Wilander: “La rivalità con Alcaraz rende Djokovic un giocatore migliore”
27/08/2023 16:04 
17 commenti
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Mats Wilander
L’ex n.1 svedese Mats Wilander ai microfoni di Eurosport ha parlato della rivalità tra Alcaraz e Djokovic, il fatto più importante dell’estate tennistica 2023. Due grandissime partite, la finale di Wimbledon, già entrata per la porta principale nella storia della disciplina, quindi l’altrettanto emozionante finale di Cincinnati. Una vittoria a testa, livello di gioco stellare, tanto che la prospettiva di un nuovo scontro nella finale di US Open elettrizza il quarto Slam stagionale. Molti pensano che Alcaraz sia una sorta di “guastafeste” per il serbo, un rivale fortissimo che gli impedisce di dominare incontrastato il tour. Wilander vede la situazione in modo diverso: a suo dire, la presenza di un avversario così forte e competitivo, rende Djokovic un tennista migliore. Ecco le parole del 7 volte campione Slam.
“Dopo tutti questi anni, sapendo quale sia la visione e l’ambizione di Novak per la sua eredità nel nostro sport, penso che lui la accolga con favore la nuova rivalità, perché lo rende un giocatore molto migliore”, ha spiegato lo svedese. “Penso che essendosi reso conto che questo è il livello a cui deve giocare per battere questo ragazzo, penso che lo aiuterà quando giocherà contro gli altri avversari”.
Wilander è rimasto sorpreso dalla durezza della battaglia di Cincinnati e ritiene che ciò costituisca un’impostazione perfetta per avvicinare gli US Open. “Sono sorpreso, devo dirlo, anche se nella finale di Wimbledon abbiamo visto una partita incredibile. Ero un po’ preoccupato che questa potesse essere una delusione, che uno dei ragazzi – molto probabilmente Novak in questa situazione – forse non volesse arrivare fino in fondo dando tutto in campo”, riflette lo svedese. “Forse non voleva rimontare dopo aver perso il primo set perché puoi arrivare a pensare che la ferita del perdere una partita del genere quando stai facendo del tuo meglio, rimarrà con te e si ripresenterà nel caso di una loro prossima sfida agli US Open. Ma ovviamente entrambi mi hanno sorpreso in questo senso con la loro professionalità. Ancora stento a credere che Novak sia stato in grado di farlo, voglio dire, è pazzesco. La partita di Cincinnati è stata così bella e così combattuta che entrambi sicuramente hanno pensato’Sai una cosa, è come con la finale di Wimbledon’. È troppo divertente. Lo spirito della partita era quello”.
Mats tuttavia non si è sbilanciato sul proprio favorito per US Open. E se fosse un terzo incomodo a guastare i piani dei primi due giocatori al mondo? Ricordiamo, come già analizzato qualche giorno fa in questo articolo, che nelle ultime tre edizioni lo Slam di New York ha battezzato il successo di un nuovo campione Slam, e che l’ultimo a fare doppietta a Flushing confermando il titolo è stato Roger Federer nell’ormai lontano 2008.
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Marco Mazzoni, Mats Wilander, Novak Djokovic, US Open 2023
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È che adesso Nole è sopra anche al “Dio Federer” e non di poco!! Anche senza giaculatorie, sorry
In bacheca….con i duralift…
Qui siamo alla blasfemia! Djo(kovic) non può migliorare, è trascendente, posto sopra i mortali ed i suoi presunti errori (fulmine in agguato) sono in realtà un monito per tutti noi.
Chiedi perdono e recita tutti i titoli del serbo, anno per anno.
In ginocchio sopra i duralift .
Solo Novak..punto
@ il capitano (#3729514)
Più di così Djokovic non può migliorare? Ma in che deve migliorare uno che ha vinto 68 Big Titles, di cui 23 Slam, unico nella storia, e ormai 36enne? È ovvio che Mats fa un discorso di rivalità tra generazioni, dove chi lotta per arrivare ai livelli dell’altro e confermarsi nel tempo è certamente Alcaraz..dall’altra parte Nole, tosto per carattere, non è ancora intenzionato a capitolare e attinge a tutte le risorse di un fisico inevitabilmente provato da tanti anni di successi e di record macinati, per prolungare la sua, comunque, già storica carriera..certo, aver incrociato in questa fase la rivelazione Alcaraz lo obbliga a prestazioni perfette, utilizzando al massimo le capacità acquisite e dimostrate e sfruttando quello che Carlito non può ancora possedere in pieno: l’esperienza, la sensibilità alle dinamiche anche emotive che si creano in partita, una gestione oculata dell’intensità del gioco..”migliore” in questo senso, non certo nel senso di “più bravo”..più bravo di così..
E’ vero, ma penso che Alcaraz gli stia riproponendo il livello dei migliori fabs e non so se sia più in grado di reggerlo.
Onestamente negli ultimi 2 anni ho visto un Nole ottimo e chirurgico, ma gli manca un po’ di spunto, deve proprio fare una prestazione perfetta senza nessuna sbavatura, mentre Alcaraz può giocare in modo più sensato di così.
Mitico GUFAnder
Ha ragione.
Senza Alcaraz probabilmente Djokovic non avrebbe trovato gli stimoli per giocare ancora a questi straordinari livelli.
D’altronde gli stessi tre grandi, Federer Nadal e Djokovic, hanno sempre dichiarato che è stata la loro rivalità a “costringerli” a migliorare sempre il loro gioco anche quando sembrava che fosse impossibile.
Sì era “nominato” 🙂
Non aveva il bisogno di lottare gomito a gomito con Alcaraz per sentirsi un tennista migliore. Djokovic gioca a tutto gas dal 2011
Minato ahahahah, a posto stiamo…
Alcaratz rischia seriamente di andare giù in classifica il prox anno. Certo che se il livello
generale si abbassa ancora ,come è successo negli ultimi 2 anni favorendolo, allora rimarrà tra i migliori per molto tempo. Tutto è relativo in classifica…
Wilander, ma che discorso é? Uno é ad alti livelli da 15 anni, l’altro da 2… sará quello giovane che migliora se stesso perché l’altro gli alza l’asticella, non il contrario.
La rivalità tra Djokovic e Alcaraz sarà bella ed intensa ma è destinata a dura 1 al massimo 2 anni,la vera rivalità che ci sarà per almeno un decennio sarà tra Alcaraz e Sinner,forse l’anno prossimo verrà fuori un avversario tanto forte da aggiungerersi al duo ma al momento sono loro due il punto di riferimento della nuova generazione
Ahahah…!! Ma è proprio il contrario!!! Da ottimo tennista a pessimo commentatore..
Più di così Djokovic non può migliorare, anzi, data l’età può solo che calare fisicamente. Alcaraz è uno che non si arrende facilmente a differenza di Tsitsipas e Hurkacz giusto per citarne alcuni. Di altra pasta i russi che giocano fino all’ultimo punto e capaci anche di ribaltare il risultato a loro favore. Per fortuna che Wilander non ha tirato la solita gufata.
Non ha minato Sinner, meno male!!!!! ora si sta più tranquilli!