ATP 500 Vienna: Sinner demolisce Tiafoe, è semifinale. Domani sfida Rublev
Togliersi qualche sassolino dalla scarpa è sempre una grande soddisfazione. Se poi giochi anche un tennis di altissimo livello continuando a crescere in fiducia e classifica, beh, allora quest’autunno per Jannik Sinner è davvero dolce le come le migliori caldarroste del Mugello, i mitici “Marroni”… L’altoatesino dopo essersi preso una bella rivincita prima su Medvedev e poi su Shelton, sconfigge anche Frances Tiafoe nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna (6-3 6-4 lo score), cancellando a furia di colpi di vincenti e ritmo fenomenale il brutto ricordo della loro sfida del 2021 in questo torneo. Esattamente due anni fa un Sinner in crescita ma ancora preda di alti e bassi stava dominando Tiafoe in semifinale, quando l’americano iniziò uno stucchevole teatrino, quello dello sconfitto che cerca di coinvolgere il pubblico, innervosendo l’azzurro e facendogli perdere il focus sul match, e alla fine fu proprio Frances a spuntarla, con Jannik che uscì nerissimo dal campo. Chiaramente devi essere impermeabile al contesto e alle provocazioni del rivale, no scuse, ma di sicuro Sinner se l’era legata al dito perché il suo modo di stare in campo e intendere lo sport è agli antipodi rispetto a quello dello statunitense, che in modo misterioso è stato addirittura candidato allo “Stefan Edberg Award” per giocatore più corretto…
Corretto ed educatissimo è stato nella serata di Vienna il tennis di Jannik, meno sostenuto dal servizio rispetto alle due vittorie precedenti nel torneo ma in crescendo nel match (ha chiuso con 19 prime palle in campo negli ultimi 20 servizi), e soprattutto forte di un ritmo, pressione e profondità nella spinta totalmente ingestibile per la difesa di Tiafoe. L’americano non ha mai davvero trovato misura in risposta (ha vinto solo 11 punti complessivi), tanto che le tre palle break ottenute sono venute per due minimi passaggi a vuoto di Sinner, uno per set, un paio di game con qualche errore di troppo in spinta, ma ha prontamente rimediato con il servizio, con aggressività e spinta. Spinta tanta, ma rischi calcolati.
Questo è stato il mantra di Jannik stasera: era consapevole che imponendo la sua velocità di crociera e anticipo avrebbe demolito la resistenza di Tiafoe, uno che ha la giocata per farti male, che ti può sorprendere con qualche invenzione, ma ai ritmi migliori dell’azzurro non riesce a stare dietro. Così è andata, tanto che Sinner ha spinto molto, ha attaccato (19 discese a rete, vincendo ben 14 punti) ma non ha nemmeno rischiato tantissimo cercando la riga sulle accelerazioni. Ha risposto benissimo Jannik, soprattutto sul lato sinistro, dove ha brillato davvero per continuità ed efficacia. Oggi il rovescio cross è stato il suo colpo più scintillante, con il quale ha anticipato molte palle del rivale entrando con una combinazione di velocità, angolo e precisione micidiali.
La partita è stata dominata interamente da Sinner, dall’inizio alla fine, e mai s’è avuto la sensazione che potesse girare dalla parte dello statunitense, a meno di un calo improvviso di Jannik che per fortuna non c’è stato. L’azzurro ha condotto il gioco, ha governato i tempi sia nei suoi game che in risposta. Ha travolto l’americano con un muro di palle consistenti e profonde, che non l’hanno fatto respirare e non gli hanno consentito di imbastire una contro mossa credibile. C’ha provato Frances, soprattutto nel secondo set, quando ha servizio bene all’avvio e ha vinto qualche game senza finire spalle al muro. Tiafoe è stato costretto a spingere tutto e subito, perché appena entrava nello scambio era come risucchiato in un vortice di palle per lui troppo intense da gestire. Ha anche provato a tagliare col back e rallentare, ma Sinner è stato troppo veloce nell’intuire la mossa, anticipare il colpo scendendo bene con le ginocchia e tirare un’accelerazione velocissima e controllata, per rimettere grande velocità allo scambio e così costringere il rivale su ritmi per lui troppo intensi. Con un Sinner così tosto e continuo, Tiafoe non ha armi per controbattere, ancor più se non risponde con qualità. Alla fine Jannik ha chiuso il match col 69% di prime, un dato modesto rispetto ai numeri clamorosi delle prime due partite, ma ha realizzato 84% con la prima palla e un clamoroso 71% sulla seconda, un dato questo incredibile. È la conferma di come Frances in risposta non ci sia stato, ma gran parte del merito va alla battuta e al primo colpo dopo il servizio di Sinner. Jannik non ha quasi mai sbagliato scelta nel colpo successivo al servizio, profondo, intenso, preciso. Qua ha vinto il match, con precisione e intensità.
È stata la vittoria n.54 in stagione per Sinner, uguaglia la miglior prestazione di un italiano nell’Era Open, Corrado Barazzutti nel 1978. Un record che ci auguriamo possa infrangere già domani contro Rublev in semifinale. Ma la sensazione è che Jannik abbia appena iniziato a riscrivere interamente il libro d’oro del tennis italiano. Quando Sinner gioca come nelle ultime settimane, beh, è uno spettacolo ed è durissima per tutti batterlo.
Marco Mazzoni
La cronaca
L’ultimo quarto di finale a Vienna scatta con Sinner alla battuta. Un ottimo Jannik, tre prime in campo, diritto profondo e rovescio sicuro. A zero si porta 1-0, soprattutto fa sentire in campo la sua presenza, chi comanda lo scambio e i tempi di gioco, anche in risposta. Fantastico il passante in corsa di diritto sul 15 pari, era ottimo l’attacco di Tiafoe, non è bastato. Frances fa fatica a tenere i ritmi indiavolati di Jannik, lavora col back ma sbaglia e scivola 30-40, prima palla break per Sinner. Doppio fallo! Rischia una seconda esterna l’americano, tema la risposta dell’azzurro, già bella profonda e incisiva. 2-0 Sinner, può fare corsa di testa. Al momento Jannik si “accontenta” di giocare solido a grande velocità ma aprendo poco l’angolo e senza prendersi grandi rischi visto che con la pressione e ritmo provoca l’errore dell’avversario. Con una sbracciata cross velocissima si prende il punto del 3-0 (parziale di 12 punti a 3…). Dominio azzurro nei primi 10 minuti di gioco. Nel quarto game Tiafoe trova un buon turno di battuta, con un Ace e un bel diritto, 1-3. Nel quinto gioco Sinner commette il primo doppio fallo, una rarità nella settimana viennese, ma rimedia con un Ace. Tiafoe non trova misura in risposta, tutto molto facile finora per l’azzurro, 4-1, con l’americano che stenta anche nei suoi game ad imporre le sue accelerazioni dalla riga di fondo. Il “muro” alzato da Sinner è inscalfibile e non arretra nemmeno sulle bordate più pesanti dell’americano. Solo grazie a due Ace Tiafoe chiude il sesto game. Nel settimo game arrivano le prime incertezze dell’azzurro. Poche prime palle, due errori col diritto (in netto ritardo sul secondo), concede una palla break sul 30-40. ACE! Eccolo, nel momento decisivo, e si incita verso il suo angolo. Poi esagera con la spinta di rovescio, la palla di Jan è lunga, altra PB per Tiafoe. Altra bordata di servizio e cancella anche la 2a chance. Ritrovare il servizio nel momento più delicato è la miglior medicina. 5-2 Sinner, che poi serve per il set sul 5-3. Nemmeno la risposta bloccata aiuta Frances, non trova la chiave per prendere ritmo, o va troppo corto – e Jannik fa due passi e attacca – o esagera in lunghezza. Sul 40-0 arrivano 3 Set Point per Jannik. Con una seconda palla a 188km/h si prende di forza un set dominato, eccetto la piccola distrazione nel settimo game. “Solo” il 61% di prime palle in campo nel set per l’azzurro, ma vincendo l’88% dei punti e ottimo il 64% sulle seconde. Soprattutto 11 vincenti a 4 per Jannik, negli scambi no match.
Secondo set, Tiafoe to serve. Trova un buon game, 1-0, ma sorride beffardo sull’ennesimo errore in risposta. Ha vinto solo 6 punti nel primo set contro la battuta di Jannik. Un Jannik granitico per come spinge con grande velocità e controllo, domina lo scambio governando i tempi di gioco. Con un game perfetto, si porta 1 pari. È costretto a tirar fuori dalle corde i suoi migliori angoli e colpi Tiafoe per sbaragliare la difesa consistente dell’italiano. Ha alzato il livello l’americano, gioca al limite ma regge, e con un altro Ace si porta 2-1. Tutto più facile per Jannik nei suoi game, nonostante una prima di servizio sotto al 50% nei primi due turni del set. Fantastica la reattività di Sinner, per come anticipa e aggredisce le risposte di contenimento di Tiafoe, ma anche sotto rete con riflessi fulminei. 3 pari. La tensione sale nel “fatidico” settimo game. Col diritto cross Jannik fa letteralmente “le buche per terra”, e poi Tiafoe affretta i tempi dell’affondo, forzando via due diritti. 15-40, due palle break, le prime del set. Esagera Jan con l’angolo di rovescio in copertura sulla prima; non sbaglia con la risposta di rovescio sulla seconda, una rasoiata incrociata tanto violenta che Frances riesce a tirare a mezza rete, non ha quasi il tempo per aprire. BREAK Sinner, avanti 4-3 e servizio. La faccia di Tiafoe è un misto di incredulità e scoramento, solo con un mezzo miracolo riesce ad incidere sotto la grandinata di pallate di Sinner. Jannik subisce un gran passante del rivale, davvero gran gioco di polso, ma si aggrappa al colpo che oggi ha funzionato meglio, il rovescio, stavolta micidiale in lungo linea dopo il servizio. All’improvviso arrivano tre errori di Sinner, l’ultimo davvero brutto, un diritto fuori un metro a campo praticamente aperto. Palla break! La cancella buttando avanti, una sorta di volée-parata e poi uno smash non facile, cadendo indietro. Ora è lui a fare il pugno, ancora dopo una prima palla esterna imprendibile, mentre la racchetta di Frances vola via per terra. Ace! 5-3, è un passo dalla semifinale. Esagera Tiafoe, forza troppo, ma del resto se si scambia Sinner guadagna campo e chiude di prepotenza. Con un altro ottimo attacco l’azzurro vola 30-40, Match Point! E niente prima in campo… Cerca il vincente col rovescio lungo linea Jan, ma la palla si ferma in rete. In qualche modo l’americano resta aggrappato alla partita, Sinner serve per chiudere sul 5-4. Serve benissimo! Quattro prime e via, chiude il set 6-4. Stretta di mano cordiale ma discretamente fredda, dopo la ruggine dei due anni fa, quando Jannik esternò tutta la sua insoddisfazione per il comportamento oltre i limiti del rivale. Domani Jannik trova Andrey Rublev in semifinale, e stanotte dormirà con la 54esima vittoria del 2023, l’azzurro più vincente nell’Era Open insieme a Barazzutti. Sembra assai probabile che lo supererà, segnando un altro record storico. E siamo solo all’inizio… Il post Sinner vedrà un libro dei record totalmente riscritto.
[7] Frances Tiafoe vs [2] Jannik Sinner
Tennis Match Statistics
🇺🇸 Tiafoe vs 🇮🇹 Sinner
Statistic | 🇺🇸 Tiafoe | 🇮🇹 Sinner |
---|---|---|
ACES | 6 | 5 |
DOUBLE FAULTS | 2 | 1 |
FIRST SERVE | 31/56 (55%) | 38/55 (69%) |
1ST SERVE POINTS WON | 20/31 (65%) | 32/38 (84%) |
2ND SERVE POINTS WON | 14/25 (56%) | 12/17 (71%) |
BREAK POINTS SAVED | 2/4 (50%) | 3/3 (100%) |
SERVICE GAMES PLAYED | 9 | 10 |
1ST SERVE RETURN POINTS WON | 6/38 (16%) | 11/31 (35%) |
2ND SERVE RETURN POINTS WON | 5/17 (29%) | 11/25 (44%) |
BREAK POINTS CONVERTED | 0/3 (0%) | 2/4 (50%) |
RETURN GAMES PLAYED | 10 | 9 |
NET POINTS WON | 10/19 (53%) | 14/19 (74%) |
WINNERS | 15 | 18 |
UNFORCED ERRORS | 7 | 7 |
TOTAL SERVICE POINTS WON | 34/56 (61%) | 44/55 (80%) |
TOTAL RETURN POINTS WON | 11/55 (20%) | 22/56 (39%) |
TOTAL POINTS WON | 45/111 (41%) | 66/111 (59%) |
MAX SERVICE SPEED | 222 km/h (137 mph) | 211 km/h (131 mph) |
1ST SERVE AVERAGE SPEED | 203 km/h (126 mph) | 196 km/h (121 mph) |
2ND SERVE AVERAGE SPEED | 154 km/h (95 mph) | 163 km/h (101 mph) |
TAG: ATP 500 Vienna 2023, Frances Tiafoe, Jannik Sinner
In effetti si cominciò a parlare di affiancamento con un super coach già dai tempi con Piatti che ne parlò ma che ad occhio avrebbe preferito una unità di conduzione perché rivendica esplicitamente la preminenza dei suoi metodi. Quindi era una sorta di contentino in chiave consulenziale e questo forse per Sinner non era abbastanza. Un tennista che si assume la responsabilità per scelte strategiche così importanti è più di altri indirizzato ad essere padrone del suo futuro.
C’è da dire però che Sinner molto spesso dopo un buon primo set nel secondo è meno lucido e preciso,non può essere che per 4 volte va avanti di un 15 con una gran giocata e per 4 volte mi sbaglia malamente il punto successivo che era più,addirittura mandava in rete sulla seconda,una volta ci può stare ma ad almeno 4/5 non ha proprio risposto sulla seconda in momenti importanti come avanti 15-30,nel secondo set tre sciocchezze di Tiafoe hanno regalato il break a Sinner che c’è mancato poco che lo restituisse subito in malo modo
Non concordo sull’impostazione che dai al commento! Jannik ha delle incredibili potenzialità e chi lo segue è bravo ad aprire le porte a quelle potenzialità. Fosse anche solo per un piccolo elemento, ai livelli Massimi di ogni sport, sono i particolari a fare la differenza tra un campione e un fenomeno. Piatti con un grande orafo ha “sgrezzato” la pietra preziosa. Vagnozzi, Cahill e tutto l’attuale team di lavoro di Jannik (non ultimo il “cuoco”) stanno rifinendo nei particolari il diamante per fare in modo che possa esprimere tutta la sua brillantezza. Tutti sono utili e stanno facendo bene il loro lavoro, che non si deve misurare in giorni ma in mesi e a volte anni!
Dai che Jannik non possaperdere da Rublev è una corbelleria, ci può perdere anche se entrambi in forma, il dritto ed il servizio del russo mi sembrano più affidabili in percentuale di quelli di Jannik, se comanda su quella diagonale ed ha fiducia si complica molto la cosa, inversamente sul rovescio e la risposta Sinner ne ha di più.
Jannik è un top, ormai assodato, ma anche Rublev sta bussando a quella porta, guardate la sua stagione.
due anni fa era 53 al secondo set e 15 0, quando buttò in rete un (relativamente, di facile facile non c’è niente nel tennis) facile rovescio vincente. E da li perse la partita. Quando anche ieri è successo che nella stessa situazione si è trovato ad affrontare una PB, ho pensato “addio, ci siamo di nuovo”, poi Jannik ha fatto un ace ed ha rimesso tutto a posto. Due considerazioni:
1 pensate cosa ha provato lui in quel momento;
2 pensate come è cambiato in due anni.
Come volevasi dimostrare. Il deserto non mente mai anzi snuda tutto. Se la coperta è e sarà stata troppo corta il deserto troverà sempre il modo di fartela pagare..a prescindere dal fatto che in quel momento o in un altro tu possa sbagliare qualcosa di centimetri e perdere un match importante. Non è quello il problema e il deserto e chi lo è diventato -js -lo sa troppo bene. Nessun problema, nessun tentennamento,nessun forse e nessun nervo scoperto a cui chiedere e chiudere venia:il povero Francis l’ha capito, acta est fabula si è detto alla fine dell’ ultimo game, e non si riferiva certo alla fine fisica della partita. È andato a rete e gli ha stretto la mano, a capo chino.
La partita non ha avuto storia, quando ha capito di averlo in pugno si è un po rilassato. Certo che agli inizi sembravano amici scherzosi, poi lui ha fatto il furbo e Jannik lo ha cancellato dalle amicizie. E lo cancellerà sempre anche in campo.
Per capire i miglioramento di Sinner basta sentire le sue parole. Lui dice che è migliorato in piccole cosse, ma soprattutto mentalmente e fisicamente.
I miglioramenti fisici (non dovuti a Vagnozzi, non dovuti a Cahil) sono evidenti perché si muove molto più velocemente e questo gli permette di arrivare prima e meglio sulle palle e infatti ora è più solido e più forte in difesa.
I recenti miglioramenti mentali (maggiore freddezza nello sfruttare palle break e chiudere gli incontri) anche questi abbastanza evidenti non sono dovuti a Vagnozzi che si occupa della parte tecnica ma ha Cahil che a detta di Sinner si occupa degli aspetti mentali, strategici. Però qui c’è l’incognita dovuta al fatto che Sinner ha dichiarato che vuole conoscere sempre meglio la sua mente e che si è affidato a Formula Medicine. Quindi forse non è solo merito di Cahil se ora è mentalmente più freddo.
I miglioramenti al servizio rientrano nella sfera di Vagnozzi, ma qui va detto che il miglioramento è di precisione, e tale miglioramento credo si ottenga con l’esercizio (e quindi è merito di Sinner).
I miglioramenti sotto rete sono meriti sia di Vagnozzi, ma soprattutto di Cahil perché è un cambiamento di mentalità nell’approccio.
Forse i miglioramenti che si devono maggiormente a Vagnozzi sono quelle tante piccole cose che sono meno visibili, sicuramente la palla corta, ma forse anche qualcosa sul rovescio (più capace di passare dall’incrociato al lungolinea) e sul dritto (meno falloso e più capace di fare strettini).
Mi fa piacere sottolinearlo tanto più quanto più nel passato ho spesso criticato aspramente l’utente (magari esagerando un po’ talvolta). Voglio pensare (certamente non è così, ma mi pace pensarlo) di aver contribuito anch’io. Talvolta la barra al centro passa per le estremizzazioni. Dopodiché si torna al centro e si riprende a dialogare (NESSUN RIFERIMENTO POLITICO).
Nessuno se lo ricorderà, ma con uno degli utenti con cui mi trovo talmente tanto in sintonia che qualche fenomeno ha spesso scritto che siamo la stessa persona con nick diversi per aumentare l’engagement, ossia Sinner@Raducanu, il primo scambio fu una serie di sportellate reciproche su una critica a Berrettini.
E probabilmente nessuno avrà notato che con l’utente Bec_Style ho usato spesso toni assai aspri, ma nonostante tutto ci si rispetta a vicenda (lo ha scritto anche lui pubblicamente).
Ovvio, ci sono alcuni con cui evidentemente non ci si sopporta a vicenda, ma questo è un caso palese in cui dopo essersi detti la qualsiasi, arriva il momento del calumet
Per capire i miglioramento di Sinner basta sentire le sue parole. Lui dice che è migliorato in piccole cosse, ma soprattutto mentalmente e fisicamente.
I miglioramenti fisici (non dovuti a Vagnozzi, non dovuti a Cahil) sono evidenti perché si muove molto più velocemente e questo gli permette di arrivare prima e meglio sulle palle e infatti ora è più solido e più forte in difesa.
I recenti miglioramenti mentali (maggiore freddezza nello sfruttare palle break e chiudere gli incontri) anche questi abbastanza evidenti non sono dovuti a Vagnozzi che si occupa della parte tecnica ma ha Cahil che a detta di Sinner si occupa degli aspetti mentali, strategici. Però qui c’è l’incognita dovuta al fatto che Sinner ha dichiarato che vuole conoscere sempre meglio la sua mente e che si è affidato a Formula Medicine. Quindi forse non è solo merito di Cahil se ora è mentalmente pià freddo.
I miglioramenti al servizio rientrano nella sfera di Vagnozzi, ma qui va detto che il miglioramento è di precisione, e tale miglioramento credo si ottenga con l’esercizio (e quindi è merito di Sinner).
I miglioramenti sotto rete sono meriti sia di Vagnozzi, ma soprattutto di Cahil perché è un cambiamento di mentalità nell’approccio.
Forse i miglioramenti che si devono maggiormente a Vagnozzi sono quelle tante piccole cose che sono meno visibili, sicuramente la palla corta, ma forse anche qualcosa sul rovescio (più capace di passare dall’incrociato al lungolinea) e sul dritto (meno falloso e capace di fare strettini).
In effetti demolito e’ una parola un po’ esagerata dato che l’incontro e’ stato abbastanza equilibrato anche se Jan nei momenti di difficolta’ ha chiesto aiuto al suo servizio che ieri sera non l’ha tradito.
@ LucianoIM (#3816065)
Se entrambi giocano al top Jannik ha qualcosa in più secondo me e dovrebbe vincere, perché il loro gioco è abbastanza simile, con la differenza che Sinner sta aggiungendo più discese a rete e più variazioni in generale rispetto a prima. Cosa che spero lo porterà a un livello ancora più alto nel lungo periodo, ma che nel breve potrebbe anche essere un handicap, perché ogni tanto delle dafaillance comprensibili possono starci e a questi livelli è un attimo che può cambiare una partita.
Medvedev invece, secondo me, dà molto più fastidio a Jannik perché ha un gioco molto più complicato da affrontare, un gioco logorante sia per se stesso sia per il malcapitato avversario 🙂 . In risposta infatti cerca la solidità prima di tutto con una grande fase difensiva che parte dalla profondità dei colpi, mista spesso a uno scarso peso di palla impresso, che uniti alle grandi doti di atletiche gli permettono di rimandare di la praticamente tutto proponendo sempre colpi complessi e più l’avversario forza più lui riesce ad appoggiarsi. In questo caso bisognerebbe variare molto i colpi e farlo bene, cosa non sempre facile specialmente quando di la c’è un muro che appena accorci un attimo trasforma immediatamente il suo gioco e comincia lui a metterti pressione. Poi se riesce a trovare il break, quando serve lui, non concede nulla soprattutto grazie al suo servizio spaziale e ai nervi tesi ma d’acciaio che, nonostante qualche intemperanza, lo sorreggono anche nei momenti di maggiore pressione.
Anche basta con “benzinaio” e “peccatore”, soprannomi ormai stucchevoli: è così difficile o troppo convenzionale chiamarlo per nome?
I miglioramenti si cominciano a vedere, soprattutto nel servizio , ma anche sotto rete anche se questa zona del campo credo non sara’ mai casa sua.Quanto conta aver ingaggiato Cahill?? Chi puo’ dirlo….magari avesse preso un altro allenatore i risultati sarebbeto arruvati ugualmente.E’ il carattere di Jan che lo porta a fare vita da atleta e cercare di migliorarsi sempre.
Guarda, con Rublev non ce n’è bisogno. È il classico giocatore con cui, se è in forma, non può perdere. Semplicemente perché il russo lo mette in palla. E quando Jannik può appoggiarsi al gioco dell’avversario, su traiettorie tese e regolari, si attiva la modalità benzinaio. E sappiamo come finisce.
Ma ogni partita ha storia a sé, come lo stesso Jannik insegna, e vedremo come andrà.
Forza ragazzo!!!
Tanto per fare un esempio,il doppio fallo del primo set è figlio dello scambio precedente che ha portato a servire l’americano stanco mentalmente e fisicamente.A volte l’errori non sono solo sciocchezz, ma figli della pressione che incute l’avversario, altrimenti nello specifico si tolgono i meriti a Sinner.
@ Pepusch (#3815915)
Ho pensato la stessa cosa. Aveva fretta di chiudere a volte i punti e la partita generale, non so se dettata dalla voglia di vendetta e quindi vincere la partita dopo che 2 anni fa quello che riteneva un amico ha imbastito un teatrino per batterlo o perché voleva evitare che iniziasse con quel teatrino che comunque ad uno composto come Sinner non va proprio giù (non va giù neppure a me)
Da appendere in cameretta!!! Sottoscrivo
@ LucianoIM (#3816075)
Mi dispiace contraddirti ma sono convinto che i meriti degli straordinari progressi di Sinner sono dovuti all’allenatore australiano Cahill. Sinner l’allenatore ce l’aveva già, perchè allora ha scelto di affiancargli l’australiano? Avrà saputo che l’uomo è un forgiatore di campioni. E’ merito suo se il ragazzo è riuscito a trasformare il suo principale difetto, il servizio, in un arma di distruzione di massa enzo
@ Joe (#3816083)
Hai detto bene, i dettagli si guardano in altre occasioni. Sinner ha dato subito l’impressione di tenere sotto controllo la partita, fin dal primo colpo di racchetta. L’intenditore capisce al volo che aria tira, e quale con molta probabilità, potrà essere l’esito dell’incontro, Tiafoe non ha mai messo in difficoltà Jannik, solo in qualche piccolo episodio insignificante. Diversa sarà la partita di oggi, Rublev è un osso particolarmente duro. Sarà una grande battaglia! enzo
eri più divertente, equilibrato e scanzonato nella tua versione di giudice inventore delle definizioni: MEGALEGNATA, LEGNATA, LEGNATINA.
Nico, hai dei problemi di visione della partita nel suo insieme. Analizzi i singoli episodi e li esalti dalla prospettiva di un tifoso che vorrebbe vedere sempre una partita perfetta …hai una prospettiva da rivedere.
@ MAURO (#3815834)
Complimenti per l’onestà intellettuale comunque.
Basta dare un’occhiata alle statistiche e ci si rende conto che la partita è stata molto meno equilibrata di quanto non dica il punteggio finale (66 a 45 punti vinti dai due).
Basta poi guardare l’andamento al servizio di entrambi che, confermando il dato precedente, vede Sinner praticamente sempre in controllo al servizio, mentre Tiafoe sempre o quasi ai vantaggi.
Poi per carità secondo me non ha fatto la migliore partita Tiafoe, come non l’ha fatta nemmeno Sinner, però se vogliamo parlare di tennis tra i due c’è un abisso. Da una parte c’è uno che costruisce, modella, definisce, dall’altra parte invece uno che cerca di demolire tutto sparando spesso senza senso. Se becca due buoni colpi di fila in risposta può mettere in difficoltà chiunque, soprattutto mentalmente, ma il tennis è anche altro per fortuna.
Bel commento, un appunto, Medvedev e Rublev l’unica cosa che hanno in comune è la nazionalità. Medvedev fonda il suo gioco su una fase difensiva di livello assoluto, è spesso attendista. Rublev è invece un giocatore di pressione da fondo, ama imporre il suo gioco. Medvedev sa giocare a rete e sa giocare di tocco, Rublev no.
@ MAURO (#3815834)
Se per questo rune ha annullato non poche palle break e con due sfruttate ha vinto un set 6-1
abbravo!!! ho avuto la stessa identica impressione, qualche imprecisione al servizio e nei colpi di rimbalzo mi era sembrata dettata dall’ansia di dare un severa lezione sul campo a Tiafoe…
devo dire che mi ha colpito la sicurezza mostrata in campo da Jannik. Non è stato perfetto come nei due turni precedenti, sia al servizio che nei colpi di rimbalzo, tuttavia era incredibilmente chiara la sua superiorità su un Tiafoe in buona giornata…
@ Fighter1990 (#3816072)
Si, hai ragione, Piatti ha meriti innegabili.
ti ho letto volentieri, unico appunto è quel tuo accenno ai quarti a Bercy con Novak, credo sia un refuso….Jannik è numero 4 del tabellone, io non l’ho visto sto tabellone…ma possono incontrarsi con Novak solo in semifinale se sono dalla stessa parte…
Nel 1978 Barazzutti vinse 55 incontri. Va calcolata anche la vittoria in Davis su Szoke, contro l’Ungheria.
Sicuramente Vagnozzie Cahill hanno completato il tennis e la serenità mentale di Jannik, rendendolo un tennista che può anche giocare a tutto campo, al contrario prima del loro avvento Jannik era un pesce fuori dall’acqua quando doveva spostarsi dalla riga di fondo..
Però dobbiamo riconoscere i grandi meriti di Piatti, che lo ha costruito tecnicamente in modo eccellente con i colpi a rimbalzo..
Se la palla di Sinner nello scambio da fondo, è quella che viaggia mediamente di più a livello atp, i meriti sono da attribuire al metodo di lavoro del grande Piatti, ma anche all’etica del lavoro e alle doti innate di Jannik.
Il Sinner visto in quel di Vienna, in buona forma e sul suo terreno migliore, il cemento indoor, può fare sognare in vista delle finals di Torino e delle finali di Malaga..
Prima considerazione: Vienna mi sembra proprio un bel torneo. La presenza delle prime quattro teste di serie in semifinale non è per niente scontato vederla nel tour.
Ottimo livello di gioco e grande intensità. Pubblico che partecipa e si diverte. Proprio niente male.
Jannik contro Rublev: l’h2h tra i due è favorevole a Jannik ma di poco, 3 a 2. Le due vittorie del russo sono state entrambe per il ritiro di Sinner e l’ultimo match è stato a Miami quest’anno con la netta affermazione dell’italiano. Mi sembra che Rublev presenti meno problemi di gioco a Jannik perché la tipologia di scambio che gli viene proposta è quella a lui molto gradita: pressione da fondo con ritmo in crescita durante il gioco. In sostanza Rublev mi sembra un Medvedev meno completo. Meno “muro”, meno variazioni, meno forte in definitiva. Infatti i loro confronti sono 6 a 2 per Daniil.
Quindi la teoria ci direbbe Jannik in due magari molto tirati. Però, c’è sempre però, il russo è in gran spolvero e la partita potrebbe complicarsi.
Servono percentuali di prime ed efficacia del servizio alte per mettere pressione e costringere Rublev a non comandare il gioco. Palle lavorate, attacchi appena possibile. Si può fare!
Jannik: sta crescendo molto in questo finale e a Bercy in semifinale (se ci arriveranno entrambi), a Torino e a Malaga nella potenziale semifinale c’è lo spauracchio Nole da affrontare. Sarebbe bello che, magari alle Finals e in Davis riuscisse a batterlo. Sarebbe una nuova iniezione di fiducia per il 2024.
Il gran lavoro fatto a partire da febbraio 2022 con il cambio da Piatti a Vagnozzi e poi con l’ingresso di un vero fuoriclasse come Cahill inizia vedersi. Siamo agli albori di quello che sarà (sperando che qualcosa non vada storto) il futuro Sinner. Più forte fisicamente, più resistente, con un gioco al quale verranno innestate le famose variazioni che non vuol dire solo lo slice e il gioco a rete ma anche altro: efficacia e variazioni nella gestione del servizio, capacità di leggere le situazioni di gioco adattandosi al momento, uso nella della palla come peso, angoli, altezza da proporre all’avversario, transizione nel passaggio dalla fase difensiva a quella offensiva.
La sfida è quella di aggiungere tutto questo mantenendo, anzi migliorando, le qualità base già presenti e cioè la fluidità di movimento e l’incredibile tempo d’impatto sulla pallina.
Per il prossimo anno sarebbe augurabile soprattutto una crescita fisica che gli permetta di essere competitivo con il livello attuale nei momenti che pesano davvero ovvero durante la due settimane degli Slam. A partire già da Melbourne.
Mi sbilancio molto: un Agassi 2.0 è davvero impossibile o un sogno?
Al netto di tutto resta che un giocatore del genere non lo abbiamo mai avuto. Io sinceramente non ci credo ancora che avrei visto una roba del genere come tifoso di tennisti italiani. Mai.
Ultima cosa: il ritiro di Donati è una pugnalata soprattutto per quello che io (e forse altri) ho sperato per quella generazione di giocatori. Ho creduto davvero che Quinzi, Baldi, Donati, Napolitano rappresentassero una cosa tipo la generazione francese dei Monfils, Tsonga, Simon, Gasquet, etc. Magari più in piccolo.
Cosa che poi è accaduto, in parte, con Sonego ma soprattutto Berrettini. È anche per questo che quando leggo le critiche e gli insulti a Matteo mi dispiace enormemente. Perché ricordo cosa eravamo (anzi cosa non eravamo) e quali “speranze” avevo io su quei giocatori.
Spero che Donati abbia la voglia di diventare un coach. Penso che sarebbe davvero bravo e potrebbe portare la sua esperienza,
Scusate la lunghezza!
@ Fab (#3815993)
Carinissima.
Partita importantissima. In gioco il 4 posto. Una vittoria di Jannik blinderebbe il best fino all’AO. Credo che vinca Jannik, vedi Miami. Ma Rublev ha mille risorse… incrociamo le dita e forza Peccatore.
Cambia Sport e sito e vergognati
Devi essere un lettore della Gazzetta, unico giornale che ha osato un “Sinner fatica ma vince”. Dove si firma per vincere sempre in due set col 69% di prime in campo e con quasi 30 punti in più?
Jannik è un tennista di una solidità impressionante. Ha demolito il n. 14 del mondo rischiando appena qualcosina in due game. Per il resto match di solidità impressionante vinto con relativa facilità, considerato il livello dell’avversario, che rimane comunqe uno dei migliori al mondo.
Mah! Qui mi sembra che si vada proprio a cercare il pelo nell’uovo……
Questa volta devo dire che Tiafoe si è comportato bene,il piccolo siparietto ad inizio secondo set non voleva provocare ma tipo ricordare in maniera scherzosa la partita di due anni fa infatti poi è finita là, anche perché comunque si vedeva che questa volta il pubblico era tutto a favore di Sinner che è stato sempre lucido nei punti importanti mentre lo sguardo di Tiafoe era quello che non sapevo come contrastare lo strapotere di Sinner,lo sentiva che non aveva chance ed anche se andava a finire in maniera rocambolesca al terzo set come con il match con Evans e Dimitrov avrebbe molto probabilmente ritardato l’inevitabile
Molto è merito della programmazione che ha comportato anche periodi di riposo e cancellazione di impegni (fra cui Bologna, con buona pace di chi lo ha criticato per questa rinuncia). Bene ha fatto, Jannik, a tirare dritto.
Eheh è vero!
È un peccato che contro Rublev non abbia vendette da consumare…..
Il dado è tratto caro Jannik.
La svolta a livello mentale e tecnico/tattico che tu in primis e tutti noi aspettavamo è arrivata in maniera precisa e puntuale…
Nessun orizzonte è precluso…
“The World is your”…caro ex benzinaio… perchè la cosa bella è che abbiamo appena iniziato…
Mi perdonino Pietrangeli e Panatta…ma a mio avviso,mai abbiamo avuto un italiano nel tennis cosi forte…
Che poi Tiafoe è anche un tennista molto forte e avrebbe voluto rifare un po’ di show anche questa volta, ma è stato stritolato e alla fine gli giravano davvero i…marroni.
Saluto finale a rete garbato ma distante, ma…. avete visto lo sguardo di Jannik mentre applaudiva lo sconfitto uscire dal campo?
Agghiacciante!
E se lo meritava tutto, il falsone americano.
Ma, ci fa vedere anche un Sinner che, normalmente, è veramente una pasta.
Ma che, evidentemente, è pronto in qualsiasi momento a trasformarsi in Mr. Hyde, se gli fai bruciare i Marroni… Le caldarroste…
Rublev spara a tutta, ma non scende a rete neanche quando potrebbe.
Sinner ha un gioco più vario.
66 punti contro 45.
Vedi un po’ tu.
Stretta di mano abbastanza freddina.
Anche se lo ha applaudito mentre usciva dal campo, si è vista l’occhiataccia che gli ha dato.
Non immaginavo se la fosse legata al dito.
Comunque sempre corretto il nostro, lo ha anche sportivamente applaudito dopo un gran punto verso la fine.
Continuate a rimarcare le cose che non vanno in lui. Continuate a farlo perché la cosa meravigliosa di quest’uomo è che lui stesso lo fa. E per questo migliora ogni suo punto debole e quindi il suo gioco e di conseguenza il ranking. Verrà criticato anche se dovesse diventare il n.1. Va benissimo così. Forza Sinner, uomo straordinario e campione di umiltà e professionalità.
@ Nico (#3815888)
In effetti doveva vincere 6-1 6-1 in 35 minuti. Ha giocato male invece non andiamo bene, non ci siamo.
Abbiamo pure concesso delle palle break, molto male. Ora le annulliamo con il servizio però non va bene! I game dobbiamo vincerli a 0 o al massimo a 15, diamine!
La prossima volta che entra in campo poi dovrebbe fare un triplo salto carpiato perlomeno!
Scusami ma il tennis lo giochi solo alla PlayStation?
Io mi scuso con te, mi sono reso conto di averti confuso con un altro utente respetto alla questione “servizio di Sinner”.
Oggi normale amministrazione, ha concesso tre palle break perché si è distratto. Domani bel match perché Rublev è in gran forma.
E bravo Luna Diamante
Poco da dire, sempre meglio, sempre più alto il livello. L’anno prossimo toccherà quasi mettere da parte i 500…
Confermo, dal 1994, in semifinale si fronteggiarono Ivanisevic ed Agassi, che vinse 64 64, e Stich Muster, vinse il Tedesco 63 63. Finale Agassi Stich con vittoria di Andre per 76 46 62 63.
pare dal 1994
E pensare che c’è qualcuno che ha messo un pollice verde su questa sesquipedale, immensa, inarrivabile, ineffabile, clamorosa c….a
No, è che è entusiasta perché l’unico spagnolo in vita questa settimana, il prode Martinez, ha appena battuto il fortissimo Piros (il tennista preferito da nus codice fiscale) e deve festeggiare sparando cartucce a membro di segugio
Si ma da Maurantonio non puoi che aspettarti maurafede….
Comunque lui ha scritto che dopo USO commenta solo per noia. No, non ho detto gioia, ma noia noia noia maledetta noia …..
Chapeau per l’onestà intellettuale
La famosa maurafede…..
66 punti vinti contro 45 mi sembra siano l’espressione di una superiorità piuttosto netta, no?
Credo che Jannik abbia affrontato la partita con più ansia di vincerla di ciò che ha dato a vedere. Ed è stato comprensibile, visti i trascorsi. È trapelato da qualche errore di troppo rispetto alle ultime uscite, dettato dalla fretta di chiudere.
E il saluto a rete ne è stato un indicatore: Tiafoe che tenta di fare il simpatico con il pollice su, ma Jannik glaciale, compassato e frugale nei convenevoli di rito. Ormai lo conosciamo troppo bene per non riuscire a leggere le sue espressioni, il suo sguardo.
È anche questa pagina è stata voltata
Ma non era finita la stagione?
Sul 2 a 1 nel secondo set, tornando al posto, il correttissimo tennista americano ha avuto la sfacciataggine di aizzare con la mani e platealmente quei gruppetti di ragazzi alticci e rumorosi che lo inneggiavano sguaiatamente. Ho rivisto un secondo il Tiafoe di due anni fa. La differenza è che dall’altra parte ci stava un ragazzo che da quel giorno di strada ne ha fatta tanta e questi mezzucci non servono più. Un’ora e venti e pratica completata. Se non è demolire questo poco ci manca. Adesso a nanna che ci aspettano due semifinali da brivido, con i primi quattro del ranking a giocarsi il titolo. Una cosa che a Vienna non capitava da un sacco di anni.
In questo finale di stagione Sinner ci sta offrendo un gran bel crescendo molto emozionante: tante vittorie così solide e convincenti con tennisti al top mondiale (Alcaraz e Medvedev in primis) erano per molti, me compreso, inimmaginabili fino a qualche mese fa e personalmente sono davvero felice che l’ex-benzinaio mi abbia smentito…ora arrivano Rublev e se l’azzurro batte il russo probabilmente di nuovo Medvedev, che saranno altre due durissime prove per confermare la svolta e capire dove il nostro ragazzo potrà arrivare…
Off topic: Berrettini rientra nel 2024…
Quando si vince 66 a 45 si usa il termine DEMOLIRE….credo che dovresti avere più rispetto per una redazione che sopporta te e la tua arroganza da anni…
Visto che si stanno tessendo le lodi stasera su Sinner io voglio analizzare alcuni aspetti che non mi sono piaciuti:per prima cosa i break sono arrivati esclusivamente per gentile omaggio di Tiafoe come la palla corta in rete e il doppio fallo nel primo set e tre sciocchezze in uscita dal servizio dopo 3 buone prime nel secondo set,in pratica si è autobrekkato perché Sinner in risposta si è mangiato tante occasioni e se era per lui l’andarsi a prendere i break questi 2 set si sarebbero decisi al tie-break,un’altra cosa che ho notato sia con Shelton ma anche con Sonego è che ha sempre almeno un mezzo passaggio a vuoto dove concentra tutti gli errori nello stesso game poi fortunatamente adesso ha messo su un servizio che quasi sempre lo tira fuori dai guai,può funzionare con questo genere di avversari ma se capita con uno di quelli forti lo può pagare a caro prezzo,un altro aspetto che deve correggere è che ci sono alcuni game come i primi 2 del secondo set oggi che quando non gli entra subito la prima si impalla e deve sperare che salvi il game senza l’aiuto del servizio
Sempre più malafede ..e devi vedere quando demolira’ i tuoi spagnoli l’anno prossimo..ti consiglio già da ora una uona scorta di malox.
Per il suo,livello attuale non c’era bisogno di alzare il livello contro un buon giocatore ma di certo non un campione..bastava vincere con un filo di gas aperto e risparmiare energie..missione compiuta.
@ Brufen (#3815880)
*trentina di punti
E probabilmente tu sei… vabbè, lasciamo stare che mi censurano di nuovo.
Hai ragione, è vero, è stata una partita lottatissima, equilibratissima, lunghissima, sempre in bilico. Giusto una trentina di più e probabilmente Tiafoe avrebbe vinto 😉
66 punti vinti da Sinner contro i 45 dell’avversario, bè tanto equilibrata nn è stata
Finalmente da 20/25 anni abbiamo un vero campione (un quasi cannibale) che per molti anni potrebbe stare ai vertici dello sport mondiale. Niente dal ciclismo, calcio 2006 ultimo trionfo, l’era Rossi terminata già da molto tempo, atletica a sprazzi, basket e box non ne parliamo. Ben venga questa punta di Diamante (Sinner) che ci da orgoglio !!!!
Sepolto Tiafoe, attenti domani al rosso russo. Sta giocando bene, tira sberle pazzesche e sta sbagliando poco. Servirà il miglior Jannik. Speriamo col suo staff abbia studiato per Rublev, come fatto per altri, la sua nuova arma vincente: la tattica ad hoc
Poco da dire. Jannik è un altro passo rispetto al pagliaccio americano. Domani semifinale tutta da gustare con Rublev.
Innegabile che questa è stata la stagione della svolta per Sinner!
@ MAURO (#3815834)
Era un po’ che non ti si leggeva, troppe tapas?
….capisco cosa intendi…però..: Poco più di un ora di partita, 2 set a 0, sempre in controllo…. “demolisce” ci può anche stare…
Un Clown per vincere contro Sinner deve fare i numeri ma per poterli fare deve calare anche Sinner! Il Sinner ben allenato e fresco già a Torino rimane sul pezzo al servizio con quasi tutte prime e il numero rimane una chimera. Non c’è trippa per gatti!
Se continuera’ a servire come in questi giorni, nel 2024 Jan si togliera’ delle belle soddisfazioni.
Battendo Alcatraz e Medvedev ha dimostrato il suo livello. Nn poteva perdere con tiafoe.
Grande vittoria di sinner, niente spettacolo oggi per il clown triste
Partita più insidiosa di quanto possa sembrare.
Tiafoe è un giocatore discontinuo ma con picchi di gioco molto alti e che può diventare pericoloso se entra in tranche agonistica.
Jannik pur con qualche imprecisione (rispetto al livello cui ci ha abituati) ha sempre tenuto in mano la partita aggrappandosi al servizio nei due momenti in cui ne ha avuto bisogno.
Benissimo al servizio anche nell’ultimo game in cui la situazione di punteggio era sinistramente analoga a quella di due anni fa.
Avanti Jannik
Doveva vincere ed ha vinto nettamente.
Bravo Jannik sempre più centrato ed il bello è che con la sua duttilità e voglia di crescere migliora sempre e continuerà a farlo… saranno dolori anche per chi attualmente gli sta davanti in classifica, almeno io ne sono convinto.
È il nostro miglior tennista di sempre.
L’autore dell’articolo mi ha preceduto togliendomi le parole di bocca.
Ebbene sì, erano due anni che avevamo un sassolino nella scarpa e finalmente stasera ce lo siamo tolto.
Ottimo Sinner alla stretta di mano finale: cordiale ma molto freddo.
Giusto che gli aspiranti al 4 ATP se la giochino personalmente: direi che Sinner contro Rublev non trova un avversario particolarmente complicato tatticamente ma uno che spara come piace anche a lui!
Qualcuno ancora sostiene che doveva giocare a Bologna?
Praticamente Sinner ha avuto palle break in 3 turni di servizio di Tiafoe; Tiafoe ne ha avute in 2 turni di sevizio di Sinner e nel titolo si scrive il termine DEMOLISCE.
Probabilmente il titolista e’ un ultras, mica un giornalista.
Come previsto, è bastato uno Jannik concentrato, tranquillo nella sua nuova dimensione tecnica e psicologica per avere ragione di un Tiafoe privo di vere armi per far male.. normale amministrazione la prova di stasera e questo la dice lunga sul momento di Jannik che ha gestito il match da vero top .. servizio sempre efficacissimo, specie nei rari momenti delicati, bene così, ora avanti un altro, c’è spazio..
Ma come giochi bene!! Grande
Jannik ha appena iniziato
Tennis solido !!!
Bravo Jannik !!!
Stasera Jannik leggermente sotto tono . Con Rublev occorre alzare il livello e fare meno errori .
Giustizia è fatta! 😎
Oscar a Jannik Sinner per la sua magistrale interpretazione nell’ horror movie “It 2 – La vendetta” : il film racconta la storia di un gruppo di ragazzini che trasforma il terrificante clown americano in un triste Pierrot a suon di legnate di dritto e rovescio.
Devastante prossimo anno slam e lo vincerà alla prima finale
Devastante il Rosso.
Se dovesse continuare così, la prossima stagione, non è utopico immaginarlo vincere almeno un GS e salire fino alla prima posizione del ranking 🙄