Djokovic vince lo Slam n.24 a US Open. Medvedev è sconfitto in tre set, durissima battaglia nei primi due parziali
Non ci sono più aggettivi per descrivere la grandezza, sagacia tattica, forza fisica, resistenza mentale di Mr. “Slam” Novak Djokovic. Il serbo nella finale di US Open 2023 sconfigge un tenacissimo Daniil Medvedev in tre set, 6-3 7-6(5) 6-3 al termine di una battaglia feroce durata oltre tre ore, diventando così per la quarta volta campione a New York e soprattutto vincendo il 24esimo Slam in carriera. Uguaglia i successi Major di Margaret Court, leggendaria tennista australiana. Nonostante i 36 anni trascorsi a correre e lottare sui campi di tutto il mondo, la sua voglia di vincere e superare ogni record è più forte di ogni avversario, anche di un Medvedev davvero pronto a qualsiasi sacrificio per restare prima aggrappato al match e quindi mettere in seria difficoltà il gioco mai così offensivo del serbo. La grandezza della prestazione di “Nole” si spiega in un’infinità di sfumature tecnico-tattiche, ma stanotte a NY si racchiude in un dato statistico: ha vinto 37 punti su 44 discese a rete. Mai l’abbiamo visto così offensivo e proiettato in avanti in una finale Slam, mai così efficace di volo, con molte delle sue volée da cineteca, giocate soprattutto in momenti critici e contro passanti del rivale tutt’altro che banali. Punti risultati alla fine decisivi.
Questa tattica davvero offensiva di Novak, inserita sapientemente con ripetute variazioni nel suo schema classico di pressing a medio ritmo (incluso un back di rovescio oggi eccellente e cercato con grande frequenza) ha posto a Medvedev problemi tattici che a fatica il russo è riuscito a risolvere. All’avvio Daniil ha sbagliato troppo, non ha avuto molto dal servizio in termini di punti “gratis” e non è riuscito ad azionare quel diritto poderoso che è stato decisivo a scardinare la resistenza di Alcaraz in semifinale. Il tutto soprattutto per merito di Novak, troppo bravo a condurre i tempi di gioco, gestire gli scambi dritto per dritto senza perdere campo e dominare alla perfezione gli angoli. Troppo difensivo poi il moscovita in risposta, da una posizione così arretrata non è riuscito a difendere il tanto campo aperto, con l’altro così vicino alla riga di fondo e spessissimo a rete.
Solo dal secondo set Daniil è cresciuto di livello, il servizio è entrato in ritmo e soprattutto ha tirato su il “muro”: si è quasi immolato in rincorse “assurde” e rimesso palle da ogni lato del campo, spingendo a tutta col diritto e non mollando niente. La partita dal secondo parziale è diventata una battaglia feroce, con game infiniti, ricchi di scambi così intensi e carichi di stress fisico e mentale da diventare leggendaria. Sicuramente il set più duro di tutta l’annata, con pathos alle stelle per una battaglia senza esclusione di colpi, con tutto il campo esplorato in ogni angolo da entrambi. Fisicamente in quel delicato frangente Medvedev è parso superiore a un Djokovic senza fiato, a tratti crollato a terra esausto e senza equilibrio dopo l’ultima esecuzione per il tanto sforzo. Qua si è deciso il match. Il russo non è riuscito a sfruttare un’inerzia favorevole nella fase finale del set, incluso un set point non giocato al massimo (c’era spazio per un passante lungo linea), e al tiebreak Novak ha avuto la meglio vincendo tre punti di fila dal 4-5. Avanti di due set, il match è totalmente girato dalla sua parte, sino al 6-3 conclusivo e meritatissimo.
Novak checks on Daniil after a hard fall
Things you love to see. pic.twitter.com/NR1HaasJp2
— US Open Tennis (@usopen) September 10, 2023
Djokovic implacabile, troppo bravo tatticamente nel porre grandi – e nuovi – problemi a Medvedev, nel riuscire a resistere fisicamente e mentalmente quando l’altro gli stava “montando sopra”. Ha ricavato punti importanti col servizio, ha lavorato la palla con tantissime variazioni. È stato d’acciaio per come ha sofferto in scambi infiniti, perdendo la maggior parte di quelli più lunghi ma restando lì e giocando con rapidità e lucidità il successivo, spesso a rete e vincendolo, un segnale inequivocabile di forza in faccia all’avversario. Medvedev devi inchinarsi ad un Djokovic più forte. Può rimproverarsi una partenza lenta col servizio e diversi errori. C’ha messo un set a mettere in moto la sua ragnatela e massima resistenza nello scambio, con la bordata a chiudere. Non puoi regalare un set a questo Campione, e se hai la chance di vincere un set, la devi prendere. Se si fosse andati al terzo set sull’1 pari, chissà. Ma questo Novak oggi è parso pronto a qualsiasi sacrificio pur di farcela.
Djokovic è crollato a terra in ginocchio dopo una stretta di mano cordiale. Si è preso una grande rivincita dopo la durissima sconfitta sofferta vs. Medvedev nel 2021. Questo torneo il suo 96esimo successo, terzo Slam vinto nel 2023 su quattro finali giocate. Solo un Alcaraz immenso gli ha impedito il Grande Slam stagionale a Wimbledon. Questa finale è stata un vero capolavoro tecnico, tattico, supportato da una resistenza fisica e durezza mentale superiore. L’uomo dei record, il più vincente dell’era moderna vince ancora. Per lui il tempo sembra non passare mai. Medvedev perde ancora una finale Slam, ma al di là della rete c’era un rivale immenso. Più forte.
Marco Mazzoni
La cronaca
La finale scatta con Djokovic al servizio e subito scambi durissimi, lunghi e molto tattici. Con due Ace Novak chiude il primo game. Fantastico game in risposta del serbo, aggredisce la palla con il diritto trovando velocità e precisione. Grazie anche a un doppio fallo, è 0-40. Male Medvedev, sparacchia col diritto, troppa fretta. BREAK, vola 2-0 al comando Novak, scattato molto meglio dai blocchi, pronto a rimontare poi da 0-30 e portarsi 3-0 con un altro Ace. Si gioca alla velocità di Novak, medio-alta, Medvedev non riesce al momento a spezzare il ritmo del rivale. Entra finalmente in partita il russo, più incisivo e pronto a cambiare ritmo, 1-3. Daniil vince uno scambio mostruoso da 36 colpi, prevalentemente sul rovescio. Djokovic si butta a rete, e lo fa con precisione chirurgica. È salito ora nello scambio il russo, e il serbo sfrutta la posizione troppo arretrata in risposta di Daniil con discese a rete ottime. 4-1 Djokovic. Sul 5-2 Medvedev di nuovo ha troppa fretta, la prima non entra (pure un doppio fallo), è costretto a tirare un lungo linea clamoroso per fare un punto. Un errore di rovescio del russo col rovescio diagonale gli costa il primo Set Point da difendere. Servizio e diritto, si salva. Ai vantaggi si incarta totalmente, doppio fallo e tentativo di smorzata che quasi non arriva alla rete… Annulla un secondo Set Point di potenza col servizio. 3-5, serve per il set Djokovic. Chiude 6-3 il serbo, al termine di un game giocato benissimo tra spinta, una volée eccezionale e tanta presenza. I numeri di Medvedev non sono malvagi, ma la sensazione dal campo pro-Djokovic è stata netta, dai colpi d’inizio gioco alla resistenza e spinta nello scambio. Non così bene col servizio Medvedev, e meno incisivo col diritto rispetto alla SF.
Secondo set, Medvedev to serve. Game laboriosi, con qualche errore di troppo e doppi falli, rischiando tanto la seconda per disinnescare la super risposta del serbo, ma anche un ritmo superiore e prendendosi rischi col diritto. Tutto facile invece nei turni di Djokovic, resta in controllo del tempo di gioco e si porta 3 pari senza ancora aver ceduto un punto al servizio nel parziale. Nel settimo game ennesimo turno di battuta sofferissimo per Daniil, che con un errore di rovescio concede la prima palla break del set. Ritrova la prima di servizio e poi diritto a tutta, quanto stanno mancando i punti diretti con la prima palla… Terrificante la lotta nel game, altro scambio di 31 punti e stavolta è Medvedev a vincerlo con il rivale che crolla a terra stremato. Concede troppo campo il russo, il serbo è troppo bravo ad aprire l’angolo con colpi davvero angolati. 4-3 Medvedev, vince un game di una durezza fisica estrema. Con una bella risposta, Daniil vince il primo punto in risposta del set (nell’ottavo game!). Il gioco va ai vantaggi, resta immobile Djokovic su di un contro piede dell’avversaro, forse Novak sta pagando gli sforzi di un set di un’intensità brutale. Sciupa tutto Daniil steccando una risposta di diritto sulla seconda palla. Arriva il secondo doppio fallo nel game per Djokovic, è il suo primo vero momento di difficoltà nel match. Rischia la palla corta per uscire dallo scambio Novak, ma gli viene lunga e Daniil chiude la porta sotto rete. Palla break, la prima del match per il russo! NOOOO! Che cosa ha fatto di volo Nole, impossibile tocco in demi-volée su di una risposta perfetta in lungo linea. Colpo eccezionale, e ancora di volo chiude un game di quasi 13 minuti. 4 pari. Pazzesco come si è salvato in un momento di calo fisico. L’intensità resta altissima, la sensazione è che chi esce vincitore da questo set avrà un grande vantaggio. Scoccano le 2 ore di gioco sul 5 pari, si avanza a furia di scambi sempre più intensi, faticosi e rocamboleschi. Succede di tutto, pandemonio sull’Ashe. Sul 6-5, un doppio fallo costa caro a Nole, si va ai vantaggi, e con una splendida accelerazione lungo linea di rovescio il russo strappa un Set Point! Serve and volley, che rischio, ma si attacca alla rete e il secondo passante del russo è al corpo, non il lungo linea (più aperto). Altri 12 minuti di lotta, si sbarca al tiebreak. Primo allungo di Daniil, in rete un rovescio del serbo, 2-0. Spinge forte sul diritto di Nole il moscovita, 3-1, ma poi regala un diritto in rete, 3-2. Con un altro ottimo S&V, 4-3 Djokovic. Fantastico il punto sul 4 pari, uno scambio infernale, vinto da Medvedev bravissimo a riprendere una smorzata perfetta. Tutti in piedi, che spettacolo nella lotta! 5-4 Medvedev. Qua arriva la zampata, la solidità estrema del “Djoker”, vince tre punti di fila, l’ultimo un errore di diritto del russo, per il 7 punti a 5. 2 set a 0 Djokovic, si aggiudica un set BRUTALE per intensità e spinta, dopo 2h e 32 minuti di gioco. Difficile ipotizzare una rimonta di Medvedev adesso, che al cambio di campo riceve un trattamento alla spalla destra.
Djokovic inizia il terzo set al servizio, grande vantaggio avendo anche due set in cascina. Sul 2-1 mette pressione in risposta a Medvedev, che sbaglia in scambio, due diritti e un rovescio. Errori gravissimi che gli costano il BREAK, 3-1 e servizio avanti il serbo, davvero lanciato verso un meritatissimo successo. Si butta ancora a rete Nole, davvero una prestazione sontuosa la sua in attacco (33 punti su 37 discese a rete). Quando la partita sembrava ormai decisa, ecco che è Djokovic ad incartarsi, tre errori e Contro Break Medvedev (2-3). La fatica si fa sentire, più errori che vincenti in questa fase, ma nel sesto game sul 30 pari Novak trova un’accelerazione di rovescio lungo linea fantastica dopo tre back consecutivi. Palla break! Sbaglia col rovescio Daniil, stanco e frustrato, di nuovo avanti il serbo, 4-2. Stavolta Djokovic non si distrae, consolida il vantaggio sul 5-2, a un passo dal successo. Non crolla Medvedev, resta in scia sul 3-5, ma niente può nell’ultimo game. Chiude 6-3 Djokovic, vince una partita ricchissima di agonismo, scambi mozzafiato, una lotta titanica tra due grandissimi giocatori. Ma alla fine, quando si parla di Slam, il più forte resta sempre lui, Djokovic!
D. Medvedev vs N. Djokovic
Statistiche | D. Medvedev | N. Djokovic |
---|---|---|
ACES | 6 | 4 |
DOUBLE FAULTS | 6 | 6 |
FIRST SERVE % IN | 69/106 (65%) | 59/109 (54%) |
WIN % ON 1ST SERVE | 49/69 (71%) | 48/59 (81%) |
WIN % ON 2ND SERVE | 14/37 (38%) | 27/50 (54%) |
NET POINTS WON | 16/22 (73%) | 37/44 (84%) |
BREAK POINTS WON | 1/3 (33%) | 3/6 (50%) |
RECEIVING POINTS WON | 34/109 (31%) | 43/106 (41%) |
WINNERS | 32 | 38 |
UNFORCED ERRORS | 39 | 35 |
TOTAL POINTS WON | 97 | 118 |
DISTANCE COVERED | 17839.0 ft | 18136.4 ft |
DISTANCE COVERED/PT. | 83.0 ft | 84.4 ft |
TAG: Daniil Medvedev, Novak Djokovic, US Open 2023
Concordo al 100% e aggiungo che il numero complessivo dei praticanti è oggi largamente più alo che negli anni ’60. Ergo, la competizione è molto più serrata. Laver resta un grande ma del suo tempo.
Mi hai chiarito il punto e ti ringrazio. Domandavo…..
Il punto che sottolineavo io è che la Court, australiana, ha costruito la gran parte del suo record agli Australian Open in un periodo in cui i giocatori americani ed europei non andavano a giocarli. Pietrangeli, ad esempio, si è iscritto solo una volta. Ma questo valeva anche ai tempi di Panatta, che ha partecipato solo una volta a 19 anni. Borg una volta a 18 anni. Mc Enroe li ha saltati regolarmente negli anni in cui vinceva gli altri slam. Tra il 1960 e il 1975 il singolare maschile è stato vinto 14 volte da giocatori australiani. Etc.. Insomma, gli AO erano uno slam per modo di dire. Questo non vale per i RG vinti da Nadal. Si può non essere d’accordo con la mia analisi, ma non attribuirmi sillogismi che non mi sono sognato di evocare…
Eh ma ci si diverte così. A questo punto Maradona e Pelé erano mediocri perché vuoi mettere la velocità di oggi? La prestanza dei difensori?
Il tennis di un tempo più facile? Dipende intanto dal periodo preso in esame ma oggi hai ad esempio la possibilità di riprendere al rallentatore il colpo, hai tutta una serie di dati su te stesso e sull’avversario, sai le percentuali che ti possono consentire di vincere quello scambio con questo o quello schema. Poi io sono fissato con l’attrezzatura: chi dice che il tennis di oggi è solo per i bimani a causa dell’attrezzatura capisce poco o nulla. Un bambino nel 1960 usava una bella Wilson Jack Kramer Pro Staff, 68cm di lunghezza e 400g incordata nonché ovale… Ovalino.
Ora gli attrezzi agevolano,il problema è che per vincere i primi torneini una bella palla alta sul rovescio di un bambino alto 1.30 col rovescio ad una mano diventa una passeggiata, tanto più che il “primo non sbagliare” non è foriero di approcci a rete e se è vero che a rete pochi giocano bene pure il passante è in disuso (vedi Medvedev) ed anche un attacco violento con buona copertura della rete dà i suoi frutti(Shelton).
Nole gioca con una vecchia Head (95sq) Federer sappiamo che avrebbe dovuto cambiare prima la sua 90sq, Nadal un vecchio telaio apd no cortex.
I nuovi tennisti saranno non più alti di Zverev o Medvedev ma più esplosivi, troveranno telai potenti (non come quelli dei 3big) ma sufficientemente di controllo .
Dire che un tempo era più facile no, era diverso ma ad esempio i 3su5 erano la norma, niente tiebreak, match infiniti e altro che équipe mediche.
P.s.ora hanno scarpe spaziali, gioca sul cemento 5 ore con le Superga di tela e poi non sbeffeggiarli dicendo “andavano piano” quando tu, per fare 10km a 8 allora, ti compri l’ultimo modello perché “ah il ginocchio, ah la schiena, ah il flessore”…
Fai quello tutto il giorno, puoi provarci ad avvicinarti anche con aperture ampie, soprattutto se non becchi palla. Che senso ha rimanere lì e non rispondere MAI e dico MAI ad una prima in slice scagliata non certo da Isner? Al massimo non rimadi di là niente come stai facendo da tutta la partita. E sulle seconde abbastanza tremebonde, per stanchezza, di Nole? Mai un passo avanti ad aggredire, a mettere pressione. Tatticamente una partita giocata male, come al contrario aveva giocato bene quella con Alcaraz, ma le opzioni tecniche di Medvedev sono davvero limitate, tanto che ha fatto sembrare Djokovic un grande “creatore” di tennis con le sue voleè, i suoi slice, le sue pallecorte che credo non gli abbiano portato neanche un punto ma variavano il gioco spezzando il ritmo monocorde anche se solitamente efficacissimo di Medvedev
@ deuce (#3757734)
Certo che me lo ricordo ma non aveva la varietà di oggi e infatti le buscava con Wawrinka, oggi con queste nuove aggiunte tecniche non sono così sicuro che lo svizzero avrebbe avuto la meglio.
@ Diridero (#3757765)
E secondo te perché non c’è riuscito? perché ha trovato un fenomeno e un russo in stato di grazia, Laver non aveva quel livello di competizione, lo stesso Federer disse che oggi il tennis ha toccato apici inimmaginabili, se poi hai i paraocchi allora non lo ammetti.
@ Diridero (#3757585)
Ma forse ignorante sei te, non puoi mettere a paragone quel tennis con il tennis fisico di oggi, 3 diverse superfici negli Slam, materiali diversi, molta più competizione, non c’è paragone.
tu rod laver l’hai visto giocare su youtube. È inutile che continui sta tiritera. Siccome non puoi più sostenete uno dei tuoi beniamini (che sia Federer o nadal) perché ormai i nuneri sono impietosi allora tiri fuori laver per il grande slam. Se Nole dovesse fare il grande slam tirerai fuori la graff perché ha fatto il golden slam. Ormai sappiamo com’è la storia. Non fa neanche più ridere
Ma cosa c’entra Laver che è di un’altra epoca, quando non si sa manco chi sia meglio tra Nole, Rafa e Roger…
Quoto al 100%.
non c’è niente da fare, tutte le volte esce fuori la patetica discussione sul GOAT, che non esiste.
la discussione sul GOAT è utile quanto il parmigiano sulle cozze.
@ Diridero (#3757761)
Aahh, poi guardi, litigare con lei significa che Nole ha vinto!! Ben vengano le sue tiritere puntualmente, sistematicamente, prevedibilmente, sempre e solo scatenate dai trofei che Nole continua ad alzare imperterrito, incurante dei suoi mal di pancia!
IMMENSO
@ Diridero (#3757761)
Beh, che io sia baby rispetto a lei e al suo tanto venerato Laver è fuori di dubbio!!! Quanto alla sua rivendicata sapienza tennistica, non ne ho ancora visto tracce, inneggiando lei continuamente a qualcosa di superato e relegato al passato, dato di fatto che lei oltretutto si ostina ottusamente e pateticamente a negare..e se è vero che chi si loda s’imbroda, lei nel suo brodo ci sta annegando, rilegga i suoi anacronistici minestroni prima di propinarli agli utenti di questo sito..p.s. il mio concetto è stato espresso ovviamente da altri, lieta di essere quella che la fa salire su tutte le furie più degli altri..e intanto che lei si irrita Nole continua a macinare Slam..a quanti si è fermato Laver?? Mi sfugge perché mentre sono nominati quelli della nostra epoca storica, quelli del giurassico non fanno più testo!!! Hasta anche lei, ne ha più bisogno di me visto che ormai si nutre solo di insulti rabbiosi e di mesti ricordi, io ho ben altre “attive” soddisfazioni
Quindi ricapitolando se supponiamo che un Tennista in un anno fa grande slam, ma non vince nient’altro ne’ prima ne’ dopo, costui sarebbe il più forte tennista di sempre con soli 4 slam?…Ridicolo.
@ Diridero (#3757765)
è
@ SlamdogMillionare (#3757759)
E chi rosica?
Ho sottolineato mille volte che Nole è un supercampione…
Semplicemente per me il migliore di sempre e Rod Laver che ha realizzato ciò che nemmeno Nole è riuscito (per ora) a fare nonostante 24 Slams…
Temo che a rosicare sia tu…
Sei sempre in tempo a frequentare scuola di recupero…
@ Annie (#3757733)
Ancora in sindrome di Stoccolma?
È inutile sprecare il mio prezioso tempo con “la donna senza volto”, la Eva Kant dell’ ignoranza tennistica totale…Potrei non dormire sereno questa notte…
Vorrei lasciar perdere ma è impossibile…
Repetita juvant…
Goat=Più grande di sempre…Che sia un giochino l’ ho scritto più volte ma anche i giochini hanno le loro regole e qui il doppio Grand Slam l’ ha realizzato solo uno…
DUE VOLTE…
Un altro forse lo realizzerà il prossimo anno…
Forse…
Ergo quello che scrive è come al solito privo di qualsiasi senso…
Ognuno è figlio del suo tempo…
Anche i faziosi e per niente tennisticamente preparati tifosi di Djokovic…
Hasta la vista, baby!!!
eh no… ero impegnato a gustarmi in TV i successi di Nole.
PS: che bello vederti rosicare in questo modo
@ SlamdogMillionare (#3757651)
Il riassunto lo insegnano alle elementari…
Se le hai fatte…
mah non so se ti ricordi il Nole ingiocabile del 2015 e inizio 2016 quello dei 4 slam consecutivi per intenderci….quanti games avrebbe concesso ieri al russo? otto ? nove? sarebbe andato a rete per 44 volte ? o l’avrebbe tritato con vincenti da fondocampo? francamente preferisco il Nole di allora ma a 36 e mezzo ormai qualche modifica la deve fare ….
Quanto all’impresa di Laver che non si può eguagliare, per forza non si può, non esiste più questo “pseudo Slam” 3 volte su erba, troppa manna Sant’Antonio!!! Adesso hanno alzato l’asticella, ci sono cemento, erba e terra, quindi più complessità (e adesso ha senso parlare di Grande Slam, per le differenze sostaziali fra uno Slam e l’altro che obbliga a capacità di adattamento retaggio dei grandi campioni, capacità che vede Nole oggettivamente al primo posto), e non essendo possibile mettere alla prova Laver nella situazione attuale le due fasi storiche restano nettamente separate e ovviamente non paragonabili, con difficoltà che rendono questo tennis rispetto a “quel” tennis “un altro sport”..e l’impresa ad oggi, nella fase del tennis articolato su più superfici, è stata compiuta da Nole per due volte essendosi avvicinato più di tutti con 27 vittorie su 28 nello stesso anno, questo è l’unico record che nel tennis attuale deve essere eguagliato
Concordo, infatti personalmente non ho mai approvato il metro della conta degli Slam in singolare, anche quando anni addietro lo si usava per adorare lo svizzero (che a me non è mai stato simpatico, ma è un’altra storia). In poche parole non mi importa chi sia quello con più Slam, né parteggio per uno dei tre, non sono mai stato un loro fan(atico), pur rispettandoli ovviamente come maghi della pallina.
@ Luce nella notte (#3757612)
Perfetto!!! Quindi vuol dire che Nole non solo ha vinto l’enormita’ di 24 Slam, ma a NY è arrivato quasi sempre almeno in finale (quando l’hanno fatto giocare)!!! Aggiungendo altre finali “umanamente” perse, vuol dire che Nole ha dominato negli Slam su erba e cemento dal 2010 ad oggi, con Rafa “limitato” al dominio sulla sola terra..e arrivaci tu a giocare una finale Slam, 6 partite con il meglio in circolazione in 12 giorni (ricordati gli onori tributati a Berrettini)! Comunque la si racconti, Nole brilla sempre di luce propria!!
La realtà è che Djokovic insieme a Federer e Nadal, più di questi ultimi 2,ha monopolizzato il tennis degli ultimi 20 anni in termini di risultati. I 3 hanno fatto razzia di titoli lasciandole briciole a campioni del calibro di Murray,Wawrinka, Delpo etc. Il tennis esiste,però, da qualche anno prima che questi 3 fenomeni venissero al mondo e chi è diversamente giovane (ahime come il sottoscritto) ed ha avuto modo di vedere giocare signori come Borg,Mcenroe,Connors, Vilas, Lendl,etc.etc. fatica un po di più a stabilire se esista un tennista più grande di tutti i tempi. Gli 11 Slam di Borg ,per esempio, ottenuti dallo svedese entro i 26 anni ,senza mai giocare in Australia ,sono qualcosa di pazzesco tanto quanto i 24 di Novak. Tutto ciò, sia chiaro, non toglie una virgola ad un campione assoluto come Djokovic, il Nole di ieri è stato un marziano in campo, e probabilmente aumenterà ancora il suo palmares nei prossimi anni.
Nole ha sempre patito le condizioni climatiche di NY. Così come Borg pativa il gioco serale a causa delle luci dei riflettori.
Bene ricordare ai distratti o a coloro che commentano senza neanche aver visto la partita che nel secondo set Djokovic ha vinto i suoi primi 3 turni di battuta senza concedere nemmeno un misero 15 a Medvedev mentre i primi 4 turni al servizio di quest’ ultimo sono tutti andati ai vantaggi, con una palla break concessa nel quarto e sono stati, a differenza di quelli di Nole, tutti tiratissimi.
puoi farmi il riassunto? grazie
tutto tranne che un tifoso di Nole ma mi pare che sia il russo a trovarsi particolarmente bene indoor (lo dice la storia dei tornei vinti in rapporto alle vittorie totali)…quindi direi che il beneficio è stat nullo se non negativo…
@ SlamdogMillionare (#3757537)
Djokovic ha vinto 7 volte Wimbledon ed ha raggiunto altre 2 finali (e perse, non importa contro chi), per un totale 9 finali raggiunte. Ed ha vinto inoltre in tutta la carriera un altro torneo (uno) su erba, Eastbourne 2017.
Federer ha vinto 8 volte Wimbledon ed ha raggiunto altre 4 finali (e perse, non importa contro chi), per un totale 12 finali raggiunte. Ed ha vinto altri 11 tornei su erba (10 Halle + 1 Stuttgard).
Ti è un pochino più chiara la faccenda adesso? Saluti
Per quello che riguarda Wimbledon ritieni Djokovic superiore a Federer nonostante le 8 vittorie a 7 in virtù del fatto che lo ha sconfitto 3 su 3. Non so quanti anni tu abbia e se ti sia mai capitato di seguire Pete Sampras. Pure lui giocava un tennis spaziale e ha vinto 7 titoli a Londra ,come Nole. Su quali basi Djokovic è superiore a Sampras su erba?
Sai Capitano a me ieri sera, quel pochissimo che ho visto, ha ricordato il Wilander che batté Lendl al 5o agli US OPEN 35 anni fa e, come in quel caso (ma mi pare di coglierlo dai commenti) la stima per Mats aumentò si ma non l’amore per il giocatore (lascio perdere il carattere) che entusiasma più i propri tifosi che gli appassionati in generale.
Un solo giudizio…Ridicolo…
E come se Ruud dichiarasse di aver fatto vincere Nole al Roland Garros…
Un altro dato CLAMOROSO del Djokovic sono le finali US Open… PERSE !
SONO 6 (sei).
Inarrivabile… chiunque non e’ riuscito a perdere cosi’ tante finali allo Slam stellestriscie:
Agassi 4
Connors 2
Sampras 3
Lendl 5
Federer 2
Nadal 1
Medvedev 2
Borg 4
ecc.
ecc.
Volendo c’e’ Bill Johnston, ma siamo alla prima guerra mondiale e comunque non e’ andato oltre le sei finali.
pensi sia stato Nole a far chiudere il tetto? e magari pensare che fuori pioveva ? ci hai pensato ? da quello che hai scritto non di sicuro
Posso solo ridere…@ Diridero (#3757585)
COVID
Posso solo ridere…
Quando ho visto i primi game dell’incontro mi sono accorto di una velocità dei colpi di Djokovich notevolm superiore alle precedenti partite intraviste….poi vengo a sapere ma nn dalla telecronaca (prob mi è sfugito ma per l’import doveva essere ripetuto continuam) che la finale si giocava indoor cioè col tetto chiuso!!
Ah ecco che le condizioni cambiano completamente i colpi sono notevolm più veloci il vento manca e tutto fila di più pulizia nei colpi ecc…ecco il motivo di tali scambi veloci puliti e con pochissimi errori…ovv bisogna essere fortissimi…però secondo me questo è uno slam outdoor all’aperto e così dovrebbe essere senza la copertura perché la chiusura cambia tantissimo le condizioni…Nole ne ha beneficiato moltissimo…
@ deuce (#3757259)
Morirai nella totale ignoranza tennistica…
Tu e colui che ha pubblicato quella pagina priva di qualsivoglia conoscenza tennistica…
Rod Laver ha vinto 11 titoli Slam con 7 anni di assenza forzata dal circuito perché passato al professionismo…
Un po’ come quando i faziosi tifosi di Nole ci ricordano gli Slams saltati per il Corso (appena due)…
Per gli amanti (come me) delle statistiche, ecco quella dei ‘Gran Slam’ sfiorati (una sola sconfitta sui 28 match) nonchè quella del ‘Piccolo Slam’ (cioè quello a cavallo su 2 anni solari) effettivamente realizzato oppure soltanto sfiorato (idem 27 match vinti su 28)
(premessa: ho conteggiato anche eventuali ‘sovrapposizioni’ tra anno solare effettivo – cioè Gran Slam – e ciò che sia stato a cavallo tra 2 anni – cioè Piccolo Slam):
Djokovic_3 Gran Slam sfiorati (2015, 2021, 2023) con il valore aggiunto nel 2021 del fatto che il match fallito sia stato il 28o e ultimo…..e poi 1 Piccolo Slam realizzato (2015-2016) ed un altro sfiorato (2011-2012)
Federer_2 Gran Slam sfiorati (2006, 2007) e 3 Piccolo Slam sfiorati (2005-2006, 2008-2009 più ovviamente quello ‘incastrato’ tra le sue 2 annate d’oro 2006-2007)
Agassi_1 Piccolo Slam sfiorato (1999-2000)
Nadal_zero Gran Slam sfiorati e zero Piccolo Slam, nemmeno sfiorati.
Firmato: un tifoso di Federer che valuta comunque oggettivamente i dati di fatto
@ Marco10 (#3757467)
In base a questo ragionamento le settimane da nr. 1 non contano niente, il nr. Di mille vinti, non contano niente e le vittorie alle finals non contano niente, il nr di slam anche quello non conta, conta solo la ripartizione di vittorie sulle varie superfici. Ma no…
Ed in ogni caso, se vogliamo considerare le 4 superfici nella media, quello più forte e’ sempre lui. Prova ne sono le settimane da nr. 1.
@ Grande_Nole! (#3757192)
Opinione rispettabile ma pur sempre opinione personale e non certo verità assoluta…
@ SlamdogMillionare (#3757158)
In tema di tennis hai ancora molto da imparare…
Davvero moltissimo…
Ti aiuto un po’…
Il termine Grand Slam applicato al tennis sarebbe stato usato per la prima volta dal giornalista del New York Times John Kieran. Nel capitolo sull’anno 1933, Collins scrisse, infatti, che dopo la vittoria dell’australiano Jack Crawford all’Australian Open, Roland Garros e Wimbledon, la vittoria dell’US Open avrebbe rappresentato un risultato eccellente. Kieran, giocatore di bridge, scrisse: “Se Crawford vincesse, sarebbe come segnare un grande slam nel bridge”.
Continui a sproloquiare come sempre…
Affermare “Non fosse altro perché a quei tempi il grande slam non esisteva per cui non comportava le pressioni che comporta ora denota purissima ignoranza tennistica…
Tre Slams sull’erba?
Si ma il quarto sulla terra che ha sempre rappresentato la superficie opposta all’ erba…
Basta ricordare le difficoltà dei vari McEnroe o Sampras o Becker o Edberg tutti erbivori senza Slams sul rosso…
Il cemento è comunque sempre stato amico di chi gioca all’ attacco…
Lo ha dimostrato proprio Nole ieri scendendo a rete come gli specialisti del serve and volley del passato…
Rod Laver il Grand Slam lo ha realizzato ben due volte…
Impresa che forse nessuno mai riuscirà ad eguagliare…
Talvolta è meglio tacere…
Volevo scrivere: il punteggio è bugiardissimo.
Federer ha perso 3 finali contro Djokovic a Wimbledon. Come fa a essere il goat dell’erba? per le vittorie di halle?
Non è proprio la stessa cosa, adesso che non ha più gli storici avversari ha comunque 36 anni.
Se Djokovic avesse giocato sin dall’inizio carriera come giustamente hai scritto tu, avrebbe ancora di più tifosi. Ieri sera sono rimasto incantato.
La caratteristica più incredibile di questo Nole versione 2023 è che anche quando è al tappeto gli avversari (pochi: Alcaraz, Medvedev) non riescono a finirlo.
“È dalle avversità che si impara qualcosa”, dichiara lui.
Come faccia non si sa, ma impara bene.
@ angelo (#3757422)
Ed è esattamente il cammino di Nole nel 2021 e 2023 dopo l’addio di roger e la poca competitività di nadal
Secondo me esistono 3 goat uno per ogni superficie di gioco. In base agli slam vinti, Djokovic sul sintetico, Nadal sulla terra rossa e Federer su l’erba. Il fatto che Djokovic ne abbia vinto un paio in più secondo me deriva che 2 slam su 4 si giocano sul sintetico. Se 2 su 4 Slam si fossero giocati sulla terra rossa, Nadal sarebbe arrivato a quota 40 lasciando le briciole agli altri. Nulla toglie alla grandezza di questo fuoriclasse che al pari degli altri sono dei fenomeni per vittorie e longevità.
@ Claude (#3757379)
Addirittura un match point?Era sotto di un set in un match al meglio dei cinque 🙂 Ma è del mestiere questo?
@ Humbert50 (#3757377)
Djokovic fa rimbalzare la pallina 1000 volte da quando ha 19 anni
Vanno riconosciuti i giusti meriti a Goran. Per i miglioramenti al servizio e al volo. Con Becker, tuttavia, ebbe occasione di perfezionare alquanto il rovescio in back.
Beh! Rafa ha vinto 14 RG. E allora? Dovremmo dire che anche il record di Rafa è un pò fesso?
Nessuno lo sottolinea mai ma questo Djokovic è molto più gradevole da vedere rispetto al Nole allenato da Becker,non ricordo questo pregevole gioco a rete in quegli anni, giocava esclusivamente da fondocampo e difendeva, oggi sa fare tutto, attacca, difende, serve and volley.Chapeau!
@ SlamdogMillionare (#3757158)
Nel 68 Țireac ha dichiarato aver molato di proposito la finale di RG a favore di Lever. Per questo motivo Țiriac è lo sportivo più ricco al mondo…….
Condivido, cmq Nole ha avuto avversari come Roger e Rafael, per riuscire a fare questi record nel mezzo dello stesso periodo tennistico di questi altri due mostri sacri significa essere proprio top.
Ciascuno di questi big 3 avrebbe collezionato oltre 40 slam in assenza degli altri due, era esattamente il cammino di Roger prima dell’avvento di Nadal e poi di Djokovic.
Non credo che se Mdevedev avesse vinto il secondo poi vinceva il match. Alla distanza Nole mi è sembrato più tonico e con le idee più chiare su come affrontare il rivale.Le 44 discese a rete non sono a caso ma ben studiate per sciogliere subito la ragnatela del russo. Comunque è stato un match con livelli di gioco a tratti stellari.
Peró in passato le superfici erano davvero diverse, non omologate per i regolaristi.
aggiungo che è un vero peccato che negli ultimi 19 tie break che ha giocato abbia perso proprio quello più importante …l’avesse vinto ora staremmo a parlare d’altro….renditi solo conto la situazione Slam al 1 gennaio 2011
Federer 16 slam
Nadal 9 slam
Nole 1 slam
poi sappiamo tutti come è andata a finire ….per capire che Nole aveva vinto ieri sera non serviva guardare il match ma vedere i pochi ma pochi post che c’erano qui dentro…erano andati tutti a nanna
Tra tutti i record battuti o eguagliati, il più fesso mi pare quello di Margaret Court. La Court ha vinto 11 volte gli Australian Open, in anni in cui non partecipava quasi nessuna. Tanto per dire, Bilie Jean King li ha giocati solo tre volte. La King, peraltro, disertava con un certa regolarità anche Parigi, giocati solo 5 volte, mentre la Court ha sempre gocato Wimbledon e Us Open. Insomma, i 24 titoli della Court e i 12 della King, a mio giudizio, li dobbiamo mettere almeno sullo stesso piano
Il set point mancato da Medvedev (peraltro in quek modo, giocando un diagonale qusndo aveva il lungolinea libero) era quasi un match point; secondo me se avesse vinto il 2 set avrebbe avuto buone probabilità di vincere il match. Invece 2 set sotto la partita è finita
Normalmente non rosico, sono vecchio e preservo i pochi denti rimasti.
Ho detto solamente che la partita è stata molto più equilibrata di quanto dica il punteggio. Nessuno mette in dubbio la classe di Djokovic nè la legittimità della vittoria. Però nel secondo set era appeso ad un filo e cercava di centellinare le forze con ogni mezzo. Tipo far rimbalzare la palla cento volte fra la prima e la seconda battuta: non so se esiste una regola ma se lo fanno tutti ci addormentimo di fronte al televisore. Detto questo, ha meritato la vittoria.
Che Nole abbia superato Roger non c’è dubbio, adesso aspettiamo anche il numero di tornei e siamo a posto.
A me rimarrà comunque sempre nel cuore il tennis dello svizzero, così come quello di Mc e di Becker.
La sliding door c’è stata anche stavolta, ma è stata breve e Nole l’ha chiusa.
@ Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (#3757330)
Intanto l’ossessione grande slam il prox anno…e temo resti tale…
Ho scritto durante il secondo set che Nole era sfinito e cominciavo a dubitare. Dove ha trovato le forze per vincere il secondo set? Non un miracolo, ma la sua perfetta preparazione, la sua testa, la sua ossesionante lucidità, la sua capacità di cambiare totalmente il suo gioco scendendo a rete tante volte quante non ne aveva mai fatte in tutto il torneo, scardinando così il pur grande gioco di Daniil. Formidabile, immenso,unico . Grazie Nole per lo spettacolo che ci hai regalato.
Un post che condivido
E s a t to 🙂
Per quanto giustamente importante e rilevante la esasperazione oltre ogni limite parossistico del numero di slam vinti serviva solo per arrampicarsi sugli specchi per sostenere un Federer nettamente superato prima da Nadal (che lo batte sul veloce al primo incontro, da minorenne e con Federe n.1 mondiale) e poi ampiamente surclassato da Djokivic che lo batte tre volte su tre in finale a Wimbledon.
Oggi si leggono ancora considerazioni patetiche per cui solo Federer, solo lui, ha vinto 4 tornei 1000 dopo avere computo 35 anni…
Prima il criterio degli slam (20 slam, 20 slam, 20 slam…) era ripetuto a pappagallo come criterio definitivo granitico incontestabile…
Poi quando questo parametro ha messo lo svizzero al suo posto, terzo (complimenti comunque) chissa’ perche’ la litania del numero di slam e’ scemata.
Nessuno ricorda, tra l’ altro, che 12 slam Federer li vince fino a 26 anni e un mese, beneficiando della assenza dei giocatori Nadal e Djokovic, dai quali le buschera’ sic et simpliciter (meno vittorie, sotto negli scontri diretti, battuto in finale Wimbledon da Nadal 22enne ma sempre bastonato di brutto al Roland Garros, ecc. ecc.)
Hai ragione ma credo che la sostanza cambi di poco……
The big one
Bravo Bravo Bravo
Quello che sta facendo Nole non trova + aggettivi
Tsitsi ha fatto molto di peggio ma non gli è servito granché. E ha 11 anni meno di Nole.
Più dei 14 vinti da Rafa a Parigi?
Non è un “pirla”, il fatto è che Daniel ha un’apertura di preparazione molto ampia dei colpi, necessita di un tempo maggiore per colpire la palla bene, non può fare altrimenti, è lo stesso problema che ha anche Nadal, grandi colpitori ma con un tempo di preparazione leggermente superiori agli altri.
Beh! Quando scappa…scappa.
E il numero dei praticanti era di molto inferiore.
MA, soprattutto, ha vinto indoor, outdoor, su terra erba cemento e sintetico, ha vinto con il vento e con il caldo, ha vinto con chi risponde lontano, con chi risponde vicino, con chi si difende, con chi offende, con chi ha tocco, con chi tira i comodini…se è in giornata giusta ha perso praticamente solo da Rafa sul terra battuta e da Fdererer su erba, per il resto le condizioni contano pochissimo.
Peraltro hai ragione: stanotte erano le condizioni ideali per Medevedev che, non a caso, ha fatto la partita migliore che lui possa fare e con quel gioco due giorni prima aveva schinatato Alcaraz e di brutto. Semplicemnte se Nole è in forma e concentrato in questo momento vince con chiunque e su qualsiasi superficie…solo se cala lui la partita si apre.
Nole detiene anche il record dei Master 1000 (vinti tutti, almeno due volte). A Rafa mancano Miami e Bercy; a Roger mancano Montecarlo e Roma. Inoltre, lasciando perdere le sttimane al n.1, è in vantaggio sia con Rafa (battuto 7 volte su terra rossa!) che con Roger. È decisamente il più grande.
Anche Medvedev è un grande interprete dell’indoor, quindi in questo caso le condizioni erano favorevoli per entrambi. Inoltre continuo a pensare che se c’è un modo per condizionare un incontro è la mancanza di continuità, le continue interruzioni, anche per ore. L’unico che potrebbe lamentarsi potrebbe essere Alcaraz, che sino ad ora si è dimostrato meno efficace in queste condizioni.
E Roger terzo.
Serena, che è stata una grandissima, a 19 anni aveva 1 Slam in bacheca. Forse 6 troppo giovane per ricordarti di Monika (fra parentesi, Serba pure lei, di Novi Sad). Se non fosse stata pugnalata nel ’93, avrebbe certamente raggiunto e superato Margareth Court, lasciando alle altre le briciole. Fino alla fine degli anni ’90 avrebbe ceduto qualcosina a Graf a Wimbledon (l’erba non era la sua superficie preferita) e niente più. Poi sarebbe arrivata Serena.
@ deuce (#3757259)
Nole primo e Laver decimo.
@ Pier no guest (#3757184)
Tutti quelli che vincono sempre sono antipatici enzo
Ma anche questa storia del GOAT varia in base a che valore diamo alle cose e alla cultura del periodo. La Navratilova è l’unica ad avere il Super Slam (ogni singolo slam, anche doppio e doppio misto), e per molti o all’epoca era più una questione di varietà, versatilità e totalità del palmares, mentre invece con l’avvento dei Big Three ci si è ossessionati (anche giornalisticamente) sul massimizzare la quantità di Slam in singolare, cioè un un’unica specialità/voce. Quindi anche il termine “completo” andrebbe rivisto. In generale è questione di punti di vista.
Senza poi contare lo strano caso delle Olimpiadi.
Se poi capita di leggere che nel 2021 Novak non riuscì nell’impresa di realizzare il Grande Slam “per soli 3 game” (a me pare sia finita 6/4, 6/4, 6/4 per il russo) allora non ha alcun senso discutere e confrontarsi seriamente.
@ claudio zanella (#3757183)
Stessa cosa per me!!
Riguardo alla finale di ieri, Medvedev ha giocato un secondo set pazzesco, anche aiutato da Djokovic che è calato al servizio (una decina di doppi falli, non perchè rischiava, proprio non passava la seconda, affossati in rete). E’ arrivato anche al set point, dove ha mancato una specie di rigore (per lui). Se appoggiava quel rovescio lungoriga a campo aperto, cambiava tutto. Con i se…… lo sappiamo.
Poi Nole a rete molto bene, una demi-volée di altri tempi e quel S&V con slice esterno cha ha fatto ammattire il russo. Faccio notare che il serbo, a Bercy nel 2021, aveva sconfitto lo stesso avversario proprio con quella tattica, giocando le volées in maniera assolutamente stratosferica.
guarda che definendo Nole il più vincente di tutti i tempi non era affatto per sminuirlo….in questa parola più vincente ovviamente racchiude anche le altre cioè grande e come hai detto giustamente tu uno dei più forti di sempre ….per quello che ha vinto lui ( finora) non può essere considerato uno ” normale ” o dei tanti….Nole è Hors Categorie tanto per definirla come nel ciclismo….il suo palmares canta da solo …4 slam consecutivi tra il 2015 / 16 battendo a W e US OPEN Federer e AO e RG Murray unico nella storia come i suoi 14 slam vinti battendo Federer o Nadal in semi o finale ….battendo al suo BR nr.3 un certo Delpo proprio dove ha vinto ieri e guarda caso col medesimo punteggio …e 5 slam li ha vinti in altrettanti finali battendo Murray che come saprai un cliente soprattutto all’epoca molto scomodo ….per un totale di 69 BIG TITLE su 96 è tanta roba …dal gennaio 2011 quindi in 13 anni Nole negli Slam ( ma non ci sono solo quelli ) ne ha finiti realmente 45 ( su 52 ) vincendone 23 ad una media stratosferica del 51 % …ci sarebbe altro ma faremmo notte….oggi non potrà festeggiare a NY perchè è un giorno triste per la città quindi ti faccio il gesto della cornetta del telefono e chiudo ( era riservata al pubblico quella se uno non l’avesse ancora capito e non verso Ben)
Era un tennis completamente diverso, che con quello di oggi non è assimilabile per 1000 ragioni,ma se contano i numeri e i titoli resta il fatto che Laver ha conquistato 2 volte il Grande Slam, cosa mai più riuscita a nessuno. Djokovic è il più forte e più vincente tennista dell’era moderna su questo non ci sono dubbi, scrivere che sia il più grande di “sempre” significa ignorare la storia del tennis e mortificare il passato. Federer e Nadal in questo discorso non centrano nulla.
Aggiungo un ultimo dato: slam di quest’anno 63 set vinti e 10 set persi
@ Diridero (#3757091)
Con tutto il rispetto ma fare il grande Slam ai tempi di Laver non aveva lo stesso impatto di oggi,meno competizione, si giocava quasi esclusivamente su una superficie e quindi potevi specializzarti, oggi col tennis fisico e vario il Grand Slam ha molto più valore.
Soprattutto ne ha vinti 7 ed ha fatto 2 finali perse negli ultimi 10 che ha giocato nell’ultimo triennio (due li ha saltati per motivi extratennistici)
bilancio slam 2023: 27 vittorie 1 sconfitta (Alcaraz di un pelo a wimbledon)
bilancio slam 2022: 10 vittorie 1 sconfitta (Rafa a parigi, vedi un pò)
bilancio slam 2021: 27 vittorie 1 sconfitta (Medvedev, ma soprattuto la tensione del grande slam)
Assolutamente incredibile
Ma certo, hai ragionissima secondo me. Il tennis di oggi non ha nulla a che vedere con quello di 50-60 anni fa.
Riguardo al GOAT, non c’era alcun dubbio prima secondo me e ieri sera il discorso si è definitivamente chiuso, anche per coloro che dubitavano. Non sarà il più simpatico (anche se fra lui, Federer o Nadal, non so proprio con chi uscirei a cena) ma è sicuramente il più forte.
@ SlamdogMillionare (#3757158)
Riferimento alle parole di Ljubicic:
Con una grande differenza: M. Jordan faceva uno sport di squadra mentre Djokovic è da solo in campo. Paragone non molto azzeccato
Altrimenti è come dire, da Juventino, che De Sciglio è più titolato di Totti e quindi potrebbe sorgere il dubbio che De Sciglio era più bravo
Abbiamo inneggiato al più forte mai visto, all’extraterrestre, per uno che quest’anno ha vinto uno slam, che dire di questo che ne ha vinti tre ed è arrivato in finale nell’altro?
Leggendo l’articolo pare che il fondamento-cardine della vittoria di Djokovic sia stata la sua maggiore propensione offensiva rispetto al solito.
Penso che se riuscirà a esprimerla anche nei match futuri, la sua carriera al vertice mondiale potrebbe prolungarsi ancora qualche anno. Visto che quasi tutti gli scambi molto prolungati venivano vinti da Medvedev, Nole ha capito di dover rendere il proprio gioco più offensivo e visto che gli è andata bene, perché non farlo anche più avanti. Dopotutto anche Nadal (che aveva molto meno talento del serbo) riuscì a giocare più offensivo e questo gli prolungato la carriera. Può riuscirci anche il Djoker! Soltanto che nel frattempo anche Medvedev e Alcaraz non staranno fermi!
Premesso che “GOAT” vuol dire “tutto e niente”, perché il concetto andrebbe contestualizzato ai diversi periodi storici, al valore degli avversari, etc.etc.etc.(un mero esercizio di comparazioni soggettive e fini a se stesse)…Se, in uno sport individuale, vogliamo per forza dargli un significato, non possiamo differenziarlo da quello di “più vincente”…
In buona sostanza, lo ripeto, in uno sport individuale dove conta solo vincere, non puoi essere definito GOAT se non sei il più vincente. Ed allo stesso tempo, se riconosci che uno è il più vincente, non puoi dire che non sia il GOAT fino a quel momento…Ciò non oscura certamente tutto quello che hanno fatto gli altri, anzi!…Magari fra 15-20 anni, forse, sarà Alcaraz, o un altro…Chi può dirlo?
I paragoni con gli sport di squadra non servono a nulla e, soprattutto, non reggono (caro Ivan Ljubicic). 😉