4 tennisti USA nella top15 ATP, non accadeva da 26 anni
Il bel successo di Ben Shelton nell’ATP 500 di Tokyo, suo primo titolo sul tour maggiore, vale al 21enne di Atlanta un più quattro nella classifica mondiale che lo issa al n.15, suo best ranking. Passi da gigante per Ben, che solo 15 mesi fa era diventato professionista e agli scorsi Australian Open aveva giocato il primo torneo Pro fuori dagli Stati Uniti. Alti e bassi nella sua primissima stagione intera in giro per il mondo, ma la semifinale a US Open e i quarti a Melbourne sono risultati notevoli, ottenuti proprio negli Slam, i tornei più competitivi e importanti. La vittoria in Giappone di ieri in un ATP 500 certifica il suo ingresso nell’élite del tennis internazionale, con un potenziale di crescita pressoché sterminato.
L’ascesa di Shelton in classifica porta a 4 il numero dei giocatori statunitensi tra i migliori 15 al mondo, insieme a Taylor Fritz (n.9), Tommy Paul (12) e Frances Tiafoe (14). È un dato curioso ma di una discreta importanza. Infatti non accadeva dal lontano 1997 che quattro giocatori USA fossero insieme così in alto in classifica. Allora gli alfieri del tennis a stelle strisce erano Pete Sampras, Michael Chang, Todd Martin e Andre Agassi.
All’inizio di quella stagione gli statunitensi tra i top15 erano 5, con anche Jim Courier proprio al n.15, e soprattutto Pete n.1, Michael n.2, Andre n.8 e Todd n.12; poi “Big Jim” e dopo anche il “Kid di Las Vegas” persero posizioni salutando la top quindici.
È corretto affermare che la qualità dei giocatori statunitensi 26 anni fa era nettamente superiore a quella dei migliori tennisti USA attuali. Del resto ricordando Sampras e compagnia parliamo di ben 23 titoli Slam e moltissimo altro vinto da un poker di stelle epocali, probabilmente un’epoca irripetibile per qualità e quantità, ma i fan statunitensi hanno ritrovato una serie di ottimi giocatori, e la speranza di poter vedere di nuovo un campione Slam. Sebastian Korda ha tennis per scalare molte posizioni in classifica e avvicinarsi ai migliori, e a livello quantitativo sono attualmente 9 i giocatori USA nella top 100, con un’età media di 25 anni. Erano davvero parecchi lustri che il tennis statunitense non andava così bene.
Marco Mazzoni
TAG: Ben Shelton, giocatori statunitensi, Pete Sampras, Ranking ATP, Tennis Usa
@ Pier no guest (#3812013)
Non è falso, visto e considerato che danno borse di studio anche al 100% per tennisti/e che hanno un livello molto alto. Chi va lì è perché vuole provarci (non in tutti i casi per carità, so che le tue figlie hanno scelto altro) però se uno è interessato allo studio di certo non va in un posto dove si perde molto tempo con il tennis
Eppure io vedo una “suspance” ed un livello di incignita come quasi mai / mai si era visto nella storia del Tennis.
Korda , Shelton , Fils devono maturare o sono gia’ in grado di dimostrare grandi cose ?
Rune … ?
Djokovic restera’ (come penso io…) una spanna sopra tutti ?
Boh… tutto da vedere, ma il livello di gioco e di competizione e’ a dir poco stratosferico.
Ad essere sincero io non credo ne nei francesi, ne in Korda (troppo troppo discontinuo), ne soprattutto in Tiafoe o gli altri connazionali. Penso serva almeno un altro anno di maturazione per i giovani tipo Shelton, Fils, Korda.
Personalmente penso che nel 2024 gli attuali top7 della race resteranno li dove sono. L’8 posto se lo contenderanno quelli che attualmente sono dall’8 (Rune) al 15 posto (Khachanov). Tutto ciò infortuni o sfighe particolari a parte, che ahimè (vedi Berrettini) sono sempre dietro l’angolo.
Che comunque sara’ una rivoluzione generazionale…
Salvo Djokovic, che per un anno ancora e’ difficile che molli e che vorra’ dimostrare di essere, per distacco, il n. 1 della storia.
Tsitsipas puo’ deludere ma puo’ anche “sorprendere” se cosi’ si puo’ dire per un giocatore di quel livello.
La Russia non si esaurisce certo con Medvedev e quantomeno Rublev punta diritto ai piani alti, o meglio a rimanerci.
Ruud non mi pare tipo da arrendersi e fara’ di tutto per restare al vertice.
Altri giovani, tra cui i francesi, danno prova di potere raggiungere la top 10.
Korda gioca “da Dio” e dovrebbe ottenere risultati in linea con il suo Potenziale Grandioso.
Il bistrattato Tiafoe e’ un po’ come Zverev… i colpi sono micidiali.
Difficilmente c’ e’ stato nella storia un anno in prospettiva piu’ ricco ed incerto di come si presenta il 2024 !
No guarda non girare la frittata:tu l’hai definito un pallone gonfiato e senza “cultura umanistica”.
Ci puoi dire quali esami gli hai fatto e quante volte ci sei andato a cena?
Altrimenti sono due impressioni con uguale valore ma con una differenza :esprimere verso una persona un parere “cattivo” ha significato ben diverso dall’essere benevolo. Meglio evitare a quel punto.
I 4 Top15 diventeranno 3 con l’uscita del miracolato Tiafoe : mi auguro che il suo posto venga preso da Kordino, di gran lunga colui che gioca il miglior tennis tra gli americani
Il mio idolo <3
Un altro…
Ma possibile che non cogli l’ironia?
In quest’ultimo torneo, forse a seguito di alcuni saggi suggerimenti, ha imparato a contenersi. Peraltro, almeno per me, questi aspetti folkoristici non mi hanno mai particolarmente toccato. I miei dubbi sono legati al fatto che nel corso della stagione ha avuto alcuni picchi ma poca continuità, se escludiamo quest’ultimo scorcio. E mi ricordo bene cosa si diceva lo scorso anno dopo dell’exploit di Auger Aliassime, avvenuto, guarda caso, nello stesso segmneto di tour. Che abbia delle grandi doti è indiscubile.
@ Viri (#3812115)
Credo che a partire dal 2024 le gerarchie muteranno a danno dei soliti giocatori che arrivano da anni alle finals. La next gen busserà forte alla porta. Credo che, a meno di eventi inaspettati (infortuni) gli unici candidati stabili resteranno Novak, Carlos, Danil, Sacha e Jannik. A loro si aggiungeranno Rune e Shelton. A mio parere resterà solo un posto per il resto della truppa. Sarà un’anno di passaggio e una lotta serratissima.
mah, partendo dal presupposto che 5 giocatori arrivano alle finals ormai da anni sempre loro (Djokovic, Medvedev, Zverev, Rublev, Tsitsipas – salvo infortuni) e che a loro si aggiunge senza dubbio Alcaraz, i posti realmente liberi sono si e no un paio. Negli ultimi anni li hanno occupati a rotazione Berrettini un paio di volte, Ruud pure, Aliassime e pochissimi altri.
Di quel paio di posti liberi uno se lo è preso Sinner, e tutti ci auguriamo resti li per anni e l’ultimo se lo stanno giocando Rune, Fritz, Ruud, Hubi ed un paio di altri giocatori che comunque stanno li nei 15 da diversi anni.
80 pretendenti per il 2024 mi sembra un tantino esagerato: Io direi 15 o 20 al massimo
Confondi. Non parti per il college per diventare professionista altrimenti si va da Bollettieri.Gli stranieri vanno per coniugare sport e studio grazie alle borse di studio. Diverso chi risiede li: ex professionisti sono head coach presso fior di università e se ci sono dei buoni prospetti ovviamente fanno un lavoro corposo.
Il College è il vivaio per Basket, Football, Volley ecc., per il tennis è diverso perché ci sono le accademie.
Semplicemente ora stanno lavorando meglio con alcuni soggetti.
Per come è il livello attuale dei tennisti nel gennaio 2024 possono sperare di arrivare alle finals un’ottantina di giocatori nella Top100. Poi sarà la stagione a definire chi si meriterà il posto, però penso che avremo qualche sorpresa da qua a un anno, americani, francesi e, perché no, italiani potrebbero regalare grandi gioie agli appassionati.
Gli spagnoli hanno la loro certezza, i serbi e i russi anche, noi pure. Tutto il resto è da inventare e lo vedremo divertendoci, si spera 🙂
Shelton ha il servizio da top 3..il gioco è ancora acerbo e confusionario…ma arriverà, vedendo quello che c e ,in top ten oggi tra i 5 a breve..
Fritz e il più regolare e quello che secondo ne potrebbe sfondare diciamo che non gli manca niente, a cominciare dal servizio dritto e un buon rovescio corsa e resistenza non gli mancano,deficit a rete contro i più forti..
TIAFOE E Paul sono simili completi ottimi battitori,gli manca ad entrambi la testa per reggere le lunghe battaglie di un torneo…Korda e stato fermo parecchio,ma anche lui come Fritz e shelton può ambire alla top ten tutti i fondamentali completi e in più a rete e bravo..
premesso che l’america ha già il suo inarrivabile clown – tiafoe – Shelton non è così terribile come viene dipinto. Il gesto del telefono che fa a fine partita è degno dei peggiori wrestler però
a JJ Wolf va di lusso se resta li dov’è
Visto il numero di tornei organizzati e il numero di praticanti la quantità x gli usa ( e x i francesi) è sempre garantita. Poi a tratti emergono giocatori più forti che per ora sono comunque ancora distanti, come risultati dai migliori europei. L’anno scorso sembrava dovesse entrare in top 10 brooksby, a marzo cressy e ora sono fuori dai 100
Il prossimo sarà Korda
Tempo perso Bruno. Alcuni si sono ammorbiditi, altri purtroppo no arrivando pure a scrivere che non ha neppure un bel tennis. Lo stesso che dopo qualche ora da “non ha vinto neppure un torneo” Ora fa valutazione estetiche che smentiscono non me ma tecnici che commentano con esperienza.
Ma è così, sembra un mio amico juventino che diceva che il Milan di Sacchi era brutto da vedere… Si… Certo… Orribile, come no.
ho finito adesso di vedere la replica della finale di tokio di ben Shelton.
ora vorrei che qualcuno delle decine di psicologi/sociologi/assistenti sociali, che girano qui dentro, mi spiegasse da dove viene la nomea che avete affibiato all’americano di clown, tamarro, buzzurro, etc, etc.
im questa partita non ho visto mai un pugnetto, un c’mon urlato, un comportamento fuori posto. ho visto una normale esultanza a fine partita, anche troppo composta per aver vinto un torneo importante.
se dopo aver visto tutto questo leggo la definizione di maleducato, allora alcaraz che cosa è? se devo fare un paragone, lo spagnolo è cento volte peggio.
definire un giovane arrogante, clown, buzzurro, tamarro, e via dicendo (come ho letto qui dentro) senza nemmeno conoscerlo di persona, qualifica chi lo fa…non so nemmeno qualificarlo.
perchè se scrivete che è una pessima persona di sicuto avrete come minimo vissuto a stretto contatto con lui, oppure fatto colazione insieme, un pranzo, una cena, avrete partecipato ad un dibattito con lui. insomma, lo conoscete bene.
come? niente di tutto questo? astenetevi dal dare definizioni che a malapena sapete cosa vogliano dire.
@ ilpallettaro (#3811746)
Ahahahahaha, ma i college esistono da anni. Pensa che una nazione che comprende 50 Stati è quasi messa peggio di una nazione più piccola di alcuni di questi 50 Stati. E tutto questo senza i college. Si vedono i risultati di tutte le ragazze che sono partite negli USA, quante ne abbiamo in top 100?
Un’era però che portava nei top 100 nazioni ormai scomparse come Messico, India, Colombia, Zimbawe, Egitto e Nuova Zelanda
mah!
Bisogna paragonare gli USA alla EU e dunque non sono certo risultati impressionanti per un semi continente evoluto tennisticamente da sempre! Per uno Shelton ce ne sono 5 europei giovani già vincitori di qualcosa di più importante!
Shleton se continua a crescere nella gestione del punto può essere un contender per gli Slam, gli altri non penso proprio. Korda ha talento ma è molto debole nella lotta, direi un top15 e niente più. Però finalmente hanno ritrovato un bel livello gli USA, dopo anni in cui il solo Isner era un giocatore importante.
Prossimo Top20 , Wolf !!!
Quest’anno abbiamo avuto bele sorprese, quindi sono sempre possibilista. Che non entri nessuno USA quest’anno mi sembra impossibile, ma i dati sono impietosi. E francamente creo che, anche per l’età, Fritz, Tiafoe e Paul sia vicini al loro massimo. Diverso è il caso di Shelton, che ha ampi margini di miglioramento, anche se permangono, da parte mia, dei dubbi che potrebbero essere in parte chariti in queste settimane europee.
Io invece credo sia difficile anche per loro. I primi 4 facendo gli scongiuri se non succedono cose strane ci tornano. Rublev sará quel che sará, ma son 4 anni che ci va e i suoi 4-5 mila punti l’anno li carbura sempre. Zverev pare ripreso e sembra l’unico che puó insidiare i primi 4. Rimangono due posti per Tsitsipas, Rune, Rune, Ruud che quest anno ha sbagliato la preparazione a gennaio e ne ha risentito tutto il calendario, sennò lo abbiamo visto al numero 2, Aliassime, l’incognita Nadal, gli americani che hai messo te, peró se mi metti Paul allora hanno speranze pure Hurckacz, De Minaur, Khachanov e Jarry che se é top 20 partendo da oltre il 100, con un paio di tabelloni giusti ci sta pure lui. Se non fanno delle annatone i nostri giovani (il meno giovane convalescente non lo nomino per scaramanzia) piú Fils.
Altra era tennistica…
Si, quest’anno sarà così e rispecchia quello che è stato il periodo negativo per gli Usa fino ad oggi.
Il prossimo anno credo che le presenze potrebbero essere due se non tre.
Qualcuno tra Fritz, Shelton, Korda, Paul e la mina vagante Tiafoe potrebbe riuscirci.
Ovviamente spero che ci sia un altro italiano oltre a Sinner, ma sono solo speranze da tifoso 😎
In teoria fino a Musetti hanno possibilità (aritmetiche, ribadisco) di entrare. Comunque, credo fosse il il 2017 o il 2018, Jack Sock entrò vincendo Bercy (anche grazie alla rinucia di Nadal, mi sembra), in una finale con Krajinovic, e prima del torneo finale credo fose 20esimo o giù di li. Questa fase è estremamente imprevedibile, se pensiamo che ieri KOtov stava per vncere a Stoccolma (due mesi fa aveva perso la finale di un Challenger con Agamenone)
Ricordi bene. Dietro Mac e Jimbo c’erano tanti giocatori Gerulaitis,Tanner, Fleming, Tel scherzo, i Mayer, Arias e Krickstein…una marea.E quando si ritirarono i primi due arrivarono 3 n.1, Sampras,Agassi,Courier,più Chang.
Ora probabilmente come dice Pallettaro il serbatoio dei College sta lavorando bene… Ma è facile da in lato avendo fondi enormi che consentono ai giovani ed alle famiglie di spendere zero. Le università costano ma oltre ad avere tariffe agevolate per gli americani un atleta di livello gode di borse di studio totali in università di prestigio quindi meno giri a Bradenton o altre accademie.
Va detto che Sinner, Musetti,Arnaldi sono emersi in un panorama più difficile, grazie a soldi/passione/coraggio di famiglie e tecnici, cercando spesso circoli sempre più adeguati e lontani da casa, con difficoltà di integrare lo studio.
In USA è molto più semplice: a destra l’aula, a sinistra i campi e la scuola di paga tutto anche per tornei individuali e ti ci porta.
Altro che i nonni che vanno su e giù… (PS Ai campionati nazionali under molti qualificati non hanno neppure l’allenatore al seguito… Per forza poi i genitori sono un peso, sono anche gli unici presenti).
Al
@ von Hayek (#3811749)
aggiungerei anche hurkacz, che è solo pochi punti dietro a ruud, con una finale a parigi (cosa per lui fattibilissima) e con un buon torneo a basilea (che potrebbe anche vincere) scavalca tutti. poi è ovvio che dipende anche dai risultati degli altri.
Il traino dei college lo hanno sempre avuto, non credo che sia per questo.
Ovviamente si tratta di un errore di battitura: è vero che erano dominanti ma non così tanto da averne 37 in top 10!
Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Dipende sempre dalla variazione relativa. Se prima era pieno, sarà mezzo vuoto, ma se prima era vuoto, sarà mezzo pieno!
Chiusa la trasferta asiatica, l’ultima fatica nipponica ha prodotto alcune piccole ma importanti variazioni nella marcia verso Torino.
1) Tsitsipas era in acque difficili ma non tanto pericolose e con 90 punti di Tokyo tira un bel respiro di fiducia per affrontare i prossimi impegni. Il tabellone di Vienna non sembra così impegnativo per alcuni turni e quindi qualche punto in più potrebbe dargli la sicurezza definitiva.
2) Fritz a Tokyo aveva bisogno di una semifinale per proseguire nella corsa. Ha alle spalle una bella stagione ma senza acuti (tanti 90 e 180) e quindi per lui gli scarti sono pesanti. Tokyo, viste le tante assenze, poteva essere una buona occasione ma non l’ha sfruttata sorpreso da Mochizuki.
3) Zverev credo abbia fatto i suoi conti e la stagione (dal rientro in marzo) dimostra che il ragazzo sa cosa fare e come farlo.
4) A questo punto credo resti disponibile 1 solo posto per Torino ed a contenderselo saranno proprio Fritz, Rune e Ruud. La solidità del norvegese potrebbe essere proprio determinante per poter recuperare i 300 punti che lo separano dalla 8a posizione. A ciò si aggiunge che l’incremento del bottino nei 2 tornei utili soffrirà di uno scarto di soli 25 e 45 punti (per Fritz, vedi sopra, parliamo di 90 + 90).
Rune invece, nonostante l’attuale vantaggio, sembra quello in maggior difficoltà. Nota aggiuntiva: tutti e 3 sono in lizza a Basilea con tante mine vaganti … mentre quelli che contano sono a Vienna.
è un movimento molto in salute grazie al traino dei college
In questo momento ne hanno pure zero alle finals, a differenza di altre 7 nazioni.
Forse 37 top 100 giusto?
Quando ho iniziato a seguire i tennis i giocatori statunitensi dominavano le classifiche, ad esempio la classifica di fine 1978 presentava i seguenti giocatori a stelle e strisce:
– 6 top 10
– 10 top 20
– 37 top 10
Quindi dal punto di vista storico non è certo il migliore momento tennistico statunitense, anche se è evidente il netto miglioramento rispetto agli anni bui del dopo Roddick.
Secondo me l’assenza di top player usa dopo Roddick era davvero una anomalia (al netto di qualche exploit di Isner e soci). A me fa piacere vedere ora tanti tennisti USA di nuovo ai vertici. vuole anche dire che il tennis è di nuovo molto popolare in America
Faccio notare che noi poveri italiani ne abbiamo 6 con età media 23,5… e presto se ne aggiungeranno altri…