Wimbledon, finale maschile: prevarrà la solidità di Djokovic o l’esuberanza di Alcaraz?
La migliore finale possibile. Sfogliando stamattina la stampa internazionale e i siti tennistici più autorevoli, Djokovic vs. Alcaraz è considerata all’unanimità la sfida più attraente per il match più importante della stagione, la finale di Wimbledon 2023. Non solo perché si affrontano i primi due tennisti in classifica, ma perché questa partita potrebbe essere molto importante anche per il proseguo della loro nascente rivalità. Tutti ci ricordiamo come è andata a Roland Garros un mese fa: grande intensità, una lotta testa a testa fino al crollo del giovane iberico, in preda ai crampi per troppa tensione. Può capitare, ancor più quando hai un tipo di tennis così esplosivo e spinto al limite da far bruciare al tuo corpo una quantità di energia spropositata, superiore allo sforzo energetico necessario alla competizione stessa. Sicuramente Carlos ci starà lavorando col suo ottimo team, perché se vuoi battere il tennista più forte e “duro” dell’epoca moderna in uno Slam devi essere consapevole che la tua prestazione al massimo – o molto vicino – deve durare a lungo, almeno tre ore, quasi quattro. Mentalmente è stata un’esperienza assai formativa, quindi non mi aspetto alcun crampo per Alcaraz oggi. Ma tipo che partita potrebbe essere? Su cosa si giocherà il match?
Fisico e testa saranno decisivi, come sempre in una finale con l’asticella della competizione posta ad un nuovo record del mondo, da siglare con una prestazione top. Difficile pensare ad una partita in tre set, con un dominio netto di uno dei due. Novak nel torneo è stato spesso al limite della perfezione, con rarissimi cali di tensione e la sensazione che in diverse partite abbia spinto proprio poco, al massimo a un 70% delle sue potenzialità. Qualche momento di calo l’ha invece vissuto Carlos, come per esempio il terzo set della semifinale. Non potrà assolutamente permetterselo, perché se esiste al mondo un tennista capace di resistere “sotto”, approfittare del primo spiraglio ed entrare nella testa dell’avversario è esattamente “Nole”. Un killer sportivo come poche altre volte abbiamo ammirato nella disciplina.
Vista l’estrema solidità di Djokovic, la serenità mostrata in tutto il torneo forte della vittoria a Parigi, la voglia arrivare allo Slam n.24 impattando così il record all-time di Margaret Court nel femminile, e pure ottavo Wimbledon come Roger, beh, è lui il favorito. Se dovessi spendere un pronostico per il match odierno, Djokovic in 4 set, magari con uno o due tiebreak. Tuttavia Alcaraz non parte affatto battuto. Per assurdo l’aver perso a Roland Garros sarà un suo punto di forza. Pochi giovani imparano così in fretta come l’allievo di JC Ferrero. È una spugna per come assorbe informazioni e migliora. L’anno scorso sui prati era una sorta di pesce fuor d’acqua. Nella sconfitta patita contro il nostro Sinner era in palese difficoltà negli appoggi, nel gestire i tempi di gioco, nel tarare la forza dei propri colpi e degli attacchi, facendo una discreta confusione. Quest’anno sta giocando con tutt’altra sicurezza e ordine. Sull’erba giocare ordinati è fondamentale. Creare sì, improvvisare no, devi riuscire ad alternare soluzioni e giocate con un’idea dietro non relativa al punto in sé ma all’andamento del match. Sorprendere l’avversario per fargli cambiare schemi che funzionano e posizione in campo nella quale governa i suoi ritmi. Esattamente come sta facendo Djokovic: scambia a medio ritmo, ma quando è in gestione e vince i punti, alza il ritmo per far sì che il rivale non trovi la contro misura a quella velocità. Poi viene a rete, proprio quando aveva alzato i ritmi, per abbassarli di nuovo e spezzarli all’avversario. Non sono mai cambi causali, è tutto orchestrato alla perfezione. È una delle sue forze. È uno dei motivi per il quale è fortissimo, imbattuto nel torneo dal lontanissimo 2017…
Dal punto di vista tecnico, tanti sono le fasi di gioco importanti, ma ce n’è una che prevale su tutto il resto e sarà determinante: il servizio di Djokovic vs. la risposta di Alcaraz. I numeri del torneo sono chiari: Novak ha vinto l’82% di punti con la prima di servizio, dato migliore nel torneo; Carlos ha vinto il 34% di punti in risposta sulla prima dell’avversario, dato migliore del torneo. Chi vincerà questa battaglia, vincerà la partita. Tutto il resto è contorno, tutto il resto ruoterà intorno a questa situazione. Se Alcaraz riuscirà a trovare risposte così potenti e continue da strappare molte palle break e convertirle, allora vincerà. Se Novak riuscirà a tenere la massima parte dei suoi game, Carlos non ha chance.
Inoltre è molto interessante un’analisi su come Novak gestisce le palle break. Il risultato mostra la straordinaria forza mentale e tattica del più forte. Novak sulle palle break nelle quali serve a sinistra, non tira quasi mai forte. Sceglie percentualmente la traiettoria esterna per poi spingere a tutta sul diritto dell’avversario; oppure alterna un servizio non così rapido e profondo al corpo, che costringe il ribattitore a fare un passo in diagonale in avanti (era a coprire lo slice esterno…) e difficilmente riesce a colpire con forza e trovare profondità. Appena inizia lo scambio, Djokovic sfida il diritto, a grande velocità. Perché lo fa? È matto? Tutt’altro! Sceglie di giocare contro il colpo mediamente più forte del rivale per due motivi: 1) stimola l’avversario a tirare “troppo forte” per fare il punto spaccando tutto – in questo Alcaraz dovrà stare particolarmente attento, visto che tende a sbracciare fin troppo in questa situazione, come il toro che vede rosso…. – 2) lo fa perché “Nole” è consapevole della sua forza nel contenere la bordata dell’avversario, che dopo aver colpito forte ha meno equilibrio, e viene pizzicato in corsa dal serbo dall’altro lato, quello meno forte, e costretto a colpire in una posizione scomoda, spesso fuori equilibrio. Colpire forte nel punto forte, spingere l’altro a tirar ancor più forte ma visto che non ti fa il punto, viene poi costretto a giocare in corsa dove è meno sicuro. Scacco Matto.
Alcaraz al contrario sarà chiamato ad una partita terribilmente offensiva, su grande velocità, con una risposta super aggressiva la ricerca ossessiva del punto. Non può accettare di scambiare ai ritmi di “Nole”, ma nemmeno buttarsi avanti su ogni palla. Servirà energia, ma anche misura. Perché se concedi troppo, l’altro non lo batti mai.
Molti altri sarebbero i temi da analizzare, ma è bello anche assistere a una finale del genere senza troppe altri informazioni, godendo di una partita che promette molto spettacolo per il netto contrasto tra di due, nello stile di gioco, nella personalità, nella tattica. Ci sono tutti gli ingredienti perché la finale di Wimbledon 2023 sia un match davvero interessante. Se Alcaraz vincesse, impedirebbe a Djokovic di puntare al Grande Slam stagionale e potrebbe trarne enorme fiducia per il resto delle loro battaglie, magari già a NY a settembre.
Sarebbe stato bello aver Jannik in campo, purtroppo è andata male. La sensazione è che ci sarà un po’ meno da tifare, ma che ci divertiremo comunque. Buona finale a tutti.
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Marco Mazzoni, Novak Djokovic, Wimbledon 2023
Il capobranco è già cambiato, ma questo non vuol dire che il vecchio è stato soppresso definitivamente, né che quello vecchio abbia palesato a tutti di volersi fare da parte definitivamente.
Aggiungo poi che in linea di principio, anche se questo non c’entra nulla con quanto ho appena scritto, non è molto carino passare da un carro all’altro a seconda di come evolvono i fatti 🙂
Io non sono né un tifoso né un simpatizzante di Djokovic, perché TIFO solo per i tennisti italiani e ho simpatizzato per Federer, però rispetto Djokovic e quello che è Djokovic, avendolo peraltro continuamente seguito dall’inizio della sua carriera tennistica sino a ieri.
L’ esuberanza di CARLONE, secondo me.
ALCARAZZZOOOOO
@ Krik Kroc (#3668376)
Finalmente direi…chissà come gli rodeeee…niente grande slam caro presuntuosetto
Nole col fiato corto. Alcuni scambi prolungati lo hanno stancato. Alla distanza vince sicuro Alcarax
1-1 ora si gioca 2 su 3. Dyokovic in difficoltà?
Forse, infatti non perdeva un tiebreak da molto tempo. Brutto segno
Adesso comincia la partita.
Adesso comincia la partita.
Nole è partito a razzo
Non si è ancora visto il miglior Nole,con Sinner è bastato si e no il 60%,non ha fatto nulla di speciale,break all’inizio dei primi due set e poi gestione delle energie per la finale,ci ha provato anche all’inizio del terzo ma Sinner ha resistito per orgoglio,se si fosse andato al quarto sarebbe stato per un calo volontario troppo pronunciato ma avrebbe ripreso il controllo della partita, magari anche con un doppio brek per farla finire subito,mi fanno ridere le dichiarazioni di Sinner che dice che si è avvicinato al serbo, possibile che non si è reso conto che Djokovic non ha fatto sul serio e a tratti l’ha scherzato,oggi con Alcaraz vediamo se sarà poco più di una gestione o darà un 20% in più
L’unica cosa che Sinner ha rispetto ad Alcaraz è la pesantezza di palla,forse è la migliore di tutto il circuito ed è quella che ha messo in difficoltà Nole,peccato che quando si costruiva il punto sbagliava l’esecuzione finale, quando il dritto non funziona non c’è verso che si aggiusti, oggi Nole avrà più tempo per controllare lo scambio e portarlo dalla sua parte,
@ piper (#3667893)
Senza dubbio Alcaraz è superiore a Sinner ma l’intelligenza tattica di Djokovic vale contro entrambi
@ TylerHerro (#3667747)
Io li ho visti tutti e tre e Alcaraz non è Sinner, anche se sono in parità sui testa a testa reputo lo spagnolo superiore all’italiano.
@ Giampi (#3667700)
A non reggerla più tanto che l’ho messo vincente in 5.
Sky Go
Caro Nole stavolta dovrai tirare fuori tutto quello che hai e forse anche di più. Il giovane lupo vuole scalzarti dal ruolo di capobranco.
Qualcuno saprebbe consigliare uno streaming per vederla?
E anche oggi leggendo commenti sui vari blog vedo che Djokovic viene trattato quasi da vittima sacrificale. Proprio come a Parigi. E onestamente non so in base a cosa. Ragazzi questo mostro oggi gioca per lo slam numero 24, per il numero 8 a Wimbledon dove eguaglierebbe Roger.
Fisicamente sta benissimo, forse non lo conoscete ancora. Addirittura serve un’impresa al serbo per prevalere. Ma i primi due set con Sinner li avete visti?
Beh così a istinto dico Alcaraz…non ha nulla da perdere può incominciare la partita a tutta e passare davanti e poi prendere le dovute contromisure…per me oggi si scatena la forza devastante dell’iberico…Nole per vincere dovrà resistere il più possibile e portare alla lunga la partita…ma per me lo spagnolo sarà incontenibile…
Io pure ho visto Djokovic in grande affanno fisico sul finale del terzo set, se il buon Yannik non avesse fatto quei due o tre errori ci sarebbe stato un quarto set con un Sinner molto più performante, Alcaraz oggi lo vedo favorito, ma Djokovic è sempre il numero uno e può fare cose che noi umani..
Se Nole non ha fatto il ragioniere nascondendosi e risparmiandosi nelle partite precedenti non vedo come possa prevalere su Carlitos… dimostratosi un autentico fiume in piena , capace di travolgere gli avversari ed abbattere le loro resistenze con impeto e classe…
Dovesse prevalere il serbo sarei molto , molto sorpreso oltre che , una volta di piu’ , molto ammirato dall’immane dedizione di quest’atleta …
Ma , ripeto , penso che contro lo spagnolo di oggi non basti assolutamente un pur fuoriclasse , ma ultratrentenne …
Se devo dirlo tutta vedo :
3-0 Carlos al 35 %
3-1 Carlos 25 %
3-2 Carlos 15 %
3-0 Nole 5 %
3-1 Nole 10 %
3-2 Nole 10 %
Buona finale !!!
Sarà una battaglia,e alla lunga vedo favorito Nole. Il suo fisico ha qualcosa in più nonostante l’ età. La semi in tre set per entrambi. Entrambi hanno dato l impressione di aver giocato anche un po’ al risparmio. Due fuoriclasse assoluti .
Dopo tre ore durissime con Jannik, dove Nole ha tirato fuori il suo miglior tennis, avevo l’impressione che stesse calando dal punto di vista fisico e di conseguenza in lucidità poi ha fatto un’ultima sforzo e con la complicità di Sinner ha chiuso la partita..magari è l’affetto per Jannik, ma avevo la sensazione che se avesse vinto il terzo l’inerzia della partita sarebbe potuta cambiare…oggi non vedo Nole vincere in tre o meglio ho la sensazione che se la partita si allunga possa prevalere Carlitos…quindi vedo favorito Alcaraz perchè Nole una partita di quattro/cinque ore comincia a non reggerla più…
La risposta l’avremmo stasera. Sicuramente sarà una bellissima partita, una finale con i primi due del mondo il tennis ha già vinto.