Andrey Rublev si lascia andare alla frustrazione durante la partita contro Carlos Alcaraz alle ATP Finals (Video)
Andrey Rublev e Carlos Alcaraz si sono affrontati in un incontro che prometteva spettacolo. Il primo set, in particolare, ha visto un equilibrio tra i due giocatori, con scambi lunghi e momenti di alta qualità tennistica. Tutto sembrava procedere verso un tie-break, finché Alcaraz non ha messo a segno un break decisivo, portandosi sul 6-5 e servendo poi con autorità per chiudere il set.
Questa svolta ha avuto un impatto notevole sul morale di Rublev, numero cinque del ranking mondiale. Il giocatore russo, noto per il suo temperamento focoso, non ha saputo gestire la delusione e la frustrazione, sfogandosi in modo piuttosto estremo. In un gesto di ira, ha iniziato a colpire il proprio ginocchio sinistro con la racchetta, con tale forza da provocarsi una ferita.
Questo non è un episodio isolato nella carriera di Rublev, che in passato ha già mostrato momenti di forte tensione emotiva in campo. Tuttavia, era da tempo che non si assisteva a un episodio così evidente di autolesionismo sportivo. Questo comportamento solleva questioni importanti sulla gestione dello stress e della pressione in ambito sportivo, soprattutto in un gioco mentalemente impegnativo come il tennis.
Il tennis, infatti, è uno sport in cui il controllo emotivo gioca un ruolo cruciale. Gli episodi come quello di Rublev sottolineano la necessità per gli atleti di trovare strategie efficaci per gestire la pressione e le emozioni negative. Mentre il talento e l’abilità tecnica sono fondamentali, la capacità di mantenere la calma sotto pressione può spesso fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.
Questo incidente, dunque, non solo ha influenzato l’esito del set, ma dell’intera partita. Resta da vedere come Rublev risponderà a questo episodio e quali misure prenderà per assicurarsi che simili manifestazioni di frustrazione non si ripetano in futuro.
Pobre rodilla, Andrey 😩 pic.twitter.com/ulAHZmd8KP
— Juanvi Aguado (@AguadoJuanvi) November 15, 2023
Francesco Paolo Villarico
TAG: Andrey Rublev
La reazione rabbiosa di Rublev è partita da un errore del giudice di linea che ha fatto ripetere il servizio di Alcaraz che questa volta ha vinto il punto.
Oppure cambiare coach, che gli fornisca un piano b così da non doversi arrabbiare… perché di rabbia si tratta…
@ walden (#3840027)
Rublev l’ URSS non l’ ha proprio vissuta.
Vero è che una generazione precedente, mamma, papà ed insegnanti, ne era ed è il prodotto, ma non è che tutta la popolazione russa dai 30 in giù sia altrettanto autolesionista.
Propendo più per turbamenti infantili personali che per una teoria sociologica che vada ad investire tutta la società russa contemporanea.
Andrey è una persona squisita, ho avuto la possibilita’ di conoscerlo qualche anno fa alle Pleiadi di Torino, credo avesse qualche businnes da fare con il figlio di Bucciero. Molto disponibile e decisamente un bravo ragazzo
Saluti
Magari…
prendendo a racchettate il trespolo dell’arbitro ?
Che dire allora di Nicche ? 😉
“Alex” Rublev ? 🙁
L’autolesionismo è una cosa seria,Rai due è stata penosa con il duo Fiocchetti&Panatta ,ma in Australia la vetta del ridicolo su Rublev l’hanno superata con il noto picchiatore Nick Kyrgios ,commentatore di punta di Tennis Channel .
Due considerazioni: lo stile educativo “sovietico” non ha mai avuto come principale obbiettivo quello dello sviluppo di una personalità autonoma ma del senso di responsabilità verso il paese, il popolo ed il perseguimento degli ideali su i quali si è sempre basato questo Paese. Alex Rublev, anche rispetto ai compagni con i quali è cresciuto Medvedev e Khachanov, per ragioni che non possiamo sapere ha mantenuto questa impostazione educativo-ideologica. L’autolesionismo non è che un visione estrema di questi principi educativi, il punirsi per non aver saputo adempiere al proprio ruolo nella società.
La seconda considerazione è che certe sfuriate di Musetti sono scherzi a confronto di quelle di Rublev….
Ma perché parlate con questa superficialità?O mental coach o psichiatra?Come se fossero la stessa cosa
Beto Martin è il suo mental coach ,poi magari andrà anche da uno psicologo (che è un’altra cosa ancora),ma per avere risultati ci vuole tempo e delle ricadute sono da mettere in conto.Vicente inoltre un anno fa disse che Rublev aveva passato un anno di m…. per la situazione nel suo Paese per la guerra in Ucraina.
esatto
La prima volta che si fa male veramente la smette fidatevi.
@ Livio (#3839962)
Dal vivo (io l’ho visto 3 volte e ha sempre perso) sembra sempre triste come se stesse subendo una punizione divina
Esatto, Youzhny si diede una racchettata in fronte aprendosi uno squarcio in testa, anche lui era russo….
In ogni caso Rublev mi sembra avere seri problemi di contenimento della rabbia, succede quasi ogni partita, dovrebbe farsi affiancare da un bravo mental coach o da uno psichiatra
Cara Ari, Andrei è un gran bravo ragazzo con un cuore grande, ma non riesce a controllare i demoni che sono dentro di lui…demoni che tutti noi abbiamo… alcuni li gestiscono meglio di altri.
ah ❗
E’ lui che sta nei primi 10 del mondo ad avere problemi…
🙄 😐
per me ha dei problemi, dovrebbe farsi vedere da uno bravo.
tra l’altro è ingiusto che benefici di un medical time-out (creando fastidi all’avversario) per una lesione che si è autoprovocato
In realtà anche nella prima partita ha mostrato una frustrazione enorme. Visto dal vivo lascia un po’ attoniti ma fa anche estremamente tenerezza perché ce la mette tutta,forse anche troppo. Sul gioco,aggiungo,che dal vivo si nota ancora di più il suo stato confusionale (tecnico) quando il suo schema non funziona. Negli anni non ha mai sviluppato un piano b. È un peccato perché è davvero un ragazzo d’oro fuori da questo contesto. Forse questa vita lo sta logorando
Esatto.
E anche in quella occasione si era ferito il ginocchio.
E non era la prima volta.
E’ un comportamento molto pericoloso.
Proporrei di sfogarsi a racchettate su un paio di utenti del forum, appositamente sorteggiati prima di ogni incontro.
Ma non lo aveva fatto anche nell’ultima contro Sinner? E anche lì mi sembra dopo un 5-7 il nervosismo gli costó il break anche in apertura del seconso
Ma dico io, ma spacca la racchetta a terra diosanto … la frustrazione è normale e pure la rabbia ma l’autolesionismo è da pirla …..
L’unica cosa che ha voluto fare è sfogare la frustrazione senza rompere la racchetta che evidentemente considera un atteggiamento sbagliato. Lo ha fatto su di sé. Non penso che vedere djokovic che rompe 2 racchette sbattendo ripetutamente a terra sia meglio. Spesso gli sportivi hanno bisogno di sfogare la rabbia pur in qualche modo
Mi spiace così tanto vedere Andrei farsi del male a questo modo…
Mi fa proprio pena e mi fa soffrire!!!
Youzhny andò ben oltre
Invece voi che state qua a sparare sentenze da mane a sera su chi gioca AI MASSIMI LIVELLI, cosa siete?
edit
l’estensore dell’articolo che ci mette del suo col “controllo emotivo” cit.
signor giornalista guardi che lo sport ad altissimo livello può provocare
frustrazione in chi perde.
bah che razza di articolo.
Non è la prima volta che si martella le gambe a mo di autofustigazione.
Interessante.
È pazzo !