Lorenzo Musetti riflette sul tennis Italiano: Tra ATP Finals e sogni per il futuro. Barazzutti entra nel suo team
In una stagione caratterizzata da alti e bassi, Lorenzo Musetti ha mostrato un interesse particolare per gli eventi delle Atp Finals, che si stanno svolgendo al Pala Alpitour di Torino. Presente all’evento di Intesa San Paolo nel Fan Village, il talento carrarino ha condiviso le sue riflessioni e speranze, in particolare in vista delle imminenti Finali di Coppa Davis a Malaga, dove dividerà la scena con il compatriota Jannik Sinner.
La recente vittoria di Sinner contro Novak Djokovic nel Gruppo Verde delle Finals ha catturato l’attenzione di tutti, segnando una pietra miliare per il tennis italiano. Per la prima volta, il numero uno del mondo è stato sconfitto da un italiano alle Finals, e Sinner dovrà ora sostenere un altro incontro cruciale contro Medvedev.
Musetti, parlando ai microfoni di Sky Sport, ha espresso un chiaro obiettivo per l’anno prossimo: partecipare alle ATP Finals. “Jannik si è confermato come il più in forma del torneo,” ha detto Musetti, “e sarà il nostro asso nella manica a Malaga. Tutti lo invidieranno, e spero che possa vincere il titolo qui a Torino.”
La performance di Sinner ha risvegliato un’emozione profonda tra gli spettatori. Musetti ha rivelato all’ANSA: “Era come se tutti gli italiani giocassero con Jannik. Il tifo sugli spalti è stato fondamentale nei momenti difficili. Sarei bugiardo se dicessi che non avrei voluto essere al suo posto. Spero in futuro di poter giocare partite del genere.”
Il toscano ha sottolineato la qualità del match: “È stato un grande show. Entrambi i giocatori hanno commesso pochi errori ed è stata una partita molto tattica. La superficie veloce ha limitato gli scambi lunghi, ma Jannik ha servito benissimo e ha saputo accelerare quando necessario, vincendo sugli scambi medio-lunghi. Questa partita è stata un grande beneficio per il tennis italiano e per lo sport in generale, con la speranza che sempre più giovani si appassionino al tennis.”
Ci sono anche novità sul fronte allenatore: Musetti si affida a Barazzutti: l’ex capitano di Davis affiancherà Tartarini
Corrado Barazzutti non sostituirà Simone Tartarini, storico allenatore di Musetti, ma lo affiancherà mettendo la sua esperienza a disposizione dell’intero team.
Un ruolo che ha svolto già nel 2019, quando ha fatto squadra con Franco Davin nella gestione tecnica di Fabio Fognini. Barazzutti era apparso nel box di Musetti proprio durante il 1000 di Shangha ed ora inizierà la collaborazione con il talento toscano.
Marco Rossi
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Controbalzo? E da quando si è ricominciato ad insegnare nelle scuole tennis il controbalzo? Musetti non deve cercare di imitare nessuno, quelle sono le sue aperture ed il rovescio ad una mano non lo fa assomigliare né a Roger né a Grigor. La fantasia ce l’ha ma il tutto si ferma a quello. Gioca e giocherà sempre da lontano e su quello migliorerà, la velocità di piedi c’è eccome, la muscolatura pure. I problemi sono altri, di attitudine allo scambio in primis, di fiducia poi mentre tecnicamente deve entrare di più sulla palla (deduzione personale confortata, recentemente da in dialogo con qualcuno… In orbita).
@ alberto (#3843458)
Il punto, il problema, è proprio quello: la rapidità nell’arrivare alla palla ed a colpirla…in altre parole: il controbalzo.
Che Musetti possa solo sognarsi di giocare come Federer credo che sia più che evidente.
Volesse il cielo che riesca veramente a scopiazzare Dimitrov!
Se Barazzutti riuscirà ad inculcare un po’ di concretezza nel gioco di Musetti sarà un ottimo acquisto.
Criticare è uno sport con tanti campioni 🙂
Neanche si aspetta il primo torneo, si sentenzia a priori.
E come ho già scritto sotto per me comincerà a ingranare a fine inverno-inizio primavera. Agli AO e nei tornei di gennaio-febbraio non mi aspetto miracoli.
Può essere, anche se volutamente esagerato, in ogni caso meglio provarci che no!
Tutti a parlare dei problemi di Musetti… chi ritiene siano mentali, chi fisici… Musetti non ha alcun problema, tranquilli. I problemi li ha chi vorrebbe che Musetti fosse un altro, e non si rassegna al fatto che Musetti è “solo” Musetti. Mettetevi tranquilli, avrà una carriera ottima, e per lungo tempo entro la top 50. Chi si accontenta gode. Barazzutti non serviva.
Non capisco certi commenti negativi nei confronti di Barazzutti. Ci andate spesso a cena che lo conoscete così bene?
Come farsi allenare dal commendator Balocco, quello del mandorlato. Di male in peggio. Per farcela nel tennis come nella vita e piu’ importante essere intelligenti che talentuosi ma purtroppo la prima caratteristica e’ assente in Musetti.
Barazzutti ha messo lo zampino in parecchie vittorie anche slam con la Schiavone! Tante FED, Fognini col 1000, esperienza da vendere! Anche come talismano è sempre meglio averlo!
Concordo. Il tipo di gioco che un tennista adotta è in genere adeguato alle sue caratteristiche tecniche e atletiche. Barazzutti non era certo un tennista di tocco o d’attacco, ma questo non certo per scelta, ma perché lui funzionava meglio giocando in altro modo, ma questo non vuol dire che non sappia vedere le caratteristiche tecniche diverse di altro tipo di giocatore.
Era l’ora che Musetti si prendesse un supercoach da affiancare a Tartarini. Per me il problema di Musetti è sempre stato più che altro mentale, se Barazzutti riesce a trasmettergli un po’ del suo spirito di combattente i risultati si vedranno.
Petrone ha fatto diventare Arnaldi giocatore vero e lo vuoi fare fuori ora che inizia a vedere qualche euro ? non è giusto dai, facciamoli lavorare in pace.
@ sander (#3843377)
Credo, a mio modesto parere, che si abusi del concetto di incapacità…mentale. Qui ribadisco e credo sia sotto gli occhi di tutti, il problema di Musetti è fisico e di preparazione fisica. Non si avvicina alla riga di fondo perché non è stato preparato adeguatamente e non si sente fisicamente adeguato a combattere con altri tennisti che invece lo sono eccome. Se volete degli esempi, Djiokovic Alcaraz e Medvedev a parte… Draper e Baez fisicamente alle Next gen atp finals lo hanno maltrattato e bastonato, ma non perché lui non possa…non è al momento fisicamente al loro livello nonostante la sua qualità tennistica di base a loro superiore.
Non si sente dire più nulla su Arnaldi.. senza togliere nulla a Petrone a mio parere lui con una squadra che lo rafforzi di fisico e che gli faccia migliorare il servizio potrebbe ambire alla top 10 e sarebbe clamoroso.. (francamente non credo che Berrettini tornerà mai quello del 2021). Musetti e bello da vedere quando è in forma ma non credo entrerà mai in top 10.
beh intanto che abbia finalmente capito e deciso che occorre affiancare qualcuno a tartarini non è poco, fino a poco tempo fa era un’ipotesi che rifiutava, poi se il vecchio bara sia la persona giusta lo vedremo fra un pò. Se il suo obiettivo sono le finals, quindi il veloce, deve cambiare completamente tipo di gioco, il braccio secondo me ce l’ha, deve avere anche la testa
Vai muso sorprendici, non ne saremo altro che contenti
E’ vero! Sanguinetti ce lo vedrei bene per Musetti, ma forse non essendo mai stato uomo FIT non era tra le proposte della federazione come può essere Barazzutti, se, come probabile visti i legami storici tra Musetti e FIT, la federazione c’entra qualcosa in questa vicenda del nuovo (sub)coach.
Non credo che un coach, se mediamente intelligente, cerchi necassariamente di far replicare dal suo assistito il suo stesso gioco. Ormai lo hanno capito anche i sassi che deve diventare un giocatore più aggressivo e meno attendista. Servizio, dritto e posizione in campo necessariamente da migliorare, oltre all’aspetto mentale che in Musetti non è da poco. Barazzutti non avrà il carisma del supercoach straniero ma ha sicuramente esperienza e visione di gioco altrimenti col poco talento che aveve non sarebbe mai arrivato a 7 del mondo.
Musetti non potrà mai assomigliare a Federer, forse più a Dimitrov se proprio vogliamo. Non ha la fluidità e naturalezza di Federer nel giocare in controbalzo e soprattutto non ha la stessa pesantezza di palla sul servizio e dritto. Federer aveva il miglior servizio del circuito, tolti i giganti di due metri, e il primo dritto in uscita lo chiudeva una volta su tre (almeno).
Barazzutti, nooooo. Come allenatore non mi ha mai convinto.
Noto che alcuni utenti valutano il coach secondo le caratteristiche avute da giocatore e tralasciando esempi estremi quali allenatori molto scadenti da giocatori chiedo: ma secondo voi un tennista da fondo non sa cosa di un attaccante gli avrebbe dato fastidio? Non credete che sappia dirgli ” Guarda che se ad un difensore non cambi ritmo e spingi e basta lo agevoli? “.L’allenatore ideale non dev’essere per forza quello che giocava come te ma che si esaltava con quelli come te, lui capisce meglio di altri dove devi migliorare.
Pensateci un attimo.
Il valore aggiunto che può apportare Barazzutti è inferiore a quello che Musetti avrebbe potuto garantirsi con il compianto Leone di Lernia.
Può essere, in entrambi i casi il pollicione lo lascio 🙂
In sudamerica Tartarini c’era. ti riporto uno stralcio di un’intervista a Tartarini che puoi trovare su internet.
Abbiamo sentito coach Tartarini che ha così commentato questa trasferta sudamericana che si è purtroppo conclusa nel peggiore dei modi. “Indubbiamente una trasferta molto negativa, soprattutto considerando che eravamo arrivati qua con aspettative molto alte. Negli ultimi giorni di allenamento Lorenzo stava giocando molto bene ed appariva veramente in ottima forma, sia tecnicamente che fisicamente”.
Faccio presente che nel torneo 500 vinto l’anno scorso Tartarini per quasi tutto il torneo non c’è stato. C’era Rianna. Poi credo sia arrivato per la finale.
Credo che stare un po’ senza Tartarini invece faccia bene a Musetti.
E’ da inizio anno che avevo fatto presente che serviva una persona di valore da affiancare a Tartarini.
Barazzutti ha fatto bene con Fognini nel 2019 ma sono passati 4 anni, anche lui non è più di primo pelo. A livello di esperienza può dargli una mano anche se quello che serve a Musetti è una persona che gli indichi la strada per ricercare la verità e non per raccontarsela.
Infatti quando dice che il prossimo anno punta alle Finals vuol dire che il suo ego gli sta raccontando una favola.
Se avesse veramente i piedi per terra e la giusta umiltà direbbe che il suo obbiettivo è quello di crescere mentalmente, tatticamente e come solidità nel know how to win visto che sul veloce ha perso 2 partite su tre e indicativamente quest’anno su due partite giocate ne ha vinta una, solo con l’ausilio della beneamata terra.
Ergo, tanto da lavorare ed ego suo e del suo coach da tenere molto a bada, ma su questo punto serve un mental coach con le palle che capisca la situazione e dia ecologia mentale all’ambiente disordinato che sta vivendo Musetti.
@ Mozz 22 (#3843322)
Potrebbe… ma con un anno in meno di Sinner ( 8 mesi…) nel 2023 ha guadagnato un quinto di lui mi pare basta che vai sul sito atptour. Detto questo sicuramente Barazzutti cariatide o no costa di meno.. e comunque esperienza a 70 anni credo si possa dire che ne ha. Basterebbe lo mettesse sotto torchio sul lavoro fisico e più sicuro perché più potente allora starebbe più vicino alla riga di fondo e magari prendesse la rete con la mano fatata che ha. Se non farà questo resterà come è adesso. Dipende solo da lui e da chi gli sta intorno che li deve allenare. Che impari poi come Sinner sta in campo e si muove tatticamente, anche il tennis è molto simile ad una partita a scacchi.
@ ff (#3843192)
Marco, esimio Marco M. da Recco: credo proprio che vi sia molta ironia in questo commento!
Quindi, alla luce di quanto scritto da noi, o lei od io, che gli attribuiamo due bei pollicioni verso l’alto, non l’abbiamo capito.
Chiederei a chi lo scrisse un’interpretazione autentica.
Beh, in effetti a parte il buon lavoro che sembra Barazzutti abbia fatto nel 2019 con Fabio Fognini, non so e non credo di massima sia la persona giusta x sbloccare Musetti sul veloce, Atp 250 di Napoli a parte..! Non si sblocca perché non ha lavorato fisicamente come hanno fatto altri suoi colleghi italiani e stranieri. Senza lavoro fisico non va nessuno lui compreso da nessuna parte. Draper, infortuni a parte ovviamente, insegna !
Il servizio a Fabio l’ha (un po’) migliorato Davin, barazzutti ha lavorato su altri aspetti, credo che sia stato Fabio a consiglirlo a Lorenzo… anche io mi sarei aspettato altro, ma non mi sembra che al momento ci sia tutta quell’offerta, i bravi se li tengono stretti, i costosi (Lendl ad esempio) meglio tenerli lontani, certo, che uno cpome sanguinetti alleni prima un Giapponese poi uno Statunitense mi fa un po’ pensare…
Musetti ha fatto finale Ud open junior a settembre 2018 perdendo da Seyboth Wild che è un 2000, e vinto a gennaio 2019 open Australia, perciò non è ammissibile che non abbia nel cemento la sua superficie migliore! E ovviamente ha dimostrato che sulla terra va bene con Amburgo Master 500 come ciliegina sulla torta. Deve lavorare, sudare e ancora lavorare fisicamente come ha fatto Sinner e come ha dimostrato proprio a lui e ha fatto Arnaldi che nell’ultima partita tra i due ha perso per 1 punto!….
Poi è inspiegabile che non abbia ancora capito che deve avvicinarsi e stare sulla riga o anche subito dentro ad aggredire l’avversario. Non tiene da fondo campo perché non lavora fisicamente come si deve e questo è ciò che portato Sinner a battere i primi 3 al mondo montandogli sopra … e pure Arnaldi gli è superiore in questo momento. Ricordo ancora alle next gen atp finale 2022 come Draper lo abbia surclassato e demolito fisicamente, e questo la dice tutta, il problema è questo.
Maggiore impegno crescita fisica e miglior resistenza è tenuta fisica è la strada che deve percorrere. Basta parlare di tenuta mentale, va in crisi perché fisicamente non regge, punto.
del quale Barazza non ha nulla da invidiare altro che certi Capitani d’acqua dolce….
Tra tutti quelli che poteva scegliere… Barazzutti!
Spero almeno gli costi poco.
(Disponibile a ricredermi ed a coprirmi il capo di cenere) per me sarà tempo perso, se non addirittura controproducente, ed anche per un 21enne il tempo non è una risorsa infinita da sprecare.
Musetti avrebbe bisogno di una persona che gli velocizzi i movimenti, tanto di gambe che di braccio (oltre a cercare di rendere la battuta molto più precisa e letale) e il sig. Barazzutti, col suo gioco antiquato fatto di solo attendismo sperando nell’errore altrui, che insegnamento, che aiuto può dare?
Ljubicic era l’uomo giusto ed anche qualora fosse costato il triplo era a lui che bisognava puntare, essendo (credo) Federer disinteressato ad allenare.
Perché quella è la sola via d’uscita: cercare di assomigliare, per quanto i limiti di Musetti consentano, al gioco di Federer.
io sono un pelino più ottimista di te, ma sposo in pieno le tue argomentazioni…
Guarda il prize money di Musetti ( sia annuale che totale) e poi mi dici se non può permettersi un SuperCoach.
Ma ancora propinano questa cariatide di Barazzutti?? Basta, che vada in pensione. Sinner ha preso un topo come Cahilli e Musetti sceglie un 70 enne?? Speriamo che Nardi si affidi a Santopadre che ha portato un ragazzo che da Under non esisteva ad essere numero 6 al mondo.
I ruoli di Cahill e Vagnozzi credo siano ben definiti nel team di Sinner, invece non capisco come possano conciliarsi e non creare confusione quelli tra Tartarini e Barazzutti. Il tennis di Musetti, inoltre, è più delicato da gestire rispetto a quello di Sinner, che è più lineare e definito.
Il prossimo anno vedo 3 Top 50:
Nardi – Cobolli – Darderi !!!!
@ Marco M. (#3843274)
Buone considerazioni. In effetti il cervello umano è una sfoglia di cipolla.
Probabilmente è un misto fra sopravvalutarsi e dare per scontato certe cose e il sottovalutarsi quando vede le cose andare in modo diverso (quando grida: “faccio ca….re” o “sono un c…..ne” frammiste a …… un pater e un gloria ……
Comuqnue siamo d’accordo che ci vuole stabilità emotiva se no non cresce
Forza Jannik stasera
Uhm… allora Barazza non fa proprio per lui, troppo accondiscendente. Non a caso lo scelse Fognini, uno che voleva vivere del suo talento anziché lavorare su se stesso, dopo aver messo alla porta chi invece voleva che si sforzasse (cioè Perlas e Davin).
PS Su Montecarlo ’19 come presunto capolavoro di Barazzutti andrebbe fatta chiarezza, perché era appena subentrato a Davin con il quale Fogna aveva fatto un 2018 tremendo vincendo tre titoli e sconfiggendo in finale Gasquet e Del Potro. Evidentemente qualcosa di quella stagione precedente gli era rimasto a inizio del ’19. Successivamente però la loro collaborazione è stata tutt’altro che proficua, diciamolo pure, Fabio con lui ha fatto quel che gli pareva… e temo che altrettanto potrebbe essere indotto a fare Musetti
@ Marco M. (#3843206)
Barazzutti meglio di niente e forse meno ingombrante di altri ma uno più giovane uscito dal circuito da poco sarebbe stato meglio.io ci avrei visto bene un Paolo Lorenzi
Intanto un plauso a Lorenzo perché ha capito che qualcosa di diverso deve fare per migliorare il suo tennis, decisione che fino a poco tempo fa non era intenzionato a prendere. Per quanto riguarda Corrado, e’riuscito a tirare fuori il meglio da Fabio perché se non vado errato entrò in Top Ten sotto la sua gestione. In ogni caso ha contribuito molto alla crescita dell’azzurro, forse proprio dal punto di vista mentale, aspetto dove il carrarino è piuttosto fragile. Tecnicamente non so cosa potrà fare, perché, tornando a Fabio, l’azzurro aveva nel servizio il punto debole e tale e rimasto. Però già un maggior equilibrio in campo aiuterebbe assai Lorenzo a vincere partite che ora perde per sfiducia sopraggiunta in corso d’opera. Vedremo. Poi come sempre dipende dal giocatore. Crederci e comportarsi di conseguenza.
Sai che la vedo all’opposto?
Secondo me deve credere un po’ meno in se stesso.
Mi spiego meglio: lui ci crede tanto ed è un’ottima cosa, in parte glielo hanno fatto credere molti addetti ai lavori (Fitp in testa) quando era ancora adolescente, con elogi e previsioni che lo ponevano già nei Top5 a brevissimo termine.
E lui a questo ha creduto, ma non ha capito (ai tempi, ora sicuramente si) che tutto questo non piove dal cielo, ma arriva con un lavoro durissimo, con un miglioramento continuo.
Ecco, lui pensava di essere già arrivato appena ha scavallato i 100, lo pensava anche quando è entrato nei 50 e forse quando è entrato nei 20 lo ha visto come una naturale conseguenza del suo talento. Ci crede (spero che prossimamente si potrà dire “credeva”) al punto da non capacitarsi quando un carneade o un atleta molto più scarso lo mette in difficoltà. Se credesse un po’ meno nel suo talento e cominciasse a ragionare sui miglioramenti da apportare credo che lo potremmo vedere al Top per davvero. In questo Barazzutti, che da friulano del lavoro ha fatto una Fede, può essergli di grande aiuto, anche nella gestione delle partite durante il loro svolgimento.
Deve credere di più alle possibilità di rimonta durante i match e meno sulle sue indubbie qualità tennistiche, insomma, mettersi in discussione.
Volo basso e mi accontenterei di un 250, quel mio dire “qualche bella figura in tornei maggiori” intendeva quello che hai scritto tu 🙂
P.S. tra le vicende extra-tennistiche c’è anche quel malore di Tartarini in Australia che gli ha fatto saltare lo swing sudamericano, dove il Muso non ha brillato (eufemismo). Sappiamo quanto sia importante per Musetti il suo mentore.
Dai commenti letti sembrerebbe che solo gli italiani hanno dei team abnormi(citaz.Frankestein).Sempre a pontificare su questo o quello tutto giustificato da eccellenti carriere,ma quando mai.
Condivido, Barazzutti,che non amo alla follia essendo sempre stato uomo FIT, come giocatore è stato molto meglio di Cahill, certo un epoca prima, ma è sempre stato nel giro grazie alla Davis e con Fognini (non uno facile) ha fatto un buon lavoro. Sub o super coach non importa come lo si chiami l’importante è cambi qualche cosa nel gioco e nella posizione in campo di Musetti, che non ha la potenza per fare a sportellate da fondo con i migliori, soprattutto su terreni veloci, ma ha mano e fantasia (se la ritrova) per sviluppare un gioco più aggressivo e a tutto campo, l’opposto di quanto purtroppo ha sviluppato durante la carriera junior.
Ma cosa c’entra adesso Barazzutti? L’unico problema che Musetti non ha, è quello di non aver fatto abbastanza. A Tartarini dovrebbe fargli un monumento. Vedo che si continua a sbagliare strada…
Questa è una ottima notizia
Barazzutti sta diventando sempre più El Vecio del tennis italiano e come l’altro Vecio, Bearzot, anche lui viene da una terra aspra come quella friulana, gente di poche parole. Ci si chiede se sia “aggiornato”, per qualcuno è persino una scelta economica e si invocano i grandi nomi.
Andrà bene? E chi può saperlo, in campo non vanno i coach ma i giocatori ma la presenza di un tecnico dotato di enorme esperienza e carisma potrebbe essere di sostegno ad un ragazzo che a volte si perde nello sconforto. E spesso sono gli ex giocatori meno talentuosi, diventati forti con l’abnegazione, a diventare importanti per quelli estrosi, per dar loro il senso del sacrificio, del lavoro.
Come il SubComandante Marcos del Chapas 😎
@ Marco M. (#3843206)
Ottimo post, molto ben pensato e cauto.
Sì, bisogna puntare ad una spirale di fiducia che lo porti a credre di più in se stesso. L’aspetto caratteriale è fondamentale. Chi nasce tondo non muore quadrato, ma ci sono parecchie cose su cui può intervenire per migliorare l’approccio alla partita, prima, durante (SOPRATTUTTO) e dopo. Se no finisce a darsi racchettate sulle ginocchia come Rublev e non va bene per lui prima di tutto.
Obiettivo 2024: top 20 permanente e, dai, un cinquecentino oltre al quarto di litro ci starebbe proprio bene, oltre a un paio di QF in slam e un paio di SF in 1000.
Barazzutti è uomo di grande esperienza e può aiutarlo sul piano motivazionale e della disciplina. Fare ironia paragonandolo a Cahill o altri supermanager è sciocco. I supermanager sono supercostosi e in genere scelgono loro chi allenare. Musetti non può per il momento permetterseli, ma credo che insieme a Barazzutti può fare comunque dei progressi.
Non gli servono disciplina e applicazione, quelle le ha già, grazie anche a Tartarini, sennò non arrivava da nessuna parte.
Gli servono consapevolezza nei suoi mezzi (mental coach) e visione del gioco durante i match e lì uno come Barazzutti con la sua enorme esperienza può dire la sua.
Insomma il team mi sembra ci sia, aspettiamo i risultati, magari non domani mattina…..
Per le Finals del prossimo anno la vedo molto dura, direi impossibile, però è giusto aver il sogno di giocarle un giorno, ha 21 anni e sinceramente non vedo come si può darlo per finito come ha già fatto qualcuno.
Su Barazzutti ho curiosità, nel 2019 mi sembra che Fognini abbia vinto il torneo più importante della sua carriera, quindi proprio un incompetente non mi sembra. Bisogna vedere come riuscirà a entrare negli ingranaggi di un team familiare come quello di Lorenzo, se troverà un’intesa con Tartarini credo che possano fare molto bene, ma ci stanno anche le perplessità di molti. Vedremo nel corso dell’anno se ci saranno miglioramenti.
Secondo me la prima parte dell’anno non sarà particolarmente brillante, vuoi per i meccanismi da oliare, vuoi per le vicende extra tennistiche. Una volta diventato padre (mi sembra che sia atteso per la fine dell’inverno, se non ho capito male) potrebbe finalmente tornare a giocare con una serenità maggiore e fare un’ottima stagione tra la terra e quel poco di erba che è rimasta.
Sulle Finals e il sogno di parteciparvi si scateneranno orde ironiche e sarcastiche e ci stanno, ma ricordo solo che finora non ha mai fatto il botto di colpo, ma è sempre cresciuto con gradualità e ha avuto altri momenti in cui sembrava smarrirsi per uscirne rinforzato. Anche per questo non credo alla possibilità di vederlo nel 2024, ma 2025 e 26 potrebbero essere i suoi anni (ne avrebbe 23-24, non precisamente un vecchio). Anche perché, nel frattempo, altri atleti che in questo momento hanno un po’ di difficoltà, nel 2024 potrebbero riprendersi, penso ad Aliassime e Shapovalov, per fare due nomi tra i tanti.
Da suo tifoso ed estimatore del suo tennis gli auguro di crescere sotto l’aspetto caratteriale e di non incontrare più Nole (ironico) perché se perde torna in crisi nera, se dovesse vincere come a Montecarlo finirebbe per credersela troppo 😎
Lorenzo dovrebbe davvero andare a lezione da Sinner e Arnaldi sotto questo aspetto, le sconfitte non devono essere occasione per deprimersi, soprattutto con i Top, ma un elemento di crescita e studio. Sinner ha perso 6 volte da Medvedev prima di prendergli le misure e batterlo 2 volte di fila (oggi speriamo la terza), ha perso da Nole, ma è ripartito subito dal torneo dopo senza conseguenze. Arnaldi ad ogni sconfitta ha fatto seguire una crescita.
E magari Barazzutti potrebbe insegnargli come affrontare avversari con un terzo del suo talento senza la sufficienza con cui è sceso in campo ultimamente con atleti fuori dai 150-200.
Di buono c’è che può lavorare a fari spenti, tutte le aspettative sono su Jannik e in parte su Arnaldi, persino su Cobolli e Nardi ci sono più speranze attualmente, quindi può essergli di aiuto non avere pressioni.
Mi auguro che Volandri lo tenga in panchina, per il suo bene. Se vincesse non avrebbe fatto nulla più che il suo dovere, se perdesse si scatenerebbe una shit-storm epocale che potrebbe minargli ulteriormente il morale. Molto meglio schierare Arnaldi che non ha nulla da dimostrare e con la serenità che lo accompagna in questo 2023 potrebbe darci una grossa gioia, ovviamente Sinner è fuoriquota e discussione.
Alla fine io dal carro non scendo e nel 2024 mi basterebbe un 250 e qualche bella figura in tornei maggiori, le cose ottime le vedremo (forse vedrete solo voi, ma spero di no :cool:) nel 2025-26
Un po di serietà no???.
Veramente musetti ha detto che Barazzutti enter come SubCoach, non super…
Barazzutti super coach? Mah…scelta discutibile. Piuttosto accomodante direi. È come aggiungere uno in più al gruppo vacanze Musetti.
Quanta gente che ce magna su ‘sti ragazzi… non ce se crede.
Musetti il tennis ce l’ha è la testa che non funziona quindi è su quello che deve concentrarsi
Per migliorare sul veloce serve uno come Barazzutti….
A Musetti serve un tipo alla Lendt, con il quale non possa fare il “bischero”.Gli serve disciplina e applicazione.
Uguale uguale a Cahill…
già è meglio di niente
Beh dai è sicuramente un allenatore di esperienza, e con Fabio ha raccolto buoni risultati. Speriamo possa aiutare Lorenzo a fare l’ultimo step per essere tra i top.
Preferisco non commentare….
Magari anche Zugarelli è libero.