Djokovic dopo il successo a New York: “Se non fossi serbo sarei stato glorificato a livello sportivo tanti anni fa, soprattutto in occidente”
L’inestricabile dibattito sul GOAT (il migliore di sempre in uno sport) resta un tema complesso da affrontare. Il tennis nella sua ultracentenaria storia ha attraversato epoche così diverse da rendere impossibile e francamente ingiusto stilare una classifica definitiva. Nell’era moderna del gioco, diciamo dall’Era Open, è indubbio che Novak Djokovic sia il giocatore più vincente, i numeri di Slam, settimane da n.1 del ranking, confronti diretti contro i migliori avversari parlano chiaro a suo favore.
Il diretto interessato si è così espresso alla stampa del suo paese (riportato da Sportklub) in merito ad un dibattito ancor più ampio, quello del miglior sportivo in generale, con una vena piuttosto polemica visto che tira in ballo la sua provenienza come fattore a suo svantaggio.
“Il migliore di sempre? Lascio a voi e a tutti gli altri decidere se merito o meno di far parte di quel dibattito”, ha detto Djokovic . “Una cosa, però, è un dato di fatto: se non fossi stato serbo, sarei stato glorificato a livello sportivo molti anni fa, soprattutto in Occidente. Ma questo fa parte del mio viaggio, sono grato e orgoglioso di venire dalla Serbia – per questo motivo, tutti questi risultati sono più dolci e ancora più appaganti”.
Poi approfondisce il discorso, ricordando a tutti gli enormi sacrifici che la sua famiglia in Serbia ha dovuto affrontare per permettere al giovane Novak di crescere nello sport: “Diventare uno dei più forti era un’ambizione incredibilmente alta per qualcuno che proviene da una famiglia senza tradizione tennistica, per un ragazzo in Serbia che sta attraversando sanzioni ed embargo, un paese devastato dalla guerra e nel quale il tennis era uno sport molto costoso e inaccessibile. Le probabilità erano praticamente contro di me e la mia famiglia, ma, sai, ce l’abbiamo fatta. Dico “noi” perché devo molto alla mia famiglia, ai miei genitori che si sono sacrificati così tanto per farmi essere qui. E questo non è un cliché. Dico davvero. È stato estremamente, estremamente difficile con molte avversità che hanno dovuto affrontare e atrocità che quando ci pensi, arrivi a dire che l’ultima cosa a cui vuoi pensare è sostenere tuo figlio in uno sport costoso. A quel punto il problema era portare il pane sul tavolo della cucina. Quindi, riflettendo sull’intero viaggio, è stata una corsa incredibile, di cui tutti possiamo essere molto orgogliosi. Questo tipo di educazione e le esperienze che ho avuto durante l’infanzia mi permettono davvero di apprezzare questo momento o qualsiasi altro momento che ho vissuto, grandi momenti della mia carriera nella storia di questo sport”.
TAG: dibattito sul GOAT, Novak Djokovic
@ Servebot86 (#3759372)
Bellissimo!!! C’è qualcosa di patologico/maniacale nella sua voglia di vincere!!!! Allora tutti i tennisti sono pazzi furiosi! Ma secondo te, gente come Roger che si ricamava le iniziali d’oro e Rafa che ha fatto di tutto al suo corpo per tenerlo vitale e competitivo, giocava a tennis per un ameno hobby? Quanto alla camminata di Nole, credo sia la più normale e composta del circuito, come tutta la sua gestualità che non contempla insistenti riti apotropaici e il suo look regolare che non contempla smanicati di cattivo gusto. Niente, hai sbagliato su tutti i fronti, ma non preoccuparti, appartieni semplicemente anche tu alla categoria di quelli che, diciamo così, non amando Nole tennista (perché è questo che in fondo ci interessa di Nole, il suo privato non dobbiamo certo condividerlo ne’ siamo tenuti ad indagarlo) non vedono l’ora che incominci a perdere, e visto che invece Nole sembra recidivo lo vedono antipatico, noioso, insomma, non sanno più cosa inventarsi..ma quella della patologica/maniacale “voglia di vincere” sinceramente è la più comica che abbia letto
Credo che Nole non abbia individuato correttamente il motivo del suo non essere amato. Lui è arrivato cronologicamente dopo la formazione del duopolio Federer-Nadal. I tifosi di tennis erano già schierati e all’inizio hanno pensato che gli slam vinti da Nole sarebbero stati irrisori rispetto a quelli conquistati dai loro beniamini. Quando hanno realizzato che avrebbe vinto tanto “l’odio” è aumentato ed ora che li ha superati non lo possono proprio vedere. Si sa, tra i due litiganti il terzo gode, ma verrà visto sempre come il terzo incomodo. Anche per gli atteggiamenti e carattere è sempre stato rapportato a “quei due” con frasi del tipo:”Ah Federer non l’avrebbe mai fatto, è un signore”, “Nadal è un guerriero, ma è sempre corretto”, ecc. ecc. Sono un tifoso di Nole dal 2010 e per gli atteggiamenti l’ho a volte criticato (anche per le sue posizioni novax), ma alla fine quello che giudico è la sua bravura ed efficacia in quanto tennista, e minchia se è efficace (spero la redazione mi perdonerà la parolaccia)
@ vecchiogiovi (#3759252)
Beh, Nole ama l’Italia, e’ risaputo perché l’ha dichiarato più volte, ha un team con italiani con cui parla fluentemente la nostra lingua, a Torino ha vinto le sue Finals più importanti in un momento delicato..insomma, credo che in tutto questo discutere e ipotizzare sul Nole uomo una cosa sia certa: per l’Italia nutre solo simpatia..poi che gli italiani possano avere avuto percentualmente una certa mentalità sociopolitica che ha contribuito a convogliare le simpatie su Federer e Nadal è un dato di fatto, Nole non parla a vanvera né per antipatie personali, coglie le tendenze del mondo (almeno questo emerge dalle sue sempre non banali interviste e dichiarazioni, approfondimenti che emergono meno dalle parole rilasciate dai colleghi big, più indifferenti per carattere, formazione o per le origini più fortunate, dove la beneficienza del ricco non equivale a proprie vicissitudini di vita) anche al di fuori del tennis e che comunque nel tennis hanno poi delle inevitabili ripercussioni
Mi sembra proprio che non abbia tutti i torti.
Questo forum trasuda negatività da ogni poro.
In ogni caso il goat del tennis è una donna: martina navratilova.
Anche lei diffamata x la provenienza geografica e poi osannata quando ha scelto la patria del capitalismo e della guerra.
E (peggio ancora) aggiungiamoci le cattive frequentazioni in patria. Parla di “Paese devastato dalla guerra”, potrebbe anche trovare il tempo di leggersi un paio di libri in proposito invece di andare a pranzo con gli amici di Mladic.
@ Mauro N (#3759425)
Ma in quale film?
Molto diversa la, situazione. Esisteva intanto la cortina di ferro, c’era una contrapposizione forte politica ma persino cinematografica.
Lendl però si trasferì in Usa nel 1981,green card nel 1987,cittadinanza nel 1992,a fine carriera.
L’antipatia verso Ivan era un po’ per la provenienza (ma non così fu l’atteggiamento verso la Navratilova) ma perché in fondo fu l’antagonista di Connors e McEnroe, insomma era Ivan Drago vs Rocky.
A fine carriera subentrò più che altro la malinconia per il vecchio nemico, cosa che in fondo abbiamo visto anche verso Connors e non solo in Usa, vedi il doppio in stampelle con Gerulaitis al RG o, sempre lì, le lacrime quando portò Chang al 5o per ritirarsi avanti di un 15.
La solita favoletta che proviene dalla Serbia ecc. ecc., ma a noi non ce ne frega niente. al pubblico non piacerà mai un ruffiano, sfasciaracchette, invidioso di Re Roger
I paragoni con Lendl non stanno né in cielo né in terra. Lendl si che era antipatico! non rideva mai, sempre scorbutico, sempre molto distante.
Nole è molto simpatico e una bellissima persona.
dichiarazione che puà essere letta su più livelli. E’ indubbio che la Serbia filo-russa è il meno gradito degli stati balcanici al mondo occidentale, che preferiscono di gran lunga stati come la Croazia, la Slovenia e persino la Bosnia. E del resto, il sogno della grande serbia non fa che attirare antipatia nei confronti di questo popolo. Ma queste sono nozioni che non tutte le persone riescono a capire o sanno. per la maggior parte della gente serba o croazia non fa differenza. sicuramente quello che dice djoko è vero a un certo livell o di comprensione, ma la gran parte della gente se ne frega che lui sia serbo.
Io mi ricordo molto bene come veniva trattato Ivan Lendl dalla stampa americana e occidentale e anche dagli stessi tennisti americani… da schifo.. (e non c’era nessun motivo serio).
Poi quando ha cambiato bandiera, altra musica. Quindi il suo discorso e’ più che fondato.
Esattamente quale sarebbe il ‘dato di fatto’, ossia la prova oggettiva, in base a cui si può dire che Djokovic è stato discriminato perchè serbo? Mi sembra che sia solo una sua sensazione, una sua personale lettura delle vicende che lo riguardano. Lascia veramente stupefatti che uno sportivo di questa grandezza persista in un atteggiamento vittimista da Calimero; d’altronde non sono certo il primo a notare che si esalta e si motiva quando pensa di avere tutti contro. Forse è una condizione, questo sì, connaturata al suo essere serbo, ossia parte di un popolo che si ritiene sempre dalla parte sbagliata della storia. Basti pensare che loro celebrano come atto fondante la battaglia di Kosovo Polje persa contro gli ottomani qualche secolo addietro
Ho scritto “più amato”, non più forte (che è discutibile)
Questo vittimismo (non è stato glorificato? Ma quando mai) è funzionale alla carriera politica che sono certo vorrà intraprendere in patria, dopo quella tennistica. Se ne vedono continuamente sintomi. Sarà all’insegna di accenti nazionalistici e revanchistici contro l’Occidente. Peraltro non del tutto ingiustificati, questi ultimi.
Secondo me qui Nole sbaglia.
La simpatia è una questione di proiezione, ovvero ci piacciono generalmente quelli con cui abbiamo
piu cose/caratteristiche in comune. Nole da spesso l’impressione di non essere umano a volte, di essere „troppo perfetto“ in generale e questo fa rosicare estremamente soprattutto i piccoli uomini
Personalmente Novak Djokovic non l’ho mai sopportato. Sono molto d’accordo con l’utente Luce nella Notte, in particolare quando scrive che c’è qualcosa di patologico-maniacale nella voglia ossessiva del serbo di vincere, di primeggiare, di schiantare ogni ostacolo fra sè e la gloria. Non sopporto i suoi occhi allucinati, lo sguardo e l’incedere da bifolco, la sua finta simpatia quando fa le imitazioni, il suo essere no vax e “anti sistema”. Per non parlare delle frequentazioni con personaggi assai discutibili legati all’esercito ultra nazionalista serbo. Vorrei che si ritirasse al più presto per diventare Presidente della Serbia, invece mi toccherà sopportare Nole fino alle Olimpiadi del 2028. Almeno, così dice quell’altro simpaticone di Ivanisevic.
Non mi va di girarci tanto intorno quindi diciamo come stanno le cose: Nole uscita tanta invidia soprattutto da piccoli personaggi come questo „luci nella notte“ che si trovano davanti a un personaggio che sembra perfetto, troppo evoluto per loro.
È una persona che trova sempre parole belle per gli altri, che cerca di essere sempre positivo, che cerca di essere un buon esempio, che fa attenzione alla sofferenza umana e animale, che si attiva per il benessere dei colleghi. Tutte queste cose danno enormemente fastidio al piccolo umano medio
nessun circoltennista italiano potrà mai amare Nole…
Ha dimostrato che non servono a niente…
sempre grande Novakkkkk
È sempre più difficile scindere politica e sociale dallo sport, è tutto concatenato, l’aggressione russa lo prova. Il miglior tennista attuale e probabilmente di tutti i tempi vive sulla sua pelle questo problema. Non è assolutamente antipatico, anzi, però le sue dichiarazioni extra tennistiche, mai banali, possono risultare fastidiose. Spesso. Il fatto di essere serbo non lo agevola a incontrare simpatie. Divisivo come pochi, grande a livello sportivo come nessun altro
Sono fighi tutti e 3 ma se parliamo di simpatia a mio parere Nole e’ uno con il quale ti fai risate a crepapelle.
Gli altri 2 in quanto a simpatia non sono il massimo ma sono 2 persone fantastiche su questo non ho dubbio alcuno.
La minchiata doveva dirla. Nessuno è perfetto.
Non c’entra l’essere serbo.
Se solo fosse stato più attento in certe affermazioni… e anche i suoi familiari, allora sarebbe stato più simpatico.
…sportivamente inarrivabile ma umanamente deprecabile quasi ogni volta che apre bocca, caro Novax, chi semina vento raccoglie tempesta; del resto da uno che aveva invitato al suo matrimonio gli ufficiali delle tigri di Arkan non ci si può aspettare nulla di più. Un grandissimo, enorme, campione sul campo…dopo il ritiro ce lo ritroveremo capo politico nel suo paese… e non sarà un gran che visto che è un estremista nazionalista rimasto a 200 anni fa…
Djokovic sa bene che, al di la’ delle sue posizioni anti vax, diversi occidentali non la pensano come lui sulla spinosa questione geopolitica del Kosovo e sui bombardamenti NATO sopra Belgrado, anno 1999.
In Serbia il nazionalismo e le posizioni filorusse,per quanto io rimanga convinta atlantista, sono cresciute anche grazie a quella scellerata decisione.
Ma Nole ,secondo un mio modesto parere,non riesce a capire come mai non desta simpatia al 100% nei confronti della gente e quindi ogni tanto cerca delle motivazioni intorno a sé.Dovrebbe invece non prendersela più di tanto e tranquillizzarsi e far parlare solo le sue imprese.Col tempo la gente capirà ed inizierà ad apprezzarlo ed amarlo al 100% nello stesso modo di Roger e Rafa.
No, ecco, questa cazzata non doveva dirla. In passato ci sono stati molti giocatori dell’Est Europa che sono stati molto simpatici e amati dal pubblico (occidentale) e anche dagli sponsor (Ivanovic, Jankovic, Safin, Janowicz, Dementieva, Ancic, Ivanisevic, Sharapova), quindi non tiri fuori il vittimismo che è serbo. La verità è che lui ha fortemente politicizzato la propria figura in chiave anti-progressista geopolitica andando sempre contro le posizioni occidentali (che è legittimissimo, purché poi non si pianga quando vedi le conseguenze volendo sempre trastullarti a Montecarlo con i brand occidentali), perché si gloriava dell’essere il bastiancontrario, il cattivo disneyano, ma ora si accorge che forse ha sbagliato. E in generale ha tentato troppo forzatamente di fare il simpatico quando non lo è molto (ricordiamoci di Ivanisevic sull’orlo di una crisi di nervi che definì gestire Nole “un inferno”).
In fin dei conti, chi semina vento raccoglie tempesta.
@ Losvizzero (#3759267)
Proviamo a immaginare come sarebbe stato trattato in Australia, se fosse stato, chessò, Americano…
@ il capitano (#3759095)
Non ne soffre, gode di più.
Come noi tifosi godiamo a leggere i commenti rosicanti di chi non lo ama…
Nella vita conta l’affetto dei propri cari, non dei leoni da tastiera.
Ed il primo a Nole non manca di certo…
I migliori giocatori si costruiscono tutto da soli e dal nulla,chi l’avrebbe mai detto che un altoatesino sarebbe diventato il più forte giocatore del tennis italiano,proveniente da una zona dove i giovani se scelgono di intraprendere uno sport al 90% riguardano sport invernali,lì forse neanche li hanno i campi da tennis
Il discorso è molto più semplice, siccome hai fatto piangere più e più volte i loro beniamini, ti ripagano per quello, e visto che la gente non è per niente sportiva si comporta da ultrà.
Vero svizzero?
Anche basta! Vattene in pensione !
Quando la comunità internazionale mette sotto embargo un paese, Corea del Nord, Russia, etc, di solito un motivo c’è, non si fa per futili motivi. Non ci ha pensato Nole?
@ Octagon (#3758995)
Tre dei cinque che hai menzionato non hanno mai giocato sotto la bandiera Serba, ma Jugoslava, e gli altri due sono “acclamati” sono quando giocano nei loro club, nell’NBA…
E si, in America sono anche meno razzisti di noi, anche nel tifo sportivo, ed infatti Domenica scorsa…
@ Peter (#3759239)
Anch’io sono d’accordo con entrambi 😉 Mi sono sempre stupita quando leggevo che Nole era antipatico. Io lo trovo simpatico, ironico e intelligente.
Gli piace trovare la scappatoia comoda, e chissà come mai non avevo dubbi.
Probabilmente se fosse stato spagnolo francese o inglese sarebbe stato diverso, è vero, ma non è stato discriminato per la sua provenienza e nessuno gli ha messo i bastoni tra le ruote.
Se negli ultimi anni nonostante i grandi risultati sportivi stia prendendo solo pesci in faccia dall’opinione pubblica deve solo guardarsi allo specchio.
Anzi, lo stanno trattando persino fin troppo bene con tutto quello che ha combinato, dalle vicende sul vaccino con annesse figuracce internazionali tra scappatoie burocratiche e mancanza di rispetto della salute del prossimo, fino ai comportamenti maleducati in campo.
Però quando si trova in una posizione di vantaggio ovviamente si trasforma in Djoker con smorfiette faccette siparietti.
Può prendere in giro solo chi mette i pollici in giù!
Nole ha deciso di togliersi qualche macigno dalle scarpe. Ed ha fatto bene perché ha stra-ragione
peccato questo retro pensiero. Djoko dovrebbe invece ricordare che la sua fortuna si chiama Germania e Italia (oltre che Montecarlo. Brutto pensiero, rimbesuito dalla propaganda della grande Serbia.
Primo, zitto ci stai tu ciccio..
Secondo, prova a guardare una partita di Nardi e poi dimmi se ti sembra che abbia un atteggiamento simile….ovviamente sono due opposti
La facesse finita con questi continui piagnistei POLITICI (perché di questo si tratta), sarebbe più simpatico almeno al 50% di noi. Continuando così si rende sempre più inviso a chi non lo sopporta e ovviamente più idolatrato dai fans. (lo sa, e lo fa apposta).
D’accordo con te.
Grande !!!!
Tutti ciechi e faziosi, “vedovi” della coppia-di-fatto ibero-elvetica… 🙂
Norwood 1.
Molti però lo amano per quello.
PS: per evitare fraintendimenti, ritengo Putin un criminale, come molti suoi colleghi anche occidentali o loro amici. Perquesto non mi piace il fatto che, a torto o ragine, Djokovic possa essere associato a lui. Ma, come ho scritto in un altro post, il mondo non è bidimensionale.
Ovviamente uno non scriverà mai che non gli piace perché è Serbo ma rimane il fatto che buona parte del tifo contro, è solo per quello
Premesso che non sappiamo nulla della loro vita privata, c’è un Rafa Nadal che con il badile spalava il fango dopo l’alluvione nella sua isola, c’è Federer che va nella sua fondazione in Sudafrica a costruire scuole e insegnare giocare a tennis ai bambini e c’è chi dona un milione di euro all’ospedale di Bergamo per poi organizzare il torneo covid-party e girare positivo senza mascherina. Sicuramente i primi due sono delle amebe mentre il terzo è un figo.
@ Aaron (#3759172)
Più che altro indipendentemente da come la si pensi io credo che uno sportivo o chi gli sta dietro deve rimanere fuori da certi argomenti o tenerseli per se perchè ciò in cui si crede giusto o sbagliato che sia può diventare divisivo mentre lo sport deve fare proprio il contrario cioè unire sempre e comunque
Quanto razzismo in poche righe.
Vedo con piacere che la redazione ha letto il mio post di stamattina. Comunque visto che l’argomento è sempre questo mi devo adeguare alla maggioranza. Quindi se Djokovic fosse nato a Basilea sarebbe stato glorificato anni prima, soprattutto in Occidente?
Bravissimo
Non avresti potuto scrivere post migliore
Novak Djokovic parla alla sua GENTE , parla come ha sempre fatto alla PANCIA del suo paese con i neanche troppo velati richiami nazionalistici che sono da anni una costante nelle sue dichiarazioni.
Il quale paese, la Serbia , è un fedele ossequioso alleato del criminale seduto al Cremlino.
Padre Djokovic e oserei aggiungere figlio Djokovic pienamente allineati su questa linea politica di estremismo nazionalista e simpatia filo russa.
E hai il coraggio di chiederti perchè non tutto il mondo ti ama ?
Tennista enorme, uomo molto discutibile
non sono d’accordo, il cestita migliore è Doncic ed è Sloveno
è il suo carattere in campo che non piace a molti e non il fatto che sia serbo a cui credo non interessi a nessuno che ami il tennis. I più grandi nella storia di uno sport non esistono perchè il tennis di adesso è cosa ben diversa da quello di 40 anni fa dove si giocavano molti meno tornei e con una strumentazione molto più rudimentale..
Non sono mai stato un fan di Djokovic, dei tre quello per cui ho simpatizzato era Federer, pur non diventandone un fan sfegatato. Quello che non mi convince di molti tennisti è l’essere, quando va bene, bidimensionali, non persone a tutto tondo con sfaccettature diverse, fuori del rettangolo, a parte certe informazioni sapientemnete filtrate dagli uffici marketing, non sappiamo niente. Djokovic, Medvedev e per certi versi, Cori Gauff, lo sono, non si preoccupano di quello che dicono, che faccia crescere o meno la loro popolarità. Per un Serbo l’ultimo trentennio è stato sicuramente difficile, sia per le guerre e la penuria, ma soprattutto perchè additati come uno degli “stati canaglia” (non più di tanti altri che invece agiscono sempre a piacer loro), uno degli stati coinvolti nel “movimento slavo”, sostenitore di Putin, etc. L’atteggiamento verso il Covid è stato, più che ancora una scelta medica, una sfida al mondo occidentale, assieme a personaggi esecrabili come Trump, Bolsonaro ed i loro modesti epigoni italiani. La dichiarazione va letta quindi più politicamente che esistenzialmnte. Ed i paragoni con i cestisti serbi che da anni giocano nella NBA, parlano Inglese e sono Statunitensi di fatto, come lo diventarono Monica Seles o Ivan Lendl non hanno senso.
E’ invece possibilissimo stilare una “classifica definitiva” nel tennis sulla questione “goat”, come lo è in molti altri sport come nuoto, golf, ciclismo, football am., motociclismo, hockey, ecc.
Ad oggi nel tennis il “più grande giocatore di sempre” é senza ombra di dubbio Novak Djokovic .
E certamente a tutt’oggi è stato più grande di Nadal e Federer .
@ Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (#3759078)
Certamente, è verissimo e concordo sul fatto che più volte si fa ben apprezzare con atteggiamenti che sanno anche coinvolgere positivamente il pubblico, peccato però che più volte fa poi crollare tutto all’istante il giorno dopo con dichiarazioni divisive, degne di un qualsiasi facinoroso. E, scusate tanto, ma di facinorosità divisiva con relativi aizzamenti alla polemica a proposito di argomentazioni a dir poco discutibili, soprattutto da parte di un personaggio ‘globale’ come è lui, specie nella situazione in cui siamo nel mondo odierno ce ne è decisamente sempre meno bisogno
Ti stimo
Un post di livello il tuo
Lendl però era Ceco di Ostrava…
Fosse poi lui uno a piombo…
La Seles è diventata americana, Lendl è diventato più simpatico quando saltò il fosso….
Boh? Cosa c’entra la Serbia… assicuro che il 90% degli occidentali manco sa che differenza ci sia tra Serbia, Bosnia, Croazia e paesi limitrofi, figurati gli altri.
Nole dovrebbe solo rendersi conto che è un grande campione e basta, con una infinita voglia di vincere ad un gioco e basta, queste cose da orgoglioso riscatto nazionale e personale sono inutili.
Ho scritto il mio commento priva di vedere il tuo. Concordo al 100%
Concordo al 100%.
Ma dai, cosa c’entra che è serbo?!?
Nicola jokic è serbo e attualmente é di gran lunga il cestista più amato del mondo.
È perché è un personaggio “discutibile”
Già, divisivo. Nole paga, ancora, oggi il suo peccato originale di essersi messo fra Roger e Rafa, limitando di molto l’interesse per la rivalità che qualcuno ha battezzato “Fedal”. I tifosi dell’uno (Roger) e dell’altro (Rafa) non gliel’hanno mai perdonata. C’entrano poco la presunta antipatia o il fatto di essere Serbo (che la Serbia, poi, tanto orientale non è).
Novak, sei il più grande tennista della storia (il più vincente senza dubbio), perché senti il bisogno di dire queste cose?
concordo. inoltre è molto intelligente e preparato anche su argomenti extratennis.
federer e nadal per esempio se gli togli il tennis di cosa parlano? al massimo nadal ti può parlare di catamarani e Federer del suo camper ma poi stop.
il discorso è anche che l’ambiente tennistico è un po aristocratico e con la puzza sotto al naso. un gesto come quello del telefono che ha fatto con shelton viene preso male. se spacca una racchetta giù critiche, se urla al suo angolo idem, se va in bagno tra un set e l’altro pure…
poi magari ste cose le ha fatte anche qualcun altro in passato e adesso è un mito.
e infine ti assicuro che se avesse vinto meno sarebbe un po più simpatico
Djokovic scopre le carte ammettendo che, nonostante i successi, non viene glorificato come un Federer. Di questo ne soffre e umanamente lo capisco, uno che ha dato tutto nello sport per raggiungere certi traguardi vorrebbe che gli fosse riconosciuto di più. Ma la gente ha le sue preferenze e simpatie e queste non le conquisti con i numeri. Vai grande campione e gioca ancora con il serve&volley che mi hai fatto divertire domenica sera.
“Tifare contro” pare essere una tipicità italiana mutuata dal tifo calcistico, vera fucina di anti cultura sportiva.
Il concetto è: se non posso gioire delle vittorie (che non arrivano, anche perché alla fine uno vince e spesso son quei 2 o 3) mi concentro su qualche “avversario”, lo critico senza pietà e godo dei suoi insuccessi.
Triste eh?
Io non capisco te, se a te sta simpatico accetta il fatto che potrebbe non esserlo a tanti, non hai il dono della verità, non ce l’ha nessuno. Lo stesso x il carisma, ognuno ha un concetto potenzialmente diverso del termine.
Dovresti approfondire e leggere di + : storia e geopolitica in primis prima di affermare che una persona di questo livello ti fa pena, non te lo dovresti permettere…
c’è un pò di vero in quello che ha detto. però lui rimane un personaggio divisivo ed è soprattutto per questo che non gode di tutta la considerazione che meriterebbe.
Io certi di voi non li capisco
Io credo che Nole sia il + simpatico in assoluto, fuori dal campo sa cantare ballare fare le imitazioni. Parla benissimo tutte le lingue
Chi altro ha il suo carisma?
Guardatevi una decina di interviste a fine partita contro chi volete e poi ne riparliamo
lo sport serbo non è solo lui…pallavolo,pallanuoto,c’è una saltatrice in lungo sempre applauditissima in tutto il mondo (vuleta) o l’altista topic….se qualcuno non lo ama non è certo per i suoi successi sportivi che sono indiscutibili.e comunque anche queste dichiarazioni geopoliticamente sono invece alquanto discutibili….
@ Davide (#3759008)
Io credo che tu abbia dei problemi: bramosia? Conosci uno sportivo che non voglia vincere sempre. Ma zitti mai?
Vedo che nessuno ricorda la vicenda dell’anno scorso a riguardo della magrissima figura agli AO con la farsa della avvenuta positività al covid nei giorni in cui partecipava ad eventi pubblici.
E ancora prima la promozione dell’esibizione in piena pandemia in cui si erano infettati in tanti ( era in Croazia, a Zara, mi sembra )…A me personalmente è scaduto parecchio.
È solo la mia opinione, che sia ben chiaro !
“Simpatico come Lendl” è splendida ma forse un po’ esagerata. Però rende l’idea di ciò che pensi meglio di qualsiasi altra analogia
Sacrosanto quello che ha detto Novak.
Si può essere d’accordo o no per quanto detto da Nole. Io penso che abbia espresso un pensiero più che legittimo, per me ha ragione.
Ci sono giocatori che vengono idolatrati come Alcaraz (il che ricorda molto il film satirico ‘Brian di Nazareth’) e altri odiati perché entrano in un contesto già cristallizzato (la contrapposizione biblica tra bene e male, ovvero tra Federer e Nadal).
Quindi questo tifare a prescindere contro il serbo, non ha in sé nulla di razionale.
Contiene misteriose motivazioni a cui è difficile porre rimedio (non credo alle motivazioni etniche addotte da Djokovic).
Non perde occasione per attirarsi antipatie, anche dopo una vittoria bellissima, poche volte l’ho visto giocare così bene. Ci son fior di atleti serbi molto amati, oggi Jokic nell’NBA per dirne uno, ma anche in passato. La provenienza non c’entra niente, è sempre la persona che conta.
Già le sue parole riguardo Serbia e occidente non mi sono piaciute, in quanto non vere, se poi le ha dette per uso interno ancora peggio!
Hai scritto la dura verità.
È ovvio che c’entra quasi nulla con il poco apprezzamento dal pubblico, lo vediamo anche con Medvedev vs Rublev: il tennis bello vince con gli spettatori
Durante la finale sono rimasto perplesso…
Sua moglie e i suoi genitori erano tesissimi come fosse la sua prima partita importante, invece parliamo di un giocatore che ha vinto tutto più e più volte.
Non so se tutto ciò sia positivo, intendo questa bramosia di successi e forse di denaro e magari di altro…chi lo sa
È più bravo quando gioca.
Si è espresso così alla stampa del suo paese. Come ho appena scritto in un altro commento: “auguri Nole per la tua futura carriera politica in patria” 😛
Ci sono, nella dichiarazione di Djokovic, due componenti che si mescolano.
La prima, sulla difficoltà degli inizi sia per la condizione economica della famiglia sia per la situazione generale della Serbia, è assolutamente condivisibile e deve suscitare ancora maggiore ammirazione per quello che ha fatto.
La seconda, che è maggiormente evidenziata nel titolo, fa riferimento ad una presunta discriminazione del mondo occidentale rispetto al suo paese: quest’ultima mi appare pretestuosa ed immotivata, atleti serbi come Jokic, Bognadovic, Dalipagić, Kićanović e la stessa Seles sono stati e sono apprezzatissimi senza alcuna remora legata alla loro origine.
E’ simpatico esattamente come era Lendl. Per chi si ricorda gli anni 80, nelle partite di Lendl tutti, ma proprio tutti, tifavano per il suo avversario. E nessuno metteva in dubbio la sua grandezza, come nessuno ha mai sminuito i record di Nole.
Se sei un personaggio spigoloso, diciamo anche antipatico in campo negli atteggiamenti, non puoi lamentarti che poi non vieni esaltato come meriteresti. Secondo me il fatto che sia Serbo incide relativamente, molto relativamente. Ovvio che se fosse americano avrebbe avuto un seguito diverso, ma solo perchè proveniente da un paese con 200 milioni di persone. Se Alcaraz avesse il carattere di Nole, sarebbe antipatico a molti, anche se è spagnolo e non serbo.
Però non vedo che non venga celebrato ovunque vada. A Wimbledon si parlava solo del fatto che non perdesse sul centrale da 10 anni, veniva ripetuta tutti i giorni la sua leggenda di imbattibile.
Sottotitolo, SERBO RANCORE.
Ha le sue ragioni per pensarla così.
Però anche i tifosi hanno le loro per pensarla diversamente.
È difficile uscire mentalmente da un contesto così assorbente come quello di crescita; neanche girare il mondo per anni lo ha evidentemente aiutato a sdoganarsi da una pruriginosa sindrome da accerchiamento.
Comprensibile di sicuro, non esattamente un esempio di brillantezza di pensiero, tuttavia.
La nazionalitá non c’entra nulla. Non sei e non sarai mai amato a causa della tua infinita arroganza, e certe dichiarazioni ridicole non fanno che confermare il punto. Il rispetto e l’affetto degli appassionati lo guadagni comportandoti bene sul campo da tennis. Impara da Roger and Rafa.
La gente apprezza la persona, della nazionalità non interessa niente a nessuno, molti italiani non riuscirebbero nemmeno ad indicare la Serbia sulla cartina. Se non viene glorificato si faccia un esame di coscienza sui suoi comportamenti in campo
Se fossi più sportivo e meno arrogante, i tifosi ti acclamerebbero di più
Che UOMO (per davvero, non il grattapalle maiorchino)
Grande sportivo, ma quando parla si vede che è invidioso del tifo che altri suoi colleghi hanno ricevuto. Ma il tifo ha anche una componente emotiva…..non solo i trofei in bacheca
Bello vedere cosi tanta gratitudine, condivisibile ciò che dice Nole.
Certo che la sua e’ stata una storia unica ma i meriti sono nella sua perseveranza e nella forza disumana della sua mente.
facesse sempre meno la vittima per ogni cosa…..sarebbe stato sicuramente piu’ glorificato…..piu diventa il nr 1 di sempre e piu diventa insopportabile
Ridicolo