Schwartzman, crisi senza fine
30/09/2023 16:54 
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Diego Schwartzman (foto Getty Images)
Per chi ha ancora negli occhi l’eccezionale prestazione di Schwartzman agli Internazionali d’Italia 2020, quando sconfisse niente di meno che El Rey Rafa Nadal sull’amato rosso, o tante altre splendide vittorie dell’argentino, è incredibile constatare la crisi nerissima nella quale Diego è sprofondato da molti mesi. Il 31enne albiceleste ha perso all’esordio anche a Pechino, battuto da Zverev. Un pessimo avversario per iniziare un torneo, ma Schwartzman si è fermato al primo turno quest’anno per ben 15 volte. Sommando anche i suoi ultimi 4 tornei del 2022 (tutte sconfitte all’esordio), sono ben 19 le “grandi L” subite nel primo match dei suoi ultimi 28 eventi disputati. Davvero una miseria per un giocatore che grazie a due gambe formidabili e tanta intensità è stato in grado battere i migliori giocatori, issarsi al n.8 del ranking ATP e vincere 4 tornei.
Attualmente è al n.133 della classifica mondiale. Il nativo di Baires è sprofondato in una crisi così profonda, sia tecnica che di fiducia, che non sarà per lui affatto facile uscirne e ritrovare una condizione accettabile, degna del suo ottimo talento. Ha certamente fatto molta fatica ad arrivare nel grande tennis, c’è una parte di usura fisica e mentale importante, ma è davvero singolare assistere ad un crollo così fragoroso in soli 18 mesi.
È uscito all’esordio nei tornei di Tel Aviv, Anversa, Vienna, Parigi Bercy, Auckland, Cordoba, Buenos Aires, Rio de Janeiro, Santiago del Cile, Phoenix, Estoril, Madrid, Cagliari, Roma, Lione, Washington, New York, Zhuhai e Pechino. Il miglior risultato del “Peque” nel 2023 è stato il terzo round del Roland Garros, dove ha perso contro il greco Stefanos Tsitsipas. Il suo bilancio è un misero 9-22.
Nel ranking dello scorso 3 ottobre era n.17, e dal marzo 2018 a fine 2022 era sempre stato tra i migliori 25 al mondo. In più interviste, già dallo scorso autunno, ha parlato dei suoi problemi e soprattutto della terribile frustrazione per l’incapacità di invertire la rotta, nonostante a suo dire non abbia affatto diminuito intensità e qualità del lavoro. Afferma di giocare ancora un buonissimo tennis in allenamento, ma in partita niente funziona.
È di pochi giorni fa la notizia della rottura del rapporto di collaborazione con il suo allenatore, il connazionale Juan Ignacio Chela. In precedenza, a New York, aveva tracciato un bilancio durissimo della sua situazione, dopo l’ennesima battuta d’arresto al primo turno contro il francese Arthur Rinderknech. “Provo sentimenti molto brutti, in tutti i sensi: nel tennis, nella concentrazione, nell’atteggiamento. Negli Slam dove di solito trovo buon gioco sono stato scandaloso, qua la mia peggior partita. È un brutto anno e questa partita è stata coerente con la stagione”, ha affermato con brutale franchezza al magazine argentino El Grafico. “Mi è davvero difficile ritrovare buone sensazioni. L’anno è brutto, ho perso molte posizioni in classifica e non mancano più molti tornei per invertire la rotta. Speri sempre di scendere in campo e fare clic, riaccendere la luce e sentirti di nuovo bene in partita, ma oggi come negli altri eventi ha vinto la frustrazione. Se scendo in campo con un atteggiamento negativo, si complica tutto”. Un’analisi davvero franca e dura della propria situazione, che gli fa onore ma che non lascia affatto tranquilli per il suo futuro sportivo.
Diego ha raccontato in passato la sua storia travagliata, i tanti problemi economici che l’hanno fatto esplodere tardi. La sua famiglia fu colpita duramente dalla crisi economica, che coincide con l’infanzia del tennista. Gli Schwartzman, membri della buona borghesia della capitale, attivi in vari settori commerciali, persero tutto e tirare avanti divenne difficile, ancor più sostenere il sogno sportivo del piccolo Diego. La madre Silvana ha sempre creduto nella carriera del figlio, ha fatto grandi sacrifici ed economie su tutto, arrivando a produrre e vendere braccialetti di gomma durante le partite del figlio. “Erano due competizioni in una” ha raccontato El Peque al sito ATP, “Quando impari a vincerle entrambe, salvare una palla break o un match point è più facile”. Pochi soldi, e tanti che gli consigliavano di smettere vista la bassa statura. Niente, Dieguito è stato più forte di ogni difficoltà, e possiamo dire ce l’ha fatta. Anche per questo spiace oggi ritrovare un ragazzo così corretto e con una storia così complessa in una crisi così profonda. Animo Diego!
Marco Mazzoni
TAG: Diego Schwartzman, Marco Mazzoni
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se piedi ed esplosività non sono al 101%, perde da chiunque.
Umanamente mi è sempre stato simpatico, ha una storia alle spalle che non è quella della maggior parte dei ragazzi del circuito.
Un fisico che per il tennis di alto livello poteva essere penalizzante, eppure è riuscito a costruirsi una carriera di tutto rispetto con una piccola permanenza in Top10.
Non credo possa risalire la china e rientrare nel giro che conta, ma gli auguro di rientrare almeno nei 100. Può farcela chiedendo le WC in Sudamerica ad inizio anno, difficilmente a uno come lui la negheranno. Poi può dedicarsi al doppio dove la sua mobilità può essere una buona risorsa, con Sinner si sono divertiti.
Il nano della Pampas, distratto dalla gonnella, perde ai punti(nel senso che ne ha sempre meno di punti) la sfida all’ATP.
Quando le cose vanno male per un uomo è sempre colpa di una donna; è la versione opposta e ugualmente sciocca di: dietro un grande uomo c’è una grande donna.
@ enzo la barbera (#3785409)
4 numerini rossi, c’ho azzeccato in pieno. enzo
E chi dovrebbe pagare? Gli allenatori sono pagati direttamente dai giocatori. Qui non c’è come il calcio una società che decide…
Basso e sempre più lento col passare del tempo. Logica conseguenza l’uscita dalla TOP 100 Dopo i trent’anni si perde velocità e la bassa statura diventa un handicap a certi livelli se non sei un Speedy Gonzales.
Brutta stagione, addirittura Diego riuscì a perdere contro il nostro Bellucci sulla terra di Cagliari e Mattia su terra fa tanta fatica. Purtroppo quando hai il fisico di uno come Schwartzman devi essere veloce come una lepre. Appena le prestazioni fisiche calano di poco c’è il serio rischio che possa essere preso a pallate per tutta la partita. Lo stesso discorso accadde a Fabbiano, una volta che scendi in classifica è difficile risalire la china con quell’altezza nel tennis dei nostri tempi.
Hai ragione
Hai ragione
@ MISSION TO SLAM (#3785564)
Purtroppo per lui la cifra è circa 14000000 dollari, irrisoria rispetto a quella scritta nel post, di cui 800000 dollari solo quest’ anno di crisi…. beato lui!!! Comunque forza Diego!!!
@ YouCannotBeSerious! (#3785443)
Ma 1400000 milioni di dollari di prize money più milioni di sponsorizzazioni , ingaggi etc etc lo rendono veramente.ente così triste ???? Conosco gente con il conto in banca rossofuoco che si fanno la barba con la stessa lametta da 6 mesi !
Le fidanzate fanno parte della vita privata … se bastasse non avere la fidanzata x vincere uno slam …
Domanda:
non è che per caso invece ha problemi con la fidanzata ( quella biondina carina ) o si è lasciato in malo modo e quindi essendo particolarmente sensibile ancora risente delle scorie negative?
Dispiace sì, ma non era certo contro Zverev che ci si aspettava una sua rinascita
siete sempre molto realisti, vero, LT? perdere contro zverev al 3° set è una tragedia da strapparsi i capelli ! ma si vede che questo è l’andazzo dei commenti qua a cui voi adeguate se non addirittura, come in questo caso, buttate legna sul fuoco in un esercizio di cerebrale sadismo.mai troppo, pensate voi? di sicuro non moderate affatto, se non proprio in rarissimi casi, tanto per dire che non è vero che non lo facciamo mai. 1 su 1000 lo facciamo ! forse.
@ Silver (#3785364)
Diego non ha il fisico per fare il tennista moderno. Da giovane si è dato aiuto con una grande mobilità e buon braccio. Adesso però è sui 30, e lentamente ma inesorabilmente comincia a mancargli la prerogativa principale: velocità e rapidità di movimento. Difficilmente potrà fermare i danni provocati dal tempo. enzo
Jacobs? Fai uso di sostanze stupefacenti?
A Pechino ha giocato un buon match contro zverev, speriamo riesca almeno a tornare nei 100
ma un articolo sugli Asian Games? Zhizhen Zhang ha vinto la medaglia d’oro battendo in finale il nipponico Watanuki nel femminile trionfa Qinwen Zheng dopo la vittoria sulla connazionale Zhu. Che peraltro era il motivo di tante assenze dei cinesi nei tornei di queste settimane
@ Koko (#3785367)
@ Koko (#3785367)
Ma lei deve sempre tirar dentro in ogni discorso Vagnozzi?
Anche noi che siamo dei poveri stupidi abbiamo capito che lei odia Sinner, Vagnozzi e Cahill, non c’è bisogno di ripeterlo anche quando si parla di spaghetti.
La colpa non è di Schwartzman che gioca male tipo Thiem,il suo è un bel tennis ed ha un ottimo braccio il problema è che è troppo leggerino ed ormai il tennis è diventato uno sport rude di picchiatori,oltre a lui gente come Van Assche,Korda,Musetti se non mettono un pó di potenza verranno sempre presi a pallate da picchiatori come Sinner, Rublev,Shelton,Alcaraz, Safiullin,ecc.
Nel tennis a pagare non è l’allenatore ma il giocatore. In tutti i sensi.
A pagare è sempre l’allenatore ma come nel caso di Jacobs non è che chi ti porta a vincere l’oro Olimpico nei 100 poi diventa un brocco: il responsabile è l’atleta che ha probabilmente un calo mentale/fisico di natura accertabile. Chi parte dal basso come Jacobs, Cecchinato ed altri in genere compie il miracolo ma non è detto che possa sostenere mediamente nel tempo questo miracolo. Prima della sua esplosione ero nel pubblico del challenger di San Benedetto e si sentivano tifosi dire: ok Cecchinato è 95 ATP me cosa può fare di più? Di Jacobs: bravino ma è ad un decimo da Tortu figuriamoci! L’allenatore che lo ha innalzato oltre ogni limite è il meno colpevole ed i meno colpevoli sono Camossi, Chela e Vagnozzi!
Mi spiace molto. Diego corretto in campo e fuori dovrebbe però ancora farcela.