Alcaraz dopo la sconfitta a Bercy: “Nessun problema fisico, in campo non mi trovavo”
Il Masters 1000 di Parigi Bercy ha perso a sorpresa uno dei suoi maggiori protagonisti, il n.2 al mondo Carlos Alcaraz. Lo spagnolo è stato protagonista di una partita incolore, subendo le accelerazioni continue e il tennis geometrico di Roman Safiullin, che così chiude il 2023 con lo scalpo più prezioso in carriera. Oltre all’ottima prestazione del russo – tennista dal potenziale ancora inesplorato nonostante non sia più un ragazzino – è da sottolineare come Alcaraz abbia prodotto un tennis modesto. Semplicemente ieri sera sotto le luci di Bercy non era lui, poco produttivo, pochissimo esplosivo.
In molti hanno pensato a un infortunio, o qualche cosa che non va nel suo fisico. In realtà Carlos nella breve conferenza stampa post partita ha respinto questa versione dei fatti, parlando solo di una giornata no, nella quale non si sentiva per niente a suo agio e nulla ha funzionato come voleva. Osservando la partita, in realtà è sembrato evidente come lo spagnolo sia “agotado”, ossia esausto, prosciugato da una stagione molto lunga e probabilmente anche dal suo stesso tennis, che richiede livelli di energia enormi per esplodere quell’intensità e colpi clamorosi.
“Non mi ha sorpreso affatto” racconta Alcaraz parlando di Safiullin dopo la brutta sconfitta di ieri. “Sapevo che negli ultimi mesi aveva giocato ad alto livello, battendo grandi rivali e arrivando in finale a un torneo. Sapevo che avrebbe giocato ad alto livello. Non mi ha sorpreso affatto”.
“Problemi fisici? Nient’affatto. Semplicemente non mi sono trovato in campo. Ho tante cose da migliorare, tante cose da allenare. Non mi sono sentito bene con il mio gioco. Non mi sono mosso bene. Per quanto riguarda i colpi, penso che ci sia stata una buona qualità. Fisicamente, nella parte motoria, devo migliorare molto”. Qua Carlos un po’ si contraddice… Non ha problemi fisici, ma non si è mosso bene – questo è stato evidentissimo, soprattutto nella corsa verso destra per recuperare le accelerazioni incrociate – deve migliorare fisicamente. È reduce da un problema muscolare, ma… ha ancora un po’ di benzina per far ripartire a tutta la macchina del suo corpo?
Ormai alle ATP Finals mancano pochi giorni… Come ci arriverà? “Non lo so” risponde Alcaraz. “Ho tempo prima delle ATP Finals, molti giorni per allenarmi, per poter raggiungere il livello a cui voglio giocare. Non sono qui per parlarne adesso. Sinceramente dopo la sconfitta devo prendermi un po’ di tempo prima di pensare ai prossimi giorni. Ma ovviamente abbiamo tempo prima dell’inizio delle ATP Finals. La stagione è stata molto, molto lunga, e questo probabilmente influisce sul mio gioco, ma non lo so. Penso che questo sia un torneo ricco di sorprese, forse perché è alla fine della stagione, ma parlando di me, non lo so. Devo trovare il modo di fare bene in futuro in questa parte della stagione“.
Le ultime parole della sua conferenza stampa sono il sunto di tutto. “Devo trovare il modo di fare bene in futuro in questa parte di stagione”. Non è altro che l’ammissione di esser arrivato nelle ultime settimane dell’anno senza quelle energie che gli consentono di esplodere quell’intensità di gioco, anticipo con piedi e colpi con i quali diventa un tennista formidabile. Probabilmente Carlos necessita di migliorare nella gestione della sua attività e prestazione. Moltissime volte abbiamo sottolineato quanto sia spettacolare vederlo dominare il gioco con un’energia clamorosa, quasi troppa… Una potenza, rincorse e dispendio non necessari a raggiungere il risultato. In questo ricorda il paradigma del suo formidabile connazionale Rafa Nadal, un altro che ha fatto della forza fisica e intensità la chiave dei suoi successi, e che a fine anno è sempre arrivato con pochissime energie per brillare negli eventi che chiudono la stagione. Due tennisti completamente diversi per gioco e colpi, ma accomunati da un tennis fin troppo dispendioso. Carlos e JC Ferrero hanno di che lavorare in quest’ambito.
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Marco Mazzoni, Masters 1000 Parigi Bercy 2023
Consideri ancora Musetti superiore a Sinner mentalmente, fisicamente e tecnicamete come avevi scritto agli Australian Open del 2023?
Starà preparando gli Australian Open.
@ Antonio (#3821800)
ueeeee antonyyy, da quanto tempo!!! Dimmi la verità, quanti stai soffrendo da 1 a 10000? AHAHAHA
Un rosicone come tanti altri, che sostengono che un giocatore vinca solo perché fortunato o imbroglione, e che tutto ciò che lo riguarda sia negativo. Un classico da queste parti.
Una causa potrebbe essere una condizione atletica precaria. Recuperata una buona condizione tornerà a giocare come sa. Probabilmente l’anno prossimo! Ma chissà che non sorprenda tutti già a Torino.
Simile a Nadal per essere arrivato stanco a fine anno. E per poco altro.
Dell’anno? Probabile. Ma le ha sparate bene! E il Nole lo sa.
Riguardo ad Alcaraz, mi pare fuori luogo parlarne in termini negativi. Comunque io tempo fa, in tempi non sospetti, ho detto che lui (fenomenale) ha raggiunto questi fantastici livelli troppo rapidamente e chiedendo molto al suo fisico, anche per via del suo tennis estremamente dispendioso e basato su forti e brusche sollecitazioni delle strutture articolari, tendinee e muscolari. Ed infatti ho detto anche che, a mio parere, a medio-lungo termine Jannik lo avrebbe sopravanzato perchè, a differenza dello spagnolo, la sua crescita fisico-atletica-tennistica è stata ed è più graduale. Già ora se ne vedono i risultati e sono ancora più convinto di quanto detto. Lo ribadisco (a costo di irritare qualcuno): per me Jannik entro la fine del 2025 avrà vinto almeno 2 slam + alcuni 1000 e 500, quindi dal 2025 in poi dominerà.
Eccone un altro che, quando scrive, non si capisce se ci è o ci fa.
Nel pieno dei successi di Alcaraz, mi sono permesso di scrivere che nel ragazzo, bravissimo quanto mai, c’è qualcosa che non mi convince. Cosa? Il fattore psicologico. Quando qualcosa gli va storto, s’innervosisce, si sente oltremodo disturbato dai consigli che gli arrivano dal suo angolo, e si disunisce. Comincia a sbagliare e difficilmente si riprende. Gli è già successo un paio di volte, forse più, nel recente passato e gli succederà di nuovo. Non esistre la perfezione fra gli umani. E’ stato leale a dire che non c’entra niente la forma fisica. enzo
Commento onesto del murciano. Non é da tutti
E tu chi sei? Il suo confidente? O sei solo un rosicone? E poi, visto che sembri saperla lunga, spiegaci tu il senso della vita. Se ho capito bene, secondo il tuo stravagante ragionamento, una volta raggiunto il successo sarebbe logico cominciare a perdere? Ma che sistanze assumi? Spiega, spiega.
Come altri deve accettare di non poter essere sempre al 100%. A Jannik è capitato dopo Montecarlo. A lui adesso. Punto.
Questa è la migliore della settimana. Forse del mese. Ma sei serio? Forse non ricordi che il Murciano è stato in vantaggio di un break in entrambi i set. Un pò singolare per uno che vuole perdere, non trovi? Se voleva andare a Torino prima degli altri bastava cancellarsi o ritirarsi simulando un malessere qualsiasi.
Ci ha anche i videogiochi e la fidanzata anche se non le esibisce come un trofeo, come fanno altri.
Oramai la differenza qualitativa tra giocatori di livello top 50 o più è sottilissima. Ci vuol nulla a prendere delle sonore bastonate se non si è al top di forma o arrugginiti mervosamente da inattività come lo spagnolo. Puoi perdere molto facilmente con un safuillin caldo e rodato da molti mesi sul circuito . Gli allenamenti, per il tennis di oggi ma è stato sempre così, valgono molto ma poco e nulla in termini di approccio mentale quando si deve competere.
Oramai la differenza di livello tra top 50 è ridotta all’osso. Se un topo
Per non parlar del terzo…quello colla fissa Murciana.
Caro Antonio tutti i tennisti perdono apposta per fare vincere Sinner e´per farti stare male . Addirittura i tuoi nuovi beniamini come Fils e Van Asche si sono uniti a loro.
Con soltanto due 1000 e Wimbledon nell’anno potrebbe mettersi in pantofole per il resto della vita. Quello che in cinquanta anni in Italia non abbiamo mai visto. Aspettiamo ancora e speriamo.
@ luigi Maurizio Badiali (#3821890)
Ahhhaahhhhaa
@ robi (#3821950)
Parole sante.
@ Antonio (#3821800)
Se un professionista ha altro per la testa…non è molto serio, quindi devi essere valutato anche per questo che diventa un aspetto negativo. Essere professionisti vuol dire che devi anche rendere conto a chi ti paga (piu o meno indirettamente tutti noi), non dimentichiamolo mai.
Quindi: hai perso perchè eri distratto? bene, il giudizio nei tuoi confronti ne risentirà.
@ tennis first ex donatonn (#3821943)
La sconfitta di ieri di Alcaraz, a mio avviso, emerge chiaramente dai numeri, tra i quali vanno sottolineati i 31 errori gratuiti, diversi dei quali vanno annoverati negli scambi di gioco, ossia laddove Carlos è notoriamente molto forte.
Ma, il murciano ha anche fatto vedere qualche punto al volo che pochi tennisti sono in grado di realizzare.
Nel complesso una giornata no, come laconicamente ha detto lo stesso sconfitto.
Ma questo squilibrato ancora qua sta??? Non avrò pace finché lui è l’altro squilibrato utente cecchinato non verranno bannati a vita.
Hahahaha analisi eccezionale. Peccato che sei sul canale sbagliato!
ridurre il tennis del ventenne fuoriclasse di murcia alla sola intensità o esplosività da fondo è alquanto riduttivo
è riuscito a diventare il piu giovane numero 1 della storia soprattutto grazie ad un repertorio che gli permetteva infinite soluzioni tattiche dai vincenti da fondo ai colpi di tocco o di volo nei pressi della rete.
la crisi ,probabilmente di fiducia, nasce soprattutto da un repertorio dimezzato, le sue fantastiche smorzate seguite da micidiali pallonnetti in top spin sono praticamente un lontano ricordo ,come anche le sue discese a rete concluse con incredibili volee bloccate
si è traformato in un momotono giocatore da fondo incapace di realizzare quelle variazioni che hanno fatto sognare tutti i veri appassionati
sulle cause di questa involuzione che ovviamente credo tutti speriamo transitoria è difficile formulare una diagnosi perchè le cause potrebbero essere di varia natura,mi auguro che il suo staff sappia individuarle per trovare una pronta soluzione ma escluderei quelle legate a problemi fisici
Nella Race post-Wimbledon Alcaraz è al n.6.
– Djokovic
– Sinner
– Medveded
– Zverev
– Hurkacz
– Alcaraz
– Rublev
– Shelton
– De Minaur
– Fritz
Anche Shelton.
Ha vinto Tokio, ma è cotto… 🙂
Il problema è l’intensità che Alcaraz mette nei suoi match.
Alcaraz per esprimere il suo tennis deve usare il suo fisico molto di più rispetto ad altri giocatori. C’è anche da dire che Alcaraz fino a Wimbledon ha giocato tantissimi match con intensità elevatissima e arrivando quasi sempre in fondo. Un dispendio energetico elevatissimo.
Anche l’anno scorso è arrivato a fine stagione in riserva. Idem quest’anno. E’ normale per un giocatore che di punto in bianco si è trovato a concentrare tantissimi match. Si vince, ok, ma ci si usura anche tanto fisicamente e mentalmente.
Guardate che a Sinner è arrivata l’Audi nuova! Avrebbe altro!
I suoi muscoloni si sono appesantiti io dico che la sua carriera non durera´a lungo .
Di NOLE NE NASCONO 1 OGNI 60 ANNI!! CARLITOS HA SPARATO TUTTE LE CARTUCCE…
Alcaraz alla 73sima partita stagionale, ha saltato uno slam ed é usurato. Medvedev é a 79 e corre e mena. Fritz 75 ed ha avuto un problema solo adesso, non sappiamo quanto fortuito e quanto da usura. Rublev 74 ed é un grillo. Sinner 70 ed é nel periodo migliore.
E tu sei il maggiordomo confidente sia di Sinner che degli altri big ? 🙂 🙂 🙂
Battute a parte, io credo che siano sostanzialmente accettabili le ragioni addotte in conferenza stampa da Carlos sulla sua sconfitta di ieri contro Safiullim, il quale ha soltanto giocato secondo i suoi migliori standard e l’impresa l’ha raggiunta soprattutto grazie alla inconsueta miriade di errori commessi dal campione spagnolo.
Di la verità, sei già al terzo bianchino al bar dello sport. Adesso fai il bravo e passa alla mista gazzosa/bianco che hai già il fegato messo male dopo l’ennesima vittoria di Jannik.
Per questo Medvedev è impazzito cominciando a zoppicare come pensava dovesse fare Sinner? Se non è ossessione questa! I campioni hanno altro a cui pensare nella vita? Si quelli ritirati o Musetti padre!
Qui se c’è qualcuno che non ha altro nella vita è lei.
Non credo proprio
Non solo questo. Se Medvedev vincesse a Parigi potrebbe poi puntare al secondo posto in classifica
Che brutta cosa l’ invidia
Rimane sempre un grandissimo, probabilmente i campi indoor sono quelli meno adatti a lui e poi dopo Wimbledon puo’ darsi che abbia perso un po’ di intensita’.
Sconfitta direi cercata da Carlitos per essere più in condizione a Torino.
Mi dispiacerebbe assai se a Torino non si presentasse il vero Alcaraz,già ci sono altri che non arrivano al massimo della forma e fiducia come Tsisipas e Rune,sarebbe veramente un peccato se all’evento più atteso dell’anno il livello di questi giocatori non fosse eccelso
È stato già scritto “a breve uscirà dalla top 100” ?
Clicca qui per visualizzarlo.
sinner sta vincendo perché i big sono svogliati e hanno per la testa cose più importanti del tennis com è giusto che sia quando si raggiunge un tale successo. jannik non ha altro nella vita
Conclusione corretta nell’articolo, molta similitudine con Nadal (che, non a caso, non ha mai vinto né Bercy né le Finals).
PS Certi troll direbbero a questo punto, ma che importanza ha se viene dopo l’US Open? 😆 (in realtà, io che leggo anche i blog spagnoli vi assicuro che è proprio quanto per anni hanno argomentato gli ultras del maiorchino, cioè non una lacuna del loro eroe che andava colmata, bensì una svalutazione oggettiva dei tornei in cui il medesimo non riusciva a emergere… E come si vede, a certe sciocchezze manca persino l’originalità!).
Ma tornando a Carlitos, il suo approccio al problema mi sembra più positivo e autocritico di quello di Nadal quando aveva la sua stessa età, forse perché a differenza di quest’ultimo Carlos non ha una superficie preferita a cui dedicarsi completamente. Sono convinto che stia maturando l’idea di evolversi nel suo gioco, in questo spronato dalla concorrenza del nostro Jannik di cui sicuramente apprezza metodi e capacità di lavoro. Proprio come successe in seguito al già precocissimo Nadal: l’emergere di Djokovic lo portò a smettere di concentrarsi sull’aspetto del proprio gioco che lo rendeva dominante sul rosso e ad adottare tattiche che lo portarono a farsi largo, o a mantenersi competitivo, anche su superfici che fino ad allora aveva ceduto in diarchia al solo Federer
E Mauro?????? Muto sta
Non sono per niente d’accordo. Ha giocato pochissimo l ultimo mese. Arriverà a Torino con molti dubbi
Uno che fa finale a Cincinnati e semi a US Open non si è fermato a Wimbledon! Semplicemente è meno adatto agli indoors ma magari stupirà anche a Torino come sull’erba se va di rivalsa e tigna. Diciamo come propensione questa fase stagionale è la meno adatta alle sue caratteristiche.
Fuori forma – non mi sembrava avesse problemi di movimento, ha commesso errori gratuiti per mancanza di concentrazione, mancanza di fiducia. E’ fuori forma, non centra nulla la preparazione del tipo “costruisci il fisico per diventare n.1 a 19 anni etc…” come quancuno (Givald0) ha menzionato. Ha perso contro uno che se gioca bene puo’ far male a molti e punto.
Lo rivedremo forte a Torino, ne sono convinto.
Io avevo preventivato l’uscita al primo turno, e’ da Cincinnati che ha perso sicurezza. E’ un giocatore fatto così, se e’ davanti (anche nei punteggi durante i match), spacca il mondo, ma se comincia a subire, il suo sistema va in tilt, anche mentalmente.
Oltre alla fragilità fisica che ha, che per un ventenne e’ preoccupante.
Sconfitta non dico proprio voluta ma insomma, ieri non era concentratissimo perché già proiettato a Torino
Alcaraz simile a Nadal pure negli aspetti negativi. Arriva spremuto nei finali di stagione o forse si preserva per Torino.