Sinner parla a TennisTv: “Sono migliorato mentalmente, dettagli che fanno la differenza”
Jannik Sinner, una delle star dell’ATP 500 di Vienna appena scattato nella capitale austriaca, è stato intervistato da TennisTv nello scorso weekend. L’intervista ha spaziato dalla sua vicinanza all’Austria, essendo nato e cresciuto a una manciata di chilometri dal paese alpino, alla stagione che l’ha portato a segnare il proprio best ranking e uguagliare il primato storico mai toccato in classifica da un giocatore italiano. Occhi puntati anche su Shelton, fresco campione a Tokyo e primo avversario di Sinner all’Este Bank Open, gustosa rivincita della partita di Shanghai, vinta dal 21enne di Atlanta. Riportiamo le parole di Jannik nell’intervista.
“È vero, sono nato e cresciuto a soli 7 chilometri dal confine con l’Austria” racconta Sinner. “Le persone che vivono nella parte più nord dell’Italia hanno una mentalità un po’ di diversa da quelle che vivono più a sud, e credo sia interessante perché in Italia c’è molta varietà, non solo dalle spiagge alle montagne, ma anche per come è la gente. Ho sciato molto, sulle Alpi tra Italia e Austria. In Sud Tirolo abbiamo delle piste e aree fantastiche. Vienna è molto vicino a casa, verrà la mia famiglia e anche alcuni amici, sento una certa familiarità quando mi trovo qua”.
Ricordano a Jannik il suo ottimo anno, con il n.4 in classifica, la semifinale a Wimbledon, i tornei vinti (anche un Masters 1000) frutto di miglioramenti in tanti dettagli del suo tennis: “Credo che tutto il lavoro che abbiamo svolto, soprattutto nella scorsa off season, è stato davvero molto importante. Lo scorso anno è stato di apprendimento, vedere come il mio corpo reagiva in certe circostanze. Quest’anno sono stato in grado di trovare le giuste soluzioni o comunque soluzioni migliori rispetto all’anno precedente. Credo di aver ancora un certo gap, ma è stata un’ottima stagione finora e ci sono ancora importanti eventi da giocare. Sono migliorato fisicamente e anche nella parte mentale che è quella più importante, li sono migliorato, …non così tanto ma in piccoli dettagli che fanno la differenza. Sono felice oggi di ritrovarmi in questa posizione, sapendo di poter ancora limare molti dettagli. Vedremo come andrà il prossimo anno”.
È n.4 al mondo Sinner, ha agugliato Adriano Panatta e Francesca Schiavone per miglior ranking nella storia di un giocatore italiano. Jannik è felice ma i suoi pensieri sono su se stesso e il suo futuro: “Come ho già detto, non gioco per fare la storia del tennis italiano o qualsiasi altro record storico, gioco per me stesso. E gioco anche per i miei fan perché mi danno tanto, mi spingono a dare il mio meglio e mi danno forza quando perdo. Sono felice di aver fatto qualcosa di storico e lo sono per me stesso. Sono molto contento di condividere questi successi con la mia famiglia, col mio team, i miei migliori amici e le persone che mi sono più vicine. Essere n.4 al mondo significa moltissimo per me, è un grande risultato raggiunto e da qua partiamo per andare ancora più avanti, non ho intenzione di fermarmi. Sono felice e guardo avanti con fiducia”.
Shelton al primo turno a Vienna, subito un’importante rivincita dopo la sconfitta di Shanghai: “Ben è un tennista in fiducia, nel nostro sport è qualcosa di molto importante. È uno dei migliori NextGen in circolazione, ha un servizio incredibile e lungo l’annata è migliorato moltissimo. Sono felice di poterlo affrontare di nuovo e spero di giocare meglio della scorsa partita contro di lui. Ora ci conosciamo un po’ meglio a vicenda quindi so cosa aspettarmi. Queste sono le sfide che amo affrontare, come ogni volta che perdo contro qualcuno e non vedo l’ora di poterlo riaffrontare per trovare le soluzioni migliori per vincere. Credo che sarà di nuovo una bella partita”.
Sinner scende in campo a Vienna con un record stagionale di 51 vittorie e 14 sconfitte. È la sua quinta presenza nel 500 della capitale austriaca. Il suo miglior risultato la semifinale del 2022 (rimontato da Tiafoe, una partita che Jannik “ricorda” molto bene…), mentre lo scorso anno si fermò nei quarti di finale battuto da Daniil Medvedev.
Marco Mazzoni
TAG: Intervista, Jannik Sinner, TennisTv
Che scoperta…molto difficile come ha fatto a capirlo?
Via non siamo severi, ha premesso che si tratta di un gioco a Sinner Team Manager, non che il team di Sinner non sa fare il suo lavoro e deve seguire i suoi consigli, che è l’incipit medio di tre quarti dei commenti dopo una sconfitta
Non capisco perché lei e molte altre persone non riusciate a godervi le vittorie di Sinner e cercate solo le possibili negatività che per voi ci sono. Sinner è un grande giocatore ed 7ba grande persona, sicuramente migliore di certi tifosi. State un po’ sereni
Medvedev 2022, Tiafoe 2021 😉
Per la precisione ti sbagli, almeno controlla prima di scrivere
Analisi molto interessante.
Per quanto riguarda la stagione sulla terra rossa c’è da dire che la stessa è influenzata dall’allergia che è un problema non risolvibile ma solo gestibile.
Credo che Jannik salterà sia Barcellona sia Madrid per magari fare un richiamo di preparazione per Roma e RG.
Madrid è un 1000 obbligatorio ma sembra che lì le condizioni siano quasi proibitive per lui, quindi è inutile andare lì a boccheggiare e rischiare infortuni.
Più in generale sulla terra rossa credo che Sinner e il suo team stiano lavorando per rendere il suo tennis più un tennis percentuale, quindi capire quando è il caso di rischiare il vincente e quando è meglio giocare un colpo interlocutorio cercando la profondità… Questo associato anche a un maggiore sfruttamento delle possibilità di raccogliere il punto a rete.
A questo processo si associa un continuo lavoro sulla resistenza fisica.
Le due cose associate potrebbero portarlo ad essere molto efficace anche sulla terra rossa.
Per quanto riguarda gli Slam è chiaro che finora ha raccolto meno che negli altri tornei.
Molti pensano che ciò derivi da carenze atletiche e sulla resistenza.
Io non sono convinto di ciò e comunque credo che questi problemi, se esistenti, possano essere colmati con il lavoro sulla parte atletica.
Credo che ci sia stata una sliding door nella storia Slam di Sinner ed è il quarto di finale perso con Alcaraz a US Open con match point non sfruttato.
Quella partita forse avrebbe consentito a Jannik di mettere subito uno Slam in bacheca e ha lasciato sicuramente molti strascichi.
Jannik è giovane e potrà sicuramente riprendersi quello che finora non ha ancora ottenuto a livello Slam.
Lui sicuramente ha la mentalità del campione che non significa fare ace sulla palla break (quella semmai è freddezza) ma significa avere come unico obiettivo il continuo miglioramento di se stesso e la continua ricerca del modo migliore per farlo
Per la precisione, avete scritto che nel 22 perse in semi con Tiafoe, vero, e poi avete scritto che l’anno scorso ha perso con Medevedev nei quarti….ha fatto due tornei a Vienna nel 22 ? 🙂 Con Medevedev era il 2021.
Come appassionato spero in questi incontri almeno per 20 anni,ognuno ha qualcosa che l’altro non ha, parlo in generale e ci metto pure Lorenzo e giocare insieme serve a crescere e raggiungere vette inarrivabili.
Kenobi, mi dimentico di aggiornare il nome, scusate.
Jannik per me rimane attualmente l’unico giocatore italiano capace di poter vincere uno Slam.
L’unico.
@ Giampi (#3812016)
Come Totò e Peppino 🙂
Da appassionato spero in un bell’incontro contro Shelton, da tifoso non mi dispiacerebbe se l’americano fosse in debito di energie. L’organizzazione “di casa” austriaca potrebbe mettere il match in serata, quando il fuso orario si fa sentire di più…
Penso che il problema dell’allergia primaverile di Jannik sia reale. Ora non so dire se diretto o causato dagli antistaminici, ma la sua forma in primavera è scadente. Pare che fortunatamente la cosa vada scemando verso fine maggio, periodo di RG. Soluzione potrebbe essere fare preparazione aprile, maggio e ricominciare a competere seriamente con il RG.
Soprattutto deve vincere uno slam…portandosi a casa 2.000 punti….e poi vediamo
Grazie per le precisazioni.
In effetti la carenza nei punti che segnalavo è sempre da analizzare con tanti se e tanti ma.
1) Per l’Australia è vero che una cosa è partire come TdS 15 o come 4.
Quindi anch’io ho fiducia in qualcosa in più dagli Open Aussie.
Servirebbe però anche un rafforzino da Adelaide 1 e/o Adelaide 2 per mettere in cascina un po’ di più dei (180+45) 225 del 2023.
Agli US Open invece … sono lontani, vedremo come sarà la situazione al momento.
Riguardo ai 500, beh… 4 sono obbligatori. Quest’anno ne ha fatti 4 (sta iniziando il 5.)
2) La terra invece credo sia al centro delle loro analisi.
Lo scorso anno Barcellona veniva in una fase di totale controllo. Indian Wells, Miami, Montecarlo, …. fino a quanto possiamo forzare? Proviamoci. Adesso il ragazzo ed il suo team si conoscono meglio. La posizione nel ranking è più chiara, gli avversari li conosciamo.
Ricordiamoci che parliamo di uno sport cambiato tantissimo negli ultimissimi anni.
Djokovich è numero 1 avendo giocato solo gli slam (o quasi). Al tempo della classifica a 3 (con Rafa e Roger) non avresti potuto permettertelo.
E visto che sei toscano vaglielo a dire a quelli dell’onda che sono uguali a quelli della contrada della torre…
Guarda che solo a Roma esiste Roma nord e Roma sud…quando uno di Roma sud va a Roma nord si porta il montone, sciarpe, guanti, cappello di lana e soprattutto deve star zitto che se parla se ne accorgono e non esce vivo…
Bella analisi. Secondo me c’é molto spazio di miglioramento sulla terra rossa, quindi il tuo punto 2, perché quest anno la smania di fare i punticini per migliorare la posizione ed avere tabelloni migliori lo ha portato all’unico errore di programmazione dell’annata: Barcellona. Che si é trascinato a Madrid, Roma e Parigi. Ora é in una situazione in cui conviene “snobbare” i punti dei non mandatori o perlomeno non rincorrere 5 500.
Questo step dovrebbe giá migliorare il discorso di uno dei tre Slam che nomini al punto 1. Per gli AO I 180 punti sono anche figli di una classifica al numero 15 che gli ha fatto incontrare il secondo piú pericoloso del seeding agli ottavi. Quest anno parte favorito teorico fino alle semi o, dovesse andare male il finale di questa stagione, fino ai quarti. Per gli US é sempre un casino perché come ti ha beccato il cavallo di ritorno Zverev quest anno, ti puó beccare il Ruud o il Rune l’anno prossimo.
Ottimo spunto per un confronto su cosa deve migliorare ancora il nostro Sinner. Niente da dire sulle sue considerazioni, tutto giusto, però tra tutte le cose che vorrei vedere migliorate in Sinner non sono meno legate ai punti (ne sarebbero comunque una conseguenza).
Preferirei vedergli una maggiore resistenza fisica, quella che gli permetterebbe di arrivare a semifinali e finali con più energia. Gli è mancata in diversi momenti della stagione, che poi sarebbe quella che lo potrebbe portare più avanti negli Slam e nei mille.
Poi naturalmente vorrei vedergli fare un ulteriore step sul servizio.
Ci sarebbero anche altri piccoli perfezionamenti tecnici, ma oramai si tratta solo di continuare a mettere in pratica ciò che sa già fare e li migliorerà di sicuro. Perché ora si può dire che Sinner sa fare tutto.
Spero inoltre che mantenga il livello di propensione all’attacco e al gioco a rete che ho visto nella semi con Alcaraz e in finale con Medvedev (a Pechino). I traguardi sotto tutti i punti di vista, come ho già scritto, sarranno una conseguenza.
Forza ragazzo, per ora dai il colpo di coda finale a questa stagione e dacci ancora qualche soddisfazione in piu di quelle che già ci hai dato in questo 2023!
@ von Hayek (#3811958)
Per me sinner può anche vincere un torneo tipo Halle, i quarti è troppo poco. Il problema grave è stata la stagione sulla terra, secondo me condizionato dalla condizione psicologica post sconfitta con rune e l’allergia, oltre che probabilmente la stessa superficie lenta. Per quanto riguarda gli slam, è vero che ha ottenuto poco. Però jannik ha iniziato ad essere autorevole anche 3 su 5 non per forza concedendo set. In Australia era ancora inferiore a tsitsipas ma ha giocato un grande match. Stregata la partita con altmaier, soprattutto dopo il primo turno che aveva giocato con muller. Wimbledon fa poco testo ma è stato bravo a sfruttare l’occasione. Us open sfortunati perché ha fatto qualche errore ingenuo, condizioni proibitive e qualche malessere. Il prossimo anno speriamo possa vincere a Miami o indiano wells, e che possa iniziare a raggiungere risultati veramente di rilievo anche negli slam.
Oddio Jannik cosa hai detto, che senti familiarità con Vienna. Siamo rovinati……..non tanto qua ma in siti come la gazzetta non ti lasceranno più vivere. Io che sono toscano e mi sento uguale ad un bergamasco o ad un calabrese o ad un piemontese, siamo identici……..ma mica come gli altoatesini, hai finalmente confessato di sentirti austriaco, non ne uscirai vivo. Grande Jannik. Non vedo l’ora di vederti contro Shelton
Giochiamo al Sinner-Team-Manager, cerchiamo il pelo nell’uovo contentissimi di cosa ha fatto il nostro fino ad oggi.
Cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima stagione 2024?
Anche oggi sottolinea come lui non si accontenti del 4. posto nel ranking ma l’aver raggiunto già questo traguardo conferma il buon lavoro del suo team e della volontà dell’atleta.
Per migliorare basterebbe vincere tutto dappertutto, ma non è certamente facile.
Cosa non ha funzionato nel 2023 e cosa potrebbe/dovrebbe andare meglio nel 2024 per consolidare la 4a posizione, difendendola da chi sta un pelo sotto ed ambire a scalare ancor di più la classifica, lo possiamo vedere dai semplici dati del 2023.
Daltronde la posizione in classifica è data dai punti che si accumulano, non dalla bellezza del rovescio, dalla potenza del servizio o dalla profondità degli attacchi.
1) I punti raccolti negli Slam sono pochini.
Ottimi i 720 (semifinale) a Wimbledon ma i 45 di Parigi ed i 180 dell’Australia e dell’America sono un segnale non proprio entusiasmante.
Melbourne e New York sono entrambi sul duro, la sua superficie e per un numero 4 uscire agli ottavi è cosa difficile da digerire.
Negli Slam Sinner ha ottenuto solo 1125 punti, Djokovic 7200, Alcaraz 3440, Medvedev 2020.
Interessante però che, a parte Nole, il trio Jannik-Carlos-Daniil, la scorsa stagione ha concluso la trasferta Australiana quasi all’asciutto. Lo spagnolo ed il russo per infortuni/operazioni, il nostro per ….?
2) Altro dato su cui lavorare (un numero 4 deve raccogliere punti dove contano sottraendoli anche agli altri) è la stagione sulla terra.
Lasciando perdere il mese multi-superfice di Febbraio con la trasferta clay sudamericana concomitante con l’indoor europeo e l’outdoor medio-orientale (Sinner si è concentrato con successo su Monpellier e Rotterdam per preparare il Sunshine Double),
aprile-maggio e inizio giugno, la terra europea, presentano per il nostro un saldo decisamente negativo: un 500, tre 1000 ed uno Slam con un saldo di solo 585 punti.
Se escludiamo la semifinale di Montecarlo (360 punti) abbiamo poca roba da Barcellona (90), Madrid (0), Roma (90) e Roland Garros (45). Tra i 30 Top-Player qui Sinner si ritrova in 16a posizione.
Conclusione: nel 2024 serviranno più risposte da
a) Australia
b) Terra
c) US Open
Grande Jannik, sicuro di te, rispetto per l’avversario e nessun timore di chi ti ha battuto in precedenza.. forza “giovane”!!