pescare un primo turno non particolarmente insidioso, per non complicarsi la vita fin da subito e prendere un po’ di misure. Anche Medvedev e Alcaraz tra i big non hanno giocato alcun match pre Australian Open.
Melbourne
Power is there
: SoTennis via Youtube pic.twitter.com/qTT5ntGKMq
— Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) January 5, 2024
3 – Altri problemi con le palle?
Il tema “palle” è sempre più caldo sul tour. Sui social sono girate alcune foto, scattate da Millman e altri, con una palla del torneo nuovissima, e poi uno scatto comparativo dopo 10 minuti di scambi. La povera sfera gialla sembrava esser stata maltrattata per giorni e giorni… Kyrgios ha sparato a zero, puntando il dito sulle palle anche per l’infortunio di Djokovic, ma il serbo non ha parlato. Vedremo se nel corso del torneo i tennisti parleranno ancora di questi problemi, sperando che nessuno sia costretto a gettare la spugna dopo aver accusato un dolore tendineo. Sicuramente è tempo che la questione sia affrontata in modo definitivo. Attendere oltre sarebbe delittuoso.
4 – Il meteo potrà essere un fattore?
Al momento su Melbourne il caldo è contenuto, tempo è variabile con un po’ di nubi, e nella prossima decina le condizioni dovrebbero restare così, senza eventi estremi. Più volte il primo Slam della stagione è stato pesantemente condizionato da ondate di calore terribili sullo stato di Victoria, che hanno addirittura costretto gli organizzatori a fermare i match sui campi laterali e accedere l’aria condizionata su quelli coperti. Con l’aggravante di improvvisi cali termici nelle partite serali che cambiano repentinamente le condizioni (velocità della palla, rimbalzo) e le carte in tavola. Sapersi adattare alle mutabili condizioni di Melbourne è un’altra delle qualità richieste a chi vuol eccellere nel torneo, e che lo rendono difficile e spesso imprevedibile. Una delle grandissime doti di Djokovic infatti è sempre stata il saper mediare tra il suo tennis e il contesto.
5 – Quali i possibili outsider?
Gli Australian Open quasi ogni anno hanno riservato una grande sorpresa, un tennista inatteso che sale di livello e vola nelle fasi decisive del torneo, portandosi a casa scalpi prestigiosi. Lo scorso anno è stato Tommy Paul a volare in semifinale (stoppato da Djokovic), nel 2021 il russo Karatsev arrivò tra i migliori quattro con una potenza e consistenza a tratti irresistibile. Ci sono stati finalisti venuti quasi dal nulla, come in passato Baghdatis o Schuttler. Chi potrebbe essere la sorpresa nel 2024? Non è mai facile azzeccare un pronostico, ma… mi piace puntare sull’“usato sicuro di qualità”, Mr. Grigor Dimitrov. Il bulgaro è appena tornato a vincere un torneo, battendo Holger Rune nella finale di Brisbane, alzando il nono trofeo in carriera, il primo dalle ATP Finals 2017. Un periodo davvero esageratamente lungo per un talento così cristallino, tennista che lo vedi giocare e ti incanta, ma che troppe volte è mancato in carriera in qualcosa per restare al vertice. Il suo ex coach Bottini recentemente ha raccontato di problemi di autostima per il bulgaro, la difficoltà nel superare incertezze che hanno finito per incancrenirsi e buttarlo ancor più giù. Grigor ha chiuso il 2023 con grandi risultati, la finale a Bercy e vittorie contro gente come Medvedev, Hurkacz, Alcaraz. A Melbourne ha già disputato una semifinale nel 2017. Chissà…
Marco Mazzoni
TAG: Australian Open 2024, Grigor Dimitrov, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Novak Djokovic
@ il capitano (#3888312)
Ma Jannick non pesa 10 kg meno dí Djokovic!!!anche se aggiornassero max Nole e’ sugli 80 ( invece che 77) e Sinner ( 78 che 76) , il secondo e’ pure leggermente più alto
Tra le possibili sorprese per non dire i soliti nomi io dico Mannarino. Il francese sta vivendo una seconda giovinezza è reduce dalla sua miglior stagione di sempre (3 titoli atp vinti nel 2023) e anche in questo inizio di stagione mi e’ parso centrato e in ottima condizione.
1. Non sto seguendo la questione ma Nole ci ha abituato a miracoli. Detto ciò per me Sinner può batterlo anche se lui sarà al meglio.
2. Scelta corretta semplicemente perché hanno valutato fosse quella migliore.
3. Le palle saranno uguali per tutti.
4. Il clima è un fattore importante così come la programmazione degli incontri.
5. De Minaur è in gran forma, in fiducia da best ranking e gioca in casa. Ma anche Hubi
La domanda più importante è: ma il “cane milionario” oltre che di ignoranza cronica soffre anche di memoria corta?…
Perché temo qualche patologia seria, visto che ha già dimenticato che, al doposcuola tennistico, una delle lezioni che “il bambino” gli ha impartito, era quella sull’origine del Grande Slam…
Egregio Capitano,domanda intrigante…
Al netto dell’infortunio al polso,a mio modesto avviso la stagione stellare che per poco non lo avrebbe portato a vincere il grande slam nell’anno solare 2023,per Novak forse sarà quasi sicuramente irripetibile per almeno un paio di ragioni…
1)L’eta di Nole,37 primavere (a maggio).
Ormai girarci intorno è diventato un ossimoro ,perchè la forza muscolare inizia a decrescere, i tempi di recupero si allungano…,ma nonostante tutto ciò rimane il tennista da battere e non solo in questa superficie,tra l’altro credo che non perda una partita nel centrale hard outdoor “Rod Laver Arena” da circa 5 anni.
2) La concorrenza avanza in maniera spietata,i nuovi kids e non solo, sono li pronti a spodestare il vecchio re.
Sono sempre più vicini…faccio un paio di nomi,Carlitos e Jannik,con Daniil e Holger a breve distanza…ed anche il redivivo Sasha…
3)Prima o poi tutto finisce…, Nole dovrà calibrare con attenzione l’uscita di scena,ma se rimane in cima giocando alla pari con i più forti non mi stupirei che riesca a superare un certo Jimmy Connors(vincitore di 107 titoli in carriera,unico record che ancora manca nella bacheca dorata del cannibale serbo) che si ritirò alla veneranda età di 44 anni…
4)Ricambio generazionale in corso,come scritto sopra…al punto 2.
In ultimo spero che il 2024…sia l’anno che un titolo slam, a vostra scelta, sia vinto da un italiano…non dico altro.
Forza Jannik…,e buon tennis a tutti.
Nole è sempre il favorito, di questi campi e del meteo conosce ogni segreto, però lui diventa sempre più vecchio e gli altri con 15 anni di meno diventano sempre più forti.
Jannik ha fatto bene a fare solo l’esibizione e in futuro dovrà essere più selettivo nella scelta dei tornei: scartare tutti i 250, prendere gli slam, i 1000 e qualche 500.
Le palle sono un’incognita con l’umidità e in fascia serale, bisogna adeguare il gioco.
Gli outsider sono Shelton, Zverev, Hurkacz, (tutti giocatori che valgono la top ten) Dimitrof nonostante l’ottima forma lo vedo un pò indietro
Djoker: spero stia bene. Vincere con lui vale doppio, se toccasse a Jannik vale triplo
Jannik: ottimo avvicinamento. Poco stress e avversari di livello in esibizione
Palle: boh. In molti si lamentano ma nessuno fa nulla. Grave
Meteo: vale comunque per tutti. Speriamo non sia un fattore discriminante
Out sider: Grigor ottima scelta. La sottoscrivo pienamente
Beh intanto Rafa ce lo siamo tolti dalle… sì insomma, si capisce…. 🙂 Magari il polso di Nole ci dà una mano 🙂 insomma le chance per Jannik ci sono, ma pensiamo un match alla volta…
Al momento vedo due soli favoriti, Djokovic e Alcaraz, se non altro per la resistenza fisica. Per aggiudicarsi lo Slam, bisogna vincere sette partite al meglio di 5 set, giocate un giorno l’altro no. Basta, non mi sbilancio oltre. enzo
Se sta bene io ci metterei anche Berettini perché alla fine negli slam ha già fatto diverse semifinali perciò se non trova subito avversari impossibili come i primi 4 io lo vedo nella seconda settimana
Lo slam e come la champions il sorteggio e fondamentale,per di più in questo momento dove i primi 4 si equivalgono lo è ancora di piu
Sul sito Atp danno 77 kg per Nole e 76 per Jannik, però prendiamole con le pinze perché non aggiornano spesso.
Rafa non c’è.
Non hai internet?
Oltre Sinner, tifo Dimitrov.
manca la domanda più importante: MAURO & JIMBO cosa faranno le prossime settimane?
La domanda chiave è chiaramente la prima perché se Nole sta bene si presenta in Australia, e non potrebbe essere altrimenti, come strafavorito, senza se e senza ma.
Credo però che l’infortunio al polso abbia un’incidenza diversa rispetto a quelli del 2023 e 2021.
Si tratta di una zona che viene sollecitata con forza ad ogni colpo e, fatti due conti a spanne, per arrivare in fondo a uno Slam i colpi da tirare sono nell’ordine dei 5.000.
Per questo motivo il serbo non può essere considerato strafavorito, pur rimanendo nel lotto dei favoriti, ma sullo stesso piano di altri tennisti.
Se così è questo diventa lo Slam più incerto degli ultimi 20 anni, direi almeno dai tempi del cambio generazionale tra Sampras – Agassi e Federer – Roddick – Hewitt.
A mio parere abbiamo 6 favoriti non dico sullo stesso piano ma con possibilità di successo non molto dissimili: Djokovic, Medvedev, Alcaraz, Sinner, Zverev e Rune.
A mio parere anche Zverev e Rune vanno annoverati nel lotto dei primi favoriti, anche se un gradino sotto gli altri 4.
Abbiamo poi un altro gruppo di outsider con Hurkaz e Rublev, gli americani (con Shelton e Korda in testa) De Minaur,Dimitrov e Ruud.
Poi c’è anche Rafa che si presenta con mille incognite ma con un nome e una storia che sono una certezza.
Non ho citato Tsitsipas perché credo che non abbia ancora superato i problemi alla schiena e forse mi sono dimenticato anche qualcun’altro.
Insomma si inizia con il botto, ormai ci siamo, buon tennis a tutti e forza Jannik.
@ Bruno Radolini (#3888219)
Dic duc far fer prese mano ad un cortel, se non c’era volo vis, ammazzava fio fis
Se guardate l’elenco dei partecipanti si prospetta un sorteggio molto positivo per Jannik.
Tra i giocatori non tds, quindi i possibili avversari dei primi 2 turni, in questo momento possono costituire un ostacolo Fils e Safiullin.
Nei giocatori tra la 25esima e la 32esima posizione, terzo turno, l’ostacolo è Korda. L’incognita è F.A.A.
Il quarto turno secondo me è il trabocchetto: gente come Fritz, Dimitrov, Shelton possono creare scompiglio. Da evitare!
Al quarto di finale secondo me non arriveranno almeno 2 dei 4 favoriti: non ci si potrebbe lamentare di un Rublev ma al contempo si potrebbe sperare in qualcosa di meglio post eliminazione di uno Tsitsipas.
Per il resto, unico favore da chiedere al sorteggio: Djokovic nell’altro lato del tabellone.
10 kg. in meno? Ma allora Djokovic è un falso-magro!!
Se giocherà in finale con Sinner, potrebbe anche essere ancora il favorito ma, certamente, non per il 3 su 5 che agevolerebbe Jannik essendo più resistente di Djokovic (e non solo per età ma per costituzione, dovendo muovere per il campo circa 10 chili di meno
Caro Capitano dipende se intendi 100% solo di efficacia (e allora la risposta è SI e non solo qualcuno) o ANCHE 100% di efficienza (e allora la risposta è NO).
A parte Jannik, in questo 2024 mi aspetto grandi cose da Seba Korda.
A mio modestissimo parere Sinner ha fatto la scelta giusta optando per il Kooyong Classic: partite di buon livello, nessun particolare obbligo (anche se ogni tennista professionista vuole sempre vincere) ed in più, principale aspetto positivo, mentre gli altri sono in giro per Hong Kong, Nuova Zelanda e Australia, 11 giorni filati di allenamento a Melbourne, con possibilità anche di allenarsi sui campi e con le palle dell’AO.
La mia griglia? Nole, Sinner, Medvedev, Alcaraz, Zverev.
Djokovic ha fatto una scelta corretta, come Sinner (che mette anche del fieno in cascina).
Sulle palle: non seguo molto il “fòbál”, ma al Sant’Elia si giocava con il Mitre, per forza o per amore, a causa del vento. Del resto nel “regbi” un calcio di spostamento in favore o sfavore di dinamica si vede, eccome, senza considerare gli up&under.
Da arnaldiano “de fero” (non nel senso di fero-fers-tuli-latum-ferre) gioirei per un 32esimo, nec plus ultra.
“Corrigetemi se trovate un erore di sbaglio”.
Anche De Minaur ed Hurkacz mi sembrano in forma…
Fino agli ultimi slam sicuramente la risposta è no
Però, mai per tirargliela, è in quella età in cui un calo repentino è possibile e ci sono giocatori, almeno gli altri top 4, che potrebbero giocarsela alla 6-7 partita tre su cinque
LA VERA DOMANDA È: il nuovo telaio di Jannik
Per me entrerà in un nuovo livello De Minaur e solo Sinner potrà batterlo!
1) Nole ha quasi 37 anni ed è fisiologico per lui non avere i tempi di recupero di un ventenne, però è un marziano e con lui tutte le possibilità sono aperte, sia che perda al primo turno per un dolore troppo forte sia che recuperi giocando e arrivi in fondo, vincendo.
2)Sinner ha fatto bene (per me) a tirare il fiato senza dannarsi in qualche torneo preparatorio, arriverà con una gran voglia e tirato a lucido. Per me semifinalista quasi certo.
3) argomento del giorno, rilanciato anche da Kyrgios. Dura trovare una soluzione, ma l’ipotesi di lasciare tutto in mano ad un’unica azienda partner per il circuito Atp e Challenger potrebbe trovare molti favori, tipo per le gomme in F1 quando un solo marchio si aggiudicò le forniture uguali per tutti.
Oppure selezionare 4 aziende per le 4 superfici maggiori, hard indoor, hard outdoor, terra ed erba.
Sicuramente il continuo cambio non giova agli atleti e si vede dai continui infortuni.
4) Un clima costante per 15 giorni sarebbe l’ideale per quei giocatori (anche Sinner) che soffrono la variabilità, ma alla fine le condizioni sono uguali per tutti, a me spesso fanno sorridere quelle scuse del tipo “c’era molto vento e faticavo”. Per l’avversario il vento non c’era?
5) Concordo con Mazzoni su Dimitrov, aggiungerei Zverev e, sottovoce, un certo Matteo Arnaldi, chissà…
Si,Jannik se è anche lui al 100%.
Se sta bene, in questo torneo nessuno.
La prima variabile è il tabellone….eviterei shelton zverev e prenderei tsitsipas poi eventuale semi meglio andare da nole.poi ci sono mine vaganti anche al primo turno tipo fils safiullin Murray che eviterei perché ti possono fare spendere energie importanti.
In ogni caso se il livello rimane quello degli ultimi mesi sinner è tra i primi 3/4 favoriti.se mi devo giocare una sorpresa mi gioco zverev
La domanda è una sola: se Djokovic torna al 100%, vedete voi qualcuno che potrebbe batterlo in finale dove si gioca 3/5? Per me no.