Matteo Arnaldi si racconta: “ Non avevo soldi per poter girare con il coach”
In un’intervista esclusiva rilasciata a Il Giornale, il giovane talento del tennis italiano Matteo Arnaldi, 22enne, ha aperto il suo cuore riguardo le sue origini e la sua ascesa nel mondo del tennis. Arnaldi, che ha viaggiato spesso in solitaria per le limitazioni economiche, ha condiviso la sua esperienza di crescita e maturazione, frutto della necessità di affrontare da solo le sfide del circuito.
“Non avevo soldi per poter girare con il coach,” ha confessato Arnaldi. “E così mi dovevo arrangiare. Questo mi ha aiutato a crescere, ad affrontare tanti problemi da solo e adesso questo fa la differenza.” Questa realtà contrappone nettamente la situazione di Arnaldi con quella di altri giovani atleti che, grazie a sponsorizzazioni e supporto federale, godono di un percorso meno impervio.
Riguardo ai suoi obiettivi per la prossima stagione, l’italiano è rimasto intenzionalmente vago. “Quelli meglio non dichiararli prima,” ha detto, sottolineando la sua partecipazione nel tabellone principale in Australia come un buon inizio. Arnaldi ha anche messo in luce le disparità nel circuito, dove, ovviamente, i giocatori con un ranking più alto godono del lusso di scegliere i tornei a cui partecipare, mentre quelli con più bassa classifica devono continuamente competere per accumulare punti.
In queste parole, c’è la speranza e la determinazione di un atleta che ha affrontato e superato ostacoli notevoli, dimostrando che talento e lavoro possono aprire strade anche in assenza di risorse finanziarie abbondanti. Arnaldi rappresenta non solo una promessa per il tennis italiano ma anche un esempio di come le sfide personali possano forgiare un atleta, dentro e fuori dal campo.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Italiani, Matteo Arnaldi
difficle non tifare per uno così
Forza Matteo, crederci è il primo passo per scalare la classifica
Si vede che ha grinta ed è un ragazzo determinato!
Gli auguro il meglio
Ma tanto
Anche no.
Se si giocasse sulla carta ti darei ragione: Arnaldi ha degli ottimi colpi e si muove bene sulla carta. Tuttavia si gioca su terra, sintetici o erba per cui la vedo proprio proprio dura per lui entrare nei 20.
Grande Matteo, giocatore forte, caparbio, grintoso, un esempio per tutti
Spero che riesca a migliorare il servizio, oggi è un fondamentale troppo importante. Seconda cosa mi piacerebbe vederlo un po’ più aggressivo e andare a cercare di più la rete. Obiettivo minimo è essere libero di partecipare a tutti i 1000, poi se riuscisse a entrare stabilmente tra le teste di serie tanto meglio. La sua elasticità nei recuperi è impressionante
Top 3 mondiale no?Ma perchè limitarsi?
Dai, obiettivi minimi sono
1)Una relazione con Scarlet Johansson nemmeno?
2) Podio al Festival di Sanremo
3) presidente della Commissione UE al posto della Von der Leyen (che ha un rovescio pessimo, diciamocelo)
E mi sto limitando, se no Giorgia si incavola
Senza soldi è il segreto di Matteo. Continui così.
Lui giustamente un po’ per scaramanzia e un po’ per non passare da sbruffone non parla di obiettivi per il 2024, ma credo che sia pronto per portare a casa il primo trofeo Atp, molto probabilmente un 250, ma mai dire mai…
Poi a lui auguro di cuore di essere ben piantato dentro i 30 a fine 2024, vorrebbe dire aver confermato il grande salto del 2023 e questo non riesce a tutti coloro che fanno balzi in avanti notevoli.
Il sogno sarebbe vederlo dentro i 20, difficile per i tanti punti che dovrà difendere, non impossibile visto che non ha grossi risultati nei 1000 e negli Slam e gli basterebbe fare un buon percorso in questi per mettere fieno in cascina salendo di posizione.
La concorrenza è dura, ma anche lui per gli altri non sarà mai un ostacolo semplice da passare.
Forza Matteo
Obiettivi… Minimo essere testa di serie a Parigi .. curioso di vederlo protagonista on clay
Obiettivi… Minimo essere testa di serie a Parigi .. curioso di vederlo protagonista on clay
Grande Matteo, un grosso in bocca al lupo per un 2024 in ascesa, te lo meriti. Non c’è bisogno che ti dica io dove devi migliorare ma un servizio più costante e qualche discesa in più a rete per chiudere i punti ti potrebbereo aiutare
Arnaldi dopo un anno a Tirrenia gli avevano detto, “Ragazzo, il tennis non è per te”. Stessa frase detta a Samsonova dal “guru” del tennis.Ora è n°16 al mondo.
Adesso lo stimo ancora di più
Matteo Arnaldi è la rappresentazione vivente di come scelte giuste a monte da parte del Sistema Tennis italiano servano, talvolta, a correggere scelte sbagliate a valle. Matteo era stato, a 18 anni, considerato uno senza speranza, dopo un anno a Tirrenia gli avevano detto, “Ragazzo, il tennis non è per te”. La sua salvezza è stata la possibilità di trovare una struttura di buona qualità vicino a casa, dalla quale ripartire. Questo spiega, insieme ad una maturazione fisica lenta, il fatto che sia arrivato alla top 50 a 22 anni (comunque con gli stessi tempi di Berrettini). Le strutture decentrate sono state la grande innovazione dellla gestione Biraghi, prima c’era un assurdo accentramento, oppure molti andavano all’estero e si perdevano, per le barriere, culturali, linguistiche e caratteriali dei ragazzi italiani. Non tutti sono come Sinner che a 18 anni era in grado di girare da solo in USA. Matteo ha molti punti di contatto con Jannik, anche lui è uno che non vuol mai perdere, neppure quando non è al massimo, e l’abbiamo visto in Davis. Un ragazzo prezioso, che si tirerà dietro molti “brutti anatroccoli” e li farà diventare dei cigni.
Complimenti doppi allora, per questo l’ITF andrebbe riformata almeno in parte per dare possibilità ai più meritevoli
Del calcio non ne parliamo !!!!!
Mi spiace che i giovani siano lasciati da soli dalla FIT !
Per un Arnaldi che ce la fa, altri 1000 falliscono. Il Tennis è uno sport duro per uomini duri.
Ti stimo MATTEO
Vero vincitore del festival di Sanremo
Rispetto