L’ottimismo e le ambizioni di Binaghi per il futuro del tennis italiano. Telefonata pacificatrice con Fabio Fognini
Stamattina Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, ha rivelato di aver ricevuto una telefonata da Fabio Fognini che ha suscitato in lui un profondo senso di soddisfazione e gioia.
Durante un’intervista a Sky Sport, in occasione dei festeggiamenti al Circolo Canottieri Roma per il novantesimo compleanno di Nicola Pietrangeli, Binaghi ha sottolineato la grande maturità mostrata da Fognini, malgrado le recenti polemiche relative alla sua inclusione nella lista preliminare dei convocati per la Coppa Davis. Fognini, infatti, aveva espresso il suo disappunto per la decisione, ma dopo la sua esclusione dal quintetto alla Unipol Arena, ha scelto di mettere da parte le divergenze e sostenere la squadra nazionale.
La dedizione e il sostegno di Fognini alla squadra, nonostante la delusione personale, sono un segno della sua grande professionalità e dell’importanza della Coppa Davis per l’Italia. Non solo per i trofei, ma per l’eredità e la storia che porta con sé. Pietrangeli, il capitano della nazionale che ha trionfato nel 1976 a Santiago del Cile, ne è la prova vivente.
Tuttavia, l’obiettivo di Binaghi non si ferma qui. Durante l’intervista, ha evidenziato l’importanza di avere giocatori italiani tra i primi al mondo e di cambiare la storia dello sport nazionale. Ha anche evidenziato l’importanza di superare i record di Pietrangeli e di avere nuovi campioni che possano brillare a livello internazionale.
In un contesto più ampio, Binaghi ha messo in luce l’obiettivo a lungo termine della FITP: portare l’Italia al top nel tennis mondiale. Questo si traduce in vincere altri Masters 1000 e Slam, e avere giocatori italiani tra i primi tre o quattro al mondo. Una visione ambiziosa, ma con giocatori come Sinner, Berrettini, Musetti e Sonego, l’Italia ha tutte le carte in regola per raggiungere questi obiettivi.
Infine, Binaghi ha ribadito l’importanza di guardare al futuro senza sacrificare gli obiettivi a breve termine. Mentre la Coppa Davis resta una competizione prestigiosa, l’obiettivo principale della FITP è sviluppare talenti che possano dominare la scena internazionale e portare il tennis italiano a nuove vette.
Marco Rossi
TAG: Angelo Binaghi, Fabio Fognini
Tolto il solito Sinner quest’ anno il grandioso movimento italico ha prodotto zero vittorie nei tornei atp, annata pessima.
torno a ribadire, tornatene sul Pordoi, di tennis non ne capisci ed in poche righe assommi una montagna di fesserie…
ed in quella di Arnaldi?
Se mangiasse pesante il rischio c’è.
Prova a chiedere in giro a qualcuno non dell’ambiente tennistico se sa che musetti ha vinto un 500, non solo non lo saprebbe quasi nessuno ma la maggior parte neanche saprebbe che esiste un tale Musetti…
Prova ad immaginare che l’italia vinca la coppa davis e quanto se ne parlerebbe nelle televisioni e nei giornali e quindi quanta gente non appassionata particolarmente di tennis ne verrebbe a conoscenza, non c’é proprio paragone.
qualsiasi cosa tu possa dire pro o contro questo personaggio non ha alcun valore…
Binaghi sogna enzo
Pietrangeli è il migliore, Binaghi e la FIT sono i più bravi di tutti, i nostri giocatori sono i migliori… basta! un po’ di umiltà e di serietà, per favore. Abbiamo un Sinner che non è prodotto FIT, un Musetti che non vale la classifica che ha, un Sonego che è un modesto giocatore, un Berrettini che fra un po’ deve fare le quali anche negli SLAM (oltre che nei 1000), un buon Arnaldi, d’accordo, ma che deve dimostrare ancora tutto e poi dei giovani che sono 3 anni che fanno sempre gli stessi risultati, quindi crescita zero. E poi abbiamo un presidente fantoccio che dice che siamo i migliori, oltre a Pietrangeli che sa solo ripetere le stesse cose, e cioè che lui è stato il miglior giocatore italiano, quando in realtà non ha vinto nulla nell’era open, a differenza del suo amico Laver e di Panatta.
@ dario palumbo (#3759053)
Diciamo che vale praticamente niente.ilntitolo 500 di musetti Ad Amburgo ad esempio vale di piu
Vorrei capire quali sono i meriti della federazione ad esempio nella carriera di sinner visto che a 13 anni è andato da piatti e non ha fatto attività junior?oppure in quella di berrettini
finalmente una vera dichiarazione distensiva, la Davis attuale vale ben poco come prestigio e salute del movimento, molto più importante avere tanti tennisti nella top 100 e soprattutto alcuni nella top 10.
Non mi sembra che sia stato lui il pacificator, è stato Fognini a chiamarlo e credo che non sia remota l’ipotesi di una Pennetta che abbia composto a Fognini il numero di telefono del Binago.
Le polemiche degli ultimi giorni sono riuscite a fare sembrare Binaghi un saggio illuminato. Sono senza parole, chi l’avrebbe mai detto
Chissà se telefonerà lui a seppi …..
Complimenti a Fognini che fuori dal campo sa essere un signore!
Di rilevante in queste affermazioni è il non finalizzare il tutto alla pur prestigiosa Coppa Davis che con la formula attuale ha perso attrattiva! Ben più rilevante è l’ essere dominanti a livello di top players futuri e nei grandi tornei.
Nei momenti di difficoltà, ecco che interviene come sempre il deus ex machina pacificator del mondo tennistico italiano, a risolvere la questione e a ricordare gli enormi successi organizzativi del nostro movimento.
Ave binaghi, te salutamus
Come cambiano le cose: prima solo comunicazioni su whatsapp, ora tutti ricominciano a telefonare… E con la cornetta!
Io non tirerei via le vecchie cabine del telefono.