Il Presidente dell'ATP è in Cina ATP, Copertina

Gaudenzi: “I tabelloni da 96 su 12 giorni aiutano la salute fisica dei giocatori”. Norman e Wawrinka pensano l’opposto

06/10/2023 12:24 41 commenti
Andrea Gaudenzi (foto ATPtour.com)
Andrea Gaudenzi (foto ATPtour.com)

Il Presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi è presente al Masters 1000 di Shanghai, in un’edizione che segna i 25 anni del tennis Pro nella metropoli cinese. Parlando alla stampa (come riportano alcuni portali internazionali), il capo dell’ATP si è detto molto soddisfatto di come il tennis in Asia sia tornato dopo il Covid, con ottimi risultati, e si è anche soffermato sulla prima edizione del 1000 di Shanghai col formato a 96 giocatori e più giorni di partite. A suo dire questo è il miglior format per aiutare la salute dei tennisti.

“Dal punto di vista della salute fisica e mentale dei giocatori, penso che avere un tabellone da 96 giocatori che si disputa nell’arco di 12 giorni sia una situazione assai migliore rispetto al dover giocare sei partite in sette giorni consecutivi come nel classico tabellone di una settimana, perché è lì che nascono davvero gli infortuni. Con questi tornei più lunghi i giocatori possono prendersi un giorno libero tra una partita e l’altra e questo, a lungo termine, diminuisce le possibilità di avere infortuni” afferma Gaudenzi.

Di parere opposto invece l’ex n.2 al mondo Magnus Norman, che pochi giorni fa – quando uscì la notizia del giorno in più agli Australian Open 2024 – aveva scritto un tweet preoccupato su come il tennis continui a richiedere sempre più ai giocatori. Commento immediatamente re-twittato da Stan Wawrinka. “Masters da 7 a 10 giorni, Slam da 14 a 15 giorni. Il tennis continua ad aggiungere sempre più. 25 anni fa la questione tra i giocatori erano Indian Wells e Miami per quella lunga swing. È preoccupante per la saluta fisica e mentale dei giocatori.”

 

Il dibattito sulla stagione troppo lunga continua. Ma forse, più che sul numero delle partite, dovrebbe anche concentrarsi sulla durezza del gioco, ancor più quando tutti i giocatori ormai si lamentano per le condizioni troppo lente e palle così pesanti da procurare molti fastidi a muscoli e tendini.

 


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41 commenti. Lasciane uno!

Ale (Guest) 07-10-2023 01:30

@ Giorgione (#3793423)
Ha un effetto positivo sia per i tornei che per i giocatori quindi va bene così.

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walden 06-10-2023 23:58

Scritto da MADE
Andrò controcorrente, ma io non trovo il calendario così massacrante. Per i big i tornei che contano iniziano a metà gennaio con gli Aus open. Poi se ne riparla a marzo con indian Wells e Miami. Si passa ad aprile con Montecarlo e poi c’è un periodo più intenso da maggio a luglio con Madrid, Roma, RG e Wimbledon. Ci sono però dopo tre settimane di pausa prima di Canada e Cincinnati e poi US open. Da lì di nuovo quasi un mese fermi prima di Shanghai e altri 15 giorni fermi prima di Bercy e Finals per i primi 8. E nuova sosta di due mesi prima del nuovo Aus open. Ora, va bene tutto, ma non mi sembra un calendario da massacro, tanto che i tennisti appena possono ci infilano un’esibizione super remunerativa o non disdegnano di giocare tornei laddove i montepremi siano ricchi

Sono andato a vedere sul sito ATP un anno a caso, il 1975; si svolsero da Gennaio a Dicembre (allora il circuito non si fermava mai) 104 tornei, esclusa la Coppa DAvis….quest’anno, comprese le Finals, 66…

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walden 06-10-2023 23:48

Scritto da Viri

Scritto da Pikario Furioso

Scritto da cataflic
Negli anni ’80 i giocatori vincenti giocavano più match di quelli attuali.
Il problema sono solo le pause per i top, che potrebbero dedicare quella settimana pre torneo ai loro allenamenti ed invece sono ingaggiati già dal giovedì/venerdì….e infatti ne approfittano appena possono come con la Davis

Attenzione che giocatore di vertice tipo Borg saltavano gli slam, penso Borg abbia giocato 2/3 AO…e forse boicottava flushing meadows… giocavano di Meno di ora…

Borg era più 70s che 80s, e considerato che ci ha fatto almeno 4 finali e qualche semi non credo boicottasse gli USOpen.
Agli AO invece mi sa che non c’è mai andato o forse una volta sola a inizio carriera.

Confermo solo 1 nel 1974

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Kb24 (Guest) 06-10-2023 23:11

Scritto da me-cir te no
A logica ha ragione Gaudenzi. A patto peró che i tornei precedenti al mille finiscano la domenica e non il mercoledì, sennò é inutile.
Forse mi sfugge qualcosa ne ragionamento di Norman
In ogni caso il numero totale di partite l’anno non cambia e 40 anni fa se ne giocavano di piú. Il problema oggi é quanto picchiano e si sfibrano nelle singole partite.

Per forza . Le palle sono lente e il piatto corde gigantesco. Si favorisce il gioco da fondo. Di recente ho fatto 1 partitella e con i materiali attuali giocare serve e volley sul mateco é diventato impossibile

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Detuqueridapresencia 06-10-2023 22:42

M&MI dove sei?

Questo era il tuo momento per fare un commento memorable sulle malefatte del nostro Don Abbondio italico.

Ti hanno rapito i panda? Orsù!

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Will (Guest) 06-10-2023 22:09

Diciamo che i soldi e purtroppo i troppi soldi che oggi gravitano intorno al mondo del tennis rischia di rendere gli impegni dei tennisti di livello un ritmo devastante. Sponsor, diritti TV, stadi da riempire, montepremi sempre più alti. I giocatori sono liberi di fare la propria programmazione e di scegliere come impostare l’anno quindi Stan se deve fare 34 tornei per stare nei 100 non è colpa del calendario. Nole non si è mai lamentato del calendario fitto. Uno sceglie e stop!

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Francesco T (Guest) 06-10-2023 22:09

Faccio una considerazione, che viene fuori da una nostalgia legata a quelli che erano i master 1000 negli anni 90.
Fa comodo a giocatori (soprattutto quelli forti a essere sinceri), tornei e ATP diluire i 1000, con un giorno di riposo:
Bisognerebbe avere il coraggio di riportare questa categoria 3 su 5 e secondo me sarebbe meraviglioso

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Viri 06-10-2023 19:11

Scritto da Pikario Furioso

Scritto da cataflic
Negli anni ’80 i giocatori vincenti giocavano più match di quelli attuali.
Il problema sono solo le pause per i top, che potrebbero dedicare quella settimana pre torneo ai loro allenamenti ed invece sono ingaggiati già dal giovedì/venerdì….e infatti ne approfittano appena possono come con la Davis

Attenzione che giocatore di vertice tipo Borg saltavano gli slam, penso Borg abbia giocato 2/3 AO…e forse boicottava flushing meadows… giocavano di Meno di ora…

Borg era più 70s che 80s, e considerato che ci ha fatto almeno 4 finali e qualche semi non credo boicottasse gli USOpen.
Agli AO invece mi sa che non c’è mai andato o forse una volta sola a inizio carriera.

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Frale (Guest) 06-10-2023 19:00

Il formato migliore dei 1000 per me è a 64 giocatori. Comunque uomini veri come Lendl, Becker, Edberg e gli altri di quella generazione giocavamo Indian Wells e Miami 3 su 5 dai quarti di finale e anche le finali mille erano 3 su 5.

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Giorgione (Guest) 06-10-2023 18:52

Scritto da Adri01

Scritto da Taxi Driver
Più che altro, allungare i tornei, significa vendere più biglietti ergo aiutare la casse di chi li organizza.

Quale è il problema? Le da fastidio che circolino più soldi?

dà fastidio che non venga detto che la ragione per cui i tornei si allungano è proprio quella. che gaudenzi venga a parlarci della salute dei giocatori fa ridere. proprio lui, che ha solo in mente il denaro. ci ricordiamo tutti quello che disse sui giocatori da challenger qualche tempo fa.

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Adri01 (Guest) 06-10-2023 17:48

Scritto da Taxi Driver
Più che altro, allungare i tornei, significa vendere più biglietti ergo aiutare la casse di chi li organizza.

Quale è il problema? Le da fastidio che circolino più soldi?

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Luca.ku (Guest) 06-10-2023 17:44

Gaudenzi la persona più avida del mondo del tennis

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-1: brunodalla, Detuqueridapresencia
Pikario Furioso 06-10-2023 17:22

Scritto da cataflic
Negli anni ’80 i giocatori vincenti giocavano più match di quelli attuali.
Il problema sono solo le pause per i top, che potrebbero dedicare quella settimana pre torneo ai loro allenamenti ed invece sono ingaggiati già dal giovedì/venerdì….e infatti ne approfittano appena possono come con la Davis

Attenzione che giocatore di vertice tipo Borg saltavano gli slam, penso Borg abbia giocato 2/3 AO…e forse boicottava flushing meadows… giocavano di Meno di ora…

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Giuseppe (Guest) 06-10-2023 17:16

Se le partite in stagione sono sempre quelle, diluire un torneo in più giorni significa solo sottrarre giorni extra-tornei agli allenamenti o al riposo psico-fisico. Comunque il mio parere è che gli infortuni dipendano soprattutto dell’intensità delle partite. Si tira sempre più forte e si corre sempre di più.

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sasuzzo 06-10-2023 17:14

Scritto da cataflic
Negli anni ’80 i giocatori vincenti giocavano più match di quelli attuali.
Il problema sono solo le pause per i top, che potrebbero dedicare quella settimana pre torneo ai loro allenamenti ed invece sono ingaggiati già dal giovedì/venerdì….e infatti ne approfittano appena possono come con la Davis

Ma era un tennis meno faticoso

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rivets65 06-10-2023 17:06

Forse per molti tennisti medi il problema è che allungando i tornei importanti è più facile per i top arrivare in fondo, giocano più riposati, inoltre chi perde al primo/secondo turno deve stare una settimana fermo….più che di riposo mi pare si tratti di problemi di soldi

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Losvizzero 06-10-2023 16:35

Seguendo la logica dovrebbe avere ragione Gaudenzi, ma se allungano i tornei a una settimana e mezza dovranno fare meno tornei degli altri anni.
Magari però ci saranno più giocatori ed è una buona cosa per chi non sta in alta classifica

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MADE (Guest) 06-10-2023 16:08

Andrò controcorrente, ma io non trovo il calendario così massacrante. Per i big i tornei che contano iniziano a metà gennaio con gli Aus open. Poi se ne riparla a marzo con indian Wells e Miami. Si passa ad aprile con Montecarlo e poi c’è un periodo più intenso da maggio a luglio con Madrid, Roma, RG e Wimbledon. Ci sono però dopo tre settimane di pausa prima di Canada e Cincinnati e poi US open. Da lì di nuovo quasi un mese fermi prima di Shanghai e altri 15 giorni fermi prima di Bercy e Finals per i primi 8. E nuova sosta di due mesi prima del nuovo Aus open. Ora, va bene tutto, ma non mi sembra un calendario da massacro, tanto che i tennisti appena possono ci infilano un’esibizione super remunerativa o non disdegnano di giocare tornei laddove i montepremi siano ricchi

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+1: Viri, Mr Baillo
Viri 06-10-2023 16:03

Scritto da me-cir te no
A logica ha ragione Gaudenzi. A patto peró che i tornei precedenti al mille finiscano la domenica e non il mercoledì, sennò é inutile.
Forse mi sfugge qualcosa ne ragionamento di Norman
In ogni caso il numero totale di partite l’anno non cambia e 40 anni fa se ne giocavano di piú. Il problema oggi é quanto picchiano e si sfibrano nelle singole partite.

in qualsiasi sport si ragiona ad obiettivi proprio perchè è impossibile fare tutto al 100%. Nel calcio si sacrificano le coppe o il campionato (o si comprano il doppio dei giocatori forti e si fanno tutte e 2 ma nel tennis non è possibile. Nell’NBA la regular season ed i playoff vedono prestazioni molto diverse in alcuni giocatori..), nell’atletica si ragiona su mondiali/olimpiadi o su determinate discipline a dispetto di altre.
Nel tennis i tornei mandatori per un top sono gli slam e i 1000. Il resto se non ce la fanno possono saltarlo. I giocatori fuori dai 50/100 allo stesso modo scelgono le tournè da fare con molta attenzione.
Le pippe per la davis o per alcuni tornei (tipo questo in corso, a fine stagione) ce le facciamo solo noi spettatori perchè a me sembra anche giusto che i top si concentrano sulle fasi finali della davis o sui turni importanti, e quelli meno top nei turni preliminari (anche qui paragonando ad altri sport: Pirro si fa le prove per studiare l’areodinamica e la messa a punto della KTM, poi Bagnaia fa le gare. Pirro poi al massimo sostituisce qualcuno che si rompe).
Comunque…Gaudenzi fa il suo mestiere, e lo sa fare molto bene, inclusa questa dichiarazione

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+1: sergiot, Rovescio al tramonto
Born in the U.S.A. 06-10-2023 15:55

Scritto da gisva
Il problema è la stagione piena.
I giocatori dovrebbero scegliere a cosa rinunciare.
Programmarsi per i tornei importanti e trovare momenti di riposo ed allenamento.

Esattamente hai centrato il punto. Secondo me dovrebbero declassare qualche 1000 a 500, se continui a metterne di nuovi o allungarli i top che puntano agli slam cominceranno a fare selezione. E se il tuo obiettivo era ridurre il gap tra 1000 e slam ottieni solo l’effetto opposto. Prendi i 1000 sulla terra per esempio. Ora che hanno messo Madrid e Roma a 2 settimane praticamente un top dovrebbe giocare Montecarlo, Barcellona, Madrid e Roma tutto di fila. E quando scarica per fare potenziamento?? Mai. Risultato: Alcaraz ha saltato Montecarlo, Djokovic e Sinner hanno saltato Madrid.

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Koko (Guest) 06-10-2023 15:24

Scritto da Rottweiler
Perdòno solo agli slam una durata superiore alla settimana. Penso al fatto che quando un paese tennisticamente non proprio di vertice vede sparire al 2° round tutti i suoi giocatori (e perde quindi molto del suo interesse e del suo seguito in quel paese), alla lunga perderà anche interesse a seguire il tennis.
Discorso da tifoso? Forse si. Ma perchè scandalizzarsi? Forse che questo forum sia pieno di tecnici neutrali e non da tifosi, spesso della peggior specie?

Magari sei Svizzero e ti capisco ma per noi è tutto ok e qualcuno lo troviamo sempre nei turni successivi! 😆 Non è che un piccolo paese si annoia ma deve tenere i numeri alti del tennis con colossi come Cina e USA ben più rilevanti! Arrivo a dire che persino la Spagna di tradizione è abbastanza irrilevante dimensionalmente con i Sudamericani che tifano i loro! La Svezia riempiva i tabelloni ma ora qualcuno dispera per il tennis se hanno quasi nessun giocatore? Al contrario possono tifare le masse che si immedesimano di paesi più popolosi e redditizi per il tennis! Per il tennis vale più una mezza Mirza che venti Ymer! Piatti dovrebbe allenare Indiani giovani altro che Croati e Sloveni!

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Rottweiler (Guest) 06-10-2023 15:11

Perdòno solo agli slam una durata superiore alla settimana. Penso al fatto che quando un paese tennisticamente non proprio di vertice vede sparire al 2° round tutti i suoi giocatori (e perde quindi molto del suo interesse e del suo seguito in quel paese), alla lunga perderà anche interesse a seguire il tennis.

Discorso da tifoso? Forse si. Ma perchè scandalizzarsi? Forse che questo forum sia pieno di tecnici neutrali e non da tifosi, spesso della peggior specie?

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Koko (Guest) 06-10-2023 15:04

I migliori in realtà possono anche prendersi molte pause rigeneratrici senza tornei 250 ma focalizzati su slam e 1000 (se non imitano Ruud e Rublev marchettari per antonomasia) e Djokovic ha migliaia di punti di vantaggio vedendosi poco in giro mentre il peone è quello esposto a viaggi e tornei minori duri ed ambizioni per torneoni con impegni continui per restare a galla. Il problema di Wawrinka è che l’età lo ha reso peone da 250 se vuole ancora i top 50 ATP!

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Dewey Schmilsson (Guest) 06-10-2023 14:55

I miei due cent modello “non è il caldo, è l’umidità che ti ammazza”.
Poche storie: stare tanto tempo fuori casa è pesante.
Vivere lontano dalla tua comfort zone per così tante settimane all’anno ti prosciuga.
Aumentare il numero di tornei lunghi, se potrà essere di sollievo per chi arriva in fondo nel torneo precedente, a lungo termine è una sciocchezza.
Bisognerebbe evitare di mettere dei 500 prima di un 1000.

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magilla 06-10-2023 14:51

secondo me il problema per i giocatori è un tennis sempre piu fisico e sempre meno tecnico…..chiedono troppo a loro stessi.

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+1: Detuqueridapresencia
brunodalla 06-10-2023 14:50

leggo dagli annali dell’atp che il record di vittorie in un anno è di guillermo vilas, nel 1977, ed è di 134 vinte e 14 perse. totale 148 partite. nel 1973 nastse fece 112-16, lendl nel 1980 110-28. l’anno più recente che figura nei piani alti della classifica è il 2006, quando federer fece 92-5. e si giocava molto di più 3-5, soprattutto vilas e compagnia. nessuno dei attori di questi ultimi anni è anche solo lontanamente vicino a queste cifre. quest’anno chi ha giocato di più mi sembra sia medvedev, con 59-13.
c’è qualcosa che non torna, si giocava molto di più una volta e si infortunavano di meno.
oggi giocano di meno e si infortunano di più.
con una preparazione fisica a livello scientifico che vilas se la sognava, soprattutto per quello che riguarda la scienza dell’alimentazione.
cosa è cambiato? è quasi ovvio: superfici di gioco, materiali (racchette e corde), palline. e velocità di impatto dei colpi, in conseguenza dell’evoluzione dei materiali.
soluzioni? considerato che tornare indietro non si può, è difficile da dire. i giocatori parlano spesso, e si lamentano molto, delle palline.
basta? c’è solo da provare, ma per vederne i risultati ci vorranno anni. alcuni giocatori, tipo djokovic, si prendono lunghi periodi di riposo, altri tipo sinner, rinunciano ad alcuni eventi, segno che il riposo è utile, ovvero, i giocatori ne sentono il bisogno. ma in alcuni casi cozza con la pretesa, anche capibile dal loro punto di vista, dei tornei di avere sempre i migliori che giocano.
insomma, l’atp ha una bella gatta da pelare.

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+1: Malto Cortese, Viri, Navaioh69, radilov, sergiot, Mr Baillo, Rovescio al tramonto, Detuqueridapresencia
Pasquale Grimaldi (Guest) 06-10-2023 14:49

A Gaudenzi da giocatore volevi rivoluzionare il tennis italiano da dirigente nn hai cambiato nulla perché il coach nn può seguire il proprio giocatore in campo nei tornei che regola stupida

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Luca1984 (Guest) 06-10-2023 14:38

Ha ragione Gaudenzi ad allungare la durata dei big titles in modo da dare un po’ di respiro ai tennisti.
Il vero problema è il calendario zeppo di tornei e le palline molto lente che costringono i tennisti a sforzare maggiormente il proprio corpo con conseguente aumento di infortuni

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+1: sergiot
cataflic (Guest) 06-10-2023 14:31

Negli anni ’80 i giocatori vincenti giocavano più match di quelli attuali.
Il problema sono solo le pause per i top, che potrebbero dedicare quella settimana pre torneo ai loro allenamenti ed invece sono ingaggiati già dal giovedì/venerdì….e infatti ne approfittano appena possono come con la Davis

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me-cir te no 06-10-2023 14:23

A logica ha ragione Gaudenzi. A patto peró che i tornei precedenti al mille finiscano la domenica e non il mercoledì, sennò é inutile.
Forse mi sfugge qualcosa ne ragionamento di Norman
In ogni caso il numero totale di partite l’anno non cambia e 40 anni fa se ne giocavano di piú. Il problema oggi é quanto picchiano e si sfibrano nelle singole partite.

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+1: sergiot, Emma_Woodhouse
biglebo (Guest) 06-10-2023 13:53

Il turno che consente di raggiungere ben 32 giocatori già ammessi di diritto è sostanzialmente e andrebbe chiamato un turno di qualificazioni.

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Mitch (Guest) 06-10-2023 13:22

@ gisva (#3793023)

Ma poi quando ci sono pause vanno a fare le esibizioni….

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Giorgione (Guest) 06-10-2023 13:10

sei partite alla settimana le fai solo se non sei un top 8 e arrivi in finale. i top players iniziano a giocare mercoledì di solito. in ogni caso, il numero dei tornei non è sceso ma i tabelloni sono aumentati. spieghi gaudenzi quindi come potrebbe giovarne un giocatore quando a fronte dello stesso numero di tornei, deve giocare più partite. questa ipocrisia non la sopporto. basterebbe dire che un torneo con un giorno in più riesce a incassare più soldi. E’ così vergognoso dirlo?

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-1: sergiot
gisva 06-10-2023 13:09

Il problema è la stagione piena.
I giocatori dovrebbero scegliere a cosa rinunciare.
Programmarsi per i tornei importanti e trovare momenti di riposo ed allenamento.

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+1: PeteBondurant
Luca luca (Guest) 06-10-2023 13:00

Per me ha ragione Andrea.

7
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+1: sergiot
Luca luca (Guest) 06-10-2023 13:00

Per me ha ragione Andrea.

6
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+1: sergiot
Lo smadonnatore senza TESTAH!! di taggia (Guest) 06-10-2023 12:46

Si era capito già dall’inizio che era inutile aspettatarsi riforme da Gaudenzi a parte i ch. 175 (che non risolvono nulla anzi..) e i 1000 su 2 settimane. Il nulla.

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-1: sergiot, Rovescio al tramonto
Dr Ivo (Guest) 06-10-2023 12:39

Non capisco il ragionamento di Norman, se lo stesso numero di partite ha luogo in più giorni è evidente che lo stress diminuisce. O no? A meno che non ragioni come un impiegato dipendente (meglio concentrare tutto in meno giorni possibile per avere più tempo libero alla fine e per diminuire la durata e i costi delle trasferte). Ma allora è un discorso economico, non psicofisico. Va a capire

4
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+1: Etor, Losvizzero, sergiot
italo (Guest) 06-10-2023 12:37

hanno ragione Norman e Wawrinka

3
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-1: sergiot, Detuqueridapresencia
Taxi Driver 06-10-2023 12:35

Più che altro, allungare i tornei, significa vendere più biglietti ergo aiutare la casse di chi li organizza.

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+1: Viri, sergiot, PeteBondurant
zedarioz 06-10-2023 12:34

Stavolta sono più d’accordo con Gaudenzi. Il livello fisico è diventato preponderante. Si gioca a ritmi ed intensità che erano sconosciute fino a 15 anni fa. E il calendario è intasatissimo dai tornei in australia ad inizio anno fino alla davis a fine novembre. Il giorno di riposo aiuta proprio in caso di infiammazioni che richiedono un minimo di riposo tra una partita e l’altra. Sulla questione delle palle non sono abbastanza tecnico per sapere quale sarebbe la giusta soluzione.

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+1: sergiot