Federico Cinà: Dall’Infanzia tra le stelle del tennis alla conquista degli US Open Juniores
Ricordate il piccolo Pallino, sempre presente nelle immagini che hanno immortalato l’epopea Vinci-Errani? Bene, quel ragazzo, una volta conosciuto come Pallino, è ora un giovane tennista in ascesa. Federico Cinà, discendente diretto dell’illustre allenatore di Roberta Vinci, Francesco, è una delle nuove promesse del tennis italiano Nel recente US Open Junior 2023, Cinà è la testa di serie numero 14. Nonostante sia la sua prima apparizione in questo torneo, nessuno è più familiare con l’atmosfera di uno Slam di lui nell’intervista concessa a SuperTennis.
“Da piccolo, sono venuto a questi tornei quasi ogni anno,” dichiara il nativo di Palermo, nato nel 2007. “Ho girato il circuito con mio padre, ed è stata un’esperienza incredibile. Essere vicino ai campioni, vivere gli anni d’oro di Roberta e Sara, mi ha insegnato cosa fa un professionista, come si comporta e come gestisce le situazioni. È stata un’esperienza preziosa e straordinaria.”
Oggi, Federico è un professionista e viene osservato attentamente da avversari e esperti del settore. “Sul campo sono sempre calmo, cerco di rimanere concentrato su ogni punto e non perdo mai la calma. Credo che sia il mio punto di forza,” dice. “Cerco sempre di essere aggressivo, avvicinarmi alla rete quando posso e con il mio servizio cerco sempre di spingere al massimo. Atleticamente, ho ancora margini di miglioramento e devo lavorare sulla mia forza fisica. Lavoro ogni giorno per giocare in tornei come questo; amo tutto degli US Open e il mio sogno è vincere qui.”
Con una storia familiare profondamente radicata nel tennis, non c’era mai stata un’alternativa per Cinà. “Fin da quando avevo due anni, prendevo la racchetta e volevo giocare. Non c’è mai stata un’altra opzione per me.”
Recentemente, ha avuto un’esperienza indimenticabile con la maglia azzurra. “A Le Touquet, in Francia, abbiamo vinto la Summer Cup under 16. L’anno scorso avevamo perso in finale, ma quest’anno ci siamo riscattati. Abbiamo un team eccezionale,” ricorda.
Cinà ha avuto molte opportunità di giocare con alcuni dei migliori tennisti al mondo durante la sua giovinezza. “Non sono mai riuscito a giocare con Djokovic, il mio idolo. Ma ho avuto l’opportunità di farlo con Alcaraz, ed è stata un’esperienza straordinaria.”
Crescendo, ha avuto la fortuna di vivere alcuni dei momenti più iconici del tennis italiano. “La partita tra Roberta e Serena qui a New York è uno dei miei ricordi più cari. L’adrenalina in quel momento era palpabile. Spero di poter vivere un’esperienza simile un giorno,” conclude con speranza e determinazione.
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@ Maria (#3746849)
Sul sito di ITF ci sono le streaming gratuite di maschile, femminile sia singolo che doppio@ Maria (#3746849)
Dove si possono vedere le partite juniores?
o cominciate ad abituarli ai riflettori perché non si brucino più tardi. insomma non c’é nulla di cosi’ scontato, no?
Cinà, fatti questi USO JR con tranquillità e arriva dove puoi.
Poi però via a spalare carbone in M15 (con qualche WC in M25 magari). Bisogna cominciare a prendere ceffoni fra i grandi se non non si cresce! Non dico di abbandonare il circuito JR del tutto ma è ora di osare qualcosina fra i grandi, come sta facendo Rapagnetta (che ha solo 4 mesi in più, rammento)
@ bxldav (#3744242)
Si però non si puà non ricordare l’epica lotta a Milano con il connazionale Passaro, allora più quotato di lui. Li si è almeno vista l’enorme attitudine alla lotta su un terreno nemmeno suo.
De Michele molto più forte
Arnaldi sinceramente alle next gen non ha giocato per niente bene, poi pero’ ad inizio anno nel primo incontro con Medvedev
Arnaldi sinceramente alle next gen non ha giocato per niente bene, poi pero’ ad inizio anno nel primo incontro con Medvedev
Esatto. Ma se guardi bene il percorso, anche lui è “nel giro” da almeno 7 o 8 anni.
Caniato l’ho visto anch’io ieri, contro l’altro bambinone americano che pesava 20 kg più di lui. Però come energia cinetica erano uguali, al limite meglio il nostro ragazzo. Come dici tu, acerbissimo in tutti i sensi ma certamente interessante. Mi era piaciuto parecchi Sciahbasi per la completezza del tennis, fra accelerazioni, volées et smorzate. Viste due belle partite sue la RG.
In parte sono d’accordo, ma tutto sta a quale contesto. Se giochi a livello jr o sei agli inizi della carriera pro giocando i Futures, il contesto è quello. Se finisci nell’articolo accanto a Sinner, sei fuori contesto. Arnaldi è un chiaro esempio di chi è cresciuto sotto traccia, come i missili Cruise che non venivano rilevati, allora, dai radar, perchè seguivano l’andamento del terreno. Era talmete poco considerato (tranne da pochi, come il sottocsritto), che lo scorso anno fu l’unico a non ricevere neppure una WC nei 250 organizzati in Italia, tutti ne ricevettero almneo 1, fra MD e Q, tranne lui. Poi, improvvisamente, approda ai Ng, ma anche li, poca considerazione. Non è che ci fosse scetticismo nei suoi confronti, era semplicemnte invisibile. E questa, insieme ad altro, è stata la sua fortuna.
Tennis families.. concetto interessante, mi fa pensare ai Blanch…. l’ultimo, Darwin, con quel servizio monstre a 15 anni.
Stiamo a vedere, l’importante è non creare aspettative troppo grandi e troppo presto nelle tifoserie, si rischiano bruttissime figure. MA i ragazzi, anche a livello molto più basso, hanno tutti i diritti del mondo di sognare in grande. Giusto così.
Un tennista che arriva, deve saperlo fare gestendo anche queste componenti perchè chi ha dei numeri sarà sotto gli occhi dei tifosi, degli sponsor e delle dinamiche che gli sponsor richiedono per fargli un’immagine….non si può rimanere nascosti e arrivare dal nulla, bisogna farci i conti con l’attenzione mediatica.
Se non sei in grado di reggere questo impatto e tirare dritto, ti manca un colpo.
Se riesco mi guarderò le dirette, sperando che i nostri finiscano su campi trasmessi ad orari non improbabili.
io sarei per bannare totalmente qualsiasi articolo di giornale su ragazzi di 15 16 o 17 anni, non ho nulla contro Cinà ma ho visto articoli su di lui o su Boogaard addirittura sulla Gazzetta, mah, io li lascerei un po crescere in pace, posso capire se si tratta di un Nadal che a 17 anni faceva già gli ATP 500, ma se sono ancora a fare ITF, Juniores ecc, lasciateli un po lontano dai riflettori, per il loro Bene.Grazie. 😯
Diffiderei di bambini prodigio non di fisico! Spesso arrivano di più stangoni ancora inetti ad età infantili. Quindi forse farà meglio il perdente attuale Sciahbasi come fece Berrettini! Questo ha a che fare con la dinamica di sviluppo umana: il piccolo di uomo non deve essere già al top da infante ma deve essere molto indietro con potenziale inespresso per poi avere un ampio periordo di tempo in cui cresce senza sosta. Se lo sviluppo non si interrompe a quel punto sarà migliore di chi è al top troppo presto! In effetti questa è anche la speranza del possibile contrasto ravvicinato di Sinner nei confronti del già sviluppatissimo Alcaraz!
Rettifica: Cina’ batte Kang a Traralgon – mi sono confuso con Tien. A questo punto Cina’ a tutta!
Secondo turno control Kyle Kang, non esattamente un sorteggio fortunato. Probabilmente perdera’ ma non cambia nulla, Cina’ e’ un 2007 ed un eccellente prospetto.
Sinner è un outlier totale. Così come in un certo senso lo è Shelton, il quale pur provenendo da una tennis family non si è dedicato seriamente a questo sport fino ai 12 anni circa. Ma la verità è che simili eccezioni sono e saranno sempre più rare. Se guardi i ranking ATP o anche quelli junior, vedrai che la stragrande maggioranza son ragazzi allevati dalla nascita per fare i tennisti, proprio come Cinà – al limite con un po’ meno di visibilità… Il livello è ormai tale, e la competizione talmente nutrita, che purtroppo non c’è altra via.
Il Siciliano comunque lo seguo da un paio d’anni, anche dal vivo, e ho sempre detto che di sicuro arriverà a giocare a livello pro. Se da top 20 o da top 200 non lo so, ma arriverà. E ora non è che scendo dal carro, perché i colpi ci sono, ma comincio a nutrire qualche dubbio sulle doti mentali/caratteriali. Anche ieri con un koreano nettamente inferiore si era impappinato di brutto, rischiando di buttare un primo set già vinto. Comunque l’ha sfangata, vediamo il prosieguo…
Chi invece mi ha intrigato non poco, come ho scritto nel thread US Open di ieri, è Carlo Alberto Caniato, ancora molto acerbo e “bambino” sul piano fisico, ma dotato di armi decisamente interessanti…
A 16 anni bisogna essere per forza cauti, ma anche a 19. Qui invece basta che siano stranieri a 15 sono già in corsa per gli SLAM…
Lei ha vinto il premio per il commento più scemo del giorno
Dai cominciamo a rovinare anche sto ragazzo caricandolo di aspettative siderali
Pallino è un 2007 gioca con gente che è già in classifica atp con 2 anni in più.
Per me sarà il futuro del tennis italiano
Pallino è un 2007 gioca con gente che è già in classifica atp con 2 anni in più.
Per me sarà il futuro del tennis italiano
Sempre qualcuno a rovinare le feste… Siamo italiani dai, che importa vincere per davvero qualcosa, basta farlo credere di aver vinto, vuoi mettere lo spasso al bar a raccontarlo agli amici?
Sempre qualcuno a rovinare le feste… Siamo italiani dai, che importa vincere per davvero qualcosa, basta farlo credere di aver vinto, vuoi mettere lo spasso al bar a raccontarlo agli amici?
Ciumbia, articolone dedicato X aver vinto il primo turno.
Ieri ho letto genitori e maestri che alle finali dei bambini campionato italiano parlavano di campioni riguardo ai finalisti. Diamoci tutti una calmata
Per questo negli anni tutti i nostri u18 più interessanti me li sono andati a vedere dal vivo per capire meglio certe dinamiche…la palla, i piedi, l’atteggiamento, il fisico, ma purtroppo post covid ho perso un po’ il passo, quindi non sentenzio di sicuro perchè lo vidi che ne aveva forse 13 ed era pure infortunato e quest’anno ha saltato gli u18 italiani a piè pari.
Spero capiti in qualche itf a portata di gomma….
D’altro canto è matematica…di top20 ce ne sono 20, mentre ogni anno dagli u18 escono 100 e più ragazzi, tutti non ci stanno, di solito per annata sono una manciata quelli che arrivano, a vari livelli.
Scusate, ma ma per ora non ha conquistato gli “Us Open juniores”, ma ma solo passato il primo turno
Iniziamo a pompare di già? calma e sangue freddo… ovviamente speriamo arrivi in alto.
Tanti esempi da una parte, tantissimi dall’altra.
Sinner ha fatto la sua scelta PRO verso i 13 anni, un salto nel buio.
Qui si parla di bambini che hanno ciucciato tennis nel biberon.
E’ ovvio che tutti i giocatori più forti lo erano anche da ragazzi, e ci mancherebbe. A 13-14 anni devi già essere nel giro. Ma ci sono tanti esempi di grandi campioni che non hanno avuto solamente quella vita lì, fino dalla più giovane infanzia.
Cinà io l’ho visto giocare. Sarei molto ma molto cauto nel prevedere alcunchè.
grande promessa del nostro tennis! restiamo nell’ambito del futuribile ma le premesse ci sono tutte
Sono i soliti discorsi, ma Rune era pro, Alcaraz era pro, Sinner era Pro, chiunque dei primi 10 era pro nella testa e nei fatti già a 15 anni.
Poi puoi scoppiare, implodere, farti attirare dal triangolo delle bermude, ma se non hai quella testa lì, non arrivi, garantito al limone.
Cinà è forte, molto forte, può seguire le orme dei nostri migliori ragazzi.
Vediamo anche Darderi cosa combina, adesso che ha iniziato a giocare tornei…per me è fortissimo.
Pallino come Roby sempre nel cuore di noi tifosi. Auguri per una lunga carriera ricca di gioie e soddisfazioni
Purtroppo, è la mia opinione personale, troppo PRO troppo presto.
Per intanto cerchiamo di vincere oggi, in bocca al lupo per i nostri piccolini!!!