Sinner: “Battere Djokovic è diverso. A 22 anni puoi solo imparare e migliorare”
Un Jannik Sinner sereno e felice si è presentato alla stampa oltre l’1 e mezza. Felice, ma sempre misurato, nonostante la vittoria di ieri l’abbia ancor più issato sull’Olimpo della disciplina. Mai aveva battuto Djokovic, mai un italiano aveva sconfitto nella stessa stagione due n.1.
“Considerando tutte le circostanze, il fatto di essere a Torino e contro il numero 1, penso che sia una vittoria straordinaria. Anche se avessi perso, sarei rimasto lo stesso soddisfatto perché la cosa più importante era stare vicino all’avversario, per pensare di poter vincere anche in futuro. Ovviamente l’atmosfera è stata incredibile: il pubblico mi ha aiutato molto, è un privilegio giocare qua. Sono contento di essere parte di questa atmosfera. Mi aspettavo un match duro, Con la folla e tutto il resto… Sono ovviamente molto felice di come ho cercato di mettere tutto nella giusta direzione. Quando la partita è così, ovviamente anche se qui in Italia non gioca un italiano, c’è una bella atmosfera; quando gioca un italiano e la partita va così. Sono match davvero tirati. Quest’anno sono cresciuto molto e come dico sempre a ventidue anni puoi solo imparare e migliorare”.
“Quello che conta più di tutto è il mio processo, soprattutto quest’anno. È stato un buon processo perché ci siamo allenati molto anche durante i tornei. Non abbiamo giocato un paio di tornei per allenarci, per migliorare fisicamente. Questo per me mi ha aiutato molto ad arrivare a fine stagione abbastanza fresco, non solo fisicamente ma anche mentalmente, pronto per giocare, anche se nella mia mente so che dopo qui e la Coppa Davis, è finita l’annata. Eppure fa tutto parte del processo. Ho detto dopo Wimbledon che quest’anno mi sentivo un po’ più vicino a Nole, anche se in quella partita ho perso in tre set. L’anno scorso a Wimbledon avevo perso in cinque set, ma quest’anno mi sono sentito più vicino. Anche oggi potrebbe succedere che perdo facilmente in due, no? Non si sa mai com’è questo sport. Ma ero abbastanza fiducioso di provare a giocare una buona partita, e alla fine è stato così”.
“La mia vittoria più importante? Mettendo insieme tutte le circostanze, giocando qui a Torino contro il numero 1 del mondo, ha vinto 24 tornei del Grande Slam, con una tale atmosfera e tutto il resto, penso che sia al top, al top, no? Ovviamente, come ho detto prima, anche se avrei perso oggi, la partita è stata davvero bella. Inoltre per me era davvero importante chiudere questa partita, quindi nella mia mente so che posso davvero provare a vincere contro di lui anche nelle prossime partite. Penso che sia tra i migliori, quindi…”.
“Il tennis è uno sport in cui conta la tattica. La prossima volta che giocherò contro di lui, Nole farà cose diverse per battermi e io mi dovrò adattare, stessa cosa contro Carlos. È incredibile quando vedi giocare Nole, fa tutto bene, fa sembrare tutto facile. A 22 anni non giocava slice e volée come adesso. Questo percorso mi fa capire che è importante vincere una partita, ma anche che ci sono cose da migliorare. Battere Djokovic è diverso. Avevo già sconfitto Alcaraz quando era numero 1 del mondo, ma questa volta è diverso perché siamo giocatori di generazioni diverse. Nole lo guardavo in tv”
“Adesso devo pensare già a concentrarmi sulla partita contro Rune. Sono contento di affrontarlo di nuovo, sappiamo che sarà difficile, contro un giocatore che sta giocando molto bene. Sono contento di affrontare Rune, di andare di nuovo in campo con un obiettivo, provare a dare il massimo e vedere cosa succede”.
“Ora devo pensare solo a riposare. Come dormirò? Beh… chiudo gli occhi. Facciamo tardi stanotte, domani vedrò come mi sento. Può darsi che toccherò un po’ la palla, come potrei anche non toccarla affatto se sono troppo stanco. Vedremo domani cosa deciderò”.
Da Torino,
Marco Mazzoni
TAG: ATP FInals 2023, Jannik Sinner, Marco Mazzoni
Fognini ha battuto Nadal 4 volte. E’stato invece battuto, se non ricordo male, 11 volte enzo
il fischio alle orecchie può essere causato da Acufeni
È passato un giorno o intero,oggi c’è l’altra partita, decisiva, per il passaggio del turno contro Rune.
Son certo che, indipendentemente dall’esito dell’incontro di Nole, Jannik e Holger cercheranno di prevalere uno sull’altro a colpi di vincenti, questa sfida non si esaurirà con la partita di stasera.
Non facciamo l’errore di credere che, d’ora in poi, tutto andrà liscio per il nostro.
I numeri dicono che sta battendo ripetutamente i top 5 che incontra, ma contro di loro perderà ancora, può darsi che torni a perderne un sacco, ma il percorso di crescita è netto, indiscutibilmente Jannik è uno dei top players mondiali.
Nessuno è irato con te.
Tu l’hai sentito, il sensore preposto no.
Credo faccia testo il sensore, più che l’orecchio di uno spettatore.
Hai scritto una verità storica, ma non avviene solo in Italia.. Credo che caratterialmente Sinner abbia gli anticorpi per superare qualsiasi momento di difficoltà (vedi anche la recente vicenda Gazzetta).
Il clamore di questi questi due giorni dopo la vittoria con Djokovic è oggettivamente esagerato, ma mai come adesso vista la situazione ambientale (guerre,economia ecc.ecc) c’era bisogno dell’eroe alla Superman per creare distrazione di massa e non credo sia neppure voluto completamente, è semplicemente capitato nel momento giusto.
Come ammiratore e tifoso di Sinner e del tennis in generale,mi auguro solo che al picco di questi giorni non segua una crisi di risultati sempre possibile ma che francamente e con tutti gli scongiuri del caso ritengo abbastanza improbabile. Io vedo lui e Medvedev come candidati per la finale (secondo me il Danilo lo batte anche lui Novak su questa superficie).
E decidiamo di abolire questo let sul servizio! Che ci vuole? Io sarei favorevolissimo.
Bisogna che stia all’occhio il caro Sinner. La storia dello sport italiano insegna che i campioni di sport vengono usati nei momenti di successo e messi alla gogna appena qualcosa gira storto.
@ Lello (#3839746)
Il biscottone non è certamente una tattica che sia nelle corde di Sinner. E nemmeno di Rune. Questa è roba malata da calcio. Il tennis è un altro sport
Qualcuno adesso scriverà della differenza set etc, cose che conosco benissimo, ma vi pare giusto che 17 minuti di non partita ( Rune – Tsitsipas) debbano essere determinanti per tutti sti calcoli e probabilità?
Bisogna parlare anche dalla via “clownesca” adottata anche da Djokovic per diastrarre Sinner:i successi ottenuti contro Sinner con questa tattica psicologica dai vari Tiafoe e Rune devono aver invogliato Djokovic a provare lui stesso questa via avventurosa. Se il clawnismo di Tiafoe si rivolge al pubblico per portarlo ruffianamente dalla sua parte, il clawnismo “Runiano” è più teso ad essere l’antagonista antipatico che fa impazzire un pubblico troppo disturbante e schierato: una cattiveria dunque non ingiustificabile ma giustificata ed antagonizzante. In tal senso Djokovic somiglia davvero a Rune: un Rune non bambolone ingenuo ma più vecchio e dunque dalla cattiveria più matura e razionale che può anche sfociare nella perfidia! 😆 Quello che non hanno capito questi “Signori” è che Sinner puoi fregarlo una volta (nella configurazione agonista-antagonista di Tiafoe e Rune anche due) ma poi impara la lezione e diventa durissima gabbarlo ancora con la medesima tattica. Inoltre fuori casa puoi utilizzare solo la versione antagonista di Rune e assai meno la versione asburgico-arruffianante di Tiafoe!
Premessa:sono supertifoso di Jannik ancora prima che vincesse le next gen a Milano contro De Minaur. E ricordo bene l’incredulità di Alex nel vedere la palla di Sinner viaggiare a velocità siderali. La colpiva molto piatta, in anticipo, sfruttando anche la velocità di ritorno dell’avversario. Ho l’impressione che Jannik adesso, contrariamente al tempo delle Next, la colpisca diversamente, un pò più “sporca” e meno piatta, più arrotata, ed è questo uno dei motivi per cui ogni tanto non la trova pulita, e stecca dal basso verso l’alto. Certo, è il pelo nell’uovo, ma cercherei di fare attenzione poiché a volte quei pochi punti determinano la vittoria o la sconfitta. Sull’incontro con il Djoker, ho già detto da qualche parte che la partita è stata giocata su una scacchiera, almeno per Nole e il suo tentativo di metterla così, nel senso che non è stata una partita come quella fra Medvedev e Rublev ad esempio ( e ve lo posso garantire poiché l’ho vista dal vivo) fatta di scambi regolari a velocità incredibili, ma piuttosto una partita con molte variazioni atte a destabilizzare Sinner. Bravissimo Jannik a non cadere nella ragnatela della Vedova Nera, e anzi ad uscirne da vero campione. Aspetto con trepidazione la partita contro Rune, anche se mi pare a dir poco folle che uno che ha già vinto 2 partite ( regolamento a parte ) debba ancora star lì a lottare per qualificarsi. Comprendo benissimo che il torneo, così come è configurato, lascia aperte tutte le possibilità a chi sta dietro, senza contare che l’interesse delle altre partite ancora da giocare è sicuramente di gran appeal, tuttavia ciò è assurdo perché se Rune vince in 2 set ( va a 2 ) se Nole vince in 2 set ( va a 2 ) il nostro perde ( rimane a 2 ) debba essere eliminato. Trovo iniqua la questione.
I’m a picker
I’m a grinner
I’m a lover
And I’m a sinner
I play my music in the sun
I’m a joker
I’m a smoker
I’m a midnight toker
I get my lovin’ on the run
Alcuni versi da una vecchia canzone di Steve Miller Band. Potrebbero essere la colonna sonora della sfida di ieri sera.
Sempre forza Jannik!
Avere con noi uno sportivo così (in tutti i sensi, inteso anche per la persona che sta dimostrando di essere) è semplicemente un orgoglio italico, un bell’ esempio per la nuova generazione, un sogno che si sta avverando.