Masters 1000 Shanghai: Sinner domina il primo set, poi cala e Shelton vince al tiebreak del terzo set. Grande partita
Ha dominato il primo set producendo un tennis fantastico a tutto campo, servendo alla perfezione e spingendo con classe e acume tattico. Un Jannik Sinner quasi perfetto. Sontuoso. Era plausibile un calo, purtroppo è andata un po’ peggio. L’azzurro è incappato in un passaggio a vuoto nel quarto game del secondo set, con soli errori gratuiti ha regalato un break a Ben Shelton, bravo a restare focalizzato nonostante la “grandinata” subita e quindi mettere il pilota automatico al servizio e tonnellate di peso in spinta col diritto. Il match si è accesso e il livello di gioco è stato altissimo, come la tensione agonistica. Durissimo il terzo set, Sinner è più affaticato ma sempre lucido nelle scelte. Annulla ben 8 palle break, trascina il parziale al tiebreak dove si ritrova sotto 0-4. Sembra finita. Sembra… Jannik non muore mai, con classe e tigna da campione rimonta fino al 5-4, ma qua Shelton è perfetto al servizio e si procura il match point sul 6 punti a 5. La prima palla tradisce Sinner, la seconda non è abbastanza ficcante e la risposta a tutto braccio dell’americano muore in campo, sui piedi dell’azzurro. La vince Shelton al fotofinish, 2-6 6-3 7-6(5) dopo oltre 2 ore e mezza di ottimo tennis, che confermano che razza di potenziale, praticamente sterminato, abbia il giovane americano, ma anche il cuore e resistenza di Sinner, bravo a tenere e controbattere con tutto quel che gli era rimasto contro un avversario più tonico fisicamente e oggi terribilmente concentrato.
Si può affermare serenamente che Shelton ha meritato il successo. Ha tenuto mentalmente in modo incredibile, senza cedere alla furia o allo scoramento dopo il brutto avvio e al primo varco concesso da Sinner è entrato fortissimo, facendo valere il suo tennis muscolare a tutto campo che è molto più del solo servizio, colpo principe del suo repertorio. Si è preso rischi Ben, ha corso e rincorso, ha sparacchiato davvero poco e ha cercato di tenere nello scambio, portando spesso Jannik a dover forzare tanto su ritmi folli per stroncarne la resistenza. Davvero passi da gigante compiuti da Shelton in pochi mesi, il figlio d’arte è già uno dei migliori al mondo, anche come testa. Lo dimostra anche il tiebreak decisivo: vola avanti 4-0, Sinner gli gioca 5 punti uno meglio dell’altro, da campione. Poteva accusare il contraccolpo. Niente. Va a servire e tira prime palle perfette, e sul match point è un killer sportivo nell’aggredire con la risposta al corpo, senza esagerare, senza perdere la misura. Dettagli che fanno la differenza tra il buon giocatore e il campione.
Oltre al passaggio a vuoto nel secondo set, Jannik ha un solo rimpianto: la palla break nell’ottavo game del terzo set, nella quale ha forzato i tempi dell’attacco con un rovescio lungo linea colpito senza equilibrio, senza ritmo. È un errore non da Sinner, ancor più in un match nel quale col rovescio ha giocato benissimo e si è preso punti fondamentali e tante aperture di campo. Capita, la pressione era alta, come la fatica. Alla fine è stata una grande partita, decisa davvero da una manciata di punti. Poteva vincere Jannik, ha vinto Ben. Applausi ad entrambi i giocatori, hanno dato vita alla prima sfida di quella che si preannuncia come una grande rivalità del futuro, con tutti gli elementi al loro posto per creare spettacolo e adrenalina.
Non è facile commentare a caldo una partita che ha visto così tanti temi tecnici e tattici concentrati in due ore di gioco. C’era grandissima attesa e curiosità per vedere Beh e Jannik uno di fronte all’altro. Sinner ha dichiarato che nemmeno si erano mai allenati insieme, zero assoluto. Una prima volta che ha posto problemi tecnici importanti per entrambi, ed entrambi a loro modo sono stati bravi ad affrontarli e in parte risolverli. Il campo ha parlato chiaro: finché Sinner ha servito al meglio, come nelle splendide vittorie a Pechino su Alcaraz e Medvedev, è stato superiore a Shelton. Il primo set di Jannik è stata una sinfonia di bellezza e potenza. Con il primo colpo dopo la battuta è stato terribilmente offensivo ed efficace, discese a rete perfette (6 punti 6), risposte consistenti ogni volta che è riuscito ad acchiappare (letteralmente) la palla. Con appoggi spaziali ha generato una serie di accelerazioni di diritto splendide andando a sfidare il diritto di Shelton, inchiodandolo all’angolo e quindi via il cambio in lungo linea. Anche coach Vagnozzi lo strigliava “tienilo nell’angolo”. Era corretto, perché se mandi Ben a correre verso sinistra può fulminarti con quella sbracciata di diritto cross o lungo linea che ricorda tanto il miglior Nadal, quello offensivo ed efficacissimo, ancor più potente. Poi col rovescio Sinner ha disegnato il campo, molte chiusura in avanzamento sono state perfette. È singolare commentare così tanto buon tennis da parte del tennista… sconfitto.
Ha perso per una manciata di punti Jannik. Ha perso perché è calato al servizio, è calato nella spinta e intensità dal secondo set. Sicuramente era anche un po’ stanco dalla cavalcata vincente di Pechino, e l’avversario al contrario dopo un inizio shock è stato formidabile nel servire come una macchina e portare l’incontro sulla fisicità più brutale. Nel terzo set la lotta è stata a tratti feroce, ma anche con grande qualità. Sinner fantastico nell’annullare tanta palle break, ben 5 in un game clamoroso. Peccato per non aver sfruttato le due chance nel terzo set, soprattutto quel rovescio in rete… e per non esser riuscito a rispondere con efficacia dal 5-4 del tiebreak. Il tennis è uno sport maledetto, una o due palle possono costarti la partita. Così è andata. Ma è giusto sottolineare la gran partita complessivamente, l’ottima partita di Sinner nonostante il calo nella fase centrale, e la straordinaria prestazione di Shelton. Ben ha molto più tennis di quel che tanti commentatori gli hanno finora riconosciuto. Sta migliorando a vista d’occhio come attitudine, senza disperdere energie fisiche e mentali in eruzioni esagerate. Sta centrando la risposta, sparacchia sempre di meno, è lucido nel trovare la prima di servizio quando ne ha bisogno. Oggi ha ottenuto 10 palle break, prodotto 36 vincenti e soli 9 errori. Questo ragazzo non ha ancora giocato 50 partite sul tour maggiore in carriera. Con un filo d’esperienza in più, tutti dovranno fare i conti con lui.
Marco Mazzoni
La cronaca
L’atteso ottavo di finale tra Sinner e Shelton inizia con Ben alla battuta, con il tetto chiuso. Subito una risposta robusta di Jannik, il confronto tra il servizio dell’americano e la risposta dell’italiano sarà decisiva. Caldo il braccio di Sinner, risposta carica e diritto vincente sulla riga. 0-30. Shelton risponde all’aggressione con servizio esterno e diritto mancino potentissimo. Solo tre punti, già tre ottimi punti. È Jannik a vincere il primo lungo scambio, 15-40 e due palle break. Il nativo di Atlanta spara di poco largo un diritto sulla seconda, BREAK Sinner, 1-0. È un Ace il primo punto alla battuta dell’azzurro, primo complessivo del match. Un altro Ace e una ottima difesa portano Sinner sul 2-0. Un po’ falloso Shelton, accelera molto ma “sbatte” sul muro dell’azzurro. Nel terzo game lo aiuta il servizio, e poi si aiuta da solo con una volée in allungo di diritto fantastica per controllo e precisione. 2-1. Enorme la differenza tra i due nell’anticipo: Sinner lo usa per accelerare al massimo e rubare tempo e spazio, mentre Shelton impatta di potenza, come sul 30-0, un’attacco di diritto che disarma ogni possibile difesa. Funziona la prima di Jannik ed è un fulmine nell’avventarsi sulla risposta e comandare. 3-1 Sinner, con 10 prime in campo su 10 e 3 Ace. Impeccabile, e necessario per non dare tempo al rivale di caricare a tutta i suoi colpi. Jannik nel primo punto del sesto game regala al pubblico una prodezza di tocco, volée col taglio esterno stoppata fantastica, e oltre alla “mano” impressiona il miglioramento nei tempi dell’attacco. Con un gran rovescio passante cross, è 4-2 Sinner. Terribilmente sicuro nei suoi game, e servendo così è un bel problema per Ben incidere. Il primo Ace di Shelton arriva dopo 24 minuti, a “cancellare” il primo doppio fallo. La risposta di Jannik c’è, appena ha una palla giocabile entra, forte e deciso, così Ben perde campo. Il settimo game va ai vantaggi. Splendido Sinner: risposta profonda, due passi laterali in avanti e imperiale rovescio cross, con un tempo d’impatto perfetto. Palla del doppio break! Rischia troppo Shelton, non trova il campo con la seconda palla, un doppio fallo che lo condanna al 5-2 “pesante”. Tanta esuberanza dello statunitense, ma anche poca lucidità, contro un avversario praticamente perfetto nei tempi di gioco insistere solo tirando a tutta è un’attitudine miope. Al momento di chiudere sul 5-2 la prima palla di Jannik si inceppa un po’, …ma non il rovescio. Clamoroso il vincente in salto sul 30 pari, sottolineato dalla stupore del pubblico. Con un difficile smash a rimbalzo dalla riga di fondo chiude 6-2 Sinner. Un set netto, giocato in modo impeccabile forte di un servizio mai così continuo (76% di prime in campo, vincendo 81% dei punti) e grandissimo anticipo. Shelton annichilito. È uno dei migliori set giocati da Jannik in carriera per efficacia e attitudine offensiva, e anche personalità, per far sentire chi è il più forte.
Secondo set, Shelton to serve. A 30, con due Ace, Ben muove lo score ed è bello solido col rovescio in scambio. Regge la velocità di Jannik e si porta 0-30, primo momento di difficoltà alla battuta. Rischia a tutta un diritto a velocità folle l’americano ma gli esce, tentativo corretto visto lo score. Ritrova la prima palla Jan, e la musica cambia. 1 pari. Quando si scambia alla massima velocità sulla diagonale del diritto di Sinner, è in vera difficoltà Shelton a reggere, non taglia mai e non alza la parabola. Più efficace l’americano col servizio nel secondo set, percentuali migliori e già 4 Ace (2-1). Di nuovo Sinner si ritrova sotto 0-30 con uno smash sbagliato. Un regalo col diritto, questo vero errore gratuito in scambio, costa all’azzurro lo 0-40, tre palle break per Shelton, le prime del match. Niente, altro diritto out (terzo nel game) e BREAK Shelton. Un vero passaggio a vuoto, quattro errori senza che Ben abbia fatto niente di particolare. 3-1 Shelton. Sbuffa l’azzurro sul rovescio in rete nel quinto game, evidente la frustrazione per questo momento “no”, condito da troppi errori. Con un altro Ace esterno, Shelton vola 4-1 (parziale di 12 punti a 3). Un diritto in rete, poi un doppio fallo, 15-30 Sinner, le incertezze continuano. Un diritto ancora in rete dopo il servizio gli costa il 30-40 e palla del doppio break. Se la gioca male Ben, sparacchia una palla senza alcun senso tattico, idem nei due punti seguenti. 4-2. Ingiocabile Shelton al servizio, spara bordate nei pressi delle righe, per il 5-2. Il set incerto di Jannik è fotografato dal servizio, nettamente calato rispetto al primo set, ma con coraggio si butta avanti, fantastico il serve and volley sul 30 pari, è il decimo punto vinto a rete su altrettante discese. Resta in scia Sinner, 3-5, Shelton serve per forzare il match al terzo. Ben sceglie di servire al corpo, non vuole dare angolo in risposta. Si scrolla la mano Jannik, colpito da una pallata del rivale. Non trema l’americano, non si gioca quando serve da una mezz’ora. 40-0, tre Set Point. Sinner riesce finalmente a mettere la palla in campo e vince lo scambio. Sbaglia malamente un diritto Ben, lascia cadere troppo la palla dopo una prima fin troppo lavorata. 40-30. Fantastico Sinner, di nuovo risponde, comanda il palleggio aprendo tanto il campo col rovescio cross. Parità. S’infuria Jannik dopo aver sparato in rete la risposta su di una seconda palla giocabile. Quarto Set Point. Con un Ace micidiale, il nono del parziale, chiude 6-3. Il passaggio a vuoto nel terzo game è costato carissimo all’azzurro, calato al 63% di prime in campo e con troppi errori col diritto, colpo che nel primo set è stato perfetto.
Terzo set, Sinner inizia alla battuta. Non un buon avvio, sbaglia i tempi dell’attacco e poca energia nello spingere con le gambe di rovescio. 15-30. Durissimo il quarto punto, la palla corre a tutta ed è Jannik il primo a sbagliare, un diritto in avanzamento. 15-40, due palle break immediate, pericolosissime visto il rendimento di Shelton al servizio nel secondo parziale. Si salva con una prima palla a 204 km/h, perfetta. Fa il pugno, fa sentire presenza. Salva anche la seconda chance, servizio e smash perentorio. Gran livello in questa fase, con la lotta accesa al massimo. Con diritto poderoso Ben strappa la 3a PB, Jannik la annulla comandando col rovescio e chiudendo con un altro smash non comodo. Climax agonistico di Shelton, trova una risposta terrificante, e quarta chance del game per l’allungo. Bravo Sinner, prima palla e via col diritto. La tensione è massima. Insiste nel servizio al corpo Sinner da destra, incoccia così il diritto “caldissimo” dell’americano… quinta palla break, ma per fortuna la prima palla da sinistra è perfetta. Con grande fatica ma anche grinta, Jannik vince il game più duro del match, 1-0. Nonostante una racchetta fortuita sul ginocchio (!), Jannik forza ai vantaggi il secondo game. Davvero centrato il rovescio dell’azzurro in questa fase, ottimo il cambio lungo linea che sorprendere il rivale, ma il servizio sostiene Shelton, 1 pari. Dopo la lotta, il set torna a scorrere sui turni di battuta, con Sinner tra ritrova anche un Ace (mancava dal primo set). Ha ritrovato soprattutto precisione col diritto, anticipo e profondità, il colpo che gli era costato il calo e il secondo set. Proprio col diritto suona la carica Jannik nel sesto game, due mazzate con la palla che ha un suono pieno, musica e precisione. 15-30. Si cava al buco con il servizio Shelton, 3 pari. La lotta ritorna furiosa nel settimo game. Ben risponde bene, è super aggressivo. Con un grande attacco, di fisico e strapotenza, strappa una palla break, la sesta del set. Si salva Sinner con un gran diritto inside out dopo il servizio. Chiude il game con una smorzata perfetta, chirurgica la selezione dei colpi dell’azzurro. 4-3 Sinner. Sotto la massima pressione, Jannik alza il livello. In risposta, col rovescio cross, col lungo linea di diritto. Vola in campo, attacca e si porta 15-30. Shelton si aggrappa alla battuta, forse ha lasciato troppo campo stazionando dietro in questa risposta, per il 30 pari. Bravo Jannik, lucidissimo nel risponde forte e centrale, allontanando Ben dalla riga di fondo e poi via altro diritto carico e profondo. 30-40 e Palla break Sinner! Non ne aveva dal primo set… Non entra la prima esterna… NO! Jannik sbaglia l’accelerazione di rovescio lungo linea, colpita con un po’ di fretta e poco equilibrio. Ma il diritto dell’azzurro adesso è centrato e potente, lo inchioda a sinistra e strappa la seconda PB. Prima palla a 228 km/h al centro, impossibile rispondere. 4 pari. Shelton si difende molto bene nel nono game, si difende alzando la parabola e Jannik sbaglia due colpi in spinta. Lo score fa scattare l’allarme rosso: 15-40, due palle break capitali. Granitico Sinner, annulla la prima con un bell’attacco e la seconda con un Ace esterno, il settimo. Altro Ace e poi terza smorzata vincente. 4 punti giocati con freddezza e qualità da campione. 5-4 Sinner. Ben è spalle al muro, ma ha la spalle larghissime, a zero impatta 5 pari. Anche Sinner a zero sale 6-5, pur Ben non sbanda. Il match si decide al tiebreak. Shelton si prende subito un minibreak, si butta avanti in risposta su di una seconda palla non così ficcante, ottimo lo slice. Shelton è una macchina al servizio, non si gioca, 3-0. Male Jannik, vola via un diritto all’uscita dal servizio, un gratuito dolorosissimo, 4-0. Con un gran diritto trova un punto, 1-4. Con un doppio passante, grande controllo, Sinner riprende un mini-break, si gira 2-4. Che grinta! Spinge a tutta col diritto l’azzurro, apre il campo e si prende un altro punto in risposta, 3-4. Gran rovescio cross d’attacco, rimonta completata, 4 pari. Altro super scambio, la palla corre impazzita e comanda Jannik, 5-4. Cinque punti di fila vinti con potenza e forza mentale clamorosa, da 0-4. Ora serve Ben. Sceglie ancora la traiettoria al corpo, funziona. 5 pari. Servizio perfetto al T e volée. 6-5, Match Point Shelton! Non entra la prima palla a Jannik, la risposta di diritto di Shelton è sulla riga. Game Set Match Shelton. Una vittoria sofferta, al fotofinish. Grande Ben, cresciuto a dismisura per concentrazione, bravissimo restare in partita dopo aver subito un duro primo set. Sinner è calato dopo un primo set stellare, è stato bravo a restare in vita nel terzo set e rimontare nel tiebreak. È bastata una prima palla non entrata sul match point. Questa partita, di alto livello, è stata solo la prima di una nuova rivalità, appena iniziata.
[6] Jannik Sinner vs [19] Ben Shelton (non prima ore: 12:30)
Tennis Match Statistics: Sinner vs Shelton
Tennis Match Statistics
Sinner vs Shelton
Statistic | Sinner | Shelton |
---|---|---|
ACES | 8 | 15 |
DOUBLE FAULTS | 1 | 4 |
FIRST SERVE | 71/97 (73%) | 74/101 (73%) |
1ST SERVE POINTS WON | 49/71 (69%) | 54/74 (73%) |
2ND SERVE POINTS WON | 14/26 (54%) | 13/27 (48%) |
BREAK POINTS SAVED | 9/10 (90%) | 3/5 (60%) |
SERVICE GAMES PLAYED | 14 | 15 |
RETURN RATING | 132 | 94 |
1ST SERVE RETURN POINTS WON | 20/74 (27%) | 22/71 (31%) |
2ND SERVE RETURN POINTS WON | 14/27 (52%) | 12/26 (46%) |
BREAK POINTS CONVERTED | 2/5 (40%) | 1/10 (10%) |
RETURN GAMES PLAYED | 15 | 14 |
NET POINTS WON | 28/33 (85%) | 26/41 (63%) |
WINNERS | 31 | 36 |
UNFORCED ERRORS | 13 | 9 |
SERVICE POINTS WON | 63/97 (65%) | 67/101 (66%) |
RETURN POINTS WON | 34/101 (34%) | 34/97 (35%) |
TOTAL POINTS WON | 97/198 (49%) | 101/198 (51%) |
MAX SERVICE SPEED | 213 km/h 132 mph |
230 km/h 142 mph |
1ST SERVE AVERAGE SPEED | 192 km/h 119 mph |
201 km/h 124 mph |
2ND SERVE AVERAGE SPEED | 153 km/h 95 mph |
179 km/h 111 mph |
TAG: Ben Shelton, Jannik Sinner, Masters 1000 Shanghai 2023
Kachanov e Bautista Agut non sono top player e a livello tecnico tattico Sinner ha margini per batterli anche al terzo.
Non dubito gliel’abbia detto soprattutto Vagnozzi,Pesco ha fatto un commento in proposito, ma se il più stanco tra i due (a me non sembrava) fosse stato Jannik va fatta l’ennesima riflessione sulla sua situazione atletica.
2021
Sinner passa da 36esimo a 9° in classifica ATP
Vince all’ ultimo set in Australia una partita tiratissima contro Kachanov (20° e assai esuberante come giocatore) al tie-break all’ ultimo set.
Poco dopo vince al terzo set (Dubai) una partita tiratissima contro un pallettaro mortale come Bautista Agut (10° Atp) 7/5 all’ ultimo set.
Poi c’è una vittoria sempre al terzo 7/5 in finale (500) a Washington
Nella presunta analisi di sopra, queste tre vittorie “spalla a spalla” all’ ultimo set… neanche considerate.
Chiaro che se cancelli le partite vinte “spalla a spalla” all’ ultimo set e lasci solo quelle perse sembra che ci sia una tendenza a cedere nel finale: sicuramente nel 2021 non era così, dato che tre partite su 5 vinte nei “spalla a spalla” all’ ultimo set vengono da te ignorate.
2022
Sinner passa da 10° a 15° in classifica
Viene gestito da cani, come si suol dire, e anziché concentrarsi sul SERVIZIO si straparla a dritta e a manca di tocchi a rete, tocchi in back, tocchi di smorzate, per un giocatore STRATOSFERICO che aveva solo il SERVIZIO da consolidare, nel 2022 e non certo somigliante ai funamboli del gioco al volo (Gerulaitis, Panatta, Sampras, Federer…) ma 100% attaccante da fondo (Lendl, Muster, Courier…).
Allora nel 2022 arriva comunque “spalla a spalla” al terzo contro il 19° del mondo a Miami e vince al terzo 7/5… non è forse questo un “spalla a spalla” ? Perché non considerarlo ?
Certo il 2022 è stato disastroso come gestione e alla fine dell’ anno Sinner era addirittura irriconoscibile, ombra di sè stesso, causa trascuratezza TOTALE al SERVIZIO dei disgraziati che lo seguivano.
2023
Probabilmente si vede la “mano” di Cahill e finalmente il SERVIZIO è stato aggiustato, ritardando di un anno intero la carriera di Sinner.
Ecco che con il SERVIZIO che si consolida e Sinner che non butta più fuori tutte le prime palle (come nel 2022) arriva a battere, con due tie-break tiratissimi, Medvedev in finale a Pechino.
Nella partita precedente assistito da un servizio all’ altezza della situazione aveva battuto anche Alcaraz.
Ovviamene nella “analisi” di cui sopra queste partite non vengono considerate e così si riesce a NON capire che il 100% della differenza è stata prodotta dal SERVIZIO, trascurato da dei disgraziati lungo tutto il 2022 e finalmente messo al centro del lavoro, con tutta evidenza, nel corso del 2023.
Poi certo, se Sinner sarà come Djokovic o Thomas Muster continuerà a migliorare anche cose MOLTO MENO importanti per lui, che non sarà MAI un giocatore da “tocchi” sotto rete, da arrembaggio a rete e da smorzate millimetriche.
Migliorerà ulteriormente nel capire quando la situazione rende possibili questi cambiamenti di gioco ed ad approfittarne, ma se non è assistito dal SERVIZIO si trova in buona sostanza ARRETRATO da dove era già arrivato nel 2021 a 20 anni, con il fisco debole e in crescita.
Sai che indovino, lo dice anche lui in ogni conferenza stampa post partita!!
@ sander (#3798100)
Sono d’accordo, a mio avviso deve cercare di migliorare ancora di più sul servizio e sulle variazioni tattiche. Se guardiamo i top 3, ad esempio, quando arrivano in questi spalla a spalla (quest’anno ce ne sono stati tre o quattro memorabili tra Alcaraz e Djokovic, vinti sia dall’uno che dall’altro), dimostrano di disporre di più armi. Il servizio è più solido ed affidabile e sanno cambiare tattica in corsa, magari scendendo più a rete (vedi Djokovic a Cincinnati che aveva problemi fisici e ha deciso di accorciare gli scambi) oppure facendo un passo in più dentro il campo e rischiando in risposta e così via…con tutte queste armi e la testa che si ritrovano, ecco che le possibilità di vincere un rush finale, aumentano considerevolmente. Jannik è già cresciuto tanto, le 30 discese a rete con Medvedev se le sognava lo scorso anno e questo gli ha permesso di vincere per la prima volta, ma come hai detto giustamente tu, ha stravinto, non semplicemente vinto! Jannik non può sperare di essere sempre al 100% nel suo schema base , che oserei definire “flipper da fondo campo”, uno stile Giorgi 100 volte superiore , con palle che stanno miracolosamente a un centimetro dalla riga o sulla riga. Deve saper anche rallentare, giocare più in sicurezza e attendere l’errore dell’avversario (ieri all’inizio del secondo set, quello doveva fare perché Shelton era molto falloso, invece esattamente come successo con Rune, ha iniziato lui a regalare punti, rimettendo in partita l’avversario). Infine occorre più lucidità in quei punti decisivi, che lui di solito sbaglia sempre. Il grande campione attende proprio quelli per fare la differenza, vedi Djokovic contro Federer agli US open o Wimbledon quando ha ribaltato due partite ormai perse, ma soprattutto Alcaraz che se andiamo a vedere quante partite ha vinto al set decisivo annullando anche match point, secondo me ha un record impressionante. Jannik invece ti fa doppio fallo sul match point agli US open, tira fuori un facile dritto con Zverev a Montecarlo nel tie break che gli avrebbe dato il match point e si ripete con lo stesso Zverev agli US open con quei clamorosi errori nel quinto set…per arrivare a ieri dove ha fallito un facile rovescio nell’unica palla break che si era procurato che gli avrebbe permesso di andare a servire per il match. Su questo bisogna lavorare, con l’età di matura, si acquisisce esperienza e si impareranno a gestire meglio queste situazioni. Quando si è molto giovani , si gioca in maniera più scriteriata e a volte va anche meglio, ma è più un caso. Anche Jannik sembrava più freddo e implacabile quando aveva 19 o 20 anni…lo stesso Rune o Shelton ci insegnano la stessa cosa…fa un po’ eccezione Alcaraz che, a differenza di tutti, ha anche una testa ed un’apparente esperienza di un trentenne…
hahaha Gino e’ un Gino!
@ eunosio (#3798208)
Concordo in pieno. Vedi oggi tie break recuperato e poi perso.
@ eunosio (#3798208)
Concordo in pieno. Vedi oggi tie break recuperato e poi perso.
No ho mai criticato Sinner per le sconfitte e non cominciero a farlo oggi. Ma a tutti i colleghi che dicono che era stanco dopo Pechino pongo una riflessione. Va bene che Nadal e stato un extra terrestre ma di tornei ne vinceva 5 in 2 mesi e tutti 1000 o 500. Come si fa a dire che era cotto alla terza partita.
Oggi persa grande occasione. Si era aperto un tabellone incredibile.
💡
Io spero che metta massa muscolare abbastanza per rinforzare la resistenza ma anche per farlo servire a velocità superiore ai 210 km/h,magari anche a 220/230 ma la mia paura è che questo aumento di forza possa squilibrare nuovamente il servizio adesso che sembra aver trovato la quadra ma anche una minor agilità negli spostamenti
Comunque non ci facciamo distrarre dalle alte percentuali di Sinner perché si è giocato indoor dove normalmente si serve meglio ma se è riuscito a perdere con il 73% di prime in campo e dal secondo set é stato sempre a soffrire al servizio vuol dire che l’ipotesi secondo cui un Sinner con alte percentuali di prime sarà devestante per chiunque è stata appena confutata oggi,non c’è neanche la scusa di essere stanchi perché Zverev contro di lui agli Us Open ha giocato bene nei punti importanti ed anche Alcaraz visibilmente poco in forma con Evans dove non c’è stata la brillantezza fisica l’ha vinta con carattere e determinazione
sto vedendo la replica e non potete capire l’ebbrezza di non sapere il risultato finale, al tie break finale LOL
cme Shelton diventerà un TOP 5 ma è il classico giocatore di quelli che non mi piaceranno mai, solo forza e potenza
per fortuna c’è anche gente come Carletto che oltre alla forza porta ancora un po di Poesia nel Tennis
Ha fatto tutto Jannik, bene così.
@ giumart (#3798063)
Folle no, sognatore
Comunque con Korda non sarebbe stato facile…
Sto rivedendo la partita adesso perché non ho avuto tempo oggi pomeriggio,secondo me non centra la stanchezza,secondo me si è spaventato dalla reazione di Shelton che nel primo set ad ogni punto fatto anche con errori di Sinner urlava e si incitava,lì ha iniziato a giocare trattenuto come spesso gli capita,(ultima volta con Safiulin)ma si può dire che questa è la fotocopia del match con Rune,questo fa capire come Sinner è un finto freddo,basta che incontra uno dal carattere esuberante che si fa sentire e il dolomitico si sgretola,poi giustamente se ti fai vedere debole contro questi avversari loro prendono fiducia e poi sulle ali dell’entusiasmo gli riesce tutto ed è difficile contenerli
era scontato…
a Gino invece è compromesso il cerebro
Grande partita?
Io boh.
Si può essere definitivamente d’accordo
Djokovic-Shelton: 6-3/6-2/7-6
e con telefonata finale gratuita
Shelton molto forte, Jannik forse un po’ stanco ed io molto triste
Non è una tragedia ma fa tutta la differenza del mondo essere numero 4 o 5,innanzitutto alle finals in numero 4 evita Medvedev ed uno tra Djokovic ed Alcaraz e poi il prossimo anno permetterà di non incontrare i 3 citati sopra prima delle semifinali negli slam e nei 1000(visto la mole di punti che ha da difendere tra febbraio e aprile credo che la sua posizione potrà sfruttarla solo agli AO),poi c’è un aspetto di non poco conto per noi italiani ovvero che nessun italiano ha chiuso alla posizione numero 4
@ Franco (#3798004)
Si è vero siamo tutti illusi
Il solito moralismo d’accatto e fuori tema.
E stavo dimenticando Musetti fuori dai 100 già che ci siamo. Che grandi profeti!
Giusto rispettare le opinioni di tutti però bisognerebbe parlare meno “a caldo”. Ha perso una partita e allora non sarà mai nessuno, non andrà da nessuna parte, incompiuto ecc. ecc. Ma quante volte succede che uno vince due tornei consecutivi? Mi pare che nemmeno ai 3 mostri sacri riusciva così facilmente, men che meno a 22 anni! E poi ci sono quelli che incensano già Shelton come l’antagonista unico di Alcaraz e sono gli stessi che 10/11 mesi fa mettevano Rune al pari di Carlito o anche di più
Deve ancora maturare Jannik! Lo avevo già detto
Il primo set giocato da Sinner a mio parere è il migliore mai giocato. Però ci ha abituato a repentini cali già dall inizio del set successivo, non mi ero illuso. Secondo e terzo set l Americano è sembrato essere sempre quello con maggiori chance. Gli scambi lunghi li ha vinti quasi tutti Shelton
.mi spiace ma Sinner ha fatto qs incontro come se fosse alle prime armi…perdere così male no
Soliti commenti di una banalità unica.
A Vienna gioca in casa. Non può non giocarlo.
Suvvia, signor Mazzoni…
Che senso ha scrivere una apologia della partita di Snner, che – spiace doverglielo ricordare – ha PERSO (da n° 4 al mondo, messo sotto dal n° 26, con almeno tre/quattro anni in meno di esperienza nei tornei ATP ?????).
Lei ha diligentemente riportato le statistiche, che fanno a cazzotti coi suoi toni e i suoi aggettivi. Riepiloghiamo. Shelton (cha a me sta sinceramente sulle p… per il suo modo di stare in campo) ha fatto meglio di Sinner in TUTTI i parametri elencati.
Delta fra aces e doppi falli: +11 per Shelton, +7 per Sinner.
Vincenti: Sinner 31, Shelton 36.
Errori non forzati: Sinner 13, Shelton 9.
Velocità media prime di servizio: Shelton + 9 kms/h
Velocità media seconde di servizio: Shelton + 26 kms/h
Tessere lodi sperticate di un giocatore anche quando gioca maluccio non aiuta il giocatore, ma ne affievolisce le capacità autocritiche
Jannik ha perso,per un niente,ma è stato lo stesso bravissimo.
Questo ragazzo ci darà ancora tante soddisfazioni anche perché il suo livello normale ormai è molto alto per non dire altissimo.
Perderà in un torneo ma poi dopo ogni 2/3 ne vince uno,sicuro.
LEGNATA’S TIME…. CHE LEGNATELLA SINNER
E presto diventerà calvo.
Sei stato fin troppo tenero. Passare dal quarto posto al quarto posto è una tragedia, un disastro. Questa sconfitta ha compromesso la sua carriera, la sua vita sentimentale, il rapporto con Vagnozzi, il contratto con la Nike…
Premesso che Sinner è il giocatore Italiano più forte di tutti i tempi, mi interessa però andare a vedere cosa ha fatto negli ultimi 3 anni quando è arrivato spalla a spalla nel set decisivo contro i top ten o comunque nelle partite con top in ascesa.
2021
Sconfitta al quinto con Shapo Australian open (attenuante stanchezza dal torneo precedente)
Sconfitta al terzo al Tie 7/6 contro Medvedev a Torino, alle finals
2022
Vittoria a Montecarlo 6/2 al terzo contro Rublev
Sconfitta a Montecarlo contro Zverev al terzo 7/6
Sconfitta con Djokovic al quinto a Wimbledon
Vittoria ad Umago con Alcaraz per 6/1 al terzo
Sconfitta al terzo con Aliassime nel pre Us open
Sconfitta al quinto con Alcaraz agli us Open
Sconfitta con Rune a Sofia al terzo (perdeva 5/2 poi ritirato per
infortunio quando era comunque sotto di un break.
2023
Sconfitta al quinto con Tsitsipas agli AO
Sconfitta al terzo a Rotterdam con Medevedev
Vittoria con Alcaraz 6/2 al terzo a Miami (un Alcaraz con problemi fisici al terzo)
Sconfitta a Montecarlo 7/5 al terzo con Rune
Sconfitta Us open con Zverev al quinto
Sconfitta con Shelton 7/6 al terzo oggi (Shelton è come Rune, mentalmente per Jannik è già un top).
Totale match giocati nel set decisivo con giocatori top:15
Persi 12….. 80%
Vinti 3…. 20% (2 volte con Alcaraz 6/1 a Umago, 6/2 a Miami e una volta con Rublev 6/3 a Montecarlo
Da specificare un fattore importante,Jannik non è mai riuscito a vincere quanto è stato spalla a spalla nel finale, per intenderci dal 4/4 in avanti. Ha vinto solo quando è riuscito a dominare il set finale, vedi i due punteggi netti ad Alcaraz e come ha regolato Rublev nel terzo di Montecarlo. Da notare anche che sono due giocatori dove Sinner si trova molto bene tatticamente.
Per il resto purtroppo nello spalla a spalla finale Jannik ha sempre ceduto il passo. Cosa è mancato o cosa manca ancora? Aspetto fisico, non ha mai vinto al quinto contro un top. Aspetto mentale, anche quello ha inciso. Ho più volte evidenziato come Jannik sia fortissimo a recuperare una situazione di svantaggio ma quando è nello spalla a spalla finale con il top gli concede il passo. Anche oggi ne abbiamo un esempio nel tie del terzo, parte male 4/0 sotto, poi in una situazione “disperata” da il meglio di se, si porta 4/4 poi però purtroppo riconcede il passo nello spalla a spalla finale.
Sono statistiche, non opinioni che servono per capire la realtà e per migliorarsi.
Se fossi il suo mental coach partirei da questi dati per analizzare un lavoro ben preciso da fare nel come gestire questi momenti e quali energie bisogna ricercare e ricreare nella sua mente per fare si che in quelle fasi del match sia più competitivo ed abbia un approccio diverso, più proattivo.
Che tu sappia, è un’area edificabile?
Mah credo ci voglia sempre un pò di equilibrio,forse qualcuno pensava che dopo aver vinto a Pechino sia Carlitos che Daniil, Jannik non avrebbe più perso…?
Bravo Shelton vittoria meritata,sopratutto a risalire nel 2° set, e nel tie da 4-0 a 5-4 Jannik…
Certo quello schiaffo di rovescio con salto …4-3 al 3° set con palla break messo in rete…fa male…,ma questo è il tennis.
Forza e sempre Jannik,grazie per le forti emozioni,la strada è tracciata.
l’ho visto adesso, ma comunque lo ha fatto rivolgendosi al padre dopo essersi salutato con Jannik. Tutto molto meno eclatante rispetto agli US Open, dove lo faceva prima e in modo sfacciato. Credo che la presa per il culo di Djokovic questa cosa andrà scemando.
Altrimenti al telefonista americano non saranno risparmiate altre prese per i fondelli
L’unica cosa che da fastidio è che Shelton ha alzato il telefono per avvisare su Sinner! 😆 Con Djokovic ed Alcaraz sono loro che telefonano!
è ufficiale. sinner cancellato da anversa.
Non so se ti riferisci alla classifica ATP o alla Race, ma per quello che riguarda la prima Rublev deve difendere ancora parecchi punti, tra cui 400 delle scorse Finals. Jannik invece no.
Poi io adoro Rublev perché è un bravissimo ragazzo, ma dubito che possa farcela ad arrivare in fondo a questo 1000. Se dovessi azzardare direi che la finale la faranno Alcaraz e Hurkacz
la maledizione del tie al set decisivo 🙁
Grande Jerry potresti scendere in politica. Il messaggio potrebbe apparire vagamente populista ma io ti voterei di sicuro. Salutami Tom
Non si possono vincere tutte…oggi shelton e stato bravo a tenuto mentalmente dopo non averci capito niente nel primo set mentre jannik forse troppo appagato o convinto di vincere come all inizio ha lasciato secondo me il 2 set troppo facilmente…c e ancora tanto divario tra i due ma shelton con questo servizio farà tanta strada…
Mi aspettavo che togliesse il piede dell’acceleratore, e’ normale subito dopo la vittoria di un torneo. Shelton, tolto il servizio, e’ ben poca cosa. Con una minore stanchezza la partita, l’avrebbe portata a casa di sicuro. Forse questo torneo lo vince un outsider, vista la stanchezza generalizzata dei top. Marotzan.
Insomma, io resto con le mie convinzioni (dette) e ho enorme fiducia. Jannik è serissimo e determinato, proseguirà nei miglioramenti tecnico-tattici (già notevoli finora) e, strada facendo, acquisirà sempre maggiore prestanza atletica per competere anche nei 3 su 5. Ne riparliamo fra un annetto (durante il quale, state certi, comunque vincerà tanto tanto, secondo me almeno uno slam). Sono folle? Io non credo.
E’ facile avere “ottime percentuali al servizio” quando si servono prime a 9 kms/h meno di quelle di Shelton, e seconde addirittura a -26 kms/h
Non si può vincere sempre.
Detto ciò oggi è mancata, come altre volte in passato, la voglia di chiuderla dopo un primo set dominato.
Dopo un primo set facile, non si può tirare i remi in barca e Jannik probabilmente lo imparerà, perché basta poco per cambiare l’inerzia e il cambio di inerzia spesso dà una bella spinta a chi rincorre e un bel freno a chi conduceva.
Per cui oggi se c’è un motivo per cui essere delusi, a mio modesto parere, è più che altro per il fatto di essere rientrato in campo scarico dopo un primo set dominato (durato solo mezz’ora, per cui la stanchezza c’entra poco). Il primo turno di servizio è stato un campanellino (sotto 0-30), il secondo turno di servizio è diventata realtà (break netto). Nel terzo set poco si può dire a Jannik, ci ha provato, ha lottato, ha avuto una chance con un rovescio mancato in risposta.
Ma un colpo lo si può sbagliare, l’approccio al secondo set invece non va sbagliato. Forza Jan, ti aspettiamo al prossimo torneo
Di questa finta imitazione della Coppa Davis non mi frega niente, e bene farebbero i nostri giocatori di punta a lasciar soli i Binaghi e i Volandri a trastullarsi col giocattolino nato rotto.
Aiutiamo la finta Coppa Davis a suicidarsi. Solo così, forse, rivedremo quella vera
@ Pier no guest (#3798023)
A dire il vero era Vagnozzi che consigliava a sinner di giocare sempre su una diagonale. E il commento è stato: è stanco. Se fa muovere Shelton si deve poi muovere anche Sinner.
Amico mio, mi permetto di ricordarti che un tale Medvedev è stato rullato l’altro giorno. Su cemento, suo terreno ideale, e non da Djokovic… Ti dice qualcosa?
@ walden (#3797971)
Facciamo i migliori auguri a Shelton, naturalmente. Se diventerà un top, buon per lui. Detto questo, Sinner era evidentemente stanco. Il secondo set è un gentile regalo di Sinner, dovuto alla stanchezza. Il terzo ha provato a dare tutto. Ma non era brillante come al solito. Bene così, comunque. Alla prossima.
Mi chiedo quale sia il senso di tanti ditini all’ingiù per uno dei pochi commenti sensati di questo thread
Condivido l’analisi..Shelton anche se nel palleggio soffre la regolarità di Sinner ha retto bene la diagonale sul rovescio anche se forse Jannik non ha martellato sul lato debole come ad esempio tutti fanno con Berrettini..e anche nella seconda di servizio, va bene variare ma se gli giochi sul rovescio in risposta non fa male..detto questo bella partita di entrambi come testimoniano per percentuali sul servizio e il differenziale errori gratuiti/vincenti che non sono quelli dell’articolo ma comunque positivi per entrambi…
@ MARMAS (#3798002)
Stanco a 22 anni ? Mah …. è stanco chi lavora in fonderia per 1200 euro al mese
Comunque è un segno di interesse..tanti haters nuovi che scrivono sono il segno della crescente popolarità di Jannik e quindi molti cercano un po’ di visibilità…dobbiamo essere contenti e non irritarci perchè per ogni hater ci sono 100 nuovi sostenitori del nostro carotino
Direi il contrario
Può anche darsi che sul circuito ci si possa trovare a dover incrociare i ferri con giocatori che sai di soffrire…in molti modi. Sia psicologicamente che tatticamente. Non è affatto da escludere ed è pienamente legittimo che possa accadere anche se le forze in campo, viste fuori da esso però, sembrerebbero palesemente asimmetriche in favore di uno dei due. Si chiamano bestie nere. Personaggi rari e interessanti che non dimentico mai di tenere in debita considerazione. Non mi riferisco a shelton per sinner o forse solo un poco vista l’esuberanza tutta imberbe, ingenua e in buona fede del sopracitato che a volte può fare fastidio. Nonostante si parli di professionisti, non scordiamolo mai, esuberanza o non esuberanza..Quando poi è in vena l’americano gioca molto sciolto e senza paturnie sull’uno due sa fare bene. Facile perdere anche perché toglie ogn ritmo spezzettando il gioco in continuazione a suon di bordate di sinistro, anche se ha molti margini. Nel terzo set la tenuta nervosa era patentemente esaurita, la stanchezza lo ha sovrastato e giustamente è passato l’altro. Ora Torino, con calma, match dopo match, senza troppi voli pindarici
Io credo che Shelton sia annoverabile tra i giocatori più che talentuosi direi “istintivi”.Tali erano Becker o Ivanisevic, trascinati da un impeto fuori la media che li rendeva capaci di gesti incredibili ma pure di frittate indegne.La manualità era così così all’inizio ma poi diventò davvero buona a forza di ritrovarsi in situazioni scomode per cui diventava necessario risolvere i casini in cui si mettevano.
Oggi Pescosolido ha fatto notare come Sinner evitasse di far muovere Ben perché si sarebbe ritrovato a reggere colpi e angoli difficili… Francamente si pensava il contrario e questo perche l’americano reggeva lo scambio, compreso il rovescio.
Alla fine bel match, che ha incuriosito e direi con educazione tra entrambi (anche qualche sorriso ad alleggerire il momento).
Oggi è scesa in campo la controfigura di Jannik e c’è mancato poco che bastasse per battere l’americano. Il calo fisico dopo il primo set è stato evidente.
Sinner deve ancora crescere nel fisico perché la testa è quella di un campionissimo. Oggi ha portato Shelton al tie break del terzo con la pura forza della volontà.
La partita di Sinner è stata persa sul quel rovescio a rete sul 3-3 e 30-40,non si doveva prendere rischi,alla lunga Shelton sarebbe voluto uscire dallo scambio,se sarebbe stata comunque annullato doveva farlo Shelton,sapendo che era già un miracolo aver resistito per 4 giochi nel terzo set dopo l’orrido secondo set uno come Sinner non si doveva permettere questa mancanza di saggezza
Peccato Jannik, poteva arrivare anche in finale, probabilmente contro Carlos. Fuori Zverev, Tsitsipas, FAA, Medvedev, Fritz, Ruud, etc. etc. Era stanco mentalmente, 2 tornei di fila, difficile da gestire. Certo, in ottica Slam è come se si dovessero giocare 2 tornei di seguito, in più 3 su 5 set, e bisognerà lavorare anche su questo per arrivare fino in fondo. Con il senno di poi, qui si poteva arrivare in finale senza aver incontrato i più forti, ma Jannik contro certi giocatori si esalta, contro altri tende un pó a tirare il freno. E lo dico da supertifoso di Sinner. Vediamo cmq il bicchiere mezzo pieno, finals conquistate, e adesso un meritato riposo.
Sono d’accordo, il secondo set giocato in modo orribile che solo la sua forza d’animo ha reso un poco equilibrato nel punteggio, poi certo salito l’avversario si vedeva che faceva fatica a adeguare i suoi schemi ad un braccio mancino. Per me la differenza è e rimane enorme tra i due, non sempre si riesce a dimostrarlo sul campo.
In effetti…
In bacheca.
Sinner non e’ il tipo di giocatore che riesce a sostenere un livello alto per piu’ di 1 settimana. Perdere da Shelton dopo aver battuto pichi giorni prima Alcaraz e Medvedev fa’ veramente cadere le braccia anche al tifoso piu’ speranzoso. O non ha abbastanza fame di successo o manca di un fisico che lo sostenga o forse e’ un problema mentale o ci siamo tutti illusi per niente.
Visto come questo 1000 si sta impoverendo dei più forti quasi quasi era meglio che Sinner uscisse a Pechino già con Evans per essere più fresco in questo torneo,alla fine puoi battere 2 top 5,vincere il torneo giocando la miglior partita in carriera ma nessuno si ricorda di chi ha vinto un 500,contano solo i master e gli slam e non frega molto chi batti per ottenerli, considerando che al numero 4 in un modo o nell’altro ci sarebbe arrivato,che le Finals erano in cassaforte e che Alcaraz è più cotto di Sinner questa per lui è un’altra grande occasione mancata dopo quella di Montecarlo
A me la sconfitta brucia e anche parecchio perché è arrivata sul filo di lana.
In particolare dispiace per la palla break non sfruttata sul 4-3 e per i primi due minibreak subiti nel tiebreak, in particolare il punto del 4 a 0.
Volendo fare un’analisi io parlerò più di stanchezza mentale che fisica, non a caso il colpo che ha funzionato meno è il dritto che, per Jannik, è quello meno istintivo e più “cerebrale” e che richiede sempre un grande sforzo di concentrazione per non andare fuori giri.
Comunque che sia stanchezza più fisica o mentale cambia poco, è fisiologico che non si possa tenere il massimo livello per tutte le partite e tutti i tornei.
Adesso è importante ricaricare bene le pile e ripresentarsi al top per il finale di stagione con obiettivo principale le finals
Godo da 50enne. Finalmente area nuova.
Tanto dispiacere e ti sono bastati 5 minuti dalla fine per riprenderti? Goditi il momento, troll. In futuro saranno sempre meno.
Per l’altoatesino il rammarico di aver perso una grande occasione con il russo già fuori e il giovane fuoriclasse di murcia In versione ridimensionata In ogni caso positivo Essere rimasto sempre in partita nonostante le difficoltà nel terzo set e aver Sfiorato addirittura la rimonta nonostante lo svantaggio notevole nel tiebreak, E direi anche una certa serenità che che gli permette di gestire con meno ansia E tanta lucidità il match, Di negativo quel Break Regalato , Risultato poi decisivo ,nel secondo set
Inoltre come lui stesso più volte ha affermato deve lavorare molto sull’aspetto atletico, per mantenere uno standard sempre più alto in maniera costante
@ Paolo Papa (#3797770)
Sbaglierò, ma quando è uscito non mi è sembrato gli bruciasse granché. Non paragonabile alla sconfitta con Rune a Montecarlo. Aveva già raggiunto tutti i suoi obiettivi principali. Il contesto era molto diverso. Shelton ha giocato una buona partita e meritato di vincere, soprattutto ha reagito nel modo giusto dopo il primo set (però è troppo presto per valutare quanto sia o possa diventare forte di testa) e servito bene. Ma la determinazione di Jannik, quella mostrata a Pechino (perché lì vincere significava appunto raggiungere gli obiettivi), si è vista relativamente. E che fosse un po’ stanco era inevitabile. Eppure se l’è comunque giocata fino in fondo. Come sempre. Adesso per me gli interessa soltanto consolidare la quarta posizione per lo start del prossimo anno e dare il meglio a Torino.
Si ma è la stessa testa che ha battuto Medvedev in due tiebreak
Comunque non vorrei dire ma siamo a metà torneo e tra i top 10 sono rimasti solo Alcaraz e Rublev,il russo mi spaventa molto perché se dovesse vincere sarebbe ad appena 270 punti da Sinner riaprendo il discorso del 4° posto a fine anno che dopo Pechino sembrava chiuso
Mi spiace ma c’è anche la possibilità che se uno ha giocato nettamente di meno dell’altro in stagione quest’ultimo arriva meno fresco
Jannik Carlito 4-3 (come Italia Germania).
i “roditori seriali” sono i primi…e di essi non mi curo, vedrete che fra un po’ usciranno i “roditori moderati”….ma ormai non mi curo neanche di essi!
Hai provato a citofonare Carlito o Daniil prima di sparare certe cagate?
O la fidanzata gli ha fatto le corna o gli è morto il cane. Oppure è semplicemente un poveraccio.
Che cagata Frafra (ma che nickname è?)
Tu invece la forma non l’hai mai avuta. Devi essere una specie di ectoplasma. E nemmeno capisci che vincere un torneo ogni 20 giorni è una performance per la quale molti metterebbero la firma.
Jannik era stanco fisicamnete e mentalmnete, infatti ieri si è ritirato dal torneo di doppio, cosa che non fece a Pechino neppure dopo la battglia con Evans…
Medvedev proprio no,sul primo punto ha fatto doppio fallo e da lì ha dato fiducia a Sinner,con alcaraz pure era passato in vantaggio grazie ad un paio di errori dello spagnolo poi ha comunque rischiato di perder sul 5-2 arrivando al 5-4 poi un altro errore di Alcaraz gli ha dato di nuova fiducia e forte di 2 set point ha rischiato sul primo e gli è andata bene,ma è il suo modo di essere anche nei game e lo ha detto spesso anche lui,se parte in una situazione di vantaggio come stare sopra di un break o che nel set non è lui ad inseguire gioca più tranquillo al contrario gioca trattenuto perché sente molto la tensione ma non la da vedere tipo stile Giorgi
50 partite nel circuito ma un centinaio in NCAA, per la precisione…
@ giumart (#3797911)
con Sinner fanno tutti la partita della vita . mah. In realtà se non è almeno al 95 % Sinner rischia contro tutti i primi trenta. È la differenza con i Campioni che hanno margine e possono gestire anche le partite come questa
Comunque bravo Sinner !
Nel terzo set su una palla break ha sprecato l’occasione di andare 5 a 3 sbagliando un passante di rovescio abbastanza facile.
È stata però l’unica occasione contro molte di più dell’avversario.
Nel complesso giusta la vittoria dell’Americano.
Stai dicendo un sacco di fesserie. La posizione non è affatto compromessa in quanto Jannik ha pochissimi punti da difendere di qui alle Finals. Chiuderà, molto probabilmente al n.4 e questo è sufficiente a favorirlo nei principali tornei. Stimo Il Russo ma non mi stupirei se la finale fosse Alcaraz-Shelton.
Purtroppo stasera si mastica amaro!
Pure io non li reggo, quelli da te citati.
Forse Jannik patisce queste personalità spavalde/arroganti?
Perchè c’è stato un buco generazionale. Annate 85-89: Nadal, Nole, Murray, Wawrinka, Del Potro, Cilic, Tsonga, Gasquet, Berdych….
90-94: Raonic, Dimitrov, Thiem, Norrie, Goffin (niente di clamoroso)
Poi si risale 95-99: Medevedev, Rublev, Zverev, Tsitsipas, Ruud, Fritz, Paul, Tiafoe, De Minaur, Khachanov ecc
2000/2004 clamorosi: Aliassime (anche se in crisi), Sinner, Shelton, Alcaraz, Rune, Fils, Korda, Musetti e tutti gli altri che ancora ovviamente devono dare il meglio.
Per il giovane georgiano Lo scalpo importante del numero 4 Del ranking
invece di sciogliersi dopo un primo set giocato male con superficialità, Per merito anche come giustamente sottolinea l’articolo dell’altoatesino ,Risale la china Affidandosi soprattutto al servizio, micidiale Quello a uscire da sinistra tipico dei Mancini, E al dritto eseguito con tanto braccio, c poca spalla, e ancora meno gambe, Con la testa della racchetta che al momento dell’impatto è rivolta verso il basso, In particolare quello lungo linea, quasi mai cercata la soluzione del dritto Inside out a rete ha un discreto gioco di volo, Che gli ha consentito importanti variazioni tattiche
Il rovescio è invece meno incisivo e pericoloso.
Ancora molto acerbo naturalmente deve soprattutto Crescere nella fase difensiva ma se con meno di 50 partite ha già raggiunto questo livello è lecito aspettarsi che diventi un protagonista in futuro
Bella partita, in fondo Sinner ha perso per due soli punti. Succede! Quello che però ha impressionato è stato il giovane Shelton e La sua espressione di massima potenza fisico-atletica. 1,93 x 88 kg, l’ideale.Fisognomica. Lo sapete che enzo osserva anche il minimo particolare. All’angolo dell’americano il padre, di chiare origini afro-orientale. Dal taglio della bocca e dagli occhi, si potrebbe ipotizzare di padre o madre indocinese e viceversa. Ben è molto più chiaro di pelle, sta a significare che la madre è bianca, possibilmente ispanica. In pratica Shelton è un meticcio, e come tale molto più forte e resistente degli altri atleti. Se riuscirà a mettere freno all’eccessiva esuberanza, diventerà un grosso pericolo per tutti. enzo
Concordo in pieno su tutto
Hai visto, invece, Daniil, come gioca bene due tornei di seguito?
Così si può riposare per la davis…
Il discorso è più complesso, quando ti trovi in una posizione di forte vantaggio come set point multipli contro Alcaraz e Match point con Medvedev sai che ti puoi prendere più rischi perché non hai nulla da perdere male che hai una seconda possibilità,quando devi salvarti e non puoi permetterti di sbagliare ti sale l’ansia e sei più cauto,sul match point Sinner l’ha giocato con grande paura, ha cercato prima la potenza piuttosto che la precisione sulla prima quasi per non cercare di dover essere costretto allo scambio e sulla seconda ha avuto ancora più paura cercando di non fare doppio fallo ma così ha giocato una palla morbida ed alta,un assist per Shelton,lì serviva la cazzima di Sonego quando con Jarry a Bologna ha rischiato la seconda sul match point pizzicando la riga ed ha avuto ragione lui,puoi può essere che sul 6 pari avrebbe perso il punto successivo e Shelton al servizio avrebbe chiuso con un ace però intanto nel momento di maggior tensione ha fallito un test che avrebbe confermato quello visto con Alcaraz e Medvedev al livello mentale,non è inscalfibile come crediamo,ha ancora molto da lavorare su questo aspetto
Non facile dopo una vittoria come Pechino ritrovare la forza mentale per continuare a vincere. Per di più contro un avversario che aveva poco da perdere, mancino, in fiducia, big server e con il quale non si era mai nemmeno allenato. Ha fatto sin troppo per quanto mi riguarda.