Raul Brancaccio nella foto
È stata una giornata ricca di emozioni per gli azzurri impegnati nelle qualificazioni dell’US Open. Dopo gli acuti di Federico Gaio, Giulio Zeppieri e Alessandro Giannessi, a sorprendere è stato Raul Brancaccio.
L’italiano ha superato l’ucraino Vitaliy Sachko con il punteggio di 7-6(5), 6-3. Nonostante avesse perso subito il servizio, Brancaccio ha dimostrato una notevole forza mentale, restando concentrato e annullando ben quattro set point al suo avversario nel 10° game. Solido nel gioco dal fondo e coraggioso nell’iniziativa, Raul ha mantenuto la calma e la concentrazione, guidando il gioco e affondando con colpi precisi dal fondo. Affronterà ora al secondo turno delle qualificazioni Timofey Skatov, n.128 ATP.
Slam Us Open
V. Sachko
6
3
R. Brancaccio
7
6
Vincitore: R. Brancaccio
Servizio
Svolgimento
Set 2
V. Sachko
15-0
30-0
30-15
40-15
ace
40-30
40-40
40-A
3-5 → 3-6
V. Sachko
0-15
15-15
ace
15-30
30-30
30-40
3-3 → 3-4
V. Sachko
0-15
df
15-15
30-15
40-15
ace
ace
2-2 → 3-2
V. Sachko
0-15
df
15-15
ace
30-15
ace
30-30
30-40
2-0 → 2-1
R. Brancaccio
15-0
15-15
30-15
30-30
30-40
1-0 → 2-0
V. Sachko
0-15
df
0-30
15-30
30-30
40-30
0-0 → 1-0
Servizio
Svolgimento
Set 1
Tiebreak
*-
0*-1
1*-1
2-1*
2-2*
2*-3
2*-4
2-5*
3-5*
4*-5
4*-6
5-6*
ace
6-6 → 6-7
V. Sachko
0-15
0-30
15-30
15-40
30-40
40-40
A-40
5-6 → 6-6
R. Brancaccio
0-15
15-15
15-30
30-30
40-30
5-5 → 5-6
V. Sachko
15-0
15-15
30-15
40-15
40-30
df
40-40
40-A
40-40
A-40
40-40
A-40
40-40
40-A
40-40
40-A
5-4 → 5-5
R. Brancaccio
0-15
0-30
15-30
30-30
40-30
5-3 → 5-4
V. Sachko
15-0
15-15
15-30
30-30
40-30
4-3 → 5-3
R. Brancaccio
0-15
df
15-15
30-15
30-30
30-40
40-40
A-40
ace
4-2 → 4-3
R. Brancaccio
15-0
30-0
40-0
40-15
40-30
3-1 → 3-2
V. Sachko
0-15
0-30
15-30
30-30
30-40
40-40
A-40
ace
2-1 → 3-1
R. Brancaccio
15-0
30-0
30-15
30-30
40-30
40-40
A-40
40-40
df
A-40
2-0 → 2-1
R. Brancaccio
0-15
15-15
15-30
df
15-40
30-40
0-0 → 1-0
Purtroppo, per Luca Nardi, il sogno del secondo turno si è interrotto di fronte all’argentino Thiago Agustin Tirante. Nonostante una discreta prestazione, l’azzurro è stato battuto 6-4, 6-4. In un match caratterizzato da alti e bassi, il suo avversario si è dimostrato più preciso nei momenti chiave, mentre Nardi ha commesso alcuni errori costosi.
Slam Us Open
L. Nardi [15]
4
4
T. Tirante
6
6
Vincitore: T. Tirante
Servizio
Svolgimento
Set 2
L. Nardi
0-15
15-15
30-30
ace
40-30
40-40
A-40
3-5 → 4-5
T. Tirante
0-15
15-15
30-15
ace
40-15
3-4 → 3-5
T. Tirante
15-0
30-0
30-15
40-15
40-30
2-3 → 2-4
T. Tirante
15-0
ace
15-15
30-15
30-30
30-40
40-40
A-40
40-40
A-40
1-2 → 1-3
L. Nardi
15-0
15-15
15-30
15-40
30-40
40-40
A-40
40-40
A-40
ace
0-2 → 1-2
T. Tirante
15-0
ace
15-15
30-15
40-15
0-1 → 0-2
L. Nardi
15-0
15-15
30-15
40-15
40-30
40-40
40-A
df
0-0 → 0-1
Servizio
Svolgimento
Set 1
T. Tirante
0-15
15-15
30-15
30-30
40-30
40-40
40-A
40-40
40-A
40-40
A-40
ace
4-5 → 4-6
L. Nardi
0-15
0-30
15-30
30-30
30-40
40-40
40-A
40-40
A-40
40-40
A-40
3-5 → 4-5
L. Nardi
15-0
15-15
df
30-15
40-15
40-30
40-40
A-40
40-40
A-40
2-4 → 3-4
T. Tirante
15-0
30-0
30-15
30-30
40-30
2-3 → 2-4
T. Tirante
15-0
ace
30-0
ace
40-0
40-15
1-2 → 1-3
L. Nardi
0-15
0-30
15-30
30-30
40-30
40-40
A-40
40-40
A-40
ace
0-2 → 1-2
T. Tirante
0-15
0-30
15-30
15-40
30-40
ace
40-40
A-40
40-40
A-40
0-1 → 0-2
L. Nardi
15-0
30-0
40-0
ace
40-15
40-30
40-40
40-A
40-40
ace
40-A
0-0 → 0-1
Infine, Franco Agamennone non è riuscito a superare l’ostacolo rappresentato dall’americano Michael Zheng, n.553 del ranking ATP. Il punteggio finale di 6-2, 6-3 in favore dell’americano ha visto Agamennone cedere in meno di novanta minuti.
Slam Us Open
F. Agamenone
2
3
M. Zheng
6
6
Vincitore: M. Zheng
Servizio
Svolgimento
Set 2
M. Zheng
0-15
15-15
30-15
30-30
40-30
40-40
A-40
3-4 → 3-5
F. Agamenone
15-0
15-15
df
15-30
30-30
40-30
2-4 → 3-4
M. Zheng
15-0
30-0
30-15
40-15
40-30
2-3 → 2-4
F. Agamenone
15-0
ace
30-0
30-15
40-15
40-30
40-40
40-A
40-40
A-40
40-40
A-40
40-40
A-40
40-40
40-A
40-40
ace
40-A
40-40
ace
40-A
2-2 → 2-3
F. Agamenone
15-0
15-15
15-30
30-30
30-40
40-40
40-A
40-40
A-40
40-40
A-40
1-1 → 2-1
M. Zheng
15-0
15-15
30-15
30-30
30-40
40-40
A-40
1-0 → 1-1
F. Agamenone
15-0
30-0
40-0
40-15
40-30
df
40-40
A-40
0-0 → 1-0
Servizio
Svolgimento
Set 1
M. Zheng
0-15
0-30
15-30
30-30
40-30
2-5 → 2-6
F. Agamenone
0-15
15-15
15-30
15-40
30-40
2-4 → 2-5
F. Agamenone
0-15
15-15
30-15
30-30
40-30
1-3 → 2-3
M. Zheng
0-15
15-15
30-15
30-30
40-30
40-40
A-40
40-40
df
A-40
1-0 → 1-1
F. Agamenone
0-15
15-15
30-15
30-30
df
30-40
40-40
A-40
ace
0-0 → 1-0
Marco Rossi
Più vedo Nardi più sono convinto che i suoi limiti siano di livello fisico.
Purtroppo i piedi non girano velocemente, in difesa è lacunoso soprattutto se viene spostato lateralmente da una parte all’altra va sempre in difficoltà. Prima della crescita mentale urge quella fisica
Tutto vero e giusto, anche io sono dell’idea che il cambio di coach non sia determinante per svolte epocali.
Per un Sinner che decide da solo e parrebbe piano piano aver trovato la quadra con il nuovo staff ci sono tanti altri che dopo un inizio promettente sono tornati al livello precedente o peggio.
Però stavolta un dubbio su Nardi è lecito.
Da quello che ho letto ha uno staff molto artigianale, alle volte può essere il volano per vincere, come nei casi di Musetti e Sonego che con Tartarini e Arbino (però Sonego ha anche la consulenza di Rianna) hanno raggiunto risultati degni di atleti con coach affermati.
Alle volte, invece, è un freno e il dubbio che sia il caso di Nardi comincia ad insinuarsi.
Mi piacerebbe vederlo crescere con uno staff alla Piatti, magari non lo stesso Piatti che per me da il meglio a plasmare che a rifinire, però qualcosa credo debba rivedere.
La garra quando vuole la mette, sotto 1-5 con Otte al terzo lo porta al TB per vincere. Ora, Otte non è un fenomeno, ma neanche uno a cui sia facile recuperare due break.
Probabilmente ha davvero molte distrazioni da studio e se umanamente ne sono molto lieto per lui sportivamente pensare solo al tennis potrebbe essergli più utile.
Un affiancamento psicologico credo ci sia, ormai non c’è sportivo professionista che non si faccia aiutare, ma temo che se non sarà lui a darsi la scossa da solo neanche con il miglior “mental coach” e il migliore allenatore farà quel salto di qualità che le sue doti tecniche impongono.
Io comunque resto ancorato al suo carro, mi incazzo come ieri, mi illudo come tre settimane fa dopo il challenger vinto, ma per me resta una promessa che prima o dopo ci darà tante soddisfazioni.
Se poi decidesse che la sua vita non sarà nel tennis, beh, tanti auguri di buona fortuna per qualsiasi cosa decidesse di fare.
Carattere….lo vedi…body language..sempre remissivo…mai incazzato..con la tigna giusta…boh…
ma chi ha scritto il commento su nardi ha visto la partita? basta guardare il game finale e decisivo su servizio di tirante, due palle corte arrivate a mala pena alla rete e che sembravano tirate tanto per tirare e una risposta nei teloni, forse non è vero ovviamente ma l’impressione che da è quella di uno che gioca nel circoletto sotto casa in un torneino tra pensionati. Il tempo c’è tutto ovviamente vista l’età, va visto se ha voglia di unire all’indubbio talento che ha quella indispensabile componente di sacrificio necessaria per competere, vincere è faticoso molto faticoso sia a livello fisico che mentale e lo sport è pieno di campioni poco dotati dal punto di vista tecnico ma straordinari nel carattere e nella determinazione
@ becu rules (#3723469)
Se il problema non e’ tecnico, ma unicamente mentale, forse piu che cambiare il coach servirebbe integrare nel suo staff un mental coach ( o cambiare quello che ha, se ne ha gia 1 )
A me i cambi di guida tecnica nel tennis, convincono poco.
Non e’ come nel calcio, che e’ uno sport di gruppo. E devi gestire 24/25 atleti.
Nel tennis, si instaura tra coach ed allievo un rapporto anche umano, che porta poi l’atleta ad avere difficolta’ a lavorare con altre persone.
Basti pensare a Sonego, che ha avuto anche lui periodi nerissimi con 5-6 mesi di sole sconfitte. Ma lui non si sarebbe mai sognato e non si sognerebbe mai di mollare il suo mentore, e i risultati gli hanno poi dato ragione, perche e’riuscito a invertire la tendenza. Cosi come Musetti, che stando a certi utenti in 2 anni avrebbe dovuto cambiare gia 10 coach 😀
Una ragazza ultra-timida come Camila Giorgi difficilmente avrebbe potuto fare meglio con altri coach, perche nel suo caso subentra anche la componente caratteriale. Lei si sente tranquilla e a suo agio a lavorare con suo padre.
Poi non e’ nemmeno detto che un cambio di coach possa portare risultati.
Felix Auger Aliassime all’inizio con Toni Nadal sembrava avere trovato la chiave per vincere gli slam. Sembrava un altro. Ma quanto e’ durato? dopo la spinta iniziale, e’ tornato nella sua proverbiale apatia.
Il coach e’ importante ma fino ad un certo punto. In campo ci scende l’atleta e deve essere lui a trovare dentro di se le motivazioni e la forza mentale per essere competitivo…o al massimo, potrebbe aiutare tanto un mental coach in aggiunta allo staff, che pero’ ha dei costi.
Bisogna anche dire che se uno porta bene i colpi ma spesso non fa male forse è anche un problema di poca potenza che fa appoggiare chiunque ai suoi colpi organizzando un contro gioco facile. Senza “castagna” facile e non rischiosa con le difese altrui sempre attive ed efficaci è dura imporsi con sfondamenti rari e complessi da ottenere.
Cioè Nardi avrebbe mostrato una forte determinazione nei momenti critici? Ma come si fà a scrivere una cosa simile? A Nardi sembra proprio mancare quella, la determinazione.
Avendo seguito buona parte della partita di Nardi, non posso che associarmi ai dubbi – ormai ricorrenti – associati al giocatore e alle sue reali potenzialità, ovvero non basta un buon braccio e un’incredibile fluidità di colpi a fare un giocatore competitivo (un po’ come paragonare un Haarlem Globetrotter rispetto a un giocatore NBA).
Ha perso due game di servizio, poi costati il match in maniera assurda, uno in vantaggio da 30-0 con 4 gratuti che più gratuti non si può (compreso un doppio fallo), che indicano una totale mancanza di attenzione, o peggio tensione agonistica. E purtroppo le partite fotocopia si ripetono. Qualche punto spettacolare – perchè la mano non gli manca – alternati a games totalmente senza “garra”, di quel minimo di presenza richiesta ad un professionista. Poi ogni tanto vince qualche challenger, ma se avesse non dico la testa di Sinner, ma anche solo quella dello spesso criticato Musetti, potrebbe essere già in una tranquilla top 100, e competere regolamente nei tornei principali.
E’ una dei rarissimi casi dove sono d’accordo con chi chiede un radicale cambio di staff. Non è condizione sufficiente per fare il salto – se bastasse cambiare allenatore/coach per sistemare la testa, avremmo decine e decine di top5 – però in questo momento è condizione necessaria per tentare di dare una svolta ad un giocatore che ormai da un paio d’anni vivaccchia agli stessi livelli – che in assoluto non sono disprezzabili, per carità, ma rispetto alle potenzialità sono ancora insufficienti
Nardi deve arrivare in main draw slam entrando nei 100 con i challengers! Punticino dopo punticino! Ogni altra aspettativa di scorciatoie per eccesso di bravura è di fatto e per come compete a certi livelli abbastanza velleitaria. Quante ne deve perdere per arrivarci?
nardi non riesce proprio ancora a fare il salto mentale
Seguo Nardi da sempre e sono un suo grande fan ed estimatore. Penso che non sia infondato affermare che a lui manchi quello che invece ha Arnaldi, per esempio, la “testa da tennis”. La spiegazione per i suoi altalenanti risultati per quanto mi concerne, risiede tutta in questa purtroppo grave e si spera risolvibile manchevolezza.
@ Luchador (#3723322)
Penso che se lo aspetta anche lui.
Commenti su Nardi in questo articolo su cui dissento completamente.
Dire che ha mostrato forte determinazione nei momenti critici …. Semmai il contrario. Come ha giocato il gioco finale, sul 54 Tirante, è semplicemente assurdo. Due smorzatelle a metà rete, da metà campo. Un errore abbastanza grossolano. A me è sembrato invece dimesso, senza energia e poco preciso. Un brutto Nardi insomma, che aveva tutto per passare almeno questo turno ma che appunto ha mostrato scarsa combattività contro il buon argentino che ha giocato con garra e un energia nettamente superiore.
Nardi che perde sul duro da un terraiolo non si puo’ vedere
Da quando nardi ha preso il doppio 6-0 da musetti ho forti perplessità sul ragazzo
delusione nardi, c’è poco da girarci intorno. poteva e doveva fare di più. avrei voluto vederlo contro Llamas Ruiz che lo aveva battuto a vicenza, ma la rivincita non ci sarà. tra l’altro avevo pronosticato questo spagnolo in top100 entro fine anno, dato che a vicenza mi aveva molto impressionato. vediamo se ho ragione
Nardi, come detto in tanti altri post, ha problemi caratteriali e di approccio alla partita. Continuando così difficile possa fare il salto di qualità , strano che chi lo segue non incida in nessun modo.
Di Agamennone ce lo si poteva aspettare ma Nardi che perde in 2 da Tirante ( con i favori del pronostico) è una vera delusione. E se non sbaglio non ha ancora mai giocato il 1t di uno slam. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più rispetto ad altri onesti lavoratori della racchetta che fanno il loro.