Kyrgios a cuore aperto: “Bevevo ogni notte, mi odiavo e mi tagliavo. Murray mi è stato vicino”
Si parla molto in Australia di Nick Kyrgios in queste settimane. Il discusso talento di Canberra non ha ancora sciolto la propria riserva sulla sua partecipazione all’edizione 2024 degli Australian Open e dei tornei in preparazione, clou dell’estate tennistica australiana. Il team di Davis guidato da Lleyton Hewitt ha brillato a Malaga, sconfitto solo da Jannik Sinner e compagni, ma, croce e delizia, sulla bocca degli appassionati “down under” resta sempre lui, il “maledetto” Nick. Talento e terribile sregolatezza, dai bassifondi di una vita complicata alla finale di Wimbledon, quasi senza allenarsi come un Pro, autodistruggendosi. Proprio questo Kyrgios ha raccontato nel corso del programma Piers Morgan Uncensored su TalkTv, i suoi momenti più bui, ora per fortuna alle spalle.
“È stato un periodo piuttosto buio” racconta Nick. “Ho vinto tornei nel circuito professionistico bevendo tutte le sere, auto lesionandomi, bruciandomi cose sul braccio, tagliandomi il corpo per divertimento. Farmi del male era diventata una dipendenza. Odiavo me stesso. Odiavo svegliarmi ed essere Nick Kyrgios“.
Una fase della sua vita tremenda, che è riuscito a superare parlandone e spingendo altre persone colpite come lui da depressione a fare altrettanto. “Sento che, dopo essermi aperto e aver raccontato tutti questi problemi, sono stato in grado di aiutare molte persone. Mi sento come se fossi stato un faro per tanta gente che sta attraversando un momento difficile. Quando ci si sente sopraffatti, ricorrendo alla droga o all’alcol, è necessario diventare consapevoli della situazione e aprirsi. Posso identificarmi con loro. Questa è stata la cosa più potente che mi è capitata nella mia carriera: che le persone vengano da me con problemi reali. Mi mandano foto su Instagram, messaggi diretti, in cui dicono di volersi suicidare. Ho avuto conversazioni con queste persone, a volte anche telefonate. Noto che fa la differenza poter parlare con loro, raccontare e spingere fare altrettanto, e mi rende davvero orgoglioso”.
Kyrgios racconta che nei momenti più bui della sua vita Andy Murray gli è stato molto vicino. “Andy mi è sempre stato di grande supporto, fin dagli inizi della mia carriera. Appena arrivato al circuito, ha visto che avevo tanto talento da affinare e tanto lavoro da fare, quindi mi ha subito messo sotto la sua ala protettiva. Poco dopo ha capito che ero un giocatore “da allenare” e che stavo costruendo la mia strada, ma è rimasto sempre lì per qualunque cosa avessi bisogno. Un giorno ha visto i segni delle ferite che mi auto infliggevo e mi ha chiesto ‘Che cosa hai sul braccio?’ A quel tempo stavo davvero molto male. Ovviamente Andy cercava di darmi consigli e di aiutarmi, ma ero così chiuso in me stesso che in quel momento non sentivo nulla. Ma lui c’era. Ancora oggi gli sono molto grato, lo ringrazio moltissimo per quello che ha fatto per me” conclude Nick.
Kyrgios ha subito nei primi mesi dell’anno un intervento molto delicato al ginocchio. Ha cercato di rientrare sull’erba di Stoccarda a giugno, ma si è reso conto che la sue condizioni erano tutt’altro che ideali a tornare a competere. Quindi ha saltato il resto dell’anno, continuando la riabilitazione. Craig Tiley presentando gli Australian Open 2024 ha affermato che Nick dovrebbe giocare, ma che “il problema che sofferto al ginocchio è molto serio, tanti sportivi sono stati costretti a ritirarsi per colpa di un infortunio simile”. Parole che pesano come un macigno sul futuro di Nick. Il finalista di Wimbledon 2022 è intervenuto in vari programmi, è stato anche opinionista nel corso delle ATP Finals di Torino per Tennis Channel, ma è sempre rimasto molto vago sul proprio rientro in competizione. Non resta che attendere le sue prossime mosse, sperando di poterlo rivedere presto in campo. Solo per giocare a tennis, la cosa che gli riesce meglio.
Marco Mazzoni
TAG: Andy Murray, Nick Kyrgios
Personaggio discutibile, non mi è mai stato simpatico, anche se ne riconosco la bravura enzo
Tutti abbiamo i nostri demoni chi è senza peccato scagli la prima pietra forza ragazzo hai ancora tanto da dire
a me il suo modo di esternare continua a non piacermi…..”mi svegliavo e odiavo di essere kyrgios” è l’ennesima prova della sua presunzione…..pero’se è sincero come essere umano spero che ne venga fuori del tutto (una bella dose di umilta’ potrebbe essergli utile ma non credo sia in vendita)
Mi dispiace molto per Nick.
Chissà da cosa dipende tutto questo odio verso sé stessi.
Grande Andy. Lui sa cosa vuol dire PTSD (disordine da stress causato da un trauma)
Lui ha visto, vissuto una strage di bambini nella sua scuola.
Per un soffio si è salvato.
Se non ricordo male, lui si era nascosto dietro ad un banco o una cattedra. Che roba assurda, ragazzi 🙁
@ Spigolo (#3862337)
Non è una questione di soldi
forza Nick, spero che tutto questo sia già alle spalle.
e si dimostra ancora una volta, se mai ce ne era bisogno, la grandezza dell’uomo Andy Murray.
Sciocchezze sesquipedali.
La mente umana è strana..va a cercare difficoltà
Spiace vedere tanta gente “privilegiata” crearsi difficoltà. La società moderna è tanto malata! Ci sono tanti ragazzi che lavorano duramente per pochi soldi…e sono persone con problemi familiari..
Magari mi attirerò le antipatie di qualcuno ma io preferisco queste interviste a quelle di Sinner, che sembrano perfette in tutto.
Quest’uomo probabilmente in australia è stato Isolato per i suoi problemi, sicuramente gente come Hewitt e Cahill avrebbero potuto dargli una mano
Da quello che leggo, si tratta di patologie ben precuse. Non depressione, ma altro. Molto spesso queste persone sono dotate di grandi talenti, ma sono purtroppo soggetti a dipendenze, e anno il seme dell’autodistruzione. Conosco giovani che hanno fatto e stanno facendo percorsi lunghi e difficili, a volte senza una vera e propria “guarigione”. L’aiutare gli altri è sicuramente un nobile proposito, forse una via per capire se stessi
Di fronte a queste dichiarazioni … si può comprendere come tutti su questo mondo siamo umani .. con i nostri pregi e le nostre debolezze … non è la ricchezza .. non è la bellezza a distanziarci dal resto dell’umanità …
Ergo … comprensione a prescindere di fronte alle difficoltà di un uomo …
E questo voleva fare il mental coach di Rublev? :O
Comunque lo capisco benissimo
@ Pippolivetennis (#3861947)
Se davvero si è lamato come dice la situazione è delicata, quando arrivi a farti del male fisico che di solito lo si fa in carcere sto lavoro su se stesso, per stress ansia anche andare solo in infermeria qualche g sapendo che ci tornerai ti tira su il morale…
Bisogna vedere se lo ha fatto da sobrio oppure no.
Da sobrio ha un valore..un grosso significato in negativo, altrimenti ha un altro valore ,ma che comunque in entrambi i casi dimostra la fragilità della persona.
Il cervello è un filo di spaghetto nel senso che se si stacca quel filo è difficile recuperarlo.
Spero per lui ci riesca..anche se
Senza cure e’complicato venirne fuori.
Ma lo capisco perché io ho dentro l”autodistruzione da quando son nato,mi ha salvato la mia squadra del cuore i viaggi ma soprattutto lo sport senza una di queste 3 non sarebbe finita cosi,,poi non ho mai bevuto ne toccato merd. di droghe y nonostante questo questa roba addosso è difficile da controllare se non ci sei abituato è simile alla rabbia interiore ma che di solito viene con uno shock o un trauma ricevuto da bambino..
Beh cmq forza nick non mio fratello ajaja
In bacheca.
Maniera un po’ semplicistica per attribuire colpe & meriti, non credi che l essere umano sia una creatura leggermente + complessa & complicata?
@ Taxi Driver (#3861965)
Mamma mia che becero populismo…
Se questi privilegiati in tutto (lavoro gnokka soldi fama viaggi) facessero una settimana di vita da persone “normali” allora che farebbero? Gli basterebbe fare un mesetto a 1.000 euro da pendolari
Bella li Nick, indirizza le tue forze sulle tue difficoltà nella vita, per il tennis c’è sempre tempo.
Io l’ho sempre criticato per le sue esternazioni.
Ho sempre detto aveva buttato al cesso il suo talento.
A sentire le sue attuali dichiarazioni molte cose si spiegano.
Però davanti a questi problemi sicuramente il tennis dev’essere messo in secondo piano. Spero sia veramente guarito e cambiato.
E gli auguro che possa far cambiare l’opinione negativa che molti (come me) avevano di lui, attraverso un nuovo percorso professionale.
E pensare che c’è chi si sveglia No Way…
Roll on Nick!
Dite bene, un grosso in bocca al lupo e che possa proseguire verso la completa riabilitazione
@ rovescioadunamano (#3861887)
Ben detto.
Molto dispiaciuto per lui…ma sono contento che ora stia meglio. Gli auguro una grande vita dinanzi a se. Non penso tornerà a giocare mai più e se anche lo facesse non sarebbe più quello del periodo d’oro. Lui rappresenta l’esempio più lampante degli ultimi 20 anni del “what if”…ma oramai è andata così e non si può tornare indietro. Gli auguro solo tanta felicità.