Alcaraz debutterà alla Laver Cup il prossimo anno a Berlino (video)
“Sono Carlos Alcaraz, giocherò per il team Europe a settembre”. Così in un breve video promozionale diffuso sui social, il n.2 al mondo spagnolo annuncia il proprio debutto alla Laver Cup che il prossimo anno andrà in scena a Berlino (20-22 settembre).
Captain Bjorn Borg has named @carlosalcaraz as the first player to join Team Europe’s quest to take back the Laver Cup title in Berlin.
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— Laver Cup (@LaverCup) November 8, 2023
Tra i vari big del tennis mondiale, Alcaraz è stato finora uno dei pochi a non aver ancora preso parte alla ricca e fascinosa esibizione a squadre, fondata dal team di Roger Federer nel 2017, che si disputa sulla falsa riga della Ryder Cup di golf, un anno in Europa e l’anno seguente in una località extra europea.
Anche Jannik Sinner manca finora all’appello nella manifestazione, chissà che i due talenti del firmamento mondiale non possano essere compagni il prossimo anno in Germania e magari giocare anche un doppio insieme…
Certamente l’evento per sopravvivere ha assolutamente bisogno della presenza dei migliori giocatori. Quest’anno è andato in scena un buon weekend di gare negli Stati Uniti, ma senza le principali stelle in azione. Molto probabile quindi che gli organizzatori dell’evento provino a rilanciare nel 2024 cercando di portare a Berlino tutti i big della disciplina. La presenza di Alcaraz è un primo passo in questa direzione.
TAG: Berlino, Carlos Alcaraz, Laver Cup 2024
A pensare male, che hanno paura che si rompa e perdano la gallina dalle uova d’oro e quindi vogliono monetizzare più che possono. A pensare bene, che pensano sia indistruttibile. Non so cosa suggerisca a te
questo è un chiaro segnale di decadenza per il povero Carlos
Non ti suggerisce niente tutto ciò?
Mi sembra che il fatto che Alcaraz abbia vinto due slam non centri molto con quanto scrive Mecir, anche Alcaraz quest’anno ha saltato al Davis, ed è stata molto più grave questa rinuncia per la Spagna, che è uscita dalla competizione e starà a vedere mentre gli altri giocano a casa loro. Fosse successa una cosa del genere da noi Sinner sarebbe stato ostracizzato per anni…
Torneo inutilissimo e fintissimo che serve solamente a certi giocatori per batter cassa e darsi un tono l’un l’altro per entrare nella combriccola dei bauscia.
E’ anche prima dello swing estremo-orientale, dove il nostro deve difendere dei punti….
Mi aspetto anche la presenza di Jannik a questo punto, e magari Rune. Penso che Federer, che oltre ad essere un fenomeno è da sempre anche un imprenditore intelligente, sappia che per ridare linfa alla Laver Cup serve trovare un nuovo filone narrativo che faccia presa sul pubblico, terminato il traino iniziale “Fedal”. La nuova fase non può che prevedere, almeno un’edizione su due, il binomio Sinner-Alcaraz (un doppio insieme mi stuzzicherebbe moltissimo), a cui associare Rune e altri. E non vedo perché Sinner non debba farsi coinvolgere anche lui, se Federer scenderà davvero in prima linea per reclutarlo.
p.s. unico motivo per cui Sinner possa non andare quest’anno ma il prossimo: si decide che l’edizione 2024 diventi la passerella di ritiro di Nadal, come fu per Roger.
p.p.s. giustamente si fa notare che la Laver Cup è subito successiva ai gironi di Davis ed è difficile pensare di giocarli entrambi: detto che non è obbligatoriamente vero, Jannik ha un modo facile per risolvere questo problema: vincere la Davis quest’anno e l’anno prossimo glielo concediamo sabbatico 💡
@ Taxi Driver (#3830783)
come sei severa, io non l’ho trovato né noioso, né “finto”. Anzi, devo dire che la formula del punteggio crescente mi è piaciuta perché consente ribaltoni fino all’ultimo giorno. E mi pare che anche la risposta del pubblico sia stata di assoluto rilievo. Altre esibizioni avevano connotati negativi con format banali, ma questa credo diventerà un classico e appassionerà i tifosi per i prossimi anni.
Peccato che lui due Slam li ha già vinti ed ha chiuso un anno al #1 del mondo. Jannik?
Comunque in parte concordo col tuo pensiero, la stampa è insopportabile nei suoi confronti, sia chi lo crocifigge per nulla sia chi lo esalta in maniera spropositata senza (per ora) apparente motivo.
Comunque tra l’esibizione a Città del Messico, quella in Arabia Saudita e la Laver Cup, sembra che il motto di Alcaraz sia “ogni lasciata è persa”. Mi sembra tanto per uno che non è a fine carriera e deve monetizzare quello che può, magari anche un po’ di tempo per farlo crescere come persona, alla fine è un ragazzo, non un salvadanaio da spremere
Avesse fatto una cosa del genere il nostro, cioé annunciare la presenza a una ricca esibizione che si svolge la settimana dopo la Davis, senza annunciare la presenza alla Davis stessa, avrebbe fatto la fortuna dei giornalai di Gazzetta & Co. e ci saremmo dovuti sorbire l’editoriale di Panatta e Bertolucci intitolato: “ai miei tempi era un’altra cosa”
Hanno capito la lezione su location e giocatori….
Rimane comunque, x me, uno spettacolo insopportabilmente finto, sia nelle esultanze sia nel format. Un circo.