Us Open – Italiani: Parlano Musetti, Cecchinato, Travaglia, Paolini e Cocciaretto. Lorenzo Musetti “Fa male, molto male” (Video delle partite)
Lorenzo Musetti: “Fa male, molto male. Oggi non sono mai riuscito a trovare il mio livello, fa molto male anche perché dopo aver rimontato sono andato avanti di un break nel quarto set, ma a quel punto non sono riuscito a rimanere lucido e a mantenere i nervi saldi. Lui ha sfruttato le occasioni e alla fine ha meritato la vittoria. Oggi non sono mai riuscito a ottenere punti diretti con il servizio, non sono riuscito a essere penetrante con il dritto e mai libero di rovescio. Non sono riuscito a fare il mio gioco e non ho mai trovato un equilibrio. Anche dopo il 6-0, che poteva rappresentare una iniezione di fiducia, non sono riuscito a giocare tranquillo e libero, e questa è la cosa che mi spiace di più”.
Nessun problema fisico, purtroppo oggi è stata una giornata no, molto no. In quattro ore di partita non sono mai riuscito a trovare il livello e le sensazioni giuste, è stato frustrante. Nell’ultimo periodo non mi era mai capitato di perdere un match con giocatori di ranking più basso, gli ultimi tre mesi sono stati buoni e ho giocato con continuità, è per tutti questi motivi che fa così male, e perché è accaduto a New York, in uno Slam”.
Stefano Travaglia: “E’ stato un torneo molto positivo per me, diciamo che da qui è partita la rincorsa per tornare in alto. Dopo aver superato le qualificazioni, tre turni molto dispendiosi in cui sono riuscito sempre a rimontare grazie ad un ottimo livello di gioco, anche oggi è stata una partita di alto profilo. Da questa esperienza mi porto via tante cose positive per il futuro. Oggi ho affrontato un giocatore in fiducia, sulla sua superficie preferita… un giocatore che serve bene e risponde altrettanto bene. I primi due set sono stati a senso unico ma nel terzo ho messo una marcia in più”.
Non ho mai smesso di lavorare duro malgrado gli intoppi… compresa una operazione al gomito dell’anno scorso. Quando stai fuori per tanto tempo è difficile tornare a competere e ritrovare le sensazioni della partita. Ma mi sono subito rimesso in carreggiata e quello che ho fatto in questi giorni, la risposta del fisico e il modo in cui ho gestito mentalmente le difficoltà, mi fanno ben sperare per il futuro. I prossimi tornei? Giocherò quattro challenger in Europa e a inizio ottobre farò le quali in alcuni Atp 250 alternandoli con dei challenger di alto livello”.
Marco Cecchinato: “E’ stata una brutta partita. Nell’ultimo periodo sto facendo tanta fatica in campo, ho poca energia. La stagione era iniziata bene, ho ottenuto buoni risultati sulla terra rossa in Europa…. poi dal Roland Garros, dopo quella batosta del match con Van Assche, ho iniziato a vedere tutto nero. Mi sono trascinato un po’ il problema alla spalla dell’infortunio di inizio anno, e ho iniziato a sentire sempre meno energie. Quando non sei in fiducia è complicato. Come se ne esce? Bella domanda, sicuramente adesso mi prendo qualche giorno, ho bisogno di staccare un po’ la spina e stare con la mia famiglia. Gli ultimi due mesi sono stati troppo duri, sento il bisogno di stare a casa, poi con calma e lucidità deciderò come affrontare la parte finale della stagione”.
Elisabetta Cocciaretto: “Le sconfitte fanno parte del gioco ma questa volta ci sono rimasta particolarmente male. Sono stata troppo fallosa e dopo due game ho praticamente smesso di far gioco, mi sono tirata indietro e in queste condizioni non puoi permettertelo. Lei ha giocato un’ottima partita, ha meritato e io l’ho aiutata a giocar bene; è stata più propositiva, si è mossa meglio, io invece ero troppo rigida e sempre in ritardo. Ho fatto poco gioco… eppure fino a ieri giocavo bene…. paradossalmente quando gioco bene in allenamento poi gioco male in partita”.
Mi dispiace perché posso anche perdere una partita ma la prestazione deve essere migliore. Devo alzare il livello, migliorarmi, imparare a fare gioco… è una cosa che mi manca, non l’ho mai fatto bene fin da piccola, non fa parte del mio bagaglio e sicuramente devo lavorarci su – ha detto ancora la numero uno azzurra -. Devo trovare continuità, sia dentro sia fuori dal campo, star lì con i denti e lottare. Devo anticipare, stare più vicina al campo e andare verso la palla, invece mi tiro indietro, faccio due passi indietro e gioco piatto perdendo di vista il piano di gioco. Mi faccio sovrastare dalle emozioni, dalla tensione e dalla paura di perdere invece di avere solo voglia di lottare e vincere. O miglioro e vado avanti o torno indietro”.
Ora giocherò il doppio con Martina (Trevisan), non siamo doppiste ma con il nostro carattere grintoso ci siamo sempre trovate bene e abbiamo sempre fatto delle ottime prestazioni. La prima volta insieme abbiamo fatto finale a Palermo, poi l’emozionante sfida in BJK Cup e ancora Guadalajara. E’ utile e dovrei giocarlo più spesso. A volte a causa degli infortuni mi sono preservata, ho preferito curarmi e fare atletica ma devo arrivare al punto di giocare sia singolo sia doppio perché so che mi aiuterà moltissimo in futuro”.
Jasmine Paolini: “E’ stata una partita complessa. Lei ti fa giocar male, ha tante soluzioni, cerca di rubarti il tempo e trova sempre dei buoni angoli. Non è una avversaria facile da incontrare ma con il passare dei minuti mi sono adeguata al suo ritmo… purtroppo non è bastato – ha detto Paolini -. Sicuramente avrei dovuto servire meglio e col dritto avrei dovuto far più male e difendere meglio. C’è ancora da lavorare, soprattutto devo imparare a variare di più il servizio, devo alzare la percentuale delle prime, aumentare la velocità sulla seconda e migliorare il piazzamento. Di lavoro da fare ce n’è ancora molto. Dispiace perché lo Slam è sempre lo Slam però cerchiamo di rimanere positivi e prendere solo il buono di quello che c’è stato in questa trasferta. Le ultime settimane sono state molto positive, ho giocato un buon tennis e ora l’obiettivo è tenere il livello con continuità”.
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Io ho solo riportato un dato statistico che ho trovato navigando su livetennis, non ho espresso altro.
Poi tu dici che i tifoso di Sinner sono detrattori di Musetti ma io in generale non credo, i commenti denigratori sono di soliti troll che ne sparlano perché è italiano, non perché sia Musetti.
Io sono un grande tifoso di Sinner, ma non mi sembra di denigrare Musetti se dico che non lo vedo un giocatore da top top della classifica,che poi lui è arrivato al 15 del mondo mi pare ed è altissimo livello un numero 15 atp.
Mi pare che, invece, sia tu un pò troppo favorevole a Lorenzo ( se in forma sulla terra non teme nessuno…ma fino ad ora non l’ha dimostrato, come il tizio che continuava a dire che Musetti fosse un top 5 sul mattone tritato, ma de che?) ma ci sta,sei una sua tifosa.
Denigrare è quando gratuitamente viene criticato, far notare le sue debolezze tecniche, tattiche e anche la sua non eccelsa velocità non è denigrare.
Buon tennis e speriamo che Sinenr eMusetti si incontrino spesso nelle fasi finali dei tornei.
@ Rovescio al tramonto (#3733184)
Ma 150° non vuol dire nulla se e’ giovane ed in ascesa sta giocando a livelli superiori a cui che la classifica indica.
Anche Sinner da n. 200 batteva i n. 50 e non per questo potevano dire di aver perso da uno scarso.
E’ invece molto diverso se perdi contro un n. 150 di 30 anni e da anni a quel livello. Droguet ha 21/22 anni… Un giovane in ascesa. Qui troppa fe te non capisce un caxxx di tennis e considera la forza dei giocatori solo in base alle classifiche…che non sono sempre veritiere. Basta vedere come negli anni la maggior parte faccia dei rollercoaster di decine di posizioni, solo perché non riescono a confermare i propri risultati dell’anno prima. Ma magari il loro tennis e’ lo stesso di sempre.
@ Rovescio al tramonto (#3733192)
6 volte Sinner fanno parte di un unico ragionamento… Ma che cacchio c’entra?! Ovvio..se sto citando lui proprio perché sono i suoi tifosi che attaccano Musetti.
@ Rovescio al tramonto (#3733192)
Si perché i detrattori di Musetti sono ciechi tifosi di Sinner
@ sander (#3733064)
Ti ricordi male perché con Tiafoe non ci fu un tiè break decisivo. Fu decisivo perché non lo vi se e si ando’ al terzo? Per me decisivo e’ un tb al terzo set. Musetti vinse il primo TB e perse il secondo 7/4 contro un giocatore on Fire e con molta più esperienza sia in generale che su erba. Il terzo set fini 6.2 e dal 2 pari mi pare ci fu un crollo un po’ fisico e un po’ mentale e con ciò? Giocava con un giocatore in formissima e che poi fece molto bene su erba. Sconfitta che ci sta alla grande. Perché la citi come un fallimento? Quasi tutte quelle che citi non hanno senso di essere citate. Tutti i tennisti perdono. Tranne pochissimi . Andiamo a vedere le sconfitte dei tuoi beniamini se vuoi?
@ sander (#3733064)
Le sconfitte di quest’inverno in Sudamerica le avevo già citate, non e’ disonestà. Ma secondo me non vanno troppo considerate perché c’è un cambio di fuso orario…una preparazione fisica in corso per la stagione europea e americana…tanto e’ vero che la maggior parte dei tennisti forti non fa i tornei in Sudamerica …ricordo un Vanni fare finale a Rio anni fa…un atp500 mi pare… Gioco’ da dio ma mancavano parecchi protagonisti che non facevano l’inverno in Sudamerica. Tanto e’ vero che poi la stagione su terra di Musetti e’ stata più che sufficiente.
Mi pare ridicolo a analizzare le sconfitte. Mi pare ridicolo analizzare la sconfitta con Tiafoe dove ha giocato alla pari per 2 ore su erba dove aveva fatto pochissimi match in carriera. Questa è disonestà intellettale. Con kovalik? Ma cosa pretendi? Sono esseri umani e non possono essere al 100% ogni match. Ha vinto ma tu dici che k ha buttata kovalik…su quali basi? Alla fine ha vinto. Nello sport e nel tennis non puoi pensare di stracciare tutti gli avversari 6-2 6-1 dai da bravo. Hai idea di quanti match abbia vinto Alcaraz tirati al terzo set? Al terzo e sotto pressione e’ un fenomeno e non tutti possono essere così…ma non straccia gli avversari.
Poi guardi le sconfitte contro tutti top players e le critiche perché non ha giocato bene, paragoni a zeppieri perché ha fatto più games e già questo mi fa capire molto della tua cultura tennistica.
Ho inoltre detto più volte che un conto e’ Musetti su terra battuta e un altro Musetti sul duro. Giocatori diversi.
Musetti su terra in forma mentale e fisica non teme nessuno. Sul duro può perdere da tutti. Pero’ pure sul duro ha delle vittime importanti e vanno citate anche le vittorie non solo le sconfitte. Non ha perso mai al primo turno tranne a questo us open.
Cosa vogliamo da sto ragazzo? Che sia un rullo compressore alla Nadal? Su da bravi non scherziamo
In quanto al coach ricordo che Borg con il suo allenatore da ragazzo (Bergelin) e mai cambiato … fece la carriera e vittorie che sappiamo. Bergelin era come un padre per lui e tanto basto’!! Perché alla fine un campo va il giocatore. Mi pare assurdo dare tanta importanza a uno pseudo esperto esterno.
@ walden (#3733061)
Furlan lavora con la Paolini
Non credo che nessuno si aspettasse miracoli da Lehecka, Korda, Popyrin, Nakashima… già tutti a casa, e questo non cambia minimamente le sorti del torneo dal quarto turno in poi.Hai citato solo delle comparse di lusso.
Purtroppo Musetti ha perso le sicurezze che aveva acquisito a napoli.. Certe meccaniche semplici che funzionavano. Non può giocare senza schemi che gli danno fiducia.. Sembra sempre andare a casaccio. Le basi noiose servizio e dritto servono. La risposta vicino al campo e non a 4m dalla linea da fondo la aveva fatta sua nell indoor.. Ora di nuovo a 4m.. Ne escono sistematicamente risposte corte che poi aprono il campo ad un avversario mediocre come droguet. Era impossibile perdere contro droguet. Ci é riuscito. Ha perso da solo e sec me lo sa pure. Speriamo che davvero capisca come risolvere questo suo maledetto conflitto interiore. Sa giocare sulla linea di fondo ma non lo fa perché si caga addosso.. Eppure sa benissimo colpire anche in controbalzo la storia del tempo per preparare i colpi é una mezza balla. Dice che vuole prendere Federer come esempio, che inizi allora dall atteggiamento mentale in campo…e dalla posizione.. Federer giocava sulla linea di fondo non sui cartelloni. Forza Lore maledizione!
Muso è ora di lasciare mamma chioccia e l’entourage e iniziare a prenderti le tue responsabilità da uomo. Altrimenti il tuo best ranking rimarrà solo un ricordo.
Musetti ha un talento innato e il suo coach ha tanti meriti tecnici.
Questo lo riconosciamo tutti e ne siamo contenti. Ma ora si parla di un problema che è cronico e certi vorrebbero far finta di niente…
Con chi ce l’hai? Riesci a scrivere nel merito? A contestualizzare?
Dai provaci. E’ così che è nato il verbo confrontarsi.
Con chi ce l’hai? Parla nel merito? Riesci? Dai prova a contestualizzare .
Lorenzo è in compagnia di altri giovani.
Rune che è in condizioni fisiche pessime, FAA non ne vince più una, Lehecka, Korda, Popyrin, Nakashima… già tutti a casa.
Caro Lorenzo (Musetti), non esiste che per vincere uno debba giocare ” libero e tranquillo”.
Si vince con la giusta tensione,
gestendola, specie quando si deve sopportare il peso del pronostico favorevole.
Se si aspettano i rari momenti in cui entra tutto, come per magia, e per il resto si subisce, non si va lontano.
@ francesco barbieri (#3733361)