Rublev alza l’asticella: “Nel 2023 sono migliorato, ma quelli davanti sono molto più forti mentalmente. Devo diventare più solido”
Andrey Rublev ha chiuso il 2023 con tre sconfitte in altrettanti incontri alle ATP Finals di Torino. Non il modo migliore per terminare la stagione, ma il moscovita si ritiene soddisfatto di un’annata che gli ha portato il primo Masters 1000 in carriera (Monte Carlo) e una posizione finale nel ranking di n.5 pari al proprio “best”. Parlando al sito russo Championat, il 26enne russo ha analizzato il suo gioco, fissando gli obiettivi per provare ad alzare ancora l’asticella.
“Dicono che il mio tennis non migliora? Non è vero. Quest’anno sono migliorato molto nel rovescio. Adesso mi sento molto più sicuro, è un colpo diventato migliore” commenta Rublev. “E anche negli spostamenti sono un tennista diverso. Adesso in campo mi muovo in campo molto più velocemente rispetto all’inizio dell’anno. Riesco a mantenere il ritmo e la velocità molto meglio e ho iniziato a difendermi con più efficacia”.
Andrey parla chiaramente dei suoi obiettivi tecnici per il prossimo anno: “Cosa deve essere migliorato? Direi tutto. La cosa principale, ovviamente, è il lato mentale. Questo è quello che mi manca di più rispetto a Novak Djokovic, Daniil Medvedev, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Sono molto più stabili di me psicologicamente, nelle partite reggono di più la pressione e sono più forti. Devo diventare più solido”. Una presa di coscienza molto importante, per cercare di tamponare quegli scatti d’ira e di negatività che pesano davvero tanto nella sua prestazione.
“Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, il mio movimento nello scambio può essere ulteriormente migliorato. E noi (la mia squadra) ci siamo anche posti l’obiettivo di migliorare la seconda di servizio. Questo colpo penso che sia, come aspetto tecnico, quello dove sono più indietro rispetto a tutti gli altri nella top 10. Tutti servono la seconda più forte di me, è necessario che io lavori e migliori in quest’esecuzione se intendo crescere ancora e provare ad insidiare chi mi sta davanti” conclude Rublev.
Un’analisi semplice ma ben mirata sulle lacune principali del suo tennis, molto aggressivo e incisivo quando riesce a comandare e spingere a tutta col diritto, assai meno efficace se l’avversario lo mette sotto pressione e in difesa.
Marco Mazzoni
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A rete e un disastro la testa idem…la posizione dove sta e il massimo, ringraziare Rune che aveva i dolori altrimenti c era sicuramente il danese,Zverev partito in ritardo fisico,e per il prossimo anno vedo anche Shelton in mezzo a questi…
Cmq e sempre uno che ci mette l anima quando gioca….
ZERO VARIAZIONI.
Credo che tra lui e Sinner ci sia un abisso dal punto di visto mentale e della voglia di imparare
@Alberto : perdere posizioni? è evidente che non l’ha seguito quest’anno, visto che è partito dalla 7°/8° posizione e ha finito 5°
@Livio : a Torino aveva l’influenza, contro Alcaraz ha giocato con la febbre. era logorato fisicamente, non mentalmente
L’asticella la può alzare quanto vuole ma con il testone che ha ci andrà sempre a sbattere inesorabilmente.
Vero, poi bastasse migliorare a livello mentale allora sarebbe alla pari di chi gli davanti, ma non è così e in verità tanti scalpitano dietro ed è destinato a perdere posizioni…
Molto solido, ma oltre un limite ben preciso non potrà mai arrivare, prima o poi come è normale scenderà in classifica, la sua posizione attuale è già troppo e si è visto a Torino…
Visto a Torino….mi ha fatto male vederlo così logorato mentalmente
Spero di no. Se non cambia stile di gioco rendendolo più vario e piacevole per me è già troppo in alto dove sta adesso e mi auguro proprio un suo tracollo di risultati.
Poi sarà anche un bravissimo e simpaticissimo ragazzo, ma a vederlo giocare…che noia!
Onesto e preciso nell’analisi Rublev, a me piace ed in effetti il suo rovescio è molto migliorato, il suo dritto è uno spettacolo ma solo in determinate situazioni, spero che riesca a fare un altro step di crescita e vinca un altro mille ed almeno una semi slam.
Vai Andrey.
Per conto mio Rublev ha raggiunto il massimo; in avvenire, vuoi per l’età e per gli acciacchi, non potrà che regredire. Questi giovani, un torneo a settimana, sfruttano troppo il proprio corpo, per questo la “carica” si esaurisce prima del tempo. Difficilmente vedremo giocatori validi di 35-36 anni in futuro enzo
Sono d’accordo con Zedarioz, il repertorio di Rublev dovrebbe prevedere qualche discesa a rete in più perché se no é monotematico per quanto i colpi siano migliorati in incisività e potenza.. Comunque attitudine giusta quella del russo, pur sempre n 5,
La partita giocata contro Sonego al Bois de Boulogne dice tutt’altro: meglio per noi
Bè almeno lo sa è già un passo avanti, perchè spaccarsi le racchette fino a farsi uscire sangue può appartenere solo al colonnello!
Ragazzo ipersensibile. Anche solo migliorare l’aspetto mentale non sarebbe poca cosa.
Dire che gli manca anche quella transizione verso rete che Sinner ha messo in repertorio. Dover vincere sempre tirando una pallata in più lo espone poi ad errori che gli generano frustrazione.
Rublev è un giocatore davvero apprezzabile, tuttavia un po’ limitato da un gioco monocorde e soprattutto dal punto di vista mentale. Perde difficilmente da gente a lui inferiore ma difficilmente vince con gente superiore. È uno di quelli secondo me di cui si potrà capire molto l’anno prossimo.
Diciamo che Rublev esprime delle valutazioni sugli aspetti del suo tennis che può migliorare, su quelli che dovrebbe invece si astiene.Inconsapevole? No, non credo, realista. La manualità è minima,è un fabbro e cerca di intensificare e mantenere il ritmo piuttosto che variarlo,che aggiungere soluzioni.Forse sarebbe un processo non solo lungo ma destabilizzante, meglio andare sul concreto e poi, forse, tentare qualche novità tra un paio d’anni. Ma intanto i giovani scalpitano,tutti stanno diventando attaccanti a tutto campo, stare dietro a martellare non basta… Per fortuna direi.