Una splendida vignetta su Jannik Sinner
La satira, quella fatta bene, garbata e con un’idea positiva dietro, è il miglior “schiaffo” possibile in reazione a situazioni ingiuste. Jannik Sinner è da qualche tempo bersaglio di campagne mediatiche che riteniamo totalmente fuori fuoco, ingenerose e sbagliate.
Per questo riportiamo con piacere la bella vignetta di Manuel De Rossi, che con una manciata di parole ed una bella immagine zittisce ogni polemica strumentale creata sul nostro miglior tennista.
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Jannik Sinner è l’Italia che piace, quella seria, corretta, che parla con misura e rispetto. Che lavora ogni giorno dando il massimo. Esempio totalmente positivo per i giovani e meno giovani di serietà e sportività. Di Cultura Sportiva.
Bravissimo Manuel, e ovviamente Bravissimo Jannik!
Marco Mazzoni
TAG: Jannik Sinner, Manuel De Rossi, vignetta
@ zedarioz (#3851904)
Parole sante.
Sì, ma principalmente perché è altoatesino e appartiene a una minoranza linguistica. Anche Berrettini, per esempio, non molto tempo fa, mi pare poco prima di Bercy 2021, fu attaccato per la residenza a Montecarlo (ci fu anche un servizio o una puntata di Report, se non ricordo male), ma nessuno si sognò di mettere in dubbio la sua italianità. Così come nessuno ha mai messo in dubbio quella di Musetti o Bolelli, ugualmente residenti a Montecarlo. Nel loro caso non si nomina neppure la questione fiscale. Credo sia necessaria almeno la top10 (che fa scattare visibilità, invidia e quant’altro) per diventare un bersaglio in quel senso. Mentre per essere definiti non italiani è sufficiente appartenere a una delle tante minoranze linguistiche che in Italia abbondano da sempre, da paese perennemente diviso e frammentato qual era, praticamente dall’impero romano a Garibaldi.
Non ho mai letto tante banalità e luoghi comuni (per non dire altro) in così poche righe.
1. “Credo che la decisione di trasferire la residenza a Montecarlo non sia stata sua, ma di chi lo ha mal consigliato ad una età in cui non sapeva neppure di che cosa si trattasse”: Sinner a 18 anni non era un minus habens, e lo ha ampiamente dimostrato. “Mal consigliato”: vorrei averli ricevuti io tali cattivi consigli.
2. ” Ora che ha raggiunto una diversa maturità sarebbe auspicabile che affrontasse questa situazione che ritengo sbagliata”: che lei la ritenga sbagliata a Sinner non frega proprio niente e non vedo perchè devrebbe “affrontare questa situazione”.
3. “Se il tuo paese ti ha permesso di nascere, studiare, curarti dalle malattie (il tutto gratuitamente)e dato così tanto affetto, sarebbe corretto e gli procurerebbe anche molta stima, risiedere fiscalmente in Italia”: tanto per cominciare non esiste “il tutto gratuitamente” perchè non esistono i soldi del “paese” ma solo i soldi dei contribuenti (La famiglia di Sinner è una famiglia di imprenditori che paga le tasse e riceve dal paese, non essendo lavoratori dipendenti, molto, ma molto, meno di quanto versa. Di “affetto” poi neanche parlarne (basterebbe aver letto i commenti che venivano pubblicati su questo sito. Ricordo che già quando decise di non partecipare ai giochi olimpici di Tokyo si sprecavano gli insulti da parte di gente che dopo essersi chiusa cinque minuti nel cesso si diceva felice che al suo posto andasse un giocatore più forte (uscito al primo turno) e veramente italiano (residente a Montecarlo avendo guadagnato allora meno della m,età di quanto avesse guadagnato Jannik) invece di quel broccaccio di Sinner. “Sarebbe corretto risiedere fiscalmente in Italia”: per quale ragione uno che svolge la sua attività professionale e produce i suoi redditi in giro per il mondo, e solo in minima parte in Italia (Internazionali a Roma, 2 settimane, Nitto ATP Finals, per adesso a Torino dal 2025 magari in Arabia Saudita) dovrebbe risiedere fiscalmente in Italia ? Uno che si trova a passare sul territorio dello stato italiano 30 giorni al massimo ogni anno ? Siccome passa più tempo negli Stati Uniti che in Italia sarebbe corretto che risiedesse fiscalmente negli Stati Uniti ? Se la risposta è si, mi dica in quale stato (California, Ohio, Florida, New York).
I suoi sono discorsi da cellula del partito comunista o da sagrestia.
“Ora, resta da capire come l’atto di nascita sia potuto finire in Italia. Sta di fatto che le autorità e gli sportivi austriaci, capeggiati dal borgomastro di Mittewald, stanno organizzando vere e proprie proteste di massa per riappropriarsi del maltolto.”
Grandioso….
In bacheca.
È quindi?
In bacheca.
Forte e chiaro.
In bacheca.
@ Luca Martin (#3851878)
Probabilmente avrai già letto “I figli di Marte”, era di alcuni anni fa.
Altrimenti te lo consiglio.
Ho appena compiuto 71 anni e negli ultimi venti ho sempre guidato una Vespa 300 (prima avevo una BMW K100RS ma ho rinunciato alle maximoto per paura di farmi male).
Come regalo per il compleanno ho buttato alle ortiche la Vespa e ho comprato una Caballero 700. Bellissima! 😎
Io credo che Dotto, Cazzullo e Severgnini, se vedono questa vignetta, abbiano bisogno di qualcuno che gli spieghi il gioco di parole Ja-Si con le iniziali di nome e cognome, sennò non ci arrivano
Cazzullo forse ha sbagliato esempio, ma il suo ragionamento non ne risulta inficiato, che lo si condivida o no. Certo avrebbe potuto citare un altro al posto di Nadal, magari Fognini (che pure era a soli 50 km da Montecarlo) e soprattutto avrebbe potuto evitare di aggiungere quel “quindi tifo per” che è una enfasi puerile e populistica
@ Taigo (#3851999)
Sottoscrivo ogni singola parola. Aggiungo solo una cosa:ai due giornalai di cotanto giornalone consiglio una manciata di confetti.
Falqui naturalmente
Già, brutta cosa il NAZIonalismo
popolazione tedesca!? Hai un po di confusione in testa mi sa
Non sembra ma lo è. Questa è la risposta giusta
Il “ragazzo” che mi precede ha quasi 80 anni e come me arriva in moto, oddio io in motorino lui proprio con la moto..
@ Tim Mayotte (#3852029)
Tra l’altro Armin Zoggeler è un Carabiniere, così come sua figlia Nina (anch’essa pratica lo slittino) per cui chiedergli se conosca l’Inno Nazionale è peggio che stupido, è ridicolo.
Pare che Jannik abbia fidanzata italianissima….casomai servisse come ulteriore indizio su di quale nazionalità lui si senta
Diciamo che siete ENTRAMBI giganti in confronti ai nani che pretendono di ….. illuminare le notti ………
@ Luce nella notte (#3852039)
Sinner è italiano punto. Come tanti altri italiani (non soltanto minoranze linguistiche) è anche espressione di una regione.
Abito a Milano e ho diversi amici che si sono trasferiti qui 30/40 anni fa da altre regioni per studiare e qui hanno studiato, poi trovato un lavoro e costruito una famiglia…
Ma ancora oggi se chiedi a loro di dove sono ti risponderanno “napoletano”, “pugliese”, “piemontese” ecc. ecc. anche se hanno vissuto meno di 20 anni nella regione in cui sono nati e più di 30/40 qui a Milano. Questa non è una critica ma rivela che la nostra “sensazione” di appartenenza a un contesto non è facilmente riduttiva.
Tornando a Sinner e agli altoatesini in particolare che conosco e frequento da anni, nessuno di loro si sente minimamente tedesco, anzi. Non hanno mai avuto rapporti con i prussiani e con i loro regni se non per combattere guerre in cui hanno spesso fatto da carne da macello. Non si sentono neanche austriaci (anche sotto Vienna fornivano principalmente bassa manodopera ed erano sfruttati nelle miniere, e i “minatori” erano una classe privilegiata in regione).
Invece si sentono indiscutibilmente tirolesi, negli usi, nelle canzoni, nel cibo. Se vogliono studiare fuori regione preferiscono Innsbruck (Tirolo del Nord) a Vienna e se privilegiano Vienna a Milano è esclusivamente perché conoscono meglio la lingua.
Ma sentirsi tirolesi è come sentirsi lombardi, piemontesi, pugliesi, siciliani, sardi ecc. NON è un impedimento a sentirsi italiani.
Scusate per le troppe parole, torno a festeggiare Vavassori e Pellegrino, sperando di festeggiare anche domani…
Concordo. E poi Jannik non è il primo né l’unico… I grandi generali romani che difesero l’impero nell’ultimo secolo della sua esistenza erano nati anche loro a pochi km dal Limes ed erano tutti della stessa stirpe dei barbari che dovevano respingere… Ma loro giocavano coi ,colori della Roma! Stlicone, Ezio l’eroe dei Campi Catalaunici, Arbogasto, Ricimero, Flavio Gaudenzio (forse avo dell’attuale presidente Atp) 😉
@ Pier no guest (#3851926)
Scusi, cosa c’entrano le “casse dello stato [italiano – N.d.R.]”?
Sinner non vive e non produce il suo reddito in Italia. Punto.
Ha tutti i titoli legali per scegliere dove vivere e dove fissare la sua residenza fiscale.
Di certp non ruba niente e non leva il pane dalla bocca a lei ed a lei non deve rendere conto del proprio operato.
Piuttosto lei impari a farsi i fatti propri e non invidi gli altri.
Bellissima ed istruttiva vignetta con una ineccepibile risposta… semmai è drammatico pensare che qualcuno si ponga davvero questa domanda… Forza Jannik sei tutti noi!
Alto Adige , Bolzano , Val Pustetria sono entrati ex Novo, per la prima volta in Italia nel 1919.
Ai tempi dei Romani (Druso ecc.) era stato costruito un enorme campo di concentramento ad Augsburg, che era il piu’ grande insediamento Romano oltralpe.
Pero’ al tempo non e’ che esistesse l’ Italia.
A Bolzano nel 475 (convenzionalmente caduta impero Romano) c’ erano i “Goti”.
Nel 700 c’ erano i BAIUVARI…
Mai Bolzano era stata in Italia prima del 1919 e non ci e’ certo ritornata.
100% della popolazione era da sempre tedesca e il primo “primo Ministro” italiano che mise piede a Bolzano, 1919, scrisse… mai sentita una parola in italiano, mai iista una scritta in italiano (Francesco Saverio Nitti)
Ricordo un giornalista Rai idiota chiedere al grandissimo Armin Zöggeler (6 Olimpiadi consecutive sul podio) se sapeva le parole dell’Inno nazionale. All’ignoranza e al razzismo non c’è limite.
L’articolo 6 della nostra Costituzione tutela le minoranze linguistiche, la Legge italiana riconosce ufficialmente ben 12 lingue oltre all’Italiano stesso. Chi parla di cultura, razza e tradizione italiana dovrebbe saperlo. Forse i veri NON italiani sono queste persone le quali non vanno oltre al POOOPOROPOPOPOPO. Purtroppo l’ignoranza è difficile da debellare. A Jannik contestai la rinuncia ai Giochi Olimpici ma ora ha chiaramente dimostrato l’attaccamento alla maglia. Per la nazionalità il problema non s’è mai posto. Pensare che 650mila ragazzi hanno lasciato le loro vite per riportare in Italia il Trentino Alto Adige… Forza azzurri e forza Jannik
Certo che se ti toccano Sinner… Ripeto, non lo sminuisco per le scelte di residenza, neppure per quanto sia attaccato alla maglia azzurra e probabilmente lo è tantissimo, così come non rinunciavo ad amare dei musicisti anche se avevano un vissuto che non augurerei a nessuno,mi emozionavano e tanto bastava.
Ma facciamo un esempio limite: tu abiti in un piccolo paesino, girano belle macchine che sono tuoi ex compaesani decisamente benestanti; il tuo nuovo Sindaco, causa poche risorse, limita l’illuminazione pubblica,allestisce agguati dei vigili per coglierti in fragrante per eccesso di velocità (che non è prevenzione) o toglie altre risorse. Poi scopri che nel paesino a fianco la situazione è decisamente migliore proprio grazie alle tasse dei tuoi ex compaesani. Magari li giustifichi, magari condanni chi ha gestito il tuo paese facendoli emigrare ma le balle comunque credo ti girino no?
Detto questo non condivido alcun attacco fatto verso lui o altri, non apprezzo giornalai che vogliono fare della polemica per vendere gossip, non ritengo siano migliori le aziende che trasferiscono sedi in paradisi fiscali né chi si gode la pensione all’estero. Il nostro paese ha favorito certe scelte ma un pensionato con un paio di migliaia di euro è una cosa, un milionario un’altra, credo che le tasse qui non lo priverebbero di così tanti piaceri.
avoja: di Thoeni, della Kostner, di Schwazer quando vinceva (dai guai col doping è invece tornato italianissimo)
Il bello della legge è che non va interpretata, va seguita.
– Considerato che Sinner per il mestiere che fa passa più del 50% del tempo fuori dall’italia (e direi che è incontestabile visto che quest’anno ha fatto più di 20 tornei di 1/2 settimane e che tra questi solo 1 era in italia) lui puo’ avere la residenza dove meglio crede.
– Considerato poi che lo stesso Jannik ha spiegato i suoi motivi: a Montecarlo si allena in maniera più proficua rispetto a che ne so, Rio di Pusteria
Direi che parliamo di un non tema, poi per carità parlate e tifate chi volete. Io tifo Jannik.
PS: la vignetta non è solo bellissima, è geniale!
Gli interventi di Cazzulo e Severgnini sono intrisi di demagogia e finto perbenismo. Le cose che dicono non hanno alcuna attinenza con la realtà e con il diritto (anche costituzionale). Non esiste alcuna regola, neppure di carattere etico-morale, che impone a un cittadino di risiedere tutta la vita in Italia o di mantenervi il domicilio e gli interessi. Perché questo serve per avervi il “domicilio fiscale”.
Invitare Jannik a “trasferire” il proprio domicilio fiscale in Italia significa imporgli una scelta di vita… e perché mai se lui ha liberamente scelto di fare il tennista professionista, cosa che comunque lo porta a girare il mondo? Perché mai non può decidere di stabilirsi – quando non è impegnato in un torneo – dove meglio gli aggrada e vivere a Dubai, a Montecarlo o a Miami se lo volesse? Fintanto che non si tratta di residenze fittizie (ma non è il caso suo) mettere in discussione legittime scelte di vita di una persona (sotto il profilo professionale, economico, sociale) significa disconoscerne i suoi diritti fondamentali e mancarle di rispetto.
Cazzullo e Severgnini si lamentano perché la gente talvolta li insulta per quello che scrivono (io non lo faccio)… ma se è vero che, come diceva Umberto Eco, che i social danno diritto di parola a legioni di imbecilli è altresì vero che avere il “privilegio” di scrivere per un rinomato quotidiano nazionale non ti esime dal diritto di critica altrui e soprattutto non ti trasforma nel depositario della verità assoluta.
Anzi, al contrario di coloro che scrivono insulti sui social, che possono infastidire ma il più delle volte lasciano il tempo che trovano, chi pontifica dalla tribuna di un rinomato quotidiano nazionale dovrebbe pensare bene a quello che dice o che scrive, perché i danni che può cagionare alle persone coinvolte dalle proprie facilonerie possono essere assai più gravi.
Jannik con la sua compostezza, la sua etica del lavoro e i suoi risultati sta dando al suo Paese di origine dei ritorni in termini di immagine e di sviluppo della crescita sportiva che non potrebbero mai essere posti sullo stesso piano delle eventuali rendite fiscali dei suoi guadagni.
Taigo, sei un grande.
Conserverò nel mio archivio il tuo commento.
Bravo, veramente bravo!
P.s. per quanto riguarda Cazzullo e chi ragiona come lui mai proverbio fu più azzeccato: meglio tacere che parlare dandone la certezza. Di nuovo buona serata.
Per quanto ne so io, e qualche commercialista mi può correggere, le tasse sulle vincite nei tornei vengono pagate nei paesi in cui le maturano. Quindi in Italia per Torino, in Spagna per Madrid e Barcellona , negli USA per i tornei gli USA stessi, ecc. Il vantaggio è esclusivamente sulle sponsorizzazioni. Del resto cosa dire dei pensionati che, trasferiti in Portogallo, non pagano le tasse in Italia ed in Portogallo?
Ascolta meglio
La seconda che hai detto
L’ironia è il sale della vita e finalmente qualcuno ci scherza su, sdrammatizza, su un problema complesso che merita rispetto e conoscenza. E forse sarebbe il caso che qualche giornalista “rosa”, scrivesse più di sport che di opinioni extra sportive. Si, perché uno degli ultimi articoli tratta di una sua opinione personale e non di fatti di gioco. L’unico fatto reale che compare in uno dei suoi articoli è: San Candido, Trentino-Alto Adige, Italia. Il resto, per quanto uno si ritenga “esperto”, è complesso anche per chi abita in quelle zone. Dove ci sono battaglie storiche propagandistiche a colpi di sondaggi su chi sente da una parte e dall’altra della barricata.
Se si considerano i confini passati come dovremo considerare Djokovic, serbo o jugoslavo?
Scherzavo con due amici che pungolano sulla questione e ho risposto che per me Sonego non è italiano, è sardo-piemontese.
Ma noi italiani siamo maestri a cogliere il fenomeno del momento, che fino al giorno prima non si conosceva (che si è guadagnato la posizione che ricopre coi sacrifici dei genitori, i suoi, dell’accademia di Piatti e del nuovo team ecc.ecc..) e vivisezionarlo per trovare quello che non c’è solo per vendere due copie in più.
Tutti a dire che dovrebbe prendere esempio da Djokovic, lui si che tiene alla maglia e alla sua nazione. Due giorni dopo il forfait di Alcaraz alla Davis Djokovic dichiara che anche lui da giovane saltò le fasi preliminari della Davis. Perché, chiedo io? Forse per lo stesso motivo di Sinner? Si, per lo stesso motivo. E qualcuno ha mai messo in dubbio il suo attaccamento alla maglia?
Poi mi metto a fare le ricerche sul mio tennista preferito: Roger.
Scopro che dal 2004 al 2010 salta anche lui tutte le fasi preliminari di Coppa Davis…. Basta, non faccio più ricerche, per me era sufficiente.
Qualcuno ha mai messo in dubbio a Federer il suo sentirsi svizzero o a Djokovic il suo sentirsi Serbo?
Per il nostro ragazzo, che è un esempio internazionale di sportività l’equazione è diversa: rinuncia alla Davis nella fase iniziale = non è attaccato alla maglia. Ergo: perché è altoatesino. Che squallore, che superficialità.
Bravo il vignettista e grazie Marco per avercelo fatto conoscere.
Buon tennis a tutti e forza ragazzo, porta sempre con orgoglio il tricolore sul petto!
Concordo pienamente. Ormai il corriere è un inguardabile rotocalco da parrucchiere con articoli e giornalisti da rotocalco da parrucchiere.
Severgnini e Gramellini in testa.
Anche Servegnini si è prestato al giochetto: peccato che ci siano almeno altri due tennisti italiani con residenza nel Principato, Berrettini e Musetti, ma a loro, evidentemnte, è concesso … Passando ad altri paradisi fiscali, forse il Sig. Servegnini dovrebbe spiegarci dove ha sede la Società che per anni è stata la proprietaria del quotidiano su cui scrive…
Come sempre accade sul social, del resto.
@ Giampi (#3851935)
Giampi ho sempre sognato di avere un pianoforte (a coda). Così appena riuscivo ad invitare una ragazza a casa, il più era fatto. 😎
Purtroppo non ho mai iniziato a suonare, ma tu insisti, che fino attorno ai 70 c’è ancora qualche buona ragione per sperare. 😉
Si scherza, ovvio…
@ Marco M. (#3851783)
Si ma perche non si parla invece dei “movimenti” a cui invece va benissimo rimanere nella stessa situazione? Inoltre non mi sembra che Sinner abbia mai espresso favori riguardo a qualsiasi tipo di appartenenza, politica o linguistica che sia!
Che piaccia o no Alto Adige è Italia, e quindi è scontato e naturale che Sinner si senta italiano. I dubbi vengono ad alcuni di noi (voi), sicuramente non a lui!
Cito il tuo messaggio, so che siamo dello stesso parere, non è una replica.
Ma è possibile sentire ancora queste stupidaggini sulla ” italianità ” di Sinner? Personalmente invece trovo bellissimo che esprima questa aurea di internazionalita’: con le amicizie che ha e con il consenso che gode oramai in tutto il mondo tennistico. Potrebbe essere del polo nord, ma per quello che è come giocatore e come uomo merita solo rispetto e ammirazione. P.s. salvo errore è l’ unico giocatore che raccoglie la monetina all’arbitro quando è una donna. Mi basterebbe questo per volergli bene come ad un figlio. Buona serata.
Venite a piana degli albanesi e ditegli agli abitanti che parlano un dialetto in albanese che nussuno tranne loro capiscono che non siano
Italiani .
Marco, avevo capito..ma anche se “mille difetti” è un modo di dire, io volevo dire che Jannik ha qualcosa di diverso un po’ da tutti…la grande Billy King se ne innamorò a Wimbledon quando si è avvicinato e le ha detto bellissime parole…sul tennis…quando un giocatore da il 100% sempre, in ogni partita, con ogni avversario e lavora in quel modo io faccio fatica a fare critiche per questo o quello…sono 10 anni che prendo lezioni di piano e ogni tanto dico al maestro, sono una testa dura, faccio fatica, non ho il minimo talento..e lui, per impegno e dedizione sei di esempio per tanti ragazzi talentuosi che se avessero appena un po’ della tua voglia…
@ Dr Ivo (#3851819)
No dai polemica no…semplicemente sono curioso di capire il pensiero della genta su questa tematica. Dato che essendo alto-atesino pure io, di madrelingua tedesco tra l’altro, leggo tanti commenti di gente ignorante che probabilmente non ha nemmeno mai messo piede in Alto Adige. Se non si conoscono le culture, e si tende a far di tutta l’erba un fascio…faremo poca strada qui.
Ha scritto chiaro: su fatti di sport, di gioco.
Un po’ tutti abbiamo fatto delle critiche, io sul servizio quando aveva delle percentuali imbarazzanti. Ora è un Signor servizio.
Alcuni sul fatto che sia andato a Barcellona stanco e abbia rischiato un infortunio serio, per fortuna poi ha “solo” saltato Madrid.
Non parla della persona, mi sembra chiaro.
E sarebbe bene farlo per TUTTI i tennisti, a me di cosa facciano nella vita privata, di come mangiano, di chi trombano non frega nulla, tanto è vero che non seguo nessuna pagina di nessun atleta, proprio perché non mi interessa la loro vita privata.
Li guardo quando giocano e su quello esprimo ammirazione o critiche.
Il resto è roba da bocciofila o circolo anziani…
Già. Ripeto, non mi scandalizzo, è una scelta di convenienza che lo accomuna a molti altri ma non mi su dica che è una scelta mossa dal fatto che è un Circolo con soci di classifica alta con cui allenarsi, sarebbe come dire che a Montecarlo molti piloti di F.1 vivono li per conoscere meglio il percorso cittadino su cui fanno il G.P.
Ha un manager, ha un commercialista ed ha optato per un regime fiscale vantaggioso. Un vantaggio per lui, meno per le casse dello Stato.Severgnini non mi pare un idiota ma, a volte, il tifo fa davvero accettare qualunque cosa. Se a Montecarlo ci fosse un nostro politico si direbbe che è l’ultimo che può parlare di certe tematiche. Giustamente.
Discorso diverso. Banchero è nato e cresciuto negli states. Non è nemmeno mai stato in Italia. La sua era una naturalizzazione a tutti gli effetti, che poi non è neanche andata in porto. La gazzaetta probabilmente lo sponsorizzava come parte dell eventuale pacchetto commerciale per portarlo in azzurro.
Dedicato a tutti quelli che lo criticano per la residenza ( VERA ) a Montecarlo:
vorrei vedere quanti di loro, avendo vissuto 6 anni ad oltre 600 km da casa, eviterebbero di spostarsi di altri 30m km, e potrer risparmiare così alcuni milioni di euro all’anno…
Per quanto riguarda Cazzullo (che stimo per molte sue qualità), un paio d’anni fa ho letto un suo articolo in cui diceva peste e corna riguardo la residenza di Sinner e Berrettini e si dichiarava tifoso di Nadal, perchè lui pagava le tasse in Spagna.
Peccato che nessuno gli avesse spiegato che le pagava in Spagna dopo essere stato oggetto di una multa di una decina di milioni di euro, proprio per una sua fittizia residenza all’estero.
Chissà adesso, dopo essersi informato, per chi tifa Cazzullo… 😉
Un noto fissato (desaparecido) la definirebbe dura. La verità.
ahimé verissimo
Ecco, criticare Sinner per mille cose…se gentilmente fosse possibile avere un elenco..l’ultima, un ristoratore di torino dove sono andati tutti i giocatori ha detto che l’unico che si è alzato ed è andato personalmente a pagare è stato, indovina chi?
Si pensava che Berlusconi avesse portato i media sul fondo a livello culturale e morale. Ebbene Cairo e i suoi lacchè giornalisti stanno esplorando gli abissi…
Bellissima vignetta!!!
Aggiungerei anche “Mole Djokovic” per italianizzare il serbo dopo le Finals…
Un po’ conosco il napoletano ma ho dovuto mettere lo stesso i sottotitoli…
Va detto che anche io che sono campano capisco più Sinner che parla in corretto italiano che non quelli di Gomorra…ma quella è una storpiatura del dialetto napoletano..d’altronde io non capirei nemmeno uno che parli in milanese stretto o bergamasco o che so veneto peggio ancora…
Ora, in Italia ci sono ancora milioni di persone che parlano solo in dialetto e non conoscono l’italiano…oh, tra parentesi visto che si continua a parlare di Montecarlo, gli ospedali non trovano più nuovi medici perchè vanno tutti a lavorare all’estero…per fortuna che ci sono gli extracomunitari sennò il paese si stacca dalle Alpi e affonda nel mediterraneo…
Sei lo stesso Berga che scrive da registrato?
Comunque, solidarietà per gli attacchi subiti ieri (e rapidamente rimossi dalla redazione, con grande discrezione; chissà perché chi sbaglia un congiuntivo viene schernito, chi trolla un po’ addirittura lapidato, mentre chi insulta o minaccia non desta particolare indignazione).
Forse pochi lo sanno, ma la Costituzione Italiana riconosce 12 (dodici!) minoranze linguistiche, quindi esistono cittadini italiani, tanti, che parlano ben 12 lingue diverse dall’italiano.
Oltretutto se la nazionalità fosse solo questione di lingua, sarebbe un bel problema: io per esempio capisco di più Sinner che parla in tedesco, che un attore di Gomorra che parla napoletano.
Tra l’altro questo mr Cazzullo (che un tempo stimavo) ha scritto un libro su Roma che definire un bignami e un clamoroso copia e incolla, è dir poco (secondo me ha addirittura fatto un estratto centrifugato dei video di Roberto Trizio).
Sinceramente mi aspettavo un libro molto più approfondito.
Invece, da appassionato della Storia dell’ Impero Romano, sono rimasto allibito e deluso.
Per molto meno Girardelli (austriaco con cognome italiano) lascio la nazionale di sci per correre con il Lussemburgo e ora per motivi banali la giovanissima Lara Culturi, figlia della campionessa Ceccarelli promessa dello sci italiano, corre per l’Albania
Meraviglioso Jannik
Wunderbar Jannik
Che poi non riesco a capire perchè non sorgano dubbi di italianità nei confrotni di chi parla con forte accento napoletano, romano, siciliano, piemontese o veneto e debbano nasaere su jannik che parla con forte accento sudtirolese.
Vallo a capire il mondo
Meraviglioso Jannik
Wunderbar Jannik
Io rivorrei la Stato Pontificio, a costo (altissimo!!!) di non avere Sinner in nazionale… comunque ci sarebbe Berrettini che in colori giallo/bianchi starebbe benissimo 😀
In una sua intervista spiega anche che a Montecarlo ha la possibilità di allenarsi con molti big, cosa che non potrebbe fare in Italia. E anche questa è una verità.
@ biglebo (#3851820)
Aggiungo che la cosa non modifica di un centimetro la considerazione sul tennista.
E che ne aumenterebbe quella della sua immagine, cosa che in futuro sarà per lui molto più importante di quanto possa apparire oggi.
Credo che la decisione di trasferire la residenza a Montecarlo non sia stata sua, ma di chi lo ha mal consigliato ad una età in cui non sapeva neppure di che cosa si trattasse.
Ora che ha raggiunto una diversa maturità sarebbe auspicabile che affrontasse questa situazione che ritengo sbagliata e che non riguarda solo Jannick Sinner.
Se il tuo paese ti ha permesso di nascere, studiare, curarti dalle malattie (il tutto gratuitamente) e dato così tanto affetto, sarebbe corretto e gli procurerebbe anche molta stima, risiedere fiscalmente in Italia.
Quelli che ho ascoltato nel video segnalato nel commento più sopra mi sembra condivisibile e stiamo parlando di persone ragionevoli.
@ NikoSinn (#3851756)
Ignoranza eh? Direi piuttosto un modo candido… di attizzare polemica 😆
Quello che trovo sgradevole negli attacchi sulla residenza a Montecarlo è omettere accuratamente che non solo i tennisti italiani risiedono a Montecarlo, ma anche tennisti di molti altri paesi, e quelli che non lo fanno è perché hanno raggiunto accordi fiscali vantaggiosi nel propri paesi di origine, vedi Nadal e Federer. E lo fanno perché i tennisti guadagnano bene se sono tra i Top50, ma non hanno contratti, sono esposti continuamente al rischio di infortuni e di crollo repentino delle entrate a zero. I francesi non possono prendere la residenza a Montecarlo ma vanno in Svizzera. Ma no, si lascia credere che siano solo i soliti italiani a farlo. Lo trovo una ricerca di facile consenso poco professionale e molto superficiale. Come al solito, si stimola una generica indignazione e poi si ringrazia il dentista che ci fa risparmiare non emettendo fattura
Ambedue
Completamente d’accordo con te, sai qui in Toscana quanti rivorrebbero il Granducato? Che stupidaggini…la vignetta è troppo bella…
Sulla nascita a San Candido, come se non fosse Italia…
Che poi lassù ci siano dei movimenti che spingono per una annessione all’Austria, altri che spingono per una nascita dello stato Tirolese unendo le due parti italo-austriache è secondario. Mi sembra che Jannik giochi la Davis e andrà alle Olimpiadi con la maglia azzurra, quindi come si sente lui mi sembra chiaro…
Anche qua in Liguria ci sono nostalgici della Repubblica di Genova e in altre zone d’Italia ci sono movimenti separatisti, ma sono persone ce non sanno cosa dicono, discorsi da bocciofila e circolo degli anziani…
Grazie per la segnalazione, la vignetta è assolutamente geniale!
Da altoatesino di nascita, per buona parte della vita cresciuto e vissuto a Bolzano, essendo inevitabilmente sazio di queste sterili dispute nazionalistiche, aborrrrro (alla Mughini) ogni forma di contaminazione non necessaria tra politica e sport, soprattutto quando non è la politica a porsi al servizio dello sport, ma il contrario.
Personalmente, ogni volta che leggo o sento illazioni di questo tipo (ma non è italiano, è mezzo austriaco… bla bla bla) tendo in via automatica a non curarmene, ascrivendole alla beata ignoranza – quando non addirittura alla stupidità – di chi scrive o parla. In altre parole, mi ispiro al motto dantesco “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa“.
Questo basse argomentazioni, talora figlie di bieche ideologie, ci sono sempre state, ci sono tuttora e, purtroppo, sempre ci saranno.
Ma a noi, supertifosi e grandi ammiratori del giocatore e prima ancora dell’uomo Jannik Sinner, dove questi sia nato, quale sia la sua madrelingua, dove risieda, quanto guadagni, dove e quante tasse paghi, ecc. ecc. “nun ce ne pò fregà de meno“!!!
Chiaro il concetto, haters dei miei stivali?
Io invece ho l’età per ricordare e Thoeni non è mai stato discusso come “finto” italiano, così come Isolde Kostner o il campione di Slittino Armin Zöggeler. Lo stesso Messner non ha mai subito quello che sta subendo Jannik.
Ci sono dei confini precisi, non possiamo dire che sia italiano un atleta nato a Lugano perché, anche se parla italiano meglio della media nazionale e un dialetto lombardo incomprensibile, resta comunque uno svizzero.
Il loro modo di parlare può essere fonte di ironia e su Thoeni ai tempi ne fu fatta parecchia, in alcuni casi anche in modo intelligente, ma da quello a mettere in dubbio l’italianità ne corre.
Andreas Seppi è altoatesino esattamente come Sinner, con un nome prettamente austriaco, non precisamente Mimmo o Rosario, ma non ricordo queste polemiche, forse perché il buon Andreas non ha vinto come Jannik.
Mi sa che nei prossimi dieci anni coloro che denigrano Sinner per le origini o per altri fatti personali avranno dei travasi di bile molto frequenti. Vorrei dire che mi spiace per loro, ma invece godo come un riccio 😎
Però la Gazza sponsorizzava Banchero, che tra l’altro neppure parla italiano,per la nazionale di Basket
Non so quanto Sinner sia “italiano” dentro e francamente non pregiudica minimamente la mia opinione assolutamente positiva sul ragazzo.Non mi “deve” nulla, lo guardo e mi emoziono o meno non per quanto vince ma per l’effetto che mi fa il suo modo di giocare. Si ironizza sulla sua cadenza ma magari c’è anche un pizzico di invidia perché del mondo “nordico” se ne apprezzano diligenza e organizzazione.
Ma la questione dei paradisi fiscali, di chiunque, è un fatto e quando grosse aziende trasferiscono fuori patria la sede ci si indigna un po’.
Sinner come altri cura i propri interessi, fa forse ciò che farebbe ciascuno di noi ma che se facessimo tutti non sarebbe esattamente di beneficio per un paese che “zoppica” un po’.
Il rischio è che, con tutti questi dotti cazzulli che infestano stampa e media, il rischio è che Jannik se ne vada davvero…
Scusate la mia ignoranza…ma i dubbi sull’italianità di Sinner riguardano la sua provenienza alto-atesina o la sua residenza a Montecarlo?
Onestamente trovo ridicola qualsiasi opzione però mi incuriosisce la cosa…
E ho detto tutto (cit.)
Io non sono giovane ma non ricordo alcuna polemica sterile sul mitico Gustavo. O forse è passato troppo tempo e non lo rammento.
Quoto
Ivi inclusa la stolida polemica su Monaco (non quello di Baviera)
Per fortuna non la posso leggere non essendo abbonato e rifiutando i cookie (cosa che mi preclude la lettura del Corsera ….. del che non me ne dolgo affatto visto che il livello è simile a quella della rosea …… e non solo in fatto di sport)
Purtroppo la madre degli stolti e’ sempre incinta..
Buongiorno ☀️ una curiosità.. Ma in Alsazia e Lorena dove le architetture sono teutoniche sbaglio se dico che appartengono alla Francia?! Io non capisco perché continuino con questi esterofili del PIFFERO.. Anche le zone di confine sono ITALIA! Da Ventimiglia Liguria Pieris Friuli Courmayeur Val D’Aosta e San Candido Alto Adige! Magari è corretto dire che nella provincia di Bolzano si ritengono Italiani di madre lingua Tedesca.. Non vedo dove sia il problema! Parlano e capiscono anche la lingua di Dante! È obbligatoria studiarla insieme al Tedesco.. Piuttosto diciamo che sono molto fortunati ad essere Bilingue! Nel 2023 ancora raccontiamo queste chiacchiere da bar!! Saluti buon tennis a tutti
Agli scomposti attacchi della rosea per il rifiuto della convocazione in Davis, allo straparlare del Dotto “giornalista” sull’italianità di Sinner, al moralismo di Cazzullo sulla residenza, si aggiunge una nuova pagina, di Severgnini, sullo stesso argomento
Ti quoto in pieno..ma l’ignoranza di questo paese è enorme: la maggioranza non sa che (oltre ad essere pienamente Italiano essendo nato in territorio Italiano) si è trasferito giovanissimo a Bordighera, che si sente molto più Italiano lui di tanti altri!
ma poi pontifichiamo noi (proprio noi) sulla Italianità???? Siamo un miscuglio di etnie, siamo stati dominati da più e più popoli! In questo paese c’è di tutto: dagli arabi, ai normanni, agli aragonesi e vi dicendo.. mi fermo qui perchè ce ne sarebbero altri da citare! E ci mettiamo a discutere sulla Italianità…ci manca solo che torni uno grasso e pelato che venga a parlarci nuovamente del manifesto della razza e saremmo a posto. Siamo un popolo ridicolo per certi versi!
A questo punto, magari per i nuovi arrivi sul sito, la ritiro fuori:
Riporto una notizia appena letta sulla prima pagina dell’Eco di Salisburgo.
Ludwig van Gegenhofer, oscuro notaio austriaco, ha scovato -cedendo alle pressioni delle autorità sportive locali- l’atto di nascita del tennista Jannik Sinner. Ciò che emerge dall’impeccabile ricerca del dottor Gegenhofer si sta rivelando agghiacciante per i tifosi italiani.
La mattina del 16 agosto 2001, sotto una pioggia insistente, il signor Hanspeter Sinner, titolare di uno chalet montano, era alla guida dell’automobile di famiglia, direzione San Candido. Accanto a lui, in preda a dolorosissime doglie, sua moglie, signora Siglinde. Prima di entrare in paese per raggiungere il locale ospedale, al tempo l’unico in zona che disponeva di un reparto di ostetricia, i coniugi si videro la strada sbarrata da una frana: pietre rocce e alberi sradicati avevano di fatto isolato il paese, rendendone impossibile l’accesso. Col parto ormai venturo, si rischiava una gravissima perdita, non solo per la coppia ma per l’umanità intera.
Chiesta un’informazione a un contadino, proprietario del terreno franato e pratico di sentieri alternativi, si videro indicare maldestramente una strada che li avrebbe condotti oltrefrontiera, più precisamente a Mittewald, nel distretto di Lienz.
Individuato il poliambulatorio medico della cittadina austriaca, la signora Siglinde, assistita dal dottor Otto Luber-Steiner e dal valido personale ostetrico, diede alla luce il piccolo Jannik.
Ora, resta da capire come l’atto di nascita sia potuto finire in Italia. Sta di fatto che le autorità e gli sportivi austriaci, capeggiati dal borgomastro di Mittewald, stanno organizzando vere e proprie proteste di massa per riappropriarsi del maltolto.
Per evitare uno scandalo internazionale e trovare un accordo pacifico che non vada ad incrinare i rapporti tra le due nazioni, un maestro di tennis in pensione del circolo di Villach ha proposto: il ragazzo, oggetto della disputa, gareggerà per i colori austriaci, e in cambio gli italiani potranno avvalersi delle prestazioni di Lucas Miedler e, con un piccolo conguaglio, del nipotino quattordicenne del vicino di casa di Thomas Muster, ragazzino di cui si dice un gran bene.
Bellissima vignetta! Vorrei anche aggiungere che non ho mai visto tutte queste storie sui naturalizzati nella nazionale di calcio, invece su uno nato al confine ma cresciuto e formatosi in Italia sì. Che brutti tempi
@ Racchetta (#3851678)
esattamente.
Secondo me è giapponese
Anche se fosse nato ad un millimetro dal confine con l’Austria, per me sarebbe italiano al 1000%. Per chi gioca la Davis? Per noi! Tutti questi discorsi sono senza senso, anche perché è diventato tennista professionista a Bordighera, mica a Vienna. È un vanto per la nostra nazione che molti ci invidiano ma non saremmo veri italiani se non facessimo polemiche sterili come nostra abitudine. Poi però andiamo in brodo di giuggiole quando squadre di calcio infarcite di stranieri vincono qualche trofeo Internazionale.
Vero Marco, comportamento giusto, logico tanto da non dover neanche esser specificato.. il fatto che lo si debba chiarire indica lo spessore di molti interventi giornalistici e sul forum stesso
Non fa una piega.
In bacheca.
Ci tengo a sottolineare che personalmente non ce l’ho con nessuna testata in particolare, perché purtroppo sono TANTE le voci scomposte anti Jannik. Credo sia assolutamente legittimo criticare Sinner su mille cose, io stesso l’ho criticato tante volte su Livetennis, in radio e altrove, e continuerò a farlo, ma su fatti di gioco, di sport. Non su cose come quelle tirate in ballo ultimamente.
Forza Sinner!
Diretta e semplice!
Speriamo funzioni!
Bravo Manuel e sempre forza e vicinanza al nostro Jannik!
Simpatica.. ho molti dubbi che con le “teste dure” dell’opinione pubblica, ma anche qui possa sortir effetto sulle coscienze di qualche “buontempone” diciamo così, però è carina
Bellissima. Bravo sig. Mazzoni! Condivido parola per parola. Uno schiaffo ai giornalai della gazzetta dello sporco (con tutto il rispetto per i giornalai ovviamente – anche se purtroppo sono sempre meno-).
Jannik sei il nostro idolo!!!!
Io non ricordo perché sono troppo giovane… ma anche di Thoeni si diceva che non fosse italiano o questa cosa è solo per Sinner?
Bella vignetta!!
Mi ha fatto ricordare che quando ero piccolo, il comico Andreasi, imitava Gustav Thoeni e diceva ” Piero Gros è amiken und nemiken”.
Insomma non siamo cambiati molto ….
Resta il fatto che Thoeni e Sinner sono un orgoglio dell’Italia, esattamente come Mennea o i fratelli Abbagnale. 😎
Bella ! 🙂
Lampante !
e… politically correct 😉