Masters 1000 Cincinnati: Djokovic accusa un colpo di calore, è sull’orlo del k.o. ma rimonta, salva un match point e supera Alcaraz in una finale fantastica
Non ci sono più aggettivi per descrivere la forza, classe, resilienza e capacità di soffrire di Novak Djokovic. Il campionissimo serbo accusa il caldo umido nella seconda parte del primo set della finale di Cincinnati, chiama il medico, è evidentemente spossato e pare sull’orlo del baratro, in balia delle bordate di Carlos Alcaraz, ma resiste e rimonta clamorosamente da 4-2 sotto nel secondo set, imponendo la sua pressione e personalità nella fase decisiva del terzo parziale, vincendo col punteggio di 5-7 7-6(7) 7-6(4) in 3 ore e 48 minuti di autentica battaglia. La finale ha visto due grandi giocatori affrontarsi in un duello durissimo sul piano fisico e mentale, con un terzo set che nonostante la fatica e la tensione ha segnato picchi di qualità straordinari, insieme a tensione e agonismo purissimo. Una rivalità spettacolare, che non fa assolutamente rimpiangere sul mero piano dello spettacolo la bellezza dei confronti tra Djokovic e Federer per contrasto di stile e varietà di gioco. Dopo la storica finale di Wimbledon, anche quella di Cincinnati è stata una partita davvero bella, nonostante una fase centrale nella quale Alcaraz pareva totalmente in controllo per il vistoso calo nell’energia di Djokovic, totalmente svuotato, paonazzo, aggrappato alla partita solo grazie alla sua incredibile voglia di vincere di non mollare mai. Dopo aver perso il primo set è andato sotto in un break nel secondo nel terzo game, la partita pareva totalmente nelle mani di Carlos, più fresco e pronto a spingere e comandare il gioco.
Novak Djokovic REALLY struggling in this heat, looks absolutely exhausted pic.twitter.com/gVcCVJZqq7
— Olly (@Olly_Tennis_) August 20, 2023
Novak non ha mollato, le ombre sul campo e l’intervento del medico con integratori una pasticca l’hanno ravvivato, e incredibilmente Alcaraz è andato fuori giri. Contro un avversario non al meglio non è facile giocare, ancor più se il tuo tennis è quello votato all’aggressione, al rischio, al prendersi il punto di forza. Lo spagnolo si è messo a giocare solo solido, rischiando di meno, snaturandosi volendo solo controllare e non sbagliare, e questo gli ha fatto perdere ritmo e fiducia. Novak ha intuito il momento, da vero “Djoker” ha ritrovato la prima di servizio, quindi profondità in risposta ed è venuto spesso avanti, tutto per spezzare completamente ritmo e testa dell’avversario, che è caduto nella trappola. Alcaraz con un pessimo ottavo game è crollato, trascinando così il set al tiebreak, dove c’è grande bagarre e non trasforma un match (bravo il serbo). Si va al terzo e c’è vera intensità, con Novak tornato a spingere, a rispondere profondo, ad imporre i suoi ritmi. In un durissimo settimo game, Djokovic scappa avanti, soffre sino alla fine, serve per il match e non sfrutta 4 match point! Tutto si riapre, Carlos non molla e si arriva al tiebreak. Djokovic tira su il muro, chiude una partita incredibile, che aveva praticamente perso e che è riuscito a riaprire e vincere. Campione immenso, solo lui poteva girare un match del genere. Irreale.
Alcaraz ha disputato una partita ottima, con una qualità complessiva davvero impressionante. Più del terzo set, dove Djokovic è stato davvero fantastico, deve assolutamente rimproverarsi il calo avuto a metà del secondo set, quando il rivale era sulle gambe, quasi in balia. Lì non doveva calare di spinta, snaturare il suo gioco, ma “battere il ferro finché è caldo”, continuando a spingere. Alla fine ha perso di un niente, non ha sfruttato un match point, e in un durissimo e spettacolare rush finale nel terzo set ha dato tutto, ma doveva chiuderla in due. Non c’è riuscito, per suo demerito abbinato alla terribile capacità di soffrire e di non accettare la sconfitta di Djokovic. Il serbo voleva fortemente vendicarsi della finale di Wimbledon, riaffermare di essere il più forte sul cemento. C’è riuscito. A New York ne vedremo delle belle.
Il match inizia con scambi molto rapidi, Alcaraz tira a tutta col diritto, a costo di sbagliare o steccare la palla (ben due nel terzo game, in risposta). Più accorto Djokovic, attento a non sbagliare e prendere le misure al giovane avversario, scegliendo prevalentemente traiettorie centrali e pochi cambi di ritmo. Impressiona la rapidità di Carlos nello spingere la prima palla dopo aver servito, come il diritto terrificante sul 30-0 nel quarto game. Il quinto game è il primo ai vantaggi, bravo Alcaraz ad entrare in risposta e spostare molto sul campo Djokovic, che però di difende con ordine e si porta 3-2. Arriva all’improvviso un game complicato per Carlos, fin qua maggiormente in controllo del gioco. Prima due errori, poi un lungo scambio con il serbo a condurre, muovere il rivale alla sua combinazione mortale di ritmo, rotazione e velocità. 0-40, le prime palle break del match. Straordinario Novak, alza la velocità col diritto, bello carico e rapidissimo in risposta, sorprende il n.1 che apre il campo e viene infilato da un altro diritto fantastico. 4-2 Djokovic. Forte del vantaggio, Novak tiene ritmi più alti ma questo provoca due grandi difese di Carlos (incredibile un suo rovescio lungo linea al secondo punto). Con un bel forcing Alcaraz provoca l’errore di Djokovic, per 30-40, chance del contro break. Il giudice di sedia chiama il time violation a “Nole”, sulla seconda palla Carlos alza terribilmente la parabola e trova profondità, il terzo errore di diritto nel game gli costa il break, 4-3. L’aspetto più interessante delle sfide Djokovic – Alcaraz è la capacità di entrambi nel leggere i momenti e alzare (o abbassare) i ritmi per spostare equilibri. Roba da campioni. Novak sembra accusare un momento di defaillance, forse per il caldo, mentre lo score si fissa sul 4 pari. Soffre Djokovic ma regge, al cambio di campo urla affinché gli arrivi l’integratore. Più lento e falloso, Novak concede due palle break sul 5 pari (15-40), ma nell’estrema difficoltà esce tutta la sua forza, una discesa a rete improvvisa e poi un Ace. Il Break per Alcaraz viene alla terza chance, con una grande risposta non contenuta dal rivale. Chiude al primo Set Point Alcaraz, un gran vincente di rovescio. Da 2-4 a 7-5, con “Nole” molto sofferente fisicamente ma non domo agonisticamente.
Dopo un lungo toilette break, Djokovic torna in campo pronto alla pugna, ma la sua reattività ed energia restano basse. Servendo sull’1 pari commette tre doppi falli consecutivi che gli costano il 15-40. È sufficiente una discreta risposta sulla seconda ad Alcaraz per strappare il break che lo manda avanti 2-1 e servizio. Arriva lo staff medico, misurano la pressione a Novak che, asciugamano sul volto, è sempre più provato dal caldo umido del pomeriggio di Cincinnati. Stoicamente il serbo resta in campo, strappa anche una palla break nel quarto game, ma la sua resistenza è ormai ridotta ogni volta che è messo in difesa. Per questo stringe i denti, accorcia al massimo i tempi di gioco, cerca di restare aggrappato al match sperando di recuperare energia o in un calo dell’avversario. Carlos, forse un po’ condizionato dalla situazione, brilla assai meno rispetto al primo set, nei suoi turni di battuta gioca solido e concreto, ma così facendo snatura un po’ il suo tennis brillante con grandi rischi, e finisce per imballarsi in errori gravi. Sul 4-3, ecco che un diritto pessimamente sparato in rete costa allo spagnolo il 15-40. Disastro Alcaraz, un altro rovescio largo lo condanna, 4 pari! Un calo di concentrazione che incredibilmente inverte totalmente l’inerzia della partita, c’è bagarre e il set arriva al tiebreak, dal 4-2 Alcaraz. Ha ritrovato vigore e soprattutto lucidità Novak, spinge con profondità e chiude sulla rete, 2-0 avanti il serbo. Si riprende il contro break Carlos chiamando ancora a rete il rivale e trovando un passante lungo linea, 2 pari. Il pubblico incita a gran voce Djokovic al cambio di campo sul 3 pari, lo spagnolo alza di nuovo attenzione e profondità dei colpi, sguardo “cattivo” e presenza. Il livello di gioco si è impennato a dismisura dopo una fase centrale deludente. Novak attacca, Carlos spinge e apre l’angolo. 5 pari. Con un gran forcing sulla diagonale cross di diritto, Alcaraz vola 6-5, ha il primo Match Point in risposta. Servizio e diritto, perentoria la risposta di Djokovic, 6 pari. Clamoroso rischio del serbo, S&V sulla seconda di servizio, gran chiusura di volo. Chapeau, 7-6 e ora ha lui il Set Point. Col martello, Carlos ancora si salva. Con una risposta potente, Djokovic sorprende il rivale, adesso il Set point è al servizio. Fa il pugno Novak dopo aver retto a ogni taglio e topspin, vince un duro scambio che chiude il tiebreak 9-7. Si va al terzo, il match pareva finito, ma il serbo non muore mai.
Furibondo Alcaraz sulla panchina, si taglia la mano colpendo con forze le sue corde e rientra nervoso in campo, ma recupera da 0-30 e può fare corsa di testa nel set. La qualità complessiva di gioco è tornata alta dopo gli alti e bassi del secondo set, entrambi giocano offensivo, lasciano partire i colpi. Il servizio del serbo è di nuovo preciso ed efficace, le accelerazioni dello spagnolo sono velocissime, incluso quel suo rovescio lungo linea totalmente dimenticato nel secondo set. Sul 2 pari, Djokovic risponde con precisione e sul 30-40 strappa la prima palla break del set. Si salva Alcaraz con una prima palla esterna perfetta. Il secondo doppio fallo del game condanna Carlos alla seconda palla break, ma con grande coraggio attacca con un chop di diritto e chiude in acrobazia di volo. Lo scampato pericolo carica a mille il giovane n.1, la sua racchetta impatta la palla con grandissima velocità, e sul 15 pari trova un passante di rovescio lungo linea in spaccata impossibile, ma Novak non arretra di un centimetro (3 pari). Settimo game, tensione massima. Doppio fallo e due errori di rovescio per Alcaraz, che crolla 15-40, mentre Novak è in modalità “muro”. Col servizio si salva Carlos, inclusa una terza e poi una quarta PB. Capitola alla quinta palla break, sotto una pressione costante, mortale di Novak, davvero monumentale per resistenza dopo esser stato ad un passo dal k.o. tecnico. Con un game solido e grandissima personalità Djokovic consolida il vantaggio, portandosi 5-3. Alcaraz è nettamente calato per spinta e tenuta nervosa, concede e salva un Match Point, ma compie un vero capolavoro annullando il secondo, con uno scambio rocambolesco e bellissimo. Il decimo game è un film a se stante: molla tutto Carlos, Novak invece è meno intenso. 15-40, due palle per riaprire la partita! Tira su il muro Novak, regge, graffia, e vola ancora a Match point, il terzo e primo al servizio. Non lo sfrutta, ed è costretto a cancellare una terza palla break al rivale, anche lui mai domo, con una seconda di servizio a quasi 200 km/h e poi una riga in spinta. Che freddezza. L’ultimo gioco è di una bellezza infinita, ogni punto è più bello dell’altro, si gioca sulle nuvole per intensità e qualità. Incredibile con uno smash sbagliato Djokovic cede il turno di servizio, 5 pari, tutto da rifare, con 4 Match Point non sfruttati. Ormai la bagarre è totale, ma il livello e l’intensità di gioco restano altissime, si tira a tutta. Salva 4 palle break Alcaraz e si porta avanti 6-5. Questa splendida finale si decide al tiebreak. Inizia con un doppio fallo lo spagnolo, gli esce di un capello. Impressionante il muro alzato da Novak, un vero muro, è piegato in due al termine di un’altro scambio brutale. 2-0. Si butta a rete in risposta lo spagnolo, forse vittima di un crampo alla mano destra. 3-0 Djokovic. Si riprende il mini break lo spagnolo correndo a rete in risposta, 3 pari. Con un’ottima prima esterna, 4-3 Djokovic. la zampata del “Djoker” arriva sul 4 pari, inchioda sul rovescio Carlos e lo infila con un gran diritto lungo linea da sinistra. 5-4, e servizio, Novak. Gran prima esterna, 6-4, altri Due Match Point Djokovic!!! Vola via la risposta di Alcaraz. Game Set Match Djokovic. Partita pazzesca. Che grandi emozioni.
[1] Carlos Alcaraz vs [2] Novak Djokovic
TAG: Carlos Alcaraz, Masters 1000 Cincinnati 2023, Novak Djokovic
Da quando sul campo è calata l’ombra, Nole è letteralmente cambiato. Prima il caldo e il sole ( Nole col berreto? ) lo hanno danneggiato, quindi adesso credo che sarà tutta un’altra partita
da buon levantino, ha chiaramente amplificato gli effetti delle difficoltà fisiche ..
una partita che rimarrà nella testa e nel fisico di entrambi..
Intrugli o non Intrugli la capacità nervosa del serbo è impressionante. Ha vinto, tra virgolette, solo in virtù di ciò. Del resto non c’era rimasto più niente, niente più sport o forse solo quello: puro sport senza fini.. Erano ad un punto di non ritorno quando il ‘fare tennis’ si rovescia in se stesso e diventa un qualcosa di estraneo, ottuso e incomprensibile..la partita a quel punto non era più in essere e chi ha vinto non l’ha certo fatta finire ma è solo riuscito ad interrompela..prima che fosse davvero troppo tardi..intrugli o non intrugli..se e quando si arriva a quelle colonne d’ercole, alla lettera, ad oggi è impensabile riuscire a trovare qualcuno al livello di navigazione del serbo: il fatto che Carlos ci sia riuscito, a quell’età poi, è un qualcosa di epifanico..la sua giovinezza lo obbliga infatti a rientrare in porto, in acque calme, in un modo o in un altro, cosa che ormai al serbo achab non serve più in quanto ogni partita oramai sarà sempre l’ultima.. Ritornare invece all’approdo giocato non è affatto facile, anzi è la cosa più complicata..questo lo sa bene il baleniere di lungo corso di Ferrero a cui è capitato di vedere il balenare orrorifico, di quella bianca..e per un momento infinito non ha più cessato di avere paura, di ‘sbiancare’ ..meritava davvero una telecamera fissa su di lui, uno split screen in tempo reale..
Che povera gente.
Ridurre questa partita epica, fra il più grande giocatore di tutti i tempi ed il fenomeno assoluto che ecciterà e dominerà con le sue prodezze questo sport, ad una pantomima del serbo, ad un reintegratore assunto in un momento di grave difficoltà, ad un toilet break.
Ma per favore. Andatevi a vedere le 4 ore di partita, a 33 gradi, ad un ritmo allucinante, colpi da fondo e a rete di qualità assoluta, attacchi debordanti, difese impossibili, passanti e traccianti a ripetizione, match point avuti e salvati miracolosamente, pathos, anche errori, logici quando si viaggia a tutta per ore.
Djokovic che la porta via solamente grazie alla sua immensa capacità di resistenza e di non sbagliare più nei momenti finali. Alcaraz in lacrime per lo stress prolungato alla fine.
Mi ricordate quel compagno di classe che anni fa mi diceva: “Claudia Schiffer? A me non piace !!!”. Ma chi siete voi? In che mondo vivete?
Mah…….
Sinner , come resistenza fisica, e’ al massimo nei 100….
Certo, con un servizio migliore probabilmente avrebbe gia’ vinto di piu’, ma e’ la resistenza fisica che latita.
nole e Carlitos: giocano un match memorabile
livetennisIt: eh ma sinner è na pippa eh ma sinner è dio
Alcuni hanno detto che Djokovic ha fatto una sceneggiata, dimostrando scorrettezza. Per me invece ha accusato un reale problema fisico dovuto per l’80% al caldo torrido e per il 20% alla tensione emotiva del match.
Alcuni hanno detto che solo lui poteva battere l’alieno Alcaraz. Per me invece in questo match lo spagnolo non è stato affatto un alieno, avendo commesso parecchi errori tattici e una caterva di errori gratuiti.
Molti hanno detto che è stata la partita dell’anno. Per me invece il match di Miami Sinner-Alcaraz è stato molto più bello ed avvincente sotto tutti i punti di vista.
Alcuni hanno parlato anche di Sinner, sostenendo che in questa finale di Cincinnati lui avrebbe perso di netto in 2 set, sia contro il serbo che contro lo spagnolo, essendo assolutamente inferiore. Io invece dico: chi vivrà, vedrà…
Che Djokovic sia il miglior palleggiatore e ribattitore del circuito non c’è dubbio. Non so se avevi notato, ma aveva richiesto a gran voce “creatina!” Al suo box, che è un integratore non dopante.
Fantastica ricostruzione, ma tu pensi che “tenebre nella notte” capirà e smetterà di trollare ad ogni articolo contro Vagnozzi e Cahill?
Non smetterà neanche se Jannik dovesse fare il Grande Slam, fidati
Per NY Nole alcaraz poi 40 percento a testa, poi medvedev 15, infine sinner 5, punto.
“92 minuti di applausi!”
Un mostro Djokovic, poche storie.
Incontro da cineteca rovinato dalla ripresa televisiva, COLPA dell’idiota che ha fatto un cemento azzurrino chiaro dove la palla si annega e della torre ancora più idiota che fa il campo mezzo al sole dove la palla sparisce nella luce. Alla fine mi bruciavano gli occhi. Cincinnati vergogna
Ricostruzione da terrapiattisti quanto meno…
…vinceva tornei a gogo (challenger e max i primi 250, dove surclassava nei primi i vari Marcora e Quinzi, nei secondi faceva i primi scalpi imporanti ma batteva nelel varie finali i vari Pospisil, Travaglia, non esattamente dei “mostri”, in compenso si scioglieva quando incontrava giocatori un po’ più solidi – bastava un Hurcatz a Miami. Alle Finals tanto celebrate, alle quali arrivò dalla porta di servizio del ripescaggio a torneo in corso per l’infortunio di Matteo (altrimenti le avrebbe viste come noi alla TV), battè lo stesso polacco mezzo infortunato e un Medvedev già qualificato (i gironi nel tennis ci stanno come i cavoli a merenda), talmente annoiato e svogliato di dover giocare una partita inutile da sbadigliargli in faccia ai cambi di campo.
Perchè ? Pur avendo un talento ed una volonta’ di ferro, quelli che lo hanno cresciut dai 13 ai 20 anni, ne hanno fatto un giocatore in spinta da fondo (eccellente) ma si sono dimenticati quei 2/3 dettagli che nel tennis, soprattutto quello di altissimo livello, contano e contano eccome. Ad esempio uno straccio di servizio, o un gioco a rete un po’ più efficace di quelli che ti insegnano ad una scuola a tennis estiva (il poveretto appena si avvicinava a rete sembrava giocasse a ciapa no’), non partiamo del tocco o dello slice, questi sconosciuti.
Dopo piallata senza appelli contro Tsitsi agli AO 2022 dove il nostro non vede palla, il giovane Sinner capisce che se vuole tentare di arrivare nella top 10 che conta – quella dal n 5 in su – dove si sollevano trofei Slam e 1.000 a ripetizione, bisogna cercare di recuperare il terreno perduto. Chiama il CEPU e gli dicono che i posti sono finiti per recuperare 3 anni in 1, così coraggiosamente recide il cordone ombelicale con il buon Piatti – che a 20 anni ancora lo tratta da bamboccio di 13 – e si avventura per una nuova strada prendendo prima il buon Vagnozzi, e poi Cahill – uno che almeno il servizio e la voleè non li ha visti solo alla televisione. Dopo un primo anno travagliatissimo per vari problemi di salute (in cui comunque un 500 lo porta a casa) e di tentativi di variazione del suo gioco, non sempre riusciti, inizia il 2023 alla grande, e salvo la parentesi su terre dove toppa Roma e RG, infila una serie di convincenti vittorie contro top10 (incluso Babau Alcaraz) che lo portano ancora in finale di un 1.000, a vincere un 250 e poi il primo benedetto 1.000 della carriera (con un po’ di fortuna va detto con un tabellone che si apre sempre più, ma fortuna audaces iuvat), 6 al mondo e 4 nella race. Il servizio, prima inesistente (e fallosissimo) rimane il colpo su cui deve più lavorare ed è ancora decisamente migliorabile, ma tutte, e dico tutte le statistiche sono a suo favore rispetto a 2 anni fa. Percentuale di prime in campo, percentuale di punti vinti sia sulla prima che sulla seconda, numero medio di doppi falli, velocità media della prima e della seconda di servizio. Merito anche dell’irrobustimento fisico ma anche del lavoro. Ed è proprio l’etica del lavoro la forza di Sinner, non smetterà mai di tentare di migliorarsi
Spesso l’intervento medico viene usato per secondi fini ed è insopportabile (mi viene in mente Rune in particolare), ma vedendo la partita in diretta ieri non ho avuto questa sensazione. La faccia di Nole era veramente stravolta e dubito che si possa essere dei così bravi attori.
Naturalmente i favoriti sono questi due magnifici tennisti, ma un dispendio di energie tale potrebbe anche pesare sull’us open. Io una chance a Sinner la darei!
Djokovic ha preso (e preteso) della Creatina: nessuna polverina miracolosa, l’ha gridato lui ad alta voce, l’hanno sentito e capito tutti.
https://twitter.com/MarioGuarchNFT/status/1693375572083126443?s=20
Dire” Chi è Sinner?” è ridicolo, e’ il sei del mondo, non caramelline. Che sia ancora o forse definitivamente lontano da questi due (tre con Medvedev), e’ invece una buona domanda. Riuscirà a fare questo salto dl punto di vista fisico? Perché a me pare chiaro che, al di là dei miglioramenti tecnici (servizio etc.) la vera differenza la fa questa mostruosa forza/resistenza. Ci possono essere grandi giocatori come colpi in dotazione, ma senza un fisico bestiale non si diventa fenomeni. I big three hanno avuto questo in dono rispetto a tutti gli altri, e solo quando hanno cominciato a cedere dal lato fisico, hanno iniziato a perdere qualche partita.
C’ era un fenomeno, prodigioso, che con miglioramenti continui e sovrumani vinceva torei a “go go” e piombava nella “top 10″ a 20 anni.
Raggiunte le ” Finals ” stupiva il mondo, vincendo, 20enne, una partita addirittura alle Finals e portando in una battaglia all’ ultimo sangue nientepopodimeno che Medvedev fino all’ ultimo punto dell’ ultimo combattuttissimo tie-break.
Poi, a crescita ultimata e con il fisico piu’ forte dei DISGRAZIATI INCAPACI gli hanno trascurato / peggiorato il servizio nel 2022, anno in cui non c’ era niente altro, assolutamente niente altro da fare che curare il servizio.
Ora per colpa di questi DISGRAZIATI, chi e’ Sinner ?
Un giocatore dalle possibilita’ prodigiose, bloccato da un handicap al servizio che con tutta evidenza e’ diventato anche un problema psicologico.
Ecco chi e’ Sinner.
tutto vero ma era al primo torneo dopo wimbledon. normale che non sia al 100%. lo sarà la seconda settimana degli us open. poi bisogna vedere se basterà
Sono parzialmente d’accordo, a mio avviso al pari di Medvedev c’è Sinner, mentre Rune, sempre a mio avviso, non è al livello degli altri 4… dopo gli USO vedremo chi è stato più “bravo” nelle previsioni.
Chi sei tu?
Si chiamano integratori, fattene una ragione
Non è che tu stia tanto meglio.. Federer??
Impossibile staccarsi ieri notte, nonostante l’ora ed il lunedì incombente. Partita stellare, a tratti le stesse sensazioni della finale AO 2012. Due alieni.
Robocop ha giocato in trans agonistica buona parte del terzo set, tentando l’impossibile in attacco, con accelerazioni e discese a sorpresa quasi sempre premiate, e allucinante in difesa, non si contano le spaccate, cadute e ripartenze a 1000 per andare sulla palla dopo. Anche al servizio è stato pazzesco, mettendo in grande difficoltà il miglior ripartitore di sempre. Tutto ciò fino all’ultimo punto.
Il fenomeno serbo ha cercato il ritmo giusto un po’ tutta la partita e l’ha trovato, specialmente col dritto, nel terzo set. Quell’accelerazione dritto per dritto, nella mattonella a 10 cm dall’angolo destro di Alcaraz, ha fatto malissimo.
Due fenomeni assoluti. Aperitivo degli USO? Se giocano in questo modo sembra logico ma, lo sappiamo, il tennis è pieno di sorprese.
Io dico forza ai nostri ragazzi, soprattutto a Jannik, che è l’unico che può vagamente competere con questi alieni del nostro sport.
@ Roger Rose (#3720803)
ne ha 37 ma che dici studia capra
Raga ma chi paragona sinner a federer o a djokovic ma sta bene??? Sinner avrebbe perso in 2 set con chiunque di loro due.
Un abisso rispetto alla finale di domenica scorsa eppure due tornei della stessa categoria. Grazie di esistere Nole!
Forse dimentichi che questi sono professionisti questo è il loro lavoro,fanno questo dalla mattina alla sera…i calciatori corrono 10/12 km in un ora e mezza mentre un tennista al max se fa 4 dikm spalmati in 3 ore..di cosa stiamo parlando?!!ci sono sport che superano lo sforzo che fanno i tennisti…
Partita “avvincente”, ma piena zeppa di errori decisivi nei momenti importanti…In buona sostanza, quando c’era da chiuderla, entrambi hanno giocato “a chi fa meno”…
Nole si conferma in grandissima difficoltà fisica sul suolo americano in estate (motivo per il quale, sia a Cincinnati che agli US Open, ha perso più finali che in qualunque altro torneo)…
Tennisticamente ed atleticamente, c’è da migliorare molto prima di NY…Piedi fermi e gambe legnose non gli permettono di stare sufficientemente vicino alla riga di fondo, costringendolo a perdere il tempo sulla palla…Da mettere a punto anche la distanza in risposta alle prime palle, il focus sulla pallina, la gestione della tensione (non l’ ho visto fare un (che uno) saltello od un piegamento prima di servire…e nessuno glielo ricorda…ma che ci stanno a fare)…e tante tante altre piccole cose…
Contro uno come Medvedev, una condizione tecnico/fisica del genere non gli avrebbe visto toccar palla per 2 set…
Ci sono 2 settimane (una off ed una sul campo di NY) per trovare la forma migliore ed affrontare i più forti al meglio dei 5 nella seconda settimana degli US Open…Speriamo bene…Vai Grande Nole!
Uno è un mostro e giusto è il paragone fatto da Dioko. Ma l’altro è un marziano.
Clicca qui per visualizzarlo.
Chi è Sinner?
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@ Matteo (#3720534)
Chi è Sinner?
@ Lorenzo (#3720856)
Perchè ridicoli? E’ proibito forse avere dei dubbi? enzo
FINALE FANTASTICA?????? per intensità fisica, imprevedibilità, e tocchi OK.
Ma la velocità dei colpi insomma……….il quarto Usopen 2022 Jannik Alcaraz altro livello….questo di Cincinnati sembrava un incontro amatoriale
@ Tobia (#3720539)
Sinner tecnicamente non è lontanissimo da Carlitos, ma mentalmente e soprattutto fisicamente lo deve guardare col binocolo.Facendo un paragone ciclistico, sarà un pò come Gimondi contro Merckx: molti secondi posti quando c’era e poche vittorie quando non c’era…
Sicuramente era doping o droga.
Che commenti ridicoli.
Col colpo di calore col cazzo che ti rialzi e giochi, col rischio che ti vadano in pappa muscoli e organi al massimo avrà avuto un leggero calo di pressione. Quando hai un colpo di calore ti ritiri, non bevo intrugli strani e ti ripigli…
@ Vittorio carlito (#3720694)
Mo va a cager n’tel gess
@ Roger Rose (#3720803)
A me sembri tonto
Nole ha un futuro come dipendente pubblico a Roma:)
Vuoi dire che ha messo giù 3 doppi falli di seguito, apposta? Ma l’hai vista la partita?
Nelle statistiche si è visto addirittura che Carlito paga diversi km/h rispeetto a Nole, sia sul dritto (questo è notevole) sia sul roverscio. Mediamente parlando, s’intende.
@ Roger Rose (#3720803)
Succede anche nel biliardo
Alcaraz campione dal volto umano, non vuole infierire sul nonno e si mette in modalità allenamento giocando al 30%. Nole sembra il vecchietto che ti trovi davanti in auto quando sei di fretta e va’ ai 20 all’ora. Un buon tennista che non si arrende al declino. Uno ormai punta agli slam l’altro per un 1000 venderebbe la madre
A volte la scienza fa’ miracoli.
Ho visto la partita dalla metà del secondo set in poi,non ho capito cosa sia accaduto tra Djokovic e Ivanisevic,il quale sembrava un cane bastonato. Bravo il serbo che appena gli si presenta l’opportunità è uscito dalla fossa di esperienza e di tigna, Per quanto riguarda Alcaraz non mi ha convinto il suo gioco troppo controllato nel momento chiave del match,condizionato,forse,dal logorroico Ferrero. A mio avviso quando gioca spontaneo senza pensare da il meglio di sé, altrimenti rischia la paralisi da analisi.Un bravo al Capitano che azzecca il pronostico….a mio avviso in buona fede.Vedremo cosa accadrà agli USO.
Vero, ma non giocheranno prima di martedì/mercoledì.
Non a caso, il sottoscritto, lo definisce da tempo il TITANICO FALSONE.
Ed invece trattasi di dura verità.
La creatina fa’ miracoli.
E pure questa e’ una dura verità.
Già ma dubito che si accontenterà…….
Ed invece trattasi di dura verità.
La creatina fa’ miracoli.
Monfils, Murray, Nole…beh poi ci stupiamo di Rune?
Il tennis, sport dichiarato di testa (nel senso che è all’avversario che cerchi di farla perdere) e anche questo, una recita. Nulla toglie alla capacità tecnica/tattica del Serbo che nel secondo ha destabilizzato un Carlos ingenuo ma sappiamo che altri non sono così, non urlano al proprio box,non ne mandano via un componente.
Vincente? Si. Entusiasmante nel gioco e nel comportamento? No, zero.
P.s. non mi dispiace Rune perché è un ragazzino e gli perdono la sfrontatezza visto che campioni maturi ricorrono loro a certi trucchi contro i giovani.
Dai Roger, Nole sarà 40enne fra 4 anni…..Ricordiamoci della finale di Wimbledon ’19, dove il 37enne tuo omonimo ha rischiato di battere l’allora 32enne Nole. Non un 32enne qualunque…….Se tanto mi da tanto avremo un Nole competitivo ancora per qualche tempo (ma non ancora 40enne)……..
Fino a quando il campo non e’ stato coperto dall’ombra, stavano giocando male entrambe, si vedeva meno, ma era provato anche Alcaraz (35 gradi per giocare sono troppi), poi uno spettacolo veramente…
Djokovic, torna nr. 1 e chi l’avrebbe pensato, dopo lo smacco di wimbledon, invece riesce sempre a stupire. DNA da campione di razza. Da notare, nuovamente i crampi di Alcaraz alle mani a fine partita…mah…
Non direi che era tanto una pantomima. Nole ha messo giù tre doppi falli uno dietro l’altro. Difficile pensare che l’abbia fatto apposta. Per quanto riguarda il toilet break, fa parte del regolamento. Tsitsi ha fatto molto di peggio. Nole unico, vero GOAT.
Unico sport in cui un 40enne batte in rimonta un 20enne. A me sembrano barzellette.
Boh! Ho sempre osservato con diffidenza certi eroismi, gli atleti che iniziano le partite in un certo modo e dopo cinque tiratissimi set, sono sempre freschi come le rose. Djokovic è sull’orlo del KO, il colpo di sole è molto pericoloso, può provocare collassi mortali. In faccia è paonazzo. Guarda i suoi, gli preparano un intruglio versando un polverina nella bottiglietta d’acqua. Si arrabbia perchè gli arriva con ritardo. Ad Alcaraz ad un certo punto portano un flaconcino della grandezza di quelli contengono le capsule di carbone vegetale. Ne beve il contenuto. Sono tutte sostanze lecite quelle ingurgitate? Potrò avere le mie perplessità? Un uomo che non si regge in piedi, vacilla, si siede e poi ritorna più forte di prima, boh! La partita comunque è stata fantastica. Alla fine ha vinto la miglior precisione del serbo, sicuramente il miglior palleggiatore in circolazione. enzo
Guardando nel complesso tutta la settimana trascorsa, Djokovic era il mio favorito per la vittoria finale perché aveva messo in campo sempre un livello eccellente mentre alcaraz aveva faticato in ogni incontro disputato.
Però dal 4-2 del secondo set, credevo che per alcaraz fosse ormai sono una formalità, visto anche lo stato fisico di djokovic visibilmente fuori fase.
Una finale alcaraz / djokovic è il massimo che il tennis si possa augurare, probabilmente la vedremo replicata anche agli us open (Medvedev permettendo) dove però vedo favorito carlito (che spero abbia imparato una lezione oggi)
Quindi non e’ sinner l unico che ci casca
Partita straordinaria, o meglio, terzo set perché i primi due erano stati condizionati dalle difficoltà di Djokovic che l’ha vinta da campionissimo.. solo lui poteva sconfiggere questo Alcaraz in queste condizioni.. davvero senza parole.. pazzesco anche lo spagnolo che ha pagato la mancanza di malizia dovuta anche alla giovane età
@ bruno dalla francesca (#3720710)
E soprattutto vincerà con qualche pasticca in più al momento opportuno….
Partita che entrerà nella storia del tennis grazie ai due bravi protagonisti. Queste sono le finali che amano gli appassionati e non “è facile vincere facile” come volevano gli ultras del serbo con l’Hurkacz di turno. Di sicuro a uno come Nole piace vincere lottando e sudando. La Tsitsipas band & Company imparino dal giovane Carlitos a tirar fuori i marroni, perché “gli anni passano, le mamme invecchiano ma i figli non crescono”.
no covid no party
Dite quello che vi pare ma Nole è immenso.
Da oggi, solo pasta senza glutine.
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La solita furbata del serbo! Prima la toilete break,poi la pantomima del moribondo,aiuto aiuto sto muorendo,voglio un dottore,anzi due,e così il povero Carlitos è andato in barca affondando insieme al titolo già in tasca.
Non finisce mai di stupire, immenso Nole.
@ Armonica (#3720714)
Infatti ha perso….
questo è il tennis che interessa al grande pubblico e che muove soldi e business.
Il suo stato fisico migliora con il protrarsi della partita. Nel terzo set faceva il tergicristallo come un ragazzino. Lo chiameranno Benjamin Button.
Partita strepitosa. A tratti non vedevo neppure la pallina, tanto erano veloci gli scambi. Complimenti a entrambi, giocatori con un tennis spettacolare, per varietà e intensità. Nole ha una tenacia e una capacità di non mollare che non hanno paragoni, considerata l’età. Solo applausi a scena aperta.
Ahahahah!
a Nole basterà vincere il primo turno degli us open per tornare al n.1 del mondo.
Al cospetto di un tennista e di un atleta fenomenale come Nole ci si può solo togliere il cappello. Chapeau!! E un bravo pure ad Alcaraz. Grazie ad entrambi, davvero.
Carletto non e’ ancora all ‘ altezza
Questa partita se la porteranno dietro a new York nelle gambe…ci vogliono 3/4 giorni di riposo assoluto e un altro paio di allenamenti leggeri x riniziare
Sottoscrivo il tuo post
A NY 3su 5 vedo cmq Alcaraz favorito
1 Alcaraz
2 Nole
3 Medvedev
credo che per i restanti 125 sarà dura molto dura obbiettivamente vincere il torneo. Avrei visto bene anche Rune ma sembra un po’ acciaccato.
Lo stesso Sinner se la gioca ma rispetto ai top 3 ha qualcosina in meno.
Temo che lì, nel 3 su 5, se si andrà per le lunghe, alla fine poi i 15 anni in meno dello scugnizzo si faranno sentire in modo ben più definitivo… 🙁
Cattiveria no,se era cattivo la chiudeva in 2,la partita è girata con il controbrek del quattro pari nel secondo set,lì ha riportato in vita un Djokovic che voleva solo tornare negli spogliatoi,ed una volta perso il tie-brek anche lì con qualche occasione mancata da Alcaraz nel terzo non mi ha mai dato l’impressione di poterla riprendere, il treno era passato e con campioni come Djokovic se lo perdi non né arriva un altro
Noleeee!!!! Immenso! Il più grande tennista di tutti i tempi!
una delle finali più belle degli ultimi 4 anni.
Bravissimi ad entrambi.
La partita è stata bellissima, ed hanno giocato molto molto bene entrambi.
Se di Nole già si sapeva della sua enorme forza di lottare e della sua resistenza, sinceramente mi ha sorpreso Alcaraz.
a 20 anni ha una tenacia, una “cattiveria”, una capacità di difesa davvero fenomenali.
Bravissimi ad entrambi.
Terzo set di livello surreale. Troppo fisici per i miei gusti. Tennis al limite ma si può giocare così soltanto avendo le loro gambe disumane. Mi fanno apprezzare le debolezze fisiche di Sinner e Berrettini. Questi sono due marziani. Alcaraz ingenuo nel non chiudere ma almeno ci ha fatto vivere il Terzo set pazzesco
Nole se lo meriterebbe. Alla sua età sarebbe un nuovo record ineguagliabile, e con lui non è detto che sia l’ultimo
Djokovic tornerà numero uno dopo Us Open perché non ha punti da difendere invece Carlos ha vinto il titolo. Al momento hanno 20 punti di differenza
Il caldo lo ha sempre sofferto…
Mi sembrava più provato Alcaraz che Nole, anche perché aveva pure i crampi di nuovo.
Vero che Carlos ha faticato molto di più per arrivare in finale ma Djokovic ha 15 anni in più
Questo rimane fino ai 45 anni fidati
Partita bellissima sia emotivamente che per qualità espressa da questi due fenomeni. Forse più intensa emotivamente della finale di Wimbledon. Sul match poco da dire, Alcaraz è stato un po’ pollo nel non chiuderla al secondo set per inesperienza ed ingenuità, Nole eccezionale come al solito per le sue capacità di ripresa e forza mentale. Credo che replicheranno agli US open, perché entrambi sono una spanna al di sopra di tutti.
Djokovic per niente vendicativo nei confronti di Alcaraz per avergli soffiato Wimbledon, prima gli fa credere che può vincere, poi sul punto di ritirarsi,si riprende,lo porta al terzo,gli fa annullare 4 match per poi infierire battendolo al tie-brek,non penso che stava così male come voleva far credere,in quelle condizioni anche se riesci a vincere il secondo set in rimonta non puoi avere tutta quella forza fisica e mentale nel terzo soprattutto quando non concretizzi 14 palle brek su 15,deve aver un pó esagerato alla Rune per tirarsi fuori dai guai
Partita incredibile!!!
Giocare contro Alcaraz deve essere mentalmente sfinente perché con tutte le soluzioni che ha è finita solo quando sei sotto la doccia.
Ero curioso di vedere questo match perché a Wimbledon avevo avuto l’impressione che la palla di Djokovic non facesse male ad Alcaraz perché troppo lenta e leggera. Avevo visto Nole spesso in affanno negli scambi.
Oggi invece non è andata così .
Scambi assolutamente equilibrati.
A questo punto a New York pronostico apertissimo
Ultimamente ha spesso delle crisi fisiche.
Prima non succedeva.
I segni dell’età cominciano a mostrarsi…
Ritirato Djokovic io mi tengo Sinner,come Alcaraz è l’erede di Federer/Nadal sono convinto che a breve Sinner sarà degno di essere il sostituito di Djokovic,il rovescio e la risposta sono già alla sua altezza,deve aggiustare il servizio e il gioco di volo e ne vedremo delle belle
@ Paolo Angelozzi (#3720531)
Tutto merito della cura maniacale che ha dedicato al suo corpo in tutti questi anni, nemmeno Federer è stato così efficiente sul piano fisico dopo i 36 anni.Nole immenso.
Solamente il più grande tennista della storia di questo sport poteva battere l’alieno spagnolo.
Partita per un set e mezzo molto brutta anche per colpa di Djokovic che stava proprio male, poi dal brek recuperato da Djokovic la partita si è accesa e dal punto di vista agonistica è stata pari alle battaglie tra Alcaraz e Sinner
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Grande sceneggiata di Djokovic. Molto molto scorretto
Bisogna che si faccia un accertamento al Comune di Belgrado sulla vera eta’ di Nole.
NON puo’ avere 36 anni passati!
Partita straordinaria, è veramente un peccato che Nole abbia 36 anni, fosse stato più giovane lui e Alcaraz ci avrebbero regalato per tanti anni una rivalità pari a quella con Federer.A New York il favorito a questo punto è Djokovic e subito dopo Alcaraz.
Purtroppo ho visto solo i parziali e il risultato finale..fantastico è Nole, non ho altre parole!!!