Sinner batte Djokovic alle Finals, una vittoria che vale una laurea
14 novembre 2023. Save the date. Stanotte al Pala Alpitour si è scritta una nuova pagina di storia del tennis italiano. Jannik Sinner ha battuto per la prima volta in carriera un fortissimo, irriducibile Novak Djokovic al termine di una partita che definire hollywoodiana è persin riduttivo. 7-5 6-7(5) 7-6(2) lo score conclusivo a favore di Jannik, al termine di 3 ore 9 minuti di tennis di un’intensità e qualità stellari. Le vittorie (e le sconfitte) non sono tutte uguali, mai. La vittoria di stasera paradossalmente, essendo venuta in tre set, non assicura a Sinner un posto in semifinale: se nel terzo match del girone Djokovic batte Hurkacz (subentrato a Tsitsipas) e Rune batte Sinner, Jannik sarebbe clamorosamente eliminato. Dinamiche di un torneo tanto straordinario e affascinante quanto anomalo. Ma quello che stasera conta più di ogni altra cosa, più della qualificazione alle semifinali delle Finals 2023, è la vittoria e soprattutto la prestazione di Sinner. Una vittoria arrivata grazie ad una prestazione maiuscola, gigantesca per qualità e quantità. Una vittoria che vale una Laurea: Sinner è riuscito ad abbattere l’ultimo tabù. I miglioramenti che tanto abbiamo descritto e celebrato nelle ultime ottime settimane dell’azzurro, diciamo dal post US Open, sono esplosi in tutta la loro prepotenza, abbattendo il muro Medvedev e poi la “Grande Muraglia” Djokovic. Era la sfida più ardita, andare a stanare e battere il più forte e dominante della storia moderna del gioco. Farlo come l’ha fatto Jannik, “in Style”, dominandolo sul piano della spinta, della intensità, dei vincenti, della qualità complessiva, nel coraggio del giocarsi alla grande i punti decisivi, beh, sono le olive nel Martini, il bacio accademico, la serenata a Montmartre con un tramonto epico. “Cubilete Cosmico”, impresa delle imprese. Jannik è sempre più forte dentro di se, e in campo si vede.
Solo quando hai cementato nuove certezze e forze, tecniche fisiche e mentali, puoi arrivare giocare con questa intensità mostruosa per oltre tre ore. Arrivando a subire un contro break mortale nel settimo game, quando eri scappato in vantaggio 4-2 grazie a tre risposte da cineteca, e riprendersi con una forza impensabile. Alzi la mano chi pensava che, sul 4 pari, Jannik ce la potesse fare. L’inerzia del match pareva tutta dalla parte di Novak, ancor più perché il serbo era stato bravissimo a spostare lo scambio sulla velocità a lui ideale, e annebbiare così la massima velocità di Sinner. Niente, oggi Sinner aveva dentro un’aura speciale. Chi era seduto lì nell’Arena qualcosa percepiva. Era palpabile. Era il suo sguardo, mai perso nemmeno nei momento di scoramento, come il tiebreak perso nel secondo set, qualche game complicato, e poi quel maledetto contro break. Niente. Sinner guardava avanti, al prossimo punto, da spingere con ancor più potenza e cattiveria agonistica. Non devo cedere, non devo abbassare il ritmo, a costo di sbagliare. E nemmeno la prima palla, l’arma “nuova” che gli ha consentito di abbattere Daniil e altri non c’era più. Ma c’era Jannik. Lucido, forte, chiaro. Aveva davanti a sé un avversario fortissimo, uno che nella lotta e nei rush finali non vuole perdere mai. E tendenzialmente in carriera… non ha perso quasi mai. Ma Sinner stasera aveva una marcia in più. Con i colpi da fondo campo ha colpito per tre ore con una potenza e controllo misteriosamente bellissime, dando fondo a nuove energie, quelle che per tanto tempo abbiamo sottolineato essere un suo punto di relativa debolezza. Jannik ha giocato il tiebreak decisivo con un’arroganza tecnica straripante. Jannik nei momenti chiave del match ha trovato delle risposte precise e con equilibrio “a-la-Djokovic”, ma con velocità e profondità ancor superiore se possibile. Punti che sono risultati decisivi. Punti che sono già entrati nella storia della disciplina, non solo nella sua e nella nostra.
Dove ha vinto la partita Jannik? Mai come stasera a Torino, palla dopo palla. Si è giocato gomito a gomito, spalla a spalla, con un livello medio mostruoso. Sono stati i dettagli a fare la differenza, e la qualità nel giocare i punti decisivi. Alla fine Sinner ha vinto chiudendo con il 60% di prime palle in campo, vincendo il 79% dei punti, e un buonissimo 55% con la seconda. Djokovic ha avuto numeri migliori al servizio, e questo ancor più è una nota di merito per Sinner. Jannik ha risposto complessivamente meglio, perché è stato più efficace. Ha strappato con la risposta molti “big point”, che sono risultati decisivi anche sul piano mentale, della carica, della forza a sostenere forze calanti per il tanto sforzo.
Ma una partita così eroica, epica nel senso pieno del termine, sarebbe assai sterile analizzarla e banalizzarla a furia di numeri. I numeri aiutano a spiegare quanto Sinner sia stato forte mentalmente e tecnicamente. Quanto Jannik sia stato continuo e tosto, affrontando molte difficoltà e superandole. Dando dimostrazione di come il percorso di crescita che abbiamo raccontato nelle scorse settimane abbia elevato il suo livello alle stelle. Al livello dei migliori del mondo, ai quali ormai appartiene.
Sinner ha spinto tantissimo e bene col diritto, soverchiando per potenza Djokovic. Ha tenuto alla grandissima col rovescio, anche su velocità più basse, poi bravissimo a cambiare angolo ed entrare a tutta. È stato fenomenale per la reattività nel fare due passi avanti e prendersi il campo, con rischi anche discretamente calcolati. Ha incantato per diversi “schiaffi al volo” col diritto che gli hanno portato punti importantissimi in più fasi delicate, quando un errore poteva costargli carissimo. Sinner mi ha terribilmente impressionato per la capacità di spingere a tutta, con velocità superiori alla capacità di resistenza di Djokovic, il più forte difensore al mondo. Jannik infatti l’ha soverchiato quando si è scambiato a tutta, ne aveva più di Nole, più potenza e più controllo. Pazzesco.
Pazzesco Sinner, fantastico in tutto. È il primo italiano a battere il n.1 in un torneo importante come le Finals, è il primo italiano a battere due n.1 nella stessa stagione. È una serata indimenticabile per chi l’ha vista in tv e dal vivo dal campo. Emozioni indescrivibili. Grazie Jannik.
Da Torino,
Marco Mazzoni
Statistiche Tennis: Djokovic vs Sinner
Statistiche | 🇷🇸 Djokovic | 🇮🇹 Sinner |
---|---|---|
Aces | 20 | 15 |
Double Faults | 1 | 2 |
First Serve (%) | 63/100 (63%) | 71/118 (60%) |
1st Serve Points Won | 51/63 (81%) | 56/71 (79%) |
2nd Serve Points Won | 22/37 (59%) | 26/47 (55%) |
Break Points Saved | 1/3 (33%) | 2/3 (67%) |
Service Games Played | 18 | 18 |
Return Rating | 105 | 137 |
1st Serve Return Points Won | 15/71 (21%) | 12/63 (19%) |
2nd Serve Return Points Won | 21/47 (45%) | 15/37 (41%) |
Break Points Converted | 1/3 (33%) | 2/3 (67%) |
Return Games Played | 18 | 18 |
Net Points Won | 21/31 (68%) | 7/12 (58%) |
Winners | 42 | 39 |
Unforced Errors | 26 | 33 |
Service Points Won | 73/100 (73%) | 82/118 (69%) |
Return Points Won | 36/118 (31%) | 27/100 (27%) |
Total Points Won | 109/218 (50%) | 109/218 (50%) |
Max Speed | 214 km/h | 213 km/h |
1st Serve Average Speed | 197 km/h | 198 km/h |
2nd Serve Average Speed | 167 km/h | 167 km/h |
TAG: ATP FInals 2023, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Novak Djokovic
Che bel commento. Sulla parte tennistica completamente d’accordo su tutto. Complimenti.
Per quanto riguarda il regolamento, pazienza. Forse è anche meglio che Sinner mantenga un livello di concentrazione alto e la giochi come fosse una finale.
Ho visto che i nomi non arrivano Mi dispiace vedere un mito dell’internazionalismo che si è battuto per la libertà dei popoli dell’america Latina Per il quale le bandiere non contavano nulla Essere utilizzato come nickname da un ottuso fanatico nazionalista,
Affermare poi che una finale Slam o un incontro interlocutorio in un girone del master siano equivalenti sotto il profilo della pressione subita dai giocatori Merita l’oscar della……
Mentre tu non hai neanche il coraggio di fare i nomi a meno che non si tratti di un’autocritica
@ Alex77 (#3839487)
Almeno luce nella notte ha il pudore (o la furbizia) di tacere …. ce ne sono alcuni che continuano a sparare castronerie senza ritegno
Nell’articolo Mazzoni, Forse un po troppo retorico, omette un dato importante ovvero il contesto: Non era né una finale né una semifinale ma un incontro del round Robin lo dico questo non per diminuire il valore di un match altamente spettacolare ma per sottolineare che la pressione quando cè un titolo in palio soprattutto quando Il titolo è molto importante è molto superiore
nella prima parte dell’incontro si è delineata in maniera chiara la strategia del serbo ovvero rubare il tempo all’altoatesino iniziando lo scambio con grande aggressività purtroppo per lui il rosso nazionale ormai Da fondo è probabilmente il numero 1 e anche per lui gli anni passano come dimostrano Certi clamorosi gratuiti
come ho Scritto in un precedente post l’altotesino ormai ha raggiunto quella maturità che gli permette di gestire le fasi più dedicate del match ed è questo il vero salto di qualità contro il serbo non ha dovuto servirsi di particolari variazioni Perché Spinge talmente Forte e con regolarità da fondo e in più rispetto a prima sa uscire dalle diagonali con degli straordinari lungo linea.
Mi auguro che in finale possa affrontare il giovanissimo fuoriclasse di murcia la cui rivalità è destinata a contrassegnare il futuro di questo sport, A meno che non si presentino altri talenti giovanissimi
Io invece penso che se Sinner e Alcaraz (che di certo non hanno ancora raggiunto l’apice della loro carriera) fossero nati dieci o quindici anni prima, la spartizione degli Slam sarebbe stata molto diversa.
E se è vero che con i se e i ma non si riscrive la storia, io credo sarebbe stato un po’ come negli anni ottanta, quando a contendersi e dividersi i titoli erano contemporaneamente i vari Mc Enroe, Borg, Lendl, Becker, Connors, Wilander, Edberg: tutti grandi del tennis di sempre.
Capisco che Sinner si merita l’ultimo match di giornata sia per l’attrazione che porta e sia per il recupero dopo la maratona di ieri ma io avrei comunque preferito vederlo prima del match di Rune perché un pó potrebbe falsare questa partita,se Djokovic perde o vince 2-1 ma anche 2-0 senza accumulare game in positivo Sinner potrebbe scendere in modalità gestione o al contrario se Djokovic vince 2-0 con punteggio molto comodo e Sinner domina il primo set come a Montecarlo potrebbe andare comunque in gestione assicurandosi di subire troppo in una eventuale rimonta
Tutto giusto, solo per “illuminarti”, è proprio il caso di dirlo, sull’espertone in silenzio stampa, tale Luce nella Notte.. una menzione a parte per StefBrescia tra le cui tante perle c’è anche lo scrivere che Cahill è un allenatore inadeguato, senza nessun merito per le vittorie non di Jannik, che non menziona neanche, ma di Agassi, dato che il giocatore era talmente forte che potevano allenarlo anche gli utenti del forum..una perla di saggezza rara.. adesso mi chiedo cosa starà pensando, probabilmente a Musetti
Djokovic sapeva benissimo della pericolosità di Jannik, lo si è capito da come ha impostato la partita. In pratica Nole ha cercato di giocarla come l’ultima volta che ha giocato contro Medvedev, vincendola. Ha mischiato le carte, da vero stratega, variando e non cercando obbligatoriamente ciò in cui lui è maestro, cioè gli scambi da fondo. Consapevole della sua età, e dall’alto della sua enorme esperienza, ha capito che non gli sarebbe convenuto impostare la partita sulla progressione, dato che l’esuberanza di Jannik avrebbe avuto la meglio, e si è inventato una partita a scacchi. Devo dire che lunedì sera ho visto dal vivo Medvedev contro Rublev, una partita ad alta densità agonistica, ma la classificherei esser stata una partita più classica, mentre questa di Jannik contro Nole, decisamente più difficile da decifrare, ed è per questo motivo che il nostro ragazzo è stato formidabile nell’affrontare un mostro di intelligenza tennistica, e batterlo. Davvero straordinario Jannik nel comprendere e ribattere. Per quanto riguarda il regolamento, è stato già detto tutto. Inutile stare a dire quanto sia giusto o quanto sia sbagliato, le regole sono quelle e vanno comunque rispettate. Lascia ovviamente un pò di amaro in bocca il sapere che ancora è tutto in gioco, sembra folle ma purtroppo è così.
Grazie Alex, non so a quale esperto tu ti riferisca perché sono un’enormità quelli che presuntuosamente si sono eretti a giudici supremi dello staff e dello stesso Sinner. Con chissà quali competenze poi. Però che ci vuoi fare? A me però, non disturbava tanto la loro opinione (sempre leggittima), quanto la saccenza con cui l’esprimevano e molto spesso l’arroganza con cui mettevano in dubbio la professionalità di chi non conoscono.
Per il resto, godiamoci le emozioni e le soddisfazioni che ci da questo ragazzo, il resto è noia.
Spero tanto che a fine anno venga premiato col premio fair play “Stefan Edberg”…che per me vale quanto uno Slam.
Ciao a tutti..
Ho letto un po’ dei vostri commenti ma sono tantissimi…
E molto interessanti e significativi ..
Io sono ancora così felice, così emozionata, che fatico a lasciare la nuvola nella quale mi sono svegliata stamattina..
Anzi, non voglio lasciarla proprio..
Avete scritto tutto voi e non resta più molto da dire ..
Vorrei solo aggiungere una piccola riflessione.
In molti vi stupite della crescita esponenziale di Jannik in questi due mesi.
Non so se qualcuno lo ricorda ma io, nei mesi e negli anni scorsi, a chi si lamentava per qualche sconfitta in cui incappava il nostro ragazzo, o per i problemi al servizio e nel gioco a rete, io rispondevo che bisognava avere pazienza, che appena Jannik avrebbe raggiunto alcuni step di base, i più difficili ed i più lenti da impostare, poi la sua crescita sarebbe stata sempre più veloce fino, a diventare completo e praticamente imbattibile per tutti..
Il miglioramento e l’ottimizzazione del suo stato atletico lo ha spinto sulle ali della consapevolezza di sé.
E il resto è venuto da solo.
Ma oggi non è una traguardo, bensì una linea di partenza.
Da oggi Jannik effettuerà un ulteriore step in avanti..
E non vi saranno più limiti alla sua ascesa..
Grazie Jannik..
Mi rendi felice….
E voglio ringraziare tutto il team . Non solo per l’eccelsa professionalità di ognuno dei componenti ma soprattutto perché ognuno di loro vuole davvero bene, a Jannik, lo ama e lo protegge e lo guida..
Grazie a tutti voi, ragazzi… Senza di voi, lui non sarebbe a questo livello, ora ..
La risposta di Sinner e Djoko l’hanno tutti invece…
Nessuna coincidenza: Jannik è migliorato tecnicamente, fisicamente, atleticamente, mentalmente, serve molto meglio rispetto a prima….
L’utente in questione non è da prendere in considerazione. È solo capace a ergersi a maestro di vita e si crede l’oracolo che tutto vede e tutto può.
Esce fuori solo quando si parla del serbo per manifestare, una volta in più, quanto, in realtà è soggetto fazioso e mistificatore della realtà.
@ Panettone (#3839040)
Perché continui a guardare il Tg5……
Chi gioca meno partite è fuori, sarebbe fuori lui e Rune
Gli inventori di questa geniale formula dei gironi si sarebbero meritati un ritiro di Sinner dopo due games, tanto ha sprecato energie per 3 ore per nulla, visto che alla fine deve comunque battere anche Rune. Rune invece bello fresco con una partita vinta senza giocare e Djokovic che, sconfitto da Sinner, si farà un allenamento giovedì contro una riserva e andrà avanti tranquillamente.
tanti complimenti a Sinner, davvero grande ieri sera; finalmente anche l’ultimo tabù è stato superato. per me ha vinto il tennis bum bum con rari sprazzi di magia, di tocco, di armonia, di gesti tecnici sopraffini che solo pochissimi hanno ma che loro sì fanno svavillare gli occhi. Quando tornerà in forma psicofisica il nostro Lorenzo il Magnifico, allora si che vedremo il Tennis, quello con la T maiuscola.
Sarà sicuramente una coincidenza, però Sinner è esploso solo dopo l’ingaggio dell’allenatore Darren Cahill, un vero forgiatore di campioni. Apprezzo anche l’emotività dell’australiano nel seguire il suo pupillo, ci crede ciecamente enzo
Grazie a Dio non ha visto il terzo set, almeno ci siamo risparmiate le sue immense rosicate ieri sera, oh signor-che-da-patenti-di-obiettività dal piedistallo, essendo il primo ad essere NON OBIETTIVO
Tanta carne al fuoco…
Iniziamo col dire che la gara è stata straordinaria per ovvio merito di entrambi…Jannik ormai gioca alla pari contro chiunque e il suo futuro è più che roseo…
Probabile Slam il prossimo anno…
Quanto a Nole, tutti sanno ciò che penso, inutile ripetermi…
Quello che voglio aggiungere sul serbo è che è vero che quando si ritirerà mancherà (come Rafa e Roger) a tutti gli appassionati tifosi e non…
Immenso fuoriclasse assoluto!
Analisi che non fa una piega.
Sinner ha battito Djokovic non avendo mai rischiato seriamente di perderla, Rune ci ha perso non avendo mai avuto l’opportunità di vincere la partita in realtà.
Tutta qui la differenza di determinazione di Djokovic.
Un Sinner molto buono, complessivamente al di sotto delle 2 finali vinte contro MEDVEDEV….ma allo stesso tempo mai domo, sempre sul pezzo, anche quando ha perso il servizio servendo sul 4-2. E, soprattutto, ormai senza 1^di servizio, capace da vero campione di alzare il livello nel TIE-BREAK decisivo, salendo 5-0 in un attimo…
Non credo questo SINNER tema RUNE. Forse il contrario?
Tutto vero, ma Djoko ha 36 anni, non 38
Si è vero infatti mi sono corretto, anche se non sono sicuro che nel calcolo del quoziente set contino anche le partite con il giocatore con zero vittorie e non solo quelle tra i tre giocatori con due vittorie.
Leggendo il regolamento sembra che sia il quoziente set in generale e quindi dovrebbe essere come hai scritto
giusto Matte7777, se Djokovic perde un set, Sinner è già qualificato, con qualunque risultato e Djoko passa solo se Sinner vince
Nel primo set non si è praticamente giocato,dominio del servizio assoluto,poi però il match è cresciuto anche tecnicamente ed entrambi hanno dato il meglio di quello che avevano. Perdendoti il 3o ti sei perso tanta roba ma quella di ieri è la vittoria piu importante della carriera di Jannik e nulla toglie a Novak che resta il più vincente di sempre.
Avete già detto tutto del nostro stupendo ragazzo. Non so cosa aggiungere. Però devo rispondere a Mazzoni “alzi la mano chi credeva sul 4-4 che ce l’avrebbe fatta”. Io ci credevo e non mi sono tanto stupito del contro-break (qualche piccolo difetto da eliminare ce lo vogliamo tenere per il futuro?). Adesso dico anche “meno male”, altrimenti ci saremmo persi il capolavoro del tiebreak, pronti via 5-0. Chiedo agli esperti: era mai successo a Djoko, il re dei tie-break?
No, non mi trovo
Per quale motivo se djokovic perde un set e Sinner perde 2-0, dovrebbe passare il serbo?
La situazione sarebbe Sinner 4 W- 3 L ovvero 57%
Djoko 5 W-4L ovvero 55%
Dai miei calcoli passerebbe Sinner, ma magari mi son perso qualcosa io
Ragazzi, qui si sta correndo troppo adesso.Attenzione.
Anzi scusate mi correggo.
A me risulta che se Nole vince in 3 e Jannik perde in 2 Nole chiude con 5 set vinti e 4 persi e Jannik con 4 set vinti e 3 persi. Ora siccome 4/7 è maggiore di 5/9 (se ricordo bene le frazioni) il quoziente set sarebbe favorevole a Sinner.
Quindi se ho interpretato bene il regolamento e applicato correttamente le frazioni basterebbe che Hubi vinca un set affinché Jannik sia qualificato a prescindere dal risultato della partita con Rune.
Questo è quello che a me sembra… Però prendetelo con il beneficio del dubbio perché ho letto e sentito cose diverse e quindi potrei aver sbagliato qualcosa
Assolutamente corretto quello che dici. Djokovic è stato sempre così e infatti come tennista nulla da dire, ma per il resto si commenta da sé.
Sinner questi mezzucci ieri non li ha calcolati. È andata dritto verso l’obiettivo, emblematica la scena dove il serbo stava sbraitando con il giudice e lui tranquillamente si asciugava il sudore.
Anche questo è un sensibile miglioramento rispetto al passato per il nostro campione!
Alla fine Sinner nonostante una grandissima prestazione alle Finals potrebbe essere beffato per cose che si potevano evitare,ad esempio la vittoria con il doppio 6-4 con il Tsisipas visto a Torino poteva essere più netta,già un 6-4 6-2 avrebbe messo più margine sul conto dei game vinti o persi come anche se con Djokovic al terzo set al posto di farsi controbrekkare e chiuderla al tie-brek la chiudeva in 6-3 ed erano altri 3 game di vantaggio o meglio chiudeva la pratica battendo Djokovic in 2 set essendo più lucido nel primo tie-brek,anche Djokovic poteva rendere le cose più semplici vincendo in 2 set con Rune non perdendo la testa nel tie-brek
ma con i se e con i ma non si fa nulla,sono piccolissimi dettagli che però a questi livelli fanno la differenza
Ora, amici, è ufficialmente l’erede al Trono?
Nole è sempre stato questo, non lo scopriamo oggi. Lui ne ha anche bisogno per tirare fuori il 110% da se stesso, a costo di risultare poco simpatico. E’ sia la sua forza che la sua debolezza.
C’è da dire che con il Sinner attuale questi mezzi contano meno di zero, Jannik ha imparato veramente tanto a gestire queste cose che fino a pochi mesi fa lo mandavano in tilt (vedi semi di Vienna con Tiafoe, ma anche con Rune a Montecarlo)
Concordo con te, in particolare sulla parte che riguarda il Team di Jannik. Grazie al talento (in particolare intellettivo) di Jannik tutto il gruppo ha lavorato benissimo sapendo esattamente cosa fare per “aiutare” il FENOMENO a migliorarsi, senza “correre” come i fenomeni da tastiera pretendevano fino a non più di 3 mesi fa. Adesso molti si dovranno ricredere su Vagnozzi, Cahill e seguito. Un abbraccio grande al padre di Jan, gran lavoratore e gran bella persona… e grazie per averci dato il FENOMENO che il tennis italiano non ha mai avuto!
Se Jannik vince ovviamente è primo.
Se Nole perde con Hubi Jannik è qualificato e si gioca il primo posto con Rune. Non conta quoziente set e game perché se arrivano pari in due conta lo scontro diretto.
Se Nole vince in 3 set a Jannik basta vincere un set con Rune per qualificarsi come secondo perché avrebbe un quoziente set migliore di Nole, in questa ipotesi eliminato.
Se Nole vince e Jannik perde in due è eliminato Sinner perché avrebbe il peggior quoziente set.
Se Nole vince in 2 e Jannik perde in 3 avrebbero tutti stesse vittorie e stesso quoziente set. Si andrebbe quindi al quoziente game dove Rune potrebbe essere penalizzato da aver conseguito solo un più uno nel match con Tsitsipas ma non è detto che sarebbe eliminato perché dipenderebbe comunque dagli esatto risultati delle ultime due partite
Quoto
Sesta vittoria consecutiva
Alcaraz Medvedev (Pechino)
Rublev Medvedev (Vienna)
Tsitsipas Djokovic (Torino)
😉
Con tutte le statistiche a favore di Djokovic, a maggior ragione è facile capire, e si è anche visto, che Sinner ha davvero giocato meglio del serbo i punti più importanti. Alla Djokovic insomma. Mi aspettavo da Sinner un pò più di pesantezza col dritto in molte situazioni: a un certo punto infatti si è vista una statistica in cui Nole tirava il dritto con una velocità media di 10 kmh superiore. Ancora di più fa capire i meriti di Sinner nel volerla vincere di testa.
Adriano Panatta alla fine dell’incontro si è sbilanciato:” Abbiamo il futuro numero 1″.
Come dargli torto? Penso che gli Australian Open 2024 possano consacrare Jannik come vincitore di slam.
Della serie, A meopatacca facce ride 😆 😆
Scritto da Adriano Sichepanacca – ieri
Come dicono a Roma è probabile che l’altoatesino stasera non strusci una palla.
È il servo di scena di Panatta. Mai un commento sensato, sempre deferente. Anche Panatta… sempre così annoiato, sempre così “ai miei tempi”, che palle.Non tolgo l’audio perché poi si perde il senso della partita (pubblico,colpi etc) ma se lo meriterebbero.