Il fenomeno Sinner in un libro: “Jannik Sinner. Passione calma”, un racconto alle radici del campione altoatesino
È giovanissimo, appena 22 anni, ma è già nella storia del tennis italiano. Imprese, record, vittorie: Jannik Sinner è questo e molto altro. È il tennista italiano che si candida a essere il più forte di sempre nella storia di questo sport, e anzi per alcuni lo è già. Il modo di giocare, solido e completo, unito a una mentalità vincente, ne fanno una “macchina da guerra” mai vista prima nel nostro Paese.
Il 2023 rappresenta la svolta, stagione dei record appena conclusa con la leggendaria vittoria in Coppa Davis, arrivata una settimana dopo l’altrettanto storica finale alle Atp Finals. Ma è un punto di partenza, non di arrivo per Sinner. Un fenomeno figlio del suo tempo, del sacrificio e della passione. Ma una passione calma.
Proprio come racconta il libro “Jannik Sinner. Passione calma”, scritto da Martina Sessa per Kenness e disponibile in libreria e negli store online. Nell’anno dell’esplosione e della consacrazione, chiuso con un crescendo incredibile di emozioni e trionfi, il testo scava nel profondo di colui che nelle ultime settimane ha conquistato il cuore di tutta Italia e di tutti gli italiani.
Un atteggiamento tipico di chi viene dalle montagne, come Sinner, nato e cresciuto in Alto Adige. Schivo, silenzioso, ma con una forza che ribolle dentro e lo porta a conquistare traguardi su traguardi: come la finale a Torino e la vittoria in Coppa Davis, tutto negli ultimi giorni. Ma questo è solo l’inizio per Sinner, è solo il primo passo di un percorso verso obiettivi più grandi. Slam? Numero 1 del mondo? Le basi ci sono.
Quelle basi nate sul campo, tra allenamenti e fatica, come raccontano le pagine del libro “Jannik Sinner. Passione calma”. Un viaggio alla ricerca delle radici del fenomeno azzurro, tra retroscena e aneddoti, testimonianze e racconti: un ritratto a 360 gradi di chi sta già facendo la storia del tennis italiano e internazionale.
Uno sguardo al passato, al presente e al futuro di Sinner: il suo tennis scorre tra le pagine del libro, con i momenti di difficoltà superati brillantemente, le gioie e i dolori anche fisici, i trofei. E la mitica rivalità con Carlos Alcaraz, l’altro gioiello del tennis mondiale. Domande che riceveranno risposte, e una certezza: Jannik non mollerà mai e inseguirà sempre un posto in quella Storia che negli ultimi giorni lo ha già visto assoluto protagonista.
Informazioni libro: Formato cm 16,0 x 22,5 • brossura con copertina flessibile • 144 pagine, con immagini b/n • ISBN 9791280688248 • Prezzo € 16,95
TAG: Jannik Sinner, Libro
In medio stat Virtus…
Capitolo Jannik…
È un campione e su questo non ci piove…
È serio, umile, educato, ottimo esempio sportivo perché non manca mai di rispetto agli avversari…
Non è ancora il miglior italiano di sempre ma potrebbe tranquillamente diventarlo, io credo di sì…
Ha sconfitto con merito Nole 2 volte su tre in questi ultimi giorni della stagione…
Lo ha sconfitto però entrambe le volte soffrendo molto più del serbo, questo va riconosciuto…
Come va riconosciuto che al momento Nole è ancora il fuoriclasse da battere…
Vedremo cosa accadrà nella prossima stagione…
Gli Slam sono un capitolo a parte e non è mai semplice per nessuno vincerli ed è per questo che i vari Djokovic, Nadal, Federer, Sampras, Emerson, Borg, Laver, Tilden ecc. sono diventati o diventeranno eterni tennisticamente…
Capitolo Djokovic…
È un fuoriclasse assoluto e in questo thread non mi importa disquisire sul tema Goat…
Non è un buon esempio sportivo per i ragazzi perché non rispetta gli avversari…
Per me la sua è una pseudosportività di facciata, come di facciata sono quasi tutte le sue dichiarazioni alla stampa…
Ho comunque anch’io idea che in fondo per lui, aldilà delle dichiarazioni di circostanza, fossero più importanti le Finals che la Davis…
Ma lo Jannik “carico” lo ha MERITATAMENTE sconfitto nell’ una e nell’altra manifestazione e se ha perso nettamente in finale a Torino, è solo perché ingenuamente ha sprecato qualche energia di troppo prima della finale…
Senza quella ingenuità magari avrebbe perso ugualmente ma non così nettamente…
@ Annie (#3859369)
P.s. e Nole ha comunque regalato alla Serbia anche la Coppa Davis, in tempi moderni, credo il 2012 o giù di lì, non nella “preistoria” tennistica..
Tu secondo me sei quel “folpo” di StefBrescia, scrivete le stesse assurdità..
Solo un piccolo appunto sull'”amor di patria” di Nole..ho ancora negli occhi i festeggiamenti della piazza per la coppa vinta agli USopen, esultanza che ha scatenato fra il suo popolo 71 volte nelle sue forme più importanti: erano tutti trofei che la Serbia ha fatto anche propri, avendo in Nole il suo rappresentante più famoso nel mondo, discusso e contrastato come la sua terra che comunque, da 15 anni, vive attraverso lui momenti di gloria
Per quanto io paghi volentieri il biglietto per vedere quelle 2/3 ore di tennis in cui c’è a volte anche Sinner (che devo dire vedo volentieri) , leggere di un suo libro è davvero molto ma molto esilerante
Saluti
Serietà? Nole più volte ha nominato le Olimpiadi quale obiettivo perché un nazionalista come lui ci tiene a rappresentare il suo Paese.
Non parliamo di serietà se siamo ridicoli.
Bellissimo vedere i gufi rosicare come castori!!!
Bellissimo vedere i tifosi di Djokovic rosicare come castori!!! Il vostro idolo ha perso, fatevene una ragione
Bellissimo vedere i gufi rosicare come castori!!!
E comunque anche Musetti ha battuto Djokovic.
Se se ne citano alcuni, vanno citati tutti.
Gli Italiani vittoriosi con il Serbo.
Mannaggia la connessione e i refusi che provoca.
Era Cecchinato, il Siciliano.
Ritiro il giudizio sulle capacita’ agonistiche di Medvedev.
Chiudo dicendo che in questo Paese servirebbero a tutti i livelli piu’ obiettivita e meno sensazionalismo.
@ Pier no guest (#3858573)
Paragonare il Ne del primo set aTorino e a Malaga, il servizio, dove non c’ entra l’ avversario.
Al di la’ delle dichiarazioni, come giusto, la finale di Torino.per Nole valeva il triplo di Malaga, e anche per Sinner.
Serieta’.
@ Aaron (#3858687)
Djokovic ? Non c’ entra nulla, ci ha vinto anche SoSonego e pure quel Siciliano in uno Slam,
e ricordo le fesserie che allora si scrissero.
Detesto il tifo cieco e le esagerazioni anche in mala fede.
@ Luca Martin (#3858818)
Ma chi ha piallato e soprattutto in quale conesto?
Ripeto , con Djokovic ambo e tombolino con 3 match point e in un contesto al coperto 2 su 3 , che all’ aperto 3 su 5 non vinceva mai.
Qualche vittoria con quel fregnone agonisticamente di Medvedev, comunque ancora sotto 3 a 6 , mai vinto in uno Slam.
Ai livelli che gli si vorrebbero attribuire , ancora non ha fatto nulla.
Un mille per sbaglio, la kermesse a squadre di fine stagione, col miracolo dei 3 match point.
E il suo unico difetto
@ Aaron (#3858687)
Esatto, il miglior Sinner a 25 anni..e sicuramente Nole a 36 anni ha già espresso il suo massimo..e comunque non è stato certo “piallato”, ha vinto la 7ima (superando i numeri di Federer) sempre con l’ottimo Jannik e ha perso in semi Davis avendo sfiorato lui per primo la vittoria, tenendo testa e vincendo scambi anche di potenza, perdendo, come è capitato un’altra volta a Nole quando la posta in palio ha un particolare significato emotivo, sicuramente giocando alla pari con un ragazzo di 22 anni rivelazione di quest’anno che ha appreso da lui “l’arte di vincere a tennis”..i due giocano veramente “a specchio”, e lodo Jannik per il suo essere cresciuto in questa direzione ma ammiro Nole per essere ancora competitivo con i giovani, battendoli ancora e, ovviamente, potendo anche incorrere nella sconfitta ma pur sempre da “maestro” anche per questo 2023 (con un bottino di 3 Slam e 2, credo, 1000)..suppongo sia abbastanza per non dipingerlo subito come un “timoroso”: mi rifaccio alle parole di Nole in conferenza stampa “si può perdere, è lo sport, quando l’avversario gioca così si può solo applaudire”, che esprimono correttamente quello che ha animato l’ultima fase di quest’anno, lo scontro Nole/Jannik, e comunque ancora lui, a perdere ma anche vincere, quando si aspettavano gli scontri tra i giovani, tra i vari Alcaraz, Rune, Medvedev seminati per strada mentre il confronto finale è stato ancora generazionale, dove, visto il notevole divario di anni, ripartisco equamente tra i due protagonisti i meriti e gli onori
Un’ artista ha il dovere di osservare la realtà ‘in diagonale’, da punti diversi dal solito.
Ma un commentatore sportivo è bene che si attenga ai fatti.
E cioè: Jannik Sinner ha piallato tutti indistintamente, senza pietà alcuna.
Su un sito spagnolo lo chiamano ASSASSINNER.
Devo aggiungere altro?
Che dire, per Sinner un finale d’annata col botto. ha battuto per la prima volta in carriera Djokovic, Medvedev e Rune, praticamente non ha più bestie nere e anche con Alcaraz e Tsitsipas, già battuti in precedenza, ha migliorato sensibilmente l’H2H.
Ha vinto il suo primo grande titolo a Toronto, è arrivato in semifinale a Wimbledon e in finale alla Masters Cup. Con chiunque parte ormai favorito o almeno alla pari.
L’anno prossimo due grandi sfide attendono Jannik. La prima è riuscire a vincere sette partite di seguito a 3/5 set. Ha già dimostrato che può farlo e che non deve temere nessuno, quindi adesso è il momento. Almeno uno Slam nel corso dell’anno dovrebbe vincerlo (e mi piacerebbe che fosse già a Melbourne)…
La seconda sfida, legata alla prima, è quella della resistenza fisica. Speriamo che continui il suo sforzo per il miglioramento atletico, sarebbe un peccato vederlo con alti e bassi (come Alcaraz) o dover attendere la stagione dell’Indoor per vederlo di nuovo sulla cresta dell’onda. C’è poi quella benedetta stagione dei pollini, che l’anno scorso con le allergie gli ha praticamente rovinato la stagione sul rosso… Speriamo che trovi una soluzione perché tra i sogni nel cassetto, dopo la Davis, ci sarebbe un trionfo al Foro Italico (oltre ovviamente a un buon risultato al RG).
https://youtu.be/RrT1TYgAB4Q?si=PAy-uNsxqnNWRzQh
Ho trovato per caso questa intervista….
@ Paolo Angelozzi (#3858360)
A me pare sig. Angelozzi che il suo più che un commento sul tennis sia un rosicamento. Traspare dalle sue parole il suo tifo per Djokovic, legittimo senz’altro, ma non è con un puerile tentativo di sminuire le gesta straordinarie di Sinner che lei possa ottenere ragione.
La novità clamorosa di questo finale di stagione consiste nel fatto che il campione serbo si è preparato nel modo più minuzioso possibile per avere ragione dei suoi avversari, e invece su tre incontri ha avuto la peggio in ben due occasioni ( nel singolo ) e una anche nel doppio contro Jannik, e in tutte queste sconfitte si è avuta la sensazione che Sinner abbia battuto Djokovic sia sul piano tecnico prevalendo negli scambi da fondo sia nella tenuta mentale. Insomma come si dice Djokovic ha ricevuto a taste of his own medicine. Questo è il fatto rivoluzionario a cui abbiamo assistito.
Vista la tenuta fisica e mentale di Jannik, anche durante le partite con Medvedev dove alla fine quello esausto era incredibilmente il russo, sono portato a ritenere che anche nei 3 su 5 Sinner sarà uno dei favoriti. Non IL favorito, ma uno dei favoriti senz’altro, tenuto conto anche del fatto che è l’unico dei primissimi nel ranking che può ancora puntare ad un miglioramento fisico, come diceva Vagnozzi qualche mese fa affermando che il miglior Sinner lo vedremo quando avrà 25 anni. Condivido infine le parole di Becker che sostiene che i futuri protagonisti saranno Sinner, Alcaraz, Rune e anche Shelton e confesso che dovendo scegliere mi tengo Sinner tutta la vita.
Beati coloro che crederanno anche senza vedere!
Abbiamo avuto per anni poco o nulla su cui avere aspettative. Ho capito che nella sostanza non ha ancora vinto “niente” se paragonato ad altri giocatori, però godiamocelo perché vale davvero tanto. Certo pure a me tutta questa pompa fa vomitare.
@ Paolo Angelozzi (#3858360)
Che gli Australian open ci diranno qualcosa di più serio è sicuro, anche perché sinner è sicuramente il più forte al mondo indoor insieme a djokovic. Che in due mesi lo sia diventato su tutte le superfici, lo ritengo abbastanza improbabile. Gli Australian open ci diranno come riuscirà a gestire il servizio outdoor e come riuscirà a ovviare alla difficoltà maggiore di giocare in controbalzo in alcune situazioni. Tuttavia ritengo che tutti i detrattori di sinner possano mettere l’anima in pace perché abbiamo un tennista clamoroso. Che non ha timore di nessuno, che ha una forza mentale e volontà di migliorarsi che pochissimi hanno. E soprattutto per colui che veniva etichettato come il giocatore che non vince partite o tornei importanti ha smentito tutto. Ha vinto una quantità di partite di livello alto che fa paura, ha battuto Medvedev 3 volte di fila dopo non averci mai vinto. Lo ha battuto in due finali importanti e in una semifinale importantissima. Ha sfatato il tabù rune, anche se ritengo che in futuro il danese gli darà parecchie rogne per la sua imprevedibilita`. Si è saputo adattare al doppio dove è sempre sembrato un pesce fuori d’acqua e ha trascinato l’Italia in una finale da favoriti. Ha eliminato Djokovic avendo più coraggio di lui nei momenti importanti, cosa che aveva fatto già vedere nel girone a Torino. Ha eliminato ilbdoppio serbo dopo avere speso tanto in singolare. Ha massacrato griekspoor, ha massacrato de minaur dopo avere giocato 4 ore il giorno prima. Imprese ne ha fatte tante, sono sicuro che ne farà anche di migliori il prossimo anno. Manteniamo però i piedi per terra perché ancora non è il migliore al mondo, speriamo lo possa diventare al più presto
Il fatto che Jannik sia stato in grado di giocare così bene dei doppi decisivi è stato notevole.
E’ stato in grado di adattarsi alle esigenze della Davis, dove il doppio pesa così tanto.
Sono d’accordo che forse la massima espressione del tennis si ha negli Slam, ma intanto il Sinner visto 2su3 in questo finale di stagione ha fatto degli step importanti.
Riuscire ad arrivare a sconfiggere tutti 2su3 indoor è un grande passo. Non è scontato che ne farà altri, ma già il fatto che abbia fatto questi, lo ha già portato a buon diritto nella storia del tennis italiano (ed un po’ anche mondiale)
Prova a chiedere a Nole e company se questa fosse solo una passerella. Proprio la presenza, e la sconfitta, di Djokovic hanno dato valore a questa vittoria. Se c’è uno che teneva a questa vittoria era lui è Sinner in singolo e doppio gli ha sbarrato la strada.
com’è che diceva quel tale? Ed anche per quest’anno la vinciamo il prossimo?
si paranormale…
Pensa che fino a 3 mesi fa c’erano tanti che scrivevano incessantemente che Sinner al massimo doveva accontentarsi di giocare al mercante in fiera, ma alla tombola manco lo invitavano.
Per Nole la Davis era più importante delle finals, detto e ridetto da inizio anno. Sarà per l’anno prossimo, forse….
immagino cosa ci debba essere al posto dei puntini, ma non riesco capire a chin tu ti riferisca, ce ne sarranno un ventina almeno…
@ Paolo Angelozzi (#3858360)
Sul format potete scrivere quello che volete ma questo è. Tutti i giocatori partecipanti a questa manifestazione e gli staff tecnici che li seguono sanno che funziona così e si comportano di conseguenza. Abbiamo vinto la coppa Davis dopo 47 ANNI! Questa cosa non si può discutere perchè è un dato di fatto, noi siamo stati più bravi gli altri no, altro che tombola..
Potremmo farlo recensire dal nostro utile.., uno a cui non sfugge nulla.
Peccato che Djokovic ci teneva tanto al tombolino…
business business
Sei un fenomeno!!
vecchio cuore rossonero, stasera a San Siro a tifare il suo Milan.
Clicca qui per visualizzarlo.
Il vero tennis e’ 3 su 5 , open,
e non sempre sul rapido.
Una Davis col format attuale, col doppio che pesa in modo abnorme, e molti che la snobbano, e’poco piu’ di una kermesse di fine stagione.
Quanto a Sinner , con Djokovic ha preso ambo e tombolino.
La tombola, sempre di fine stagione, l’ha presa il Serbo.
Il resto e’ tutto un gonfiare mediaticamente cio’ che di sostanza ne ha poca.
Gli AO ci diranno qualcosa di piu’ serio.
È il primo fascicolo. In omaggio il primo pezzo per costruire la racchetta di Jannik e la foto autografata del suo primo preparatore atletico dell’asilo di San Candido.
Lo vado a comprare oggi stesso, questo ragazzo rappresenta l’Italia seria, onesta, corretta e vincente.
Qualcuno vuole cavalcare l’onda per vendere libri.
Sotto Natale poi gli acquisti aumentano.
Una operazione di marketing che non il tennis ha poco a che vedere.
Un po’ prestino no? 😀