Completato il campo da tennis a Ndola (Zambia). Saggioro: “Orgogliosi del traguardo, merito di tanti”
Il progetto di regalare un campo da tennis ai bambini dello Zambia era di quelli particolarmente ambiziosi, ma con l’impegno di tanti è stato raggiunto. Da metà luglio, presso un villaggio d’accoglienza situata nella città di Ndola (300 chilometri a nord della capitale Lusaka), è stato completato l’impianto costruito grazie al fundraising promosso da Damiano Saggioro, ex presidente del Tennis Desenzano, il quale ha coinvolto nel suo grande sogno vari club e altre realtà del territorio. Tutto nacque all’epoca della sua presidenza: entrato in contatto con la onlus “Condivisione fra i popoli”, la quale finanzia il progetto di cooperazione internazionale Ciceketelo Youth Project, Saggioro si impegnò per l’invio in Zambia di racchette, palline, abbigliamento e tanto altro, per permettere ai bambini di giocare a tennis.
Poi, visto che il campo a loro disposizione era ridotto piuttosto male, è nata l’idea di costruirne uno nuovo, da zero, finanziato con i proventi della raccolta fondi, oltre 10.000 euro. “A poco più di un anno da quando è stato concepito – dice Saggioro – possiamo finalmente dire che il progetto è andato a buon fine. È stato realizzato un campo regolamentare con standard di qualità, e anche un muro d’allenamento per i ragazzi”. Presto l’inaugurazione ufficiale con le autorità locali, ma il campo è già in funzione. “Ci auguriamo – dice ancora il 41enne di Sirmione, mente del progetto – che possa diventare un’attrazione importante per la popolazione del luogo, quindi garantire un ritorno al punto di vista sociale”.
Tuttavia, la sua funzione principale rimane legata al Ciceketelo Youth Project. “La priorità – continua – è che possa rivelarsi utile alla mission di ‘Condivisione fra i popoli’, che lavora per togliere i ragazzini dalla strada, attraverso istruzione, cultura e sport. Il tennis è una delle attività che vanno per la maggiore, dunque c’era l’esigenza di dotare il villaggio di un impianto che permettesse di praticarlo come si deve. Mi spiace solo che Happy, il maestro che si stava dedicando ai ragazzi con tanto cuore e professionalità, sia venuto a mancare proprio pochi giorni prima dell’apertura del campo. Quanto fatto è un regalo anche per lui, al quale verrà dedicata una gigantografia”. Completato il progetto, da parte di Saggioro è il momento dei doverosi ringraziamenti a coloro i quali hanno contribuito. “Il primo grazie – dice – va ai due principali benefattori cui è stato intitolato il campo, ossia Emidio Rossi, che ha devoluto alla nostra raccolta fondi l’intero ricavato della vendita del suo libro, e all’Associazione Amici di Danilo di Sirmione. Ma devo ringraziare anche i circoli bresciani e mantovani che hanno sostenuto il progetto, creando una rete di solidarietà basata sull’amicizia, nonché Gianfranco e Laura Zanola, titolari della famosa azienda Play-It, che hanno contribuito in prima persona anche attraverso il coinvolgimento di Matteo Berrettini. Più tante altre persone che con un contributo grande o piccolo ci hanno permesso di raggiungere il traguardo”. Se da oggi i bambini dello Zambia avranno un’opportunità in più, il merito è anche loro.
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5 commenti
la solidarietà presuppone riflettori se non spenti, abbassati, concetto poco noto in FITP o chi per essa nel frangente
Chissà se prima o poi ci si possa giocare itf 30k a livello junior
Un grande grazie per l’iniziativa e per il suo futuro, sarà molto utile per i giovani/e, lo sport è importante in campo socioeducativo
Bellissima e lodevole iniziativa. Progetto che darà sicuramente i frutti sperati con un plauso a tutti quelli che hanno vi hanno contribuito.
Merito di Federer.
Punto.