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Luca Nardi approda alla Galimberti Tennis Academy con un progetto tutto nuovo: ” Dal mio punto di vista per fare quel salto di qualità mi serve ora un team che lavori al 100% su di me”

08/12/2023 17:20 109 commenti
Luca Nardi nella Galimberti Tennis Academy con un team creato ad hoc per il tennista di Pesaro, classe 2003, attualmente n.118 ATP.
Luca Nardi nella Galimberti Tennis Academy con un team creato ad hoc per il tennista di Pesaro, classe 2003, attualmente n.118 ATP.

La più bella speranza del tennis italiano, Luca Nardi, ha scelto la Galimberti Tennis Academy per compiere quel definitivo salto di qualità, che è sicuramente nelle sue corde. Il classe 2003 di Pesaro, attuale n.118 del ranking Atp e tra i migliori prospetti mondiali della sua età (reduce fra l’altro dalle Next Gen Atp Finals di Jeddah), si allena infatti da qualche giorno sui campi del Queen’s Club di Cattolica, dove coach Giorgio Galimberti ha costruito attorno a lui un team di specialisti per portare in alto questo giocatore tanto talentuoso quanto fin qui discontinuo.

Proprio nell’accogliente cornice del club cattolichino si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di questo ingresso di notevole qualità e di grandi prospettive. Giorgio Galimberti ha prima di tutto sottolineato i progressi compiuti in pochi anni dall’Accademia che dirige. “E’ stata una crescita abbastanza rapida. Dal 2020, anno in cui siamo nati, abbiamo fatto passi importanti – ha affermato l’ex davisman azzurro -, abbiamo raddoppiato da quando siamo a Cattolica il numero degli iscritti, siamo passati dal livello Itf Future, dove abbiamo vinto parecchi tornei, fino ai Challenger del 2023 con Dalla Valle e Forti, nella stagione appena conclusa Enrico Dalla Valle ha battuto tennisti di calibro di Muller e Cobolli, ora è arrivato questo accordo con Luca Nardi, un giocatore di altissima qualità. Per lui non bastava un progetto classico, abbiamo invece pensato di costruire un team ad hoc, composto da Matteo Baldini, preparatore personale di Luca, Marco De Rossi che ha lasciato l’attività da giocatore per seguire questo progetto, Frank Musarra, fisioterapista storico di Luca, il dottor Piero Benelli, anche lui medico da sempre di Luca, e Simone Bertino, video analista, impegnato anche su SuperTennis. Su questo progetto metterò il massimo impegno personale. Spero di mantenere il trend di crescita che ad esempio ha portato Dalla Valle da oltre la posizione n.700 al n. 280 del mondo. Per Nardi intendiamo seguire un metodo ancora più personalizzato”.

Presente il presidente del Comitato Regionale Fitp dell’Emilia Romagna, Gilberto Fantini, che ha evidenziato come “per l’Emilia Romagna è un grande apporto quello che dà Giorgio Galimberti e la sua Accademia, chiaramente avere uno staff di persone che si occupano della crescita dei giovani in genere e in special modo degli agonisti che vogliono intraprendere la carriera professionistica è un fiore all’occhiello per tutta la regione. Penso che Luca sia un predestinato, veniva a Rimini a fare i tornei Under, era Under 12 e vinceva facile gli Under 14. Quindi è una grande gioia che un giocatore così forte si alleni nel nostro territorio”.
Parola quindi al diretto interessato per spiegare le ragioni della sua scelta. “Sono venuto spesso, negli ultimi tempi, ad allenarmi al Queen’s con amici come Dalla Valle, Forti e De Rossi, penso che qui si lavori bene – ha dichiarato Nardi -, mi sono trovato al meglio in ogni occasione, sono sempre molto accoglienti, c’è una bellissima struttura. Dal mio punto di vista per fare quel salto di qualità mi serve ora un team che lavori al 100% su di me, con cui possiamo curare al massimo le piccole cose, qui lo potrò fare, già questa mattina ho fatto il primo allenamento con Simone Bertino sulla video-analisi, mi piace molto e mi stimola parecchio”.
Il pesarese viene da un finale di annata positivo, con la partecipazione alle Next Gen Finals e prima ancora al circuito dei Challenger in Giappone dove ha vinto un torneo ed è arrivato in semifinale in un altro, un’accelerazione che lascia pensare ad un 2024 da protagonista. “Il finale di stagione 2023 è stato positivo nell’ambito di una stagione non molto buona, con tanti alti e bassi, più bassi se devo dire, nell’ultimo periodo ho trovato un buon livello, spero di poter continuare nel prossimo anno. Non voglio dire che il 2024 sarà l’anno della consacrazione, perché anche il 2023 doveva esserlo, cercherò di essere più tranquillo possibile”.
Galimberti illustra poi che tipo di lavoro farà con Nardi: “Per due settimane Luca sarà ad Alicante ad allenarsi con Jannik Sinner, io farò la prima settimana, Marco De Rossi con Matteo Baldini la seconda. Jannik cerca spesso Luca, sicuramente c’è un motivo, per la qualità del suo tennis, per il carattere, ed alcune similitudini positive. Dal punto vista tecnico-tattico e fisico il piano è chiaro, in queste settimane ho iniziato a ragionare, mentre lui era a Jeddah e in Giappone, mi sono confrontato con Simone Bertino che ha fatto il match analisi di dieci incontri di Luca importanti al fine di capire le marginalità nelle sue virtuosità ed i suoi punti deboli dove si può lavorare, ormai si tratta di lavorare di fino. L’analisi tecnica ha mostrato dove intervenire, servizio, risposta e sul terzo colpo, quindi uscita dal servizio, affinché proprio sul servizio sia molto forte e poco breakkabile. Questo deve essere supportato dalla parte fisica, la preparazione sarà breve, ma si può fare un buon lavoro fino ad arrivare ai primi due appuntamenti della stagione, Canberra e qualificazioni agli Australian Open. Mi piacciono le sfide, credo che questa sia veramente bella e stimolante”.

Sono intervenuti pure Simone Bertino che seguirà il settore della match analisi e Marco De Rossi, che debutta nel ruolo di coach. “E’ stata una cosa venuta con il tempo, questo poteva essere per me l’ultimo anno da giocatore, lasciare il tennis giocato per iniziare un percorso nuovo – ha detto il sammarinese – ma è arrivata questa opportunità, dall’amicizia con Luca siamo passati ad un discorso lavorativo e credo ci siano ottimi presupposti. Il team è ottimo, sicuramente potremo portare avanti un buon lavoro”.


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109 commenti. Lasciane uno!

Pier no guest 10-12-2023 10:37

Scritto da Sudtyrol

Scritto da Pier no guest

Scritto da Sudtyrol

Scritto da Pier no guest

Scritto da walden

Scritto da Marco M.
Francamente ci credo, Nardi l’ho visto giocare spesso e non ci sono dubbi sul fatto che Galimberti quando parla di “lavorare di fino” sa benissimo che il tennis di Luca è già ottimo così, deve migliorare sotto alcuni aspetti, anche di approccio mentale a match che sembrano scontati. Il fatto di avere un team tutto suo sarà lo stimolo finale per tentare il salto e stavolta non credo che a settembre 2024 penserà ad un anno buttato nel cesso, anzi.
Ho un sogno utopico, ma neppure troppo lontano da quella che potrebbe diventare una realtà già alla fine del 2024: quattro-cinque italiani nei 30-40, tolto Sinner che ovviamente ci sarà, penso a Musetti, Arnaldi, Berrettini e Nardi. Sonego potrebbe essere il sesto e a quel punto la grande Svezia degli ’80 saremmo noi negli anni ’20 del 2000.
Potenzialmente lo sono tutti, poi è ovvio che tra il dire e il fare…
Però se accadesse sarebbe una cosa che si tramanderebbe per decenni, sempre se tra qualche decennio ci sarà ancora l’umanità…

io lo dico da un anno e piano piano il sogno si sta avverando…

Paragonai anch’io l’Italia alla Svezia e qualcuno di mise a ridere. Non è un’esagerazione: non si tratta solo del numero di giocatori presenti nella parte alta ed altissima del ranking ma bisogna considerare il paese Italia, le difficoltà che ha chi vuole emergere. Non siamo gli USA con le università, non abbiamo i finanziamenti francesi, così come le strutture svedesi non erano quelle delle accademie statunitensi con un numero enorme di campi. Succede che la ruota giri, che una serie di tasselli vadano a posto, che l’entusiasmo stimoli reciprocamente giocatori e team che diventano d’un colpo coach di caratura internazionale.
Noi italiani siamo cosi, dopo un po’che guardiamo all’estero diventiamo noi trainanti e vengono ad osservarci per capire.
Voci di corridoio dicono che nel prossimo decennio non andrà più l’uomo tatuato e muscoloso ma il gracilino tutto rosso e di poche ma misurate parole.

Gli USA con le loro Università non hanno un numero 1 da più di 20 anni.

Maria Santa, fare i precisioni per nulla per poi fare pure brutta figura. Ho scritto che hanno risultati eccelsi? Ho scritto che la Francia ha n. 1 e 2 o 3? No. Ho parlato di potenziale economico e strutturale, non dei risultati.
Se volevi un bagel l’hai preso in pieno.

Uh, come siamo suscettibili! Volevo solo dire che l’esistenza di strutture, ancorché di prim’ordine, non garantisce il risultato. Evidentemente dai tempi di Connors, Mc Enroe, Sampras, Courier, Agassi e Roddick, qualcosa si sono persi. Più di qualcosa…..

Ah ok, scusa. Conoscendo la realtà Usa credevo fosse una critica al sistema (che perfetto non è ma con cui farei cambio visto il valore dato lì allo sport). Poi è verissimo,i risultati recenti sono stati in rapporto scadenti ma il talento non lo crei, semmai lo coltivi. Per dire la Svizzera tira fuori Roger e Stan e mi chiedo se sarebbero divenuti tali se fossero nati qui ad esempio. Ma, non esiste la controprova, ovviamente.

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+1: il capitano
Silvia (Guest) 10-12-2023 10:09

Grande Raffaella, come sempre una gran Signora!
La famiglia Nardi molto simile a quella di Jannik dove educazione e umiltà sono alla base del loro tennis. Non a caso Jannik ha scelto Luca per la preparazione invernale!
Forza Luca e forza Jannik che sia per voi il 2024 che vi meritate❤️

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+1: Detuqueridapresencia, il capitano, Marco M.
Sudtyrol (Guest) 10-12-2023 09:18

Scritto da Pier no guest

Scritto da Sudtyrol

Scritto da Pier no guest

Scritto da walden

Scritto da Marco M.
Francamente ci credo, Nardi l’ho visto giocare spesso e non ci sono dubbi sul fatto che Galimberti quando parla di “lavorare di fino” sa benissimo che il tennis di Luca è già ottimo così, deve migliorare sotto alcuni aspetti, anche di approccio mentale a match che sembrano scontati. Il fatto di avere un team tutto suo sarà lo stimolo finale per tentare il salto e stavolta non credo che a settembre 2024 penserà ad un anno buttato nel cesso, anzi.
Ho un sogno utopico, ma neppure troppo lontano da quella che potrebbe diventare una realtà già alla fine del 2024: quattro-cinque italiani nei 30-40, tolto Sinner che ovviamente ci sarà, penso a Musetti, Arnaldi, Berrettini e Nardi. Sonego potrebbe essere il sesto e a quel punto la grande Svezia degli ’80 saremmo noi negli anni ’20 del 2000.
Potenzialmente lo sono tutti, poi è ovvio che tra il dire e il fare…
Però se accadesse sarebbe una cosa che si tramanderebbe per decenni, sempre se tra qualche decennio ci sarà ancora l’umanità…

io lo dico da un anno e piano piano il sogno si sta avverando…

Paragonai anch’io l’Italia alla Svezia e qualcuno di mise a ridere. Non è un’esagerazione: non si tratta solo del numero di giocatori presenti nella parte alta ed altissima del ranking ma bisogna considerare il paese Italia, le difficoltà che ha chi vuole emergere. Non siamo gli USA con le università, non abbiamo i finanziamenti francesi, così come le strutture svedesi non erano quelle delle accademie statunitensi con un numero enorme di campi. Succede che la ruota giri, che una serie di tasselli vadano a posto, che l’entusiasmo stimoli reciprocamente giocatori e team che diventano d’un colpo coach di caratura internazionale.
Noi italiani siamo cosi, dopo un po’che guardiamo all’estero diventiamo noi trainanti e vengono ad osservarci per capire.
Voci di corridoio dicono che nel prossimo decennio non andrà più l’uomo tatuato e muscoloso ma il gracilino tutto rosso e di poche ma misurate parole.

Gli USA con le loro Università non hanno un numero 1 da più di 20 anni.

Maria Santa, fare i precisioni per nulla per poi fare pure brutta figura. Ho scritto che hanno risultati eccelsi? Ho scritto che la Francia ha n. 1 e 2 o 3? No. Ho parlato di potenziale economico e strutturale, non dei risultati.
Se volevi un bagel l’hai preso in pieno.

Uh, come siamo suscettibili! Volevo solo dire che l’esistenza di strutture, ancorché di prim’ordine, non garantisce il risultato. Evidentemente dai tempi di Connors, Mc Enroe, Sampras, Courier, Agassi e Roddick, qualcosa si sono persi. Più di qualcosa…..

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etberit (Guest) 09-12-2023 22:10

Scritto da Tafanus
Decisione sbagliata. Qualcuno mi fa l’elenco dei giocatori di successo venuti fuori dalla defunta “Academy” di Galimberti a San Marino, o da quella nuova?

Dire che è sbagliata è facile. Se ci dicessi qual è la decisione giusta, apprezzeremmo moltissimo.

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+1: il capitano, Marco M.
Koko (Guest) 09-12-2023 20:44

Scritto da enzo la barbera
@ Koko (#3867866)
Se vuole fare il salto di qualità deve andare in Australia, America, Spagna nell’ordine. In Italia non farà il salto di qualità. La fortuna di Sinner è stata quella d’ingaggiare Daren Cahill, il maestro australiano dei campioni enzo

Si ma Sinner non è andato in Australia: è Cahill che è venuto da lui in una area esentasse! 😆 Nulla vieta che se Nardi cominciasse ad emergere al top a Cattolica (o San Marino) si aggreghi un Santone del tennis come consulente o co-allenatore.

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+1: Marco M.
Giuseppe (Guest) 09-12-2023 18:57

@ poldo (#3868090)

Addirittura nefasta? Pensare che ad oggi ancora il suo Best ranking è migliore di quello di Luca, ha giocato tutti gli slam e come dicevi Wikipedia persino 15 partite in Coppa Davis. Dopo la Davis è stato anche assistant Coach di Barazzutti per sette anni con la nazionale. Tutti i suoi giocatori sono a Best ranking.
Lo trovo un giudizio troppo severo

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Detuqueridapresencia 09-12-2023 18:53

Scritto da Marco M.

Scritto da walden

Scritto da Marco M.

Scritto da Man Fredi
@ Marco M. (#3867705)Con gli atleti che ci sono c’é da aspettarsi, nel prossimo decennio, un’altra valanga azzurra in campo tennistico

Infatti ho scritto Thoeni e non Tomba
Lo penso da parecchio, può essere come nel nuoto del dopo Lamberti quando arrivarono Rosolino, Fioravanti e gli altri con la Pellegrini sopra a tutti.
E, ovviamente, per noi vecchietti il ricordo della valanga azzurra è indelebile, Thoeni, Gros, Radici, Stricker, Pietrogiovanna, Schmalzl, Roland Thoeni, De Chiesa e altri che dimentico sicuramente, ma non dimentico il povero Leo David che me stava raccogliendo l’eredità.
A me basterebbe facessero come l’ItalJet nei ’90, Ghedina sopra a tutti e poi Perathoner, Runggaldier, Fattori e anche qua dimentico qualcuno

Marco, comne puoi dimenticare Herbert Plank, che, se ai tempi la discesa fosse stata considerata, in Italia, come le discipline tecniche avrebbe potuto rivaleggiare con “Kaiser” Franz Klammer (che se avesse avuto il SuperG come in tempi più recenti avrebbe vinto anche la CdM?). Ed il povero Bruno Noeckler, morto tragicamente in un incidente autostradale in Nuova Zelanda?

L’ho scritto apposta che mi sarei dimenticato qualcuno. Noeckler ha avuto un destino maledetto, come David.
Per contro ricordo un giovanissimo Bruno Gattai fermato da un incidente d’auto e rifattosi col giornalismo.

Leonardo David …. ancora mi viene il magone povero ragazzo….

Giorgio Piantanida pure fu fermato da un incidente ma Leo era sicuramente una grande promessa

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+1: Marco M., il capitano
Marco M. 09-12-2023 18:19

Scritto da walden

Scritto da Marco M.

Scritto da Man Fredi
@ Marco M. (#3867705)Con gli atleti che ci sono c’é da aspettarsi, nel prossimo decennio, un’altra valanga azzurra in campo tennistico

Infatti ho scritto Thoeni e non Tomba
Lo penso da parecchio, può essere come nel nuoto del dopo Lamberti quando arrivarono Rosolino, Fioravanti e gli altri con la Pellegrini sopra a tutti.
E, ovviamente, per noi vecchietti il ricordo della valanga azzurra è indelebile, Thoeni, Gros, Radici, Stricker, Pietrogiovanna, Schmalzl, Roland Thoeni, De Chiesa e altri che dimentico sicuramente, ma non dimentico il povero Leo David che me stava raccogliendo l’eredità.
A me basterebbe facessero come l’ItalJet nei ’90, Ghedina sopra a tutti e poi Perathoner, Runggaldier, Fattori e anche qua dimentico qualcuno

Marco, comne puoi dimenticare Herbert Plank, che, se ai tempi la discesa fosse stata considerata, in Italia, come le discipline tecniche avrebbe potuto rivaleggiare con “Kaiser” Franz Klammer (che se avesse avuto il SuperG come in tempi più recenti avrebbe vinto anche la CdM?). Ed il povero Bruno Noeckler, morto tragicamente in un incidente autostradale in Nuova Zelanda?

L’ho scritto apposta che mi sarei dimenticato qualcuno. Noeckler ha avuto un destino maledetto, come David.
Per contro ricordo un giovanissimo Bruno Gattai fermato da un incidente d’auto e rifattosi col giornalismo.

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+1: Detuqueridapresencia, il capitano
walden 09-12-2023 18:10

Scritto da Spider 99
Forza Luca talento cristallino e ragazzo bravo e educato.
ha trovato vicino casa un team che lo accudirà e lo accompagnerà in giro per
il mondo.
ha appena compiuto 20 anni il tempo c’è, non deve essere per forza il nuovo sinner che batte nole, ci va bene un ragazzo che si stabile nei 40 con picchi anche più in alto. intanto però entriamo nei 100, l’ora e’ giunta così il caro concittadino roberto inizia a riconoscere l’errore di averlo inquadrato fra
110 e 150. forza nardi siamo tutti con te.

Io però vorrei che Luca fosse un po’ meno “educato”: il troppo stroppia….

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+1: Marco M., Detuqueridapresencia, Sinner@Raducanu