Daniil Medvedev [2]
Masters 1000 Toronto: troppo Medvedev per un buon Musetti
10/08/2023 23:30 
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Lorenzo Musetti (foto Getty Images)
Come “diavolo” lo batti “quello lì”? Serve come un treno, dopo una gran prima palla cambia ritmo e ti infila. Forte di un’efficacia simile nei suoi game di battuta, in risposta alza muro, ti porta allo stremo, ti prende testa e gambe rimettendo tutto con logica e geometria, ribaltando poi l’inerzia a suo favore con spallate improvvise. E non regala niente. Altro che notte delle stelle cadenti, il peggior incubo di una notte di mezz’estate è il sig. Daniil Medvedev, davvero troppo bravo nel terzo turno del Masters 1000 di Toronto per un buon Lorenzo Musetti, che esce dal campo sconfitto per 6-4 6-4 dopo un’ora e mezza di partita. 93 minuti esatti di buonissimo tennis, sopraffino per i palati di coloro che amano un gioco vario ad esplorare ogni angolo, rotazione e possibilità, senza muscoli ma tanta tattica e testa.
Ha perso di fronte ad un avversario davvero troppo bravo, più forte e terribilmente intenso, ma stasera abbiamo ammirato ottimo tennis anche da parte di un Lorenzo entrato in campo davvero bene, col piglio giusto, capace di esplodere la magia del suo braccio con qualità, variazioni e cambi di ritmo che gli hanno consentito di tenere il passo del forte rivale per buona parte del match, soprattutto quella iniziale. C’è stata qualità ed equilibrio all’avvio, scambi da scacchisti e tanti punti sublimi per scelte ed esecuzioni. Un campionario quasi esaustivo di quel che si può fare su di un rettangolo da tennis tra attacco e difesa. Applausi per entrambi, se non ti piace questo, non ti piace la disciplina. Tutto è cambiato in un durissimo e spettacolare settimo game. Il russo è stato bravo ad alzare il livello, la velocità e intensità delle sue difese, annullando così le certezze e tocchi dell’azzurro. Si è preso con pieno merito un break Daniil e l’ha capitalizzato vincendo il primo set, ma soprattutto ha portato il suo livello di gioco ad altezze superiori, ancora inarrivabili per il toscano.
Medvedev sul cemento in Nord America è forse il peggiore che puoi incontrare quando serve bene ed è focalizzato sul match. Ha chiuso l’incontro con due prime su tre in campo, vincendo l’82% dei punti. Ma oltre ai numeri, quel che impressiona di un Daniil così in forma è l’aspetto mentale, della sfida che ti propone. In risposta contro lui a volte non la tocchi quasi, tra Ace, servizi vincenti e un primo colpo di scambio definitivo o quasi, a velocità folli; poi quando risponde cambia tutto: te la rimanda dai teloni, profonda ma lenta, e così continua e cambiando di continuo, facendoti correre e infilandoti all’improvviso. Diritto o rovescio non conta, ti riprende anche le smorzate con in mano un Martini con le olive… È sfiancante mentalmente affrontare uno così, perché per quanto tu possa giocare bene, spingere, variare, se non riesci ad uscire dai suoi ritmi difensivi con continue tue variazioni o tempi di gioco minimi (a-la-Alcaraz, per dire), ne esci con le ossa rotte. Davvero un incubo.
Daniil moves on 🎱
He defeats Musetti 6-4 6-4 to reach the last 8!#NBO23 pic.twitter.com/NWUHuT8aCI
— Tennis TV (@TennisTV) August 10, 2023
Nonostante un avversario così forte e centrato, parso in grande forma, è piaciuto l’atteggiamento e gioco dell’azzurro, uscito di scena ma con dati molto positivi su cui lavorare per continuare a crescere sul veloce. Ha convinto come Lorenzo abbia iniziato il match riuscendo ad imporre i suoi cambi di ritmo dopo la prima di servizio in campo. Quel rovescio in back così vario e poi la sbracciata lungo linea a tutta velocità gli ha portato punti importanti. Finché è riuscito a tenere in mano il gioco, sostenuto anche dal diritto, veloce e carico, c’è stata eccome partita. Ha spesso condotto, e questo non l’ha fatto entrare nella ragnatela dell’avversario. In quel maledetto settimo game, al servizio, Medvedev ha cambiato ritmo e lì s’è vista la differenza col super campione. Era necessario ottenere di più dal servizio, in quel momento e anche all’avvio del secondo set, quando è andato di nuovo sotto. Era necessario alzare la velocità e tempi di gioco col diritto in spinta per non essere costretto a rincorrere. Ha cercato fin troppo spesso la palla corta, diventata quindi prevedibile, forse sarebbe stato meglio l’attacco dritto per dritto, non sempre ma usarlo come variazione, magari contro il diritto di Daniil nella direttrice cross. Non è affatto facile realizzare tutto questo, anche perché l’altro ti mette tonnellate di pressione e ti fa correre così tanto ai suoi ritmo che finisci per perdere lucidità dopo aver colpito 20 palle in uno scambio. Proprio così si è preso la partita Medvedev, tattica “boa constrictor” per dirla alla Brad Gilbert.
Comunque Musetti, anche quando è andato sotto, non ha mai mollato, è stato lì in scia aspettando la chance. Ha ripreso il break subito nel secondo set, ma l’altro è di nuovo scappato via. C’è stato un 15-30 a suo favore, è lì ha toccato male sotto rete, si poteva far meglio con la sua splendida mano. Non ha certo perso in quel momento, ma era l’occasione per provare almeno ad allungare il match.
Resta un ottimo torneo per Musetti, tornato a vincere sul cemento all’aperto e in ottima condizione fisica. C’è spazio per fare molto bene anche nei prossimi tornei.
Marco Mazzoni
La cronaca
Musetti alza la prima palla del match, buon servizio e corre a rete, toccando ottimamente di volo. È certamente chiamato ad un match molto offensivo, sarebbe inutile restare “impantanato” della ragnatela di Medvedev, molto difficile uscirne e sfondare il russo. Serve bene, sfruttando anche il molto campo lasciato aperto da Daniil, molto indietro in risposta. 4 prime, 4 punti, molto buono l’avvio di Lorenzo, 1-0. Medvedev alla battuta, e proprio il servizio lo aiuta. Pochi scambi finora, ma l’azzurro sembra deciso ad affidarsi al back di rovescio e poi strappare col suo lungo linea veloce e preciso. Daniil trova il primo big point del match, un’accelerazione di diritto lungo linea da destra micidiale, uno dei suoi cambi di ritmo che lascia fermo il rivale. risponde “Muso” con un’attacco con la palla corta, lo schema funziona, 2-1 Musetti. Il quarto game inizia con uno scambio FANTASTICO, direi d’altri tempi, con continue variazioni, tagli, cambi di ritmo, angoli… 33 colpi di puro godimento tennistico, vinto da un Musetti molto reattivo e preciso. Poi Medvedev mette il turbo al servizio. C’è un tennis molto interessante in campo, per palati sopraffini viste le moltissime soluzioni tentate da entrambi. Tattica e tecnica. L’attacco seguendo la palla corta di Lorenzo funziona benissimo, per l’ottimo tocco del nostro e per la posizione davvero arretrata del russo. Arriva un altro Big Big Big point, un tocco sotto rete incredibile di Musetti a chiudere una schermaglia splendida. Ne fa ben quattro nel game, tutte ben giocate. Regge benissimo il toscano, con le tante frecce nella sua faretra riesce a comandare il gioco nei suoi game, il problema è trovare il modo di rispondere al super-servizio del rivale. nel settimo game arriva un altro scambio micidiale, 38 colpi, uno diverso dall’altro, stavolta lo vince il russo, più in controllo. Musetti lo paga, forse ancora sfiatato dalla fatica precedente. Un diritto vola via, 30-40, prima palla break del match. Si salva con un Ace, fantastico Lorenzo, proprio nel momento decisivo. È un momento critico del set: Medvedev ha alzato il suo “muro”, ora non concede niente, rimette tutto e lo rimette bene, con Musetti chiamato ad accelerare di più o venire avanti per fare il punto. Clamorosa la difesa del russo, tutto calcolato al millimetro… e seconda palla break. Rischia la palla corta Lorenzo, ben giocata, ma con la punta della racchetta Daniil arriva e trova un angolo impossibile. Applausi per il russo, troppo bravo in questo game nonostante un ottimo Musetti, e BREAK. 4-3 avanti il moscovita. Con la sua qualità al servizio è tutto più facile per Daniil, 5-3. Medvedev chiude 6-4 il primo set con un ottimo turno di servizio, rapido nel prendersi il campo dopo una prima palla solida. Davvero un gran bel set come spettacolo e tennis prodotto da entrambi. Nel settimo game Daniil ha alzato il livello, ha tirato su “il muro” e si è preso il campo. Ma ottimo livello dell’azzurro, contro un rivale fortissimo. Medvedev ha chiuso il set con il 74% di prime in campo vincendo l’80% dei punti. Numeri stellari.
Secondo set, inizia Musetti alla battuta. Un buon game, il servizio lo sostiene, è rapido nel venire avanti a prendersi il punto. Forse in quel delicato e decisivo settimo game del primo parziale è rimasto fin troppo a scambiare, con un Daniil così centrato non te lo puoi permettere. 1-0 Musetti. Purtroppo per l’azzurro, è netta la differenza con la quale il russo tiene i suoi game, grazie a delle bordate di servizio che l’azzurro non ha. Un’arma indispensabile per Medvedev, che gli consente di faticare in risposta, forte di turni di servizio rapidi e comodi. Nel terzo game il russo rimette da campione una palla corta nemmeno malvagia, e sul 30 pari arriva un doppio fallo di Lorenzo che gli costa la prima palla break del set. Non entra la prima palla… lungo scambio e alla fine di nuovo “smorza”, e stavolta è talmente precisa da diventare vincente. Ma che rischio! A furia di provarle, non sono più sorprese le palle corte dell’azzurro, Daniil intuisce, arriva e chiude, procurandosi un’altra palla break. Musetti è deciso e si salva di nuovo, ma un nuovo errore col rovescio in scambio, le PB diventano tre. Purtroppo Lorenzo non riesce ad uscire dallo scambio alla velocità di crociera del rivale, e sbaglia per primo. BREAK Medvedev, avanti 2-1 e servizio. Fa fatica ora Lorenzo a tenere, il moscovita dopo un buon servizio è imprendibile, ha guadagnato ancor più campo, tiene in mano il pallino del gioco. Deve giocare più rapido Musetti, non può accettare i ritmi dell’avversario, è necessario prendere rischi col diritto, è indispensabile verticalizzare e venire a rete a sfidare il passante. Ci prova con buoni risultati servendo sull’1-3, resta aggrappato al match con le unghie e in risposta apre a tutta l’angolo ma che bravo Medvedev nel reagire con colpi velocissimi, col telecomando. Uno spettacolo. È altrettanto bravo Lorenzo in questa fase, riesce a prendere campo e affonda col diritto. Grande schema, gli vale il 15-40, due palle break, le prime del match a favore. Con un doppio fallo sulla seconda Daniil regala il BREAK a Lorenzo, e si lagna con l’arbitro perché manca una palla (cinque invece delle canoniche sei). 3 pari. Furibondo per l’esito del game precedente, Medvedev alza di nuovo il ritmo delle sue difese, rimette tutto e lo rimette con sagacia, stroncando la resistenza di un pur buon Musetti, costretto ad uscire dagli scambi per non soffocare. 0-40, tre palle break per il russo. Basta la prima, lungo un rovescio in contro balzo del toscano, su di un’altra risposta profondissima. BREAK Medvedev, 4-3 e servizio. Caotico l’ottavo game, Lorenzo spreca una bella occasione sul 15-30, toccando male sotto rete una contro smorzata, qua con la sua mano si poteva fare meglio… Daniil non perdona col servizio, due bordate imprendibili e 5-3, a un passo dai quarti di finale. Sicuro, veloce, imprendibile dopo il servizio, Medvedev chiude 6-4 con un altro, ottimo, turno di battuta a zero, con un serve and volley. Un successo meritato, il russo ha alzato il livello da metà primo set, e poi bravo a riprendersi immediatamente dopo aver perso malamente un turno di battuta nel secondo. Gran tennis complessivamente, Musetti ha confermato tanta qualità, ma contro questo Medvedev vincere è difficilissimo, anche se hai il braccio del “Muso”. Medvedev assolutamente da corsa per il titolo, al prossimo turno per lui De Minaur o Fritz, sarà nettamente favorito.
[16] Lorenzo Musetti 
vs [2] Daniil Medvedev (non prima ore: 20:00)
TAG: Daniil Medvedev, Lorenzo Musetti, Masters 1000 Toronto 2023
Sinner
Zverev
Alcaraz
Fritz
Medvedev
Ruud
Djokovic
de Minaur
Dimitrov
Sabalenka
Swiatek
Zheng
Rybakina
Krejcikova
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Beh allora meglio che non giochi più con Medvedev sul duro, si ritiri prima perchè se sta nella sua confort zone perde, se esce perde, che facciamo?. Avrebbe perso comunque per carità ma nel secondo set tre o quattro volte ha giocato dritti inside-out piuttosto ficcanti con i piedi almeno un metro dentro il campo e invece di provarci ad andare avanti è tornato indietro e ha regolarmente perso il punto, perchè Medvedev una palla te la butta sempre di là e lui era fuori posizione per spingere. Come stai dicendo tu sta capendo ora come giocare sul duro e allora cosa c’è di meglio che un match perso in partenza o che vedi che restando nella tua confort zone non vinci? Inoltre non stiamo parlando di onesti mestieranti della racchetta ma di un ragazzo con grandi ambizioni, grandi mezzi tecnici e grande voglia di farcela, cosa facciamo eliminiamo dagli obiettivi della carriera tutti i tornei su cemento (mille e slam) per non uscire dalla confort zone? A parte il fatto che il gioco del Muso è ancora in costruzione (spero) e quindi la confort zone è ancora tutta da definire, appena affacciato sul circuito era un giocatore confuso ma a tutto campo ora sembra voler comandare solo col dritto da fondo (cosa che fanno molto meglio molti giocatori con maggior potenza e sicurezza del colpo). Il contrario del percorso scelto da Sinner che almeno ci prova ad uscire dalla sua confort zone!
La prossima vittoria di Musetti contro un top20 sarà perché l’avversario stava pensando a suo padre sequestrato dai narcos colombiano.
Musetti ha fatto una buona partita ma per battere il rognoso Medvedev doveva fare una partita eccezionale non è semplice giocare con uno che te la rimanda sempre dall’altra parte o si riesce ad usare la tattica di Alcaraz o si è spacciati
Punti nei quali il più forte fa la differenza.
Comunque ottimo Muso, i progressi anche mentali si vedono, ormai tra i top 20 ci sta bene
mica basta il braccio per essere Number One, e questo vale per tanti altri tennisti mica solo per muso.
Io comunque son ben contento che ci possa allietare con le sue magie, anche se non sarà forse mai il numero uno.
Questo disprezzare tanta grazia e non essere mai contenti è davvero triste…
Musetto grande spreco italico….uno con un braccio così dovrebbe essere nr.1 al mondo per qualche anno…invece ….
Medvedev The Wall !!!
Quando si analizzano e si commentano le sconfitte dei nostri si tende troppo spesso a tralasciare o non considerare il valore degli avversari di turno. Sottolineo questo aspetto perché il livello medio dei top 50 è sempre più alto e la forbice tra il numero 5 e il 30 si restringe sempre di più. Esempio lampante proprio ieri sera nel match tra Ruud e Davidovich dove lo spagnolo oltreche portare a casa un match sulla carta contro pronostico è stato superiore in tutto sul norvegese. Le 2 vittorie di Musetti prima del match con Medvedev sono tutt’altro che banali. Ieri ha vinto il più forte ma chi ha seguito il match si sarà accorto che è girato dalla parte del russo per pochi maledettissimi punti.
@ Marco (#3704136)
Le figure le fa sempre belle, la bellezza non si dimentica mai. Medvedev ha giocato la partita con facilità, senza dannarsi, la pratica sulla scrivania, gli sono arrivati tanti bei colpi, ma mai un graffio, un morso che lo abbia fatto vacillare, fai tu…..
Alt alt alt: Wilander fece qualcosa di mostruoso ma va detto che a rete sapeva giocare avendo vinto 2 volte su erba in Australia lo Slam ed era un grandissimo doppiata con Nystrom.
Non è saper giocare a rete, è arrivarci. E lui parte da dietro ed ha aperture ampie. Non è un caso che stia ora iniziando a capire come giocare sul duro. Quando la palla viaggia così non puoi imbastire una tattica che ti porta fuori confort zone, fare chip &charge, servizio è volée non serve a nulla. Un professionista, ma anche un 2a cat, te lo spiegano : io facccio il mio al meglio, lui il suo, se vince pazienza, devo stare li in caso cali e se, ad esempio, lui fosse mancino la diagonale resta quella perché è la mia preferita, devo guardare dove io gioco meglio altrimenti il match non mi ha dato nulla di positivo.
Questo un amico 2.1 che di open ne ha vinti oltre 100.
Carlos lo escludi??? 😯
Bella cacchiata, ci hai dovuto pensare molto per dirla?
Medvedev sul duro quest’anno è 31-3 (!!!!)
Ha perso solo con Alcaraz, Djokovic (con cui però poi ha vinto) e (stupore) con Korda
Io credo che Medvedev sul cemento sia troppo un po’ per tutti..
Ma tu volevi dare aria ai denti..
A me sembra che Musetti giochi tatticamente, nello stesso modo su tutte le superfici. Terra e cemento uguali. 2-3-4 metri fuori dal campo che diventa grande il doppio. E’ molto forte atleticamente, resistente e con gradi qualità in rapidità ma è impossibile da laggiù vincere partite contro top 5. C’è riuscito una sola volta con Alcaraz ad Amburgo ma non è quello il viatico per crescere. Lui e il suo staff stanno producendo, in generale un tennis in controtendenza con l’evoluzione degli ultimi anni.
Quando tutti lo scoprimmo possedeva un gioco già tecnicamente completo. Bisognava soltanto imparare con l’esperienza, a scegliere la cosa da fare tra le miriadi che già sapeva fare. Sinner sta penando, e non poco, per cercare di implementare il suo gioco. Lui che aveva una completezza invidiabile sta regredendo cercando solo una solidità che potrà stabilizzarlo intorno alla 15esima posizione e quindi lontano, per me, rispetto alle sue potenzialità fisico atletico e tecniche. In conclusione penso anche che bisognerebbe lavorare e molto sulla testa.
No guarda che Medvedev si mette dietro a rispondere non per timore ma per scelta contro chiunque. Fosse anche Volandri!
C’è l’effetto scoraggiamento che Arnaldi e Musetti non possono avere!
Si..Tu
Ho guardato una bella partita di tennis, tanti colpi diversi, tante soluzioni, tanta intensità. Ho visto un grande Medvedev e un bel Musetti che ha perso con onore; ha perso con uno che è oggettivamente più forte e va bene così. Complimenti a che ha vinto e complimenti a chi ha perso con onore.
Non sono match attendibili, Djokovic era con evidenti problemi fisici,la settimana successiva ha perso addirittura da Lajovic,Norrie già non vale la top 20,figuriamoci poi sulla terra,Tiafoe l’ha persa perché anche per lui la terra non è la sua superficie ed inoltre si è innervosito per le condizioni e l’ha proprio regalata per stizza quella partita
7 non 17
forse volevi dire: ha fatto più bella figura di arnaldi ieri? ))).
Chissà cosa potrebbe combinare il Muso se qualche coach caritatevole lo impostasse ad eseguire sotto rete la volée lungolinea invece di quella incrociata potente e natuale che viene istintiva ma viene quasi immancabilmente controbattuta da un avversario sempre ben piazzato del calibro di Medvedev. Variare di sorpresa la direzione della volée, ogni tanto, quando riesce. Alcaraz ogni tanto lo fa e con successo. È molto difficile cambiare l’assetto del corpo in una frazione di secondo, col rischio di smorzare penosamente in rete? Si, è molto difficile, ma qui siamo a livelli di gente che vuole e PUÒ ambire ad essere tra i primi del mondo. Quo usque tandem ? (“Fino a quando..? ).
Poco senso commentare questa sconfitta. Ci sta ci stava e se si rigiocasse 10 volte rivincerebbe Medvevev.
Sono dell idea che Musetti dovrebbe cercare qualcuno che gli insegni a migliorare i suoi punti deboli…il talento da n 1 ce l ha e quello non si insegna
à migliorato sicuramente il look. i capelli tagliati ! aspettiamone l’effetto. e poi non è che da uno sprinter si possa pretendere la resistenza od il contrario.
Ieri sono andato a rivedere gli highlights dei match vinti da Alcaraz con Medvedev. Per capire come si fa a batterlo. In tutti questi match ho avuto l’impressione che il russo non giocasse con la stessa avidità rispetto a quando gioca con i nostri. Come se facesse di tutto per non farsi fare il punto, correndo in tutte le parti del campo come un diavolo. Con Alcaraz gioca in maniera diversa, meno “generosa”, e perde. È una mia impressione
Criticare è sempre facile, immaginiamo di essere noi in campo e poi vediamo, nel 2016 vidi giocare Medvedev al torneo di Recanati insieme c’era anche Rublev aveva 20,non avrei mai immaginato che arrivasse tra i primi e non vinse nemmeno il torneo, lasciamo che anche Musetti cresca con i suoi tempi.
@ Pier no guest (#3704133)
Sono d’accordo. Anche perché col naso sopra la rete Musetti non è un’iradiddio. Meglio se la cava stando un po’ distante, ma comunque Medvedev quando è in giornata è quello con i passanti più letali, e credo, non avendolo visto, che ieri fosse in giornata quantomeno discreta.
@ MISSION TO SLAM (#3704554)
Un ultimo sforzo 10 km in più in velocità dei colpi 10 cm in più profondità 10 cm in più dentro il campo con i piedi 10 gradi di angolo in più negli incroci 10 % in più di prime di servizio è sarà slam
@ MISSION TO SLAM (#3704551)
Si sta meglio oggi
Sinner ha solo medvedev e diokovich interposti fra lui e la storia !
Musetti qualcuno in più carlos nole e Danil soprattutto
@ Rovescio al tramonto (#3704109)
Però pian pianino crescono mattoncino su mattoncino crescono arnaldi sinner e Musetti
Mentre scivolano indietro berretto e gli altri … con sonego statico nella sua posizione a godersi i main draw di 1000 e slam … 10 anni fa c’erano Fogna e seppi fra i top 50 a prendere legnate a destra e a manca con qualche exploit del Fogna che però ti perdeva 17 match consecutivi con un carreno busta fuori dai top ten
Non capisco i commenti pessimisti. I nostri Musetti e Arnaldi, giovanissimi hanno giocato bene contro il muro russo. Hanno entrambi perso la pazienza suo punti importanti. Il gioco difensivo ad oltranza di Medvedev ti fa inc….
Lorenzo a breve sarà in TOP 10 e ci starà per almeno 10-12 anni. Medvedev con la testa che ha nel giro di due, massimo tre anni sparirà dai radar.
Dopo il troppo Djere ecco il troppo Medvedev… C’è sempre qualcuno di troppo
Dopo il troppo Djere ecco il troppo Medvedev… C’è sempre qualcuno di troppo
Tanti commenti anche apprezzabili ma io penso in fondo che a Lorenzo manchi la velocità di palla costante e più precisione nelle chiusure e nei vincenti dove spesso si ferma a rete.. quindi non so se riuscirà a fare questo salto di qualità ma ci spero tanto..
Allora aspetta e rema! Wilander (che non era un mostro di tecnica a rete) ci ha vinto uno slam contro Lendl agli us open uscendo dai suoi schemi terricoli e buttandosi con continuità in avanti. Musetti a rete ci sa giocare, persa per persa perchè non provare?
Io questi progressi non li ho visti in niente e ti ricordo poteva già andare a casa con kokkinankis il turno prima
@ Dino (#3704128)
Dino stappa un crodino
Grande prestazione di Lorenzo contro uno dei più forti sul cemento, su questa superficie Musetti ha fatto dei progressi notevolissimi: non troverà sempre i migliori al 3 turno…
Per la cronaca 6 anni fa 2017 Medvedev usciva a Toronto al primo turno contro Mannarino 63 61, l’anno dopo uscì al terzo asfaltato dal più giovane Zverev.
L’anno scorso Arnaldi in questo periodo era 270 al mondo.
Musetti ha 21 anni e sinceramente è una fesseria far previsioni di lungo periodo.
Oggi Musetti come Arnaldi ieri ha disputato una partita di ottimo livello contro un giocatore in gran condizione che sul cemento può essere spesso ingiocabile.
Musetti come Arnaldi ha tenuto con dignità e quindi anche oggi non mi aspettavo di più visto il livello attuale di Medvedev.
A Medvedev Sinner e musetti purtroppo non lo batteranno mai.
Negli scambi lunghi è superiore
Ha giocato come doveva… ha perso. Ci sta.
Non è vero questo,sono casi rari ma può succedere, Medvedev ha vinto Miami addirittura senza incontrare nemmeno un top 10(Sinner ancora era fuori dai 10),anche Alcaraz ha vinto Madrid senza aver battuto un top 10 sulla sua strada,non che i due avevano bisogno di aiuti,molto probabilmente lo avrebbero vinto comunque quel torneo ma di sicuro gli è stato offerto su un piatto d’argento
riposto un intervento fatto su di un’altra lista
Quest’anno Medvedev, ha giocato 34 partite sul cemento, con quella di oggi, vincendone 31. Le uniche sconfitte sono state con Djokovic in semifinale ad Adelaide, con Korda agli AO (da quella vittoria Korda non si è ancora ripreso) ad inizio anno, e poi con Alcaraz ad IW, dove oggettivamente giocò una delle sue peggiori partite degli ultimi anni, e non solo per merito dello Spagnolo.
Pensare che con Musetti potesse essere la quarta sconfitta era ovviamente una speranza, come lo è per me quella che il Genoa vinca prima o poi lo scudetto della stella. Io credo che, come scrissi dopo le modeste prove di Bastad ed Amburgo, che il nostro si stia preparando per diventare un giocatore per tutte le superfici. Vediamolo nei prossimi due tornei
Giusto 5/10 posizioni…”Not too bad” direbbe un noto collega.
Vittorie di Musetti contro top 20 nel 2023
Montecarlo
Djokovic rk 1
Barcellona
Norrie rk 13
Roma
Tiafoe rk 12
RG
Norrie rk 13
Certi commenti non li capisco proprio, Musetti scelgo di vederlo perché quando è in giornata mi fa vedere il Tennis.
Quello scambio del primo set di 38 colpi anderebbe proiettato in tutte le scuole di tennis
Ha fatto più bella di figura Arnaldi ieri.
Ipotizziamo che vada a rete e poi? Si tuffa sui passanti? Persa per persa non fai ciò che non rientra nei tuoi schemi con un giocatore che da fondo ci va a nozze. Quando vedi un torneo open, vedi i seconda sotto nel punteggio venire avanti con frequenza?
Tutto sommato una buona prova di Musetti contro un Medvedev ancora troppo superiore al nostro sul cemento.
Ma se non riesce a battere neanche un top 20
io penso che sia una delle frasi… che si siano mai viste: è ovvio che per vincere un Master deve battere i top 5…
A me era piaciuto più Arnaldi ieri, oggi Musetti non mi ha mai dato l’impressione di poter vincere anche solo un set. Con uno come Medvedev devi essere tu a rischiare e far gioco aggressivo e spesso Musetti non è stato ingrado di farlo ma soprattutto non ci ha neanche provato con la giusta continuità. Almeno nel secodo set il dritto inside-out restava un po’più dentro, mai che l’abbia seguito a rete, si trovava per la spinta del colpo un metro dentro il campo e tornava indietro facendo ripartire lo scambio da fondo quindi su terreno favorevole a Medvedev e perdendo regolarmente il punto. Mai fatto un serve and volley. Secondo me persa per persa doveva rischiare di più.
@ Taxi Driver (#3704099)
Caro taxi, io sarei contento anche se cominciasse a fare almeno semifinali in tornei del genere….
Questo Medvedev su questi campi possono batterlo ben pochi
La differenza tra Medvedev e Musetti è che Medvedev è un giocatore di scacchi, ti aspetta al varco e ti castiga scientificamente. Il Muso per adesso gioca a dama.
Differenza di cilindrata.
Abbiamo un altro italiano da TOP 10. Lorenzo Musetti ha dimostrato di essere competitivo con Medvedev sul veloce. E’ cresciuto tecnicamente e una prima dimostrazione arriva dalla posizione scelta dal nr. 3 del mondo per rispondere. A volte arrivava quasi nei corridoi dello stadio.
Musetti ha giocato molto bene ed ha sbagliato solo 4-5 punti. Il russo non perdona.
Quindi ci sta la sconfitta ma anche la felicità per i suoi progressi
Musetti o comincia a battere con regolarità le prime cinque sei teste di serie dei tornei, oppure non metterà mai in cascina un 1000
Musetti approccia queste partite sempre allo stesso modo: tanto se perdo chissene il mio lo ho già fatto, nessuno si aspetta che vinca questa partita. Risultato: imbarcata
Partita che, per certi versi, da segnali e conferme sconfortanti.. Musetti ha giocato 6 game spettacolari, difficile giocar meglio, ma Medvedev sembrava stesse studiando la situazione aspettando la prima indecisione dell’avversario per metter la freccia, cosa avvenuta.. da lì il russo sempre in controllo alla sua maniera e via imprendibile.. niente da fare, se non sei Alcaraz e, in parte Djokovic che contro di lui ha preso comunque delle sonore stese, contro Medvedev non ne vieni fuori.. buon match per Musetti, in ogni caso, anche se deve alzare la durata del suo tennis migliore che non può esser solo di 6 game.. da questo lato la distanza con i top 10/5 è ancora tanta
Aspettando Godot! Musetti
Aspettando Godot!
Livello alto ma nei momenti decisivi si nota la differenza di approccio mentale. Credo che su questo Lorenzo debba lavorare con il supporto di qualcuno che ha giocato a questi livelli e che possa trasmttergli quei particolari che fanno la differenza tra essere un ottimo giocatore ed un campione.
I campioni come Medvedev riescono a cambiare ritmo n momento decisivo della partita e a portare a casa la vittoria. Musetto credo sia cresciuto molto quest’anno. Deve trovare adesso anche lui questi cambi di ritmo.