L’ATP 500 di Vienna: un campo secondario nel cuore della città, a 20 km dal principale
Mentre la maggior parte dei tornei del circuito ATP si svolge all’interno di un unico club o recinto, con i campi di gioco vicini tra loro, l’ATP 500 di Vienna si distingue per la sua particolare disposizione. Infatti, nella capitale austriaca, il court centrale trova posto nel Wiener Standhalle, uno degli edifici multiuso più grandi della città. Ma ciò che rende questo torneo veramente unico è la posizione del suo secondo court: situato nel cuore storico di Vienna, poggia direttamente su una pista di ghiaccio che, per gran parte dell’anno, ospita le attività del Clube de Patinagem.
Questa particolare scelta offre agli appassionati un’esperienza completamente nuova. Infatti, è possibile acquistare biglietti esclusivamente per questo secondo court, chiamato Glaubandich Court. Il ticket, oltre all’accesso al match, concede anche l’ingresso alla pista di ghiaccio e offre popcorn gratuiti, rendendo l’esperienza davvero singolare. Anche il tipo di pubblico che si ritrova al Glaubandich Court è differente rispetto a quello del court principale: molti più turisti, attratti dalla particolarità della location.
Herwig Straka, direttore del torneo, ha dichiarato: “L’obiettivo è attirare un tipo di pubblico diverso. Come in un ristorante, vogliamo che le persone che passeggiano nel centro storico si fermino e assistano a match di alcuni dei migliori tennisti al mondo, senza doversi impegnare per l’intera giornata. Se l’esperienza li affascina, possono poi tornare, magari optando per il court principale, con un’aspettativa diversa. È un concetto innovativo”.
In effetti, con questa scelta, l’ATP 500 di Vienna non è solo un evento sportivo, ma diventa un’attrazione turistica a tutti gli effetti, coniugando lo sport con la storia e la cultura della città. Una strategia che, senza dubbio, contribuirà a rendere il torneo ancora più popolare e apprezzato sia dai tennisti che dai fan.
Francesco Paolo Villarico
TAG: ATP 500 Vienna, ATP 500 Vienna 2023
5 commenti
Chiamali scemi… Roma ???
Magari facesse un po’ di piú, di necessitá virtú…
E dire che qualche post fa pensavo avesse scritto di proposito sgrammaticato
Io invece sarei sorpreso se tu sarebbi laureato in filologia romanza!
Un mezzo a una marea di minchiate partorite dai geni del marketting, ogni tanto affiora anche un idea intelligente e innovativa. Sarei sorpreso se chi l’ha partorita sarebbe laureato in economia e lo smercio.
Più che altro diciamo che hanno fatto di necessità virtù, ecco.