Francisco Roig, nuovo allenatore di Matteo Berrettini
Nel mondo del tennis, gli allenatori giocano un ruolo cruciale nello sviluppo e nel successo degli atleti. Questa settimana, il panorama tennistico italiano ha assistito a un cambiamento significativo: Matteo Berrettini ha annunciato l’arrivo del suo nuovo allenatore, lo spagnolo Francisco Roig.
Francisco Roig, 55 anni, non è un nome nuovo nel circuito ATP. Ex giocatore professionista, Roig ha raggiunto il 60° posto nella classifica mondiale durante la sua carriera. La sua esperienza e competenza sono indiscusse.
La collaborazione è iniziata nei giorni scorsi a Montecarlo, dove Roig ha cominciato a lavorare fianco a fianco con Berrettini. Questa nuova alleanza si propone di portare Berrettini, attualmente numero 92 del ranking ATP, a nuove vette nella sua carriera. La loro prima prova sarà la trasferta australiana di gennaio, dove Berrettini inizierà la sua stagione partecipando alle qualificazioni a Brisbane.
La decisione di Berrettini di collaborare con Roig segue la separazione dal suo storico coach Vincenzo Santopadre. Questa scelta ha suscitato molto interesse nel mondo del tennis, alimentando varie speculazioni. Prima dell’annuncio ufficiale, si era parlato di Thomas Enqvist, ex giocatore svedese e numero 4 del mondo, come possibile nuovo allenatore. Tuttavia, Enqvist ha declinato l’offerta per motivi personali dopo un lungo periodo di trattative.
Roig porta con sé una ricca esperienza, essendo stato parte integrante del team di Rafael Nadal dal 2005 al 2022. Ha lavorato al fianco di figure come Zio Toni e Carlos Moya, contribuendo al successo di uno dei giocatori più leggendari del tennis. La sua esperienza su una delle panchine più prestigiose del circuito maggiore è un asset fondamentale per Berrettini.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Francisco Roig, Matteo Berrettini
Comunque su terra ha,secondo me giocato la partita migliore. Quando ha rischiato di battere Djiokovic a Parigi e senza l’interruzione x chiudere il tetto non so come finiva
Speriamo tu abbia ragione, primi 25 ci metterei la firma, dipenderà da fisico ma anche che gli dice la testa. Però sarebbe importante recuperarlo, visto che non é certo vecchio
Con Alcaraz non ha retto perché era al rientro e non era certo al top della forma, infatti ha ceduto dopo un ottimo primo set e comunque tutti i set con un break, non una disfatta.
Nessun tennista ha mai vinto tornei 500 incontrando solo Top dal primo incontro, solo Sinner a Pechino in un 500 ha fatto fuori qualvìcuno dell’elite del tennis, i due Queen’s vinti valgono eccome per valutare la capacità di un tennista su erba, basta scorrere l’albo d’oro.
Anche io credo che la Top10 difficilmente la rivedrà, ma resto convinto che senza infortuni rientrerà nei 25-30. Nei 50 in carrozza e poi si vedrà…
Spero solo in qualche sorteggio meno sfigato, tipo Sinner al primo turno di Toronto…
@ NICK (#3871270)
Anderson ha fatto finale anche agli US open e semifinale alle finals ed è stato 5 del mondo.
Non proprio l’ultimo della lista.
Si ma chi ha battuto al Queen’s? Buoni giocatori ma non top. Sono tutti buoni, ottimi risultati, ma non tali da farlo celebrare come re dell’erba. Con Alcaraz vinse primo set e perse nettamente gli altri tre. Per me é arrivato al suo top a cui non arriverà mai più, per i limiti tecnici e fisici che ha fatto miracoli. Vedremo
Hai ragione sarebbe bello vederlo in campo, soprattutto con la voglia di lottare e soffrire per ottenere i risultati che il suo tennis merita. Speriamo…
Ho scritto similitudini nella loro fisicità (sottinteso, nello stile di gioco), non nel fisico in sé.
Che la terra non sia la superficie che più esalti le sue caratteristiche ok ma allora capiamoci: hanno o no uniformato e rallentato le superfici? Altrimenti su terra no, sul veloce è lento, sul cemento gli scambi durano troppo.
Credo che se stesse bene e non si gioca su terra fangosa magari non vincerebbe il Roland Garros ma è assolutamente presentabile pure sul rosso.
Quello alla caviglia rimediato agli Us open ti e parso di lieve entità? A me tutto il contrario, ad onor del vero.
Il Queen’s due volte e a Wimbledon su fermato dal Covid.
Quest’anno al rientro e non certo al massimo ha perso da Alcaraz, poi vincitore
Non me ne vogliano chi scrive di similitudini fra Matteo e Nadal, non ve ne sono nè fisiche nè di gioco, ma evidentemente la scelta su Roig non è dettata per questi suindicati motivi. Ma vi pare che un giocatore sceglie un allenatore perché pensa che possa farlo giocare come un altro giocatore? Piuttosto, credo che Roig possa portare esperienza, e tanta, sul metodo, sulle sessioni, sull’alimentazione, sul prima e sul dopo, e forse qualcosa di tecnico su rovescio di Matteo. La stazza fisica di Berrettini non è proprio come quella di Nadal, 1.96 contro 1.85, come si può pensare che abbiano stesse caratteristiche? Bicipiti di Nadal contro quelli di Matteo, pure un cieco vedrebbe le differenze, per non parlare di polpacci e caviglie. Di fatto nulla di simile, e così per il dritto e il rovescio, insomma 2 mondi opposti.
@ NICK (#3871270)
Si ma vinse anche il Queens per cui parlare di episodio è forzato!
@ Dr Ivo (#3870924)
Il fisico di Nadal simile a quello di Berrettini? In che mondo?
Ed anche ad infortuni…Berrettini firmerebbe per aver una carriera ventennale come quella di Nadal con lo stesso numero di infortuni!
Si ritrova invece ad aver subìto più o meno lo stesso numero di infortuni in meno di dieci anni di professionismo.
Berrettini non fará granché neppure sull’erba, finale a Wimbledon fu un episodio positivo con buona sua forma e tabellone favorevole, pure Anderson arrivò in finale. Tanti oggi sono in grado di batterlo
In tutte le discipline, un atleta di scarsa levatura, può essere un ottimo allenatore, al contrario, un grande atleta, difficilmente diventa un buon coach. Entrano in campo pazienza, intuito, disciplina, conoscenza, severità, doti che può avere in abbondanza anche un ex atleta dal passato incolore. enzo
Vedo che ci sono diversi conoscitori approfonditi del Roig allenatore. Ammetto che non conosco l’allenatore Roig, nè come metodi nè come caratteristiche (e come potrei?). Poco anche come giocatore. Comunque Matteo è un ragazzo intelligente e avrà fatto le opportune valutazioni. Poi, l’aver fatto parte dello staff di Nadal penso che qualcosa vorrà dire.
Affiancherà la satta nella preparazione invernale
Io avrei affiancato il nuovo allenatore a Santopadre, così come ha fatto Sinner con Cahill, tenendosi caro Vagnozzi. Lo stesso può tentare Musetti, affidarsi ad un allenatore straniero, senza lasciare Tartarini. Questa è la mia opinione, poi ognuno fa quello che vuole enzo
@ barra de boca (#3871247)
Jn vero numero 1 larry
Secondo me quello giusto sarebbe stato stefanky ma credo non alleni più che si sia stufato.
Jn vero numero 1 l’arrivo abituato ad allenare gente che tira bordate pure
A me non sembra una cattiva notizia, coach con esperienza senza essere considerato un guru o un mago.
Un Berrettini ritrovato sarebbe una gran bella notizia, sia in chiave Davis che in chiave Olimpiadi (se farà parte dei 4 qualificati).
Ho già scritto che senza infortuni a fine 2024 potremmo ritrovarlo nei 25-30, forse anche meglio se sull’erba torna ad essere quella macchina da guerra che conosciamo.
Per tutti i giudizi sull’inedita coppia ne riparleremo a fine anno, se non avrà infortuni potremo dare un giudizio sereno e magari positivo.
La Top 10 temo sia un ricordo, la concorrenza è davvero tantissima.
Ma nessuno potrà togliergli quello che ha fatto finora.
Di fatto sono due stagioni che non gioca sulla terra battuta, la scorsa ha fatto un discreto Montecarlo, battendo fra l’altro il Cerundolo forte, fino al ritiro, e non ha più giocato. Nel 2022 saltò tutto il pre RG, ed arrivò in finale a Gstaad (anch’essa in altura, come Madrid). Quindi è un po’ difficile giudicarlo sulla base dei risultati degli ultimi anni. Nel 2021, oltre alla finale a Madrid e la vittoria a Belgrado, arrivò ai quarti al RG, perdendo contro il futuro vincitore. Come ho già scritto, non è questione di fidanzate o di locali notturni, Roig ed il suo staff devono riuscire dove hanno fallito Santopadre e c., ossia gestire bene il suo fisico, considerando che Berrettini ha bisogno di giocare molto per arrivare ad una buona condizione. E quindi ben vengano le Q ai 250 Australiani, un ottimo rodaggio in vista degli AO.
Spero anzi lo sia altrettanto il capitolino. L’inizio,la scelta è molto incoraggiante però
Scelta oculata, non capisco i timori di fideismo terraiolista appioppati de iure a roig in quanto ex coach di nadal. È persona duttile e si è visto bene cosa ha fatto, con moya,del gioco di Nadal che impercettibilmente è divenuto molto più aggressivo vista anche l’età montante e il fisico calante Roig lo addolcirà sui suoi punti deboli facendolo giocare un po’ di più sulla pazienza della costruzione, tutto qua. Le caratteristiche brute del romano non saranno violentate minimamente..anzi, verranno amplificate e solidificate ma da un altro punto di gioco. Roig è intelligente e ripeto duttile.
@ ALEXIEJ 70 (#3871176)
E se c’è un luogo sopra anche Wimbledon dove lo vedrei alzare un trofeo è Roma. Sarebbe pazzesco!!
@ Stefan Navratil (#3871017)
Che ti dico? Potresti anche avere ragione, ma resto sulla mia posizione. E la scelta di un coach come Roig, vicino a Nadal, la vedo sulla mia direzione. Berretto sulla terra battuta è molto forteo. HO ricordato Matteo a Madrid e ci può stare la tua riflessione, ma poco prima aveva vinto a Belgrado battendo un ottimo Karatsev che in semi aveva fatto fuori Nole a casa sua. Seguo tutte le partite di Matteo e vedo due diversi modi di giocare : sul cemento servizio, pochi scambi e dritto devastante, su terra ottimo nello scambio, ottimo nello smorzate e meno focalizzato sul servizio. Forse meno appariscente e proficuo, ma mi preoccupano gli infortuni e la causa la trovo tutta negli strappi, vedi il problema agli addominali,forse eccessivi anche se vincenti, nel gioco sul veloce. Non entrerà in top 10, a me basta vederlo in top 30 , almeno lo vedo giocare. Meno rischi più partite. Che ne dici? Poi Wimbledon lo fa alla The Hammer. Ma solo Wimbledon. Farei il finale di stagione senza troppe velleità se non il bis in Davis con lui in campo. Pensa che goduria!!
Era meglio se ingaggiava Cotorro…
Riguardo gli infortuni “amplificati”, ho più dubbi su Musetti. Quando la partita prende una brutta piega, spesso a situazione compromessa spunta il problema fisico. Non voglio essere malizioso, ma un dubbio mi viene.
Ho sempre trovato bizzarro che l’erbivoro Berrettini esultasse con il Vamos! Evidentemente a livello mentale ed in parte fisico (come potenza messa in campo) si ispira a quel mondo da lotta molto più di quanto non si creda. Tutto sommato è Romano e non di Stoccolma e la Spagna è l’origine di cruciali imperatori Romani come Traiano ed Adriano! In definitiva è una scelta meno strana di quello che sembrerebbe come giocatore da erba in quanto affine per attitudine mentale.
Roig è stato sopratutto un buon doppista con parecchi titoli vinti, non era certo un pallettaro alla spagnola
sono solo 2 anni fa…
Difficile trovare qualcuno a cui affidarsi che sia più autorevole del santo padre. Ma ci si deve perlomeno provare.
finalmente qualcuno che capisce iltennis
se pensate che matteo possa diventare un terraiolo, non avete mai giocato a tennis e non avete la minima idea di cosa state dicendo.
Matteo la stagione su terra la può pure saltare.
che si dedichi all’erbA e al veloce.
per il resto a 27 anni grossi stravolgimenti non si possono portare più al proprio tennis.
specie per uno che deve ritrovare la voglia di faticare e di giocare.
vedo che qua molti tirano fuori gli infortuni.
Gli infortuni di matteo sono stati amplificati e non di poco.
Ricordo Acapulco e il ritiro per il finto infortunio dopo il primo set 0-6 da Rune.
il problema di matteo è stata la testa, non gli infortuni dell’ultimo anno, che seppur ci sono stati, non erano così gravi…..
In realtà, il problema maggiore di BBB è riuscire a fare una stagione senza infortuni…. Se Matteo sta bene, nei 20 rientra in fretta. Forza campione;)
Ma già dalla fine dell’anno scorso (US open) anche da sano non ne aveva realmente voglia entrava in campo per dovere, senza il sacro fuoco della passione, dell’agonismo, lo ha detto Matteo stesso e la Satta neanche era all’orizzonte e quindi non c’entra nulla, era tutto nella testa di Matteo.
Ha 27 anni non 37, che poi certi picchi potrebbero essere alle spalle può essere, il problema è non avere i problemi fisici dell’ultimo paio d’anni. Matteo per il fisico che ha non può carburare giocando un mese si e due no, senza contare il fattore fiducia che ti viene a mancare. Se pensiamo che quest’anno a Wimbledon un Berrettini forse nemmeno al 50% ha fatto ottavi, dando 3 set a zero a Zverev e vinto il primo set con Alcaraz che poi avrebbe vinto il torneo, ci fa capire come su erba un Matteo sano a parte Nole e forse Sinner e Alcaraz, non è che abbia così tanti concorrenti – Zverev, Tstsi, Rublev e Medvedev su erba hanno sempre concluso poco, gli americani possono essere tutti insidiosi ma nessuno proibitivo, Rune punto di domanda, gli altri li ha tutti battuti più volte e non gli sono sulla carta superiori
Scusa ma forse non hai notato le sottilissime differenze nelle gambe tra Rafa e Matteo che rendono leggermente diversa la rispettiva attitudine alla corsa e ai recuperi da terra battuta. La finale di Madrid era in quota, non era vera terra, era più cemento.
Che un giocatore senza gambe e senza rovescio ma con servizio e dritto fulminante considerasse la terra sua superficie preferita fino a 24 anni è un assurdo tennistico e assurdo era che non fosse stato impostato tatticamente fin da subito da cemento, si vedeva fin da ragazzino che non correva. Speriamo che Roig si dimentichi di Rafa e lo accompagni secondo le attitudini di Matteo verso un gioco ancora più offensivo e dagli scambi brevi, meno scambia, meglio è!
Tempo un anno e torna con Santopadre
zio tony !
Ora vedremo Berretto che farà tutti i tic del Toccafondi prima di sparare a 230 km/h il servizio. VAMOS!
Ha sempre perso anche da medvedev, zverev prima dell’infortunio, tsitsipas. Ha perso da djokovic e nadal perché non ha incontrato nessuno di forte prima. Da sano quest’anno ha perso da sevchenko
Bravo. Un signor allenatore che fa del duro lavoro il suo mantra. Pochi fronzoli e molta sostanza. Speriamo trovino sintonia personale
Penso che Matteo si sia giocato una buonissima carta. Ora testa al campo !!!
Sono felice per questa scelta Nadaliana. Vedremo un Matteo diverso, più solido a fondo campo e più adatto alla terra battuta, anche per non essere costretto a giocare solo di servizio, il fisico non regge, troppi strappi. Vedo un Matteo delle origini del successo, versione finale di Madrid 1000. Dai dopo l’Ausralia ti vedo in sud America e un buon RG e olimpiadi. Anche un doppio Sinner Berretini non sarebbe niente male. Daje Matte , vamos Matador!
Spiace dirlo ma Berrettini e “senza infortuni” non possono stare nella stessa frase.
Ne avrà sempre, bisogna solo sperare che siano cose di poco conto ma ormai ogni stagione perde minimo 3 mesi di gioco.
Perché Roig è una scelta bizzarra?
@ Canguro (#3870930)
Non che Enqvist sia Guardiola…
Avranno avuto discussioni sul 20 o 21 % di commissioni
Ma io penso che un Italiano si trovi sicuramente meglio con uno Spagnolo che non con uno Svedesino..
Anche di più. Ricordiamoci che al top é stato fermato solo da nadal e da un djokovic ingiocabile
Ma gli anni passano.
Quei risultati sono irripetibili.
Se son rose fioriranno.
Difficile fare previsioni.
Se Matteo riesce a giocare sereno e senza infortuni rientra nei 20. di più non lo so ma nei 20 senz’altro. parliamo di uno che è stato finalista a wimbledon e semifinalista agli UO e agli AO.
il fatto che Enqvist dopo lunghe trattative abbia detto di no, mi lascia alquanto perplesso.
la scelta di Roig, la trovo bizzarra…..
in ogni caso, il problema maggiore di Berrettini è ritrovare la convinzione e l’agonismo.
Vediamo cosa succederà….
Avete letto dell’altra sua nuova partnership?
Con la Formula 1!
Testimonial ufficiale.
Ormai senza limiti.
Lo status è da superstar, speriamo presto i risultati conseguenti e ancor migliori.
Le similitudini ci sono non nel gioco (evidentemente), ma nella fisicità dei due e nella frequenza dei loro infortuni… Roig, da questo punto di vista, mi sembra un esperimento molto interessante
Beh, viste le notevoli similitudini tennistiche tra Matteo e Rafa mi sembra un’ottima scelta! 😆 😆 😆
Dai che adesso Matteo mi diventa Pallettaro… 😉
Che bella scelta.
Speriamo in bene. Dai Matteo.