Galimberti parla del lavoro con Nardi: “Obiettivo migliorare forza, resistenza e prima di servizio. Luca è molto determinato”
Giorgio Galimberti ha le idee chiare su cosa serve a Luca Nardi per fare il definitivo salto di qualità: forza, resistenza in campo, intensità di gioco, prima di servizio, primo colpo dopo il servizio. Questi saranno gli obiettivi, totalmente condivisi con Luca, del lavoro appena iniziato presso la sua Accademia a Cattolica. Il talento pesarese ha deciso di lasciare il team formato da Francesco Sani e Gabriele Costantini per passare alla struttura di Galimberti, dove lavorerà anche con Marco De Rossi, Simone Bertino, il preparatore Matteo Baldini, il fisioterapista Frank Musarra e il dottor Piero Benelli. Galimberti ne ha parlato in una lunga intervista concessa ad Alessandro Mastroluca di Super Tennis, ne riportiamo i passaggi più significativi.
“La collaborazione con Nardi è nata dall’interesse di Luca che si trovava in Giappone” racconta Giorgio. “Mi ha chiamato la madre che ha fatto un po’ da filtro iniziale. C’è stato un primo, poi un secondo appuntamento di valutazione di quella che poteva essere la mia interpretazione del progetto Luca Nardi. È evidentemente piaciuta”.
Nardi e Galimberti hanno condiviso immediatamente la visione del coach su che tipo di tennista Luca debba diventare: “Condividiamo al 100% la idea di come allenarci. Nel team ho voluto coinvolgere anche Simone Bertino, che già lavora in accademia, video analyst della Federazione, che ha ha pienamente confermato. Dal punto di vista tecnico Nardi gioca bene, ma ha grandi margini di miglioramento: la tecnica, infatti, non è solo il braccio ma riguarda ad esempio anche gli spostamenti. Ci sono poi grandi miglioramenti su tattica e attenzione, nelle ultime settimane alcune delle sue sconfitte sono nate da game per così dire sciagurati. Dal punto di vista tattico abbiamo una visione per lui di un tennis più offensivo e più intenso”.
“Dal punto di vista atletico abbiamo un grossissimo gap sul piano della forza e della resistenza, non tanto della velocità perché in campo si muove bene. Dal punto di vista tecnico e tattico c’è da migliorare la prima di servizio e l’uscita dal servizio. Luca infatti tante volte gioca un colpo neutrale dopo il servizio. Ma un giocatore universale come lui ha il dovere di prendere in mano il gioco con il primo colpo in uscita dal servizio. Stiamo lavorando anche sulla precisione dei colpi per le verticalizzazioni e sul prendere la rete con il cambio in lungolinea”.
Un argomento molto discusso dagli appassionati quando si parla di Nardi è il suo atteggiamento a volte fin troppo distaccato. Galimberti la pensa così: “Sicuramente è stata un po’ troppo enfatizzata una visione di Nardi poco professionale. Invece probabilmente ha avuto una maturazione caratteriale più graduale. Oggi è determinatissimo a diventare un giocatore forte, è consapevole dei suoi mezzi. Lui in fondo sa di avere mezzi da top player, ha tanta voglia di crescere in classifica. Gli brucia di aver chiuso una stagione in cui non è cresciuto in classifica. È pronto, ci crede. Penso che quest’anno abbia fatto una grande maturazione”.
Questa la programmazione di Nardi per l’inizio del 2024: “Giocherà a Canberra e poi le qualificazioni dell’Australian Open. Dopo valuteremo anche perché nei primi tre mesi del 2023 non aveva giocato bene. Non sarebbe male fare risultati subito anche per togliersi di dosso lo scoglio della top 100, magari centrare il main draw del Roland Garros, perché poi gli sarebbe più semplice performare meglio”.
Galimberti ha intenzione di seguire Nardi nei tornei più importanti: “Luca ha un contratto con l’Accademia, e questo vuol dire entrare a far parte di una famiglia. Il rapporto principale sarà con me come coach. In questo percorso sarò affiancato da Marco de Rossi, che è stato anche mio ex giocatore ed è amico di Luca. Il mio obiettivo è seguirlo per 15-20 tornei importanti o di interesse strategico all’anno: sicuramente gli Slam, i Masters 1000 ma anche qualche altro appuntemento in cui abbiamo bisogno di fare un lavoro mirato. Negli altri ci sarà Marco”.
I primi feedback dopo pochi giorni di lavoro sono incoraggianti per il coach: “I tre giorni che abbiamo passato qui sono stati ottimi. L’intensità dell’allenamento, e con noi c’è anche il preparatore della Federazione Stefano Barsacchi, è alta. Da parte di Luca vedo grande disponibilità sua nel fare allenamenti duri, sessioni lunghe. Io in campo sono uno abbastanza “tosto”, e lui mi sta venendo dietro. Sono riuscito a fargli fare 20-30 minuti in più ogni giorno, che sono quelli che fanno la differenza. Come diceva Borg gli ultimi trenta minuti sono quelli davvero allenanti”.
Nardi è certamente un patrimonio del tennis azzurro, un tennista di soli 20 anni tecnicamente molto forte ma ancora assai indietro in quelle che sono le parti fondanti della disciplina al massimo livello: intensità, resistenza allo stress e alla fatica, competitività, ambizione che ti porta a superare te stesso. Il tennis del marchigiano sembra fermo da un po’, con lampi di classe cristallina (tutti ricordiamo la super partita vs. Tsitsipas, quando il greco era al massimo del suo potenziale) e troppi momenti cui si spegne la luce e cala il sipario. A “Galimba” il compito di accendere il fuoco dentro a Luca, e portarlo dove il suo talento merita di stare. Tutti ci auguriamo che Nardi possa essere la sorpresa del 2024.
Marco Mazzoni
TAG: Giorgio Galimberti, Luca Nardi
Ah ah ci vediamo a Giugno!
@ Guido (#3871224)
Ho molti dubbi sulle capacità di coach di Galimberti, e del suo valore di tecnico presso l’accademia. Fossi un genitore di Nardi, avrei sicuramente guardato altrove..
Voi genoani? Io conosco solo bibini 😀 😀 😀 😀 😀
Guarda, noi genoani da anni non abbiamo rapporti con i “ciclisti” (tranne qualche raro caso, vero Marco?)
e tu di mancare d’ironia… e comunque qualcuno ha riso…
Scusate, vedo da alcuni commenti che evidentemente non mi sono spiegato, il mio pensiero era il seguente “dopo due anni di lavoro Sinner, che era un già un top 10, è diventato a 22 anni top 4. Nardi, che a vent’anni non è neanche top 100, ce ne metterà almeno altrettanto per arrivare, forse, top 20”. Marco ha capito il senso del mio intervento, è evidente che i due viaggiano su treni diversi.
@ Giuseppe (#3871561)
Questa è la conferma che non hai capito lo spirito della risposta di Walden. Era talmente ovvio che un coach appena normale aveva chiara questa deficienza di Nardi, che era quasi inutile dargli consigli.
@ Starghost (#3871547)
Se è ironia ben venga, se è solo per non sapere cosa dire meglio stare zitti
@ ghisallo (#3871494)
Ho assistito alla conferenza stampa all’acqdemy e Galimberti ha appunto parkato di risposta, in particolar modo della risposta di diritto sulla prima che è quasi sempre in slice e lui vorrebbe sia piu offensiva. Inoltre ha parlato della risposta sulla seconda che deve essere piu solida come percentuale, primo gane con fills a jeddah docet
Ironia becera “mandagli un whatsapp”? Walden sa essere molto più caustico,probabilmente ora mette giù il telefono come Shelton e non ti parla più. Uffa!
@ ghisallo (#3871494)
L’ ironia, perenne assente
La mamma che chiama mi sa un po’ del ragazzo che va a fare il colloquio con la mamma, ma tant’è…basta che ci creda davvero lui, che credo con qualsiasi coach serio ed entusiasta possa passare nel tennis che gli compete, poi si vedrà, ma se va fino in fondo è un altro da corsa.
@ walden (#3871308)
Questo è un forum per discutere, se vuoi fare dell’ironia becera vai da un’altra parte. Ho chiesto: come mai non ha inserito la risposta come colpo da migliorare? Perché non commenti questo? Non fai ridere nessuno, hai capito? (e dimostri di essere ignorante)
Come giustamente già scritto da alcuni, il paragone con Sinner, al momento, è improponibile (poi mai dire mai, quel che succederà in futuro nessuno lo può sapere). Nardi ha classe, colpi naturali eccellenti, magari sarà un Fognini 2.0 (e non sarebbe male direi) 😉
Il cambio di staff che auspicavamo da tanto tempo è finalmente avvenuto. Galimberti è la persona giusta. A mio avviso con Marco De Rossi occorre anche la presenza di un Mental Coach in grado di supportare meglio il lavoro dell’Accademia.
De Rossi non ha il carisma di Galimberti e non è mai stato un frequentatore di tornei importanti.
Luca in Giappone ha già fatto dei progressi che ora saranno più evidenti.
Nel 2019 Sinner ha chiuso al 78° posto. Ha vinto l’ultimo torneo ad Ortisei salendo dalla posizione 98. A 18 anni aveva conquistato 114 punti in più rispetto a quelli conquistati da Luce nella classifica finale 2023.
Il Sinner del finale 2023 è completamente diverso da quello del 2019. Figurariamoci se possiamo paragonare Sinner di oggi a Nardi. Forse Nardi odierno può arrivare, realisticamente, in TOP 50. Se sarà costante nella crescita e fortunato nei sorteggi di primo turno, potrà arrivare sino alla 20esima posizione.
Ricordiamo sempre che Luca ha un talento naturale ed ha anche una famiglia eccezionale che gli trasmette fiducia, serenità e valori. Elementi di non poco conto che avvantaggiano il lavoro di Galimberti
Ma chi? Galimberti il filosofo delle casalingue? 😆 😆
Deve migliorare tutto ovviamente, dichiarare che bisogna lavorare su tattica, tecnica, atteggiamento, fisicità, esplosività forse sarebbe stato un tantino poco incoraggiante… Altro che whatsapp, una Zip…
😆 😆 😆
Si, è decisamente così, ma Sinner è imparagonabile con tutti i giocatori italiani di ogni epoca, nessuno nelle varie età dai 17 in avanti è come lui. Però le similitudini ci sono almeno sul fatto di crescere più lentamente rispetto ad altri che al momento appaiono molto più avanti.
Come ha scritto Walden non mi meraviglierei di vederlo nei 20 tra un paio di anni, per quest’anno sono convinto di vederlo nei 50 e già sarebbe molto bello…
Al livello di Sinner credo che non ci arriverà nessun italiano di quelli in attività, poi magari un 2009-10-11 sta crescendo meglio, ma per il momento Sinner in Italia non può essere paragonato a nessuno.
Nardi dietro a Cobolli (che adoro, lo tiro in ballo proprio per non tirarne altri) è una bestemmia tennistica, colpa senz’altro sua e grande merito a Cobollino, ma se Nardi esce bene dall’esperienza con Galimberti mette 40-50 posizioni con Flavio.
Con tutto che auguro a Cobolli il meglio, mi piace troppo la sua tigna nel giocare…
Storie completamente diverse Walden, Jannik era già molto più avanti di Nardi a pari età, in ogni caso, mi sembra un gran bravo ragazzo ed un tennista promettente.. gli auguro un grande 2024
@ Marco M. (#3871304)
Che strano
Che bella intervista e pure il commento di Mazzoni, da estimatore e conoscitore del Nardi giocatore condivido tutto al 1000 per cento.
Oddio, a 18 anni Sinner era 80 al mondo a 19 anni 37 e a 20 era nei primi 10 e aveva vinto cinque tornei..detto questo speriamo che Nardi faccia bene ma giocano in due categorie diverse…
Si era già visto un bel piglio in campo negli ultimi mesi. Il ragazzo sembra determinato. Sicuramente non ci si possono aspettare miracoli ma una crescita figlia del lavoro. Viste le proprietà tecniche e l’ottimo equilibrio tra dritto e rovescio, penso che lo impostino per giocare molto di anticipo per prendere il comando degli scambi. Nella fase difensiva non sarà mai un top, quindi ha bisogno di comandare sin dai primi colpi, per questo lavoreranno molto sui primi colpi dello scambio. Continuo ad immaginarlo come il nostro Mannarino, un vero mago nel togliere il tempo ai bombardieri moderni, il che non sarebbe male, ma magari con qualche colpo vincente in più per arrivare ancora più in alto. Vedremo.
faremo l’antologia anche a lui…
mandagli un whatsapp, magari non ci aveva pensato…
Per la verità sull’aspetto fisico sia in Giappone che a Riad qualche cambiamento l’ho già visto, è chiaro che non dobbiamo aspettarci dei risultati immediati, Sinner ci ha nmesso quasi due anni, Nardi avrà bisogno di un tempo simile per arrivare al top (che io ritengo sia realisticamente la top 20)
Non credo proprio, l’ineffabile Roberto da Pesaro ha anche smesso di commentare 😎
Se non sbaglio fino alla terra ha da difendere una finale a Pune e poco altro.
Questa volta è la volta buona.
Ha tutto ma proprio tutto per farcela. Mancano solo le sue vittorie, ma presto arriveranno.
Che dire… Mi pare che la lettura da parte di Galimberti delle cose su cui lavorare sia perfetta. Se riusciranno assieme a migliorare su tutti quegli aspetti, avremo un signor giocatore. Il processo avrà bisogno di almeno un anno per cui speriamo che non partano subito le cassandre varie alla prima sconfitta. Forza Luca
Se nei primi tre mesi ha poco da difendere i 100 sono ad un passo. Da lì deve fare di più nei tornei di alto livello con vittorie nei turni iniziali e almeno quarti 250 500 e non solo belle figure.
Forza ragazzi, fatecelo salire nei 50 entro fine 2024. Quanti rosiconi da far restare senza betulla!
@ Betafasan (#3871237)
Se non regge la pressione non può diventare un campione. Non è possibile che uno diventi forte senza avere pressione. Quindi ben venga la pressione.
Galimberti si dimentica della risposta al servizio, un colpo fondamentale che Nardi non ha.
Buongiorno, vorrei chiedere alla mamma di Luca, se ci legge, se per caso il suo gentile invito a un caffè pomeridiano è stato onorato. Buona giornata
Per me entro l’estate lo vedremo già ben piantato nei 100 e vicino ai 50.
Lo abbiamo spesso criticato per l’atteggiamento passivo, credo che gli sia servito andare ad Alicante con Sinner e penso che i buoni risultati dei suoi coetanei siano un grande incentivo.
Personalmente sogno un Nardi che metta in imbarazzo Volandri al momento delle convocazioni.
Sinner-Musetti-Arnaldi-Sonego-Berrettini-Nardi-Zeppieri-Cobolli.
Ci sono nazioni che metterebbero titolare chiunque dei nostri non venisse convocato…
Speriamo di non creare troppa pressione sul giovane…
Più di tutto serve migliorare la testa,citando una delle frasi di Bertolucci “puoi avere servizio,dritto,rovescio,voleè ma se non hai la giusta determinazione in campo non fai molta strada”
Fra 3 settimane gioca a Canberra, quando ce l’ha il tempo di lavorare e migliorare tutte le cose che dice Galimberti? Dal punto di vista tecnico tattico può anche lavorare durante la stagione, ma per quanto riguarda la forza, che secondo me è il suo vero limite per salire ancora di livello, servono settimane, se non mesi, di allenamento specifico.
Sperem