Italiane nei tornei ITF: I risultati di Martedì 12 Settembre 2023

@ PAOLO (#3759817)

Loro vengono citate in un post di un sito tennistico italiano, tu spari caXXate da un divano mentre ti strafochi di popcorn e superi il quintale… chi è più conosciuto?! Tal Paolo da Vattelapesca o Loro?!

Ps: si gode di più passando per casa tua mentre ci sono solo le donne!

@ Fabblack (#3759536)

Chi ha perso più tempo?! Io o il divanista che ha scritto tante righe piene di frasi insensate?!

@ Vasco90 (#3759348)

Ma chi le conosce?

@ Fabblack (#3759536)
È di coccio oppure non ci sta con la testa,ormai s’è capito!Però,sì,ogni tanto fa perdere la pazienza. Magari gode di questo…

Brava Lisa!!!

@ Gaz (#3759306)

Ricambio il complimento. Lui sarà meno sveglio di me, a te per svegliarti ci vuole il principe della Bella Addormentata…

@ Vasco90 (#3759348)

E basta!!!
Sono tornei entry level!
Se vinci un turno o due e dopo anni sei ancora lì, non hai risolto nulla di nulla: stai perdendo tempo.
– Gennaro, 19 anni, è quasi al quarantesimo torneo ed avrà vinto una decina di partite;
– Morreale, 18 anni, ha solo superato le quali (niente non è, ma prima delle due vittorie a Fiano Romano della scorsa settimana…. ha solo un altro punto… a Solarino: ha battuto solo Di Tommaso, B. Dessolis e Parravicini).
Inizia a complimentarti dalle SF in poi: prima, stai perdendo il tuo, di tempo.
Considera che nei tornei superiodi a W15 abbiamo perso tutte quelle del W40 e Pigato è passata per ritiro dell’avversaria nel W25: oltre a lei, solo Stefanini nel W80 (non ha ancora giocato il 1T) e nei W15, solo Gennaro al 2T e Morreale e Sposetti al 1T.

Benissimo la gennaro e la morreale

@ ilpallettaro (#3758827)

Spero che la ragazza non si lasci andare a questo fallimento, e che quanto accaduto sia di insegnamento a tutte le persone che vogliono uscire dalle loro vite “normali” attraverso i propri figli. Aver vissuto per anni con la quasi certezza di diventare una stella del tennis, con gloria, soldi e successo, non sarà per lei facile da superare ora che la realtà ha dato un responso ben diverso. A 21 anni si ha ancora il mondo davanti, ma una costante e progressiva regressione a questa età, è un segnale importante di limiti tecnici o psicofisici. Le auguro comunque di tirarsi su e di intraprendere una vita più libera e senza pressioni, magari restando nel mondo del tennis, che sicuramente ama molto

Scritto da Pollicino

Scritto da Federico
Che brutta, brutta annata per la Pigato

Ma ha vinto…

Questo cambia l’annata?
Io direi le ultime annate.
Una volta che fa una considerazione giusta…..
Perché le considerazioni negative si fanno anche dopo vittorie,come spesso faccio per smontare illusioni,e proprio quello il momento giusto.
Tra l’altro vittoria solo per ritiro.
Sei meno sveglio dell’utente che hai quotato,non è facile.

@ Pollicino (#3759039)

Sì, una delle poche partite di quest’anno, per ritiro dell’avversaria, 27enne rumena n. 752 del ranking WTA….

Scritto da Federico
Che brutta, brutta annata per la Pigato

Ma ha vinto…

Che brutta, brutta annata per la Pigato

Scritto da paolo
La Cocciaretto che college ha frequentato?

raro autogol in rovesciata di tacco: la cocciaretto, brevilinea con appoggi eccellenti, da top150wta si è iscritta a giurisprudenza perché – sono sue dichiarazioni – il tennis pro non era un approdo sicuro e bisognava costruirsi un piano b. da top 150, non da top1500.

che poi ovviamente il punto non è il/la 18enne prima categoria, che se non è sinner deve anche proteggersi con un piano B ma il cui piano A è un vero piano A.
il punto sono i seconda categoria che vengono spremuti come limoni dalle academy che gli raccontano che il ragazzo la ragazza ha qualità e che con lo staff giusto e il programma giusto può provarci; ragazzi che poi senti dire che “stanno inseguendo il loro sogno” senza neppure rendersi conto di quanta immaturità dimostri uno slogan del genere.
detto questo e dentro questa divisione tra fuoriclasse e bravi giocatori, ci sono mille sfumature a cominciare dal fatto che l’opzione college non è per tutti perché ci sono ragazzi diciamo poco dotati per lo studio e più portati per le attività manuali e dal fatto che con certe classifiche prendi la borsa di studio full in università USA che aprono molte porte e con altre classifiche entri con borse di studio parziali in università USA che ne aprono di meno.
ma a chi si scambia la declinazione di una soluzione con la sua smentita, chiedo: qual è l’alternativa?

p.s. si potrebbe aprire il penoso capitolo della fitp e il suo imbarazzante programma under e poi over 18, che costa una follia (le trasferte di massa sudamericane con le 18enni 2.7 sono la punta dell’iceberg) e che non produce niente perché non può produrre nulla: già a 16 anni figuriamoci a 18 anni o hai la stoffa o non ce l’hai, e se ce l’hai stai sicuro che hai la fila di academy che ti contattano facendoti allenare gratis con una percentuale sui futuri prize money (il caso sinner è il più noto, con un ragazzo così pieno di talento che non a 16 ma a 14 anni era ad allenarsi full time gratis), oppure il piano A è prepararsi al mondo del lavoro.

Scritto da Tifon
Come ho già scritto l’argomento college merita un approfondimento specifico evitando le guerre talebane di opposizione. In ogni caso come tutte le alternative merita di essere conosciuta e proposta, come viene fatto all’estero, e poi dovrà essere valutata caso per caso. Il fatto che spesso si vede la difficoltà delle ns giovani nei 15 e 25k non è giusto perché poi se parli con le giocatrici che ce l’hanno fatta ti dicono che prima ne esci meglio è ma anche che si impara tanto e serve poi per diventare top100. Questo la fit nn lo capisce e spreca budget enormi per far inseguire a 18 anni successi effimeri da junior quando all’estero già a 16 anni si comincia la gavetta nei 15k, e al limite solo slam unior ma di sicuro nn vanno in Sudamerica a caccia di successi e punti. Per l’anno 2003 avevamo 5 ragazze top 100 Junior, ora nn si sa neanche se ancora giocano o si allenano

questa settimana registriamo l’uscita dalle 1000 della delai: una giocatrice distrutta da ambizioni irrealistiche di chi le stava intorno e che l’ha usata per cercare di dare una svolta al proprio anonimo percorso professionale.