WTA 250 Hong Kong: Martina Trevisan con grinta approda ai quarti di finale
Nell’ambito del torneo WTA 250 di Hong Kong, l’italiana Martina Trevisan, attualmente 42ª nel ranking mondiale, ha dimostrato ancora una volta il suo spirito combattivo. Dopo un match estenuante di 2 ore e 48 minuti, ha prevalso contro la polacca Magdalena Frech, 70ª del ranking WTA, con il punteggio di 6-3, 6-7 (4), 6-3.
Ora, nei quarti di finale, Martina Trevisan si troverà di fronte la vincitrice della sfida tra Sofya Lansere ed Elise Mertens.
Il primo set ha visto un inizio equilibrato, ma Trevisan ha poi preso il sopravvento grazie alle sue potenti accelerazioni sul dritto mancino. Nonostante qualche difficoltà al servizio e un contro-break subito, l’italiana è riuscita a recuperare e a chiudere il set 6-3.
Il secondo set si è rivelato più complesso. Sebbene Trevisan sia stata la prima ad avanzare nel punteggio, la sua battuta non l’ha aiutata, e un immediato contro-break da parte di Frech ha riequilibrato la situazione. Il set si è quindi deciso al tie-break: Trevisan è riuscita a portarsi avanti 4-2, ma una serie di errori l’ha vista cedere il set per 7-4.
Tuttavia, il terzo set ha mostrato la vera grinta di Martina. Nonostante un inizio difficile, con Frech che le strappa il servizio, Trevisan non si è arresa. Salvandosi da una situazione pericolosa nel quinto gioco, ha poi risposto con due break consecutivi, mettendosi in una posizione favorevole. Con determinazione, l’azzurra ha salvato due palle del contro-break, prima di chiudere il match per 6 a 3.
Marco Rossi
TAG: Martina Trevisan
Sono d’accordo!
Hai detto che la Samsonova tira solo pallate…detto da un fan della Giorgi la cosa mi fa sorridere…la differenza più evidente tra la Paolini e la Giorgi è che la prima tira forte in campo la seconda tira forte fuori…è poi la Paolini è migliorata molto col servizio e di conseguenza i risultati si vedono sinceramente non so quanto durerà mi auguro per lei per molto tempo…la Cocciaretto non è assolutamente difensiva anzi gioca un tennis molto elegante e ti ripeto che se nel 2024 starà bene fisicamente può essere davvero lei la top player italiana
Ne hai la certezza? Hai la sfera di cristallo?
Se leggi bene ho scritto “il futuro” quindi vuol dire che in questo momento Trevisan e Paolini hanno qualcosa più di lei ma se nel 2024 sta bene fisicamente e comincia a giocare più partite io la vedo tennisticamente superiore alle altre
@ Il Gatto di Monticone (#3799533)
Che tipo di futuro? Di piazzamenti, non certo di vittorie! enzo
Chiedo per un amico: ma per gli espertoni di questo forum Martina (al secolo “mezzo soprano”) non era una che avrebbe dimostrato senso autocritico e intelligenza se si fosse astenuta dal frequentare campi diversi dalla terra rossa?
Brava Martina. Ha trovato una costanza che le mancava ma la qualità era già evidente!
Io trovo molto noiose, invece, giocatrici come Cocciaretto e Samsonova (italiana tennisticamente parlando). L’una troppo difensiva e incostante, nonostante giochi in anticipo, l’altra capace solo di tirare pallate, senza alcuno schema tattico. Trovo invece molto molto divertente Jasmine, che ha tutto, gioco di pressione da fondo, con angoli stupendi, e discese a rete coraggiose con volée e schiaffi al volo giocati con grande mano. Trovo Martina avvincente, sempre lì sul punto, molto intelligente e anche lei con un’ottima propensione per venirsi a prendere il punto in avanti
Beh, Trevisan “con grinta” ha battuto la n.70 del ranking, Jasmine “si è fatta strada” battendo la n.10..credo che le due vittorie avrebbero meritato commenti più adeguati al rispettivo, effettivo valore, dove sicuramente per battere una top come Garcia ci saranno voluti certamente più grinta, ma anche bravura, coraggio, determinazione e chi più ne ha più ne metta..
@ Il Gatto di Monticone (#3799533)
Perché, la Cocciaretto che farebbe di meglio rispetto a Giorgi e Paolini? Capisco preferirla all'”antica” e macchinosa Trevisan, ma il gioco di Camila e adesso della stupefacente Jasmine hanno dimostrato, visti gli scalpi in bacheca, di essere molto più efficaci, competitivi e stilisticamente gradevoli di quello della Coccia
Bravissima Martina. Ormai dimostra di sapere giocare, e pure bene, su cemento.
Dopo la cambiale pesante del Roland garros chiudere nei 40 è assai probabile
Vai Martina!
Brava Martina.
Non mi piace il suo modo di giocare così come quello della Giorgi e della Paolini che trovo noioso…non voglio portarle sfiga ma il futuro del tennis femminile italiano per me è la Cocciaretto
tutte le nostre si stanno tirando a vicenda.
anche Bronzetti può farcela ad arrivare a quelle posizioni.
Diverso il discorso x camila, ha altre caratteristiche e potenzialità inespresse direi
Come già scritto ieri con Paolini, la Trevisan non vuole essere da meno.
2 ragazze che fino a pochi anni fa parevano non entrare nemmeno nelle 50 hanno cambiato letteralmente marcia.
In questo momento storico poi il tennis femminile è decisamente scadente e tenniste come le nostre, tutto cuore e grinta, possono davvero fare il botto in un grande torneo.
E brava Martina!
Se ce la fa nonostante lo swing su terra rossa sia stato non buono e anche non fortunato è un gran bel segno.
Attualemnte nella race abbia 5 giocatrici dalla 40 alla 51, quante chiuderanno sotto la 40 hi lo sa, sicuramente martina se vince la prossima è in ottima situazione. Scalare posizioni nel femminile è difficilissimo perché credo manchi solo una settimana di 250 per le finals
Brava Martina, tds onorata e davanti un tabellone non impossibile.
3. Cocciaretto.
Non pensavo che quest’anno Martina potesse chiudere nelle prime 40 ed invece ce la farà al 90%: importante vincere il prossimo match ed è fatta.
Tra le sue avversarie potrebbe trovare una fiduciosa Paolini, anche lei ad un passo dalle 40 e la Blinkova.
Chissà se riusciamo a chiudere l’anno con due top40!
Brava Marty! Con grande umiltà e impegno, hai iniziato a giocare di più sul duro (avresti potuto cercarti tornei su terra, se avessi voluto) e a modificare il tuo gioco, soprattutto lato mobilità e anticipo. Questo, aggiunto al talento che hai, ti ha permesso di arrivare fin dove in pochi credevano (io ho sempre pensato che oltre la terra avresti potuto fare bene anche sul duro, ma io sono un po’ di parte!)