Andrey Rublev scherza sulle sconfitte ai quarti nei tornei del Grand Slam
Andrey Rublev è stato nuovamente uno dei nomi di spicco dell’ultimo US Open. La sua presenza nei quarti di finale di ogni Grand Slam sembra ormai quasi garantita, ma andare oltre appare come un passo troppo grande per il russo, che si è fermato alle porte della sua prima semifinale in numerose occasioni. Ha perso precisamente nove quarti di finale, un record sul quale Rublev ha scherzato in un’intervista con un podcast russo: “Se ci pensi, essere il primo giocatore nella storia a vincere zero su nove quarti di finale di Grand Slam è un record che non tutti possono ottenere”, ha dichiarato ridendo il moscovita, mostrando un atteggiamento positivo e sperando che un giorno questa serie si interrompa.
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è un bene che ci scherzi su. poi bisognerebbe anche considerare quanti altri tennisti sono arrivati così tante volte ai quarti
Dal punto di vista umano Rublev e’ un grande.ho avuto l’occasione di incontrarlo in un vialetto adiacente ai campi deltorneo di montecarlo di quest’anno ed e’ stato disponibilissimo a fare un selfie prima con me e poi con mio figlio senza dare la sensazione di insofferenza, cosa che invece capita quando lo chiedi ad altri tennisti.fuori dalla partita e’ un ragazzo dolce e sorridente.
@ Viri (#3762778)
Rublev a me piace tantissimo .
Ma ha sempre avuto come spesso anche Ruud gli spicchi più facili in ogni tabellone slam e 1000 da due anni a questa parte.
Fino ai quarti .
Arrivando sempre lì, prima o poi ce la farà.
O avendo la fortuna di beccare qualcuno arrivato nei quarti grazie alla buona sorte, o battendo qualche top4.
Arrivarci non è comunque da poco.
Molto bene la costanza di Rublev, essere praticamente sempre negli 8 non è da tutti e lui riesce ad essere abbastanza costante anche su tutte le superfici.
Se continua così prima o poi gli capiterà anche un tabellone leggermente più favorevole ai quarti che magari lo spingerà a fare un salto oltre.
Raramente ma succede ancora: Berrettini e poi Kyrgios a Wimbledon. Anche Ruud a Parigi due anni fa era un normale top10. Giocatori fuori dalla top10 purtroppo ormai da troppo tempo negli slam non fanno risultati, o comunque difficilmente vanno oltre i quarti.
Capita ancora nei 1000 (vedi Struff o Coric o anche Carreno, per non parlare di Rune o dello stesso Rublev a Montecarlo)
Gerulaitis seppe fare e, conseguentemente, dire di meglio…
Ma, appunto, era Gerulaitis.
Rublev, con tutta la benevolenza che posso tributargli, a Gerulaitis non può essere lontanamente paragonato, tanto per le qualità mostrate sul campo di gioco che per quelle simpaticamente umane.
Basta che ora lo facciano giocare con qualcun altro che non sia il suo fratello maggiore. Con la “Piovra” ha troppa sudditanza.
Vero che è un top ten e non un top five, ma nel tennis prima del dominio dei tre capitava che “normali” top ten (addirittura più dietro) si facevano le finali o addirittura si vincevano qualche slam nella settimana di grazia.
Rublev a furia di arrivare sempre negli otto gli capiterà di fare una o addirittura due partite di più, basta un avversario stanco, una giornata perfetta sua o similare.
L’unico imbattibile rimane Nole, tutti gli altri possono perdere anche contro Rublev in una giornata appena appena non ottima
Prima o poi farà anche quel passo, però fino ad ora a parte qualche mese dove era una furia è rimasto sempre un gradino indietro rispetto ai migliori.