La WTA Finals 2023 si svolgeranno a Cancun
La WTA ha comunicato che le Finals del tour femminile si svolgeranno quest’anno a Cancun, Messico, dal 29 ottobre al 5 novembre. Nella bella località turistica dello Yucatan, probabilmente il tour rosa spera di poter “trainare” un pubblico più consistente ed interessato rispetto agli spalti vuoti dell’edizione 2022 disputata a Fort Wotrh (USA), forte dei buoni numeri riscontrati negli eventi femminili ospitati in Messico, in primis le Finals 2021 che si giocarono a Guadalajara e che ebbero un ottimo seguito.
Confirmed ✅
Cancun, Mexico will host the 2023 season-ending WTA Finals from October 29th to November 5th 🇲🇽#WTAFinals pic.twitter.com/DbCLZHWj6V
— wta (@WTA) September 7, 2023
Quest’annuncio mette fine alla ridda di voci secondo le quali anche il “Masters” rosa sarebbe volato in Arabia Saudita come le NextGen Finals maschili, grazie alle risorse pressoché sterminate dei ricchissimi fondi sauditi, pronti ad entrare forte nel mondo della racchetta. Sarebbe quantomeno curioso – e forse anche sbagliato – una scelta del genere da parte della WTA, visti gravi problemi delle donne in Arabia a livello di diritti civili e uguaglianza con gli uomini.
Tuttavia questa scelta complica non poco il calendario femminile per le finali di Billie Jean King Cup, che si svolgeranno a Siviglia due giorni dopo la conclusione delle Finals. Dover attraversare l’oceano Atlantico con un pesante jet lag non è forse una scelta che le tenniste gradiranno.
TAG: Calendario WTA, Cancun, WTA Finals 2023
Beh scomodo per chi potrebbe giocare la Billie Jean king
Da quando non c’ e’ piu’ Roberta Vinci e’ diventato tutto noioso e Serena non ha interessato piu’ nessuno .
Ma non dovevano tornare in Cina?
@ Viri (#3750248)
Un film che ha incassato pochissimo in USA. Mettetevi bene in testa questa cosa: tutto questo seguito serena ( e non parliamo di Venus che praticamente non lo ha) non lo ha mai avuto. Il tennis e’ uno sport troppo di nicchia , soprattutto da quando negli ultimi 10 anni non e’ stato piu’ mandato in chiaro se non in rarissime occasioni (finale wimbledon e RG)
Per dare un’idea , il tanto pubblicizzato suo ultimo match ha totalizzato se non ricordo male poco piu’ di 4 milioni di persone e circa 1 milione e mezzo 18-49 .
Per comparazione, questa settimana l’ evento sportivo piu’ visto sulla via cavo per avere una onesto paragone e’ stato una partita di college di football americano (ripeto college, no NFL) tra non so chi che ha fatto 3 milioni di spettatori e 1 milione e 400 mila 18-49.
in poche parole, una qualsiasi partita di college fa quanto fece serena con quell’ ultimo pubblicizzato match. E ESPN ha a dozzine l’anno di queste partite.
@ adhd (#3750225)
E’ falso . Solo gli us open avevano questo privilegio fino a pochi anni fa per 2 motivi:
1) c’era quasi sempre serena. Quando non c’era (gravidanza, 2020 etc) gli ascolti erano bassi
2) la finale femminile si gioca di sabato pomeriggio. La maschile di domenica. Proprio quella domenica in USA rinizia la NFL quindi gli uomini si ritrovano davanti la concorrenza piu’ spietata a differenza delle donne che non hanno questo problema. Ecco spiegato il motivo.
Ma parlare di ascolti qui e’ come parlare di unicorni. Cmq gli ascolti sono pessimi sia per gli uomini che per le donne. Basta andare su un sito di ascolti per vedere quanto deprimenti siano.
E’ innegabile che le Williams abbiano creato in America un seguito non da poco, che ha coinvolto anche l’industria cinematografica (oltre al film oscar di poco tempo fa anche le numerose collaborazioni e apparizioni nei film di Serena) e quindi un echo mediatica decisamente rilevante. Poi se gli ascolti delle ultime 2-3 finali WTA rispetto alle controparti ATP siano superiori o meno lo ignoro. Sicuramente lato maschile siamo molto lontani dai tempi del dominio americano di Sampras-Agassi-Courier che magari suscitava in loro l’attaccamento alla nazione che tanto bramano.
Non lo so Rick, mi sembra falso…
piuttosto che avere consulenza tecnica da te il calendario atp lo farei fare ammiocuggino.
Due piccole note:
– Il seguito di pubblico di Guadalajara è una voce più che un fatto, sono state ampiamente riportate situazioni in cui gli organizzatori raccattavano letteralmente gente dalla strada fino a pochi minuti prima dell’inizio della finale per riempire gli spalti
– A puro titolo di cronaca, la WTA sta portando avanti, come se fosse una questione di vita o morte, la richiesta di combinare le finals. Non è ancora stato deciso dove traslocherà l’ATP dopo Torino, tolta Londra (che però non avrebbe trovato uno sponsor pesante) si era fatta la voce degli EAU che non avrebbero però alcun interesse per la controparte femminile. Che si ritroverebbe per l’ennesima volta a mendicare location in autonomia di anno in anno.
@ Carcarlo Moschettoni (#3750166)
“Carcarlo Pravettoni l’uomo che si è fatto clonare il cervello cellula per cellula, il risultato è stato un bullone!” (cit.)
@ Carcarlo Moschettoni (#3750166)
Esci dal tuo paesino italiano dove le donne al massimo giocano a pallavolo al liceo. Negli USA le finali femminili degli Slam hanno ascolti maggiori di quelle maschili e le top players guadagnano con gli sponsor poi di quello che tu vedrai mai nella tua vita.
Ma io dico,con tutto il rispetto. Chi lo guarda a parte parenti ed amici delle giocatrici ? Il tennis femminile non va. E’ un dato di fatto. E le femministe devono farsene una ragione. Già non vanno gli atp250 ed i 500. Scarseggiano i 1000…figuriamoci. Ed è sempre più grande l’esigenza di dover riformare il tennis. Atp 1000 come ”preparazione” in funzione dei 4 SLAM. 2 mesi prima di ogni SLAM,si giocano 2 atp 1000 di 10 giorni ciascuno ,cadenzati a distanza di 20/22 giorni l’uno dall’altro. Con l’ultimo che finisce una settimana prima dell’inizio dello SLAM. Senza tenere in piedi tutta questa baracca inutile. Degli ATP 250/500 potrebbero essere inseriti nei 4 mesi di stacco tra AO ed RG. E qualcuno dopo la fine degli US open. Togliete Shangai. Rimane Bercy giusto come preparazione per le Finals. E dalla consulenza tecnica è tutto. A voi Studio.
Jet lag, non jet leg come è stato scritto.
Piccolo errore di battitura.