Davis, Lopez difende il formato: “Ho giocato tanti anni col precedente e tutti pensavano che fosse da cambiare”
Dopo una sola giornata della fasi a gironi di Coppa Davis, da più parti impazzano le polemiche sul formato attuale, confermato anche dopo la clamorosa rottura tra ITF e Kosmos, per la scarsa affluenza di pubblico e la quasi totale assenza dei migliori giocatori. Infatti tra i top 10 giocherà il solo Novak Djokovic, fresco campione a US Open. L’attuale direttore dell’evento, Feliciano Lopez, ha parlato alla stampa iberica difendendo il format attuale e parlando di dati di affluenza di pubblico molto buoni a Valencia e in prospettiva per le finali di Malaga. Per “l’ironman degli Slam”, non era possibile continuare con la vecchia formula della Davis per colpa di un calendario troppo pieno e chiede a tutti pazienza per far digerire questa nuova Davis che a suo dire non è poi così male. Ecco alcuni estratti del pensiero di Lopez.
“Si è parlato molto del format, ma quello su cui eravamo tutti d’accordo qualche anno fa era che quello precedente dovesse essere cambiato” dichiara Feliciano. “La mia sensazione è che il pubblico ora sia più contento con questa formula, siamo nella posizione di continuare a crescere e aiutare il pubblico più giovane a capire questa competizione, la sua storia e le emozioni che vi si scatenano. Molti lo hanno già sperimentato, ma ci sono nuovi tennisti che non hanno ancora giocato questa competizione. Siamo in un momento di transizione in tutti i sensi”
Il suo pensiero sul fatto che solo Djokovic tra i top 10 si è reso disponibile a giocare questa settimana: “Nessun format garantisce che tutti giocheranno, gli anni di esperienza sono fondamentali e i numeri non mentono. Se venisse giocato con un altro formato accadrebbe la stessa cosa. E con qualsiasi formato, anche se fosse ideale, molti tennisti mancherebbero ugualmente perché il calendario è quello che è. Dire che questo formato non risolve il problema è per me un grave errore. Stiamo facendo un ottimo lavoro, mi piace il format e piace anche alla maggior parte delle persone. Ripeto, non credo che esista un format ideale, i giocatori hanno i loro impegni e il calendario è molto duro. Il problema è il calendario. Che Novak sia qui è il miglior esempio di ciò che rappresenta questa competizione. Dopo aver vinto il suo 24esimo Slam, è sorprendente che venga a rappresentare il suo paese. Siamo molto grati, ma la cosa importante, e ciò che la gente deve vedere, è cosa significa questa competizione per i giocatori e per il mondo del tennis. Che uno come lui sia qui la dice lunga sul suo impegno, ma sottolinea anche che la Coppa Davis è una competizione che ha suscitato in lui emozioni incredibili tanto da voler essere di nuovo qui, che ha voglia di provarle ancora. È la prova che siamo in un buon momento, non perché c’è solo Novak, ma è un chiaro esempio dell’impegno e del valore di questo torneo”.
Il punto dolente delle sfide tra due team in trasferta è quello del pubblico molto scarso. Il video di ieri di Wawrinka ha scatenato un vero inferno sul web e piccati commenti anche da parte di molti tennisti. Uno dei più duri è stato Julien Benneteau, che rispondendo a Pique è andato giù pesante:
How do you dare to talk ??? You have literally killed one of the pillars of Tennis with the @ITFTennis
So please at least shut the f… up— Julien Benneteau (@julienbenneteau) September 12, 2023
Questa la risposta di Lopez al riguardo: “Al momento l’idea è quella di continuare su questa strada, anche se abbiamo sempre in mente di cercare soluzioni qualora dovessero sorgere problemi con questo format. Abbiamo voglia di evolverci, sempre, ma pensiamo di essere in un buon momento con questo formato. Ha un po’ quello che aveva quello vecchio, che per me è l’essenza della competizione, poter giocare in casa o in trasferta a febbraio e poi ha un altro format adattato al tennis di oggi. Quello che non possiamo fare è disputare cinque sfide all’anno, ho giocato quel formato e lo so. Ma il formato di partenza visto a Madrid 2019 non è lo stesso di oggi. Quando c’è un cambiamento così radicale è normale che una fetta di pubblico sia scontento, cerchiamo di creare un format adeguato ai tempi in cui viviamo. Onestamente penso che nella formula attuale ci sia un po’ di tutto, ma il calendario è ancora molto duro. Quello a cui non possiamo pensare è che, a causa del format, i giocatori non arrivino. È una bugia, ho giocato in Coppa Davis per 20 anni e la gente si lamentava che i migliori non giocavano. Bisogna avere fiducia nel progetto, capire che ogni giocatore prende le proprie decisioni e sceglie il proprio programma. Al momento, questa settimana abbiamo l’80% dei biglietti venduti nei giorni in cui la Spagna non gioca, questo è un successo“.
In pratica Lopez difende a spada tratta la nuova Davis, chiedendo pazienza. Tuttavia si contraddice sul fatto che l’attuale situazione sia migliore della precedente quando afferma che l’essenza della Davis è giocare in casa e fuori. Oggi con i gironi proprio quest’essenza è andata di fatto perduta. Ha sicuramente ragione quando dice che il vecchio formato non andava più bene e che i big disertassero in massa la Davis, ma… il vero nodo resta il calendario. Se mai il mondo del tennis – complessivamente inteso, ATP, ITF, giocatori, sponsor, federazioni – vuole rilanciare la cara vecchia insalatiera, dando al pubblico la possibilità di vedere i propri tennisti con la maglia della nazionale, c’è una sola e unica strada: far spazio in calendario. Almeno 4 slot liberi lontani dagli Slam nei quali le trasferte siano il meno pesanti possibili. Poi ci sarà sempre qualcuno dei migliori che non andrà, per scelta o convenienza, ma in questo calendario esageratamente affollato e quasi senza soluzione di continuità, la Davis è non solo compressa ma quasi umiliata.
Marco Mazzoni
TAG: Coppa Davis, Coppa Davis 2023, Feliciano Lopez, Julien Benneteau, Marco Mazzoni
@ Pier no guest (#3764304)
Piccoli uomini non crescono… L’insulto è l’ultimo rifugio degli incapaci.
@ Spigolo (#3762715)
Nel 2023 c’è chi è ancora talmente stupido da confondere una critica ad una norma con un pensiero politico.
Torna a studiare oppure inizia.
Vergognati.
Pure la sfiga nel 2023? Mille e non più mille! Argomentazioni raffinate, non c’è che dire 😀
Come scritto da altri utenti, che tu non leggi perché impegnato a scrivere le tue critiche politiche fuori contesto e pretestuose, il sistema di registrazione non è proprio a punto; in ogni caso non manco di rispetto a nessuno commentando come guest.
In merito ai punti io preferisco l’approccio ATP Cup. Se la formula è 2 vittorie su 3 paradossalmente potrebbe essereci un giocatore (o due nel caso del doppio) che non vince nemmeno una partita ma potrebbe alzare il trofeo. Non gli darei 500 o 1000 punti. E poin andrebbe capito cosa dare alle riserve o a chi gioca magari solo una partita nel torneo.
In questo era più “onesta” la vecchia davis, quella degli anni 90, in cui si scontravano in pratica tutti (4 singolari e 1 doppio), ma così diventerebbe troppo troppo lunga la cosa.
Basterebbe far diventare la Davis un evento a cadenza biennale. Ci sarebbe tutto il tempo per organizzare il torneo senza ingolfare il calendario dei tennisti e si potrebbe tornare alla formula originale, unica ed inimitabile
@ Spigolo (#3762520)
E registrati, per educazione e rispetto.
Ma non portare sfiga! Cos’è mal comune mezzo gaudio? Per carità, tieniti le tue sfortune va, magari sei pure contagioso.
@ Pier no guest (#3762509)
Io penso che tu ti sia (s)qualificato ampiamente, con argomenti e lessico. Non ho consigli da darti, temo non ti servirebbero.
Buona giornata!
Lopez difende l’indifendibile e questo dice tutto del personaggio.
Coercizione. Ora la libertà di pensiero è coercizione mentre il rim beccare chi non ha offeso nessuno, non ha espresso nulla di lesivo è un’azione coercitiva.
Credo dovresti studiare di più anziché parlare a vanvera.
E te lo dico, poiché non sono ipocrita, senza, alcun rispetto. Hai rotto che basta.
Mi sembra che possa bastare tu come esempio di mancanza di autocritica. Non mi scandalizzo dei tentativi di coercizione, ma sicuramente reagisco (anche se con chi fa come te è sostanzialmente tempo perso). Auguri!
I punti ATP extra sono una belinata impraticabile, perchè i giocatori convocati avrebbero dei vantaggi in termini di ranking che non si sarebbero guadagnati giocando e vincendo, ma “per grazia ricevuta”, e con scarsissima sostenibilità sia sportiva che giuridica.
Dai tempo al tempo. Arriveremo alle partite coi sets al meglio dei 4 games, al deciding point dappertutto, e al monoservizio.
Concordo, e mi piace molto il nick che hai scelto.
Ma Mazzoni non è stato neanche sfiorato dal minimo sospetto che Feliciano Lopez, SPAGNOLO, e da poche settimane Direttore delle finals (che guarda caso si giocano nella Patria di Pique e di Messi) non poteva che dire le cose che ha detto???
Uno che per onorare la poltrona avuta in regalo riesce addirittura a razionalizzare il segnale dell’assenza di nove top-ten su dieci, non meriterebbe più una pernacchia che non un’articolessa laudatoria?
E Volandri quando deciderà di abbandonare – spintaneamente – la poltrpna di capitano di questa paggliacciata? Si è accorto che quando va a piazzarsi a gambe larghe davanti ai giocatori che tentanto di trovare un minuto di relax, i giocatori non lo c….no neanche di striscio, e sono visibilmente irritati da questa cerimonia alquanto cretina?
Il problema – enorme – degli stadi vuoti non c’è mai stato prima, perchè con opportune rotazioni “equalizzatrici” gli incontri avvenivano sempre in casa di uno dei due contendenti, e gli stadi facevano sempre il tutto esaurito.
format ridicolo, palazzetti semivuoti…………….un successone
Io ho suggerito la soluzione Davis in tre settimane con la vecchia formula.
OK, c’è il problema del pubblico che non viaggia per vedere la Coppa Davis all’estero, e tribune deserte.
Niente, allora si torni alle fasi inter-zonali, cioè … una Coppa Davis giocata in Asia, una in Sud America, una in Nord America, una in Europa, una in Africa, una in Australia.
Sono 6 continenti.
Li si giochino 1mo e 2ndo turno in una settimana : LUN MAR MER e VEN SAB e DOM. In continente il giovedì riesci a trasferire i giocatori da una nazione all’altra.
Volendo si potrebbe addirittura fare 2 singolari nella nazione non testa di serie, 2 singolari e doppio sul 2-2 nella nazione testa di serie con sistema andata e ritorno.
Basta studiarci sopra.
Le semifinali e la finale si possono benissimo giocare in 10 giorni, andata e ritorno in tutto il mondo.
Ad esempio Italia – Australia o USA – Australia.
Oppure in questo caso fai l’andata a Novembre, finito il circuito ATP maggiore, ed il ritorno a Dicembre.
Oh, c’è tutto Novembre e Dicembre a disposizione per giocare le fasi finali di Coppa Davis.
Il problema nel tennis è che vogliono copiare altri sport, e non è fattibile.
I tornei obbligatori sono stari ricalcati dalla Formula 1.
Solo che in formula 1 ci sono tot team e sono sempre quelli i piloti non cambia il ranking e l’entry list ogni anno.
Per rifare il sistema di un campionato mondiale stile formula uno si dovrebbero stilare al massimo 4 classifiche all’anno.
Per permettere ai giovani in crescita o a chi rientra da infortuni di giocare nel massimo circuito.
20 tornei da 16 giocatori, o al limite da 32 + i 4 dello Slam con formula tradizionale.
STOP. Tutti i tornei sarebbero dello stesso valore tecnico, avendo gli stessi partecipanti, Al limite ogni 4 mesi ne cambiano 2 o 3, anche per gli infortuni, non di più, ma non intacca il livello di un torneo lo stesso.
16 giocatori possono benissimo giocare un torneo in una settimana, come succede dagli ottavi degli Slam in poi, al meglio dei 5 set.
Sono 20 settimane di tornei all’anno più le 8 degli Slam.
Avanzerebbero 24 settimane e per giocare la Coppa Davis trovi posto finchè vuoi.
Ovviamente il livello più basso, anche li stessa formula.
Ma va : ma dove ha ragione ? E’ una formula vecchia, morta e sepolta con il fallimento della World Team Cup che si organizzava a Dusseldorf sin dagli anni ’80.
Cosa dovevano fare invece ? Tenerla com’era ma richiusa in appunto tre o 4 settimane giocando in una sola sede che ruotava di anno in anno.
Un anno in Spagna, un anno in Italia, un anno in Germania, un anno in Argentina, un anno negli USA, uno in Francia, uno in Svizzera, uno in Russia, uno in Sud Africa, uno in Australia, uno in Giappone, uno in Cina etc. etc.IL DOPPIO solo come quinto incontro
VEN SAB e DOM 1mo turno
VEN SAB e DOM 2ndo Turno
MAR MER e GIO SEMIFINALI
VEN SAB e DOM FINALISSIMA e FINALE 3/4 posto
In 8 città il primo turno,
Poi quarti e semi in 4 città
Finale nella capitale dello Stato organizzatore o altra città.
Sempre 5 set, sono anacronistici niente.
E’ sport, perchè non giochiamo un solo set, allora, per essere pià moderni ?
3 settimane a Novembre oppure spostando il calendario in altre stagioni e si chiude li.
Vabbè, per forza : è spagnolo !
Si, da cambiare d’accordo, ma non in peggio, riesumando la vecchia World Team Cup allargandola e facendo giocare gli incontri a notte fonda.
Nel 2023 ancora c’è qualcuno che si scandalizza se si fa riferimento ad una norma che sta diventando un esempio di mancanza di autocritica.E questo in un forum che ha toccato argomenti ben più importanti quali la libertà di opinione, di trattamenti sanitari, di boicottaggio o meno verso certi atleti.
Ancora oggi c’è qualcuno che fraintende sostenendo che questa sia un’idea politica che si vuole manifestare.
C’è da rimpiangere chi scriveva sui muri “piove governo ladro”.
Sono contento che chi sostanzialmente vorrebbe censurare un’opinione poi sorrida.
Ricordando il Nome della Rosa capita che spesso il riso stia nella bocca degli stolti.
Lopez ha tutto sommato ragione, infatti concorda anche Mazzoni: il problema è il calendario, col quale ogni tipo di soluzione risulterebbe problematica, visto che la Davis ha bisogno di essere giocata almeno un 3 (minimo minimo) volte l’anno.
Io nel complesso sono d’accordo con lui, la formazione di prima era disastrosa, 5 set anacronistici per partite senza punti ranking, con trasferte in Antartide quando due giorni dopo uno doveva giocare ad Indian Wells. Era insostenibile. Questa nuova idea non è malaccio, semplifica molto, la rende più logica e più fruibile sia per il pubblico da casa che per il tennista, ma appunto ha il problema degli stadi vuoti. Se si anticipasse la finale a prima dell’ATP Finals e dessero punti ranking ci sarebbero MOLTE più partecipazioni.
Sia maledetto il giorno che qualcuno ha pensato di cambiare la devis…infamia e vergogna accompagneranno per sempre chi si è macchiato di questo delitto
@ Pier no guest (#3760709)
Stai più che tranquillo, le persone che si comportano come te non mi creano alcuni disagio. Al limite mi fanno sorridere.
Se non si capisce la colpa è di chi spiega. Colpa mia.
1) Se si spalma su 2 annate il calendario sarebbe mezzo-pieno in entrambi gli anni.
2) Alla fine sarebbero solo max 3-4 incontri all’anno per atleta. Credo che definire i punti in palio non sia un gran problema. 100 per gli ottavi, 200 per i quarti, 300 per le semifinali, 500 per la finale?
4) Esiste un ranking ATP per le nazionali
6) E’ chiaro che ATP Cup andrebbe eliminata.
ATP = Association of Tennis Professionals
ITF = International Tennis Federation
Se l’ATP ha iniziato ad organizzare la ATP CUP è perchè non ha trovato un accordo con ITF ed ha voluto mostrare che il coltello dalla parte del manico, oltre alle capacità organizzative, ce l’ha lei.
Se ITF crede di essere portatrice della verità continui così …
@ von Hayek (#3760526)
3 singolari e un doppio può finire in parità 2-2. A quel punto si fa un set supplementare
Arriveranno i sauditi e vedrai come tutti si fionderanno a giocare
Quanto vorrei che la Spagna, priva di Carlitos e Rafa, non passasse il girone…
Tranquillo Feli, questo format invece è perfetto.
Magari la tecnologia net è solo tarata male: se si impostasse per un tocco più intenso e deciso nel variare la traiettoria non potrebbero esserci net fantasma. Dipende dalle regole e dalla taratura anche a parità di tecnologia.
1) allora il calendario sarà troppo pieno un anno si e un anno no
2) quanti e come? per capirci, vale come un 250 o come un 1000? Sposta molto direi. O come l’ATP Cup? E se come quest’ultima, perchè fare due competizioni praticamente identiche?
4) Come calcoli la squadra più debole? Cioè una roba tipo Spagna-Serbia potrebbe far scontrare Alcaraz-Djere e Djokovic-Fokina? Così l’unica regola bella viene tolta
6) bigliettoni presi da dove se oggi non frega niente a nessuno? Lo stanno facendo comunque, si chiama ATP Cup però quella che foraggiano
ma che fai contesti le sacre regole del Tennis?
E’ come se chiedessi perchè c’è il tie break e non vanno avanti finchè uno non fa due punti di seguito come avviene nel primo set a pallavolo. Il sensore è la tecnologia che funziona male, ma il let una volta lo vedeva il giudice apposito piazzato li apposta.
non lo so ma su supertenniX ieri si vedeva, non ho capito nemmeno se c’era il commento o no (in qualche partita si e qualcuna no, boh).
Uno spettacolo triste triste.
E questa è la sola ed unica DURA VERITA’.
Date punti e/o premi e vedi che i tennisti torneranno a giocare la davis. Della gloria o di giocare in nazionale non gliene frega un cazzo.
E’ tennis, mica volley dove i valori sportivi esistono ancora.
con l’incasso del palazzetto paghi forse il suo noleggio e gli alberghi dello staff. forse.
Mi tengo il problema due volte e tu tieniti la tua insofferenza.
Non sto certo a perdere tempo con chi non accetta una divagazione in un forum dove si è trattato di geopolitica, epidemiologia, libertà negate.
Chi ha orecchie per intendere… Intenda. E gli altri in camper.
Il successo o l’insuccesso di una formula non dipende se non in minima parte dalla presenza di pubblico agli incontri, ma solo dai diritti TV incassati.
Chiaro che una sfida Cile-Svezia a Santiago farebbe il pienone, ma quale network televisivo a livello mondiale sarebbe interessato ad averne i diritti?
Attendo con interesse, se mai si avranno, i dati sugli incassi per i diritti televisivi dell’edizione in corso.
@ Pier no guest (#3760557)
Ma come mi è venuto in mente che volessi trasmetterci il tuo disappunto politico? Incredibile come a volte sia insidiosa la semiotica del linguaggio!
Se proprio vuoi la mia io ascolto spesso Barisoni, e questo dovrebbe dirti come la penso in materia; ma non lo scrivo nel forum della Coppa Davis perché, come detto, non c’entra una mazza.
Se non vuoi ammetterlo il problema è tuo due volte.
Bastava mettere il due su tre….
Potrebbero anche chiamarla Walden Cup
Punti Ranking e soldi ai giocatori e vedi come va benissimo anche il vecchio format. Al limite basterebbero solo due finestre all’anno per ottavi e quarti e girone finale a 4 dopo le Finals. Purtroppo non ci sarebbe un gran magna magna per i vari speculatori tipo Kosmos e dintorni ( con la complicità dei dirigenti istituzionali, compreso quelli della nostra federazione che, ricordiamolo sempre, hanno subdolamente votato il cambiamento-Kosmos senza esplicitarlo, al prezzo di qualche diritto tv in più per Supertennis).
In che senso Djokovic è tornato? Se gioca solo la fase finale non ha fatto più di altri che torneranno solo allora come lui!
“Dalle prime fasi a quelle finali”, sorry.
Bisogna trovare un’altra collocazione in calendario e distribuire punti ATP in modo crescente dalle prome dasi a quelle finali. Si potrebbe anche fare una sperimentazione, ad esempio abolire il let sulla palla di servizio. Io e molti giocatori abbiamo avuto la sensazione che il sensore faccia scattare il let anche solo per un colpetto d’aria. D’altro canto non si capisce perché il let sia lecito durante il gioco mentre non lo è sul servizio (la palla è pur sempre in gioco, o no?).
La Davis non muove il pubblico che muovono i Mondiali di calcio, quindi fare un Campionato del mondo di tennis non ha assolutamente senso, basta vedere la foto di Wawrinka per farsi un idea: quando non c’è la squadra di casa lo stadio è vuoto.
Per me si dovrebbe tornare indietro e fare 2-3 turni all’anno, in periodi di off-season, assegnando il titolo ogni 2 anni.
nessuno guarda la davis se non c’è la propria nazionale ai turni finali, percui allargare la base in un unico evento è l’unico modo per darle numeri sostenibili per essere attrattivi per gli sponsor.
il problema è che non basta, che la davis fa numeri da atp 250 e ha costi da atp 1000: non regge perché il grande pubblico non guarderà mai canada italia, non gliene frega nulla della partita sonego vs pospisil.
o qualcuno qui pensa di guardare o di interessarsi ad una sola partita di cile svezia? qualcuno sapeva almeno che la partita fosse borg garin? e questi sono quelli dentro il nostro girone …. perché poi c’è chessò francia svizzera con mannarino stricker, o serbia corea con lajovic hong …
Non è il format giusto anche formalmente perché monco! Non ha senso mettere nella fase finale solo tre punti e farla breve se la Davis deve conservare un minimo di credibilità! Sul 2 su tre set in due giorni con potenziali 5 punti non ci sarebbero controindicazioni eccessive e si tornerebbe ad un format minimamente credibile.
la davis è una competizione senza presente e senza futuro
Boiata. Non c’entrano le idee politiche, l’iniziativa è stata un fallimento totale come altre promosse da altri partiti politici.
In questo caso l’aumento dei costi dei materiali è innegabile e nessuno (nessuno!) ha mosso un dito.
Nessuna idea politica, vuoi chiedere a qualche tecnico per conferma? Vuoi un preventivo per ristrutturare? Vuoi chiedere il costo del cappotto passato dai 54€ almeno ai 135€ nelle medesime aree geografiche?
Quindi il concetto è che a fronte di un errore non lo si vuole ammettere.
Se poi sei particolarmente sensibile mi scuso ma la realtà è questa.
Che figata quando volete ficcarci e comunicarci a forza le vostre idee politiche prendendo a pretesto qualsiasi argomento che non c’entra un’acca.
Ma perchè nn si reintroducono punti atp per ogni sfida?
LA competizione sarebbe più appetibile da parte dei giocatori perchè la fatica (che Sinner vuole evitare) inciderebbe se non altro sulla classifica e sulla race.
Dunque più che i soldi, i punti.
1) Calendario pieno? Davis biennale.
2) Insofferenza dei top-player? punti ATP extra (oltre ai 19 tornei validi, come per le “Finals”) in base all’avversario incontrato.
3) Stadi vuoti? Sfide singole nei paesi coinvolti.
4) Disparità di valori tra le squadre? Lasciare alla squadra più debole la scelta degli accoppiamenti nei singolari, alla squadra più forte il giorno della sfida
5) Formula: 3 singolari e 1 doppio sempre in un’unica giornata
6) IMPORTANTE: foraggiare con tanti bigliettoni fino al raggiungimento degli obiettivi desiderati.
Il punto è che andrebbe ridotto il numero di partecipanti alla fase finale. Sedici sono troppi, e se questo può contribuire ad allargarne la diffusione, finisce spesso per abbassarne il livello. Anche perchè (pensiamo a paesi come Danimarca, Grecia o Norvegia, che hanno un top10, ma sono molto indietro nella classifica, mentre ci sono paesi come Corea del Sud e Svezia, che non hanno top 100) la logica della squadra spesso privilegia paesi tennisticamte medicocri. A mio parere, dovrebbero esserci 16 partecipanti compresa la fase preliminare, con due finestre eliminatorie (Febbraio/Aprile e Settembre) secondo il metodo tradizionale (5 matches 3/5), fase finale a 4 squadre con ties sempre a 5 matches 3/5 da disputarsi in un unico luogo. Si manterebbe la formula che più piace, si ridurrebbero le settimane (3 anzichè 4), e si concentrerbbero semifinali e finale in un’unico periodo ed in un unico posto, garantendo maggiore uniformità nelle condizioni. Giocare una finale o una semi “in casa” rappresenta un favore eccessivo a chi ha la fortuna di ospitare l’evento.
Il 24 settembre verrà eletto nuovamente il presidente dell’ITF, potrebbe essere riconfermato Haggerty, ne dubito, o essere eletto un nuovo presidente, ci sarebbe il tedesco, Von Armin, sostenuto anche dalla Fitp..
Chissà che non si possa, in poco tempo, tornare al vecchio formato, magari con qualche aggiustamento..vedremo.
Per renderla più oscena potevano fare 2 doppi e un singolo come terzo match, magari a risultato acquisito.
Tutti pensavano che fosse da cambiare in meglio, non in peggio….
La frase completa di Feliciano Lopez è la seguente:
“Ho giocato tanti anni col precedente e tutti pensavano che fosse da cambiare. Allora ho chiamato il mio amico Piquet e gli ho detto: seppelliamo insieme la Davis così proviamo a fare un sacco di soldi”.
Se hanno l’80% dei biglietti venduti i giorni senza Spagna ha ragione lui e il problema non esiste.
E’ da considerare come dicono tanti la quota di biglietti comprati dalla federazione tennis spagnola da elargire alle scuole, ma ci sta anche quello.
Di sicuro ha ragione sul fatto che nessuno vedeva di buon occhio la versione precedente e convocazioni tra capo e collo in vari periodi dell’anno.
Diventa veramente inutile e ripetitiva la atp cup, che andrebbe fusa trovando un periodo dell’anno compatibile con gli impegni dei più.
Pur rispettando l’esperienza di López credo che certe persone abbiano la sindrome di Fonzie, dire “ho sbagliato” gli è impossibile.
Io ancora cerco un 5star dire ” Si, il Superbonus è stata una cagata pazzesca, fatta coi piedi, i prezzi dei materiali sono schizzati alle stelle (così ora non fate nulla) col risultato che solo un insignificante 3% degli immobili (spesso di recente costruzione) ha avuto un miglioramento energetico”.
No… Non riescono…
due parole anche sulla chiusura dell’articolo di Mazzoni: ha perfettamente centrato il punto. qualsiasi formula si decida di utilizzare il vero nodo è il calendario. e rendere la competizione appetibile ai migliori giocatori. è ineludibile che ITF e ATP collaborino per trovare una soluzione. che non deve necessariamente rincorrere soldi e basta.
benneteau la tocca piano….
per tornare alle parole di lopez del titolo: tutti pensavano che fosse da cambiare, ma cambiando non è detto che si migliori, si possono anche peggiore le cose. cosa che è successa.
Ma la risposta di Julien Bennetau ???
Ragazzi qui si prendono a bastonate virtuali tutti i giorni…