Shelton, ostacoli e tensioni
Chi si aspettava che Bel Shelton, dopo lo splendido Australian Open disputato a gennaio, fosse il vero “crack” pronto ad esplodere e travolgere di fisicità e prepotenza i piani alti del tour non aveva fatto i conti con l’aspetto più duro della crescita tennistica: quello che potremo chiamare “effetto scala”. Eccetto rarissimi casi, e proprio per questo epocali, arrivare tra i grandi della disciplina con un decollo rapidissimo in linea retta, senza cadute o momenti di incertezza, è quasi impossibile. Ancor più nel tennis del 2023, nel quale la componente agonistica e mentale è estremizzata da una competizione mediamente feroce.
Torniamo ai fatti. Ben Shelton da diversi mesi fa notizia non per quel sorriso travolgente o schemi offensivi a tratti brutali per forza e velocità, ma per le sconfitte. Il 20enne di Atlanta infatti dopo lo straordinario AO23, suo primo torneo disputato al di fuori degli amati States, non ha confermato la stessa qualità e forza in campo, incappando in molte sconfitte e poche vittorie importanti. Da febbraio, non ha più vinto a livello ATP due partite di fila, deludendo soprattutto su erba e sintetico, le superfici dove per caratteristiche tecniche dovrebbe eccellere. Il miglior “scalpo” ottenuto da febbraio è quello di J.J. Wolf al Queen’s, poi diverse sconfitte contro avversari di buon livello, ma che teoricamente sembravano battibili.
L’aspetto più interessante che accomuna la maggior parte delle sue battute d’arresto – e che spiega a che punto della sua formazione sia – è l’incapacità di gestire la pressione del momento con una trama di gioco solida, non estemporanea o aggrappata a soluzioni a rischio troppo elevato, e quindi percentualmente perdente. L’esempio perfetto viene dalla sconfitta patita ieri al 500 di Washington, per mano del giovane cinese Jungchen Shang. Il giovanissimo asiatico trapiantato in Florida era in un’ottima giornata, sentiva bene la palla, serviva bene ed era piuttosto continuo; Shelton alternava fiammate micidiali e momenti di pausa. Terzo set, regge l’equilibrio, entrambi servono bene. Ben si ritrova a servire sul 4-3 per Shang. 30-15. Forza malamente un diritto, su di una seconda di servizio. 30 pari. Tensione massima. Shelton accelera la operazioni, troppo. Dopo aver tirato lunga di 30 cm buoni la prima di servizio, gioca subito la seconda, un gran kick, ma la palla non è in campo. Un doppio fallo mortale, che consegna al rivale la chance di andare a servire per il match. Ben torna al servizio, da sinistra, il suo angolo. Cerca una botta esterna, ma non entra di nuovo. La seconda stavolta è ben piazzata, può colpire da una posizione di vantaggio ma colpo successivo è largo, e non di poco. Un attacco tatticamente senza senso, che è sembrato più una fuga che un’aggressione a provocare un colpo difficile del rivale. Break, e addio partita. Non è la prima volta che Shelton lotta ma finisce per gestire male fasi del genere. E Sheng l’aveva affrontato la scorsa settimana ad Atlanta, quindi sapeva più o meno cosa aspettarsi.
È questo un aspetto su cui il nuovo coach, papà Brian, dovrà lavorare tanto e bene. Soprattutto perché nel formidabile Australian Open giocato da Ben, primo Slam in carriera, e anche durante l’estate-autunno dell’anno scorso nei Challenger in America, Ben brillava proprio per la freddezza e sfrontatezza con la quale affrontava i momenti delicati. Proprio lì l’osservatore attento pensava “occhio, questo ragazzo ha qualcosa…”, perché giocarsi di petto, di forza, di cattiveria agonistica e aggressività ogni fase delicata è propria del campione, di quello che nella difficoltà moltiplica la forza fisica e mentale. Questo sembrava il vero “winner” di Shelton, non il servizio o altro. Da qualche tempo invece questa qualità straordinaria di affrontare i momenti clou sembra un po’ offuscata.
Che succede quindi? Semplicemente Shelton sta affrontando e vivendo situazioni per lui nuove. Aspettative, degli altri e da se stesso. La necessità di vincere per salire ancora. Il dover affrontare avversari che ora ti conoscono e voglio battere uno dei possibile campioni del futuro. Una tensione diversa da quando giocava solo col sorriso e quella spacconeria giocosa che aveva fatto innamorare molti del suo gioco fisico, offensivo, a tratti spettacolare.
Niente è perduto, anzi. È un passaggio obbligato. Solo pochi predestinati sono riusciti a saltare a piè pari queste situazioni, arrivando in un amen al banchetto dei migliori. Per gli altri giovani forti ma non così baciati dagli Dei, beh, sudore e lacrime dopo sconfitte che si potevano evitare.
Nel frattempo, Shelton può apprendere dai suoi errori. Può accumulare dentro di sé momenti e situazioni che mille e più volte si ritroverà a gestire. Rivedere le partite, rivivere questi sentimenti, paure e tensioni, per incanalare nuove risorse in un gioco sì offensivo ma un filo meno spericolato. Meglio se abbinando varie migliorie tecniche, come il controllo col diritto in accelerazione, la risposta bloccata, uno slice di rovescio decisivo a portarlo verso rete. La crescita nel tennis è un processo a scale, e non tutti i gradini hanno la stessa altezza. Anche Ben avrà il suo bel da fare… ma la sensazione è che, mangiando polvere e riflettendo in modo positivo su correttivi e migliorie, arriverà.
Marco Mazzoni
TAG: Ben Shelton, crescita giovani, Marco Mazzoni
Qualcuno deve spiegarmi perchè sia lecito per un Italiano tifare,che so, nadal o Federer o Djokovic o chicchessia, mentre è stigmatizzabile per un italiano tifare Sinner o Musetti o Berrettini. Per decenni nessuno tifava italiani perchè non ce n’erano da tifare, Seppi e Fognini hanno cominciato a rialzare un po’ l’interesse per i tennisti di casa, in passato, dopo l’era Panatta e c., c’era un po’ di attenzione per Canè, più per la fama che si portava appresso che per la bravura, Camporese, per qualche impresa, e pochi altri,
Quindi l’accusa di “tifosismo” (neologismo che sta ad indicare chi è tifoso becero) potrebbe essere ribaltata verso chiunque abbia un “attaccamento viscerale” (tifoso deriva da “tifo”, morbo che provoca un offuscamento della coscienza fino al delirio, da qui, per estensione, riferito a chi manifesta questi sintomi nei confronti di una squadra o di un atleta) verso un tenista italiano o straniero.
Il fatto che un italiano sia tifoso di Alcaraz piuttosto che di Sinner non è per me ragione di scandalo. Ma se uno, al solo scopo di denigrare il tennista italiano (o straniero) usa argomentazioni puramente provocatorie, per me diventa un personaggio molesto. In particolare vengono usati i risultati di tennisti di provenienza straniera, magari senza averli mai visti giocare, per denigrare tennisti italiani.
Il confronto fra Sinner ed Alcaraz è un caso tipico.
Alcaraz ha sicuramente vinto di più di Sinner, mi sembra un dato incontrovertibile. Ma è anche vero che quando si sono incontrati, ed ormai, pur essendo entrambi molto giovani, è capitato un certo numero di volte, non è mai emersa una particolare superiorità dello Spagnolo sull’Italiano, tanto è vero che sono 3 a 3. Ma ogni volta che c’è una discussione fra, presunti, appassionati che avrebbero una visione oggettiva del confronto fra i due, rimarcano sempre il primo aspetto. Ma perchè non dicono”siamo supporter di Alcaraz e ci piace far notare che ha vinto due Slams e vari Masters”? Non ci sarebbe nulla di male, emergerebbe la loro passione che li porta ad esaltare un aspetto. E’ quindi ovvio che qualcuno, non necessariamnete supporter di Sinner, dirà: “si ma quando si sono incontrati c’è sempre stato molto equilibrio fra i due”, ad indicare che, forse, dietro questa supremazia nei titoli, ci sono state situazioni particolarmente favorevoli allo Spagnolo.
La conseguenza di quest’attegiamento è simmetrica: si dileggia l’Italiano, e allora dileggiamo il Francese, il Ceco, lo Spagnolo. Questa situazioni viene portata aoll’estremo da alcuni che io definisco DM (disturbati mentali) che scrivono su questi forum solo con lo scopo di provocare, non sto ad elencarli perchè li conosciamo tutti, e capisco chi vorrebbe eliminarli dalla discussione, perchè la rendono assolutamnete sgradevole.
Concordo con te in pieno. Sinner va rispettato e ammirato per la persona che è, ma il suo gioco può non piacere ( nemmeno io lo tifo).
Non è che se c’è scritto ITA di fianco a un tennista bisogna tifarlo per forza.
E’ la semplice differenza tra un appassionato e un tifoso ( di qualsiasi sport si tratti), un concetto peraltro che esprimeva sempre Rino Tommasi.
Aggiungo che adoro i Pink FLoyd, soprattutto il periodo Barrett
@ walden (#3693105)
E su questo nulla da dire. Ma se uno definisce Sinner “sopravvalutato” perché invocarne l’abbandono del forum? Sai quanta gente aveva preso per i fondelli Agassi, colleghi compresi (Lendl) definendolo solo un’immagine? Zero gioco a rete, rovescio in costruzione, servizio mediocre, tatticamente improbabile… E poi? In sostanza capita di sbagliarsi anche di brutto nonostante importanti competenze.
Sinner è fortissimo? Dubitarne è da pazzi. È completo? No ma molti non lo sono. Vincerà Slam? Me lo auguro di cuore.
Ma controbattiamo l’opinione altrui nel merito oppure non rispondiamo, cadere nel becero non è costruttivo né migliore della “provocazione” ( sempre che non sia solo un’opinione).
articolo giusto che condivido in toto.
anche il suo ultimo avversario, il cinese Shang era esploso arrivando fino alla top 200 anno scorso, a soli 16 anni.
Poi la famiglia non ha voluto che Rios gli rimanesse a fianco e c’è stato un blocco nella sua cresciuta tennistica
Ora l’ho visto più atletico, cresciuto di cm e chili, probabilmente farà quello step per entrare nei top 100 a breve.
Curioso dunque di vederlo contro Tiafoe
“Ho solo fatto un’analisi oggettiva” , questa frase è il nucleo del perché non capisci le contestazioni che ti vengono fatte.
Sono tue opinioni, nulla di OGGETTIVO a differenza di come le propali tu; sic stantibus rebus mi meraviglia che tu ti stupisca delle risposte.
3 pari, però uno ha vinto slam e 1000 e l’altro 2 miseri 250 in 2 anni. Il resto solo chiacchiere
Pier, se tutti fossero persone che criticano perché hanno un’opinione diversa, discuteremmo civilmente e sarebbe molto meglio per tutti. Ma sentire gente che definisce sopravvalutato uno come Sinner lo trovo un a pura e semplice provocazione. Trovo del tutto legittimo che tu dica che Sinner non ti entusiasma, io sono in minoranza qui perché penso che Fils sia meglio di Van Assche, che Shang sia meglio di Mensik, che Korda Shelton lo guarda da due piani sopra…ma appunto sono opinioni. Altro è il dileggio.
E rispondo pure a Walden, quello del “Sinner ha iniziato tardi” perché studiare è faticoso:
Sinner si qualificò per i campionati italiani u.11, poi u. 12,poi contemporaneamente 13 e 14…fonte Tennistalker. E se ci è andato significa che ha fatto con successo le fasi regionali.
Inoltre,a 13 anni fece TE grado 1 u. 14 e ho foto con lui e la Delai in rappresentativa.
Ergo era davvero bravo, pochissimo esaltato ma di qui a farlo passare per uno che si è messo a palleggiare a 13 anni no, ai campionati italiani ci andavano in pochi e lui c’era perché io ero li, ammirato dalla, scioltezza di braccio.
Ora, bene tifare uno splendido ragazzo com’è Jannik ma la santità è altra cosa, il trasformare in oro ciò che si tocca è altro, lui si è allenato fin da bambino, meno di altri ma comunque presto.
E sei pure un arrogante maleducato. Questa pagina NON È TUA. È sei talmente stolto che non hai neppure l’educazione di rispettare l’utente che ha espresso una sua opinione, esperto o no che sia .. a tu lo sei? Esperienza tennistica? Classifica? Libri letti? Corsi tecnici?Ore passate sul campo con istruttori o allievi? .
Ma ho capito, non sono i bigotti a non piacerti ma quelli che ti rispondono a tono.
Ma siccome sei sordo ” NON È CASA TUA, NON HAI LE CHIAVI È NON PUOI DIRE CHI PUÒ O NON PUÒ PARLARE”.
Quanto a farsi una vita sono gli ultrà che senza stadio e forum fanno poco di degno per farsi notare.
e metti anche i pollici versi a chi ti critica: ridicolo!
Si certo. Quindi dire che Sinner è un sopravvalutato è un’analisi tecnica. È la solita solfa che abbiamo
Sentito quando era 300 del mondo, poi 150, 90, 70, 50, 30, 20, 10, ora ottavo e quinto nella race. Quest’anno parteciperà alla sua seconda edizione dei Masters del tennis. A 22 anni. Semifinale su erba e quarti sul duro e sulla terra rossa a livello Slam. Finali e semifinali nei 1000 sia sul veloce che sulla terra. A 22 anni. E stai qui a raccontarmi che sopravvalutato è un’analisi tecnica. Ma fatevi una vita, invece di rompere i coglioni su questa pagina.
Anche in questo dimostri quel che sei: un provocatore allo stesso livello dei Maurantoni
E’ semplicemente giovane e abbastanza testardo
Ora non esageriamo.
Il rosso è una matricola ma già fuori corso ahahahah
Finalmente qualcuno che mi da ragione,su questo Forum se si dice qualcosa contro al proprio beniamino si è un troll che butta merda sui giocatori,ho solo fatto un’analisi oggettiva su un ragazzo che per carità è il miglior italiano che abbiamo dai tempi di Pietrangeli ma non è questo fenomeno assoluto che molti si aspettano,ha dei limiti tecnici ed alcuni mentali difficilmente colmabili, può metterci una pezza con i giocatori top 20 in giù ma con i migliori questi limiti li paga, quando è stato sconfitto da Tsitsipas agli AO ha fatto presente le palle brek non sfruttate,con Alcaraz ha menzionato il servizio,con Rune la gestione del punto specialmente la sua risposta che nel terzo non ha funzionato,con Djokovic la tensione nei punti importanti,un giocatore potrà sicuramente fare una lunga carriera in top 10 ma a difficilmente otterrà titoli slam e molti 1000,Rune tra un paio di settimane entrerà in top 5 e potrebbe diventare anche numero 4 grazie ai molti punti in scadenza di Ruud e Tsitsipas, Sinner dopo una risalita esponenziale si è impantanato al numero 8 e rischia di scendere di una posizione se Fritz vince Washington,Sinner è consapevole di quello che vale al momento è non si è messo in mente obbiettivi ambiziosi come Alcaraz e Rune che puntavano a vincere uno slam ed il primo ci è riuscito, è un obbiettivo abbastanza in linea con le sue possibilità attuali ovvero partecipare alle Finals,neanche a vincerle,semplicemente esserci
Pensa che Davydenko sta 6 a 5 contro Nadal negli H2H ma perbacco ha vinto Zero Slam contro 22 ahahahah
@ Pier no guest (#3692914)
Jannik,ovviamente!
Guarda capisco il tifo, col Comandante mi trovo spesso d’accordo ma a volte no. Non ho problemi a dire che non mi esalta Sinner come non mi piacciono le movenze di Nole ma non significa che li consideri negativamente. È come chi non si emoziona coi Pink Floyd (ci sono) ma possono essere criticati? No, sono gusti. Che poi Sinner sia italiano conta fino ad un certo punto, Borg in America aveva tantissimi tifosi anche quando affrontava Jimbo, Mac ed il più educato Vitas.
Mi piace Shelton anche per questioni personali ma, ad esempio, mai avrei detto dopo l’AO che avrebbe sorpassato Alcaraz o Jannis ma certo, in giornata, mi avrebbe fatto divertire tantissimo.
Poi, e mi permetto, chi scrive “fuori questo o quello o sciacquati la bocca” sappia che il “bar” non è di sua proprietà. Il rimprovero duro ci sta se vi è un’offesa, non se si critica tecnicamente un giocatore.
Disamina perfetta
Black out prevedibile, doveva e deve abituarsi a questi livelli, inusuali per lui. Anche a livello challenger non ha brillato
ma allora insisti, con Alcaraz sono 3 a 3. Basta, chiuso, non debate about it, incompetente provocatore.
@ Nico (#3692827)
Paragonandolo a Norrie, Carreno e Fognini hai tolto ogni dubbio.
Già. Questa è esattamente la mentalità dei fenomeni di questo sito capitanati dal Che Guevara del forum, che appena uno di questi (Van assche, Fils, Shelton ecc.) perde, tutti a prendere in giro, solo perché ce la raccontavamo anni fa di sinner e musetti che avrebbero fatto sfracelli. Poi arrivano i guastafeste e ciao ciao…
@ walden (#3692805)
Bravo,
no fà una piega.
@ il capitano (#3692742)
Giusto…,
ma noi abbiamo il “benzinaio” di Val Pusteria,il carrarino “narciso”…e il beretto “the hammer” che se rientra alla grande ancora per 2 o 3 anni son dolori per tutti…
Durissima ma sacrosanta verità…
Macché ostacoli..lui e fils sono arrivati fin lì grazie a tabelloni imbarazzanti e 1/2partite sculate ..il problema di questo forum è che x molti qualsiasi straniero under 20 è fenomeno mentre gli italiani sono miracolati .
Ho detto solo la verità, Sinner è un buon giocatore ma non è al livello di Djokovic e degli altri due e in più ci sono altri tennisti come Medvedev,Tsitsipas,Zverev non appena sarà definitivamente tornato quello di prima che oggettivamente gli sono superiori,loro a primo impatto ti danno l’impressione di vincere le loro partite in ogni condizione,aspetti una partita di Sinner e per poter vincerla bisogna augurarsi che stia bene fisicamente e gli funzioni il servizio,come hai detto tu è numero 8 del mondo ed infatti nei grandi tornei è andato a sbattere con queste persone davanti a lui(Alcaraz,Djokovic,Medvedev, Tsitsipas,Rune),ad eccezione di Alcaraz che negli scontri è pari con gli altri e 4 e molto in negativo,anche se si leverà presto Djokovic e magari in qualche torneo non ci sarà Alcaraz ci saranno sempre uno di queste persone a sbarragli la strada,per gli slam non penso mai che ne vincerà uno,per vincere qualche 1000 deve sperare in una settimana magica in un torneo pazzo come il 1000 vinto da Norrie,Fognini e Carreno-Busta,mi sono definitivamente convinto di questo dopo che non ha sfruttato l’occasione a Montecarlo dove era il favorito, forse anche più grave della finale a Miami persa contro Hurkacz,al livello mentale non regge i grandi appuntamenti
Nella partita con Zeppieri, peraltro vinta per la nota scarsa fisicità del nostra, il confronto nell’abilità con cui eseguivano i drop shot è stato imbarazzante. A favore di Zeppieri.
Questa è la risposta giusta…
Cerchiamo di discernere, evitando di fare di tutt’erba un fascio:
Musetti è comunque un fenomeno, anche lui a 17 anni raggiungeva risultati altissimi, non poi così lontani da Alcaraz e Sinner alla sua età.
Rune era ad un livello inferiore ad Alcaraz e Sinner, a parità d’età (teniamo presente che Sinner e Musetti sono stati fortemente penalizzati dal lock down)
Arnaldi viene prima di Zeppieri e Nardi, ma ben dietro a Musetti , che lo ha ancora recentemente battuto, ma, anche per il suo aspetto, spesso si dimentica che il Sanremese ha un anno in più del Carrarino.
Shelton ha l’età di Musetti (qualche mese in meno), e direi che la distanza dal nostro è notevole. Ogni paragone è, almeno per il momento, non pertinente.
Scusa, ma non erano, Mensik, Prizmic, Landaluce, Debrù quelli che avrebbero preso a breve la testa del ranking. Adesso scoprite che è Shang il migliore?
Ma sciacquati la bocca prima di parlare del numero 8 del mondo e del numero 5 della race, ignorante tennistico che non sei altro.
@ Nico (#3692752)
Solo gli haters di Sinner quando parlano delle aspettative su di lui, parlano di dominatore mondiale. Sinner semplicemente ha tutto per vincere in futuro master 1000 e slam, ma nessuno sa se ci riuscirà. Ne ha sicuramente i mezzi (lo dicono i suoi avversari e gli allenatori dei migliori giocatori, non io)
E chi predice che non vincerà mai niente dovrebbe giocarsi la casa al superenalotto visto che ha doti di preveggenza.
E’ un po’ il problema di Arnaldi, che quest’anno ha perso partite in cui ha tirato molti più vincenti del suo avversario (con Carballes a Wimbledon un chiaro esempio), ma ha anche preso troppi rischi. Fa parte del processo di crescita quello di capire in che momento stare solidi e profondi e in che momento cercare l’attacco o il winner. A tirare solo vincenti non ce la fa nessuno. Anche Federer e Sampras se c’era da aspettare, aspettavano.
Ha le stesse caratteristiche di Fils, uno che nel suo gioco tira a tutta su ogni palla,gli possono entrare e li fanno molto male all’avversario quasi a bucargli la racchetta ma possono anche finire a rete o fuori di metri,la potenza è nulla senza il controllo
Giocatore divertente, grande fisicità, ma siamo sicuri che ha anche buona mano? a me pare uno che tende a spingere a tutta e poco più, magari vince la gran partita ma mediamente non lo vedo come uno costante
Nel tuo ragionamento metterei tra i sopravvalutati anche Sinner per quanto riguarda chi dominerà il circuito e lo straordinario talento, Sinner ha un gioco troppo monotono,ha notevoli limiti tecnici come il servizio,il cambio di ritmo,ed il gioco a rete e di volo, inoltre sarà anche di ghiaccio ma a differenza di Rune ed Alcaraz nei momenti caldi tende a sciogliersi anche con avversari inferiori a lui,poi a differenza di quei due non si può parlare neanche di campione perché non ha vinto nulla di importante nonostante ne ha avute e non poche di occasioni,può però fare una carriera alla Berdych,anche Rune è leggermente sopravvalutato,al momento solo Alcaraz può ripercorrere la carriera dei big 3 se non migliorare quanto da loro fatto visto che dopo Djokovic nessuno pare essere alla sua altezza
In Australia ha avuto un percorso facile, praticamente tutti giocatori che già allora era dietro di lui in classifica..
Se vuole fare uno step in avanti deve assolutamente migliorare la risposta al servizio.
Ci sono tanti giovani rettili nel terrario, fra un paio d’anni vedremmo chi sarà il più letale. Per ora il mamba nero vive in Spagna.
Servizio a parte, bellissimo e a volte non sfruttato pienamente, a parte la faccia facciosa da copertina, è sembrato anche in Australia uno da “lavori in corso”, la palla ora è nel suo campo, dipende da lui quanto avrà voglia di lavorare per migliorare i suoi punti deboli: scelte tattiche, potenza senza controllo, tirare su palle basse, risposta etc. Se ci riesce sarà un giocatore top, ma anche saper imparare è un talento ed è ora che si comincia a metterlo alla prova.
Si ma ha giocato male, specialmente nei punti importanti, non è che il cinese abbia espresso un livello da top 10 o 20
Dopo gli Australian Open c’è chi affermava che era più forte di Sinner e si sarebbe unito ad Alcaraz e Rune pronto a conquistare il mondo,credo che abbiano un pó esagerato,da quando sono esplosi alcuni ragazzini che si sono presi rapidamente la scena come Alcaraz,Rune e Sinner e che poi hanno confermato il loro straordinario talento si pensa che dopo di loro ogni giovane che si affaccia seguiranno le loro orme, si tende quindi a far passare per futuro campione gente come Shelton solo per un picco che ha avuto e nulla più, hanno esaltato un pó troppo anche gente come Van Assche, Fils,Prizmic,Mensik,Korda ma anche da noi abbiamo troppo sopravvalutato giovani come Musetti,Arnaldi,Zeppieri,Nardi, Maestrelli,tutti questi giovani per la loro età giocano discretamente bene ma nel complesso non hanno quel qualcosa che in futuro li possa portare tra i più grandi del tennis,Alcaraz,Rune e Sinner si sono affermati subito e all’età di 17/18 anni facevano cose che questi giovani si sognano, possono stare tutti tranquillamente in top 50 forse qualcuno anche in top 20 ma otterranno in carriera per una serie di motivi quello che otterranno i 3 citati prima
Comunque ha perso con il miglior under 18 al mondo, non con uno qualunque.
questa è la componente di adattamento (che in un giovane si evidenza maggiormente) con il passaggio al livello superiore.
In piccolo è la stessa situazione che stanno vivendo i nostri giovani e anche altri next-gen.
Ma ricordo che in passato anche altri tennisti hanno vissuto situazioni simili (Lorenzi per restare in Italia, Karatsev un altro esempio).
Mah, tipico giocatore usa, gran servizio e dritto sulla risposta dell’avversario..per il resto modesto in risposta e nel complesso debole nello scambio (come dimostra il rendimento sulla seconda al servizio e in risposta) e con un rovescio non adeguato…poi non è che se urli come un pazzo ad ogni punto e spari bordate “do coglio coglio” sei un giocatore “travolgente”..
Io non trascurerei la componente fisica.
Shelton è arrivato in Australia in grandissima condizione e capita spesso a chi parte forte, di non ritrovare nel seguito della stagione lo stesso livello fisico.
Fra l’altro ha anche avuto un infortunio dopo l’Australia.
Per i giovani, spesso il problema nell’affrontare il circuito sta nel gestire il fisico in modo da arrivare al top nei momenti importanti.
Forse adesso non è ancora al top e perde i match combattuti perché non riesce ancora a tirar fuori la sua grande fisicità.
Potrebbe già stare bene e vedremo se si scioglie nelle prossime settimane.
Non penso che la sua testa abbia scordato come si fa a vincere.
Detto subito.
E’ una rana dalla bocca larga.
Parla troppo e a sproposito
Il suo gioco esplosivo è assolutamente grezzo, privo di solidità tattica. Un po’ come certi ragazzini che quando trovano dall’altra parte un vecchio marpione, che alza lob e poi o ti viene avanti mentre guardi la palla sù o ti fa la smorzata, ti costringono a capire che del gioco non hai ancora capito nulla. Sai colpire ma non quando, sai colpire ma non dove, sai colpire ma non come perché ci sono palle più complicate di altre.
Lui è in questo ancora indietro, in un test invalsi sarebbe da 3a media mentre Alcaraz, Sinner e Rune sono già alla laurea o quasi.
Ma chi lo irride fa un po’ pena, come se un 20enne non possa essere sfrontato, come se non si possa essere esuberanti nel “giocare”.
Ma tant’è, i giovani stranieri qui si guardano solo per vederli perdere a volte.
Effettivamente rispetto ad altri 2 ventenni è indietro parecchio, ma pure rispetto al Sinner ventenne.. potente lo è sicuramente, mi sembra totalmente immaturo tatticamente per la serie “sparacchio e succeda quel che debba succedere”