La stoccata di Trungelliti: “Federer e Nadal sono complici del pessimo stato del sistema tennis”
L’argentino Marco Trungelliti continua la sua battaglia personale denunciando i mali del tennis attuale, come le scommesse e le cattive condizioni che affrontano i tennisti non di spicco, e attacca direttamente i due monumenti del tennis contemporaneo, Rafael Nadal e Roger Federer, e anche le istituzioni. Attraverso un’intervista rilasciata al quotidiano di Buenos Aires La Nacion, Trungelliti punta il dito contro Roger e Rafa poiché a suo dire, visto il loro potere e influenza nella disciplina, non hanno fatto niente per migliorare i tanti problemi esistenti, a differenza di Djokovic che si è esposto pubblicamente lottando contro il sistema e i suoi mali.
Trungelliti nel 2019 aveva scosso il mondo della racchetta denunciando con dovizia di particolari il sistema di scommesse illegali che prosperava in modo parallelo al tour truccando centinaia di match minori e guastando la regolarità delle partite. La sua denuncia aveva creato un clima di grande tensione, tanto da farlo sentire come una sorta di spia, un traditore, provocando costanti minacce da parte delle organizzazioni malavitose che aveva portato alla luce, ma anche l’ostilità di molti colleghi che frequentavano i suoi stessi tornei. Una situazione che l’ha portato a mollare tutto e isolarsi ad Andorra. Riportiamo alcuni estratti delle forti dichiarazioni dell’albiceleste.
“Non avrei mai pensato di pagare un prezzo così alto per aver parlato. Pensavo che il mondo fosse pronto per qualcosa del genere, ma sono stato vittima del bullismo, di minacce. È stato difficile rialzarmi, non volevo andare ad allenarmi e gli infortuni continuavano ad arrivare. Ho incontrato giocatori che ammettono di essere con me e condividere la mia battaglia, che mi sostengono, ma che non lo dicono pubblicamente perché vogliono evitare problemi”.
Alla domanda su come si sia accorto che il suo avversario stava mollando volontariamente la partita, Marco così ha risposto: “Mi è successo diverse volte ed è imbarazzante. All’improvviso vedi che molte palle dell’avversario vanno fuori di quattro metri, mentre prima mi tornavano in gioco, e all’altro non frega niente. Ricevo minacce di morte ogni giorno, anche alla mia famiglia, e recentemente i miei social media sono stati hackerati. Il sistema è un disastro, sono ancora molto deluso da uno sport che permette che quelli che non sono dentro i top-100 sembra devano ringraziare di ricevere 500 euro perché non siamo bravi. Tutte le istituzioni del tennis hanno fatto molto meno di quanto mi aspettassi sul mio caso. Rifarei quello che ho fatto, ma non so se sia stato di grande aiuto. Ho la sensazione che i giocatori che fanno le scommesse ora siano più attenti, ma l’attenzione dovrebbe essere rivolta anche agli allenatori“.
Ecco il duro attacco a Federer e Nadal: “Se non sei tra i 100 al mondo non esisti, ti ignorano. Quello che mi fa più male è come si è comportato Federer perché con il peso e il carisma che ha, se avesse voluto cambiare le cose, per lui sarebbe stato possibile, stessa cosa per Nadal. Né lui né Rafa hanno mai detto nulla a riguardo, cosa che Novak Djokovic fa continuamente. Li considero complici del pessimo stato del sistema tennis perché non hanno mai aperto bocca per difendere i diritti dei giocatori modesti. Non si può permettere che solo 80 o 100 persone si guadagnino da vivere grazie a questo sport. Mi ha sempre dato fastidio. Come tennisti saranno spettacolari, ma come esseri umani sono molto poveri. È fondamentale che un riferimento come Djokovic parli di questo. La creazione della PTPA è molto generosa da parte loro perché toglie energia e tempo. Gli ho parlato e l’ho ringraziato per come mi ha difeso e per tutto quello che sta facendo. Tutto quello che dice con la PTPA supporta ciò che ho rivelato qualche anno fa. Ho la sensazione che il tennis sia interessato a continuare ad avere partite truccate perché altrimenti i tornei ITF e Challenger sarebbero di per sé insostenibili. Molti colleghi mi hanno detto che era impossibile per loro denunciare offerte di manovre dopo aver visto come mi hanno trattato”.
Parole davvero pesanti da parte di un tennista che si è esposto in prima persona per denunciare un sistema malato, pagando dure conseguenze.
Marco Mazzoni
TAG: Marco Trungelliti, PTPA, Rafael Nadal, Roger Federer, Scandalo Scommesse
@ Marco M. (#3797221)
Mi spiace per te, ma qui c’è abbastanza libertà, perciò ti rispondo.
Non so l’America del ‘45 né l’Australia del ‘88.
Però vedo che lo stato con una mano ti rovina proponendo gioco d’azzardo ad ogni angolo di strada, con l’altro accarezza i poveri ludopatici, le famiglie che si rovinano.
L’introito fisso del gioco d’azzardo nelle casse dello stato è impressionante, e reperibile su internet.
E questo è un fallimento, per lo stato, in realtà.
Mi spiace che io possa parlare, ma in Italia non c’è un regime.
Anche per questo mi puoi rispondere
“La cocaina è la droga del lavoro”
Chi l’ha scritto?
Cappato?
No, lo ha scritto un giornalista molto filogovernativo per giustificare alcuni membri della maggioranza beccati col vizietto.
Circa un mese fa… Non ricordo il nome del pennivendolo perché francamente mi interessa zero.
La “legalizzazione” delle droghe a livello mondiale darebbe un colpo letale alle mafie, come fu letale per la mafia americana la fine del proibizionismo sugli alcolici, molto più dello scenografico processo ad Al Capone.
Infatti appena finita la guerra del ’45 le mafie passarono al mercato delle droghe, molto più redditizio.
Per quanto riguarda la “liberalizzazione” bisogna capirsi sui termini, la droga è illegale, ma è libera, molto libera.
Circola ovunque e senza problemi.
Qualsiasi persona in meno di un’ora può procurarsi quello che vuole in qualsiasi città del mondo occidentale.
Più libera di così…
E questa è l’ultima volta che vado Off Topic qua sopra, qui si parla di tennis e i disturbatori seriali non dovrebbero essere ammessi…
@ Marco M. (#3797100)
La legalizzazione dell’azzardo vario ha reso in primis dipendente lo Stato.
Dipendente dall’ingente mole di denaro che entra ogni anno.
Dipendente al punto che qualunque governo volesse tornare indietro non potrebbe.
La legalizzazione spinta di qualunque vizio è un cavallo di battaglia dei radicali.
Cappato spinge per legalizzare anche la cocaina.
Ci arrivi adesso?
Quanto al bannare, mi spiace ma non hai, anzi ai, questo potere.
E se anche mi bannassero, sai che mi importa? Per aver detto la verità?
mai detto che è sbagliato, in un post precedente ho spiegato meglio quel che volevo dire….
Oltre a scrivere male hai anche pessime letture.
Poi io ti bannerei solo per le continue provocazioni OffTopic che non c’entrano nulla col Sito e col Forum.
Forse non ti bastano Facebook e tutti gli altri social per scrivere belinate?
Sono sempre io … ma da un’altra sede, ma sono sempre io.
Perfetto.
Io l’ho sempre pensato : è sbagliato come è organizzato il tennis.
Andrebbe rivoluzionato da capo a fondo, ma non la Coppa Davis, però.
Era l’unica cosa che era perfetta, il problema è che era inserita in un circuito senza senso. Ora è diventata senza senso pure la Coppa Davis.
Primo :_ redistribuzione dei premi.
Esatto. E’ li il problema.
I tornei maggiori dovrebbero finanziare i tornei minori, perchè i soli sponsor non bastano a supportare un torneo di tennis, a livello locale, cioè challenger e future.
Quindi, quando si giocano le prove degli ATP 1000 – 500 e GS, nell’ambito delle tre – 4 settimane adiacenti lo svolgimento di questi tornei, ci dovrebbero essere li vicino nel raggio di massimo 50 km, i tornei secondari.
I 64 che escono al primo turno al Roland Garros, ad esempio, potrebbero giocare un torneo challenger 4-5 giorni dopo la fine del primo turno, comprese le qualificazioni.
Con punti e soldi in palio.
Sono già li avrebbero poche spese di spostamento.
Ed anche … udite udite … delle amichevoli ( come nel calcio ) tra squadre nazionali.
Inoltre, vanno anche sistemate le sedi dei tornei.
Non è che uno prima è a Milano, poi San Benedetto del Tronto, poi Treviso, no ? Bisogna mettere i tornei in sequenza in base al tragitto.
OK i montepremi.
Se un torneo del GS ad esempio è dotato di 10 milioni di montepremi, 1 va destinato ai tornei adiacenti.
Poi io toglierei i soldia chi passa solo due turni. Guadagni maggiori ma a partire dal 3zo turno.
Così si finisce di vedere giocatori che giocano un torneo solo per prendere il premio in soldi per aver giocato il primo turno in maniera non competitiva.
Tanto ogni 3-4 tornei in genere uno arriva a vincere due partite di fila, in quel caso guadagnerebbe in un solo colpo tutti i soldi che guadagnerebbe giocando due primi turni ed un terzo turno.
Sostanzialmente non cambierebbe nulla, come guadagni, ma molto come spettacolo, che ci guadagnerebbe.
Poi tornerei all’erba agli US OPEN ed agli AUSTRALIAN OPEN, e ridurrei gli ovali alle dimensioni tipo della racchetta Adidas che utilizzava Ivan Lendl.
Magari vedere ogni tanto qualcuno a rete non sarebbe male.
Oggi giocano tutti uguali, ragazzi. E’ una noia. Certe partite sono come un livescore, come vedere la play station.
Chiaramente se Trungelliti non fosse sincero, non verrebbe attaccato in quel modo. Ha la mia piena solidarietà!
e comunque chicazz è tringellicchio?
non siamp a squola non romper i c……
Io ancora non riesco a capire e tu non lo hai spiegato: perché è sbagliato scommettere legalmente?
Legalmente l’ho aggiunto per puro sfizio, perché per me, se non sei il giocatore impegnato, scommettere in se per se come attività non la vedo sbagliata, è una sfida.
La scommessa è una sfida di tecnica e matematica: se il banco sbaglia la quota ( a mio avviso ) io provo a punire questo errore, se trovo una sure bet ( una chimera ormai al livello degli unicorni ) io ci betto su la parte più alta possibile del mio bankroll.
Per molti scommettitori questa attività non è giocano Tizio contro Caio o mio dio chi è più forte?
Ma invece è una selezioni di quote “matematicamente” o “logicamente” inadeguate, non è una questione morale ma computazionale.
Scusa la lunghezza del post.
92 minuti di applausi.
Io considero Djoko umanamente molto migliore dei Fedal in questa specifica situazione che racconta Trungelliti, ma le tue a mio parere sono in gran parte farneticazioni.
A parte che Cappato ha appoggiato iniziative che lo Stato italiano da tempo, colpevolmente, lascia nelle mani della magistratura mi chiedo… Ma che diavolo c’entra col tennis? Vogliamo parlare qui pure della situazione in Medio Oriente?
Mi auguro di no, già c’è chi parla di tennis e non ne capisce granché ma per favore, lascia perdere altre questioni.
Fossero stati tutti e 3 insieme avrebbero ribaltato il mondo del tennis, senza se e senza ma.
Il coraggio se uno…
Scriveva un grande della letteratura italiana.
Gli errori ortografici in fondo sono il problema minore…
@ Tom (#3796251)
Tom ma dove vivi? che paragoni fai?:
1) un giocatore di A2 guadagna introno agli 80-100.000 all’anno. E non ha spese
2) un giocatore di A2 non è il 200 al mondo come pallavolista ma è il 200 in italia. Ora se consideri che in Italia pallavolo e tennis le possiamo mettere sullo stesso livello come pratica, essere 200 in italia come pallavolista significa guadagnare bene, essere 200 in italia come tennista significa non avere neppure un punto Atp ed essere un perfetto sconosciuto (un dilettante, pur essendo probabilmente un 2.2).
Quindi mi stai paragonando un 200 in italia (e non parliamo di calcio) contro un 200 al mondo, che al netto delle spese non guadagna gli stessi soldi
3) negli sport quali l’atletica il cannottaggio o schermaecc ecc, se sei professionista (e non sei nell’olimpo) hai comunque uno stipendio sicuro. Infatti sono tutti carabinieri o poliziotti o guardie forestali o fiammme gialle. E non hai le spese di un tennista che deve girare il mondo
4) in altri sport se sei bravo intraprendi la carriera professionistica, e difficilmente da bambino-ragazzino molli tutto e fai investire ai tuoi genitori ingenti somme. Ad esempio, io che ho giocato a calcio, sino a 17 aani sono stato nelle giovanili della squadra della mia città (che bazzicavs tra la B e le ultime posizioni della A), potendo tranquillamente studiare. Poi a quella età ho potuto scegliere se rischiare la carriera da professionista o smettere. Quando mi sono reso conto che giammai avrei potuto fare il professionista in A o B o C ho mollato non perdendoci nulla: no spese non rinunce importanti.
TI rammento invece che un tennista deve iniziare già a 12 anni a girare per italia e poi per l’europa, partecipando ai vari circuiti Junior facendo spendere ai genitori decine di migliaia di euro all’anno (i maestri te li paghi come i viaggi) E poi se è un fenomeno come Musetti o Sinner non gli capita che lo prenda il Milan o la Juve, ma come qualsiasi altro mediocrone si deve sbattere per il mondo per cercare di racimolare punti e questo per almeno 2-3-4 anni prima di arrivare, se è un fenomeno e ha la fortuna di non farsi male tra i 200 del mondo.
Infine ti vorrei rammentare che se vuoi organizzare uno slam hai bisogno di circa 250 atelti: e quindi non lo puoi organizzare solo con i primi 100.
Io penso quindi che sarebbe piu’ equo un amigliore ridistribuzione dei premi
F
Ho appena letto che per sostituire il posto da senatore di Berlusconi, in Brianza si è proposto Cappato.
Questo radicale a fra i suoi obiettivi anche la legalizzazione della cocaina .
Ma di che stiamo a parlare???
Evviva i radicali!
Legalizzare la cocaina è la ciliegina sullo sterco di tutta la politica radicale degli ultimi anni 😀
@ Luchador (#3796253)
Infatti, solo per un esempio, quando Nadal ha “minacciato”, in campo, Bernardes che non lo avrebbe più arbitrato cosa è successo?
A Nadal neanche uno scappellotto mentre Bernardes non l’ha arbitrato per un paio di anni. Sbaglio?
A me Djoko non è mai stato particolarmente simpatico, ma sicuramente ha un’attenzione ai meno fortunati molto più acuta degli altri 2.
Probabilmente perché viene da un Paese che ha avuto tanti problemi, ha una sensibilità profonda che agli altri manca.
Federer è una persona certamente molto educata e per bene, sa come comportarsi in società più di Djoko, ma si fa un sacco di c… affari suoi.
Nadal è tutto su di sé, probabilmente neppure le vede le difficoltà degli altri tennisti.
@ sander (#3796521)
Condivido in pieno ogni sua parola
@ Marco M. (#3796620)
Si inizia da poco ma non capite che il sistema e’ truccato alla base, ormai se andate in qualsiasi televisione parlano solo di quote. Ormai c’e’ un lavaggio del cervello sulle scommesse, possibile che non ve ne siate resi conto?
io non voglio proprio niente, men che meno che si smetta di scommettere visto che la scommessa è quasi connaturata all’esistenza dell’uomo (mi vengono in mente i giochi nell’antica Roma, la sapiente maestria nel gestire il popolo). Mi fa ridere andare dietro agli strilli di Trungelliti ammantandoli di chissà quale spessore…ancora di più associare a questo le gesta di Novak…
Scusa mi puoi spiegare questo concetto? Altrimenti resto col dubbio che a causa del loro saper giocare bene gli altri siano peggiorati.Mi pareva fosse diversa la storia , ovvero che se vuoi battere uno più forte devi lavorare perché di certo lui non ti regala nulla.
Non è più così?
Anche il suo atteggiamento al recente challenger di Verona fatto tutto di esultanza rivolta a 50 persone con tifo da stadio contro un avversario che giocava palesemente su una gamba sola come Gaston quella sera
@ becu rules (Not Bec_Style) è come confondere Nadal con Nagal (#3796279)
Verissimo!!!
@ Tom (#3796251)
Ma ragiona
Ma vai a dare via e ciapel
spero che tu intendessi il peccato di omissione nello SPORT…
altrimenti, se ti tirano sotto sulle strisce pedonali poi non lamentarti se omettono di soccorrerti…
Ma cosa c’è di male a scommettere su di un evento attraverso i canali legali e ufficiali?
Non parlo di vizio del gioco, quello purtroppo è una piaga paragonabile all’alcolismo o alla tossicodipendenza, ma così come mibevo una birra in compagnia senza per questo essere alcolista non capisco cosa ci sia di male a fare una scommessa.
Se pressassi un atleta per perdere apposta farei reato, se incito dagli spalti o da casa un atleta e ho puntato 10 euro su di lui cosa cambia rispetto a non averli giocati?
Vorresti che sparissero le scommesse e fossero proibite?
Faresti il gioco delle varie mafie che marciano alla grande con qualsiasi tipo di proibizionismo, probabilmente allontaneresti dalle scommesse quelli come me che giocano in maniera estemporanea e casuale, ma per chi ha il vizio sarà uno scherzo rivolgersi ad un allibratore clandestino, il quale nel frattempo avrà già fatto combine per non rischiare di perderci…
Le scommesse esistono da quando esiste lo sport agonistico, cercare di chiuderle è come cercare di svuotare il mare con un bicchiere.
Ho visto incontri minori di tennis palesemente truccati, dove l’accordo tra giocatori era:”Adesso vinco io, la prossima settimana vinci tu”. Nessuna fatica, un pò di spettacolo e tutti felici e contenti, tranne il pubblico che viene truffato.
Combinare un incontro è abbastanza pericoloso, i grossi allibratori (SNA, Eurobet, Bwin, 888 ecc) non sono stupidi, si accorgono immediatamente se qualcosa non va, e intervengono.
Se il giocatore vuol vendersi una partita, perchè si è scommesso contro, deve farlo in modo discreto e sopratutto non essere avido. Non penso comunque possa campare questo metodo.
Tra l’altro con questo modo di fare elitario Federer e Nadal hanno portato a un fisiologico livellamento verso il basso nella qualità dei tennisti. Hanno fatto i loro interessi, tagliando le gambe sul nascere ai loro competitors. Brutta storia, capisco benissimo l’incazzarura del Trunge.
Tra l’altro con questo modo di fare elitario Federer e Nadal hanno portato a un fisiologico livellamento verso il basso nella qualità dei tennisti. Hanno fatto i loro interessi, tagliando le gambe sul nascere ai loro competitors. Brutta storia, capisco benissimo l’incazzarura del Trunge.
Grande Marco – continua a sputare scomode verità. E come tutti coloro che hanno quel vizio, viene sistematicamente censurato, silenziato, ostracizzato, odiato…
A parte il fatto che dire che l’atletica fuori dalle Olimpico non se la fila nessuno è come affermare che Djokovic è una pippa. Hai idea di quanta gente c’era ai Mondiali di Budapest? E quanti italiani, come me, erano lì da semplici tifosi?
Fatta questa doverosa premessa, avete idea dei numeri di persone che vivono facendo sport non professionistici?
Faccio un esempio: nella scherma in Italia ci sono circa 5.000 atleti agonisti maggiorenni e di questi circa 150 sono nei gruppi sportivi militari. In sostanza il 3% degli agonisti ha un posto fisso pubblico e può dedicarsi a fare solo l’atleta. E stiamo parlando di uno sport dove non girano soldi, dove se sei il n.1 al mondo non superi i 200mila € l’anno di guadagni.
Fatte le dovute proporzioni le cose dovrebbero essere 2: o il 300 del mondo guadagna 1/10 di quello che prende Djokovic in un anno oppure almeno 10000 tennisti nel mondo dovrebbero permettersi di fare solo quello.
vedi, non ti senti responsabile per nulla, me lo confermi. Purtroppo non è il fatto di essere scommettitore seriale e occasionale, è il concetto che conta…si scommette, lo fanno in tanti…ma tanti…e poi devo sentirmi Trungelliti che strilla come una aquila e parla di ostracismo? …provo a immaginare l’avversario di turno con Trungelliti….o nello spogliatoio…..fare gli ingenui in questo mondo odierno non mi piace molto. Cmq divertente mettere Trungelliti e Novak sullo stesso piano…
Federer e’ Svizzero cosa ti aspetti?
Giusto!!!
Federer era molto abile nel conquistare la gente! Nel gioco, ma anche mediatico
La questione non dipende però tanto dal fatto che scommettere sia legale o illegale.
Semmai del fatto che se un match porta 100euro ad un giocatore, ma c’è un volume di 1 milione di euro di scommesse, è chiaro che così il giocatore può essere tentato a guadagnare denaro in altro modo che non sia vincendo (faccio scommettere contro di me e guadagno di più).
Una soluzione potrebbe essere riservare una percentuale dei soldi scommessi legalmente su un match, al vincitore.
Come se chi scommettesse rappresentasse un pubblico pagante.
In ogni caso, penso che scommettere su primi turni di challenger o tornei ancora inferiori non abbia molto senso.
Dopo aver letto il tuo post mi viene da dire:”se tutto va bene siamo rovinati”.
Ma del resto la realtà è questa.
Importante è prendere coscienza di questa situazione.
Almeno.
L’ho sempre detto: l’appassionato di tennis non scorpora la componente umana, la personalità del tennista dal suo gioco ed evidentemente figure più omologate, più ossequiose delle regole, insomma, meno scomode per le istituzioni che, guarda caso spesso coincidono con chi dalle istituzioni ricava il massimo (al di là dei meriti sportivi che peraltro vedrebbero proprio Nole in pole) molto probabilmente attraggono le simpatie di chi tende a tutelare i propri interessi e delle difficoltà altrui se ne infischia, per la saggia massima “chi si somiglianza si piglia”. Djokovic è un’eccezione, avrebbe potuto godersi le sue ricchezze e non toccare tasti dolenti che sicuramente gli avrebbero garantito più tutela dai vertici (concordo che per un Roger novax avrebbero sicuramente e con poca fatica trovato escamotage per farlo gareggiare ovunque) e più simpatie dalla componente benpensante della tifoseria: per questi motivi ho sempre provato un’istintiva antipatia per Roger e Rafa e ammirazione per Nole, anche per la dignità e coerenza con cui si è fatto carico delle conseguenze delle sue scelte e per come ha silenziosamente incassato (ma quali piagnistei, se mi avessero cancellato 2000 punti senza responsabilità personali avrei piantato una fiera mica da ridere) decisioni ingiuste che lo hanno senza motivo pesantemente penalizzato (e non tiratemi in ballo la squalifica a NY, un “irritato” Medvedev nella finale con Sinner, a gioco fermo, ha volutamente tirato violente ripetute sassate contro i teloni davanti ai quali si muovevano i raccattapalle non ricevendo neanche un warning) trovando anzi gli stimoli per tornare alla vittoria proprio dove era stato maltrattato. Emblematica è infine la notizia della megavilla autoreferenziale (villa..sta occupando una superficie pari a 6 palazzi residenziali) che Roger si sta costruendo sul lago adesso che è in pensione, in spregio dell’impatto paesaggistico e delle proteste degli abitanti del luogo
vedo che qua tutti sappiamo che il tennis è uno sport costoso,che se arrivi ad alti livelli diventi miliardario altrimenti non ci campi,ecc…ecc…ecc….credo che ste cose le sappiano tutti ancor di piu’ chi inizia a giocare a tennis a certi livelli.trungelliti mi sembra un po’ una persona normale con un lavoro normale che vorrebbe la porche senza poterselo permettere e se la prende con chi ha la fortuna (ma non solo) di averla grazie a qualche dote un po’ meno normale…..
Io penso più semplicemente che sia da stolti scommettere su turni ininfluenti di tornei ininfluenti.
Bisogna premiare chi arriva in fondo ai tornei. Economicamente ed in termine di punti.
Molto meglio riequilibrare la distribuzione punti-soldi. Che sia aumentando i soldi nei challenger o diminuendone i punti.
Se il tennis può sostenere solo 100-150 tennisti, bisogna spingere i tennisti a cercare di entrare in questa fascia di tornei, senza avere spese eccessive.
Non creare tornei insignificanti dove vincere o perdere cambia poco.
Condivido questo post in toto
Parole sante! Bravo Marco..
Purtroppo le scommesse legali e non, rappresentano una grossa entrata X la malafita.
Non ci si può sorprendere di nessun risultato.
Io ho visto tipo 1 mese fa la partita Maestrelli Cachin, e ho avuto la netta impressione nel secondo set che Cachin volesse perdere.
Questo cosa significa? Non ho idea, non sono nella testa dei tennisti, posso solo dire che se uno inizia a notare certe cose, mentre le vede accadere fanno impressione, e ti danno da pensare.
Non voglio assolutamente dire che ha ragione Trungelliti sulle scommesse. Ma il suo discorso è più ampio, lui sostiene che se nel tennis di non altissimo livello ci fossero più soldi sicuramente nessun tennista avrebbe la tentazione di giocare per finta. E’ un discorso di prevenzione, che avrebbe senso anche se non esistessero frodi, e si volesse solo evitarle in futuro.
Dove Trungelliti sicuramente sbaglia è nel prendersela con Nadal e Federer, perché ciascuno ha il proprio carattere e le proprie battaglie. Inoltre non è mai corretto moralizzare sugli altri. Anche se sospetto che alla fine Trungelliti nomina Nadal e Federer non tanto perché davvero li colpevolizzi, ma perché sa che fare i loro nomi permetterà alla sue dichiarazioni di apparire in siti tennistici.
Finché non si riuscirà ad attuare una redistribuzione del montepremi di ogni torneo non si risolverà mai il problema.
La mia idea è questa:
Vincitore meno 20%
Finalista meno 15%
Semifinalisti meno 10%
Quarti/ottavi invariati
Primo/secondo turno aumentati in proporzione.
Facendo un’operazione di questo tipo nei tornei Atp e Challenger (lascerei invariati gli ITF) i guadagni per i giocatori di seconda e terza fascia aumenterebbero…
mi sono esposto a tifare Nole (benche’ in campo non riflette i miei gusti), proprio quando ha creato un qualcosa per aiutare i ragazzi piu’ dietro in classifica. Qualcuno di questi ragazzi li conosco e so’ quanto tribolano per prendere aereo+hotel. Ancora oggi mi chiedo come Roger e Rafa non abbiano mai fatto una Mazza x loro in 20 anni….
Io ti stimo per la tua correttezza! Fai bene
Comunque qualcosa hanno iniziato a tagliare ai top 50 nei premi e dare ai top 250 mi pare…
Esatto tutto ciò che hai scritto. La gente paga X vedere i migliori. Gli sponsor pagano X vedere nei tornei che contano i migliori. Questa e’ una dura verità.
Ieri vi era un utente che scriveva che X la finale del challenger di Lisbona vi saranno stati 50 spettatori sugli spalti e se ne rattristava. Ma nella realtà a chi interessava in Portogallo una finale fra Cobolli e Hassan? A pochissimi
in italia l’obiettivo non era evitare il sommerso (per carità, se diminuiva ne erano tutti più contenti) ma dare allo stato la fetta di una torta di un business in cui giravano veramente troppi troppi soldi.
Come sempre sono solo i soldi che comandano! Ho SEMPRE AMMIRATO NOLE PER IL CORAGGIO E L’ONESTÀ! TAGLIATE GLI STIPENDI AI DIRIGENTI ATP CHE VIAGGIANO E MANGIANO QUASI GRATIS ANCHE A SPESE DEI TENNISTI OLTRE IL N.100….
Difficile dare torto a Trungelliti, anzi se ha avuto così tante difficoltà vuol dire che le sue non erano parole al vento, senza riscontri. Cento persone che vivono bene di tennis sono poche, pochissime. I tennisti sono dei lavoratori… immaginatevi se anche solo in Italia potessero campar bene solo i primi cento professionisti in ogni settore… sarebbe assurdo, inaccettabile! Non è questione di meritocrazia, qua, bensì di rispetto per il lavoro.
puntuale come le tasse da pagare arriva, circa ogni due-tre settimane, la discussione sui guadagni dei tennisti oltre una certa soglia, e puntuali arrivano commenti da tifosi da curva di questo o di quello.
se poi il buon Trungelliti (grande rispetto per lui, che ci ha rimesso del suo per tutto quello che gli è accaduto e che gli accade) apriti cielo…..
discorsi già detti e ridetti, battute e sentenze già dette e ridette.
quasi nulla di quello che leggo da parte di molti utenti (in alcuni casi però ho letto spunti interessanti) porta significativi contributi alla discussione del problema. tra l’altro fatti da persone dal divano , che non hanno la minima idea della vita di un tennista professionista o semi-professionista.
in generale, rimane sempre una domanda fondamentale, per cercare di mettere mano al (presunto) problema (perchè noi non siamo dentro al sistema, e non sappiamo realmente quali siano i problemi):
quale è il limite di guadagno, per un giocatore, per restare dentro nelle spese e non rimetterci? vorrei però cifre scorporate rispetto ai vari circuiti, atp (dai 250 in su), circuito challenger, e itf 25k e 15k.
se non si ha l’esatta misura di questo, qualsiasi discussione lascia il tempo che trova.
Un onesto operaio del tennis che avendo sempre vinto pochissimo si scaglia contro il “sistema” e in particolare contro due veri mostri, campioni inimitabili di questo sport meraviglioso… Io penso che il tennis sia lo sport in assoluto più meritocratico in quanto se vinci partite sali in classifica e guadagni di più, se perdi no. Non entro nel merito delle scommesse nei tornei minori, non ho voce in capitolo.
Il tanto bistrattato Nole portato come fulgido esempio da un tennista che ha lottato e pagato per la legalità, e che svela informazioni che anche i non addetti ai lavori conoscono da anni, Roger e Rafa se ne sono sempre infischiati dei guadagni bassi degli altri giocatori, almeno Nole creando la tanto stigmatizzata PTPA, seppur non perfetta, ha dato loro una voce.Dopo questa notizia fossi in qualcuno del forum rifletterei bene quando si critica Djokovic come uomo e si esaltano gli altri due amicissimi, la verità è che il serbo ha qualità umane di empatia e sensibilità che loro non possiedono.
Per nulla e te lo dico da scommettitore occasionale, una decina di volte all’anno punto dieci euro quando mi “sento” un risultato contro pronostico. Quasi sempre li perdo 🙂
Mi sentirei responsabile se alimentassi le scommesse clandestine, se facessi combine con qualche giocatore di terza fascia per indirizzare un risultato, ma non credo di essere responsabile di atti illeciti con una scommessa legale.
Ma dai, bisogna avere le fette di prosciutto sugli occhi!
Tutti noi che siamo qui a leggere e scrivere adoriamo il tennis.
Ma come il tennis ci sono Sci, golf, ciclismo, atletica e numerosi altri sport… Ma chi di voi conosce lo sciatore N° 200, o il golfista N° 200, ecc ecc… o peggio ancora pagherebbe per guardarlo?!?
succede di sicuro, ma credo sia più facile pagarne uno che 11, anche se in effetti basta pagare i portieri
Grandissimo Marcone, che si spostava da un challenger all’altro facendosi anche 20 ore di macchina.
Come non condividere le sue opinioni in merito all’ipocrisia di Nadal e Federer (e non solo).
Non è una soluzione completa e definitiva, ma la curva dei premi andrebbe un po’ ridisegnata, troppa differenza tra i top e chi naviga poco più in basso.
In effeti…
ti quoto e dico che è quello che si sta cercando di fare senza tanti squilli di tromba ma con sano pragmatismo. Inutile far finta di meravigliarsi, certe dinamiche sono fisiologiche e, soprattutto, ricordarsi che il pubblico (e quindi gli sponsor) vuole vedere solo partite di alto livello fra top player….tutto parte da qui, perchè far finta di ignorarlo? chi sposta il denaro?
Com’era il tennis professionistico pre-open: ci si rese conto che la coa non avrebbe èpotuto reggere, e così nacque l’ATP, che negli anni ha sicuramnete allargato il numero di tennisti, ma esiste una macroscopica sperequazione fra i primi 20 ed gli altri. Infatti si sta cercando di creare delle forme di welfare per almeno garantire la sopravvivenza dei primi 300, ma a mio parere non bast, bisogna che almeno 500 possano contare su entrate soddisfacenti. Così il tennis potrebbe veramnete diventare un sport universale.
Non si risolve nulla, ma almeno la facessero finita di meravigliarsi…
ah perchè in quelli di squadra non succede? il calcio èlo sport più corrotto al mondo…
Al di la delle polemiche sui campioni che hanno fatto il loro percorso, legittimamente (tutti col senno di poi avremmo potuto fare di più), questo problema è di difficile soluzione perchè il veleno si annida proprio all’interno di un motore del sistema. Il Mondo delle scommesse sul tennis è gigantesco e si può scommettere su un infinità di partite in modi molto diversi fra loro. Controllore tutto è praticamente impossibile e nel frattempo crea un gettito enorme a livello economico che spesso fornisce, anche e sopratutto nella sua forma illegale, introiti e sostentamento per tutti quei semi-professionisti che faticano a sopravvivere. Considerando che dai tornei 250 in giù, il pubblico sugli spalti è quasi del tutto inesistente e non c’è interesse da parte di sponsor e televisioni ad investire nelle scene minori, risulta difficile immaginare una scena diversa se non quella di ora. Una soluzione potrebbe essere interrompere le scommesse sportive sotto una certa soglia, e limitarle fino ai challenger. E vedere come va. Di pari passo sfruttare le enormi risorse economiche generate nei piani alti per foraggiare le scene secondarie in un ottica di visione, considerandole come dei banchi di passaggio al professionismo che ti permettano di sopravvivere ma senza la possibilità di lucrare, in modo da evitare che un giocatore possa essere tentato di vivere di illeciti sportivi negli ITF perchè sufficientemente remunerativo.
il paradosso del tennis è che girano si tanti soldi…..ma per vedere le partite dei top player…non gli incontri con fra e con il n. 200 del mondo, quelli non li vuole vedere nessuno ne tantomeno ci vuole spendere denaro….stacce!!
più o meno mi sento di condividere la tua riflessione, vado oltre ed esagero con una provocazione sul fronte scommesse….quanti in questo sito scommettono? non vi sentite un pochino responsabili del sistema che si è creato? immagino di no….
secondo me il problema esiste sicuramente e va risolto….pero’ è anche vero che non è obbligatorio essere un tennista,se fai a fatica ad essere un top 200 in tutta la carriera o cambi lavoro o ti accontenti di quello che hai.come dici anche tu nell’atletica spesso fanno anche altro,potreebbe pensarci anche trungelliti.
trungelliti idolo solo perchè Novak è il tuo idolo. Questi atteggiamenti al limite del vittimismo dovrebbero far riflettere invece di prenderli per verità assolute. Negli ultimi 20 anni la rivalità fra i tre e la loro grandezza ha portato beneficio a tutto il sistema, gira molto più denaro oggi di ieri, i montepremi sono aumentati e sono aumentati soprattutto le quote per i primi turni nei tornei dello slam e in quelli più importanti. Per quelli dopo la 100^ posizione che giocano i challenger qualcosa si sta facendo, non è certo con quelle sceneggiate della PTPA che si risolvono i problemi. Prima dei BIG 3 quelli oltre la 100^ posizione erano degli atleti al limite del professionismo, eppure non ho mai sentito tutte queste lamentele, erano tutti consapevoli della situazione. Deplorevole vedere oggi indicare un nemico da un account social….deplorevole vedere subito persone che vanno a ruota….
Ti alzi una mattina è diventi consapevole…che il mondo che ti hanno raccontato negli ultimi 50 anni è tutto al contrario,i buoni sono cattivi…e viceversa…
Ovunque ci sono scommesse c’è il rischio di illegalità e combine.
Purtroppo non vedo soluzioni, in Italia si pensava che legalizzando il sistema si sarebbe evitato il “sommerso”, capisco la buona fede di chi ha fatto questo, ma purtroppo è sempre stato così, dall’ippica al calcio alla boxe, anche nei Paesi dove era legale scommettere le mafie hanno sempre avuto campo libero truccando le gare a loro piacimento.
Un modo per limitare i danni sarebbe una più equa distribuzione dei premi, con Prize Money più alti per Challenger e Itf stornandoli dai faraonici premi delle semifinali e finali Mille e Slam.
Però, a parte il capibile ostracismo dei Big, credo che non debellerebbe il problema. E’ vero che un atleta che riesce a guadagnare bene anche dalla posizione 4-500 del ranking avrebbe meno tentazioni, ma le minacce di alcuni personaggi che ruotano nel mondo delle scommesse resterebbero e sinceramente non vedo eroi tra i ragazzi di 20-30 anni. Meglio perdere una partita già vinta intascando qualcosa e non avere casini che rischiare effetti collaterali su di se e i propri cari.
Trungelliti è stato coraggioso e l’ha pagata con l’ostracismo dei colleghi, non mi suona per nulla nuova come cosa…
Onore al coraggio di Trungelliti (anche se un sistema totalmente puro e incontaminato è difficile da creare e da sostenere).
Per me il ‘peccato’ di omissione (ovvero il non fare/intraprendere certe iniziative) è molto, molto veniale.
Voglio dire: non sempre si ha la forza per imbastire una reazione quando si è già presi da varie problematiche come i due citati dall’ argentino.
Ma è bene ricordarci che esiste chi non è d’accordo e che attribuisce a questa ‘mancanza di iniziativa’ un maggior peso e una maggiore gravità.
Spostando il livello di reddito ai primi 4-500, siamo poi sicuri che si sanerebbe la situazione?
O avremmo, per chi è dal 501 in giù, lo sviluppo di un’ altra sottocasta?
P.S.
Credo che sia ovvio che, se garantissero buone condizioni per i primi 500, sarebbero in molti a tentare la carriera tennistica. E quindi si proporrebbero i medesimi meccanismi. Solo spostati di qualche tacca (o no?).
Ah quindi si risolve tutto eliminando le scommesse sugli sport individuali? Questa me la segno.
Sul serio?
In quale maniera Nole sarebbe stato vicino a chi sta peggio, oltre a provare a formare una associazione alternativa all’ATP di cui si è messo alla presidenza?
Non confonderei i tentativi di protagonismo alternativo come salvifici rispetto alla chiacchiera inutile da salotto degli altri due.
La questione delle retribuzioni andava semplicemente risolta come ha fatto Gaudenzi con una retribuzione a classifica…ma non calcolata in modo da non erogare nulla, semplicemente ritarata un po’ più in alto
togliendo un margine ai prizemoney dei vincitori e ai budget dei tornei.
Le società come fiamme oro o similari sono lo stato, che da uno stipendio (base) e spazi, attrezzature, allenatori per farli allenare.
Il problema di un tennista professionista è che passa il 60% del tempo in giro per il mondo a fare tornei, cosa costosissima. Se, come uno che fa gli 800 metri, stai l’80% ad allenarti sulla pista delle fiamme oro e poi fai 4-5 competizioni all’anno, di cui una extra-europea, magari il gioco vale anche la candela, ma se dev fare 2 mesi negli usa, uno in asia, uno in nord europa, uno in australia, è troppo costoso per una federazione. Ecco perchè chiedono tutti a gran voce, oltre agli sponsor, una diversa ridistribuzione degli enormi utili (tra tv, biglietti, scommesse…) che il tennis genera
Sulla prima parte sono d’accordissimo, Federer e Nadal avrebbero potuto far sentire la loro voce pubblicamente su giuste cause, non solo sul problema sollevato da Trungelliti. Sull’ultima parte, in cui dai spazio al solito vittimismo su Djokovic, sono un po’ meno d’accordo.
Dire “se Nadal avesse colpito l’arbitro, se Federer avesse rifiutato i vaccini ” è un po’ come dire “se Biden avesse incitato all’assalto della Casa Bianca” (situazione che poteva capitare solo a Trump, date le sue caratteristiche).
Insomma l’impasse, il vizio logico di queste argomentazioni è che si ipotizzano situazioni uguali per Federer e Nadal, i quali sono considerati in modo diverso (piaccia o no a te, a me o ad altri) perché in quelle situazioni non ci si vanno a mettere.
Trungelliti idolo. Finalmente uno dentro al sistema che ha il coraggio di dire le cose come stanno riguardo ai due amiconi.
Ma che esempi fai?
Pallavolista di serie A2?
Dovresti parlare di un cestista mvp italiano.
Nello sci sì ci sono incassi molto minori ed ha una struttura più simile, ma ha un parco spettatori che è minuscolo in confronto al tennis e chi fa gare a livelli minori fa sempre qualcos’altro.
L’atletica gode di contributi statali e assunzioni in corpi dello stato, anche perchè gli spettatori si svegliano il giorno prima dei mondiali/olimpiadi e si riaddormentano il giorno dopo.
Non esiste uno sport dove girino tanti soldi e spettatori come il tennis e ci siano tanti giocatori così sottopagati.
Hai nai pensato ai soldi che fa girare il tennis rispetto ad altre discipline “minori”? C’è da mangiare per tutti basta distribuire meglio le risorse! A chi gareggia per vincere slam e 1000 non importa certo di 200-300 mila euro di montepremi in meno per i primi ma invece distribuiti su primi turni o challenger…
Motori (nelle sue infinite sfaccettature, non c’è solo la F1, ma rally, endurance, negli Stati uniti il Nascar è molto più seguito della F1), ciclismo (anche qui non c’è solo il ciclismo su strada e il Tour de France, tanto per dire il campione mondiale di mountain bike – un perfetto sconosciuto se non la segui – guadagna circa 5 mln anno), golf, tutti gli sport o molto popolari o che attraggono sponsor fanno vivere bene o almeno discretamente tante persone.
L’assurdo del tennis è che ha un seguito pazzesco e in certi tornei (Slam e 1.000) girano tanti di quei soldi che sembra impossibile che il numero 150 mondiale debba fare quadrare entrate e spese.
Ci sono altri sport come l’atletica su cui hai ragione, ma nessuno se li fila di pezza, salvo ogni 4 anni alle Olimpiadi.
Il paradosso del tennis è che genera affari enormi ma la torta viene divisa tra pochissimi (e i primi sono miliardari),e se non ci fossero più i 130/150 del mondo dovresti ridurre di molto i tabelloni, e le partite sarebbero sempre quelle…
Ma guarda un pò gli idoli di 4/5 del forum…
Invece quel cattivone di Nole..
Il mondo che, come ormai una costante, va al contrario.
Per non parlare di tanti paesi di seconda fascia nel football , nazionali dove giocano idraulici, meccanici etc etc
lui ha portato dei fatti tu solo derisione,
forse chi crede alle scie chimiche sei proprio tu!!
Questo dimostra anche come Nole sia un grande come tennista ma nello stesso tempo anche come persona.
Poi è chiaro nessuno è perfetto ma almeno Djokovic ha tentato di fare qualcosa.Onore a Trungelliti e a Djokovic.
L’eterna battaglia tra il bene e il male.
Purtroppo nelle parole finali, quelle che dicono “… altrimenti i tornei ITF e Challenger sarebbero di per sé insostenibili”, forniscono una possibile interpretazione della realtà.
Di certo in molti sanno che se quella categoria di tornei non stesse in piedi non si prefigurerebbe una migliore situazione per i tennisti non di vertice e magari anche chi gestisce il sistema sa che reggere il “gioco” serve proprio a far guadagnare chi diversamente non ce la farebbe.
Insomma, come al solito, è un gran casino e tra il dire e il fare c’è sempre dimezzo il mare.
A scampo di equivoci preciso che per me ho sempre preferito una limpida povertà che un fosco benessere, ma ammetto che povero povero non sono mai stato.
Come per gli altri sport,bisogna che gli atleti vengano supportati da società come le fiamme oro o similari….
Permettere scommesse su sport individuali dove i praticanti “professionisti” fanno la fame e poi meravigliarsi se vendono le partite. Che fantastica ipocrisia!!
Per non parlare delle scie chimiche degli aerei che passano sopra il campo mentre gioca Djokovic…
@ Tom (#3796251)
Ahahahah si perché uno che è 200 del mondo effettivamente lo può fare part-time…ma se non sai di cosa parli, non commentare…
Come dare torto a questo tennista.
Lo considero un eroe anche se ha pagato a caro prezzo la sua onestà.
È quello che ho sempre pensato anch’io. Roger e Rafa pro-sistema e sempre fastidiosamente ipocriti e politically correct. E fondamentalmente egoisti.
Djokovic da sempre attaccato da tutti perché scomodo e fuori dagli schemi ma vicino e comprensivo con chi sta peggio.
É questa la differenza. I fedal star lontane e irraggiungibili. Nole uno alla mano che si fa carico dei problemi di tutti.
Cosa che lo ha portato a pagare in prima persona, nonostante il peso e l’importanza che aveva.
Perché sono stra-sicuro che se fosse Rafa a colpire involontariamente quella giudice di linea agli us.open non sarebbe mai stato squalificato.
Fosse stato Federer a non vaccinarsi non gli avrebbero fatto saltare tutti quegli slam e 1000. Dopo un po avrebbero trovato un accordo/ esenzione speciale per farlo partecipare.
Verità assoluta… A Federer in primis e pure a Nadal non è mai importato nulla di quelli dietro, e avrebbero potuto veramente fare tanto per cambiare in meglio le cose. Cosa che Djokovic sta facendo, ma da solo, fossero stati tutti e 3 insieme sarebbe stato molto diverso…
Clicca qui per visualizzarlo.
Vabbè ha scoperto l’acqua calda…
Cosa pretendi? Di vivere solo come giocatore di tennis N° 200 ATP?
Nessuno sport a parte il calcio si guadagna abbastanza da vivere nelle divisioni minori.
Uno sciatore che non fa la coppa del mondo? Pallavolista serie A2? Quelli dell’atletica leggera che non vanno alle Olimpiadi?
E’ ovvio che non guadagni abbastanza da fare solo quello