Sinner parla da Malaga: “Sono contento che l’ultimo evento della stagione sia a squadre”
Un caloroso applauso. Questa la primissima accoglienza del team azzurro di Davis a Jannik Sinner, appena sbarcato a Malaga dopo la straordinaria cavalcata alle ATP Finals. Il n.4 del mondo si è subito messo a disposizione del Capitano Volandri per un allenamento con gli altri compagni, per conoscere le condizioni e farsi trovare pronto giovedì nel match che oppone l’Italia all’Olanda. Una sfida che ci vede favoriti ma che resta ricca di insidie. Jannik sarà l’uomo da battere, ma in Davis son ancor più decisive le partite tra i n.2 e soprattutto il doppio in caso di parità nei due singolari.
Sinner ha rilasciato alcune dichiarazioni che riportiamo dal video di Supertennis. “Siamo uniti e questa è anche la nostra forza. Mi hanno accolto con un applauso dopo la mia settimana a Torino, ma sarà l’ultimo perché ora abbiamo un solo obiettivo in testa, ci sarà da lottare su tutti i punti” afferma Jannik. “Sono contento di far parte di questa squadra pazzesca, ognuno di noi proverà a dare il 100% e starà molto attento a tutti i punti che giocherà. Proveremo a fare del nostro meglio”.
“Fisicamente mi sento abbastanza bene” continua Sinner, “sarà fondamentale sia oggi (ieri, ndr) che domani il mio riposo, ma considerando tutte le cose messe insieme mi sento abbastanza bene. Sono contento che l’ultimo evento di quest’anno sia una gara a squadre. La squadra ti può dare davvero tanto, passiamo tutta la giornata insieme, quando andiamo in campo ci alleniamo molto bene ma riusciamo anche un po’ a divertirci, anche per questo siamo una bella squadra e proviamo a farlo vedere anche in campo”.
Jannik mette in guardia da facili entusiasmi: “L’Olanda è una squadra molto difficile, non dobbiamo sottovalutare nulla, hanno due ottimi singolaristi, entrambi hanno disputato le migliori partite a fine anno su campi indoor molto simili a questi. Nel doppio sono davvero forti ma noi dobbiamo pensare solo a noi stessi. Dobbiamo essere consapevoli della nostra squadra, un’ottima squadra, e giocare punto dopo punto. Chi è in campo non gioca da solo ma per tutta la squadra e per l’Italia, siamo tutti contenti di far parte di questa squadra, ognuno di noi darà il 100%”.
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Fesserie le scrive Lei…
Il concerto assai sfuggente di “Reti” e’ assimilato a quello di ETRUSCHI da pressoche’ tutti gli scrittori di epoca Romana (Plinio il vecchio…)
I Ladini sono una sorta di cuscinetto, soprattutto linguistico tra latino e tedesco (o prototedesco)
Sono in pochissimi comuni “cuscinetto” e i vocabolari delle parlare (Val Badia o Cortina d’ Ampezzo) dimostrano un frammisto di italiano e tedesco (o latino e prototedesco).
Sono Si e No il 5% degli abitanti della provincia di Bolzano.
La cosa piu’ strana e’ che ai Reti e alle iscrizioni attribute ai Reti e agli Etruschi manca sempre la lettera O.
Come la mettiamo con il nome Tirolo ?
I Baiuvari (non certo Reti / Etruschi) sono a Bolzano prima dell’ 800, mentre alla “caduta” dell’ impero Romano (convenzionalmente 475…) c’ erano i Goti…
Ma gli stessi Romani arrivati in zona trovarono… il Tirolo o gli Alemanni e non certo Etruschi o “Reti”
Chiaro che una quantita’ infinita incessante di documenti e incrizioni tedesche / prototedesche partono dall’ 800 o Poco prima dell’ anno 1000 non solo a Bolzano ma in tutto la provincia (Bressanone, Merano, Brunico e dintorni, San Candido dove nacque Sinner del paese di Sesto…)
Boh, forse Lei fa apposta a confindere le carte, perche’ Mi sembra una persona di una certa cultura…
Come diavolo fa a sostenere che il tirolo e’ pre-romanico, i Romani sono arrivati in Tirolo e avrebbero trovato un nome che subira’ , dopo i Romani una “germanizzazione”.
Ma se Tirolo e’ ante romanico e’ evidentemente di radice celtica se non tedesca, o proto tedesca.
Tir, che e’ la sua radice (non certo Zirl…) sta a significare terra , terreno.
Veda du mettersi d’ accordo con sè stesso: se è pre-romanico, se é qualcosa che i Romani hanno trovato quando sono arrivati non ė certo ladini da “teschuzzare” é giá tedesco / celtico fin dalle origini.
Forse Dante Alighieri é un po’ piú onesto di Lei:
“suso in Italia Bella giace un laco
a pié dell’ Alpe che serra Lamagna
sovra TIRalli ch’ ha nome Benaco”
Ancora con questa fesseria che il SudTirolo è “da sempre” tedesco, salvo poi far partire il “da sempre” dal tardo Medioevo. I tedeschi sudtirolesi (i baiuvari) sono originari della Baviera, immigrati in Sud Tirolo nell’ambito di una vera e propria germanizzazione del territorio, né più né meno proterva e violenta e della successiva italianizzazione. I veri abitanti originari, i ladini (discendenti dai Reti) prendono oggi le distanze tanto dai tedeschi (“da sempre” un accidenti!), quanto dagli italiani (anche perché gli italiani al tempo dell’italianizzazione erano i fascisti).
@ Scaino (#3849095)
Ottimo, ma lascia stare, farebbero carte false per avere la stessa possibilità
Guardi Lei sbaglia tutto, abbia pazienza.
A San Candido Innichen sono ancora in piedi edifici tedeschi Molto piu’ vecchi del 1300 , andiamo anche prima…
I BAIUVARI erano in pustetria (i ladini in Val Pustetria NON ci sono) gia’ nell’ 800.
I BAIUVARI, ma guarda un po’ erano 100% tedeschi.
Allora dall’ 800 le testimonianze della totale Appartemenza di Bolzano e provincia al mondo tedesco Sono Infinite.
Il primo ‘primo Ministro italiano” che mette piede a “Bozen” nel 1919 e’ Francesco Saverio Nitti, il quale scrive di questo suo viaggio… mai Vista una sola scritto in Italiano, mai sentita Una sola parola in Italiano.
Cosi’ il primo Ministro italiano alla sua prima visita in territori sostanzialmente da sempre tedeschi e per nulla paragonabile a Trento, Trieste, Venezia dove era gia’ tutto 100% italiano.
Scusa potresti limitarti a commenti utili alla discussione e all’argomento. Perchè questi tuoi ripetuti interventi sono un profluvio di banalità che hanno solo l’effetto di annoiarci, ma soprattuto di monopolizzare spazi che devono essere a disposizione di tutti gli utenti.
@ Krik Kroc (#3849294)
Andateci pure a Sesto, ma senza esagerare . Altrimenti “il piccolo paradiso” rischia di diventare un girone dell’inferno, come purtroppo sta già succedendo da anni nella zona di Braies che, grazie alla fiction “un passo dal cielo”, ormai è più affollata di un grande magazzino nel giorno del black friday .
Rispettiamo le nostre montagne.
@ Krik Kroc (#3849294)
Anch’io sono anziano e frequento da più di trent’anni il Süd Tirol: all’inizio la Val Pusteria, poi, da una ventina d’anni la Val di Sesto (Sesto e Moso).
I miei genitori trascorsero una delle loro vacanze tre o quattro anni dopo la fine dell’ultima guerra a Villabassa (Niederdorf), paese di cui è originario il padre di Jannik, Hans Peter.
Sarà stato perchè quelli erano tempi di grande miseria e loro portavano comunque soldi, vennero accolti freddamente ma cortesemente in un alberghetto estremamente pulito; l’unico neo era la cucina che non aveva ancora subito le influenze italiane e raggiunto i vertici attuali.
Mio padre aveva anche lui una Lancia, rigorosamente blu, una Aprilia con la guida a destra e le frecce che si aprivano sollevandosi ad ala dai montanti delle portiere.
@ Luce nella notte (#3849203)
Se lei avesse frequentato i paesini del Süd Tirol si sarebbe accorto che su quasi tutti i masi viene dipinto uno stemma (diciamo “gentilizio”) di famiglia con indicato l’anno di inizio della “stirpe” (cioè del maso).
Sono date tutte posteriori al 1500.
Ciò è confermato, ad esempio, dalla Treccani:
“Il primo momento dello svolgimento della storia linguistica dell’Alto Adige è rappresentato dalle lingue prelatine parlate dalle popolazioni retiche che abitarono le vallate atesine prima della conquista romana. A esse si sovrappose, a partire dall’ultima età repubblicana, il latino; attraverso questo processo ebbero origine le parlate romanze che sono dette appunto ladine. Per tutto l’alto Medioevo il fondo linguistico rimase ladino. Solo nell’ultimo Medioevo, e specialmente dopo che Ottone I ebbe annesso la regione all’Impero, l’elemento linguistico tedesco cominciò ad affiancarsi a quello ladino, e solo in età moderna, dal 15° secolo in poi, cominciò a predominare.”
Non è quindi corretto, come lei afferma, che
“Da sempre (anche ai tempi dei Romani …) il Südtirolo è tedesco”.
Infatti “il nome Tirolo ha un’origine preromana, ed ha subito una germanizzazione abbastanza tarda: si veda il toponimo latino Teriolis, nel quale c’è stato il cambio fonetico T ==> Z: il nome moderno è Zirl (cittadina presso Innsbruck).Tra l’altro, durante tutta la storia precedente all’annessione della zona da parte dell’Italia, i ladini utilizzavano il nome Tirol ed anche i trentini chiamavano il loro territorio Tirolo.”.
L’elemento etnico tedesco si insediò quindi nel Tirolo meridionale nel tardo medioevo andando a sostituire l’originale popolazione reto-romancia soprattutto a partire dal XV secolo, con l’espansione dell’Impero.
Per me Sinner, un signor gentleman e campione di tennis è Italianissimo. A Sesto Valpusteria sono stato in vacanza per più di 30 anni. Senza saperlo alloggiavo allo Hotel S. VEIT che si trova esattamente un caseggiato dopo “Casa Sinner”. Naturalmente non ho mai saputo niente della famiglia Sinner anche perché sono vecchio e ho smesso di andare a Sesto da 12 anni.
Posso però raccontarvi un aneddoto. Negli anni 50 del secolo scorso mio padre, con la sua fiammante Ardea blu Lancia, ci portava tutte le Domeniche molto lontano da Venezia e più di una volta sì è spinto sino a San Candido. Bene, la prima volta non siamo riusciti a trovare nessun ristorante che ci servisse il pranzo. Parlavano solo tedesco e ci facevano capire che per noi non c’era posto. In verità, sino all’incirca metà degli anni 50,il sudtirolo non aveva scoperto il turismo e gli abitanti vivevano nel loro splendido isolamento. Ma verso gli anni 60 hanno cominciato a capire che il loro Paradiso si poteva gestire meglio e da allora sono sorti Hotel, Pensioni e quant’altro come funghi. Solo allora hanno cominciato veramente a parlare la nostra lingua, perché “pecunia non olet”. Da allora certamente sono diventati italianissimi, anche se in famiglia tutti parlano tedesco.
Per concludere ormai Sesto è Italia come lo è Venezia.
Poi, che loro ci tengano molto alla loro cultura, ai loro costumi e alla loro lingua questo non fa male a nessuno, anzi io in 30 anni di soggiorno a Sesto sono stato benissimo e ho ammirato con interesse le loro tradizioni, i loro costumi e le loro maniere gentili. Andateci a Sesto, troverete un paese che è un piccolo Paradiso.
A me di questa Davis importa davvero poco (per non dire nulla) per cui mi auguro che in semifinale si possa assistere al match Sinner-Djokovic, questo si molto interessante.
Spero che tu abbia ragione!
Quoto
Forse anch’io schiererei Sonego al posto di Arnaldi. Non Musetti che indoor al momento non è competitivo….
Voglio essere positivo e fare,come sempre,un discorso svincolato da cognizioni tecniche(che non ho) o sul valore degli avversari,
che purtroppo non conosco.Solo a sensazioni:se non ho capito male,si dovrebbe iniziare con lo scontro tra i numeri 2.
Non mi soffermo su Sinner perchè è inutile farlo:son sicuro che anche con una gamba sola darà sempre il massimo(il che non
significa automaticamente vincere) e per me questo vale più di tutto,il lottare al massimo delle proprie forze per un obiettivo
comune(in questo caso).Insomma,ci credo e ci spero,ancora una volta,nel buon Jannik.
Bene,l’Olanda dovrebbe schierare Botic Van de….che,apprendo ora,ha un best ranking al n.21 e attualmente gravita,intorno al n.50.
Da quello che ho sentito,giocatore forte,specie sulla superficie indoor,con buoni colpi(molto potenti) e,in forma.
Io,dall’analisi dei numeri dei nostri ragazzi e dopo aver ascoltato tante opinioni,non avrei dubbi nello schierare Sonego.
Ricordo ancora la marea di critiche che ha ricevuto per i recenti insuccessi in Davis di fronte a giocatori a lui nettamente
inferiori,e per classifica e per doti tecniche.
Ma ricordo anche bene le lodi e i commenti entusiastici che gli sono stati,giustamente rivolti,dopo aver battuto Tiafoe,Shapovalov
e averci portato quasi da solo in finale lo scorso anno.
Ricordo ancora ieri,quando nel 2013 disputò il suo primo challenger a Biella,vincendo le quali e anche il primo turno.
Sin da allora si notavano le sue doti da grande agonista,uno che non molla mai e che,negli anni ha confermato di avere quell’animus
pugnandi necessario per trascinare un gruppo e anche il mero spettatore in una gara a squadre.
Certo,non parte favorito,ma forse è una sfida equilibrata,dove se la può giocare,con il vantaggio psicologico che,pur perdendo domani,
non sarebbe una cosa scandalosa come avvenuto con Gojo o in Slovacchia.
Fossi l’allenatore,sarei tranquillo con lui,poi come andrà non si può prevederlo in anticipo,ma al momento,pur stimando e sentendo
parlare molto bene di Arnaldi(che ha un grossissimo merito nell’averci portati a Malaga,non facciamolo passare in cavalleria),
vedo(si,è un parolone),anzi credo che Sonego sia ancora un pò davanti anche per l’esperienza maturata e,quindi,nel caso giochi meriti
la fiducia di noi tutti.
Mi spiace per Musetti,ma da quel poco che capisco,si prevede una sfida con le clavi o,comunque,con armi pesanti e non con il fioretto.
Ciò non cambia di una virgola,la mia stima e il piacere nel sentire narrare le sue gesta(specie,quando è in giornata).
Ripeto,mere sensazioni,forse sarebbe meglio definirle speranze,perchè prive di supporto tecnico,ma ve le esterno con l’augurio che,al
di là delle scelte difficili di Volandri(e qui concordo con l’amico Marco M.,non vorrei essere nei suoi panni),i nostri disputino
un’ottima partita,senza rimpianti e dando tutto come sempre:non sarà più la vera e inimitabile Davis,ma resta pur sempre una gara a
squadre dove,talvolta,prevalgono altri e più importanti valori della mera classifica o dei freddi numeri.
Insomma,almeno personalmente,un suo fascino e interesse lo conserva ancora,forse perchè memore dei tempi passati e di quella magia
unica che emanava ed era in grado spesso di andare al di là di ogni logica,di sovvertire quasi da sola i pronostici e narrare pagine
di storia indimenticabili.
C’è un punto in realtà che non è definivo ma semplicemente sbagliato / squilibrtato.
Il Südtirolo non è paragonabile né a Trieste, né a Venezia.
Da sempre (anche ai tempi dei Romani …) il Südtirolo è tedesco; prima del 1919 era Tirolo “sic et sempliciter” e il Tirolo è più antico dell’ Austria stessa.
Assai lungimiranti e da ammirare gli statisti DeGasperi / Gruber che con un trattato internazionale seppero scongiurare ogni problema di “guerriglia” e gettare le basi per una pacifica integrazione, in Italia, di popolazione 100% tedesca.
I triestini non sono certo stati “integrati” in Italia (tanto meno i veneziani) e non hanno sicuramente dovuto imparare a fatica l’ italiano…
Guardando bene il video Berrettini ha un abbraccio piuttosto freddo con Sinner a confronto di Musetti e Sonego.
E allora siamo fritti a meno di un miracolo
PS Musetti lo tifo da prima che lo facesse la madre …. ma indoor ha ancora molte lacune. Perfino Alcaraz è inguardabile indoor.
Se fosse outdoor sarebbe diverso
Sicché se Volandri guarda il ranking ce ne torniamo a casa
Il doppio perde sicuramente. Assolutamente necessario battere van der zuppen. E lo può fare Sonego, non Musetti
Secondo me….poi …. sempre tennis è
Sonego
Gioca Sonego
Musetti in doppio
Musetti indoor contro VSZ perde nettamente
La Serbia non ci arriva. Vince UK. Fate screenshot
Definitivo
Da incorniciare e mettere in bacheca aurea
Volandri guarda il ranking per decidere, come a suo tempo Barazzutti.
Non ci sono altri criteri.
Da far leggere a tutti quei coglionazzi che non sapendo a cosa attaccarsi.. per criticarlo.. ripetono come dei pappagalli la la storia sul non essere “abbastanza” italiano e residente a Montecarlo..
Favoriti con l’Olanda?
Considerando che nel doppio non lo siamo, sarei più prudente.
Siccome salta sempre fuori il fatto che Sinner sia “austriaco” e che risieda a Montecarlo, vorrei fare un po’ di chiarezza.
1. Austriaco
Il Süd Tirol dal 1919 (104 anni) fa parte del Regno d’Italia prima, della Repubblica Italiana poi.
I nonni ed i genitori di Sinner, oltre a lui stesso, sono nati tutti essendo cittadini italiani.
Sono di lingua tedesca, come pure alcune popolazioni della Valsesia e dell’Ossola (Walser), del Friuli (il comune di Sauris = Zahre, quello di Sappada = Plodn, fino al 2017 in Provincia di Belluno).
La lingua della Valle d’Aosta è ancora oggi il francese.
Applicando lo stesso criterio anche i triestini sarebbero austriaci perché sudditi di Sua Maestà Imperiale Reale Apostolica sino al 1919, gli abitanti di Venezia sino al 1866, quelli di Milano sino al 1859 (164 anni or sono).
2. Residenza
Jannik non produce, se non in minima parte (Internazionali d’Italia, ATP Finals per il momento a Torino), il proprio reddito in Italia.
Jannik non risiede in Italia per più di 183 giorni all’anno (anzi, per moltissimi giorni in meno).
Ha quindi tutti i titoli legali per non essere soggetto a imposizione fiscale in Italia.
Poteva scegliere di prendere la residenza in uno qualsiasi dei paradisi fiscali caraibici.
Ha scelto di vivere a Montecarlo dove vivono (cioè abitano, mangiano, bevono, dormono) una gran parte dei giocatori di tennis professionisti del mondo, con i quali si può allenare tutti i giorni in cui non è in giro per il mondo.
Avrebbe potuto scegliere di vivere a Pisa, dove si potrebbe allenare con Enrico Becuzzi; oltretutto Pisa è vicinissima a Carrara, ma sfortunatamente non si potrebbe allenare con Musetti perché Lorenzo ha la residenza a Montecarlo.
Montecarlo è a 30 km di autostrada da un importante aeroporto internazionale, quello di Nizza, e ad altrettanta distanza dalla sua precedente sede di allenamento, Bordighera.
Nel Principato di Monaco si ha un trattamento fiscale più favorevole che in Italia: vero, però questo semmai è un problema dell’Italia, non del Principato.
E, per concludere, perché mai uno che guadagna, con estrema fatica e per un limitato periodo della propria vita, somme ingenti dovrebbe rinunciare alla possibilità di preservare una parte del proprio guadagno dalle rapine del fisco?
A Sinner dovrebbero far vedere la scena dell’inganno della cadrega di Aldo Giovanni e Giacomo…invece di Brambilla Fumagalli deve spacciarsi per un Cecchinato con accento siculo, così da far ricredere i suoi detrattori…ridiamoci su e forza azzurri!
@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#3849047)
Se non gioca lui con l’Olanda all’eventuale sfida con la Serbia non ci si arriva temo…per carità sarebbe l’ideale che non giocasse la prima partita.
@ Enrico82 (#3848968)
Perché mai Musetti? Spero proprio di no, non perché non lo stimi, ma perché su questi campi veloci indoor sarebbe molto meglio Sonego. A Volandri l’ardua sentenza.
Per carità, sudtirolese si e si sa che in quella terra di confine il sentimento patriottico magari non è proprio elevato ( eufemismo), però Jannik mi pare si stia “difendendo” al riguardo con la priorità comunque alla sua carriera e per me fa bene
Si si, anche tu. Non sai … di tennis e vieni sui social di tennis a rompere … Bravo. Applausi.
Ah, ecco com’era. Comunque magari austriaco no, sud tirolese invece si, e ne ha anche pure tante di ragioni per vantarsi di essere sud tirolese. Altro che no.
Io comunque a Sinner e Seppi invidio due cose : la carriera da tennisti professionisti con quella qualità di tennis che hanno, e che sanno parlare il tedesco.
Con quelle due cose li, anche solo con una di quelle due cose li, io avrei molti più soldi e meno problemi economici. Anche sapendo parlare il tedesco.
Invidia, ovviamente più positiva da ammirazione che altro. Anche se per loro il tedesco è naturale come lingua. Provato, ma mai riuscito ad impararlo, anche se 4 parole in croce le capisco.
Continua ti prego
L’accoglienza ? Boh, dovuta ok.
MA conoscendo i tennisti, tutti bravi, ok, poi chi più chi meno.
Ma le gelosie che non ci sono tra colleghi. ( non tutti, qualcuno ).
Provo a pensare cosa possa essere successo ( magari no ma potrebbe anche starci ).
Qualcuno o tutta la squadra potrebbe aver detto a Volandi ” Filo, guarda, noi siamo stati li a sbatterci con il coltello tra i denti per cercare di portare la squadra qui … mentre Sinner era a riposare … oh : adesso non si riposa dopo le finali ATP di Sinner ? Siamo in 3 ed uno solo deve giocare in singolare, gli altri due devono restare fuori : sicuri che Sinner sia in grado di essere competitivo ? Sarà mica meglio che almeno contro l’Olanda per l’Italia giochi chi ce l’ha portata ? “.
E Sinner magari non giocherà proprio per mantenere gli equilibri di squadra e per dargli ulteriore giorno di riposo per metterlo al meglio contro Djkovic, sfida voluta tra l’altro da tutti gli sponsor, dal bottechino e dalle TV.
Potrebbe starci.
È una battuta, ma visto che qualche trollione lo considera austriaco, poco interessato all’Italia, con queste dichiarazioni non mi sembra proprio
Belissimi i tuoi interventi invece come questo qui su livennis.
Ci insegni tante cose bellissime.
Mamma mia come sono invidioso di questi tuoi commenti ! 😆
In effetti …
Si, ma se passiamo il turno si alzano le possibilità di vincere con un Sinner leggermente più in forma, ma quel leggermente potrebbe essere fondamentale per permetterci di raggiungere la finale al posto di fermarci in semifinale.
Tanto fermarci nei quarti o in semifinale sostanzialmente non cambia nulla, non ci sono nemmeno i punti ATP di mezzo.
Andare in finale è importantissimo, invece perchè una volta li ormai hai vinto la Scoppiata Davis dei grandi assenti per infortuni vari.
Erano più di 30 secondi che logorREMIX non interveniva. Eravamo già tutti preoccupati.
Perchè ? Dove sarebbe la differenza ?
Io invece no. Perchè ?
Perchè ? Dove sarebbe la differenza ?
Oh, mi piacciono di più queste dichiarazioni banali che quelle che la pressione ce l’ha solo chi deve andare in sala operatoria o chi può ritrovarsi la casa sotto le bombe.
Meglio ” siamo un gruppo forte e dobbiamo dare il 100 per 100 ogni punto ” banalità : mica poteva dire ” siamo qui e non ci impegnamo tanto vinciamo facile anche senza impegnarci “.
Banalità ma meglio che sparare frasi ad effetto, solo perchè poi tanto il pubblico pende dalle tue labbra.
Se salta la prima, ahimè, diventiamo gli sfavoriti e non di poco
Sottolineare la residenza di uno sportivo è pura demagogia. E non mi riferisco a te, visto che il tuo post è ironico, ma a chi pontifica sui media nazionali. Ridicoli.
Anche Musetti
Sinner se gioca, vince. La qualificazione se la gioca Musetti contro VdZ
e hai dimenticato di sottolineare che ha la residenza a Montecarlo 😉
vi
Mmmm… come a dire salto la prima.
La squadra olandese sembra bella equilibrata, con un bel doppio a disposizione. Speriamo di chiudere 2-0. La roulette russa del doppio potrebbe risultare fatale.
mah, per esser un “austriaco” parla un po’ troppo da “italiano”.. ( ironia), vai Jannik e forza azzurrI