Masters 1000 Cincinnati: Medvedev batte nettamente un Musetti nervoso, seconda sconfitta dal russo in due settimane
Come la scorsa settimana in Canada, è troppo alto l’ostacolo Daniil Medvedev per Lorenzo Musetti. Il 21enne toscano è stato battuto dal russo nel secondo turno del Masters 1000 di Cincinnati con il netto punteggio di 6-3 6-2 in soli 77 minuti, al termine di una partita non bella (troppi errori, anche da parte del n.3 del mondo) e nella quale l’azzurro è parso più nervoso e meno incisivo rispetto alla loro sfida di Toronto. Non un buon inizio di partita per Medvedev, con il servizio poco preciso e molti errori, tanto da subire un break immediato. Si riscatta subito in risposta Daniil, e dopo qualche game necessario a trovare le misure ha iniziato a mettere molta pressione a Lorenzo, avanzando la posizione in risposta, correndo anche a rete a prendersi il punto e azzerando con la sua tecnica molto personale le variazioni e schemi dell’italiano. Non aveva nemmeno impostato male la partita Musetti, con scelte tattiche discrete, mancando semmai qualche esecuzione. Ma da metà del primo set, Medvedev ha cambiato marcia, sempre più forte nella copertura del campo e incisivo, mentre Musetti si è scomposto, esternando la sua frustrazione e perdendo progressivamente lucidità e incisività. Medvedev cresciuto di rendimento rispetto alla scorsa settimana, mentre Musetti ha disputato una partita peggiore come focus e qualità. Dopo il primo scontro in Canada, è stato il russo a capire meglio come mettere in difficoltà l’azzurro, e non viceversa (come noi speravamo).
Anche col servizio Musetti ha fatto peggio rispetto al loro primo scontro diretto, come dimostrano i numeri del match odierno: zero ace, 4 doppi falli, 59% di prime in campo e soprattutto un brutto 21% di punti vinti con la seconda di servizio. 10/10 tra vincenti e errori per Lorenzo, 25/11 per Medvedev, che ha preso il largo dopo un avvio un po’ incerto. Del resto le condizioni a Cincinnati sono assai più rapide che a Toronto, ha pagato un minimo di adattamento. C’è un po’ di delusione per la prestazione di Musetti, che ieri contro Evans invece era piaciuto molto per attitudine e colpi, bello centrato e offensivo. Oggi dopo un avvio discreto è andato sotto e non ha trovato una reazione, né tecnica né emotiva, uscendo nettamente sconfitto dal forte rivale.
Medvedev scatta al servizio ma nonostante un Ace incappa in un brutto game, un po’ di fretta nel colpire cercando di incidere. Una serie di errori lo porta ai vantaggi e poi a palla break. Lorenzo la sfrutta rispondendo bene, angolato col rovescio, ad uno strampalato serve and volley sulla seconda di servizio. 1-0 avanti Musetti. Purtroppo spreca tutto con un pessimo turno iniziale di servizio, errore col diritto, doppio fallo, scivola 0-40 e subisce un lungo scambio imposto dal rivale. Contro Break Medvedev, 1 pari. Molti errori nei primi game, con il moscovita stranamente falloso con la battuta, ma si avanza sui turni di battuta. Tatticamente gioca bene l’azzurro: alterna momenti molto aggressivi, incluse discese a rete, a scambi in cui varia molto ritmo e angoli per poi sbracciare a tutta, non facendo mai colpire il russo da fermo. Non sempre l’esecuzione è perfetta, ma la condotta di gara è corretta, rischiare senza esagerare e non dare punti di riferimento. Sul 3-2 Medvedev, Musetti si complica la vita al servizio: da 40-0 con due doppi falli e non chiudendo di volo dopo un attacco discreto. È il game più lungo del set, e concede una palla break sbagliando una volée (ha fatto scendere troppo la palla). Si salva comandando lo scambio, diritto a tutta prima inside out poi vincente lungo linea. 14 punti per il 3 pari. Medvedev ha alzato il livello e la differenza si vede tutta nell’ottavo game: accelera i suoi colpi, guadagna campo e avanza, rispondendo sempre più aggressivo, sulle seconde di servizio quasi con i piedi in campo. Il russo si prende una palla break ai vantaggi, e la gioca malissimo Lorenzo, rischiando una palla corta dopo il servizio ma l’esecuzione è pessima e Daniil comodamente si prende il punto. Scappa avanti 5-3 e chiude il parziale 6-3, assai cresciuto nell’intensità di gioco e nelle percentuali di prime palle.
Musetti inizia il secondo set con un buon turno di servizio, ma sull’1 pari Medvedev si prende il tempo di gioco, piedi quasi in campo, 0-30 e poi 0-40, con l’azzurro che urla tutta la sua frustrazione. Reagisce con coraggio Lorenzo, ritrova la prima di servizio e rischia anche un serve and volley perfetto su 30-40, grande esecuzione. Cinque punti di fila, tutti molto ben giocati, da Musetti per il 2-1. In difficoltà anche nel quinto game Lorenzo, due errori in scambio cercando di uscire dalla morsa del rivale, 0-30 e 15-40, con pallata in tribuna e scontato warning. Troppo nervosismo, e altre due palle break da difendere. Col quarto errore (diritto) di un game disastroso, Musetti subisce un break che manda il russo avanti 3-2. Nemmeno un Daniil al massimo, continua a sbagliare qualcosa pure lui in una partita onestamente non bellissima, ma non sbanda più nei suoi turni di servizio, mentre Musetti subisce a 15 un altro break (perdendo il quarto game di fila), per il 5-2 Medvedev. Chiude 6-2 il russo in 77 minuti di gioco. Lo strappo del moscovita a metà del primo set ha segnato un solco netto, il toscano non ha trovato una contro mossa per riaprire il match, ed ha avuto un atteggiamento troppo nervoso e negativo.
Musetti – Medvedev
Musetti | Medvedev | |
---|---|---|
ACES | 3 | 4 |
DOUBLE FAULTS | 5 | 0 |
FIRST SERVE | 34/58 (59%) | 34/54 (63%) |
1ST SERVE POINTS WON | 23/34 (68%) | 28/34 (82%) |
2ND SERVE POINTS WON | 5/24 (21%) | 8/20 (40%) |
BREAK POINTS SAVED | 4/8 (50%) | 0/1 (0%) |
SERVICE GAMES PLAYED | 8 | 9 |
RETURN RATING | 189 | 212 |
1ST SERVE RETURN POINTS WON | 6/34 (18%) | 11/34 (32%) |
2ND SERVE RETURN POINTS WON | 12/20 (60%) | 19/24 (79%) |
BREAK POINTS CONVERTED | 1/1 (100%) | 4/8 (50%) |
RETURN GAMES PLAYED | 9 | 8 |
NET POINTS WON | 5/11 (45%) | 14/18 (78%) |
WINNERS | 10 | 25 |
UNFORCED ERRORS | 10 | 11 |
SERVICE POINTS WON | 28/58 (48%) | 36/54 (67%) |
RETURN POINTS WON | 18/54 (33%) | 30/58 (52%) |
TOTAL POINTS WON | 46/112 (41%) | 66/112 (59%) |
MAX SPEED | 211 km/h 131 mph |
211 km/h 131 mph |
1ST SERVE AVERAGE SPEED | 181 km/h 112 mph |
197 km/h 122 mph |
2ND SERVE AVERAGE SPEED | 142 km/h 88 mph |
146 km/h 90 mph |
TAG: Daniil Medvedev, Lorenzo Musetti, Masters 1000 Cincinnati 2023
Più di te già ne guadagna
capisco quello che dici e in parte hai ragione ma musetti bestemmia lo signore vostro non perché primariamente è fragile di testa ma perché primariamente ha realizzato che lui tira freccette avvelenate seppur precise e gli altri fortunatamente pochi hanno i buzuchi teleguidati ma musetti dovrebbe ringraziare lo signore vostro perché la maggior parte dei tennisti ha solo freccette normali o bazuchi che non vanno quasi mai a bersaglio o magari hanno solo i spilli ma soprattutto c’è gente che non ciah nemmeno i spilli ma se non capisce questo continuerà col bestemmiar quinzi che pure lui non pareva devotissimo a lo signore vostro sì è ritirato quando ha finalmente realizzato diavere i spilli che non potevano funzionare né contro i bazuchi teleguidati né contro le freccette purtroppo questo diventa un circolo pernicioso e allora uno crede che l’effetto ossia la bestemmia ossia l’atteggiamento mentale negativo sia la causa dei problemi quando invece la causa è la limititudine tecnica ovvero le freccette o i spilli paragonati ai bazuchi teleguidati di pochi a causare il cattivo atteggiamento infatti quando le freccette o anche solo i spilli funzionano a dovere contro l’avversario schiattandolo la gente è tranquilla per lo campo e mica bestemmia
“Bestemmiavano Dio e lor parenti, l’umana spezie e ‘l loco e ‘l tempo e ‘l seme di lor semenza e di lor nascimenti”… la dannazione di Musetti è l’aver visto il Paradiso, ma solo per un attimo.
Tutte queste bestemmie scandite dal rallenti in diretta e i continui lamenti anche tra una prima e una seconda di servizio stanno diventando insopportabili. Se non ha più l’età per prendere un ceffone da mamma’, che almeno il suo trainer e i giornalisti tutti stigmatizzino le indecorose geremiadi musettiane. Che tra l’altro non penso proprio lo aiutino a dare sportivamente il massimo.
Musetti, non devi cambiare l’allenatore, devi solo cambiare il pannolino
Non è questione di mancanza di ambizione ma di non consapevolezza su cosa convenga fare che tra l’altro equivale anche a tirare fuori il portafoglio. Poi Tartarini gli racconta la sua storia ma la realtà è diversa.
Enzo, ora ti spiego una cosa. Nel tennis la forza non c’entra un cazzo, o quasi un cazzo (mentre sono fondamentali la resistenza, l’agilità, la velocità). La pallina che corre veloce non proviene dal giocatore più forte ma da quello che esegue più correttamente il gesto tecnico. Esattamente come nella boxe: il pugno tirato correttamente ha effetti devastanti anche se il pugile non ha una grande massa muscolare. Quindi nulla quaestio se mi dici che, secondo te, la palla di Musetti viaggia troppo lenta, ma non dirmi che questo dipende dalla scarsa forza fisica del toscano perché altrimenti sveli al forum di non sapere davvero nulla di tennis e dello sport in generale.
Per me è molto forte ma non in grado di andare oltre il suo già stratosferico best ranking… e vengo per questo attaccato da mezzo forum. Poi c’è l’altra metà del forum che lo considera appena un “discreto” giocatore e mi censura quando dico che invece è un giocatore molto forte. Insomma, questo forum non conosce vie di mezzo… avanti così! Siete uno spassoooooo!!!
@ sander (#3713683)
Concordo al 100%.
Ottima analisi,bravo.
Il gioco di Musetti è estremamente complesso e richiederà più tempo per diventare competitivo ai massimi livelli. Credo che il suo obbiettivo in questo finale di stagione sia cercare di affinare gli strumenti di gioco, diventare effettivamente un giocatore polivalente, in grado di giocare su qualunque superficie con efficacia. Se è concesso un paragone forse azzardato, anche Federer, il Maestro, ebbe bisogno di più tempo. La sua fortuna è che ha 21 anni, ha già una buona esperienza, un’ottima classifica. Quello che manca è la sicurezza, un po’ di testa, ma nell’ultimo anno i progressi sono stati evidenti.
@ sander (#3713683)
Parole sante, il problema e’ che a Musetti e famiglia sembra andar bene così evidentemente non hanno ambizione di provare a raggiungere quei traguardi che pure il braccio di Lorenzo permetterebbe.Contenti loro….
Altri(Alcaraz per dirne uno)beneficiano di super coach e mental coach certo quelli costano ….
MI permetto di aggiungere che Musetti è il primo della classe 2002, molto avanti a tutti gli altri (il successivo è Shelton 40esimo) ed il quarto fra gli under 23. Quindi se lui è discreto cosa sono glòi altri?
Provateci voi ad affrontare gente dotata di bazucha quando voi al massimo potete tirare freccette è già un miracolo che è arrivato nei 20 dunque bravo Renzo
@ Sporadico (#3713799)
Per te molto forte, non tutti la pensiamo cosí, è proprio la forza quella che manca a Musetti
Oggi non mi è piaciuto l’atteggiamento di Musetti, troppo nervoso
@ DoppioFallo (#3713553)
DOPO AVER MESSO 15KG di MASSA MAGRA (se non di più)……e con un diritto impostato bene (mi riferisco a Wawrinka ovviamente)
Tran Stan e Lorenzo c’è un abisso credimi.
Quanto a Tartarini e’ un grande (ricredimi)
Non ci vuole il cronometro, basta l’occhio per vedere di quanto corrono piú veloci e palline di Sinner rispetto a quelle di Musetti. È tutto lí, e solo lì, il problema del toscano enzo
Battere uno col gioco di Evans, rovescio ad una mano, gioco vario, umoralità frequente per Musetti è molto possibile: ha più talento ed è più giovane di uno che ha molte delle sue caratteristiche. Con altri giocatori invece farà sempre il doppio della fatica perchè è proprio distante dall’arginare i loro schemi di base e la loro leva con ampiezze ed angoli che lui nemmeno comprende! In più se prova estemporanee palle corte contro una piovra come Medvedev si da solo la zappa sui piedi. Il problema che vedo in Musetti è che spesso non fa una selezione dei colpi più adatti ad arginare il rivale di turno ma si affida a colpi di genio casuali che magari sono la forza del rivale come in una lotteria impazzita. Se Medvedev è forte sul recupero delle palle corte ma Musetti estrae quattro volte dal cilindro magico quella soluzione spettacolare si becca sui denti quattro punti che magari sono decisivi e si chiede come ha fatto! Impreparato!
Paragonare Musetti a Medvedev certamente non si può. Ma dire che Musetti è e sarà un “discreto tennista” è un abominio perché Musetti è un tennista forte, molto forte. Anche perché se cominciamo a definire appena discreti tutti quelli che sono a ridosso della top ten, vuol dire che i campioni stanno su Marte. Finiscila, please.
Stan the ciccione che c’è fa?
@ MAURO (#3713547)
Sei felice eh, complimenti se ti diverti con questo ma sei proprio limitato
@ DoppioFallo (#3713553)
Vai a vedere Stan a 20 anni e a 25 anni……LA DIFFERENZE? almeno 15kg di massa magra in piu’ (OLTRE UN IMPOSTAZIONE SUL DIRITTO OTTIMA)
Quando ho espresso lo stesso concetto, mi è zompato addosso mezzo forum. Musetti è forte, è un talento, la sua migliore caratteristica da sempre è stata il vastissimo repertorio di colpi. Qualità a cui ha aggiunto nell’ultimo anno un servizio di qualità e una struttura fisica più adeguata. Ma resta a mio avviso incapace di leggere il gioco, di leggere il suo avversario e sfruttarne i punti deboli. Sembra più un esteta del tennis che un killer, come invece dovrebbe essere se vuoi volare a certe altezze. Aggiungiamo una eccessiva “umoralità” che, ad esempio, ne rimarca la grande differenza con Sinner. E per me lui ha già volato più alto di quanto si potesse sperare.
Non fa una piega. E ribadisco che la 15ma posizione nel ranking gli è andata fin troppo larga. Resterà un giocatore fortissimo, nei prossimi 10 anni probabilmente in Italia secondo solo a Sinner, ma non ce ne passiamo immaginando un futuro stellare da top 10 o anche di più. E accontentiamoci perché, da 50 anni a questa parte, il tennis italiano non è stato mai così forte.
@ morbius (#3713626)
Infatti con Fritz, rublev, kyrgios ,tsitsipas ,zverev, 3 volte con l’bautista agut e 3 volte con Alcaraz ci hai vinto te non Sinner….se stavi zitto facevi più bella figura
ottimo tennista…guadagnerà molti soldi…
Credo che Medvedev prima del sorteggio si auguri sempre di pescare un italiano…..
Io ritengo Medvedev un giocatore superiore attualmente a Musetti, una carriera è fatta di steep vediamo se riuscirà a salire ancora di livello per raggiungere i migliori.
Anche Djokovic ci ha messo molto tempo per raggiungere Nadal e Federer per poi arrivare ad essere superiore ad entrambi, mentre altri non ci sono riusciti.
Ad ogni partita leggo commenti a seconda del risultato…io ieri 8nvece scrissi che Musetti Evans avevano giocato male e sotto le loro potenzialità che Musetti nn sarà mai un top ten…nn guardate solo il numerino vinto o perso ma guardate come davvero gioca impatta con la palla la velocità d braccia gambe ecc ecc ecc
Potresti andare a Zelig
@ morbius (#3713626)
Ma cosa c’entra!?
Io sono ipercritico con Sinner,
ma tu hai scritto una cavolata…
Vincere aiuta a vincere , speriamo in altre allo stesso modo…
Per Musetti è emblematico il fatto che dopo avere avuto un break di vantaggio ha subito riconsegnato il game di servizio all’avversario, in una sorta di sudditanza e revenrenza verso il top come se dopo quel vantaggio abbia sentito malessere da vette troppo alte. Il Muso in quei momenti credo si faccia molti film nella sua mente ed è su queti “film” che bisogna lavorare.
Ho visto una miriade di partite di Musetti, la sua fragilità mentale è sotto gli occhi di tutti, se ne accorgerebbe anche un bambino. Chi dice diversamente non vuole evidentemente accettare la realtà.
Purtroppo il Muso ha bisogno di un lavoro forte sulla sua autostima. Prima di fare questo ha bisogno di ripulirsi da alcune sovrastrutture dettate da subpersonalità che il ragazzo si è creato per difendersi da tutto quello che lo circonda, nascondere le sue ferite, le sue fragilità di ragazzo.
Purtroppo il suo coach dal punto di vista mentale ha grosse pecche.
Come sappiamo Tartarini stesso avrebbe bisogno di un mental coach, ha avuto un attacco di panico in Australia, dettato dalla non gestione delle emozioni che l’evento comportava. Questo significa che nel quotidiano con il suo allievo ci possono essere dei messaggi che passano e che non sono costruttivi dal punto di vista della maturità mentale di Musetti. E’ da tre anni che sto scrivendo che il Muso ha bisogno di un mental coach con le contropalle che gestisca lui e il suo coach, che dia ordine e abbia le idee chiare su come crescere un ragazzo tennista dal punto di vista mentale e come farlo maturare.
Di esempi negativi ne abbiamo, gente che nella carriera ha fatto molto meno delel sue potenzialità. Abbiamo visto per tutta una carriera come Fognini ha rifiutato il mental coach perchè in modo superficiale diceva che “lui è fatto così”. E’ evidentemente una palla colossale perchè guardarsi dentro da fastidio e fa male a molti, il Fogna ha preferito far finta di niente. Un altro esempio era Paolo Canè che sclerava in campo come non ci fosse un domani. All’epoca la figura del mental coach in sostanza non c’era ma adesso non ci sono scuse. Probabilmente un mental coach Musetti lo ha ma per lui è necessario un professionista councelor, uno bravo bravo, non uno che gli fa un consulto su Skype ogn i tanto. Uno che sappia lavorare sulle sue subpersonalità, sulle sue sovrastrutture, non credo che in questo ambiente molti lo facciano. Chi lo gestisce adesso, da come il Muso si presenta in campo, è evidente che non sta toccando i tasti giusti.
Non credo sia una questione di essere presuntuoso.
L’aspetto mentale è senza dubbio quello più difficile da cambiare.
Fare questo salto di qualità non è banale.
Ma la frustrazione che manifesta in campo probabilmente è anche frutto del fatto che lui sa che non deve lasciare per strada dei punti che poi nell’economia del set fanno la differenza.
Sono convinto che con il suo staff lavorino molto bene sull’analisi dei limiti tecnici, tattici e mentali/caratteriali, per poter progredire a step.
E questa consapevolezza e volgia di progredire è già una cosa molto importante.
Ma non sempre ci si riesce. Decisamente oggi sotto l’aspetto mentale è stata una presentazione senza progressi, anzi ..
Ma non dimentichiamo l’età.
Se più avanti in classifica ci sono dei marziani più giovani, non significa che bisogna dare per scontato che resterà in questa fascia di classifica a vita (come scrivono molti utenti, molto ingegnuamente aggiungo)
Almeno lui contro i top10 ci ha giocato, qualcun altro arriva in semifinale a Wimbledon e vince un 1000 a Toronto senza averne mai affrontato uno…
Semplicemente Musetti non è forte quanto il russo e non lo sarà mai
Musetti non lascerà mai Tartarini, a meno che non sia Tartarini a proporre qualcosa di diverso, tra loro c’è un rapporto differente, non da semplice tennista ed allenatore è quasi padre figlio, Musetti è un ragazzo cuore e sentimenti, un insicuro e un perfezionista, per lui la partita perfetta è quella dove vince 6 0 6 0 6 0,ed è bello per questo e per questo i tifosi lo amano e lo odiano, arriverà in top ten ma con un percorso differente dagli altri.
Troppo troppo molle …x avere speranza di giocarsela con i primi 10 al mondo….ci vuole molta molta più intensità in ogni colpo….nessuno escluso… non puoi giocare volée’ e risposte e altro come fossi al circolo….forza Muso si vede che sai giocare benissimo a tennis ed hai tutti i colpi….ma ora datti una mossa sui piedi ed aggiungi intensità al tuo tennis dal primo 15 all’ultimo….altrimenti con i primi 10 al mondo saranno sempre mazzate…
Quanto hai scritto ha un senso. Può capitare che un allenatore sia bravo a guidarti fino a un certo punto, oltre il quale servono competenze che chi ti ha guidato finora, non ha o non ha ancora. A questo punto o si evolve anche l’allenatore o è meglio sostituirlo.
Io credo che Toni Nadal non è stato mai sostituito dal nipote per quasi tutta la carriera non lo solo perché Rafa si è sempre assunto le proprie responsabilità in prima persona, ma anche perché lo zio si è sforzato a capire di che cosa ha bisogno il giocatore che sta allenando e di impararlo qualora gli mancasse tale competenza. Magari anche anticipando i tempi.
Non voglio dire Musetti debba cambiare per forza allenatore, però deve rifletterci su che cosa sia meglio per lui per continuare a migliorare.
Mah, vittoria su Djokovic a parte, Musetti spesso ogni volta che ha incontrato un top 10 quest’anno ha perso, in alcuni casi nettamente… per me c’è anche un problema di costanza di rendimento, qualche ottima partita inframezzata sempre da prestazioni deludenti mentre l’atteggiamento in campo è un altro problema quando le cose non girano.. tanto lavoro ancora, meno esaltazione e più low profile
Si.. Un esempio é Stan Wavrinka.. Il vero salto lo ha fatto tardi.. Quando ha deciso di affidarsi ad un altro allenatore.. Nel suo caso Magnus Norma.. Che lo portó a vincere 3 slam. La classe ce l’aveva ma gli serviva qualcuno cbe guidasse.. Ed ecco i risultati. Qui ahimè tartarini non guida.. O musetti non ascolta.. E allora proviamo a farci consigliare da qualcun altro.. Magari ascolti.. O forse consiglia meglio per l’appunto.
Da maggio in qua Musetti ha perso sette/otto volte con i top ten, tutti quelli che ha incontrato, senza prendere un set. L’ultimo set lo ha preso ad aprile a Tsitsipas, peraltro poi perdendo al terzo. Bisogna prendere atto che al momento il suo livello è questo, 15-20esimo posto, ma lontano dai primi. Una categoria sotto. Poi magari cambierà, i colpi per salire di livello li avrebbe. Ma per ora è così. Non è poco, peraltro, intendiamoci..
Legnata’s time…. CHE LEGNATINA MUSETTI
emblematico che alla seconda possibilità consecutiva addirittura peggiori e non per merito di medvedev…
Temo che abbia quasi raggiunto il suo massimo livello che è questo. E forse è questo fatto che gli crea frustrazione, si è ho lo hanno un po’ illuso
Questa partita conferma che, se non vuole rimanere un giocatore che oscilla tra il n. 15 e il n. 40 ma ambisce almeno ad entrare stabilmente nei 10, Musetti debba necessariamente lavorare su alcuni blocchi mentali che lo portano a ripetere quasi automaticamente gli stessi errori nei momenti importanti specie con giocatori forti. E per fare questo non puo’ non integrare il proprio team con qualcuno che sappia per esperienza diretta cosa voglia dire giocare certi games, certi incontri contro certi giocatori. E fargli capire che il tennis è uno sport dove anche se perdi 0 – 6 0 – 5 ma ci credi e ti impegni allo spasimo e con raziocinio sino alla fine puoi anche vincere. E che non appena inizi come oggi a sbuffare, a parlare, a tirare la palla in tribuna inizia la tua deconcentrazione e i giocatori piu’ bravi ed esperti non aspettano altro per finirti, e oramai l’hanno capito in molti. Altro tema è la stanchezza. non so quanti mesi sono che fa solo tornei senza un periodo di allenamento serio. Per tutto cio’ ripeto serve almeno una supervisione a un certo livello, tipo Cahill per Sinner giusto per intenderci. Copiare da chi fa meglio non fa mai male, credere di essere migliore a prescindere quando il campo spesso di dimostra il contrario contro i primi al mondo è un aspetto da modificare in modo significativo per non vanificare qualità tecniche di assoluto livello.
Raga’ vogliamo scherzare? Paragonare Musetti e Medvede?
Siamo seri. Il Musetti è e sarà un discreto tennista .
La solita figuraccia… E c’era chi si esaltava per la vittoria contro Evans. Ma non vedete che atteggiamento ha? Non è un atteggiamento da vincente, c’è poco da fare. Spero che cambi, ma è troppo presuntuoso e pieno di sì. Anche Tartarini, ieri, lo ha sgridato e gli ha detto di stare zitto…