Demonizzare i nostri campioni fa male solo a noi stessi
“L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza, rielaborandole peraltro con un personale e profondo ripensamento così da convertire le nozioni da semplice erudizione in elemento costitutivo della sua personalità morale, della sua spiritualità e del suo gusto estetico, e, in breve, nella consapevolezza di sé e del proprio mondo”. Così Treccani definisce la parola Cultura. Ancora: “l’idealizzazione, e nello stesso tempo la scelta consapevole, l’adozione pratica di un sistema di vita, di un costume, di un comportamento, o, anche, l’attribuzione di un particolare valore a determinate concezioni o realtà, l’acquisizione di una sensibilità e coscienza collettiva di fronte a problemi umani e sociali che non possono essere ignorati o trascurati”.
Cultura equivale a pensiero, a riflessione. A quello che ci eleva sulle cose e ci pone come esseri sociali, consapevoli, con conseguenti comportamenti e azioni. Cultura nella vita, e Cultura Sportiva.
Già, la Cultura Sportiva. Quanto ne avremo bisogno… a tutti i livelli, dal mondo Pro a quello di base. Lo sport può essere scuola di vita, palestra per fisico e mente. Deve esserlo, ha un valore ancor più importante in questa società così mutevole, volubile e disgregata, dove la gente si isola nelle false certezze dell’hi-tech e perde umanità. Lo sport invece aggrega, ti insegna a stare al mondo e nel mondo. Insegna comportamenti e modelli, insegna ad esser un individuo sano nel corpo e nella mente, pronto a relazionarsi e vivere le proprie azioni sociali in modo consapevole. Insegna il valore del rispetto e dei ruoli, a spingerci a dare del nostro meglio per vincere e, soprattutto, il rispetto. Insegna a vincere e deve insegnare a perdere, cosa quest’ultima ancor più importante in un contesto sociale che premia solo il migliore, dimenticando o peggio deridendo tutti gli altri.
Perché questa introduzione sociologica su di un sito di tennis? Perché ultimamente nel nostro mondo sportivo è in corso una campagna di demonizzazione dei nostri migliori atleti, tennisti inclusi. Uno sport al contrario quello del criticare a tutti i costi, del creare casi che non esistono pur di far parlare, cliccare, discutere all’infinito sugli s-t-r-a-m-a-l-e-d-e-t-t-i social.
Il diritto di critica è parte inviolabile della libertà personale e di stampa, sempre deve essere tutelato. È fondamentale che ci sia, altrimenti saremo in un regime. Ma… c’è un abisso tra la critica costruttiva, quella che si basa su fatti oggettivi e che porta i lettori a pensare, a farsi un’opinione, e quella che invece ha come unico scopo il demonizzare una persona senza che questa abbia realmente compiuto azioni riprovevoli, buttando in un calderone infuocato di tutto e di più pur di trovare il modo per screditare il soggetto (o i soggetti) in questione. Atleti che tra l’altro hanno “fatto il proprio dovere” (per dirla nei termini degli inquisitori) più e più volte negli anni scorsi, che hanno regalato grandi emozioni nelle rassegne più importanti delle proprie discipline, fatto sognare tifosi, raggiunto grandi risultati con lavoro, rispetto e impegno. Esempi totalmente positivi di sport e di vita. Critiche quindi pretestuose, totalmente fuori fuoco, che nuocciono non tanto al soggetto quanto all’ambiente e/o alla squadra stessa. Allo sport in toto.
Chi opera questo tipo di campagne sbaglia doppiamente. In primis perché demonizzare qualcuno ha quasi sempre l’effetto opposto: finisci per creare nella maggior parte di chi ti legge una reazione contraria, visto che una larga fetta di chi riceve tali informazioni ha – per fortuna – una discreta capacità di pensiero e capisce immediatamente che tutto quest’ambaradan è un architettura che si regge sul nulla. Per secondo, sbaglia perché può innescare il dubbio in chi è meno attrezzato per valutare, portandolo a seguire la corrente dei colpevolisti, incancrenendo una visione già distorta di partenza e magari stimolando alcuni di loro ad armare guerre social inutili e dannose, che finiscono per amplificare una faccenda sbagliata in partenza e inquinare ancor più acque agitate. Ma c’è un errore e un problema di fondo. Quello della Cultura Sportiva.
Perché creare delle campagne così dure contro un campione dello sport che non ha fatto praticamente niente di nuovo e soprattutto niente di male? Basta conoscere le basi dello sport per capirlo. Siamo in un mondo libero, per fortuna. Si può scegliere di cambiare rotta, allenatore, fidanzarsi con chi si ama, non sentirsi più parte di un progetto per visione diversa di principi, o disertare una competizione per mille motivi. Oltretutto in una competizione a squadre mai si perde per colpa dell’assenza di un singolo, chi ha fatto sport può confermarlo assolutamente. E perché allora montare casi, campagne di stampa e social così dure e ripetute? Non c’è cultura sportiva che possa spingere a questo, ma esattamente l’opposto. Eppure succede da tempo, sempre più spesso.
Tornando per un secondo al nostro amato tennis e restando alla stretta attualità, i nostri amici spagnoli non hanno potuto disporre in Davis di Carlos Alcaraz la scorsa settimana, e hanno perso malamente, in casa, di fronte al proprio pubblico. Una brutta batosta. Non c’è stato un solo media nazionale che si è azzardato a criticare con durezza la scelta del n.2 del mondo. Oltre i Pirenei la faccenda è stata trattata come meritava, analizzando i perché di una sconfitta patita in campo e non per le assenze, e quelle assenze sono state ben spiegate. Questo modo di trattare le cose dimostra conoscenza dello sport e delle sue dinamiche storiche ed attuali. È rispetto della persona, è esempio di divulgazione sportiva basata su Cultura Sportiva. Tutti noi, nessuno escluso, abbiamo tanto da imparare…
Marco Mazzoni
TAG: cultura sportiva, Marco Mazzoni
Simpatica la tua incoerenza, tequila, apprezzi commenti politici, di cultura non strettamente tennistica, solo quando non si tratti di giustificare…lo sai.
Visto che continui a ridicolizzare l’utente la Barbera, chiamandolo lofiasco, vista questa tua palese incoerenza di pensiero di cui sopra…posso chiamarti tequila da oggi?
Me lo permetti? Per ridere un po’!
Così il tuo nick non mi farà più pensare al comunismo, ma alla simpatia
Intervento interessante.
Sono due punti di vista interessanti, da approfondire.
Stupisce un pollicione ad un intervento 100% extra-tennistico, credo che qualcuno abbia esagerato un po’ con la tequila
😀
Se potessi ti abbraccerei…davvero!
Se la pubblicazione integrale e parziale del “mein kampf” è stata proibita per decenni in Italia non è certo per impedire agli storici di leggerlo, capirlo e interpretarlo, tanto è vero che in molte biblioteche universitarie di materie umanistiche lo si poteva trovare, per studiarlo. E non solo in Italia, in Germania mi risulta proibito ancora oggi e loro i conti col passato li hanno fatti a Norimberga, mentre da noi tutti amnistiati e volemose bene…
E oggi si intitolano anche piazze a chi ha firmato il “manifesto della razza”…
Il problema è che libri e altro sul periodo peggiore del ‘900 in mano a persone prive di cognizione storica possono fare dei danni: un conto è darlo in mano a uno storico che ha letto sia una parte che l’altra e ha capito dove fosse il bene e il male e un conto metterlo in mano a chi ha già qualche problema con l’identità altrui e alcuni “poteri” o pseudo tali, vedi ebrei…
Chissà perché quando trovo dal vivo quelli che difendono la pubblicazione del mein kampf da parte di un orrido quotidiano e chiedo loro se hanno mai letto “Se questo è un uomo” di Primo Levi mi dicono sempre di no. E poi mi sparano qualche bufala a caso sul ventennio…
Ho un’età per cui ormai neanche mi incazzo, li guardo con vera umana compassione e li lascio lì, convinti nella loro superiorità identitaria e di “razza”…
Non mi incazzo perché ho molto molto più passato che futuro e sinceramente sto davvero imbruttendomi al punto da sbattermene la ciolla se i giovani pagheranno le conseguenze della loro attuale apatia, fossero svegli ci avrebbero già appesi tutti a noi boomer che gli lasciamo un mondo pessimo e forse anch’esso con poco futuro, dove ci si crede ancora migliori e più meritevoli di altri per il colore della pelle o la provenienza geografica…
Io direi di non girarci troppo intorno La Questione centrale è Molto semplice chiunque Può esprimere le proprie opinioni A condizione che non siano offensive ingiuriose nei confronti di altri utenti.
Questo è il discrimine questa è la linea di confine da non superare questa è la condizione in cui il libero confronto di idee diventa proficuo fonte di conoscenza.
per motivi di lavoro frequento alcuni forum di tecnologia dove i moderatori Intervengono prontamente contro chiunque non rispetti questa elementare regola di civiltà.
Quando mi sono riferito all’articolo da me definito incompleto e aggiungo anche vago e superficiale, Pur mantenendo intatta la mia grande stima verso Mazzoni, perché proprio non affronta il male alla radice ovvero una contaminazione in questo forum squisitamente tecnico dedicato al tennis di una tifoseria di stampo calcistico In parte è certo inevitabile essendo queste stelle del tennis le protagoniste principali ma Occorre evitare che questo fenomeno si allarghi Per non deviare dagli obiettivi originali Che sono Dare a tutti gli strumenti migliori per poter apprezzare in pieno questo meraviglioso sport, A prescindere dalla bandiera
grazie Marco per l’articolo di qualità che hai scritto parlando finalmente di CULTURA SPORTIVA.
Ebbene queste due parole, CULTURA SPORTIVA, non fanno parte attualmente del team giornalistico-editoriale de La Gazzetta dello Sport.
Si può dire lo stesso di molti commentatori seriali qui presenti, ma la redazione ha già ventilato la volontà di intervenire a riguardo.
Dimenticavo: anche la parola qualità attualmente non può essere affiancata al quotidiano stampato su carta rosa.
Vabbè ,gli spagnoli mica sono a digiuno come noi in fatto di successi tennistici.
Bella forza comparare le reazioni difronte a una defezione di uno a pancia vuota e quella di uno a pancia piena.
Esatto, tanto che persino “il linguaggio” era diventato lo stesso (le solite frasi trite e ritrite, non argomentate né suffragate dai fatti, o che distorcevano i fatti), solo un po’ meno sgrammaticate. Sembrava di leggere un Maurantonio qualunque ( 😆 ).
Stupenda. La domanda “perché si permette queste analisi così argomentate e pacate ” è meravigliosa.
Azzardo una risposta: perché forse Mazzoni ha il ruolo, la competenza e l’educazione che gli consentono di trattare questo argomento.
Gran bell’articolo. Grazie anche da parte mia.
uno sportivo vero non deve seguire la Gazzetta…che si occupassero del loro amato calcio.
I top 10 che avrebbero dovuto giocare erano Alcaraz, Djokovic, Sinner, Tsitsipas, Ruud (la Norvegia giocava le eliminatorie come la Danimarca e la Germania), Rune, Zverev, Fritz. Hanno giocato Djokovic, Rune e Tsitsipas (il 2° ed il 3° facendo magre figure). Per favore quando parliamo di qualcosa facciamolo essendo informati.
purtroppo si
Cominci pure lei a giudicarla …. troverà un angolo di 359°
Si prenda una camomilla signor allende. Non ho cosa farmene del suo nome e cognome. Segnalo che lei che detesta i giudizi non fa altro che darne. Ma solo su chi si oppone alla denigrazione dei nostri atleti. Lei si guarda bene dal giudicare i denigratori.
Comunque sia posso consigliare una retrospettiva su Dario Argento. Magari un po’ di orrore vero la rilasserà un po’
vero, ma l’impressione è che abbiano voluto cavalcare l’onda…
Complimenti per l’ articolo Marco.
Sicuramente lei e’ un grande per competenza , per come scrive e per come riesce a fare passare questo articolo che rende migliori tutto quello che lo leggono.
Mazzoni for president!
Nessuno di noi vuole censurare, io per primo, a me interessano i diversi punti di vista, anche il fatto che uno preferisca un tennista non italiano non mi crea nessun problema. Non riesco a vedere tutte le partite, mi farebbe piacere leggere le varie opinioni. Ma questo mi è impossibile, perché devo fare lo slalom fra decine, quando non centinaia di commenti di pura provocazione, dove, quando va bene, si scrivono patenti falsità, quando va male insulti e basta. Ma a te fa piacere stare in una lista di discussione dove qualcuno chiama Sinner l’Austriaco (o il monegasco), dove Musetti viene continuamente denigrato quando a 21 anni è numero 18 al mondo, quando Berrettini se si fa una storia con una tizia passa per un perdigiorno. Dove Sonego, viene chiamato Pavarotti da un filo ispanico (loro i veri urlatori), dove Arnaldi oggi è stato trattato come un povero scemo perché ha perso 3 giorni e mezzo dopo che era a giocare a Bologna? Se a te va bene, tienteli pure tutti, a me ed a molti altri no.
Standing ovation !
Grazie Marco per aver espresso con chiarezza quelli che in molti pensiamo.
Sei stato fin troppo tenero con la vergognosa e ignobile Gazzetta dello Sport.
Oh eccone un altro …. che non merita alcuna risposta causa il suo untuoso paternalismo perbenista che si auto commenta.
Non essendo suo amico, la pregherei di non darmi consigli “da amico” non richiesti né finti consigli da psicologo di terz’ordine che fa consulenza dalla poltrona senza sapere una beata fava di colui che sta cercando malamente di “psicanalizzare”.
Per sua norma e regola, le dico solo questo, non ho bisogno di leccare chicchessia. Dico quello che penso con onestà intellettuale e trasparenza. Io!
E sempre per sua norma e regola io commento cosa e come mi pare, peraltro raccogliendo spesso molti più consensi deli suoi paternalistici e inutili interventi finti come una moneta da 3 €
@ Giuras (#3774904)
Grazie! buon tennis 🙂
Non ho banalizzato alcunché, volevo solo comprendere il discrimine circa quello che mi è sembrato il punto saliente di un lunghissimo intervento.
E credo di averlo capito.
@ Pippolivetennis (#3775073)
Grazie! Continua a seguirci, evviva il tennis e lo sport.
Si. io, che seguo il calcio e sono tifoso, la leggo al contrario, dall’ultima pagina. Appena trovo gli articoli sul calcio (solo sulle strisciate praticamente), smetto.
Bell’articolo, ma che per i tanti “troglioni” presenti sul sito e per la cultura giornalistica, in questo caso sportiva, del paese non “sposterà” una virgola.. l’esempio della Gazzetta recentemente è uno dei casi più eclatanti, se ne potrebbero far tanti altri, purtroppo succede quando si mischiano faziosità, malafede e “impunità” anche, calderone micidiale che permette di affermare qualsiasi cosa passi per la mente senza mai esser chiamati a risponderne.. amen
Cosa fa lei? Non incita? Non insulta? Non denigra? Perché si permette queste analisi così argomentate e pacate? Che tipo di informazione è questa?
@ Marco M. (#3775025)
Complimenti Sig. Mazzoni.
Finalmente una boccata di ossigeno nell’asfissiante coltre di commenti antitutto…
Io reitererei questo post ogni lunedì mattina, perché qualcuno rifletta sempre prima di scrivere.
Un saluto
Chiudo dicendo che anche su Internet vale l’articolo 21 della Costituzione.
Le persone,le testate che non apprezzano uno come Sinner in realtà non meritano di averlo.
Jannik rappresenta un giovane con una mentalità del passato fatta di sacrifici,passione ed educazione.
Tutti valori che è impensabile riscontrare nella maggior parte della gioventù di oggi.
La mia più sincera riconoscenza e rispetto verso questo nostro genuino ragazzo.
Capisco.
Forse intendevi il codice penale? Perché il codice civile non si occupa di calunnia, diffamazione, circonvenzione, messa in circolo di notizie false, ecc.
E’ realtà
Un ottimo esempio di come si possa riuscire a banalizzare un gran bel commento, pacato, ponderato, equilibrato e intelligente, come quello di Marco M, con una sola frase.
Come far rotolare via gli attributi senza possibilità che possano tornare indietro …… in poche parole
@ Marco M. (#3775025)
Inappuntabile
Quoto anche le virgole
@ Marco M. (#3775025)
Quando accusi qualcuno di avere un doppio nick è critica o denigrazione?
In questo Forum abbiamo visto insultare a turno qualsiasi giocatore, persino Federer e Nadal per non parlare di Djokovic.
Personalmente ho criticato sconfitte (non confondendole con le carriere) dei nostri e degli avversari esteri e mai sono stato insultato per questo.
Forse, dico forse, è accaduto perché non ho MAI associato la sconfitta e la critica a fattori esterni (esempio: Berrettini sta con quella che Satta da un belino all’altro, per forza perde) e mai ho denigrato la persona-atleta, ma solo commentato e criticato la sconfitta.
Mai mi sognerei di associare Musetti ad una bestemmia, casomai faccio notare lacune che spero possa colmare, ma che bestemmi o meno non cambia il mio giudizio su un lungolinea di rovescio sparato fuori.
Dire che godo come un riccio se perde Sinner e sparare che non è neanche tutto italiano e ha la residenza a Montecarlo non è critica, è stupida denigrazione e porta a delle reazioni nel lettore della frase. Alcuni reagiscono solo col pollice verso altri partono in quarta con le dita sulla tastiera.
Mai visto insultare un utente per una semplice critica del tipo: Sinner dovrebbe migliorarsi al servizio, con quelle percentuali farà sempre fatica contro i grandi risponditori, ripeto: MAI visto.
Anche dire che Alcaraz è così forte per quei muscoli sospetti, è calunnia a meno di portare prove. E sarebbe pure reato, la calunnia.
Ovvio che ci siano reazioni e spesso chi denigra non aspetta altro…
Ma dire che Alcaraz è ancora troppo giovane per essere proclamato futuro GOAT non porta a nessuna reazione negativa, è quasi un’ovvietà…
Ci devono stare simpatici per forza gli italiani e antipatici gli stranieri? Ma neanche per idea, a me stanno molto simpatici alcuni stranieri e spero vincano tanto, alcuni perché persone piacevoli e altri per il tennis che esprimono, solo che dicendolo in modo garbato e senza contrapporli ai nostri nessuno mi ha mai insultato se, per dire, faccio i complimenti a Van Assche o Alcaraz.
Certo che se dicessi che Musetti deve prendere esempio da Stricker sarei sommerso da risposte e pollici rossi, me lo meriterei. Coetanei, Stricker è appena entrato nei 100, magari tra 2-3 anni potrà essere che Musetti debba prenderlo ad esempio, ma finora credo sia il contrario (e questa l’abbiamo letta, da uno che denigra Musetti in modo molto subdolo).
Viceversa non sopporto alcuni connazionali, Marco Cecchinato in primis, ma MAI ho espresso un giudizio negativo e denigratorio su di lui e se ha vinto qualche volta ha preso i miei complimenti. E’ arrivato 16 al mondo? Mai scritto che ha avuto culo, non ci si arriva solo per fortuna, ha avuto un periodo fantastico e ne ha raccolto i frutti, che poi non ha saputo gestire, sua culpa…
Confondere critica e denigrazione è il punto.
C’è un confine ben preciso e marcato tra loro e superarlo è molto spesso fatto con dolo.
Berrettini quando gli giocano sul rovescio rischia molto e perde spesso. Critica, giusta o sbagliata.
Berrettini perde perché tromba la Satta e pensa alla casa di Montecarlo: denigrazione e pure invidia, anche se mai ammessa…
Per quanto mi riguarda continuerò come ho sempre fatto, senza scrivere “fa pena” a partita in corso se uno perde, commentando le partite che vedo e facendo una critica se dovuta o un complimento se meritato. E poi continuerò a perculare e rispondere a quelli che sparano belinate, finché stanno nei limiti dell’educazione, altrimenti li mando a cagare come quel deficiente che mi ha chiesto se sono gay (tra l’altro se lo fossi non ci vedrei nulla di male e non insulto uno per quel motivo) e innamorato di Musetti perché lo difendevo dalle sue denigrazioni..
La realtà è che hai bisogno di attaccare queste persone. Si nota dal fatto che cerchi la bega anche quando non centra niente. Ti arrocchi nella tua aggressività narrativa facendoti forza con altri 3 4 amici del forum che ti danno forza e ti permettono di andare avanti nella tua crociata che in realtà è una necessità tua evidente. C’è una miriade di persone che si sfoga in qualche modo sui social, tu lo esprimi così e sei molto pesante perchè dal modo in cui scrivi tu sei il giusto e gli altri gli sbagliati.
Ti affigli a chi ritieni possa darti lustro, es. come in questo contesto lecchi Mazzoni per sentirti parte di una certa…di valore.
A un occhio attento evidenzi molte debolezze tramutate in aggressività ossessiva, caotica nel quotidiano dei forum. Sei pesante, molto pesante, sarà più di 15 anni che leggo e scrivo su livetennis e non ricordo una pesantezza tale. Come dice Marzullo, fatti una domanda e datti una risposta. Potrebbe aiutarti ad alleggerirti un pò. Te lo dico senza rancore, te lo direi anche di persona, per il tuo bene.
Datti uan calmata, cerca di capire quello che c’è dentro di te che ti porta ad essere così caoticamente ossessivo e pesante. Te lo dico da amico, come direbbe Antonio Razzi.
demonizzare è sbagliato, criticare è doveroso.
Sinner si merita le critiche e Mancini merita di essere criticato.
Nazionale e Coppa Davis sono sacre, punto.
Parliamo di cose serie. Io ho dato nome e cognome. Non sono un vigliacco.i fanno orrore persone come tequiera che sono sempre a giudicare. E mi fa orrore che mi si voglia strumentalizzare.
C’è gente confusa che non capisce che capire la storia, studiare le subpersonalità della gente, capire come certe cose possono essere successe, aiutano a crescere. Se una persona vede un documentario di storia con Hitler o legge il Mein Kampf non vuol dire che è filo nazista. Però certi sono confusi e moralizzano e targhetizzano anche questo, cercano di giudicare come non ci fosse un domani senza capire che l’unica cosa che dovrebbero giudicare è la loro ottusità.
Guarda mi chiamo crema Stefano. Il mio nonno era ebreo. Ha vissuto nei campi di concentramento a Dachau. Lei non ha capito niente del mio messaggio. Mi darò spiegato male.
La gazzetta ha fatto una grande porcata, ha dimostrato di non aver capito niente di Sinner, del tennis attuale, oltre alla cultura sportiva ha dimostrato di non avere consapevolezza. A Jannik possiamo solo dire ” Non ti curar di loro ma non guardare la gazzetta e passa..”
Hanno dimostrato di essere dei Neanderthal arroccati ai presunti valori morali di tennisti di ere geologiche fa. Hanno dimostrato un provincialismo da brividi, coem ho già scritto, è la storia che dimostra che siamo provinciali nel DNA. Tristezza gazzetta ancor di più perchè credo si siano accorti che facendo i fenomeni sprezzanti e aggressivi forse vendono 3 o 4 copie in più. Complimenti, proprio bravi.
@ Lo Scriba (#3774973)
@ Lo Scriba (#3774973)
Io il Mein Kampf l’ho trovato in vendita e l’ho letto. Quindi? Mi pare abbia scritto che non lo brucerebbe, mica che vorrebbe metterne in pratica le indicazioni.
Censura mai. Il limite è il codice civile. Altrimenti si cade nel regime e nell’arbitrarietà
Ottimo articolo, come sempre, di Marco Mazzoni, che fa riflettere in modo approfondito e esaustivo sul pessimo stato di salute che stanno vivendo gli organi di informazione italiana, spesso molto aggressivi o troppo di parte, che portano ad avere una realtà distorta..che poi la conseguenza negativa si riversa sui social, con gente sempre più incattivita, rabbiosa e priva di qualsiasi forma di empatia..
Il nostro caro sito, Livetennis, è un’isola felice, nel senso che la stragrande maggioranza dei commenti postati sono di ottima qualità e molto rispettosi, inoltre ci si può scambiare tante opinioni, che non sempre devono per forza coincidere..
Un caro saluto a tutti.
un forum non deve essere aperto tutti,specie se tra questi tutti ci sta chi approfitta dell’anonimato per scrivere qualsiasi cosa….tutti possono esprimere la loro opinione purche sia fatto con rispetto dei giocatori e degli altri utenti.la critica non c’entra nulla con la maleducazione o l’aggressivita’.Ogni organo “democratico” deve basarsi su delle regole etiche .
Questa tendenza distruttiva a denigrare e infierire sui nostri tennisti non fa che affossare il nostro stesso movimento tennistico. Io scrivo qui da semplice appassionata e mai mi sognerei di buttar giù sentenze o critiche buttate a casaccio tanto per scaricare le mie frustrazioni. Mi piace imparare da chi se ne intende e partecipare solo se ho qualcosa da dire. Invece leggo sempre più spesso commenti insulsi ai danni di professionisti che cercano solo di fare del proprio meglio. Moderare tutti i commenti è faticoso, ma almeno costringere a registrarsi per commentare si potrebbe fare, così da rendere più duro “mestiere dei disfattisti”, che farebbero bene a guardare la propria vita e ripartire da lì.
Ha scritto che è aperto a tutte le opinioni comprese quelle naziste…
@ berga (#3774933)
Quindi dei 10 solo 4 hanno rifiutato (o non convocati: i 2 “famosi” e da alcuni criticati e Zverev e Ruud che però ricordiamo che eventualmente avrebbero giocare un turno di Gruppo 1. La Germania infatti ha vinto 4-0 e Ruud sappiamo che in questo periodo sta giocando male.
E aggiungiamo che c’erano i n.11-12-13-17-18 (14 Aliassime infortunato, Kachanov nazione non impegnata)
Quindi alla fine dei primi 18 mancavano per “rifiuto” 4 al massimo.
Poi se volete rigirare i numeri siete liberi di farlo
Ho smesso di seguire la Gazzetta dello sport dalla demonizzazione di Roberto Mancini, disgustato.
Non mi meraviglia se hanno demonizzato pure Sinner!
Per quanto riguarda il “nostro” sito, mi piace un sacco, ci sono gli esperti, gli amatori, gli appassionati.
Ma soprattutto c’è libertà di parola.
Ho scelto il nick “fugitive” e sono capace di spiegare il perché: venivo sistematicamente bloccato su un altro sito di tennis, come è successo a tanti altri, da che lo sapete che sito è 😀
Anche io vorrei che su questo sito si commenti SOLO con educazione e non come automobilisti incazzati (ubriacone, deviato mentale, hai preso le pillole…) però su questo sito non comando io e sono cose che riesco ad accettare…perciò mi va bene essere ancora qui!
Antonio Loiudice, di Bari
P.S. lo so che c’è chi mi vorrebbe purgare, ma dormo lo stesso la notte
L’analisi del bravo Mazzoni appare incompleta .
In questo forum abbiamo visto insultare ridicolizzare beffeggiare il ventenne fuoriclasse di murcia , Tanto per fare un esempio , come abbiamo visto insultare denigrare calunniare Utenti critici , Anche quando rispettosi nelle loro considerazioni .nei confronti dell’ l’altoatesino.
Una degenerazione che ha visto scadere questo forum da specializzato in tecnica tennistica a scontro di opposte tifoserie.
La soluzione è quanto mai semplice e banale un moderatore rigoroso e severo, Che sappia dirigere il traffico delle idee e delle opinioni con imparzialità e competenza.
E vorrei ricordare che Anche la legge prevede un dovere di vigilanza nel senso che i post segnalati per i loro contenuti offensivi Andrebbero cancellati
@ non_sono_un_pallettaro (#3774880)
Non è certo un eventuale hater che fa dell’engagement cosiddetto, in questo caso dicono lo avesse alimentato la Rcs, io non saprei
Il diritto di critica, caro Marco è garantito dalla Costituzione e da numerose sentenze, anche della Cassazione. Diverso è il caso di chi, ad esempio, minaccia Maestrelli. Queste persone vanno perseguite.
In un Forum, mi permetto di dirlo perchè mai ho demonizzato alcuno, è giusto che tutti non la pensino allo stesso modo. E’ bello il confronto.
La cultura dello Sport è ricca di tensioni, di affronti aspri e leali.
Nel caso del tennis nessuno è perfetto. Tutti commettono errori. Quando li commettono, come nel caso di Volandri con Fognini, di Sinner assente a Bologna, o di Arnaldi che oggi ha perso una partita vinta nel secondo set con un avversario che evitava il più possibile di avviare scambi, è giusto criticarli. Senza sentenze definitive e senza mai andare oltre il dovuto e consentito. Con immensa e immutata stima Mimmo
Quoto
Zverev se ritirato 3 giorni prima dell inizio della Davis .
La Germania fa parte del scondo gruppo non e piu nel primo gruppo
Non mi pare che il suo ragionamento esprimesse questo, ma è pur vero che il senso al messaggio lo dà il destinatario.
Riassumo:
Hanno rifiutato: Alcaraz Sinner Fritz Zverev (contro la Bosnia) Ruud (la Norvegia ha poi perso 1-4 contro il Perù)
Hanno giocato Djokovic Rune (perso contro Monteiro) Tsitsipas (perso contro Molcan e battuto Klein, per ritiro, dopo 3 ore di gioco)
Fuori dalla competzione: Medvedev, Rublev.
In sostanza degli 8 che dovevano giocare 5 hanno detto di no, 2 si sono presentati in condizioni pietose, solo 1 ha fatto “il suo dovere”.
Se uno dice “la Giorgi ha perso male sull’erba contro Gracheva e l’anno prima contro Magdalena Frech” viene abbattuto con ragionamenti del tipo “tu sei un poveraccio e lei invece ha vinto prizemoneys per 8-9 mln di dollari”… Eh vabbé, non era quello il punto del discorso, sarebbe piaciuto a tutti che la nostra mentre c’era fosse salita al livello di Na Li, Ash o Radawska
James Joyce ti fa un baffo eh …….. la punteggiatura è obsoleta …..
@ Claudio (#3774906)
Comunque leggendo quello che scrive il Signor Claudio , Sinner farebbe bene a non partecipare alle Final di Davis .Per farti scrivere ancora l´odio su Sinner.Ricordandola che Sinner negli ultimi 2 anni a giocato 7 partite per l´Italia vincendone 6.Piu di tutti gli altri tennisti italici
Premesso che secondo me giocare in Davis non è un obbligo Il prestigio del tuo paese lo difendi anche giocando i normali tornei A partire degli Slam Djokovic tante volte ha saltato la Davis ma con tutti gli Slam che ha vinto nel suo paese viene considerato un eroe nazionale Però mi convince poco il raffronto con l’atteggiamento dei media spagnoli verso Alcaraz Siamo onesti Se Jannik avesse ottenuto i risultati di Carlito nessuno si azzarderebbe a criticarlo Nemmeno i signori della Gazzetta che effettivamente come qualcuno ha fatto notare ci sono andati piuttosto duri su Sinner
Da ragaszzo quando vivevo in Italia compravo e leggevo la Gazzetta dello Sport e mi piaceva ( 40 anni fa) . Articoli seri e scritti bene.
Non pensavo che col passar del tempo per vendere un paio di copie in piu´si siano abbassati a questo livello. Un livello peggiore dei giornali boulevard cerca scandali e con paparazzi.
Fate i nomi e i cognomi, non solo un’accusa nel mucchio!
Seguendo il tuo ragionamento ognuno potrebbe impunemente calunniare, offendere, deridere, bullizzare, istigare alla violenza, all’omicidio, al suicidio o peggio. Non mi pare un mondo libero.
@ walden (#3774860)
Perchè continuate comunque a scrivere che a parte Djokovic, tutti hanno snobbato il turno di Davis?
A me risultano invece solo Sinner e Alcaraz.
i 2 russi non potevano giocare perchè la Russia non giocava
Rune infortunato ma ha giocato (perdendo) in gruppo 1
Tsitsipas ha giocato
Fritz non convocato ma hanno preferito Tiafoe (n.11) Paul (n.13)
Zverev: non mi sembra che la Germania giocava
Aliassime infortunato
Continuate a ripetere la storiella che tutti hanno snobbato solo per criticare chi ha criticato la scelta di Sinner. Ognuno è libero di esprimere la propria opinione in merito, tra chi preferisce un torneo ATP o chi preferisce vedere il proprio beniamino/connazionale giocare per la propria nazione.
Io personalmente preferisco il Fognini con tutti i suoi difetti che difendeva i colori dell’Italia a un altro che mette al primo posto i tornei “personali”. Certamente ha tutto il diritto di farlo ma non può “obbligarmi” ad avere la stessa considerazione di un altro che sacrifica il portafoglio personale per difendere i colori della nazionale.
Ma non demonizzo chi pensa esattamente il contrario e non parlo di sciacallaggio per chi la pensa diversamente da me.
Caro Marco, ti faccio i complimenti per l’ennesimo buon articolo.
Ti seguo sempre per l’elevata professionalità e la grande conoscenza di questo sport.
@ Detuqueridapresencia (#3774894)
Boh, io già vedo solo il tasso di censura dei propri “contributi” che rasenta il 40%, il sito navigabile solo più con appositi browser con ad-blocker… Annunci che per carità permetteranno al servizio di finanziarsi… Il mondo é globale, ad esempio attualmente Darderi ed Ana Bogdan stanno giocando davvero bene, ieri sera la Giorgi non mi é piaciuta, la Bronzetti la ammiro per abnegazione, ma non è che fosse nata con una racchetta in mano, penso lo si possa anche esprimere…. “– “Sinner ha fatto male a saltare la Davis – non sono d’accordo ma se qualcuno lo dice è sacrosanto farglielo dire” , forse non sai che prima di sabato innumerevoli siti specialistici scrivevano che al Canada bastassero fare due set, e biscotto e bla bla… Come vuoi che la prendesse il tifoso?
ma già censurano a destra e a manca a seconda della sensibilità personale o della linea editoriale o sponsoriale…
il problema è che pochi sanno e molti parlano…quindi è necessario che la conoscenza sia maggiormente diffusa.
il GROSSO problema è che si cerca di diffondere PROPAGANDA al posto di CONOSCENZA…
Ecco lei per esempio è proprio il fulgido esempio di uno di quelli che difendono i provocatori in nome della libertà di opinione, ma spesso offende me (ed altri) e ci propone per la censura quando – con la stessa libertà di opinione che lei difende -liberamente critichiamo i provocatori.
Ed è uno di quelli che CONFONDE la libertà di opinione (sacrosanta) con la libertà di denigrare e diffondere notizie false (che non lo è, sacrosanta)
– Sinner ha fatto male a saltare la Davis – non sono d’accordo ma se qualcuno lo dice è sacrosanto farglielo dire
– Sinner è uno “sporco austriacante, traditore della patria che andrebbe cacciato dalla squadra e gli andrebbe impedito di giocare a Malaga” (E’ STATO DETTO E SCRITTO VARIE VOLTE QUINDI HO FATTO UN ESEMPIO CONCRETO) – NON è LIBERTA’ di espressione. E’ DENIGRAZIONE, OFFESA, CALUNNIA e NON è affatto sacrosanto
O almeno se anche è sacrosanto che lo si dica E’ ALTRETTANTO SACROSANTO CHE IO LO COMBATTA senza per questo dover subire le offese del signor allende di turno (E NON LO NEGHI, SIGNOR ALLENDE, PERCHE’ DA LEI DI OFFESE NE HO RIUCEVUTE A BIZZEFFE!!!)
Sig. Mazzoni a volte sono disaccordo con la sua testata ma questa volta la seguo fino al capo nord! Articolo sacrosanto! Purtroppo chi non vuol capire non capirà mai e sa bene perchè…..la malafede è una brutta bestia! e tra social e giornalacci vari (la gazzetta dello sport giusto per non fare nomi) la malafede abbonda!
Perché la gazzetta dello sport viene anche letta per sport che non siano il calcio?
Meccanismo polarizzatore che ben conosciamo sui social. Per creare “engagement” è meglio sparare forte. Ogni reazione è un clic da monetizzare. Sparare su Sinner in questo momento crea “engagement” e ci ritroviamo con qualche avvoltoio pronto a incassare. Il sistema dell’informazione è sempre più in crisi, evidentemente. Spiace che ad esserne vittima sia un ragazzo per bene come Jannik, a cui va sicuramente la mia soliderietà. Bravo Mazzoni.
@ walden (#3774860)
La gazzetta, come altri quotidiani, si è adeguata ai tempi cercando facili consensi nelle menti più semplici e rozze attraverso slogan che vanno dritto alla pancia del lettore. Sinner è bravo? Ma no! Lui abita a Montecarlo, fa i fatti suoi, non è italiano. lui non incarna i NOSTRI valori (o quelli che NOI reputiamo tali) e quindi non può essere un idolo dei ragazzi e anzi, va buttato giù dalla torre.
si, tutto giusto
@ Daniela (#3774839)
Grazie Daniela, di cuore. Un grande abbraccio e complimenti per la passione.
Continua a seguirci!
Marco
Hai ragione ma sicuramente la Gazzetta strizza l’occhio, neanche così velatamente, agli haters presenti nei social
Sono d’accordo sulle proposte, ma la mia impressione è che il Comandante volesse andare un po’ oltre queste necessarie e, direi condivisibili, proposte. Mi sembra, perciò, che il suo intervento non fosse tanto rivolto verso i “provocatori seriali”, personaggi la cui fisionomia, anche quando cambiano identità, è ben nota, ma a tutta una schiera di contributori, la Palude, che spesso, come scrive lui, si dimostrano “più realisti del re”. E’ molto raro, per non dire che quasi mai capita, che in queste liste di discussione si sentano toni patriottici o sciovinisti, ma piuttosto una certa esterofilia, che si manifesta speso con ridicoli confronti fra i nostri tennisti e quelli di altri paesi. Ridicoli perchè è sufficiente che un 17enne straniero abbia qualche buon risultato perchè subito venga eletto futuro top, mentre i nostri pari età o sono troppo bassi, o troppo magri, o troppo …qualsiasi cosa. Quando li si stigmatizza, la Palude è pronta ad etichettarti come nemico della libera discussione, di acritico sostenitori dei nostri, etc. La Gazzetta dello Sport, quotidiano sportivo di tradizione secolare, si è particolarmnete accannita contro Sinner, colpevole di aver fatto esattamente quello che tutti i top players hanno fatto in occasione di questo turno di Davis (tranne Djokovic, ma sappiamo tutti perchè). Quindi non ci sono solo dei poveri mentecatti a denigrare i nostri, ma anche personaggi dotati di mezzi e strumenti.
Per cui, ben vengano le misure che tu proponi, ma ricordiamoci che, se non cambia la mentalità generale, saranno comunque misure parziali.
@ berga (#3774850)
Difatti, e nemmeno troppo metaforicamente una cosa mai fatta da Sinner é mai stato proprio rompere una racchetta.
Sono totalmente d’accordo.
Sono d’accordo a eliminare i guest, un piccolo passo.
Una piccola soluzione: sospendere per una settimana chi ha più di 10 pollici giù
Si può essere d’accordo con Mazzoni, ma la campagna di discredito di Sinner per non aver accettato la convocazione in Davis è stata orchestrata dalla Gazzetta dello Sport, che non mi risulta essere un social network.
Lei sì che ha centrato il punto dell’articolo!
Sono loro
Mah, utenti pericolosi,censura su censura. Un forum dovrebbe essere aperto a tutti, a tutte le opinioni. Io non brucerei nemmeno il mein kampf , perché sono molto che bruciano i libri. Credo che se una persona abbia dei problemi con i giocatori italiani,sia libera di dirlo . Come è libero chiunque di criticare i loro commenti. Trovo disgustoso che ci siano utenti,che grazia al loro tempo,ale al loro accanimento,decidono chi può o no può parlare. Io mi chiamo Stefano crema,vivo a Firenze. Non ho paura delle censure. Anzi si ,le censure mi fanno paura.
Il tennista che rompe la racchetta fa solo un danno a sé stesso, e nega un attrezzo che potrebbe andare alle scuole tennis da usato
Caro Sig. Mazzoni,
è la prima volta che scrivo un commento e lo faccio per dirle grazie, grazie e ancora grazie. Bellissimo articolo..
Quello che ha fatto il giornale rosa durante la Coppa Davis è stato scandaloso. Per non parlare di tutti i vari commenti di opinionisti vari. Ho letto di tutto. Ho sofferto molto, moltissimo.
Non ci sono spiegazioni ragionevoli per quello che è successo. Rimane solo una grande rabbia.
Il problema è solo uno. L’anonimato. Dovrebbero tutti avere il coraggio di mettere nome e cognome dopo i commenti velenosi
Raffaella Di Matteo
Fra le definizioni date nell’articolo, quella di intelligenza collettiva è quella che risuona di più nella mia testa e che sento mancare orribilmente nella società, sia virtuale che reale, di oggi.
Già la foto é totalmente fuorviante, cosa c’entra col fatto che uno vorrebbe maggior concentrazione da Cecchinato o (tranne oggi) fosse contento del miglioramento in doppio della Moratelli?
Bravo, d accordissimo con te .
Anche il diritto di censura è sacrosanto
In linea di principio hai ragione. Osservo solo che alcuni utenti hanno avuto difficoltà ad iscriversi con email di attivazione mai arrivate e account sospeso nel limbo di chi non può attivarne un altro (perché già teoricamente attivo) ma nemmeno può usare quello attivo.
Sui provocatori, sì, hai ragione no al 100%. Di più! Il problema è che spesso forniscono dati FALSI e secondo me è sun ervizio al resto dell’utenza sbugiardarli. Ma HAI RAGIONE la provocazione pura andrebbe ignorata ….. e sono il primo che ci casco e li affronto a viso aperto perché é spesso più forte di me …..
Questo articolo dovrebbe comparire permanentemente nella home di live tennis.
Altro che i cookie del caz…
per il forum, continuo a sostenere che bisogna ignorare le provocazioni gratuite provenienti dai guest ma lo so che è difficile resistere.
poiché le provocazioni arrivano quasi sempre dai guest(s) (ovvero quelli che nascondere dietro uno o più nickname casuali) per me la migliore soluzione è:
1) ignorare tutti i commenti provocatori, senza replicare ma con tanti pollici in giù, per attivare la funzione che nascosti i commenti presente sul sito)
2) sottoporre ogni commento dei guest(s) all’approvazione della moderazione (soluzione migliore ma davvero faticosa per il moderatore di turno);
3) invitare tutti a registrarsi, in modo tale da prendersi un po’ di responsabilità di quello che si dice (dico un po’ perché registrandosi – attività che non comporta niente di che – si conserva cmq l’anomimato).
Cognizioni intellettuali – Studio- Esperienza – Rielaborazione -Cultura. Parole che pesano come macigni.
Concordo ma fino ad un certo punto.
Quando ero giovane non nego che provavo un brivido di gioia quando perdevano Lendl e Becker, rei di aver “chiuso” il mio amato Mac e mi consolavo con le vittorie di Edberg quale forma, di rivincita. Crescendo sono diventato un grande estimatore di tutti i campioni che hanno segnato la mia passione per questo sport.
Oggi vedo un’acredine verso non solo i nostri ma i giovani emergenti, tanto che un utente li ha in sostanza definiti non normali come i nostri. Ergo un atleta che studia e si laurea è meno apprezzabile di quelli che a 13 anni mollano la scuola solo perché è esuberante su un campo da tennis.
È una deriva mossa dal tifo pro e contro, che crea mostri perché battono i nostri, dualismi tra connazionali, improvvisa esterofilia.
Personalmente tifo per i nostri ma guardo il tennis e come lo giocano e se dico che non mi piace il gioco di tizio o caio non significa che lo consideri inferiore o che goda della sua sconfitta.
Rileggiamo certi aggettivi dati ai giocatori non solo italiani e chiediamoci chi è normale e chi no.
Lo sport nazionale in Italia è il disfattismo, vale a dire un misto di rassegnazione e di risentimento. Rassegnazione al fatto di essere (non si sa perchè) destinati ad un “destino cinico e baro”, e risentimento verso chi invece riesce a raggiungere, in contrapposizione con esso (e quindi colpevole di non adeguarsi al costume nazionale) dei risultati. In Italia c’è più simpatia per il perdente che per il vincente (soprattuto quando occasionalmente perde, per cui viene esposto al pubblico ludibrio).
Solo due volte, nella storia italiana, si è superato questo complesso: dopo la sconfitta di Caporetto, quando, dopo la disfatta, si riuscì, ripartendo, a venirne a capo. E dopo l’8 Settembre 1943, quando di fronte all’ignavia dei potenti, una parte della popolazione decise che era il momento di agire, e non aspettare che gli eventi le cascassero addosso.
Parole sante sig Mazzoni
Le applichassimo a questo forum, ripuliremmo l’aria dalle nequizie e dagli afrori di sentina che lo appestano e si potrebbe tornare a parlare finalmente SOLO di tennis (magari perfino litigando, ma in modo sano e costruttivo).
Ma bisognerebbe avere il coraggio di fare una VERA moderazione attiva e di spazzare e cestinare una bella fetta di utenti (in toto o almeno nella parte in cui essi provocano perché talvolta ce ne sono di ambivalenti che sanno sia scrivere che provocare), ivi inclusi quegli utenti che difendono i provocatori, offendendo coloro che ad essi si oppongono (e sono gli utenti PEGGIORI, i più pericolosi!)
Ce la faremo?
Apprezzo le parole ma, almeno in italia, bisogna rassegnarsi al fatto che se qualcuno ha successo, o anche prospettive di successo, è costantemente sulla bocca di tutti ed esposto ad una pressione elevatissima. Al primo fallimento verrà subito etichettato come quello che si è montato, che ha trovato avversari sottotono, la botta di culo e cosi via.
Troppi sono gli esempi ormai, partendo dai recenti Berrettini o Marcell Jacobs fino ad arrivare a Bargnani in NBA o a Max Biaggi
belle parole, condivido al 100%.
peccato che , e qui sta il punto, che una larga parte della popolazione, e anche in questo sito non si fa certo eccezione, non capirà quello che c’è scritto, a causa dell’analfabetiso funzionale.
e aggiungo che sarà ancora peggio nei prossimi anni, con l’avvento delle IA stile chatGPT.
è il rovescio della medaglia, quello più brutto e sbagliato, dei “social”, e purtroppo non si tornerà indietro, sarà sempre peggio.