Hewitt tuona contro i vertici dell’ITF in difesa della Davis: “Dobbiamo sbarazzarci di chi comanda”
“Ho detto da sempre che le due cose più belle della Coppa Davis erano i set al meglio dei cinque e il formato casa e trasferta, perché era l’apice del nostro sport. Tutto questo non c’è più, è ridicolo. Dobbiamo sbarazzarci di chi comanda”. Così ha tuonato alla stampa a Manchester Lleyton Hewitt, capitano del team australiano di Davis ed ex n.1 del mondo, da sempre paladino – fin da quando era giocatore – della più antica competizione nazionale sportiva a squadre, nata nel 1900.
Fin dall’approvazione della tanto contestata riforma della Davis targata Kosmos-ITF, Hewitt è diventato uno dei più duri oppositori della nuova formula, tanto che subito dopo aver passato la fase a gironi in Inghilterra lo scorso weekend Lleyton è tornato con veemenza a sostenere la necessità di cancellare prima possibile lo status quo, che ritene “ridicolo”, per riavere i pilastri di un torneo a suo dire unico e amatissimo dal pubblico.
“Giocare davanti a 500 o 1000 persone è inaccettabile, non è la stessa cosa del passato. Ma come ho sempre detto alla mia squadra, l’orgoglio che viene nel vestire la maglia “green and gold” resta immutato, quindi per noi, qualunque sia il formato, resta immutato l’impegno di andare comunque là fuori e lasciare in campo tutto quello che abbiamo per il nostro paese” continua Hewitt. “Ma sono d’accordo che questo formato sia buono? No, neanche per un minuto. Dobbiamo sbarazzarci delle persone che oggi sono al vertice… abbiamo visto cosa è successo. Questo disastro doveva durare 25 anni e si è trasformato in un disastro di quattro anni. Sono già troppi. È inaccettabile. Finché non verranno apportate modifiche, affronteremo esattamente le stesse cose ogni anno, ma non resteremo certo qua fermi ad aspettare”.
Hewitt dichiara battaglia, ma molto dipenderà dalle elezioni del nuovo Presidente dell’ITF che si svolgeranno il prossimo 24 settembre a Cancun (Messico). Oltre all’attuale presidente Haggerty, che ha deciso di ricandidarsi, il suo principale rivale sarà Dietloff Von Armin, della federazione tedesca. Proprio il nodo-Davis potrebbe essere decisivo: l’attuale presidente ha scommesso sulla riforma della Davis come principale obiettivo del suo mandato, e tutti abbiamo visto com’è andata a finire; il tedesco al contrario si è sempre detto assai perplesso su questo tipo di rinnovamento.
Haggerty nei giorni scorsi ha confermato che a suo dire il cambiamento è stato positivo da molti punti di vista e quindi la sua idea è di proseguire su questa strada. Pure l’attuale direttore dell’evento, Feliciano Lopez, he confermato che una novità così grossa necessita di anni per esser digerita ed assorbita da giocatori e pubblico. In realtà, proprio la scarsissima affluenza del pubblico negli incontri della fase a gironi nei quali non è presente la nazione ospitante è uno dei più visibili problemi di questa formula. Ma non è l’unico. Uno dei capisaldi della riforma doveva essere la maggior presenza dei big, attirati da match meno duri (due su tre). Lo scorso weekend nella fase a gironi l’unico top10 a giocare è stato Djokovic, una toccata e fuga di una sola partita.
Dall’altro lato Von Armin ha criticato la situazione attuale della Davis e promesso cambiamenti, ma non ha pubblicamente proposto niente in particolare. Ci saranno sicuramente altri aspetti che peseranno tanto a livello elettorale – ITF gestisce tutto il tennis di base, giovanile, i Future e tanto altro ancora – e sicure “convenienze politiche” che potrebbero spostare voti decisivi da una delle due parti, ma è certo che la questione Davis è sul tavolo e avrà un peso non indifferente. Vedremo anche quanto peseranno le parole di Hewitt e altri duri oppositori della “nuova” Davis.
Marco Mazzoni
TAG: Coppa Davis, Davis Cup, Lleyton Hewitt
@ Guest (#3770361)
Sai che hai quasi ragione sul serio ! Peccato che saltano gli scontri nelle sedi nazionali, però fare partecipare solo le prime otto nazioni in base ai punti ATP va benissimo.
Per i soldi per scontri fra squadre di alto livello se ne possono trovare tanti.
La Davis antica occupa 3 settimane durante l’anno più una a fine anno.
Basterebbe raggrupparle in un periodo dell’anno, visto che ci sono tra Novembe e Dicembre altre 6 settimane ferme, a parte qualche ultimo challenger e future.
Avremmo ben 9 settimane dove concentrare la Davis, senza tornei ATP e quindi senza rovinare la programmazione ai migliori del mondo.
Ci parteciperebbero tutti.
Ti dico di più. Mettere una Wild Card per team multi nazionali con Greci e vari che non possono giocare in un team valido per la vittoria, perchè top 10 senza compagni all’altezza.
E per chi ha molti giocatori, pure una nazionale o più.
Come Argentina 2 Francia 2 Italia 2 Spagna 2 Germania 2 USA 2 ma anche 3.
Ci fossero Djokovic, Alcaraz, Medvedev e Sinner in campo, la vedresti anche se ci fossero i match 5 su 7.
Guarda che questo stravolgimento l’hanno fatto proprio per portare i top 10 a giocarla.
E comunque non si è mai verificato che ne mancassero 9 su 10 con la Coppa Davis precedente.
Spalti pieni ? Mi dici chi ci sarebbe a vedere la finale tra Canada ed Australia a Mursia ? Qualche turista, come in questo periodo che qui in Italia ho incontrato dei turisti canadesi.
Per il resto, Canada ed Australia finale di Coppa Davis in casa, ci sarebbe il sold out di tifosi di quella nazione.
Comunque questa formula c’è nelle competizioni a squadre tipo Bundesliga, Serie A, campionati svizzeri, spagnoli, francesi … e la vecchia World Team Cup morta fallita e seppellita.
Esibizioni, con pochi contenuti agonistici.
Comunque ti dico che i giocatori di Serie A si divertono molto : sempre li attaccati ai risultati che arrivano dalle altre sedi ed a fare calcoli.
Ma parliamo di semi professionisti che con i match a squadre si pagano gli allenatori e le spese per giocare sul circuito challenger o future.
Ma chi lo dice ? Tra l’altro negli Slam hanno già provato negli anni ’60 e ’70 a ridurre i match due su 3 sia agli US Open che agli AUS Open, poi … indovina ? Li hanno rimessi 3 su 5.
Ma va ?
Quella del tifo è una caratteristica della Davis.
Basterebbe comunque controllare la situazione perchè i seggiolini che volano in campo non sono accettabili. C’è un limite a tutto.
L’unica cosa è che purtroppo il fattore campo è troppo incisivo sul risultato. L’Italia demoliva la Spagna dei top 10 in casa, però da loro venivamo sbranati e disintegrati.
Ad ogni modo a Palermo : Italia – USA 0-5. Agassi e Sampras il tifo non lo ascoltavano nemmeno.
E gli australiano quando possono vedere il loro team nazionale in Australia ?
No, basterebbe semplicemente togliere le 3 settimane della DAvis durante l’anno ( Febbraio Luglio Settembre ) per i 3 turni prima della finale, e per gli spareggi, e quindi il tour finirebbe la prima settimana di Ottobre al posto dell’ultima.
A questo punto avresti da giocare la Davis dal 15 di Ottobre al 25 di Dicembre tanto a Natale giocaherebbero solo i protagonisti delal finale, non certo tutte le 16 squadre.
Avremmo due mesi e mezzo per giocare la Coppa Davis con la fase ad eliminazione diretta 3 su 5. Bastano ed avanzano.
Certo, nel nostro emisfero giocare outdoor in autunno è dura, ma la botte ubriaca e la moglie piena non si possono avere.
Però possiamo rivolgerci all’amante 20 enne, dai … non è male !
Reintegro : per i Top 10 l’ultimo torneo è Parigi-Bercy che finisce il 5 Novembre, poi ci sono solo i due tornei di Metz e Stoccolma ATP 250.
Quindi i top 10 prima degli Australian Open di fine Gennaio dell’anno dopo sono in vacanza, a parte la settimana delle ATP Finals tra solo i primi 8 del mondo e la NExt Gen.
Magari giocano l’ATP Cup, ai tempi giocavano la Hompam Cup o il rcco torneo ad inviti a Kooyong in Australia, per preparare gli Australian Open.
Le Fasi finali di Coppa Davis sono il 20 di Novembre.
Volendo, senza fare l’anno di 14 mesi :
il 20 giochi gli ottavi di finale 3 giorni
il 27 giochi i quarti di finale 3 giorni
A dicembre la settimana di natale giochi la finale, quella prima o due settimane prima giochi le semifinali.
Restano solo 4 squadre a Dicembre.
Senza bisogno di fare durare un anno 14 mesi …
Ma va : ci sono Novembre e Dicembre vuoti. Il cicuito dura 10 mesi scarsi, non 12, all’anno. Informati prima.
Inoltre, ci sono le varie esibizioni ricche che i giocatori top 10 giocano, poi si lamentano pure che giocano troppo !
I top 10 in genere giocano tra i 14 ed i 20 tornei, i challengeristi sui 30-36.
Per i top 10 ci sono 20 settimane di tornei, massimo 24 più la Coppa Davis. Avanza ancora quasi mezzo anno vuoto dove si allenano o fanno esibizioni a destra e sinistra.
Lleyton Hewitt la pensa esattamente come me, ed altri appassionati e protagonisti di questo sport.
Ma poi adesso rispetto alla prima rivoluzione hanno pure peggiorato la cosa.
Dai, cosa ” match 2 su 3 meno stressanti ? ” … si, ma in una settimana ne giochi 3 mentre prima ne giocavi due di match i tre giorni.
Per cosa ? Per eliminare sempre solo la metà delle squadre.
Almeno con i gironi eliminatori a Madrid si passava da 18 a 8. Giocando però 2 match al posto di 3.
Una sola settimana al posto di 2 !
A questo punto perchè non fanno la Coppa Davis in una giornata sola ?
Shoot Out : solo un tie-break all’11 per ogni incontro.
In un giorno solo sbrigheresti via tutto il tabellone a 16 di coppa davis, ad eliminazione diretta.
Sono 4 turni, 6 ore in totale. Anzi : mezza giornata.
i big non giocano nemmeno con questa formula
non so io farei una competizione con uomini e donne come quel torneo di inizio anno, l’ho trovata molta carina come idea, due singolari maschili e due femminili ed un doppio misto, così si dà l’idea della salute di tutto il tennis di quella nazione, altrimenti basta un fuoriclasse che vince singolo e doppio e buonanotte ai suonatori
La cosa più grottesca è che la vecchia Davis esiste ancora, ma si usa solo per i gruppi secondari (5 incontri, casa e fuori, eliminazione diretta, anche se non più 3 su 5). Mentre le fasi finali, che assegnano l’ambito trofeo, si svolgono con la formula asettica e markettara che sappiamo…
Scusate la provocazione ma l’unica soluzione per vedere i big è organizzare la Davis in una sola settimana, otto squadre solo sulla base del ranking dei giocatori. Punti atp (ma tanti) da giocare in Arabia Saudita con montepremi da 100 milioni di euro.
P.s. è una provocazione.
Hewitt ha ragione al 100%. Soldi ai giocatori e punti Atp e vedi come giocano tutti i migliori, in sedi dove il tennis di alto livello si può vedere solo in tv (promuovere il tennis dal vivo, anche fuori dalla cerchia dei tornei deputati, dovrebbe essere un compito istituzionale dell’Itf).
Quello che molti qui paiono non capire è che se già la formula attuale pone problemi rispetto alla preparazione e alla stagione (di tutti i tennisti, di prima o seconda fascia) introdurre trasferte, anche transoceaniche, con cambi di superficie nel cuore di una stagione, è assolutamente incompatibile con il tennis contemporaneo.
Ad esempio, andare a giocare sul cemento australiano a fine aprile, oppure sul rosso europeo a metà agosto, sarebbe impossibile per quasi tutti i top 50 se non top 100.
La vecchia formula era totalmente priva di senso da almeno vent’anni.
Se non piace la nuova si può pensare a un vero mondiale, biennale o quadriennale, che avrebbe anche tantissimi ascolti.
Se la si vuole lasciare annuale bisogna, a mio avviso, lavorare su qualcosa di simile alla nuova formula.
Propongo undicembre e dodicembre. Finalmente ci starebbe un quinto slam indoor e un 1000 sull’erba.
Io avrei lasciato la vecchia formula dei 3 incontri su 5 con superficie scelta magari da chi gioca in trasferta. In più lascerei le partite 2 set su 3 per motivi tv e soprattutto assegnerei anche punti Atp…
Il tennis è uno sport individuale. Punto. La Davis è pressoché inutile. Io la rifonderei completamente, e la farei giocare solamente agli under 18
Il doppio può anche restare, ma deve pesare massimo per un quinto. Già così sarebbe spesso decisivo, ma un doppio, spesso imporvvisato, su tre partite finisce per avere un peso enorme e insensato
dice cosi perche vuol essere licenziato per seguire il figlio 😆
Penso che i big diserteranno la Davis qualunque sia il formato, a meno che non li coprano di soldi. E non è neppure detto che vi partecipino: troppi interessi legati al circuito ATP. Penso che la Davis debba tornare all’antico. Chi partecipa bene, altrimenti amen. La Davis deve tornare ad essere quella manifestazione che per un’intero week end focalizza l’interesse tennistico di due nazioni. I soldi devono avere meno peso, altrimenti non se ne viene più fuori. Niente big? E vabbè…ma chi gioca giocherà pervaso veramente dallo spirito Davis.
L’australiano non mi è mai stato simpatico però devo ammettere che questa volta ha ragione da vendere…
Girone all’Italiana. Una partita in casa e una in trasferta. Le partite al meglio dei 3 set vanno bene, altrimenti i big disertano. Inoltre, chicca finale, eliminazione del doppio, ( eliminazione solo in coppa Davis ) e 4 partite solo singoli, due al Sabato e due la Domenica per l’andata, 1 punto a vittoria. In caso di parità, 2 punti ciascuno. Al ritorno, in caso di ulteriore parità, si giocherà un quinto match per determinare la vincente. Numero di giocatori max da convocare 6.
Oggi come oggi il nodo centrale è come gestire ed ottimizzare i diritti televisivi, che forniscono l’unica base economica per sostenere ed incentivare la manifestazione, perché gli incassi dei biglietti probabilmente non coprono nemmeno le spese vive.
In questo l’ITF deve competere con l’ATP, e non è una situazione facile, basti vedere come l’ATP varando la pur sgangherata United Cup sia riuscita a far sparire la Hopman Cup, che aveva una più che buona tradizione.
già il tennis ha problemi enormi di ascolti: o qualcuno di voi a visto anche solo gli highlitghs degli altri match di davis? ci manca solo la partita ai 5 set così proprio non la guarda più nessuno, neanche se ci sono i campioni.
@ ALEXIEJ 70 (#3770051)
Cercare una soluzione che possa mediare il vecchio con il nuovo? concordo con Hewitt sul 3 su 5 set e sulle due giornate e i 5 incontri andata e ritorno fino agli ottavi. Le otto squadre vincenti andranno le finals che si disputeranno in uno degli otto paesi finalisti a sorteggio. Le finals diventano un mondiale a otto. Anche li 5 incontri sul 3 su 5 set in due giornate giocate lo stesso giorno quarti e semi su campi diversi o anche citta diverse. Esempio Italia : Bologna e Torino QUARTI E SEMI CON finale a MILANO O ROMA.
per sollecitare la partecipazione dei migliori darei punti atp come si fa nella United Cup in Australia.
CHE VE NE PARE?
se ha voglia di giocare gratis, va benissimo e può farlo anche subito: organizza un torneo di amici, una bella sottoscrizione per pagare campi e palline e via. se invece ha voglia di prendersi uno stipendio a 5 zeri, bisogna trovare qualcuno che paghi la baracca.
A me questo tipo di competizione piace ed anche molto. Non dimentichiamoci che i top player
anche negli ultimi decenni evitavano di giocare la Davis, la loro mancata presenza quindi non è dovuta solo all’attuale formula.
Secondo me, per vedere i migliori tennisti e di conseguenza avere gli spalti pieni, basterebbe aumentare notevolmente i premi e soprattutto concedere molti punti ATP.
Bravo Hewitt!
Il 3/5, piaccia o no, è incompatibile con il tennis televisivo, con i tempi dei giocatori, e, secondo me, fra un po’ sarà messo in discussione anche per quanto riguarda gli SLAM. Sul mantenere la formula dei Ties da 5 matches, e giocati di volta in volta in casa di uno dei due contendenti sono più possibilista, però non lamentiamoci se capitano situazioni tipo quelle che abbiamo incontrato in questi anni, corride tipo Maceiò o Astana o Buenos Ayres (e spesso anche in Italia a nostro favore). Ieri a Manchester, nella “civile” Gran Bretagna, il doppio decisivo fra Francia e GB sembrava lo giocassero al Maracanà. Per cui le semifinali e la Finale (da giocare nella stessa settimana a fine stagione) andrebbero comunque disputate in campo neutro.
Eliminazione diretta invece di questa cagata dei gruppi
Cinque partite al meglio dei tre
Due singolari il doppio e altri due singolari
GRAZIE Leyton
Cercare una soluzione che possa mediare il vecchio con il nuovo? concordo con Hewitt sul 3 su 5 set e sulle due giornate e i 5 incontri andata e ritorno fino agli ottavi. Le otto squadre vincenti andranno le finals che si disputeranno in uno degli otto paesi finalisti a sorteggio. Le finals diventano un mondiale a otto. Anche li 5 incontri sul 3 su 5 set in due giornate giocate lo stesso giorno quarti e semi su campi diversi o anche citta diverse. Esempio Italia : Bologna e Torino QUARTI E SEMI CON finale a MILANO O ROMA. cHE VE NE PARE?
Se allungano un anno solare a 14 mesi, magari c’è spazio per la vecchia Davis.
Oltre a Giulio Cesare, da cui Luglio, e Ottaviano Augusto, da cui Agosto, potremmo usare, chesso’ io, i nomi di Tiberio e Claudio 🙂