Billie Jean King: “Il tennis ha bisogno di un campionato del mondo a squadre, una Davis con uomini e donne”
Davis Cup, Billie Jean King Cup, ora la United Cup... il tennis e le competizioni nazionali a squadre da molto tempo vivono in acque agitate. Se da un lato il pubblico ama e segue con passione la propria nazionale tennistica, dall’altro la stagione dei due tour Pro è così ingolfata e ingarbugliata in un susseguirsi continuo di tornei – con spostamenti tra continenti davvero poco logici – che rendono la convivenza tra le due entità alquanto problematica. Ovviamente il tennis resta la disciplina individuale per eccellenza, quindi sono le competizioni a squadre a “soffrire”, con spazi in calendario ristrettì, tanti problemi e assenze pesanti. Soluzione? Difficile, molto difficile. ATP e WTA hanno firmato un protocollo per aiutare Davis e BJK Cup, ma solo intervenendo pesantemente sul calendario stagionale, in modo da consentire spazi adeguati ai due eventi, le cose potrebbero davvero migliorare.
Il dibattito è continuo, spesso piuttosto animato, con pareri contrastanti da parte di giocatori, tecnici, ex campioni, sponsor e via dicendo. Autorevole e interessante l’idea di Billie Jean King, monumento del tennis femminile, vera anima e motore delle lotte per l’uguaglianza di diritti e compensi tra uomini e donne. Secondo l’ex campionessa Slam (ne ha vinti ben 39 in tutte le varie competizioni!), la via maestra sarebbe quella di creare un vero e proprio campionato del mondo, magari sotto il nome più storico – Davis Cup – che unisca le nazionali maschili e femminili. Un periodo di tempo nel calendario che renda possibile una competizione nazionale globale, con uomini e donne paritari per spazi e visibilità. L’ha dichiarato parlando alla BBC.
“Penso che sia davvero importante organizzare una Coppa del Mondo per il tennis”, afferma BJ King. “Il mondo intero capisce il significato di una Coppa del Mondo. Sanno che è una nazione contro una nazione. Un evento che sia svolto insieme, sempre uomini e donne insieme. Penso che possiamo migliorare quest’aspetto e concentrarci maggiormente su di noi. Penso che alla gente piaccia quando siamo tutti felici insieme”.
Quest’anno le finali della Billie Jean King Cup si svolgeranno a Siviglia dal 7 al 12 novembre, mentre la final 8 di Coppa Davis dal 21 al 26 novembre. Alla kermesse femminile è già sicura l’assenza delle prime quattro giocatrici nel ranking. Aryna Sabalenka mancherà perché la Bielorussia è stata bandita dalle competizioni a squadre dopo l’invasione dell’Ucraina, mentre Iga Swiatek, Coco Gauff e Jessica Pegula hanno già annunciato il proprio “no” a causa di un programma troppo compresso, con le WTA Finals che finiranno appena prima della coppa per nazioni. Il caos è stato generato dalla decisione a dir poco tardiva sulla sede – e data -delle WTA Finals. Infatti le finali WTA si svolgeranno a Cancun la settimana prima delle finali della Billie Jean King Cup, a sette ore di fuso orario dalla Spagna. Tardiva è stata la decisione della WTA, che ha scelto la sede del proprio “Masters” solo a settembre, mesi dopo che Siviglia era stata scelta per ospitare la finale della competizione a squadre.
“Abbiamo quest’appuntamento da molto tempo, se ci sono problemi per le giocatrici dovete chiedere alla WTA” così ha commentato King sull’assenza delle stelle alle finali a squadre. “Sono loro che hanno fissato la data qualche settimana prima di giocare. Penso che sia necessario riunirci tutti e trovare un calendario migliore per giocatori e giocatici, non puoi iniziare a prendere queste decisioni sulle finali a settembre”.
Una considerazione amare e corretta quella di Billie Jean, che riporta a quanto scritto in apertura. Il nodo gordiano è e resta il calendario. Sembra evidente l’assoluta incomunicabilità tra gli attori in causa, o la mancanza di una vera volontà di sedersi al tavolo, valutare le esigenze di tutti e trovare delle soluzioni reali e condivise per accontentare gli interessi delle parti in causa. L’idea di Billie Jean King è sensata, ma con gli attuali rapporti di forza sembra assolutamente impraticabile. Il tennis è governato dai 4 Slam, ATP, WTA e ITF, in ordine di “peso” politico ed economico. Le competizioni a squadre nazionali sono gestiste dall’ITF, quella che è diventata ormai la “gamba debole” della disciplina. Solo con il concreto intervento delle altre entità, qualcosa potrebbe cambiare.
Marco Mazzoni
TAG: Billie Jean King, Billie Jean King Cup, Davis Cup, Marco Mazzoni
Che discorso senza senso. Se riescono a trovare i soldi x pagare uomini e donne uguali , sono affari loro. E ancora non avete capito come funziona questo mercato: se l’audience che raggiungono è quello dei plus 50 ( ed è quello del tennis) c’e ben poco mercato. Per il mercato non valete un cazzo. Quindi forse unire le forze non sarebbe male per loro.
Si ma allora bisognerebbe portare il concetto di equal pay a livello di ogni essere umano con la fine del capitalismo! 😆 Ogni ingegnere abbastanza brillante dovrebbe essere miliardario come Musk! Il comunismo uscito dalla storia come impraticabile rientra nella paga uguale di genere solo nel tennis!
Si. Funziona bene, occupa una posizione ottimale nel calendario e geograficamente (visto che fa da prologo allo swing Australiano). Inoltre distribuisce punti ATP/WTA (fino a 500. Se non erro). Infine non esiste un capitano. I giocatori sono seguiti dai loro allenatori abituali. Questo può favorire utili scambi tecnici, con vantaggi per tutti/e. Forse BJK non lo sa…..
Per me ha ragione, ho trovato molto bella quella competizione mista che si fa prima degli AO .
Per quanto riguarda la WTA è da anni gestita malissimo. 😈
@ angelo (#3807507)
io credo molto nel mercato, se il tennis femminile non ha appeal beh semplice si riduce stop, riceve un aiutino per sopravvivere in attesa di tempi migliori e di vere campionesse che attirino l’attenzione, si lavora sui vivai, altro che parità di salario
@ Octagon (#3807267)
oh c’è già la Laver Cup che infatti funziona benissimo
per la serie A di tennis credo che funzioni perché entra in gioco il campanilismo del club, anche se per quello che vedo contano tanto i soldi e qualche club si permette solo un anno o due prima di scomparire nel limbo delle serie minori
Miss “equal pay” bussa sempre ai soldi del Atp per controbilanciare l’economia della wta
Le Final eight hanno ammazzato la Fed Cup che ora porta il suo nome. Una tristezza, tutti gli spalti vuoti.
Secondo me starebbe bene alle Olimpiadi. Ogni quattro anni e ci si toglie il dente.
Ci vorrebbe un tredicesimo mese
In definitiva è un volersi aggrappare ad un carrozzone vincente economicamente di un carrozzone in perdita e meno seguito! Logico per quello in perdita ma l’altro potrebbe non vedere il guadagno!
A me piacerebbe molto come idea – sicuramente meglio di quello che c’e ora, tra la schifezza che e’ diventata la Davis, la BJK Cup e la United Cup
Difficile immaginare un’idea peggiore
buona idea: fondere davis e billiecup in un format unico. il tennis pro ha bisogno di formule nuove per evitare di scomparire.
Il tema delle competizioni a squadre nel tennis finora non è stato gestito in maniera approfondita, e non parlo delle squadre nazionali, ma delle squadre, diciamo, private.
A basso livello le competizioni a squadre tipo Bundesliga e Serie A italiana riscuotono, con le debite proporzioni, in notevole successo, e spesso rendono ai giocatori economicamente più dei tornei “normali” che frequentano.
Riproporre a livello più elevato uno schema simile non è stato mai tentato, ma ci sarebbero interessanti potenzialità, magari con il sostegno dei maggiori sponsor tecnici: squadra Nike vs squadra Wilson. e simili, con formazioni che comprendono i loro migliori giocatori a prescindere dalla nazionalità.
Un torneo simile esiste già..la United Cup
L’ ATP ha problemi nel trovare spazi per infilarci nuovi tornei in località che mettono pressione (e quattrini)
L’ ITF vorrebbe spazi per suoi eventi (vedi Coppa Davis) senza mettere sul piatto quattrini e solo svantaggi per i giocatori top.
Lo sport professionistico
– Basket con incompatibilità tra FIP, FIBA Europe, FIBA, ULEB/ECA, NBA
– Calcio con FIGC, FIFA, UEFA, farsa SUPERLEGA
– …. fino all’Atletica
non è gestibile da Federazioni Sovranazionali con esponenti che oltre ad essere incapaci sono spesso corrotti (vedi sentenza del tribunale di Bolzano sul caso Schwazer sull’antidoping nell’atletica, in totale contrasto con la giustizia 😆 sportiva).
ma anche no….
Tutte fantastiche idee, ma se non si modifica il calendario si può fare ben poco.
Un’altra che si è bevuta il cervello 😕